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I libri di Usha Aurora Simbolica

CONDIVISIONEDI ESPERIENZE DA PRATICANTI DELLO YOGA INTEGRALE

Shaktisvhan e Vivashan

Lo Yoga del cibo

Yoga del cibo


Yoga integrale tutta la vita yoga
Se si osserva attentamente la vita da una parte e lo yoga dallaltra, ci si accorge che la vita yoga, coscientemente o subcoscientemente. Con questo termine, infatti, intendiamo uno sforzo metodico di perfezione di s attraverso il manifestarsi di potenzialit latenti nellessere, e la ricongiunzione dellindividuo umano con lEssenza universale e trascendente che vediamo parzialmente espressa nelluomo e nel cosmo Tuttavia lutilit vera dello yoga ed il suo ultimo fine non possono essere raggiunti che quando lo yoga, cosciente nelluomo, incosciente nella natura, coincide con la vita stessa, onde si possa dire luminosamente, guardandone insieme il cammino e ladempimento: In verit, tutta la via yoga. (Sri Aurobindo- la Sintesi dello Yoga Introduzione) Lo yoga di Sri Aurobindo e Mre stato definito integrale (purna yoga) e con questo termine ne vengono sintetizzate molte caratteristiche peculiari; per questo lavoro ci interessa osservare un paio di significati del termine integrale, non per una sterile teoresi, ma osservandoli dal punto di vista del praticante. Pratica integrale innanzitutto perch questa sadhana procede evitando ogni separatezza tra i momenti ad essa dedicati ed il resto della giornata, al fine di non produrre ulteriore alienazione; dapprima i tempi della pratica devono essere armonici con le altre attivit, finch si giunga ad integrare ogni momento, lagire, il sentire, il pensare. Lo scopo del lavoro quello di trasformare tutta la vita in yoga; la vita intera sia mezzo per acquisire conoscenza e consapevolezza, la vita intera divenga unopera darte. La vita per il praticante dello yoga integrale il materiale grezzo, analogo al marmo dello scultore ed ai colori del pittore; i momenti in cui ci si siede nel proprio angolino per una meditazione, o una visualizzazione, o una preghiera, o qualche altra pratica della sadhana, possono essere importanti ed anche indispensabili, ma non devono mai essere esclusivi. Ci che si pu realizzare, in termini di allargamento di coscienza e percezione, nei momenti di pratica, deve poi radicarsi nella quotidiana vita di relazioni, trasformando e rovesciando i punti di vista ordinari, le ordinarie abitudini fisiche e psichiche, le ordinarie capacit percettive basate unicamente sui sensi materiali. Perfino il periodo del sonno, che a ben vedere occupa circa un terzo del tempo della nostra vita, deve essere trasformato in un utile occasione di pratica e di conoscenza, evitando di piombare in un buio baratro di incoscienza, acquisendo sempre di pi consapevolezza di ci che accade quando la coscienza mentale lascia spazio ad altre modalit. Integrale, inoltre, perch nulla deve essere rifiutato per la pratica, perch tutto utilizzabile per la crescita e la trasformazione. La crescita individuale non altra cosa della crescita di tutto ci che ci sta attorno, perch in effetti nulla si trasforma se non la coscienza. Allinterno di questa visione e prassi anche i momenti giornalieri dedicati allalimentazione devono essere per il praticante una vera e propria pratica, cio occasione di crescita della consapevolezza e di trasformazione.

Coscienza olistica e sacralit


le gradazioni della coscienza sono degli stati universali che non dipendono dal modo di vedere della personalit soggettiva; piuttosto il modo di vedere della personalit soggettiva a essere determinato dal livello della coscienza in cui essa organizzata secondo la sua natura-tipo o il suo stadio evolutivo (Sri Aurobindo Lettere sullo yoga Libro 4 cap. 20 - pag. 12-13) La coscienza una cosa fondamentale, l'elemento fondamentale dell'esistenza; l'energia, il moto, il movimento della coscienza a creare l'universo e tutto ci che in esso: non solo il macrocosmo, ma anche il microcosmo non altro che coscienza che organizza se stessa. (Ib. Libro 4 cap. 20 pag. 15). determinata dalla vibrazione della Coscienza, sia come ampiezza che come intensit. Nel campo della Coscienza, come sopra inteso, la "qualit" della Coscienza stessa determina non solo la conoscenza, in quanto capacit di percezione e di identificazione, ma anche la Volont, in quanto capacit di scelta-potenza... Per esempio un vegetale posto in un campo coscienziale in cui si possono "comprendere" ed "esperire" solamente scelte ed azioni connesse al mantenimento della vita vegetale ed alla sua riproduzione, mentre invece una Entit della sovramente (mondo degli dei) agisce al'interno di una Coscienza elevatissima che, sebbene abbia ancora una visione non assolutamente unitaria della Realt, consente un Potere che alla coscienza mentale umana appare "miracoloso. In una siffatta visione tutto ci che luomo realizza una variazione nel campo coscienziale e quindi non cosa privata ed individuale, anche se individualmente che lopera si compie. Ci che realizziamo in noi si irradia attorno a noi e diventiamo portatori di un contagio che pu essere positivo o negativo in proporzione e sintonia con il piano di coscienza in cui ci posizioniamo. In altre parole possiamo essere veicolo di trasformazione o agenti dellinerzia: levoluzione procede comunque a prescindere da noi, ma noi possiamo scegliere se partecipare consapevolmente od opporre resistenza. Quanto pi rendiamo consapevole il nostro quotidiano agire, mangiare compreso, purificandolo dallabitudine meccanica e dalle pulsioni inconsce, tanto pi renderemo ogni azione della nostra giornata un atto sacro e tanto pi progrediremo in consapevolezza e libert.

La Coscienza non strumento interpretativo, n di conoscenza "esterna. Per analogia con alcune formulazioni teoriche della fisica moderna, potremmo immaginare la coscienza come una sorta di "campo" esistenziale, all'interno del quale soggetto ed oggetto non sono separati, ma sono un tutt'uno. L'uno e l'altro sono indissolubilmente connessi al livello di Coscienza che espresso dal "campo". In altre parole la caratteristica dell'esistenza

Yoga del cibo

PREMESSE Fisicamente noi dipendiamo dal cibo per vivere, purtroppo perch con il cibo noi assorbiamo quotidianamente e continuamente un'enorme quantit d'incoscienza, di tamas, di pesantezza, di stupidit. Non pu essere altrimenti, a meno che, costantemente, senza sosta, noi diveniamo completamente svegli e non appena un elemento s'introduce nel nostro corpo lavoriamo immediatamente su di esso per estrarne soltanto la luce e respingere tutto ci che pu oscurare la nostra coscienza. E' questa l'origine e la spiegazione razionale dell'abitudine religiosa di dedicare a Dio il cibo prima di ingerirlo. Quando si mangia si vuole che quel cibo che si prende non sia per il piccolo ego umano, ma un'offerta alla coscienza divina dentro di s. Tale atteggiamento viene incoraggiato in tutti gli Yoga, in tutte le religioni. Esso all'origine di questa abitudine di riferirsi alla coscienza nascosta, appunto per diminuire il pi possibile l'assorbimento di un'incoscienza che aumenta quotidianamente, continuamente, senza che ce ne accorgiamo. La Madre "Conversazioni 1950 - 1951 " pag. 350 Come per tutto ci che riguarda la nostra vita, il cibarsi strettamente connesso alle profonde motivazioni esistenziali che la sorreggono e, viceversa, le motivazioni profonde determinano le caratteristiche del nostro cibarsi. Uno yoga del cibo non pu essere una azione a s stante, separata da una visione complessiva della conoscenza, della realt e della vita, ma va armonicamente posto come tassello pratico-operativo di quella visione, azione non separata dalle altre parti della nostra giornata, ma fluire in sintonia con lo svolgersi della vita, in altre parole sarebbe velleitario praticare uno

yoga del cibo, senza preoccuparsi dello yoga del sonno o della parola consapevole, della meditazione, della introspezione, del karma yoga (inteso come yoga del lavoro) e di altri mille aspetti del procedere della nostra giornata. Ci premesso, possibile delineare alcuni movimenti che possono aiutarci per procedere in uno yoga del cibo, tenendo altres conto che non possibile tracciare percorsi rigidi per gli altri, ma solamente rendere testimonianza della propria esperienza. Ciascuno potr cogliere gli aspetti generali della questione e procedere poi secondo le proprie peculiarit e caratteristiche. CONSAPEVOLEZZA NEL MANGIARE Lessere delluomo si estende su vari piani, anche se la maggior parte degli umani ha consapevolezza solamente del proprio esistere sul piano materiale, di ci che evidente per i sensi fisici e che viene trasmesso ed elaborato dalla mente. Per costoro il mangiare semplicemente lappagamento di un istinto e lindugiare sul senso del gusto, che questo istinto supporta e (spesso) intensifica. Ma se si riflette, anche in modo non troppo approfondito, ci si render conto che il primordiale istinto del cibo si innesta in qualcosa di pi rarefatto e sottile che sfugge alla consapevolezza poich nasce negli anfratti del subconscio. Listinto materiale del cibarsi collegato alla conservazione della vita e quindi dovrebbe essere totalmente soddisfatto al momento in cui viene ingerita la quantit di materia che basta al sostentamento od eventualmente al mantenimento di una piccola riserva. Ci invece difficilmente accade: spesso il cibo viene invece ingurgitato in grande quantit e con avidit, oppure rifiutato; il cibarsi strettamente connesso alla condizione psichica, condizione che determina inoltre

innumerevoli disturbi ai processi di digestione ed assimilazione. Luomo associa il materiale istinto di nutrirsi alla pulsione di assimilare tutto ci che possibile, perch mangiare e introitare, rendere parte di s stessi il massimo di controllo ed un possesso totale su ci si che considera altro da s stesso. La coscienza mentale funziona in modo duale sotto vari aspetti, ma in particolare per quello che riguarda lesistenza: vi un io cosciente e consapevole della propria esistenza, separata da tutto il resto, che non io. Lio mentale quindi il soggetto ed tanto pi potente, forte e sicuro, quanto pi riesce a modificare e controllare tutto ci che oggetto, cio tutto quello che non io, cio tutto quello che non lui stesso. Se questo ha funzionato in armonia

con la evoluzione della coscienza sulla terra, favorendo il manifestarsi e il radicamento della mente e dellessere mentale, ora che la mente ha compiuto il suo ciclo e si pienamente affermata, diviene totalmente obsoleto: una delle capacit e prerogative che definiscono lessere umano, la coscienza di esistere, che ha determinato la manipolazione dellambiente , si trasforma in uno strumento di sofferenza e distruzione degli esseri senzienti, degli uomini e del pianeta stesso. E necessario allora liberare il mangiare da ogni suggestione subconsciente, tipologia di suggestioni di solito connesse allavidit, al potere egoico, allinteresse separato.

Quando ci si approssima al cibo occorre porsi nella condizione di silenzio della mente del vitale e del corpo, cos come quando si entra nella meditazione.

Nella condizione di silenzio, quiete e pace, concentrare lattenzione su ci che si sta per andare a fare. Chiedersi perch ci si ciba, rispondendo a s stessi con grande sincerit. Eliminare gradualmente ogni sovrastruttura, sino a portare la motivazione allessenziale: necessit di nutrire il corpo nel migliore dei modi.

Nella condizione di silenzio, quiete e pace, richiamare un movimento di GRATITUDINE ed AMORE per il Divino, qualunque sia la visione che ne abbiamo, perch vi sono le condizioni (che non dovremmo mai dare per scontate) tali per cui di fronte a noi vi sia quel cibo a disposizione e tali per cui noi si possa mangiare e godere pienamente del cibo.

Estendere questo movimento di gratitudine per tutti coloro che con la loro azione hanno consentito che noi si disponga di quel cibo

Nella condizione di silenzio, quiete e pace, attivare un movimento di amore per il cibo stesso. Quella materia che abbiamo di fronte diverr parte del nostro stesso corpo, quelle cellule che ora formano il cibo saranno le cellule del nostro corpo.

Estendere il sentimento di amore anche al proprio corpo; amore che deve innanzitutto essere accettazione e comprensione. Occorre riconoscere il corpo per quello che : un tempio. Un luogo sacro in cui pu risiedere ogni parte del nostro Essere. Nel cibo e nel corpo possiamo effettivamente sacralizzare la materia e risolvere ogni dualismo o antinomia tra gli aspetti del Divino non in una sterile speculazione filosofica, ma nel concreto dipanarsi della vita.

Prima di mangiare, ricordatevi di invocare il Divino. Offrite il cibo al Divino dentro di voi. Offrite la vostra gratitudine a tutti quelli che hanno reso possibile che il nutrimento fosse disponibile per voi. In tranquillit, in silenzio, prendete il cibo come prasd, come grazia. Io personalmente trovo il seguente versetto della Gita molto adatto al nostro scopo: Brahmrpanam brama havih brahmgnau brahman hutam brahmaiva tena gantavyam bramakarma-samdhin Om. Shntih. Shntih. Shntih. Il Divino lofferta; Il Divino loblazione; Il Divino la fiamma; Il Divino colui che offre; Il Divino il traguardo di chi lavora con la sua mente sul Divino. Om. Pace. Pace. Pace. Pandit Come si comincia

Surely I take no more an earthly food But eat the fruits and plants of Paradise! Certo io non assumo pi alimenti terreni ma mangio i frutti e i vegetali del Paradiso ! Sri Aurobindo - Poesia Divine Sense Un dieta vegetariana o vegana non un dogma o un comandamento, ma una utile indicazione di pratica. Gli animali allevati per essere mangiati trascorrono una breve vita in condizioni orribili e vengono uccisi con violenza, nel dolore e nel terrore, inevitabile che le cellule dei loro cadaveri continuino a vibrare in sintonia con quelle condizioni di disagio, di dolore e di morte e a passare quelle medesime vibrazioni alle cellule del nostro stesso corpo. Nel contempo importante assumersi le proprie responsabilit e non essere complici di ci che si perpetra ignobilmente nei confronti di esseri senzienti, senza ipocrisie autoassolventi. I legumi che chiedevano di essere colti (Da Mre racconta 23 Giugno 1954) A Tokyo, avevo un giardino nel quale coltivavo verdure, un giardino piuttosto grande in cui crescevano molte verdure. Ogni mattina, dopo aver dato loro lacqua, facevo il giro per scegliere quelle che volevo raccogliere e mangiare. Ebbene, figuratevi che alcune mi dicevano: No, no, no, no...; altre invece chiamavano, le vedevo da lontano, e mi dicevano: Prendimi, prendimi!. Allora, semplicemente, andavo a cercare quelle che volevano essere raccolte e mai raccoglievo quelle che non volevano. Pensavo fosse una cosa del tutto eccezionale, perch amavo molto quelle piante e me ne occupavo molto, avevo messo in loro molta coscienza mentre le innaffiavo o le ripulivo, per cui pensavo che avessero forse una capacit particolare.

COSA MANGIARE Le cellule del corpo si cambiano totalmente in circa sei-sette anni ed quindi legittimo dire che in questo lasso di tempo diventiamo ci che mangiamo. E quindi di estrema importanza porre attenzione a ci che si mangia, a quali sostanze, cellule e vibrazioni immettiamo nel nostro corpo.

Ma poi, in Francia, stato lo stesso. Avevo anche l un giardino, nel sud della Francia, in cui coltivato piselli, ravanelli, carote. Ebbene, alcuni erano contenti e chiedevano di essere raccolti e mangiati, altri invece dicevano: No, no, no, non toccarmi, non toccarmi!. (risa dei presenti) Perch, Madre, dicevano cos? Beh, ho fatto varie esperienze, appunto per sapere, e il risultato non era sempre lo stesso. A volte era perch effettivamente la pianta non era mangiabile: non era buona, era dura, o amara, o non commestibile. Altre volte era perch non era pronta, era troppo presto, non era matura. Aspettavo uno o due giorni, e poi mi diceva: Prendimi, prendimi, prendimi!. (altre risa) Vi sono innumerevoli motivazioni, di carattere salutista, nutrizionista, scientifico, medico per sconsigliare luso della carne, e altrettante potrebbero essere addotte di carattere psicologico, morale ed etico, la maggior parte delle quali senza dubbio importanti e valide, ma non questo il tema che il presente lavoro si propone di svolgere, e quindi non le esporr e neppure le elencher, rimandando ad altri testi chi avesse interesse ad approfondirle. Accenner solamente ad una delle argomentazioni che riguardano le implicazioni sui piani pi sottili: sulla quantit di raggi solari catturati e contenuti nel cibo, ortaggi e frutti sono talmente impregnati di raggi, da poter essere considerati un condensato di luce solare (come dice un grande esoterista come O.M. Aivanhov). Mi sono limitato ad approfondire le questioni di carattere pratico, perch a praticanti che questo testo indirizzato, e vi comunque una argomentazione che ritengo definitiva e che pertanto vorrei adeguatamente evidenziare: mano a mano che procede la consapevolezza e ci posiziona su un livello di coscienza abbastanza elevato ed ampio, diviene del tutto naturale e normale fare scelte che ci tengono, per quanto possibile, lontano dalla morte e dalla sofferenza, e, senza ambiguit ed ambivalenza, ci si astiene da azioni che possano provocarle ed

estenderle. Lingerimento di carne morta ed allevata nella sofferenza diventa del tutto intollerabili, cos come accade per altri aspetti della nostra giornata, come ad esempio per la visone di film e spettacoli che sono puri veicoli di violenza e morte, In altre parole il tipo di alimentazione scelto esattamente proporzionale al livello evolutivo realizzato. Voi stesso potete accorgervi, come nella questione del cibo, che se lo psichico attivo e sveglio il giusto atteggiamento viene naturalmente, e qualunque difficolt ci sia presto diminuisce o addirittura scompare. Sri Aurobindo Dalle Lettere sullo yoga - Libro 4 cap. 21 pag. 165 Ora forse giunto il momento di cambiare cibo e di passare a qualcosa di un po' meno 'animalesco'! Ma dipende in modo assoluto dallo stato di coscienza di ognuno. Per una persona ordinaria, che vive una vita ordinaria, con attivit ordinarie, che non pensa ad altro se non a guadagnarsi da vivere, a stare bene, e forse anche a prendersi cura della propria famiglia, mangiare carne va benissimo; pu mangiare qualsiasi cosa, tutto ci che gli va e gli fa bene. Se per si vuole passare da quella vita ordinaria a una vita superiore, il problema comincia a rivestire un certo interesse. Se poi dopo essere passati a una vita superiore si cerca di prepararsi alla trasformazione, allora riveste una grande importanza. Certi cibi, infatti, aiutano il corpo a diventare sempre meno materiale, mentre altri lo mantengono in uno stato di animalit. Mre Conversazioni 1954

ATTO MAGICO CERIMONIA SACRA PRATICA DI TRASFORMAZIONE

Se il tipo di alimentazione scelto esattamente proporzionale al livello evolutivo realizzato altres specularmente vero che la volont pu trasformare latto del mangiare in un momento di crescita e progresso coscienziale. Ad una volont sincera corrisponder una risposta, una discesa della Forza che render il nostro pranzo una cerimonia sacra, permeando il cibo e trasformandolo in una sostanza dinamizzata, pregna di energia sottile facilmente assimilabile dal corpo. Questo significano nella sostanza i miti relativi ai cibi degli dei, dalla manna biblica, al soma vedico, dal magico idromele allamrita, ma soprattutto in questo sta lessenza della trasmutazione che avviene durante lelevazione, punto culminante della Messa cristiana, vero e proprio atto magico, seppure del tutto inconsapevole per lo stesso officiante ed per la gran parte dei partecipanti. Il pasto una cerimonia magica, grazie alla quale il nutrimento si deve trasformare in salute, in energia, in amore, in luce. Noi sappiamo quando mangiamo un pezzo di pane o un frutto, ma raramente comprendiamo COSA SONO VERAMENTE; non e una forma fisica anche se saporita quella che assimiliamo ma e una infinita danza di particelle vitali, lalimentazione e vita ed in questo senso lalimentazione e anche una informazione relativa al Principio Vitale, o Divino, che il cibo assunto in modo consapevole

trasmette alle cellule del corpo fisico e ai corpi sottili. Vi sono alimenti che permettono la sintonizzazione con particolari vibrazioni tramite il cibo usato con consapevolezza ed intento, noi posiamo veramente sintonizzarci con le energie cosmiche ed attingere a questo grande serbatoio di energia e di equilibrio. vi sono minerali, essenze, erbe che contribuiscono a curare, nutrire e a fortificare oltre il corpo fisico ma anche il corpo eterico, emozionale, mentale, e laura. Anche cio che si mangia assume una notevole importanza; Essere o no vegetariani e una questione di livello evolutivo, la differenza tra alimentazione a base di carne e lalimentazione vegetariana sta nella quantita di raggi solari catturati e contenuti dal cibo, ortaggi e frutti sono talmente impregnati di raggi ,da poter essere considerati un condensato di luce solare,in piu lasciano pochissimi residui. La nocivit della carne dipende anche dal fatto che gli animali veicolano la paura e il terrore della morte. In certi casi puo essere utile osservare dei periodi di digiuno. O.M. Aivanhov - Lo Yoga della nutrizione. Ne consegue che il cibarsi in modo inconsapevole o in eccesso porta a non riconoscere e a non ricercare altro nutrimento che quello materiale, e lignorare o il rifiutare lalimento sottile comporta limpossibilit di accedere ai piani superiori, oltre ad indurre una pesantezza, nei vari corpi che produce difficolt nelle pratiche ed un sonno pesante ed incosciente.

Nella condizione di silenzio, quiete e pace, rivolgere lattenzione verso lalto, al di sopra della testa, verso quelloceano di Energia che vi si trova.

Richiamare quella Forza luminosa, lasciare che passi attraverso il centro della corona e gli altri centri sottili, fino al cuore. Irraggiare lenergia attraverso le braccia e le mani fino al cibo.

Mangiare lentamente, assaporando il gusto dei cibi, senza attaccamento ma con gioia. Restare nella condizione di silenzio, quiete e pace, senza indulgere in oziose conversazioni, senza lasciarsi travolgere dal vortice dei pensieri o seguire ininterrotte catene di associazioni mentali. Lasciar cadere i pensieri, le preoccupazioni e concentrarsi sul momento presente e sullazione che si sta compiendo.

Portare attenzione al ritmo del proprio respiro ed ascoltare il battito del proprio cuore, sentire il corpo immerso nellambiente e gli organi che funzionano efficienti e calmi. Porre attenzione alle componenti del corpo fino alle cellule e fino a coglierne le vibrazioni.

Armonizzare la masticazione con il respiro. Percepire lenergia che viene immessa nellorganismo con la respirazione (in particolare durante lispirazione) o che passa attraverso la pelle con la luce che laccarezza.

Quanto al cibo, una necessit del corpo e dovete usarlo per mantenere il corpo forte e sano. Dovete sostituire lattaccamento con lAnanda del cibo. Se avete questo Ananda e il giusto senso del gusto, e se fate il giusto uso del cibo, lattaccamento, se c, scomparir da s dopo un certo tempo.

Sri Aurobindo Dalle Lettere sullo yoga - Libro 3 cap. 18 pag. 223 Il corpo ha la necessit di alimentarsi e la natura ha dotato luomo del senso del gusto per favorire e facilitare lazione del mangiare. Se da un lato del tutto errato indulgere troppo al senso del gusto, fino a sconvolgere la naturale dinamica che lo regge e quindi ingurgitare

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troppi alimenti rispetto alle necessit del corpo, dallaltro non ha un senso macerare il corpo stesso nella fame. Il corpo va rispettato e mantenuto sano ed efficiente al fine di trasformarlo o meglio di riscoprirlo Divino.

In verit lo yoga non n per colui che mangia troppo n per colui che e nemmeno per chi dorme troppo o veglia continuamente, o Arjuna. Bhavagad Gita- Libro 6 v 16

Cibo ed evoluzione
Ogni creatura ha la necessit di assorbire energia per continuare la propria esistenza, anche la materia pi amorfa ed anche i cristalli, per quanto ci appaia strano, come per ogni cosa diversa dalle modalit esistenziali umane. Gli esseri viventi in particolare hanno bisogno di molta pi energia che non gli esseri inanimati, per conservare l esistenza ed anche la vita. Gli animali devono conservare esistenza, vita e capacit di movimento, gli umani tutto ci e in pi la funzione intellettiva mentale. Pare quindi valida la formula che le specie, che incarnano i diversi passaggi evolutivi, spendano nelle loro funzioni una maggior quantit di energia e conseguentemente debbano approvigionarsene in quantit maggiore proporzionalmente al livello evolutivo. Ci di cui non tiene conto questa approssimativa legge anche la qualit dellenergia e la sua purezza. I vegetali hanno un sistema di nutrizione pi dolce ed armonico: uso delle radici (osmosi) per acquisire acqua e sostanze nutritive dalla terra e della fotosintesi clorofilliana utilizzando la luce per fissare il nutrimento. Gli animali hanno invece un sistema di alimentazione pi violento. Con latto del masticare inizia un procedimento di distruzione di altra materia, distruzione che continua chimicamente nello stomaco. Levoluzione si sviluppata un po alla cieca, per tentativi, seguendo i modi ed i tempi della natura, in modo del tutto inconscio. La natura sa la direzione verso cui andare perch guidata da una Forza superiore, ma ha ampia autonomia sul come ed i sui tempi e modi procedono senza fretta, sperimentando nel buio dellincoscienza o nel chiaroscuro della semicoscienza. Solamente con luomo la materia ha realizzato consapevolezza dellesistenza e solamente con luomo e nelluomo vi la potenzialit di procedere nel processo evolutivo, non solo per quel che riguarda la direzione, ma anche relativamente alle modalit che potrebbero divenire pi veloci ed efficaci in modo proporzionale alla coscienza in cui luomo sapr posizionarsi.

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I cicli dellevoluzione tendono sempre verso lalto, ma sono cicli e, nella loro ascesa, non seguono una linea retta. Il processo d quindi limpressione di una serie di ascese e di discese, ma lessenziale di ci che levoluzione ha conquistato viene conservato o, anche se oscurato per un certo tempo, riemerge in forme nuove adatte ai tempi nuovi Parallelamente allevoluzione mentale delluomo, ebbe presto inizio unaltra evoluzione, quella che prepara lessere spirituale e supermentale questo un mondo in lenta evoluzione, in cui luomo emerso dallanimale ma non ancora uscito del tutto, la luce emersa dalle tenebre, e una coscienza superiore emersa da unincoscienza dapprima inerte poi inquieta e in lotta con se stessa. Quella spirituale una coscienza nuova che deve evolversi ed gi andata evolvendosi. Sri Aurobindo lettere sullo yoga Libro 1 capitolo primo. Il procedere del processo evolutivo si potrebbe ben meglio rappresentare lungo una spirale ascendente che non lungo una linea retta. Ad ogni passaggio delle curve della spirale si recupera ci che era stato realizzato di valido lungo le volute situate pi in basso; ma lo si posiziona ad un livello superiore, superando (o meglio trasformando) nel contempo tutto ci che diventato obsoleto ed inutile. E, per esempio, utilissimo che luomo recuperi tutto ci che la ragione, nel suo imporsi, ha oscurato: quei piccoli poteri naturali, quelle capacit innate che ovviavano alla mancanza intellettiva; ma dovr farlo integrandole con le specificit della mente. Sarebbe una sorta di istinto che diventa cosciente di s stesso e che aiuta luomo a superare la presunta onnipotenza della mente, mostrandone i limiti. Luomo

manifesta la Mente in quello che appare lultimo gradino evolutivo, dopo la Materia e la Vita. Ma non certo questa la meta finale dellevoluzione: un animale intelligente e parzialmente cosciente che ha conquistato il globo con laggressivit e la capacit di manipolare lambiente. Le specificit umane sono divenute obsolete e, se non verranno superate e trasformate, potranno determinare la distruzione della specie o anche dellintera terra. La Materia dovr completare il suo ciclo riscoprendo la Spirito nella sua essenza e lo Spirito scendere dai suoi cieli algidi per illuminare ogni abisso della nescienza: il ponte tra materia e spirito proprio luomo, con i piedi piantati nella terra e lo sguardo rivolto al cielo, al sole, alle stelle. E luomo che pu scoprire la propria essenza reale, le radici Divine di ogni cosa. Nelluomo si pu compiere pienamente il gioco del Divino che infine riscopre s stesso nellindividuale. E quale sar la fine di tutta la faccenda? Se il miele potesse assaggiare s stesso e tutte le sue gocce insieme, e se tutte le sue gocce potessero assaggiarsi a vicenda e ciascuna gustare lintero favo come s stessa, tale dovrebbe essere la fine per Dio, per lanima delluomo e luniverso. (Sri Aurobindo Pensieri ed Aforismi) Dopo la mente, si instaurer su questo piano qualcosa rispetto a cui la mente sar pi primitiva ed ignorante di quanto non sia stata la materia inerte rispetto alla mente stessa. Quel qualcosa sar la Gnosi Divina, la Supermente, la Coscienza di Verit che si manifester in una Conoscenza che sar al contempo Volont e che sar manifestata dalla specie che verr dopo luomo.

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Sri Aurobindo Savitri - Libro 10, Canto IV,vv.639,657


But the soul grows concealed within its house; It gives to the body its strength and magnificence; It follows aims in an ignorant aimless world, It lends significance to earths meaningless life. A demigod animal, came thinking man; He wallows in mud, yet heavenward soars in thought; He plays and ponders, laughs and weeps and dreams, Satisfies his little longings like the beast; He pores upon lifes book with student eyes. Out of this tangle of intellect and sense, Out of the narrow scope of finite thought At last he wakes into spiritual mind; A high liberty begins and luminous room: He glimpses eternity, touches the infinite, He meets the gods in great and sudden hours, He feels the universe as his larger self, Makes Space and Time his opportunity To join the heights and depths of being in light, In the hearts cave speaks secretly with God.

Ma l'anima si evolve celata dentro la sua dimora; lei che d al corpo la sua forza e il suo splendore; lei che insegue le finalit in un mondo ignorante e senza scopo, lei che d un significato alla vita senza senso della terra. Animale semidivino, arrivato l'uomo pensante; si rotola nel fango, ma verso il cielo si erge nel pensiero; giuoca e medita, ride e piange e sogna, soddisfa i suoi piccoli appetiti come l'animale; riflette sul libro della vita con occhi intenti. Fuori da questo groviglio d'intelletto e sensi, fuori dal ristretto campo del pensiero inadeguato, si sveglia infine nella mente spirituale; inizia una vasta libert e un luminoso spazio: intravede l'eternit, tocca l'infinito, incontra gli di in momenti grandi e improvvisi, sente l'universo come il suo pi vasto s, rende Spazio e Tempo opportunit sue per unire le vette e le profondit dell'essere nella luce, nella caverna del cuore parla segretamente con Dio.

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Il piano terrestre un piano evolutivo: a differenza degli esseri che dimorano su altri piani, Dei compresi, luomo pu evolvere. Ci significa che luomo libero di scegliere, anche se la sua libert direttamente proporzionale alla sua conoscenza, cio al suo livello di coscienza. Il piano comunque evolve, a prescindere dalluomo e dalle sue scelte, ma in ogni caso il dharma delluomo, il significato profondo della sua esistenza, quello di scegliere in ogni momento di essere consapevole strumento ed agente dellEnergia evolutiva; altrimenti sar adagiato nellinerzia ed opporr tutta la resistenza possibile al mutamento ed alla crescita. La specie umana non scomparir anche quando sar apparsa la nuova specie che incarner la Supermente, cos come non sono scomparsi animali ed altri esseri senzienti sulla terra, dove ciascuno ha pur la sua propria ragione di vita. La specie umana pu consapevolmente essere la levatrice della nuova specie; luomo ha la possibilit di preparare la nuova specie, lavorando su s stesso, per trasformare la mente, il vitale ed il suo stesso corpo. Occorre comprendere che sar il Divino a compiere a trasformazione, ma che comunque indispensabile la volont e lazione delluomo, una volont ed una azione prive di ego e disgiunte dai frutti. In uno yoga integrale ogni parte delluomo deve essere imbevuta di Luce e trasformata senza eccezione per il corpo. In una sadhana di trasformazione del corpo, lalimentazione uno strumento cardine, non solo mero atto necessario alla vita, ma vera e propria parte delloperativit. La comparsa del Nuovo Essere che verr dopo luomo non prossima ed occorreranno ancora moltissimi anni e lavoro, anche se lopera di Sri Aurobindo e della Madre ne hanno posto le basi e le premesse. La Nuova Specie avr naturalmente molte meno caratteristiche animali di quante ne ha ora luomo: in particolare potr accedere direttamente alla fonte dellEnergia senza necessit di particolari procedimenti per lalimentazione. Sar un tornare al modo non distruttivo e cruento, che gi la natura ha utilizzato su un braccio inferiore della spirale evolutiva, senza perdere ci che i cicli successivi hanno consentito di realizzare. Ma nel frattempo, per giungere a quel risultato, occorreranno miriadi di

modifiche successive, attraverso molti e molti esseri di transizione, che pian piano si allontaneranno dalluomo attuale e si accosteranno allEssere del Futuro. Per quello che riguarda il cibo occorrer armonizzarsi innanzitutto con quella dinamica delle energie che era ben conosciuta dalluomo delle origini, quando la mente non era ancora ben stabilita sulla terra ed utilizzata pienamente ed istintivamente da tutti gli altri esseri senzienti. Il cibo non lunica fonte di energia: esposizione alla luce solare e pranayama opportunamente eseguito rendono il nostro corpo pieno di energia vitale, cosicch necessita di meno cibo quando vengono eseguite tali pratiche. Occorre inoltre attivare ogni possibile atteggiamento che eviti spreco di energia, soprattutto rendendo quieti il vitale e la mente. Una mente silenziosa ed un vitale pacificato lasciano intatta la nostra riserva di energia che pu essere utilizzata per le scelte consapevoli e non dissipata in inutili catene di pensieri o coatti movimenti vitali. Vi poi la possibilit di praticare esercizi meditativi che conducono alla realizzazione della Coscienza Cosmica e quindi allaccesso alla Energia inesauribile che il cosmo tutto regge. Ma non ostante ci luomo attuale ha ancora necessit del cibo ed il corpo non deve macerare e soffrire nella fame, ma essere pienamente nutrito. E ci sar probabilmente una transizione in cui avremo un cibo sempre meno materiale. E quello che stanno cercando adesso: tutte le loro vitamine e le loro pillole fan parte della ricerca istintiva di un cibo meno terra terra, che servir certamente alla transizione. Ci sono tante cose di questo genere. Dal 24 (il giorno del darshan), sto vivendo in questa nuova coscienza e ho visto il quadro di tante cose. Persino certe esperienze per cui ero passata le ho capite soltanto adesso. Come ad esempio quando ho digiunato per dieci giorni (completamente neanche una goccia dacqua), senza avere il minimo pensiero per il cibo (non avevo tempo per mangiare), e non era una lotta: era una decisione. In quel momento cera in me una facolt che si sviluppata a poco a poco; per esempio, respiravo il profumo dei fiori e me ne nutrivo. Lho visto: ci si nutre in modo pi sottile.

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Solo che il corpo non ancora pronto. Il corpo non pronto e si deteriora, vale a dire che si mangia da s. Questo prova allora che il momento non ancora venuto e che si tratta soltanto di unesperienza unesperienza che insegna qualcosa insegna che non ci devessere un drastico rifiuto di entrare in rapporto con la Materia corrispondente, n un isolamento (non ci si pu isolare, impossibile) ma una comunione su un piano pi elevato e pi profondo. Agenda di Mre - Vol VI-27 novembre 1965 Nella consapevolezza che la materia del corpo umano pu essere irrorata e fecondata dalla terra, dallacqua, dallaria e dal fuoco, il dover comunque ricorrere al cibo comune non ci esime pur tuttavia dallattivare quanto pi possibile ogni pratica che sia armonica con tale visione e ci avvicini al superamento delle condizioni e abitudini animali. La morte una delle abitudini e delle condizioni animali. La vittoria delluomo sulla morte fa parte di innumerevoli miti, il che significa che questo tema stato sepolto ben profondo nellinconscio collettivo. Tutte le religioni rimandano il problema ad una condizione post mortem, sia essa un paradiso, un nirvana o una reincarnazione. I pochissimi che si sono posti il problema della vittoria sulla morte l dove essa ha un senso, cio nel corpo, hanno raggiunto vittorie individuali ed in ogni caso, pur trasformando il loro corpo e sottraendolo alla putrefazione, hanno abbandonato la vita (parlo sopratutto degli yogi, dei santi e degli esoteristi che hanno perseguito la formazione del corpo di luce) . Solamente Sri Aurobindo e Mre hanno lavorato concretamente per una trasformazione della materia, ad iniziare dal loro medesimo corpo, dalla coscienza cellulare; un lavoro che apre la via per una trasformazione che sola pu vincere la morte sul suo proprio terreno. Una vittoria per lintero piano e per lintera umanit. Mre diceva bene: Il contiene i l suo germe di morte cibo

Il cibo porta in s un germe di death, di morte, di decomposizione. Ovviamente, dovr essere sostituito da qualcosaltro. Agenda di Mre Libro tredicesimo - 9 agosto 1972

Satprem: Carnet dun Apocalipse - 26 giugno 1984

Sri Aurobindo e Mre hanno aperto un sentiero nella foresta vergine. Un sentiero che molti altri potranno e dovranno seguire e consolidare con i loro piedi perch la meta sia raggiunta e la via percorribile usualmente. Il lavoro anche sul corpo indispensabile per i praticanti dello yoga integrale, anzi una consapevolezza della legittimit e dellimportanza del corpo si sta estendendo a tutti gli uomini e non in conflitto con la visione spirituale. Il come cibarsi, con cosa e con che modalit fa parte integrale di questo lavoro. Il futuro Essere che verr dopo l'uomo ed incarner la Gnosi Divina, incarner una conoscenza che anche Volont e Potere e quindi avr piena potest anche sulla morte. LUomo Gnostico sapr accedere all'Energia direttamente senza necessit di distruggere, triturare, sciogliere chimicamente altra materia. Vi saranno esseri di transizione che dovranno pian piano imparare ad alimentarsi in modo sempre pi consapevole ed utilizzando di pi la Luce del Sole e l'Energia Cosmica: la terra, l'acqua, l'aria e il fuoco contengono tutta l'energia che occorre, occorre imparare ad utilizzarla, in modo da ridurre sempre di pi il ricorso alla violenza ed alla distruzione e infine abolire totalmente la morte per quel che riguarda il nostro cibo.

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Cos com, il corpo fisico non altro che unombra molto deformata della vita eterna del S, ma questo corpo fisico capace di uno sviluppo progressivo; attraverso ogni formazione individuale, la sostanza fisica progredisce, e un giorno sar in grado di costruire il ponte tra la vita fisica come la conosciamo e la vita supermentale che si manifester. Per me diventa sempre pi difficile mangiare quasi impossibile. Evidentemente qualcosaltro dovr sostituire il cibo.

[NOTA] In termini molto semplici si potrebbe dire che tutta la materia vivente sulla Terra (compresa soprattutto quella usata come cibo) si sia aggregata grazie allenergia solare. In seguito questa stessa materia viene disaggregata per liberare e fornire la STESSA energia. Non ci sar allora un mezzo diretto per assorbire queste STESSE particelle denergia senza passare attraverso tante operazioni intermedie?. Agenda di Mre Libro tredicesimo - 9 agosto 1972

APPENDICE 1
Questa pubblicazione non vuole essere una esercitazione dialettica e neppure lesposizione di una serie di opinioni, ma ha lo scopo di testimoniare una pratica sperimentata giorno dopo giorno. Non vuole quindi essere una disamina definitiva dellargomento, quanto piuttosto di fornire una serie di spunti che ciascuno utilizzer adattandoli alla propria peculiare sadhana. E un lavoro fatto da praticanti ed indirizzato a praticanti e pare quindi opportuno corredarlo con un paio di esperienze di vita molto concrete e vissute, quale esempio emblematico che ci sono pi cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia ( Shakespeare ). In altre parole occorre essere umili, accostarsi alla vita ed alla conoscenza privi di preconcetti ed aperti alle esperienze cos come esse si presentano. Con questa inflessione ci parso interessante aggiungere una breve testimonianza del lavoro di una autrice ormai celebre che ha operato nel campo dellalimentazione sperimentando e lavorando su se stessa in modo integrale.

Esperienza di T.
Nella mia vita non avevo mai avuto problemi rispetto al cibo, potevo mangiare qualsiasi cosa, senza avere disagi di nessun tipo. Questo fino ad un fatidico giorno daprile in cui mi capit qualcosa che cambi in gran parte non solo il mio modo di alimentarmi ma anche la mia vita sociale. Mi alzai una mattina del 1995 (alla vigilia dei quarantanni ) con un rossore intenso diffuso in tutto il corpo e bollicine sparse sul viso e il petto. Sentivo tutta la pelle bruciare in modo insopportabile. Mi fu diagnosticata unintolleranza alla maggior parte degli alimenti oltre che un allergia allacido acetilsalicilico e a tutto il gruppo di vitamina B.

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A quel tempo ero gi vegetariana e mi cibavo principalmente di verdura, frutta, legumi e cereali. Tralascio, per non tediare, di trascrivere i vari passaggi attraverso cui sono arrivata ad alimentarmi solo di riso bollito e carote. Dopo un primo momento di sentimenti negativi quali stupore, incredulit e disappunto per dover rinunciare ad uno dei piaceri della vita, mi rimboccai le maniche e cercai di trarre da questa esperienza non solo un insegnamento ma anche una opportunit di crescita nella mia Sadhana. Aumentai i tempi in cui meditavo, integrando le sedute ( volte soprattutto a trovare il silenzio interiore) con le pratiche tibetane, che gi mi erano compagne nel cammino e con esercizi di Pranayama, che considerai fondamentali per mantenere il mio livello energetico sia fisico che dei piani pi sottili, a dei livelli buoni. Nel contempo diventai anche pi attenta al momento dedicato al cibo, facendo delle brevi concentrazioni sia prima che durante e dopo. Portai pi consapevolezza alla comprensione dellimportanza del cibo nella nostra vita quotidiana, percependo nettamente quanto esso sia parte integrante della Sadhana e non un diversivo. Mi accorsi, che non solo la mia salute fisica migliorava nettamente man mano che il tempo passava e lalimentazione si manteneva limitata , ma anche che la mia energia generale aumentava. Ad esempio, pur non essendo mai stata una di quelle persone che necessitano di otto ore di sonno o pi, il tempo per il riposo si era gradualmente assestato sulle quattro ore , cinque al massimo . Lavoravo dalle otto alle dieci, undici ore giornaliere e dopo di ci svolgevo normalmente la mia vita. Lunica cosa che cambi furono le mie relazioni sociali, che divennero meno legate a momenti conviviali attorno ad una tavola imbandita e furono invece pi spesso incontri di meditazione, pratica e studio. Nei sette anni, in cui mi alimentai

esclusivamente di riso e carote , continuai, spinta dalle pressioni delle persone a me pi vicine ( timorose che prima o poi il mio ottimo stato di salute potesse prendere una china ripidissima e portarmi verso la malattia) a sottopormi a vari test, sia nellambito della medicina tradizionale che in quello della medicina alternativa. Un giorno mi dissero che non essendo intollerante alla carne e al pesce, avrei dovuto, almeno, cibarmi di questultimo, per non avere carenze vitaminiche e di minerali, cosa che peraltro, non mai avvenuta nel corso di tutti i sette anni, durante i quali i miei esami del sangue sono sempre risultati perfetti. Essendo, come ho detto, vegetariana accolsi malissimo questa proposta, che per non rifiutai subito, riservandomi di decidere dopo qualche tempo. Dopo circa quindici giorni, tornai a fare il test e grande fu la sorpresa notando che il mio tasso dei minerali quali potassio e fosforo, per i quali il pesce mi era stato consigliato, era alto come se mi fossi alimentata normalmente, soprattutto di pesce, fino alla sera precedente. Non assaggiavo nessun tipo di carne da almeno quindici anni . Questa ulteriore esperienza, oltre alle mie ottime condizioni fisiche, mi convinse a continuare con il riso e le carote, fino a quando il mio corpo stesso non mi avesse detto che potevamo nutrirci di altro. Da qualche anno sono ritornata ad unalimentazione dove sono incluse molte verdure ed alcuni tipi di frutta, non per necessit, ma semplicemente per il piacere di gustarli. Ritengo, comunque, che la mia sperimentazione in tale campo non sia affatto conclusa, anzi, che essa stia prendendo ancora una svolta andando ad intrecciarsi ancora di pi con la Sadhana personale, legandosi ad un lavoro globale dintegrazione di questa con ogni aspetto della vita, di cui il cibo e le ore dedicate al sonno sono una parte fondamentale.

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Esperienza di L.
Dopo averci pensato per qualche anno, L. decise verso i cinquantanni di diventare vegetariana; ci per diversi motivi, tra i quali era prevalente lamore per gli animali. Il suo medico la sconsigli perch i suoi esami del sangue evidenziavano da tempo una anemia conclamata. Nella sua dieta era anzi fortemente consigliato il consumo di carne,

preferibilmente cruda (carpaccio) o poco cotta. L. conferm con fermezza la sua decisione, convenendo con il medico solamente per la raccomandazione di fare gli esami ogni due mesi. Ebbene la sua anemia, in modo del tutto inspiegabile e con grande sorpresa del medico, inizi a regredire, finch, in sei-sette mesi, gli esami del sangue furono del tutto nella norma.

Jasmuheen: Nutrirsi di luce


http://www.aamterranuova.it/article898.htm Dal 1993, Jasmuheen segue una dieta molto speciale: si nutre solo di aria e di luce. La cosa pi sorprendente che non stiamo parlando di un asceta che vive in ritiro, ma di una bellissima e dinamica donna, spesso in giro per il mondo a raccontare la sua fantastica esperienza.

Jasmuheen balzata alla ribalta internazionale quattro anni fa, quando ha reso pubblico il suo percorso di ricerca spirituale e la scelta di nutrirsi solo di aria e luce. Australiana di nascita, ma di ascendenza norvegese, Jasmuheen molto lontana dallidea comune che si ha di unasceta dedito alla mortificazione del corpo. E una donna molto attraente che sembra molto pi giovane della sua et anagrafica, madre di due figlie oramai adulte. Si risposata circa due anni fa. Il suo attuale compagno ha tre figli e insieme ne hanno adottati altri due, formando una vivace e numerosa famiglia.

Jasmuheen dichiara di trarre alimento direttamente dal prana, o energia fotonica, attraverso un processo simile alla fotosintesi; ma lessenza del messaggio di cui si fa portatrice, non tanto il superamento del bisogno di cibo, quanto la liberazione dagli schemi mentali che soffocano le nostre potenzialit, rendendo difficile lincontro di ognuno con lessere divino interiore. La sua , in fin dei conti, una sfida alla visione scientifica della realt, una provocazione che sembra voler dire: Andate oltre il senso comune delle cose e tutto diventer possibile, Jasmuheen arrivata a questi sorprendenti risultati dopo aver vissuto per molti anni in ritiro, meditando e studiando le filosofie orientali. Prima di iniziare a scrivere (quattordici libri

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pubblicati negli ultimi cinque anni) e a servire levoluzione planetaria, Jasmuheen ha lavorato come consulente informatico, ma sempre stata profondamente interessata alla ricerca spirituale. Sente che il suo ruolo pi importante di servire colui che lei chiama Oh-Om (One Heart, One Mind, Un Cuore, Una Mente) e che altri chiamano Dio, Allah, Brama, Intelligenza Suprema o Natura. Pu spiegare brevemente cosa significa "nutrirsi di luce" e qual la differenza con il digiunare? C una grande differenza fra digiunare e nutrirsi di prana. Col digiuno possiamo disintossicarci, far riposare lorganismo o curarci. Per il digiuno, dopo un po' di tempo, tende ad intaccare il tessuto muscolare ed i grassi presenti nel corpo, e si comincia a perdere peso. Col prana, invece, si accede ad una fonte di nutrimento che sgorga dentro di noi. E quella forma di energia che i cinesi chiamano chi e gli yogi prana. Lorganismo diventa capace di nutrirsi di questenergia e quindi non si autoconsuma, non perde peso. Alimentarsi di luce , in definitiva, come premere un interruttore interno, per accedere ad una fonte di nutrimento che gi esiste in ciascuno di noi, e che il corpo produce in abbondanza quando si vive in maniera pi consapevole e spirituale. Da questo punto di vista, si pu considerare il corpo come un biocomputer e la mente come un programma di software. Attraverso una buona padronanza della mente si pu riprogrammare il corpo, per fargli fare qualunque cosa, incluso la conservazione di un peso perfetto o un elevato livello di energia senza pi quasi il bisogno di dormire.

APPENDICE 2
Gli autori di questo lavoro hanno partecipato ad un soggiorno a Pondicherry ed Auroville nel gennaio-febbraio di questo anno. Il viaggio stato soprattutto una continuazione della sadhana, sia individuale, che quella collettiva del piccolo gruppo di praticanti che hanno partecipato al viaggio. E poi stato essenzialmente un viaggio interiore. Durante il soggiorno in India, il tempo sfumato in una la giornata scandita dal ritmo di una pratica continua. Non vi erano i consueti punti di riferimento che solitamente segnano il trascorrere della giornata, che sono stati sostituiti da momenti di particolare concentrazione della pratica. Non stato per caso che Sri Aurobindo fosse chiamato" a trasferirsi e risiedere a Pondicherry, dove poi lo raggiunse la Madre: evidentemente un luogo speciale, reso poi ancora pi speciale dal lavoro che Essi vi hanno svolto. Non difficile percepire l energia e le vibrazioni di cui sono intrisi sia Pondicherry che Auroville . Sono due i catalizzatori di questa energia, il Samadhi ed il Matrimandir e lavorando interiormente in quei due "siti", possibile accelerare la crescita e la trasformazione ... Questo quanto ci accaduto: una sorta di salto di livello energetico-vibratorio della coscienza. Accanto a ciascuno di questi "siti" vi sono due magnifici vecchi alberi: il Banjan, un vero e proprio tempio naturale, di fronte al Matrimandir, e l'albero che "abbraccia" il Samadhi e che in estate si orna di mille fiorellini rosa, abitato da decine di scoiattoli giocosi .Abbiamo scelto di ridurre al minimo i rapporti esteriori e di restare il pi possibile interiorizzati, con lunghe ore di pratica e studio. Anche i momenti di sonno e di cibo erano orientati allo yoga del sonno e del cibo.

Questa pratica facilitata dal pasto presso la Dinning Room dell'Ashram che da molti anni serve un pasto prescritto dalla stessa Madre ... un luogo magico, in cui possibile mangiare seduti sotto i ritratti dei Maestri, per lo pi in silenzio e concentrati su quell'azione come fosse sacra ... 19

Gli effetti di questo viaggio, le trasformazioni, li scopriremo a poco a poco, stato come un alimento ed ora dovr essere digerito pian piano e poi

metabolizzato . Questa piccola e modesta pubblicazione un parto anche di quel viaggio

Pondicherry - Dining room dellAshram di Sri Aurobindo

Il pranzo della Dining room

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