venerdì 27 gennaio 2006 PRIMO PIANO 3

GIUSTIZIA DOPO UN ANNO METÀ COMMISSIONE VUOLE INDAGARE ANCORA, METÀ CHIEDE IL TRASFERIMENTO. I TEMPI SI ALLUNGANO

E su Mancuso il Csm si spacca in due: parola al plenum

NAPOLI. Confermate le previsioni della vigilia,
il caso Mancuso non avrà risposte chiare e
definitive dal Consiglio superiore della magi-
stratura prima di chissà quanto tempo anco-
E POLEMICHE ra. Sul procuratore aggiunto partenopeo
Paolo Mancuso (nella foto), incolpato di in-
compatibilità e a rischio di trasferimento a
Strappo dell’Anm: le to- causa delle sue frequentazioni con persone a
vario titolo pregiudicate o sotto procedimen-
ghe napoletane denun- to penale o in passato indagate dalla stessa
Procura di Napoli, anche per reati gravissimi
ciano ritardi in tema di come l’associazione mafiosa, la prima com-
edilizia, informatizza- missione del Csm si è di nuovo spaccata in
due. A quasi un anno da quando l’organo di
zione degli uffici, perso- autogoverno della magistratura ha comincia-
to ad occuparsi del caso, dopo gli articoli del
nale amministrativo
“Roma” che rivelarono le frequentazioni di
Mancuso e l’avvio di un’indagine su di lui, poi
archiviata dalla Procura di Roma, dopo ben
due supplementi di istruttoria, le posizioni in
commissione sono rimaste immutate con i
tre componenti di centrosinistra, Md e Movi-
menti da una parte e i tre di centrodestra e
Unicost dall’altra. Così ora la parola passa al
plenum che dovrà dire alla prima commissio-
ne come procedere. Nella riunione di ieri i
sei componenti della commissione si sono
spaccati sulla proposta del relatore Gian-
franco Schietroma, laico in quota centrosini-
stra, che ha chiesto di compiere ancora altri
atti istruttori, tra cui l’audizione di altre per-
sone. Hanno votato con Schietroma i togati
di Md e Movi- del plenum ci vorrà tempo. L'argomento sarà
menti, France- messo all'ordine del giorno solo dopo che al-
sco Menditto e l'ufficio di presidenza saranno giunte le moti-
Paolo Arbasino. vazioni delle due diverse proposte della com-
Si sono espressi
per il deposito
missione. Una volta che il plenum avrà deci-
so, in un senso o nell’altro, la pratica tornerà
degli atti, atto in prima commissione per il prosieguo. Nel
preiminare alla frattempo, sarà andato via il relatore Schie-
proposta di tra- troma, in procinto di candidarsi con la “Rosa
sferimento d’uf- nel pugno”. Come già accaduto a settembre, i
ficio, i togati di nuovi componenti avrabbo bisogno di tempo
Unicost Lanfran- per studiare un fascicolo che racchiude or-
co Tenaglia (che presiede la commissione) e
Luigi Riello, e Giorgio Spangher (laico di
mai più di mille pagine di istruttoria. A giu-
gno, poi, questo Csm va a casa e a settembre
centrodestra che sostituiva il collega Giusep- si insedia il nuovo.
pe Di Federico). Per l'indicazione da parte ROBERTO PAOLO

ANNO GIUDIZIARIO, LA CONTROMANIFESTAZIONE | La Giunta contro Castelli.Il Pg Galgano: «Resistere». Polemica con Gargani (Fi)

I giudici: «Gli ispettori? Una minaccia»

LEANDRO DEL GAUDIO
NAPOLI. Una minaccia all’indipendenza
dei magistrati, un vulnus inferto al-
l’autonomia delle toghe. La giunta di-
strettuale dell’Anm, l’organo di catego-
ria dei magistrati, anticipa tutti, e a me-
no due giorni dall’inaugurazione del-
l’anno giudiziario fa sentire la propria
voce sui mali che affliggono il distretto
napoletano: «La visita degli ispettori del
ministero della Giustizia annunciata dal
guardasigilli Roberto Castelli rischia di
minare l’indipendenza dei magistrati
partenopei, di colpirne nel vivo le pre-
rogative di autonomia», spiega il presi-
dente Raffaele Cantone, nel corso di una
conferenza stampa alla quale prendono
parte anche il segretario Silvana Sica, il
tesoriere Alessandro Pepe, e i membri
della giunta Luca Semeraro, Tullio Mo-
rello, Francesco Cananzi e Raffaello Fal-
cone. È la voce dell’Anm sulla nuova sta-
gione di veleni che si abbatte sul di-
stretto partenopeo, come emerge anche
dal fatto che l’Anm decide di non par-
tecipare alla tradizionale cerimonia che
si terrà domani nel Salone dei Busti di
Castelcapuano: «Non è aventinismo -
chiarisce il presidente Cantone -, ma un
modo per ribadire in modo incisivo il no-
ni «sul funzionamento della macchina
giudiziaria del distretto». Piena solida-
rietà viene inoltre tributata al Procura-
tore generale Galgano, quando la con-
tromanifestazione dell’Anm si sposta
nel gelido salone dell’Arengario. Paro-
le che scaldano l’uditorio, Galgano in
primis: «Non è una cosa piacevole sen-
tirsi sbandierare continuamente pro-
spettive di ispezioni - spiega l’alto ma-
gistrato -. Abbiamo sempre agito in mo-
do trasparente, quindi non abbiamo nul-
la da temere». Ma quanto incide tutto
ciò sulla funzionalità dei magistrati?
«Gli uffici giudiziari funzionano male
perché non ci sono mezzi, né persona-
le. Polemiche e diatribe vengono colti-
vate dall’esterno, da chi desidera esten-
dere la polemica all’intera comunità na-
poletana». E nel corso del suo inter-
vento, Galgano ricorda: «Dobbiamo re-
sistere, resistere, resistere. Uso una pa-
rola che riporta a tempi andati, anche
perché si ripresentano vecchi paradig-
mi che credevamo essere scomparsi».
Immediata la risposta di Giuseppe Gar-
gani, responsabile giustizia di Forza Ita-
lia: «Quella di Galgano è un’occasione
sprecata, che valorizza ancora di più la
riforma dell’ordinamento giudiziario
che prevede che all’inaugurazione del-
l’anno giudiziario non parlino i Pg ma i
La stratta di mano. Bassolino ieri con il Pg Galgano
IL FILM DELLA PROTESTA
DOMANI ASSENZE ALL’APERTURA DELL’ANNO GIUDIZIARIO
Sit-in degli avvocati della Rosa
NAPOLI. La Rosa nel pugno annuncia un sit-in di pro-
testa in occasione dell’inaugurazione dell’anno giu-
diziario per la Corte di appello di Napoli, prevista per
domani. A darne notizia, in una conferenza stampa
congiunta con il segretario provinciale napoletano
dello Sdi Antonio Simeone, è il responsabile delle
politiche della giustizia del partito di Boselli, Enri-
co Ricciuto, secondo il quale «la giustizia campana
versa in condizioni di degrado e non c’è nulla da fe-
steggiare. Per questo gli avvocati vicini al partito non
parteciperanno alla manifestazione. E questo per il
terzo anno consecutivo». A giudizio di Ricciuto «le
condizioni della giustizia a Napoli, sia in materia di
penale che di civile allungano i tempi della giusti-
zia. La carenza di personale come i cancellieri e la
mancata assunzione di 550 ufficiali giudiziari idonei
vincitori del concorso, sta spingendo la situazione
al collasso». Per questo la Rosa nel pugno domani
durante la cerimonia inaugurale dell’anno giudi-
ziario terrà un sit-in davanti al tribunale per prote-
stare, insieme ai magistrati, non solo contro il Go-
| Migliaia di fascicoli accatastati, acqua piovana nella ex Pretura
verno ma anche per rivendicare nuove strutture per
la giustizia. «A Giugliano ad esempio - afferma Si-
meone - da tempo si parla di un tribunale ma nulla
ancora è stato fatto. Il governo ha solo fatto in que-
sti anni leggi ad personam, non ultima la riforma del-
la giustizia rimandata alle camere dal Presidente
della Repubblica. Inoltre con la legge ex Cirielli tra
qualche mese ci troveremo a dovere affrontare un
problema serio: l’affollamento delle carceri già or-
mai al collasso». Proprio sull’argomento carcerario
battono i due esponenti dello Sdi napoletano, spe-
cie riguardo la necessità di ricorrere all’indulto e al-
l’amnistia, per ridurre il numero dei detenuti nelle
carceri italiane: «A Poggioreale ad esempio - ha det-
to Ricciuto - ogni cella contiene fino a 18 detenuti,
dovrebbero essercene la metà. La capienza massi-
ma del carcere è di 1.400 detenuti e attualmente ce
ne sono almeno 2.300». E per Simeone «la nostra al-
leanza con i radicali è rafforzata anche da battaglia
come questa per una giustizia che sia davvero tale».
[MAPE]

In 12 minuti lo sfascio giustizia

stro malessere, per una riforma dell’or-
dinamento giudiziario calata dall’alto da
parte del Governo e per una serie di
provvedimenti legislativi che colpiscono
l’esercizio della giurisdizione». Fitto co-
me sempre il libro delle doglianze del-
la Giunta: l’edilizia giudiziaria è allo sfa-
scio, l’organico degli amministrativi è ri-
dotto del 40per cento; il carico di lavo-
ro che quotidianamente si abbatte su
giudici e pubblici ministeri rende tita-
nico lo sforzo del personale, come ri-
batte il presidente della undicesima se-
zione penale Enzo Albano, che coordi-
na gli uffici e le risorse del tribunale pe-
nale: «Vengo da una mattinata in cui ho
presieduto undici processi per direttis-
sima: sono quasi tutti extracomunitari
che rispondono di piccoli traffici o di
vendita di cd falsi. Sono utenti che non
parlano italiano, che non godono della
presenza di interpreti: siamo alla ma-
celleria giudiziaria». Poi l’Anm inter-
viene sulle tante facce del caso Napoli:
sulla vicenda Cariello la giunta lamen-
ta eccessiva lentezza nella decisione dei
giudici romani, mentre sull’atto di ac-
cusa indirizzato al presidente del Tri-
bunale Giovanni De Rosa, il direttivo ri-
corda le critiche sollevate in questi an-
presidenti di Corte d’Appello. Il fatto
che Galgano ricordi Borrelli, che rap-
presenta una pagina un po’ nera della
nostra storia giudiziaria, dimostra che
vuole essere a tutti i costi il capo di una
corporazione», ha concluso il deputato.
Alla domanda di un giornalista, «ma c’è
un caso Napoli per le vicende della Pro-
cura?», Gargani ha risposto: «E come se
c’è, ed è aperto. Tra l’altro se la magi-
stratura napoletana fosse un po’ più
guardinga e riservata non farebbe ma-
le». Piena fiducia nei confronti del Pro-
curatore generale Galgano invece da
parte dell’onorevole Sergio Cola, depu-
tato di Alleanza Nazionale, nonché ve-
terano della camera penale: «Conosco
Galgano da 35 anni e so che è un galan-
tuomo anche se nel suo intervento è ca-
duto nella sua reattività riproducendo
echi borrelliani». Sono intervenuti nel
dibattito il procuratore Giovandomeni-
co Lepore, il presidente della Corte
d’Appello Raffaele Numeroso, il capo
della Procura di Torre Annunziata Die-
go Marmo, il presidente della Regione
Campania Antonio Bassolino, il capo-
cronista del “Mattino” Antonello Velar-
di e padre Alex Zanotelli.
NAPOLI. Bastano dodici minuti a sono ospitati gli archivi dell’uffi-
racchiudere lo sfascio della giu- cio esecuzione lavoro, con la sua
stizia napoletana. È il filmato pre- mole di fascicoli, drammatica-
sentato ieri nella sala Arengario mente accatastati nei corridoi o
di piazza Cenni, realizzato dal se- in stanzoni polverosi, dove mi-
gretario dell’Anm Silvana Sica, gliaia di faldoni restano in attesa
nel corso dello strappo dei magi- di un futuro in certo.
strati napoletani, che hanno de- Scorrono le immagini e si sen-
ciso di non
prendere parte
alla cerimonia
■ Un video delle toghe sugli uffici giu-
di inaugurazio- diziari, sotto i riflettori anche il Centro
ne dell’anno
giudiziario.
direzionale con interi reparti chiusi al
Le immagini pubblico e preda di vandali e teppisti
sono eloquenti
e dicono più di tante parole sulle tono le note della colonna sonora
condizioni in cui vengono cele- del musical “Scugnizzi”, con la
brate quotidianamente centinaia canzone “Persone persone”, e La Giunta dell’Anm. Seduti da sinistra Raffaele Cantone,Alessandro Pepe, Silvana Sica e
di processi: scorrono sul video con tanto di sagome di utenti pre- Francesco Cananzi. In piedi da sinistra Luca Semeraro,Tullio Morello e Raffaello Falcone
(autori Raffaele Correra e Alber- si di spalle, mentre salgono sca-
to Califano) le scale, l’ingresso i loni che fanno da monumento- Sono gli uffici del tribunale ci- del Tar Campania di congelare il
saloni interni del palazzo della ex beffa alle barriere architettoni- vile, che tanto hanno fatto discu- trasferimento nella Torre A del
Pretura circondariale, dove oggi che. tere a proposito della decisione Centro direzionale: spuntano sec-
chi per raccogliere l’acqua piova-
na nei corridoi del Palazzo, ma

IL RETROSCENA | Annunciata ma non disposta, giallo sul mandato ORGANIZZATO DA “NAPOLIPOSSIBILE”

anche fili scoperti e macchie di
umidità.
Sono le facce ineludibili di
Napoli e la giustizia, forum un’edilizia giudiziaria che ogni

Ma l’ispezione ancora non c’è con politici, giudici e legali

NAPOLI. L’ispezione che sta gene-
rando tante polemiche per ora è
soltanto un “fantasma”. Anche ieri,
infatti, in via Arenula l’attesa deci-
sione non è stata presa. Il ministro
della Giustizia, Roberto Castelli
(nella foto), ha annunciato il suo
proposito di avviare l’attività ispet-
tiva negli uffici giudiziari di Napo-
li sabato scorso, in occasione della
sua visita in città, ospite a Castel-
capuano di una cerimonia dell’Or-
dine degli avvocati. E non è esclu-
so che nelle prossime ore il Guar-
dasigilli dia l’incarico formale al ca-
po degli ispettori, il magistrato na-
poletano Arcibaldo Miller. Fino a
ieri, però, non era ancora successo
niente. Così come dubbi e incer-
tezze restano sul contenuto con-
creto del mandato che sarà dato
agli ispettori, sugli uffici che sa-
ranno eventualmente coinvolti e
sulle vicende che gli ispettori sa-
ranno chiamati a chiarire. Nei cor-
ridoi del Palazzo di Giustizia si te-
me che gli 007 di via Arenula
avranno il mandato di puntare gli
occhi sulla Procura generale e sul
suo capo, Vincenzo Galgano, ogget-
to di alcuni rilievi nella relazione di
maggioranza della Commissione
parlamentare antimafia. Ma tale
ipotesi non trova alcuna conferma
e, anzi, viene di fatto smentita da
ambienti di via Arenula che sotto-
lineano come la relazione di mag-
gioranza non sia nemmeno arriva-
ta al ministero. Piuttosto è il con-
trario: è il rapporto di Galgano al
ministero, con i pesanti rilievi mos-
si a 4 pm napoletani, oltre ai nu-
merosi scandali che hanno segnato
la vita dei palazzi di giustizia par-
tenopei nell’ultimo anno, ad inte-
ressare il ministro che potrebbe
chiedere agli ispettori una verifica
generale del funzionamento degli
uffici giudiziari partenopei.
[RP]
anno viene messa in primo piano
nel corso di conferenze stampa e
di accesi dibattiti, che non ri-
sparmiano anche la tentacolare
NAPOLI. Sono giorni delicati per la giustizia cittadella giudiziaria, quella del
a Napoli e non solo. Alla vigilia dell’inau- Centro direzionale dove esistono
gurazione dell’anno giudiziario, cerimonia ancora vani inutilizzati, intere
quanto mai tormentata e oggetto di conte- strutture rimaste inibite al pub-
stazioni, e dopo un anno di riforme forte- blico sin dai giorni successivi al-
mente discusse e di scandali che hanno l’inaugurazione.
coinvolto eccellenti toghe partenopee, l’as- È lo scenario del nuovo Palazzo
sociazione “Napolipossibile”, presieduta di Giustizia, la cui intestazione a
dall’avvocato Orazio Abbamonte (nella fo- letteri cubitali è semicancellata,
to), organizza per questo pomeriggio un quasi a simboleggiare una giusti-
forum sul tema “Giustizia e società napo- zia che si è fermata a metà stra-
letana”. Il dibattito prenderà il via alle 17 da, all’insegna di un monolitico
presso la redazione del “Roma”. Partecipe- senso di incompiutezza.
ranno, oltre al presidente di “Napolipossibile”, Orazio Abbamonte, l’ono- Nel nuovo atto di accusa delle
revole Vincenzo Maria Siniscalchi (Ds), presidente della Giunta per le au- toghe, anche un riferimento alla
torizzazioni a procedere della Camera dei Deputati, l’onorevole Italo Boc- promessa e mai realizzata infor-
chino, vicepresidente del gruppo parlamentare di Alleanza nazionale a matizzazione degli uffici, che ren-
Montecitorio, il presidente di Corte d’Assise d’Appello Pietro Lignola, il de evidentemente meno snello,
magistrato del Tribunale del Riesame Alessandro Jazzetti, l’esponente del- rapido ed efficace il funziona-
la corrente di “Magistratura indipendente” Sergio Gallo, gli avvocati Fran- mento della macchina giudiziaria
cesco Caia e Massimo Iannone. Modererà il forum il giornalista del “Ro- napoletana.
ma” Roberto Paolo. [LDG]