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numero

Pubblicazione mensile
Pubblicazione mensile digitale Registrata
presso il tribunale di Milano il 27/11/2008
nr 702 Distribuzione gratuita.
Editore Grafiche Milani s.p.a.
5
Milano P.le Cadorna 6
Direttore responsabile Massimo Costa.
redazione@grafichemilani.it

organo ufficiale di ASSOMODA


ION I Notizie su aziende, showroom, distribuzione e novità .....
NZ
VE
CON IL CAMINETTO DEL PRESIDENTE
Giulio di Sabato incontra

Editoriale Nicola Bardelle di Jacob Cohen


Incontriamo oggi il titolare di Jacob e alla comunicazione, trascurando il
Azienda del mese Cohen, Nicola Bardelle, che guida prodotto, e oggi si torna alla sostan-
l’azienda insieme al padre e fonda- za, cioè al prodotto. Credo sia il
Showroom del mese tore Tato. momento della verità e nei momen-
ti cruciali il mercato riconosce l’au-
Temporary news Cominciamo dall’attualità, come
tenticità, la qualità e la correttezza.
sta vivendo la tua azienda l’attua-
Come nasce Jacob Cohen?
Fashion designers le situazione di crisi?
Il marchio nasce nel 1985 da un’i-
Giovani Devo dire che, almeno finora, la cri- dea del fondatore, mio padre, che
si non ci ha toccati. Del futuro non operava sul mercato con altri mar-
Moda/Economia c’è certezza, tuttavia pensiamo di a- chi noti del denim; l’intuizione fu
ver operato con lungimiranza po- quella di creare un jeans di culto,
La Vetrina annunci nendoci al riparo dalle contingenze per distinguerlo nettamente dal je-
più negative, come l’attuale. In ge- ans tradizionale. Il nome del mar-
Manifestazioni /09 nerale, io credo che chi non ha inve- chio è l’unione di due nomi, Jacob

E... stito su prodotto e qualità oggi sof-


fre di più. Alcune aziende hanno
guardato soprattutto al marketing
– uno dei soci della Lewis – e Co-
hen, che è il Sig. Rossi del mondo
ebraico.
Jacob Cohen Azienda del Mese

E negli anni più recenti? Giappone – non abbiamo avuto la


Direi che è stata una cavalcata delle necessità di promuoverci poiché
valchirie, che ha visto una costante siamo stati direttamente contattati
crescita con risultati straordinari sta- dagli operatori e dai buyers locali;
gione dopo stagione. Il 2008 è stato Francia e Spagna hanno invece
chiuso con +40% e le previsioni per immediatamente recepito le pecu-
il 2009 sono per un +25%. liarità, diciamo pure l’unicità del
L’azienda ha registrato a fine 2008 nostro prodotto e lo stile che lo
un giro d’affari di 30 milioni di euro contraddistingue.
e per il 2009 abbiamo ordinativi per
Il marchio ha vissuto nel limbo al- Torniamo agli Usa, come opere-
35 milioni di euro.
meno fino al 2003. Poi l’incontro rete?
con un agente, Claudio Antonioni, Quali sono i vostri principali mer- Premesso che gli Stati Uniti, come
ha fatto scattare l’idea di realizza- cati? e più di altre nazioni, ha sofferto e
re un jeans diverso, non presente Il 2009 sarà il momento dello sbarco soffre una stagione di crisi assai
nel mercato: i 700 capi sul pronto definitivo negli Stati Uniti e del con- pesante, siamo consapevoli di an-
della prima stagione sono andati solidamento nei mercati in cui siamo dare senza dubbio “nella tana del
esauriti in un battibaleno, poi è già presenti. Pensiamo soprattutto al- lupo”. Il denim è stato inventato in
stato tutto chiaro. Il segreto del l’Europa la quale rappresenta oggi il Italia ma è in America che ha co-
successo è stata la vestibilità e di- 33% del nostro giro d’affari: è evi- nosciuto il suo sviluppo, secondo
rei che Jacob Cohen non è andata dente che in quest’ultimo mercato una concezione che ha sempre vi-
a cercare la sua nicchia di merca- cercheremo di ampliare la nostra cre- sto prevalere gli elementi di prati-
to, ma ha creato una nicchia di scita avendo ampi margini per uno cità, di divertimento e ancor più di
mercato. La ricerca del materiale è sviluppo del brand. Devo precisare utilizzo del capo denim per lavoro.
stata sempre fondamentale, con u- che in alcuni Paesi dell’Europa, co- Questa abitudine americana ad un
na cura maniacale delle collezioni, me Germania, Belgio ed Olanda – certo tipo di jeans è la vera sfida
in maggioranza denim. ma lo stesso discorso vale per il per la nostra azienda,
Jacob Cohen Azienda del Mese

che porta con sé la cultura e la atelier”, che prevede la realizzazione sulle riviste più affini alla nostra
profondità tipicamente italiana, del di capi completamente su misura, per sensibilità. L’immagine dell’azien-
made in Italy. Si tratta di comuni- cui il cliente potrà scegliere il lavag- da è focalizzata sul prodotto, il ca-
care un nuovo stile, di far passare gio, il colore, le cuciture e gli acces- po emerge chiaramente e fa la dif-
un messaggio innovativo che fa sori: un mix di particolarità che ren- ferenza.
del denim un capo pratico ma ele- derà il capo assolutamente unico. Anche la confezione è curatissima,
gante, funzionale ma raffinato. In- l’aspetto visivo è oggetto di atten-
Il concetto del “Taylor” è presente in
somma non venderemo jeans. zione speciale così come l’aspetto
ogni capo Jacob Cohen, tuttavia il
Per completare il tema della distri- olfattivo: infatti i profumi che e-
“su misura” si adatterà in particolare
buzione, la collaborazione con Sa- manano delle confezioni vengono
al cliente sofisticato che vuole per sé
ri Spazio ci ha consentito una pe- studiati e rinnovati costantemente.
un “pezzo unico”, magari con fili
netrazione significativa nei merca-
d’oro o altri dettagli preziosi. Noi non siamo nemmeno frequen-
ti dell’Est Europa, Russia e Paesi
tatori di fiere, né italiane né estere,
dell’Est. Purtroppo la crisi econo- La “tiratura” sarà limitata e i prezzi
perché preferiamo non mescolarci
mica si è accanita pesantemente su andranno da mille euro in su, i punti
con altre aziende; non è snobismo,
queste realtà, in particolare sull’U- vendita saranno una decina nel mon-
ma una scelta strategica, frutto
craina. Nonostante le difficoltà, do e, pensiamo, un paio in Italia, tutti
della consapevolezza di produrre
esse rappresentano il mercato del selezionatissimi.
capi “unici”, non generalizzabili:
futuro e siamo convinti che, supe-
non siamo nel segmento sportswe-
rata questa fase critica, si apriran- Chiudiamo con la comunicazione,
ar e nemmeno nella jeanseria e, se
no notevoli prospettive per il no- mi pare che non sia la vostra prio-
in quest’ultima categoria dobbia-
stro brand. rità?
mo essere catalogati, allora dicia-
È vero, siamo arrivati a 15 milioni di
So che c’è un'altra grande novi- mo che siamo “il Kiton del de-
fatturato senza praticamente spende-
tà per il 2009? nim”.
re nulla in comunicazione.
Direi che la più importante novità
per quest’anno sarà il “su misura”. Anche oggi gli investimenti non su-
È un prodotto denominato “denim perano il 3% e sono concentrati
Jacob Cohen Azienda del Mese
Azienda del Mese

LE ORIGINI DI JACOB COHËN

Il marchio Jacob Cohën, come riporta fedelmen- le collezioni, è l’elemento che contraddistingue il je-
te l’Enciclopedia del Jeans, nasce nel 1985 a ans Jacob Cohen e fa si che chi lo compra dopo la pri-
Pontelongo (Padova) da un’intuizione di Tato ma volta non lo faccia per caso.
Bardelle, già creatore e proprietario di brand di La produzione e distribuzione di Jacob Cohën è affi-
successo come Outsider, Americanino e Kinghi- data a Giada SpA, che a fine 2008 ha registrato un giro
no. d’affari di 30 milioni di euro.
Ma è Nicola Bardelle (classe ’67) figlio di Tato, Arrivati a vendere oltre 250 mila capi con la primave-
che nel 2003, in piena Era del denim, riprende in ra-estate 2009, la stima per l’anno in corso si attesterà
mano il brand dandogli una nuova impronta: il su un fatturato globale di circa 40 milioni di euro, con
jeans non è più un pantalone da lavoro, ma un un incremento del 30%.
“lifestyle”, un nuovo modo di sentirsi. Questo
era il sogno di Nicola, cresciuto tra un denim e Attualmente il 65% del fatturato è italiano, ma nei piani
l’altro, ma sempre alla ricerca del modello per- dell’imprenditore veneto sono previsti importanti inve-
fetto, “che gli calzasse a pennello”. stimenti anche sui mercati esteri.
Obiettivo del giovane Bardelle, volto e anima di Questo jeans di cultura ha già saputo affermarsi al
Jacob Cohën, è “creare un jeans che possa es- fianco delle principali griffe nelle vetrine dei “trend
sere setter” mondiali dell’eleganza.
così comodo ed elegante da essere indossato
in ogni occasione anche da chi non è mai stato All’estero la presenza più forte è in Giappone, Olanda,
abituato ad usarlo”. Belgio, Germania, Francia e Spagna, e con contratti di
distribuzione già siglati con alcuni tra i più importanti
Dopo anni di ricerche e duro lavoro, Nicola dà imprenditori del settore per i territori dell’ex Repubbli-
alla luce il nuovo logo, la di Jacob, e con lui il ca Sovietica.
nuovo
Jeans sartoriale di lusso destinato alle migliori Ma Jacob Cohën è pronto a sbarcare entro il 2009 an-
vetrine internazionali. che negli Stati Uniti, Canada, Paesi Scandinavi e Cina
con la sua mission sartoriale.
La vestibilità perfetta è il punto di forza di tutte
Jacob Cohen Azienda del Mese
Azienda del Mese

JACOB COHEN PREMIUM: VINTAGE PHILOSOPHY

Punta di diamante della collezione Jacob Cohën inattese al maschile, come le microrighe e i piccoli
primavera-estate 2009 è la nuova linea dot e i bottoni, che vengono applicati prima dei lavag-
“Premium”, trenta modelli dedicati a un pubbli- gi finali e assumono anch’essi un aspetto “old”. La li-
co giovane, consapevole, affascinato da un’idea nea “Premium” non si accontenta dei toni indaco, ma
di moda sofisticata e non banale. Qui il concetto esplora una palette colori energetica, dal bianco al
di vintage non è solo un vezzo, ma un’autentica viola passando attraverso infinite sfumature di lilla,
filosofia: il denim più pregiato è trattato con fi- rosa, azzurro, beige o gli abbinamenti sorprendenti
nissaggi rigorosamente naturali, lavato con pie- che nascono da finissaggi originali: come il cinque ta-
tra pomice in infinite variazioni, consumato ad sche bicolore che presenta due toni diversi tra l’inter-
arte nei punti più critici, qualche volta rattoppa- no e l’esterno, grazie a un procedimento di scoloritura
to artigianalmente per creare un mood vissuto e selettivo. Il pantalone, un autentico pezzo unico alla
intensissimo. Ai dettagli il compito di amplifica- fine della creazione, viene confezionato sottovuoto in
re il concetto: rivetti d’ottone con una patina ef- una sacca che ne conserva l’aspetto “used”, conferito
fetto ruggine, l’etichetta di cavallino color baio, dall’esperienza artigianale di Jacob Cohën, fino al mo-
il “baffo” sulla tasca ricamato e la cimossa so- mento di indossarlo.
no realizzate con tessuti da esterno, in fantasie
Milano, 29 ottobre 2008
Jacob Cohen Azienda del Mese
Azienda del Mese

COMUNICATO STAMPA
ATMOSFERE TRENDY
COLLEZIONE DONNA P/E 2009

Raggiunge l’ideale equilibrio tra forma e contenuto ricercato di passanti per la cintura over-size per poter
la collezione primavera-estate 2009 di Jacob Co- accogliere cinturoni strizza-vita. O il bon ton di Ne-
hën. Il Tailored Jeans di Nicola Bardelle per lei in- wport, tradotto in pantaloni in seersucker dai toni ac-
fatti sa coniugare la ormai leggendaria vestibilità quarello, azzurro cielo, rosa baby, lilla che ritorna an-
dei cinque tasche in denim con atmosfere trendy e che in blazer con il crest sul taschino e le piccole ma-
attualissime, irresistibili. niche a campana. Irresistibili i pantaloni con zip sul
Il punto focale dell’innovazione è, come sempre, fondo con il piping che corre lungo le impunture a di-
da ricercare nella scelta dei materiali e nei diversi segnare la silhouette.
procedimenti di lavaggio, studiati e messi a punto Nuovi e seducenti i cinque tasche che fanno parte del-
nella lavanderia di proprietà di Jacob Cohën, e per- la Limited Edition, in denim o drill bianco, con maxi
ciò inimitabili. Qui nascono mani piacevolissime ricami fatti a mano: teschi, rose, scritte per moderne
anche per il denim, gradazioni e profondità di colo- avventuriere. Anticipano la moda i pantaloni palazzo
re inaspettate, spettacolari aspetti vintage, superfi- in leggera lana, ma anche in denim, misto lino o coto-
ci spalmate, lucide, delavé…I materiali accendono ne a vita alta con doppio bottone e gamba ampissima.
l’estate: aldilà del jeans, troviamo in collezione il Must di stagione gli shorts che esplorano una irresi-
freschissimo misto lino, il drill di cotone, ma anche stibile gamma di varianti: sono classici o hanno la
superfici lavorate come il barré di misto seta, riga- gamba asciutta talvolta finita da un orlo sfilacciato,
ti, stampe floreali e quadretti stretch che suggeri- sono bloomers con grandi tasche cargo, hanno le bre-
scono atmosfere accattivanti e il fresco lana, fem- telle o accennano a una salopette. Completa il guarda-
minilissimo grazie a gessature e cuciture in grada- roba la serie degli abitini passepartout, in denim, coto-
zioni soft. ne o misto lino hanno un aspetto ingenuo e bon ton,
Alla sostanza di materiali e lavorazioni curatissime quasi da divisa british, impreziositi da dettagli-moda
si va ad aggiungere in questa stagione un’ispira- come il volant piatto che sottolinea lo scollo, le bretel-
zione moda molto accentuata: la St.Tropez di Bri- line piatte, il colletto e i polsi a contrasto, l’effetto ca-
gitte Bardot con i pantaloni alla pescatora a qua- micia più gonna dato dall’uso di due denim differenti
dretti Vichy con il dettaglio nella costruzione. Milano, 29 ottobre 2008
Jacob Cohen Azienda del Mese
Azienda del Mese

COMUNICATO STAMPA
DENIM SARTORIALE
COLLEZIONE UOMO P/E 2009
Pensa a un uomo giovane ed evoluto l’art director classici o ancora in croccanti freschi di lana. Tocco
Nicola Bardelle, quando delinea la collezione Tailo- supremo di eleganza i dettagli: passanti cuciti e ripas-
red Jeans di Jacob Cohën per la primavera estate sati a mano che sostituiscono i rivetti, ricamo-griffe
2009. Riflette su un uomo curioso, innovativo nella sulla tasca, bottoni in palladio, finiture in tessuti rubati
ricerca estetica, che non rinuncia mai alla perfezione alla camiceria.
del suo vestire. Che sceglie il denim come materiale Continua anche la storia della Limited Edition, fiore
d’elezione per l’aspetto vissuto e sofisticato insie- all’occhiello di Jacob Cohën, caratterizzata dall’uso
me, per la duttilità che gli consente di essere facil- esclusivo di denim Kurabo e quindi dall’uso della ci-
mente sportivo, ma anche di scoprirne l’anima più mosa come decoro, il logo d’argento applicato sull’eti-
sartoriale. Per lui Jacob Cohën esplora una dimen- chetta di cavallino, i ricami manuali sulla tasca.
sione nuova del jeans, multiforme protagonista sem- E’ nuova invece la linea RELAX che gioca la carta del-
pre impeccabile anche nelle versioni più spiccata- la felpa, bellissima, in uno splendido cotone, pantaloni
mente vintage, grazie a un fit di stagione in stagione cinque tasche dall’aspetto glamour e dalla infinita co-
sempre più vicino alla perfezione e a dettagli che se- modità, dettagli hi tech come bottoni in carbonio, da
gnano la nuova frontiera dell’esclusività. La ricerca completare con polo in diverse varianti, anche con fi-
di nuove soluzioni passa attraverso materiali che so- niture a contrasto o colletti camicia e con t-shirt col
no già di culto, come il denim giapponese Kurabo, taschino. I bermuda rappresentano la riposta alle esi-
lavorato su telai a navetta e su misure che consento- genze dell’estate, nella versione con coulisse in lino,
no di interpretare la cimosa come un elemento di de- cotone o denim o in quella di taglio formale in princi-
coro e di distinzione, ma anche, filtrati dalla creativi- pe di Galles o tela chambray.
tà di Nicola Bardelle, inattese interpretazioni di tes- Da annoverare tra le novità anche la curatissima colle-
suti come il fresco di lana o il check. zione di camicie, tutte realizzate artigianalmente, in
Cambia l’ambiente, ma non la voglia di sperimenta- popeline, mussola e “piumino” di cotone: asole cucite
re, nella serie Wool. Progettata a partire dalle pregia- con filo di seta, bottoni in madreperla australiana,
te lane del lanificio Carlo Barbera esprime in pieno il mouche ricamata, barrette applicate a mano. Speciale
concetto di Luxury Jeans tanto caro a Jacob Cohën: la camicia in denim che coniuga l’innata sportività del
il cinque tasche si libera definitivamente della suo capo con un’attenzione artigianale per la realizzazione
retaggio worker per sposare uno stile formale se è che conta ben 25 passaggi manuali!
declinato in gessati con filetti colorati o finestrati Milano, 29 ottobre 2009
Azienda del Mese

JACOB COHËN AVANZA SUL BLUE DENIM CARPET

Jacob Cohën prosegue il suo cammino nel Taylored alle sue collezioni, alla perfetta vestibilità, alla qualità
Jeans interamente Made in Italy festeggiando a fine massima dei materiali impiegati, Jacob Cohën è di-
2008 il traguardo dei 30 milioni di fatturato, convin- ventato il pantalone di chi: “ il jeans, non l'ho mai
cendo sempre più Nicola Bardelle, imprenditore e messo prima.”
direttore creativo del marchio, che il suo sogno si Oggi, i capi di Bardelle sono distribuiti in circa 750 tra
sta avverando. le migliori boutiques del mondo:
Il successo di Jacob Cohën non è visibile solo dal questo jeans di cultura ha già saputo affermarsi al
numero di pantaloni che si “incontrano” camminan- fianco delle principali griffe nelle vetrine dei “trend
do per strada, ma anche dal giro d'affari in progres- setter” mondiali dell’eleganza.
siva e costante crescita. Attualmente il 65% del business è ancora realizzato in
Arrivati a vendere oltre 250 mila capi con la primave- Italia, mercato che mantiene incontrastato il ruolo di
ra-estate 2009, la stima per l’anno in corso si atteste- officina del luxury wear, con circa 450 boutiques, ma
rà su un fatturato globale di circa 40 milioni di euro, Germania, Olanda e Belgio, sono realtà ormai consoli-
con un incremento del 30% circa. date, rappresentando un 14% del giro d'affari, mentre
Spagna e Francia sono arrivati a contribuire per il 6%
Nato e cresciuto in una famiglia che negli anni Ot-
per cento. Inoltre sono già stati siglati contratti di di-
tanta, nel cuore del laborioso Nord Est, aveva già
stribuzione con alcuni dei più importanti imprenditori
compiuto un’ impresa a dir poco impensabile solo
del settore per i territori dell’ex Repubblica Sovietica.
pochi anni prima: sfidare gli americani su un prodot-
Altro importante mercato di riferimento è il Giappone,
to storicamente a stelle e strisce, il jeans. Sono fir-
che rappresenta per chi “pratica” l’arte del jeans un
mati Bardelle, per esempio, i successi di brands co-
vero e proprio banco di prova: in una realtà in cui la
me Americanino, Outsider, Frank Scozzese.
cultura, la ricerca nel settore è tra le più avanzate del
Ma la nuova frontiera, il sogno di Nicola Bardelle era
mondo (tra i produttori di Denim, il Giappone, con il
quello di “sdoganare” il denim da uniforme al servi-
Kurabo, è uno dei più importanti ed evoluti), avere
zio di movimenti e mestieri, per incoronarlo sul tro-
successo significa laurearsi a pieni voti. Jacob Cohën
no dei capi d’abbigliamento con la A maiuscola. Dal
è pronto a sbarcare entro il 2009 anche negli Stati Uni-
2003, anno di rifondazione del marchio, grazie all'in-
ti, Canada, Paesi Scandinavi e Cina con la sua mis-
terpretazione sartoriale che Nicola Bardelle ha dato
sion sartoriale. Milano, Marzo 2009
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location permette di ospitare più eventi con-
temporaneamente o più brands della stessa
azienda ( multi-events , multi-brands ).
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turale anche con esposizioni sul suolo pub-
blico per cogliere il passaggio pedonale più
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una forma di comunicazione che si paga TEMPORARY RETAIL la cui realizzazione e pub-
blicità si possano pagare con i risultati di vendita”
con il commercio
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Roberto Gai - consigliere ASSOTEMPORARY, presi- no temporary retail risponde in modo efficace alle at-
dente DADODORO e TEMPORARY RETAIL - che tuali difficoltà strutturali della distribuzione , per favo-
ha raccolto un acceso interesse durante Il 1° CONVE- rirne la diffusione DADODORO ha ideato una solu-
GNO NAZIONALE ASSOTEMPORARY realizzato zione chiavi in mano di
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pletamente dedicato all’accoglienza dei Clienti Soci
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nanza ha il sopravvento, Vi at- Via Monte di Pietà.
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una struttura d’eccellenza che glio della tecnologia multime-
offre il proprio contributo d’im- diale conservando, nel contem-
magine e qualità per la presen- po, lo stile neoclassico dell’e-
tazione delle Vostre iniziative di dificio.
rilievo; la sede ideale per eventi La vasta gamma di impianti
importanti, mostre, showroom, (luci ambienti e vetrine, barre
manifestazioni commerciali e elettrificate ad uso dei Clienti,
culturali; il negozio temporaneo reti Internet, telefono, TV, vide-
immediatamente operativo, per o sorveglianza…) consente di
una presenza significativa fra soddisfare le più svariate tipo-
prestigiosi protagonisti, nell’a- logie d’utilizzo.
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trare invitati scelti e presentare collezioni d’élite. servizio reception, custodia e vigilanza nonché locali
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BORGONUOVO EVENTI è ubicato in fondo alla spazia inoltre dalla progettazione all'allestimento,
Via Montenapoleone, a due passi dal Teatro alla Sca- dalla comunicazione al catering.
la, in un piccolo palazzo ottocentesco fatto oggetto BORGONUOVO EVENTI è la risposta di grande
recentemente di un complesso intervento di restauro qualità ed efficacia a chiunque intenda presentarsi -
che ne ha esaltato il valore storico ed architettonico. anche per pochi giorni -, ad una ribalta promoziona-
Esso si sviluppa sull’intero pianoterra, su una le di risonanza nazionale ed internazionale.
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SERVIZI E STRUTTURE
LE SALE
Le cinque grandi Sale offrono il massimo in termini Reception e Segreteria multilingue
di comfort d’accoglienza e flessibilità, nonché di im- Interpreti
magine e tecnologie d’impianti. Allestimenti
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vetrata apribile, a copertura di un tradizionale cortile. Sistemi multifunzioni:
Un’intera parete a specchi impreziosisce l’ambiente. (Scanner, stampante, fotocopiatrice bn/c, fax)
Lavagna luminosa e a fogli mobili
Sala Verdi: con la suggestione delle travi in legno Videoproiettore
scuro, a vista, ci collega alle altre Sale. Schermi per videoproiezione
Linea telefonica ISDN (Cordless)
Sala Scala: due vetrine sulla via Monte di Pietà, il Internet a banda larga
prezioso soffitto a cassettone e una classica lampada PC
di Vico Magistretti. Sorgenti video: VHS, DVD, satellitare
TV LCD
Sala Manzoni: caratterizzata dallo splendido e origi- Impianto Hi-Fi
nale portale di ingresso dalla Via Monte di Pietà. Riscaldamento e raffrescamento
Sistema di allarme collegato
Sala Giardini: e’ l’ambiente più spazioso (circa 60
con Istituto di Vigilanza 24 hs.
mq), con 5 vetrine d’angolo ed un altro portale di in-
gresso dalla Via Borgonuovo. Videosorveglianza
Binari per sospensione a parete
A disposizione di BORGONUOVO EVENTI è altresì il grande atrio di ingresso del
fabbricato, tipico dello storico Quartiere di Brera. Completano la struttura, locali di ca. 35 mq. ad uso
deposito, collegati con scala interna.
BORGONUOVO TEMPORARY news

EVENTI Sala Manzoni

Il PREGIO DEGLI IMPIANTI


Il sistema di illuminazione, volutamente differente in ogni sala per riguardo all’architettura neoclassica degli ambienti, è stato progettato per creare scenari
molteplici e duttili. Strutture nascoste nel controsoffitto (barre elettrificate) permettono l’aggancio meccanico ed elettrico di proiettori tecnici per valorizzare al
massimo gli spazi.Le nove vetrine, che si affacciano sia sulla Via Borgonuovo che sulla Via Monte di Pietà, dispongono di un impianto di illuminazione distri-
buito su due accensioni.Tutti gli impianti del BORGONUOVO EVENTI sono stati studiati in modo tale da non intralciare le esigenze delle più svariate tipologie
di utilizzo e per rispondere, nel contempo, alle più sofisticate tecnologie impiantistiche.

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BORGONUOVO EVENTI

Via Borgonuovo 1 – 20121 Milano


Tel.: 02 7729.7729
www.cogesta.eu
email: info@cogesta.eu
N° verde 800895562
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Tel.: 02 7729.7729
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BORGONUOVO TEMPORARY news

EVENTI Sala Verdi

Il PREGIO DEGLI IMPIANTI


Il sistema di illuminazione, volutamente differente in ogni sala per riguardo all’architettura neoclassica degli ambienti, è stato progettato per creare sce-
nari molteplici e duttili. Strutture nascoste nel controsoffitto (barre elettrificate) permettono l’aggancio meccanico ed elettrico di proiettori tecnici per valo-
rizzare al massimo gli spazi.Le nove vetrine, che si affacciano sia sulla Via Borgonuovo che sulla Via Monte di Pietà, dispongono di un impianto di illumi-
nazione distribuito su due accensioni.Tutti gli impianti del BORGONUOVO EVENTI sono stati studiati in modo tale da non intralciare le esigenze delle
più svariate tipologie di utilizzo e per rispondere, nel contempo, alle più sofisticate tecnologie impiantistiche.
CONTATTI
BORGONUOVO EVENTI
Via Borgonuovo 1 – 20121 Milano
Tel.: 02 7729.7729
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TEMPORARY news

COGESTA
SERVIZI ORGANIZZATI
PER IL BUSINESS E LA RICETTIVITA’
Le forme architettoniche di grande immagine e le
Dal 1970 imprese e professionisti trovano in Cogesta
possibili suddivisioni degli ambienti consentono l’u-
una pluralità di servizi che rispondono a molteplici
esigenze: dall’alloggio in strutture residenziali alber- tilizzo di BORGONUOVO EVENTI non soltanto co-
ghiere, alla disponibilità di uffici arredati immediata- me negozio temporaneo dove il Cliente può vendere
mente operativi con personale di alta professionalità il proprio prodotto, per una settimana, un mese …: è
e tecnologie d’avanguardia, nonché di sale per con- anche sede ideale per mostre, showroom, manifesta-
vegni ed esposizioni. zioni commerciali e culturali importanti con partico-
Ora, in linea con le nuove tendenze di mercato, CO- lare richiamo per i “Press-Day”.
GESTA propone BORGONUOVO EVENTI, un raf-
La vasta gamma di impianti (luci modulabili per am-
finato Temporary Shop a due passi dalla Via Monte-
bienti e vetrine, barre elettrificate ad uso dei Clienti,
napoleone.
Internet, telefono, TV, video-sorveglianza …) con-
Questa Location, avente superficie di 200 mq, è ubi-
sente di soddisfare le più svariate esigenze di chiun-
cata in un piccolo palazzo ottocentesco tipico del
que intenda presentarsi - per il tempo desiderato -,
quartiere di Brera e dispone di 5 grandi sale, con 9
ad una ribalta promozionale di risonanza nazionale
vetrine d’angolo e 3 ingressi indipendenti. Non man-
ed internazionale.
ca l’assistenza di un pacchetto completo di servizi,
tutto ciò che serve per l’organizzazione di eventi
(segreteria multilingue, servizio reception, custodia e Davvero possiamo affermare che, nel cuore di Mila-
vigilanza, nonché disponibilità di locali adibiti a de- no, nella sua parte più intima e nobile, in un luogo ad
posito). La personalizzazione dei servizi spazia inol- un tempo centralissimo ed aristocraticamente appar-
tre dalla progettazione all'allestimento, dalla comuni- tato, è nato un nuovo strumento valido ed efficace di
cazione al catering. marketing e comunicazione.
TEMPORARY news

Temporary store anche per le griffe del lusso:


è la volta di Hermès
Hermès inaugurerà un temporary store significhino altrettante opportunità:
al 63 di Main Street negli East Ham- “Il temporary store è un modo per fare
pton a New York, che resterà aperto una verifica e rispondere alla doman-
per quattro mesi. Non si tratta di un’i- da: abbiamo potenziali clienti in una
niziativa isolata per la maison francese determinata area?”.
specializzata nei foulard e negli acces-
sori di lusso. Pare dunque che gli shop a tempo si
Altre tre o quattro location di vendita stiano affermando anche come test per
temporanee potrebbero essere avviate le griffe del lusso - al di là delle esi-
nel corso dell’anno anche in Europa. genze contingenti di “supplenza”, os-
Lo ha dichiarato alla stampa interna- sia quando sono in corso i lavori di ri-
zionale Patrick Thomas, chief facimento della boutique ufficiale - in
executive officer di Hermès Internatio- location prestigiose e ad alto tasso di
nal, specificando come questi negozi shopping.
Moda/Economia

IL SEGMENTO DELLA MODA JUNIOR BRILLA NEL TESSILE

I dati confermano chiaramente il buon momento uno scenario di debolezza del consumo di moda
della moda junior italiana, cioè l’abbigliamento in italia, gli acquisti di capi per bambini risultano
in maglia e tessuto per ragazzi/e fino ai 14 anni, una spesa non comprimibile per la famiglia ita-
accessori ed intimo inclusi, con un volume d’af- liana.
fari, anche in crescita del 2,6%, che si attesta sui
2, miliardi di euro. Oltre questo aspetto, occorre sottolineare che, nel
Sembra dunque che questo segmento sia al riposo primo semestre 2008, le nascite hanno fatto regi-
dalla congiuntura sfavorevole che caratterizza il strare un + 2,1% con una punta del +5,6% nel
settore tessile e il sistema economico internazio- centro italia. Da ultimo rileviamo che gli ottimi
nale. risultati sul mercato interno non sono disgiunti da
un consolidamento del processo di internaziona-
Va precisato inoltre che, a differenza della media lizzazione del segmento, passato dal 24% di due
del sistema moda italiano il quale realizza ben ol- anni or sono al 27% del 2008.
tre la metà delle vendite all’estero, la domanda
interna risulta fondamentale per il segmento ju- Un ulteriore punto della situazione si farà dal 25
nior, dove non si arriva ancora ad esportare il 30- al 27 giugno al 69esimo Pitti Immagine Bimbo, in
% del fatturato. programma a Firenze e da anni punto di riferi-
Il quadro indica che, nonostante la persistenza di mento mondiale per il settore.
Moda/Economia

CREME, MASSAGGI E PALESTRE:


L’ITALIA SPENDE 5,5 MILIARDI
Dal sondaggio “come cambiano i consumi ha invece mantenuto lo stesso livello di
e comportamenti di wellness di fronte alla spesa, mentre solo il 12% l’ha diminuito.
crisi economica”, realizzato da Net5 mar-
keting research per Rimini Wellness, emer- Sono aumentati anche gli acquisti di inte-
ge un quadro di costante crescita e di forte gratori vitaminici, di trattamenti per il cor-
interesse per i prodotti legati al benessere. po e di abbigliamento sportivo. È in cresci-
Infatti un quarto degli italiani che frequen- ta anche il numero degli appassionati che si
tano una palestra o un centro wellness, no- recano in centri ed impianti sportivi per ci-
nostante il clima necessario, ha aumentato mentarsi in altre attività, come il calcetto e
il budget di questo consumo legato al pro- il ciclismo. Tagli invece agli ingressi in pi-
prio tempo libero. La maggioranza, circa il scina e per l’acquisto di articoli sportivi.
55%,
Moda/Economia

VENDITORI NELLA TRINCEA DELLA CRISI


Se c’è una categoria che si trova in prima linea nell’af- Purtroppo, invece, la situazione è difficile in ogni set-
frontare la crisi economica, con una pressione psicolo- tore e nella moda il calo negli ordini non è inferiore al
gica farse mai provata prima, è quella dei venditori – 25/30%per quanto riguarda il mercato italiano. Non va
agenti e rappresentanti. molto meglio all’estero, ma indubbiamente alcuni mer-
Perché la produzione rallenta, la domanda ristagna, le cati come Medio ed Estremo Oriente consentono il rag-
banche chiudono i rubinetti del credito, ma dai vendi- giungimento di obbiettivi importanti, che in parte com-
tori ci si aspetta sempre che tutto proceda meglio. pensano il tracollo di Russia e Paesi dell’Est.

MAX MARA APRE UN “MULTITASCA”


E’ stata recentemente inaugurata nel centro di Milano, Nel basement ci sono il denim e la linea weekend, la
in C.so Vittorio Emanuele, il flagship store di Max Ma- più economica e sportiva. Accanto a jeans, golf e ma-
ra – gruppo che ha 4540 dipendenti nel mondo e 2632 gliette ci sono accessori a prezzi accessibili. Al piano
negozi. Negli anni il salotto di Milano è cambiato, lo terra ci sono invece gli impermeabili, parenti stretti dei
shopping in C.so Vittorio Emanuele è diventato più de- capi-icona di Max Mara, vale a dire i cappotti. Al se-
mocratico. Ecco perché è stata data una struttura inno- condo piano troviamo gli abiti da sposa, altro segmento
vativa al negozio. importante delle collezioni realizzate dal gruppo.

UNO SHOWROOM MILANESE PER LUISA SPAGNOLI


Guarda all’internazionalizzazione Luisa Spagnoli, evidente.Già forte di un’importante distribuzione nell’-
brand di abbigliamento femminile fondato all’inizio Est Europa, l’azienda di Perugia punta a portare avanti
del secolo scorso e presente con oltre 150 negozi nei in maniera determinata il suo percorso di sviluppo in-
centri storici di tutta italia. L’opening in Via Montena- ternazionale e, anche grazie alla nuova apertura milane-
poleone 1 Milano ne è la testimonianza più concreta ed se, a valorizzare il suo made in italy, elemento basilare
del successo del brand.
Moda/Economia

APPUNTAMENTO A GIUGNO A MILANO,


LA CAPITALE MONDIALE DELLA SPOSA
Dal 19 al 22 giugno Si Sposaitalia Collezioni accoglie- all’edizione del 2007. La manifestazione nel 2009 si
rà oltre 150 espositori: le più famose griffe internazio- presenta con una nuova immagine, con la finalità di un
nali ed italiane si danno appuntamento alla rassegna di posizionamento ancora più alto nella rassegna. Sono
riferimento a livello internazionale. Già nella scorsa e- quattro le sezioni in cui è suddivisa: designer, bride,
dizione gli operatori esterni avevano raggiunto il 35% men’s wear e accessories. La sede è Fierlamilanocity,
della presenze, con una crescita del 10% rispetto padiglione 3 con ingresso in Porta Teodorico.

JACOB COHEN PUNTA SUGLI USA


Jacob Cohen, con la sua linea jeanswear high-end pro- l’azienda ritiene di avere ampi margini di crescita così
dotta e distribuita da Giada Spa, viaggia in aperta con- come considera molto importante sviluppare e rendere
trotendenza e fa registrare a fine 2008 un giro d’affari più selettiva la distribuzione in Italia.
di 29 milioni di euro.
Il 2009 – afferma Nicola Bardelle, titolare con il padre C’è poi la grande novità del “su misura”. L’obbiettivo
e fondatore toto dell’azienda veneta – sarà l’anno dello dell’azienda, sempre per quest’anno è di realizzare capi
sbarco definitivo negli Usa nonché del consolidamento completamente su misura, in modo che il cliente possa
dei mercati in cui siamo già presenti. In Europa, che scegliere il materiale, il lavaggio, il colore, le cuciture
rappresenta oggi circa il 30% del volume d’affari, e gli accessori. Insomma un capo davvero unico.
EDITORIALE

RIMETTERE UN PO’ D’ORDINE FACENDO CULTURA


Trasformare l’informazione
in formazione, d) Le offerte di standard + basso si alzano e
questa è la “mission” del prossimo futuro, quelle di standard + alto si abbassano,
e non solo la nostra. Ridare cultura alla par- intendo dire che le pizzerie di oggi non sono cer-
te della filiera che ci compete e riequilibra- to quelle di qualche anno fa, hanno migliorato il
re la comunicazione: loro appeal e la loro offerta. I ristoranti, di contro,
creano situazioni di forte coinvolgimento e si in-
a) meno messaggi di tipo virtuale ventano piatti unici o menù a prezzi ridotti. Nel
Massimo Billi
quali quelli basati su: “Stile di vita” “Forza Vice presidente vicario tessile catene come ZARA ed H&M lo hanno già
evocativa del logo” ecc… diamo invece più ASSOMODA fatto nell’area di loro competenza.
spazio al reale, all’intelligenza, alla capacità Tutto si adatta al nuovo standard, dove la rinuncia non è al-
critica del cliente. Parliamo di prodotto, di qualità la qualità reale ma agli aspetti inutili, a quelli virtuali per
vera, di creatività ed innovazione a prescindere dal- l’appunto.
l’etichetta e dal numero di pagine pubblicate.
e) Su questi punti dobbiamo ritrovarci uniti e riporci al
b) SI ad emozione + sostanza, centro del sistema di comunicazione:
NO ad emozione + illusione. Azienda < > Cliente
Il lusso non è per tutti e l’oro non sgorga dai rubinet- e portare il nostro interlocutore a fare lo stesso con il con-
ti di casa ma al prezzo di un prodotto, deve corri- sumatore finale. In questi anni, abbiamo migliorato le no-
spondere il massimo della qualità reale sostenibile. stre capacità, acquisendo varie professionalità, da quelle
gestionali a quelle organizzative ma trascurando o meglio
c) Il lupo perde il pelo ma non il vizio.
lasciandoci scippare il nostro ruolo di comunicatori.
Il consumatore si è impoverito ma difficilmente tor-
nerà indietro, non modificherà le abitudini acquisite, f) Riappropiamoci della nostra anima ricordandoci che
più semplicemente cercherà di soddisfarle intelli- comunicare ed informare in modo produttivo, non significa
gentemente, cercando: far vedere l’inesistente, anzi, è nostro compito primario ri-
il massimo della soddisfazione portare l’asticella al livello del buon senso. Evidenziare il
al miglior prezzo possibile. giusto valore dei prodotti, più che i valori virtuali di un lo-
go non potrà che far bene a tutto il sistema.
Manifestazioni

LE NOVITA’ E I PROGETTI SPECIALI SI


DI PITTI UOMO 76 SPOSA ITALIA 2009

Sono tanti i progetti speciali e le anteprime in Fortezza per questa edizio- Dal 19 al 22 giugno si svolgerà a
ne: da Brooks Brothers, che partecipa per la prima volta, il rientro di Al- Milano, Fieramilanocity – ingresso
legri che presenta le sue tre linee, inclusa la main firmata da Francesco P.ta Teodorico – l’edizione 2009 di
Scognamiglio, fino al debutto del primo total look e del nuovo corso stili- SI SPOSA ITALIA, dove saranno
stico del marchio beachwear Vilebrequin; e ancora i rientri illustri come presentate le collezioni 2010 di ol-
quelli di Lardini e di Malo, accanto alla proposta consolidata di aziende tre 70 aziende espositrici, selezio-
top dell’eleganza maschile come Corneliani, Church’s e Brunello Cuci- nate con cura dall’Ente organizza-
nelli nel Padiglione Centrale, o come Cruciani che a questa edizione am- tore. All’interno del Salone vi sarà
plia i propri spazi al Piano Inferiore. E a questo Pitti Uomo presenta u- anche uno stand di Assomoda, al
n’importante novità il Classico Italia, l’area che raggruppa i migliori mar- quale possono fare riferimento gli
chi del Made in Italy, con un nuovo layout allestitivo curato dal designer agenti, distributori e titolari di
Piero Lissoni. L’area dell’informale dichiara la sua natura sempre più e- showroom italiani ed esteri.
stesa e vitale con un pool di novità, come l’anteprima e gli spazi speciali
dedicati alla collezione di Scotch & Soda e ai nuovi progetti dei marchi
del Gruppo Tomasoni Topsail (North Sails e Henri Lloyd Italy), accanto
ai rientri di Sergio Tacchini e di Helly Hansen. Infine, da segnalare la
partecipazione a Pitti Uomo di Culti, che porta alla Fortezza da Basso il
suo progetto di lifestyle. Tra le iniziative in città da segnalare la parteci-
pazione di Ballantyne, che sarà a Firenze nei giorni di Pitti Uomo per un
evento e l’anteprima esclusiva della collezione S+arck with Ballantyne,
realizzata in collaborazione con Philippe Starck; la performance-evento
che celebra il debutto della collezione uomo e i 50 di una griffe storica co-
me Mila Schön.
Showroom del mese

Intervista a Peppo Di Mauro di Massimo Costa

L’intervista con Giuseppe Di Mauro, detto Peppo, è la chiamare in azienda dalla commessa e riuscii a combi-
chiacchierata con un caro amico, un Consigliere di As- nare un incontro nel quale lei apprezzò la qualità della
somoda ma, soprattutto, con un grande professionista collezione. Il problema sorse quando, tornato per l’ap-
della vendita nel settore della moda. Ripetendo il titolo puntamento conclusivo, seppi da Papini che era urgen-
di un libro “agente moda, professione storica proiettata tissimo un altro impegno e che non si poteva conferma-
nel futuro”. re l’appuntamento: ebbene, alla presenza del Papini, te-
Ha cominciato presto con la sua attività di agente Peppo lefonai alla titolare della boutique e riuscii a fare un or-
Di Mauro; dopo aver fatto alcuni mestieri per sbarcare il dine strepitoso, praticamente senza che lei avesse modo
lunario, come accade a quasi tutti i giovani, l’incontro a di vedere colori e dettagli dei capi. Quell’ordine è di-
Milano con il Sig. Papini apre a Di Mauro una nuova ventato una specie di trofeo e anche un diploma di pro-
prospettiva. fessionalità conquistato sul campo.
Papini era titolare di un’importante azienda, che tra i Nel 1970 sono diventato direttore commerciale di un’a-
suoi ispiratori aveva un personaggio del calibro di Wal- zienda che, in seguito alla sua chiusura, ho rilevato con-
ter Albini: grande designer, un autentico genio dello sti- tinuandone la produzione e vendendone le linee: è stata
le, che il giovane Peppo ha potuto vedere all’opera im- un’esperienza importante da piccolo imprenditore.
parando molto e incominciando a scoprire la sua voca-
In che settore hai lavorato all’inizio?
zione: lo stesso Albini riconobbe in Di Mauro un sicuro
Le prime esperienze sono state nel settore donna, che
talento per la vendita e una notevole predisposizione per
peraltro non ho mai abbandonato: anche oggi ho azien-
la moda.
de di abbigliamento femminile. Da circa vent’anni ho
Parliamo un po’ degli inizi della carriera. iniziato ad operare nell’ambito “uomo”: due aziende
Con Papini ho cominciato subito a operare come agente, molto note, come Sartoria Partenopea e Piacenza Ca-
nel Veneto, in Toscana e in Umbria. Ricordo un episodio shmere, sono con me da più di due decenni.
particolarmente significativo a Siena: in una boutique,
Per la “donna” ho una valida azienda di maglieria, co-
non avendo trovato la titolare, la feci
me Amina Rubinacci, e la Bresciani, che produce calze
“uomo – donna”.
Showroom del mese

Peppo Di Mauro
come Amina Rubinacci, e la Bresciani, che produce poi in Via Giulini e in Via Monte di Pietà. Lo
calze “uomo – donna”. showroom di Via Monterosa è stata una scelta di vita,
prima ancora che professionale: qui sono vicino a casa
Hai sempre operato a Milano? e, soprattutto, non ho più i problemi di parcheggio che
Si, cambiando diverse location. Prima di arrivare in tanto mi hanno assillato in passato.
Via Monterosa, dove opero da una decina di anni, ho A due anni dalla pensione mi sembrava giusto allentare
avuto lo showroom in Via P. Cossa, per ben 17 anni, un po’ le tensioni.
Showroom del mese

Peppo Di Mauro
So che la passione per il lavoro non ti manca nean- direttori commerciali incompetenti o arroganti: ho
che oggi? sempre preferito il rapporto diretto con i titolari delle a-
Quella rimane intatta: il mio lavoro mi è sempre pia- ziende, come del resto ho con le mie attuali rappresen-
ciuto. Dai tempi di Daniela Vizzi, l’azienda bolognese tante. Se penso al mio passato, e ancora più al mio pre-
di abbigliamento donna, con cui sono cresciuto come sente, mi rendo conto che il lavoro che avrei voluto fare
agente, fino agli anni ’90, quando con Abla ho comin- è quello che in tutti questi anni ho fatto. Per questo, ad
ciato a lavorare nell’uomo, per arrivare a oggi, con un giovane che inizi
Sartoria Partenopea che ha rilevato Abla e con Piacen- oggi l’attività direi
za, la passionaccia per questo lavoro non mi ha mai di valutare con se-
abbandonato. rietà e sincerità le
proprie caratteristi-
Ci sono differenze nella vendita di abbigliamento che e, se sente la
“uomo” e di abbigliamento “donna”? predisposizione per
Al di là di alcuni aspetti tecnici, più complessi nella la relazioni interper-
vendita “uomo”, direi che non ci sono grandi differen- sonali e per l’auto-
ze. Piuttosto è importante sottolineare che l’agente non nomia professiona-
può più essere un semplice porgitore di prodotti, ma le, di scegliere con
un vero consulente. Ho sempre cercato nel mio lavoro attenzione le azien-
la massima collaborazione con i clienti e, nella mag- de con cui operare,
gior parte dei casi, sono arrivato ad avere con loro un facendo della quali-
rapporto di autentica fiducia e anche di amicizia. La tà del prodotto il
stessa attività di consulente occorre svolgerla nei con- primo test di am-
fronti delle aziende, soprattutto quelle nuove. A volte il missione.
rapporto è difficile, in particolare quando si trovano
Showroom del mese

Peppo Di Mauro
Fashion designer
giovani
Alessia 339 3942013
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