DOMENICA 14 GIUGNO 2009
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16 LA GAZZETTA SPORTIVA
SERIE B ANDATA FINALE PLAYOFF (ore 21)
EccolA
Attacco Brescia
Con il Livorno
è sfida totale
Le semifinali hanno gasato le due squadre
C’è grande equilibrio, ma occhio a fare calcoli
IL PIAZZAMENTO
Livorno, un terzo posto pesante
La breve storia dei playoff lo
insegna: chi ha chiuso il
campionato al terzo posto, è stato
poi promosso. E’ successo al
Torino nel 2005 e 2006, al Lecce
lo scorso anno. Un vantaggio non
da poco per il Livorno che, dopo
aver recuperato il pesante k.o.
nella prima semifinale contro il
Grosseto, ora si trova di fronte
alla possibilità di andare in A con
due pareggi. Ma è tutto da
dimostrare che questa
prospettiva finisca col
condizionare le finali. Molto
probabile che il Brescia parta
PRIMA DIVISIONE ANDATA FINALI PLAYOFF (ore 16)
A Padova e Crotone
sarà uno spettacolo
Le squadre di casa
in gran forma, ma le
favorite sono Pro
Patria e Benevento
NICOLA BINDA
dIl bello di questa categoria?
La differente natura delle squa-
dre. Queste finali sono la perfet-
ta fotografia. Il Padova vanta
16 anni in A e 29 in B; sfida la
Pro Patria, che è stata in A (12
volte) e B (11), ma oltre 40 an-
ni fa: più di recente è finita nei
dilettanti. O il Crotone, la squa-
dra che ha perso la B da meno
tempo (2007), che sfida il Bene-
vento, unica a non esserci mai
stata. Pronostico scritto, dun-
que? No, la storia pesa, ma non
va in campo, anzi: il secondo
posto regala un vantaggio pro-
prio a Pro Patria e Benevento.
Girone A C’è un motivo scara-
mantico che fa tremare il Pado-
va: mai una quarta classificata
ha vinto questi playoff; l’Arez-
zo, nel girone B, è già a casa. La
squadra di Sabatini cerca di bat-
tere anche questo dato ed è in
gran forma (vedi Ravenna do-
menica), con la spinta di oltre
I FANTASISTI
Taddei-Diamanti, gol e assist
forte, come ha fatto giovedì con Domanda paradossale: la
l’Empoli anche se aveva a fortuna di Cavasin, giovedì
disposizione due risultati su tre. contro l’Empoli, è stato lo
Ma Cavasin non ha fatto calcoli e stiramento di Baronio? Il tecnico,
la sua tattica è stata premiata: il ovviamente, non lo ammetterà
Brescia ha dominato e mai, ma è chiaro che l’ingresso di
strameritato di passare. Come Taddei, tenuto a sorpresa in
giocherà il Livorno stasera? panchina, ha dato una marcia in
Difficile pensare che Ruotolo più al Brescia. Veloce,
faccia una scelta di basso profilo, imprevedibile, imprendibile,
blinda la formazione e presenta capace di saltare l’avversario.
una sola novità: Perticone per Proprio come Diamanti, anche lui
Rosi. Attenzione: un terzino che protagonista indiscusso della
difende al posto di uno che seconda semifinale contro il
spinge. Potrebbe essere un Grosseto. Attorno alla sfida tra i
segnale. due fantasisti è legato il destino
w
14 mila tifosi (la prevendita è
quasi a 12 mila), gasati dai
playoff conquistati di slancio.
Quella di Lerda invece per tutto
I NUMERI
il campionato ha dovuto convi-
vere con i problemi societari,
6
poi sfociati dal fallimento e dal
relativo salvataggio, risponden-
do sul campo con prestazioni di
Il massimo dei altissimo livello. A seguire la
gol in una finale Pro ci saranno quasi mille calo-
dei playoff: rosi tifosi, rinfrancati anche dal-
AlbinoLeffe-Pisa l’annuncio del Prefetto di Bu-
4-2, Lucchese- sto: la gara di ritorno si gioca
Triestina regolarmente allo Speroni.
e Castel di
Sangro-Fano 3-3 Girone B Ci risiamo. E’ la terza
volta che Crotone e Benevento
si affrontano nei playoff: una fi-
nale di C2, una semifinale di
36
C1, sempre con i calabresi a fe-
steggiare. Stavolta la squadra
di Soda con due pareggi è pro-
Le migliaia di mossa in B, ma è difficile aspet-
spettatori tarsi un Benevento calcolatore:
attesi oggi negli in campionato ha segnato 49
stadi delle gol e ha in Clemente il capocan-
cinque finali. Il noniere stagionale della Prima
massimo sarà a divisione (18 gol). Attenzione
Padova con comunque al Crotone, che non
circa 14 mila potrà bissare la passeggiata del-
l’altra finale per la B vinta (3-0
alla Viterbese), ma che in semi-
finale ha battuto due volte
l’Arezzo segnando 6 gol: la
squadra di Moriero è in formis-
sima. Attesi oltre 7 mila spetta-
tori, dei quali mille ospiti.
dSette gol in due per legittima-
re la finale: anche se la sorpre-
sa è non vedere l’Empoli dei 12
risultati di fila, il Brescia si è
meritato in pieno la possibilità
di giocarsi la A dopo un campio-
nato abbastanza complicato.
L’arrivo di Cavasin ha prodotto
in fretta effetti benefici: tre vit-
torie e un pareggio (a proposi-
to, ieri il tecnico ha mischiato
provando la difesa a 3. Un ine-
dito che sembra il tentativo di
depistare occhi indiscreti).
Pienone Che partita vedremo?
Equilibrata, sicuro. Nervosa,
anche. Il Brescia sta meglio co-
me condizione fisica, il Livorno
ha il vantaggio di contare su
due risultati su tre e mai come
stavolta esulterebbe per uno
dei pareggi tanto odiati da Aco-
ri (venti nella stagione regola-
re). Ecco la finale raccontata in
quattro capitoli mentre si va
verso l’esaurito sperando che
non si ripeta il surreale spetta-
colo di giovedì: la gradinata
bassa resti com’è. Tristemente
vuota.
A cura di GUGLIELMO LONGHI
della partita di stasera: stessa
posizione, stessa abitudine a
partire largo per poi accentrarsi,
stessa capacità di colpire su
punizione. I due avranno libertà
d’azione ma anche un mediano
(Vass e Antonio Filippini) pronto
a mordergli le caviglie. Dalla
capacità di limitarli dipendono le
speranze promozione di Brescia
e Livorno. Diamanti merita una
citazione supplementare: dopo
un difficile periodo che l’ha visto
anche finire in panchina, è
tornato in forma nel momento
giusto. Sarà l’uomo playoff?
LA CONDIZIONE
Perché il Brescia sta meglio
Il Brescia dell’anno scorso era
arrivato ai playoff con le pile
quasi scariche, quello di oggi
scoppia di salute, come ha
dimostrato gestendo alla
perfezione il secondo tempo
contro l’Empoli e andando a
segnare due gol nei minuti di
recupero. La squadra di Cavasin
ha corso praticamente per 90
minuti (vedi Possanzini e
Caracciolo), senza comunque
rischiare di finire in affanno. Il
Livorno sembra avere qualche
problema in più, ha conquistato
la finale dopo aver speso molto
per raddrizzare una situazione
balorda. Ha mostrato di avere
ancora energie nervose da
spendere, questo sì, passando
indenne dal clima di rissa che è
costato le quattro espulsioni al
Grosseto. Ma anche la stagione
altalenante del Brescia, più che
da una precaria condizione fisica
generale (ci sono stati pochi
infortuni di una certa
importanza), è stata determinata
da vistosi cali di tensione e di
attenzione. Insomma, una
questione di testa più che di
gambe.
GIRONE A
Baccolo favorito
Morello è pronto
PADOVA Sabatini conferma il
4-3-1-2. Carbone non ce la fa.
Come trequartista Baccolo o
Rabito, con Bovo che torna in
mediana facendo finire in
panchina Pederzoli.
PRO PATRIA Morello ha
recuperato ed è disponibile.
Incerto l'impiego di Anania che
potrebbe andare in panchina.
Torna Correa e forse Fofana
va in panchina: Lerda deve
scegliere uno tra Melara,
Zappacosta e Mosciaro.
GIRONE B
Tocca a Petrilli
Evacuo ce la fa
CROTONE Porte sempre
chiuse anche nella rifinitura.
Scognamiglio accusa un
fastidio alla schiena ma gioca.
Aurelio, squalificato, potrebbe
essere sostituito da Petrilli nel
solito 4-2-3-1, con Caetano
dietro l'unica punta Russo.
BENEVENTO Completata la
preparazione senza sorprese,
Soda ha tutti a disposizione,
anche Evacuo è recuperato.
La formazione dovrebbe
essere la stessa che ha
eliminato il Foggia.
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PLAYOUT ECCO LA QUARTA SQUADRA CHE SCENDE IN PRIMA DIVISIONE

LA SVOLTA IN PANCHINA
Cavasin e Ruotolo subito o.k.
Uno è arrivato dopo la 40ª
giornata, l’altro dopo la 41ª: titoli
di coda del campionato. Uno ha
ritrovato la squadra che quattro
anni fa aveva preso a metà
stagione in A senza evitarne la
retrocessione, l’altro ha
cominciato la prima grande
scommessa da allenatore nella
città dove ha giocato una vita.
Cavasin e Ruotolo, l’esperto e il
debuttante: la svolta in panchina
ha funzionato subito. Cavasin ha
scelto la via dei piccoli passi:
difesa più salda, centrocampo
equilibrato, pochi rischi. «Voglio
Colpisce Mastronunzio
Il Rimini è retrocesso
L’Ancona si salva
grazie al suo
attaccante, in gol
a 10 minuti dalla fine
rivedere il Brescia della
semifinale: maturo, compatto,
elastico, capace di cambiare
pelle tatticamente in corsa — ha
spiegato ieri —. Il Livorno è
fortissimo e non sarà facile
batterlo. Il Brescia in questa
stagione non c'è ancora riuscito
(un pareggio e una sconfitta,
ndr), ma io ho le mie idee su
come si possa sfatare il tabù».
Ruotolo ha lavorato sulla testa
dei suoi e ha ammesso il punto
debole: «I calci piazzati: ci stiamo
lavorando, sappiamo di non
dover complicarci la vita da soli».
RIMINI 0 magnoli sono sempre mancati.
ANCONA 1 La gara Partenza vibrante: nei
GIUDIZIO 777
PRIMO TEMPO 0-0
MARCATORE Mastronunzio al 35’ s.t.
RIMINI (4-3-1-2) Agliardi 7; Vitiello 5,
Milone 5,5 (dal 18’ s.t. Augustyn 5,5),
Sottil 5, Catacchini 5,5; La Camera
5,5, Basha 5,5 (dal 30’ s.t. Paraschiv
5), Frara 5 (dal 37’ s.t. Cipriani s.v.); Ric-
chiuti 5,5; Pagano 4,5, Docente 6.
PANCHINA Pugliesi, A. Marchi, Rinal-
di, M. Marchi. ALLENATORE Carboni
4,5.
ANCONA (4-4-2) Da Costa 6; Turati
6, Rincon 6,5, Comazzi 6, Rizzato 7;
Surraco 6,5 (dal 37’ s.t. Anderson s.v.),
Catinali 6,5, De Falco 6, Miramontes 6
(dal 22’ s.t. Eusepi 6,5); Colacone 6,5
(dal 16’ s.t. Soddimo 7), Mastronunzio
7,5. PANCHINA Schena, Langella, Ca-
millucci, Schiattarella. ALLENATORE
Salvioni 7.
ARBITRO Gervasoni di Mantova 6,5.
GUARDALINEE Niccolai 6,5 - Giorda-
no 6,5.
ESPULSI nessuno.
AMMONITI La Camera (R), Milone (R),
Vitiello (R) ed Eusepi (A) per gioco scor-
retto; Colacone (A), Paraschiv (R) e Co-
mazzi (A) per comportamento non re-
golament.; Surraco (A) per proteste.
NOTE spettatori 8.000 circa, incasso
non comunicato. Tiri in porta 5-12. Tiri
fuori 5-5. In fuorigioco 2-3. Angoli 3-9.
Recuperi: p.t. 3’, s.t. 5’.
Salvatore Mastronunzio, 29 anni (primo a sinistra), segna l’1-0 GRAZIA NERI
DAL NOSTRO INVIATO
FRANCESCO CENITI
RIMINId C’è biancorosso e bian-
corosso. Prendete ieri sera: i
due colori riempivano ogni me-
tro quadrato del Romeo Neri,
ma il finale non è stato uguale.
A fare festa solo i tifosi dell’An-
cona, mentre nella curva oppo-
sta andava in scena un dramma
sportivo e le bandiere invece di
sventolare servivano solo per
ascigurare le lacrime. In B resta-
no i marchigiani, a retrocedere
in Prima divisione è il Rimini.
Decide Mastronunzio. Questo
il verdetto nudo e crudo. La ga-
ra, invece, ha detto molto altro.
I perché di una salvezza Serviva
solo una vittoria: l’Ancona met-
te da parte le paure dell’anda-
ta, sfoderando la partita della
vita. Non lascia respirare gli av-
versari, aggredendoli fin dal
primo minuto. Il k.o. arriva nel
crepuscolo della gara soltanto
per imprecisione e un ottimo
Agliardi. Ma quando tiri in por-
ta 12 volte, prima o poi il gol
arriva. La firma della salvezza e
del solito Mastronunzio, ma va
diviso con Soddimo che dopo
aver sfondato sulla sinistra ha
servito al compagno una palla
d’oro da spingere in rete.
I perché di una retrocessione Al
Rimini bastava il pari dopo
l’1-1 in trasferta. Carboni sce-
glie il centrocampo a tre, con
Ricchiuti dietro Pagano e Do-
cente: mossa infelice perché
l’Ancona è più veloce, fa girare
la palla e sfonda sulle fasce.
Quasi sempre a sinistra. Nono-
stante le evidente crepe, il tecni-
co non cambia (a parte l’inver-
sione di fasce tra La Camera e
Frara) e alla fine affonda meri-
tatamente. In fondo la gara è lo
specchio di una stagione male-
detta: nei momenti cruciali i ro-
primi 25 minuti ospiti vicini al
vantaggio con due bolidi di Sur-
raco, un colpo di testa di Rin-
con e una conclusione di Cola-
cone alta di un amen. E il Rimi-
ni? Fatica, sbuffa e spaventa Da
Costa con Docente (bella girata
respinta a mani aperte) e Paga-
no che spreca alle stelle un as-
sist al bacio di Ricchiuti. Al 40’
un rilancio della difesa innesca
Mastronunzio: l’attaccante sal-
ta Sottil, poi è affossato da Milo-
ne che gli impedisce di presen-
tarsi da solo davanti ad Agliar-
di. Rosso diretto? No, Gervaso-
ni sceglie il giallo, perché consi-
dera possibile il recupero di Ca-
tacchini. Decisione al limite.
Nella ripresa l’Ancona si pren-
de una pausa e il Rimini spreca
il match ball con Ricchiuti e Do-
cente. Poi Salvioni mette la ca-
valleria: Soddimo ed Eusepi.
L’Ancona sente l’odore del san-
gue, ma la palla che vale oltre 4
milioni di euro (retrocedere co-
sta tanto: vedi diritti tv) non è
capitalizzata da Soddimo e Sur-
raco. E allora ci pensa Mastro-
nunzio.

SECONDA DIVISIONE ANDATA FINALI PLAYOFF (ore 16) SERIE D

Como, Prato, Pescina: si va all’assalto y Scudetto: finale
Siracusa-Pro Vasto
LE FINALI Oggi i tre playoff
SUL SITO In serie D sono state giocate le gare
GIRONE A GIRONE B GIRONE C GAZZETTA di ritorno delle semifinali per lo
scudetto: ecco i risultati.
Siracusa-Biellese 1-1 (andata 2-2):

Di Chiara in segreto Orrico punta su Vieri Perrone ha già scelto Sul sito della
Gazzetta
qualificato Siracusa.
Sacilese-Pro Vasto 2-2 (andata 2-4):
qualificata Pro Vasto.
Alessandria con l’ex Giulianova coperto Gela, tifosi da Milano (www.gazzet-
ta.it) le finali dei
La finale Siracusa-Pro Vasto, per il
titolo di campione d’Italia dilettanti, si
gioca sabato 20 ad Aprilia.
playoff saranno

s s
COMO dSi va verso il tutto esau-
rito nei 7 mila posti, con alme-
no 1.500 tifosi dell’Alessan-
I RIVALI dria. Nel Como (squalificati
Franco e Maggioni) Di Chiara
non ha ancora tra Guazzo (fa-
vorito) e Fofana, anche se il tec-
nico non esclude un 4-3-3, che
vedrebbe in campo entrambi
con Facchetti; in questo caso
l'escluso sarebbe Kalambay
con Goretti a centrocampo e
V Balleri sulla linea difensiva. Fo-
Stefano schi invece dovrebbe tenere
Di Chiara, fuori Pelatti (gioca l’ex Rosso),
53 anni, confermando la formazione
è l’allenatore che domenica ha battuto l’Ol-
del Como bia in semifinale.
Così in campo a Como :
COMO (4-4-2) Malatesta; Brioschi, O.
Brevi, Goretti, Adobati; Balleri, E. Bre-
vi, Salvi, Kalambay; Facchetti, Guazzo.
(Tornaghi, Rudi, Lombardi, Taormina,
Bretti, Fofana, Sehic). All. Di Chiara.
ALESSANDRIA (4-3-1-2) Servili;
V D'Aniello, Cozza, Cammaroto, Schetti-
Luciano no; Mateos, Briano, Buglio; Motta; Ros-
Foschi, so, Artico. (Cicutti, Zappella, Ciancio,
41 anni,
Damonte, Longhi, Buelli, Pelatti). All.
è l’allenatore Foschi.
dell’Alessandria ARBITRO Massa di Imperia (Marraz-
zo-Argiento).
PRATO dSono attesi quasi 4 mi-
la spettatori, 800 dei quali di
Giulianova. Prato d'attacco:
I RIVALI Silva Reis e Ouchene dietro al-
la punta Vieri, con Basilico che
ha recuperato e va in panchi-
na; in difesa ballottaggio fra
Salvi, Narducci e Guarisa per il
ruolo di esterno destro. Invece
Bitetto scioglierà il dubbio sul-
la formazione solo poco prima
della partita, ma quasi sicura-
V mente opta per il 5-3-2, con
Corrado Del Grande a centrocampo al
Orrico, posto di Pucello, arretrato per
69 anni, l'occasione nel ruolo di ester-
è l’allenatore no destro difensivo; Lisi è desti-
del Prato nato alla panchina.
Così in campo a Prato :
PRATO (4-3-2-1) Layeni; Salvi, Paniz-
zolo, Lamma, De Agostini; Fogaroli, Ac-
ciai, Cecchi; Silva Reis, Ouchene; Vieri.
(Grilli, Padella, Narducci, Corvesi, Pian-
toni, Ferrario, Basilico). All. Orrico.
GIULIANOVA (5-3-2) Mancini; Pucel-
V lo, Ogliari, Ciminà, Sosi, D'Urso; Del
Leonardo Grande, D'Aniello, Croce; D'Antoni, U.
Bitetto, Improta. (De Simone, Testoni, Panet-
50 anni,
ta, Iachini, G. Improta, Victorin, Lisi).
è l’allenatore All. Bitetto.
del Giulianova ARBITRO Gallione di Alessandria
(Evangelista-Santuari).
s
AVEZZANO (Aq) dStadio stracol- aggiornate in Oggi invece si giocano le partite della
mo con circa 4 mila spettatori, diretta con i terza giornata dei triangolari nei
circa 500 per il Gela (un pull- minuti dei gol e i playoff: ecco il programma e gli
I RIVALI man anche dalla zona di Mila- marcatori arbitri (ore 16).
no). Il Pescina è pronto e Perro- TRIANGOLARE 1 Viterbese-Renate:
Oliveri di Palermo (riposa Chioggia).
ne ha sciolto ogni riserva: con Regolamento
Classifica: Viterbese e Chioggia p. 3,
Dipasquale e Prandelli ai box Domenica 21 c’è Renate 0.
e Giordano squalificato, il tec- il ritorno. E’ TRIANGOLARE 2 Vico Equense-
nico sposta Cruciani al fianco promossa la Spezia: Albertini di Ascoli Piceno
di De Angelis, con ballottag- squadra che (riposa Fano; differita su RaiSport
gio a sinistra tra Silvestri e La- nelle due finali fa Più alle ore 20.45). Classifica: Spezia
p. 3, Fano e Vico Equense 1.
boragine; in panchina torna più punti; in TRIANGOLARE 3 Nocerina-
V Berra. Per Cosco ci sono Unnie- caso di parità, Gavorrano: Monaco di Tivoli (riposa
Carlo mi che in settimana ha perso il quella che segna Salò). Classifica: Gavorrano e Salò p.
Perrone, padre e il recuperato Cecere: più reti (quelle in 3, Nocerina 0.
48 anni, modulo confermato con Ales- casa valgono Le prime classificate più il Sapri
è l’allenatore sandrì a sostegno di Franciel. come quelle (qualificato grazie alla vittoria in
Coppa Italia) vanno alle semifinali del
del Pescina Così in campo ad Avezzano: fuori). In caso di 17 e del 21; la finale si gioca il 28
PESCINA (4-4-2) Bifulco; Locatelli, parità nei 180’ si (sede da definire) e alla fine si
Petitto, Blanchard, Piva; Rosamilia, va ai stabilisce una graduatoria da
Cruciani, De Angelis, Laboragine; Ar- supplementari; utilizzare per eventuali ripescaggi in
camone, Bettini. (Merletti, Gentili, se la parità Seconda divisione.
Pomponi, Silvestri, Pietrobattista, persiste, è
ECCELLENZA
Censori, Berra). All. Perrone. promossa la Zeman jr. allena il Maglie
GELA (4-4-1-1) Cecere; Nigro, D’Aiel- squadra piazzata
V lo, Fernandez, Ambrosecchia; Gaeta, in campionato MAGLIE (Le) (p.m.) Un altro Zeman nel
Vincenzo Iannini, Marinucci Palermo, Unniemi; Salento. Karel Zeman, 32 anni, figlio
Cosco, Alessandrì; Franciel. (Ferla, P. Esposi- di Zdenek (tra le altre, ha guidato
45 anni, anche il Lecce), ha firmato per il
to, G. Esposito, Staffolani, Russo, Ga-
Maglie, squadra neopromossa in
è l’allenatore luppi). All. Cosco. Eccellenza. Karel ha già allenato il
del Gela ARBITRO Guida di Torre Annunziata Bojano in serie D ed è stato vice di
(Posado-Fortarezza). Modica in alcune squadre di C2.