sabato 21 gennaio 2006 POLITICA 5

LA DECISIONE | Il Presidente: incostituzionale, squilibra accusa e difesa. Casini: ora non strumentalizzare
Ciampi rinvia la legge sull’inappellabilità
roma. Torna alle Camere la legge che sta-
bilisce l’impossibilità per il pm di appel-
larsi ad una sentenza di assoluzione in pri-
mo grado. Il Presidente della Repubblica,
Carlo Azeglio Ciampi, ha infatti ritenuto
di non firmare la riforma varata dalla
maggioranza perché incostituzionale., Le
critiche di Ciampi si appuntano in parti-
colare sul fatto ch ele nuove norme, se ap-
plicate, provocherebbero uno squilibrio
tra difesa ed accusa nel processo. Nel
messaggio Ciampi spiega che le modifiche
introdotte dalla legge sulla inappellabilità
«generano un’evidente mutazione delle
funzioni di Corte di Cassazione, da giudi-
ce di legittimità a giudice di merito, in pa-
lese contrasto con quanto stabilito dal-
l’articolo 111 della Costituzione». Inoltre
la legge approvata, ha rilevato ancora il
Presidente della Repubblica, crea «delle
asimmetrie tra accusa e difesa» e le posi-
zioni delle parti nel processo assumono
«una condizione di disparità che supera
quella compatibile con la diversità delle
funzioni svolte dalle parti stesse nel pro-
cesso». Nel messaggio del Presidente
Ciampi si sottolinea anche che vi è di-
sparità anche tra l’imputato e la parte le-
sa, cioè «la vittima del reato costituitosi
parte civile» che è a tutti gli effetti «par-
te del processo». La legge, rileva ancora
il presidente, «provocherà un insosteni-
bile aggravio di lavoro con allungamento
certo dei tempi del processo». La pole-
mica ovviamente si innesta subito, con
Anm e Csm che plaudono alla decisione
di Ciampi, spalleggiati dall’Unione, e la
maggioranza in difesa. «Non vedo profili
di incostituzionalità» è il commento del
coordinatore di Fi Fabrizio Cicchitto. E il
Presidente della Camera avverte: «Gli
smodati applausi, così come le critiche
fuori misura, al rinvio deciso dal Capo del-
lo Stato della legge sull’inappellabilità del-
le sentenze sono del tutto inappropriati».
Il presidente dell’Anm, Ciro Riviezzo, è
soddisfatto: «Le preoccupazioni manife-
state da noi, insieme alla gran parte del-
la cultura giuridica, erano fondate». Giu-
seppe Gargani, responsabile Giustizia di
Fi, assicura che i rilievi di Ciampi «sa-
ranno attentamente valutati e formeran-
no oggetto di discussione per le decisioni
conseguenti». Soddisfatto il vicepresi-
dente del Csm, Virginio Rognoni: «Il rin-
vio della è motivo di viva soddisfazione».

LA DESTRA | I principi fondanti nel provvedimento sulle Olimpiadi.Il leader di An rilancia il partito unico dopo il voto.Berlusconi-Rutelli,duello in tv

Droga, legge Fini per decreto
ELEONORA MANZO
ROMA. Dopo le elezioni An terrà il proprio con-
gresso nazionale per trarre le conclusioni del
risultato e Gianfranco Fini in particolare non
ha alcuna intenzione di rinunciare ad un pro-
getto politico: «È quello - dice il vicepremier e
leader di An - di riprendere il filo di quel parti-
to unitario del centrodestra di cui parlammo
con Pierferdinando Casini e Silvio Berlusconi
prima della competizione elettorale e che poi
abbiamo temporaneamente messo in disparte».
Il ministro degli Esteri ne parla durante “Con-
ferenza stampa” su Raiuno e annuncia anche
che le nuove norme sulla droga approderanno
in Senato lungo la pista del decreto per le Olim-
piadi di Torino 2006.
Gli articoli stralciati dal disegno di legge sul-
la droga saranno messi al voto martedì in un
emendamento al decreto per le olimpiadi in-
vernali. Una precisazione in scia con quella del
ministro Carlo Giovanardi, che ha la delega al-
le politiche antidroga, il quale rivendica il so-
stegno delle comunità di recupero e indica co-
me possibile il ricorso alla fiducia a Palazzo Ma-
dama. Un “uno-due” da parte del Governo, che
fa andare su tutte le furie buona parte del cen-
trosinistra. Con le nuove norme una persona vedo perché noi non dovremmo dirlo agli ita- LA POLEMICA
sorpresa con più di 250 milligrammi di ma- liani».
rijuana rischierebbe la stessa pena (da 6 a 20 Già, Rutelli. L’altro grande evento politico-
anni di carcere) di chi detiene più di 500 mil- mediatico della giornata è stato il duello in tv
Scioglimento
ligrammi di cocaina. Ci sarà anche l’equipara- tra lo stesso Rutelli e Berlusconi (nella foto) ne-
zione tra le comunità e i servizi pubblici, con il gli studi di Matrix, la trasmissione condotta da delle Camere
riconoscimento del loro ruolo. Enrico Mentana su Canale 5. Il premier ha con-
Riguardo ai toni della campagna elettorale Fi- fermato di sperare «che la legislatura duri qual-
ni dice di essere d’accordo con l’invito rivolto che giorno in più perché abbiamo ancora del-
È scontro duro
alle forze politiche dal presidente Ciampi, che le leggi da approvare in Parlamento», mentre
«è sempre capace di mettersi in
sul posticipo
sintonia con la pubblica opinione.
Del resto, non scandalizziamoci se
■ Tra il premier e il leader della ROMA. Il rinvio al Parlamento della
legge sull’inappellabilità delle sen-
la campagna elettorale, data la po- Margherita scontro sull’economia. tenze di proscioglimento da parte del
sta in gioco, sia molto aspra. Non Presidente della Repubblica, a solo
conosco un Paese al mondo dove
«Un disastro». «Opposizione anti-ita- otto giorni dal varo definitivo del
la campagna elettorale sia fatta liana, ha fatto solo del catastrofismo» provvedimento, potrebbe ora influire
con toni soft». Il leader della De- Governo riguarda l’economia», attacca il leader sulla data dello scioglimento delle Ca-
stra non si sottrae alle domande sul caso Uni- Rutelli ha controbattuto: «Vuole allungare la le- della Margherita. Berlusconi ammette che nei mere che, secondo il vicepremier
pol, affermando che «non è assolutamente ve- gislatura per andare a “uno mattina”, due mat- 5 anni alla guida al governo sono stati commessi Gianfranco Fini, potrebbe slittare dal
ro che Berlusconi abbia usato i Servizi. L’oppo- tina, tre mattina, quattro mattina...», alluden- degli errori. Poi però attacca il centrosinistra: previsto 29 gennaio almeno alla set-
sizione si deve vergognare di questa accusa in- do alla par condicio. «Gli uomini dell’opposizione in questi anni han- timana successiva. È vero che il Par-
famante, che merita di essere respinta con sde- Sulla riforma dell’appello bocciata da Ciam- no agito da anti-italiani. Con il loro pessimismo lamento può affrontare la “rilettura”
gno». Poi il ministro degli Esteri spiega che «sul pi Berlusconi ha assicurato che «modifichere- hanno creato una atmosfera pesante di cata- della legge anche a Camere già sciol-
caso Unipol hanno ragione Prodi e Rutelli quan- mo la norma e ci fregeremo anche di questa strofismo che si è riversata sul Paese». Berlu- te ma la corposità dei rilievi merite-
do dicono “meno male che non è nata una fi- nuova importante riforma». Lo scontro più du- sconi ha poi confermato che su Unipol «non ho rebbe un’analisi approfondita del
nanza rossa”. E se lo dicono Prodi e Rutelli, non ro è stato sull’economia. «Il vero disastro del mai usato Servizi contro opposizione». provvedimento. Insomma, sarebbe
opportuno un rinvio dello sciogli-
mento, ma la sinistra non vuol sa-

VELTRONI: HA SBAGLIATO IL CASO
«A Roma non vivrei»
Prodi scivola ancora
Pioggia di critiche
ROMA. E due. Romano Prodi scivola di
nuovo sulla questione della vivibilità di
Roma: «Roma è bella, mi piace, ma non
ci abiterei», ripete il Professore. In so-
stanza sono le stesse parole con cui ave-
va sollevato un polverone poco più di un
mese fa, quando aveva parlato della ne-
cessità di vivere lontano da Roma. Ieri
la conferma, in un’intervista a Radio
Deejay: «Ad abitarci davvero no. Per che
fare? Consumarsi a parlare di politica?
A Roma sono tutti ossessionati dalla po-
litica», risponde il professore a una do-
manda di Linus che gli chiede dei suoi
rapporti con la capitale. Sul Professore
stavolta arriva una pioggia di critiche bi-
partisan. Il sindaco della Capitale, Wal-
ter Veltroni: «Mi dispiace, ma ha sba-
gliato» afferma. Per il ministro della Sa-
lute Francesco Storace, «il disprezzo di
Prodi verso Roma sta diventando inac-
cettabile». «Vedo che Prodi insiste nel
fare battute contro Roma: sta diventan-
do peggio del Bossi di qualche tempo
fa», aggiunge Gianni Alemanno.
| Brutti: l’intelligence resti fuori. Gasparri: intollerabile, sono calunnie staliniste
Unipol, i ds accusano i Servizi
ROMA. «Nel momento in cui entrano
nella lotta politica questi veleni, ho
sentito il dovere di fare un richiamo:
tutti gli appartenenti agli apparati
dello Stato si tengano lontani dai
dossier del Presidente del Consi-
glio». Il senatore diessino Massimo
Brutti (nella foto) conferma le indi-
screzioni sul suo intervento al Co-
paco, il Comitato di controllo sui Ser-
vizi segreti. Non ci vuole molto a ca-
pire che si tratta di affermazioni gra-
vi, destinate a sollevare nuove, du-
rissime polemiche attorno al caso
della scalata Unipol alla Bnl. «Il Pre-
sidente del Consiglio - ribadisce l’e-
sponente della Quercia - sta elabo-
rando dossier contenenti veleni.
Non so chi collabori con lui: certo per
far arrivare l’intercettazione del
colloqui fra il segretario Ds Fassino
e Consorte vi è stata una attività il-
lecita da parte di pubblici ufficiali».
Quasi un messaggio in codice quel-
lo di Brutti. Un messaggio che non
poteva restare senza replica. «È
inaudito e intollerabile il comporta-
mento del senatore Brutti che, viste
le difficoltà in cui stanno affondan-
do i Ds, ha utilizzato un delicato or-
gano istituzionale per una bieca ope-
razione di propaganda», tuona vice-
presidente del Copaco Maurizio Ga-
perne, perché il rinvio automatica-
mente rinvierebbe anche l’entrata in
vigore della par condicio. Così l’argo-
mento diventa l’ultimo motivo di
scontro duro tra i Poli. Il ministro del-
la Funzione Pubblica Mario Baccini
ha spiegato che in Consiglio dei mi-
nistri «è stato dato mandato a Pisa-
nu di parlare con Ciampi: c’è stato, in-
sparri, secondo il quale Brutti «lan- serpeggia tra gli elettori dei Ds che fatti, un orientamento unanime a spo-
cia accuse generiche e indistinte nei hanno contestato il loro tesoriere stare lo scioglimento delle Camere».
confronti dei Servizi nel tentativo Sposetti». Dalla Quercia il presi- Ma i ds emanano una nota in cui
goffo e fallito di distrarre l’opinionedente dei senatori ds contrattacca: esprimono il giudizio «fortemente ne-
pubblica sulle evidenti responsabi- «Ci troviamo di fronte ad un’azione gativo di Piero Fassino su qualsiasi
lità dei vertici del suo partito coin- premeditata, para-investigativa se ipotesi di posticipare di quindici
volti nelle speculazioni della Uni- non spionistica messa in opera ai giorni lo scioglimento delle Camere».
danni dei E il segretario della Quercia aggiun-
■ Schifani: l’allarme c’è, ma tra gli Ds». Intanto sul
ge che «è nota la tentazione di chi sta
per perdere le elezioni di pensare
elettori della Quercia. Angius: contro fronte giudi- che, se le allontana, riuscirà a vince-
di noi azione spionistica. Gnutti inda- ziario nanziere
il fi- re. Ma - aggiunge Fassino - non sa-
ranno quindici giorni in più o in me-
gato a Brescia, Fiorani a Lodi Emilio Gnut- no che cambiano il giudizio degli ita-
ti è indagato liani». Il vicepremier Gianfranco Fi-
pol». la conclusione di Gasparri è la- per falso in bilancio dalla Procura di ni sottolinea che «nessuno contesta
pidaria: «Calunniare senza argo- Brescia, e Gianpiero Fiorani a Lodi che la data delle elezioni debba es-
menti concreti è il tipico atteggia- per lo stesso reato, mentre tra le ipo- sere il 9 aprile» ma, garantita quella
mento di una sinistra stalinista». Il tesi nelle controdeduzioni conse- data, «il Parlamento si può scioglie-
sottosegretario alla Giustizia, Giu- gnate da Unipol a Bankitalia c’è an- re il 29 gennaio ma si può sciogliere
seppe Valentino, parla di «un’accu- che la riformulazione di una nuova anche una settimana dopo per verifi-
sa gravissima». Da Fi è il presidente Opa con i partner finanziari dell’o- care se alcune leggi, credo importanti
dei senatori, Renato Schifani, ad af- perazione nell’eventualità di una e positive, possano essere approvate».
fermare che i ds «sanno benissimo bocciatura definitiva dell’Opa ob- Fini si è detto sorpreso dalle polemi-
che l’allarme c’è, ma è quello che bligatoria sulla Bnl. che.

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