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Frailty of Elderly by Records Maintained in Outclinics
Un’indagine sulla fragilità e lo stato di salute degli anziani condotta sui dati assistenziali
dei Medici di Medicina Generale
ABSTRACT
Un gruppo di 18 Medici di Medicina Generale (MMG) della provincia di Fermo (23863 assistiti) ha
definito lo stato di salute, di autonomia funzionale e la condizione assistenziale dei propri assistiti
ultra75enni (3111 soggetti; 17,1% della propria popolazione assistita), utilizzando i dati estratti dai
propri database ambulatoriali. Questa popolazione ha evidenziato prevalentemente buone
condizioni funzionali (ADL score = 0 nel 75,7%); il 16,2% non ha nessuna delle malattie croniche
maggiormente frequenti; il 34,6 % ne ha solo una. Una quota sostanzialmente contenuta (11,5%)
presenta marcate limitazioni nelle attività quotidiane della vita (ADL score ≥ 6). Il numero delle
patologie croniche aumenta nelle fasce di età più avanzate e nei soggetti che presentano uno score
ADL più elevato.
Tra i 743 soggetti con limitazioni funzionali, il 65% è assistito dai familiari a domicilio, il 24,8% a
domicilio con supporto assistenziale extrafamiliare, il 6,4% è istituzionalizzato.
Le condizioni assistenziali sanitarie della fascia di popolazione presa in esame possono essere
valutate dalla elevata frequenza di accessi al MMG (media di 24,6 accessi/anno), dalla notevole
quota di questi soggetti a cui sono stati richiesti esami ematochimici negli ultimi 3 anni , dalla quota
per la quale sono disponibili registrazione dei valori pressori (74,5%), è in atto terapia cardiologica
(24,2%), antipertensiva o diuretica (70,9%) o antiaggregante (52,1%).
Considerando i “domini” tipici della “fragilità” è stato individuato come “fragile” il 17,6% dei
soggetti in osservazione; la condizione di fragilità appare superiore tra le donne (18,9% vs 15,5%)
in particolare nelle fasce più avanzate di età.
E’ stato possibile, in conclusione, definire le condizioni sanitarie ed assistenziali della popolazione
esaminata ed individuarne il tasso di “fragilità”, utilizzando i database ambulatoriali della Medicina
Generale (MG) da considerare fonte attendibile, ordinariamente aggiornata, di semplice
consultazione e garanzia di flusso informativo routinario.
Lo studio si propone di rivalutare annualmente, nella stessa coorte di soggetti, i parametri
attualmente considerati per ottenere indicazioni sull’andamento nel tempo dello stato di salute, delle
condizioni assistenziali e dei consumi sanitari di questa specifica fascia di popolazione.
INTRODUZIONE
Pur non essendo ancora individuata una definizione standardizzata per la “fragilità del’anziano” (1-
9), ne sono comunemente considerati “domini” di riferimento l’invecchiamento avanzato, la
coesistenza di malattie croniche, la riduzione dell’autonomia funzionale, la criticità dello stato
socio-ambientale, la polifarmacoterapia (8).
Considerando l’elevata vulnerabilità di tale situazione, la sua frequente evolutività verso condizioni
spesso rapidamente disabilitanti e/o mortali, la medicina geriatrica, la medicina delle cure primarie,
i sistemi sanitari hanno cercato di definire strategie di intervento e di prevenzione (3,10,11).
Recenti studi, anche nel nostro paese (12-14), sono stati condotti per individuare nella popolazione
generale, attraverso gli indicatori di fragilità, i soggetti che potrebbero giovarsi di tempestive
iniziative di protezione e di trattamento.
In genere queste indagini, però, sono rivolte a fasce di popolazione troppo selezionate per essere
rappresentative della diffusione della condizione di fragilità in ambiti più generali. In altri casi sono
state condotte ricerche su campioni maggiormente rappresentativi della popolazione generale,
utilizzando però strategie di analisi non sempre affidabili per la definizione del reale stato di salute e
dell’effettiva condizione assistenziale (questionari telefonici); in altre occasioni, gli oneri
organizzativi e la gravosità dell’impegno (ad esempio compilazione di schede “ad hoc”) che questi
lavori hanno dovuto sostenere, rende le stesse indagini difficilmente riproducibili per iniziative di
generalizzata e sistematica valutazione.
La condizione più favorevole per consentire analisi metodiche, ricorrenti ed affidabili per
individuare lo stato di fragilità nel soggetto anziano nella popolazione generale, dovrebbe pertanto
riferirsi a flussi informativi routinari, continui, regolarmente aggiornati e rappresentativi quindi
della reale condizione sanitaria ed assistenziale.
In rapporto inoltre alla enorme importanza che assumono nella gestione dei carichi assistenziali le
considerazioni di carattere economico, appare utile cercare di definire l’impatto nel tempo che la
condizione di fragilità determina sulla disponibilità delle risorse.
DISEGNO DELLO STUDIO
Lo studio è costituito da due sottoprogetti.
Il sottoprogetto 1 (F.E.R.M.O. Image), osservazionale trasversale, è basato sul reclutamento di un
campione di popolazione ultrasettatacinquenne nell’ambito di riferimento, di cui vengono esaminati
dati clinico-assistenziali raccolti in una unità di tempo.
Il sottoprogetto 2 (F.E.R.M.O. in Progress, I anno, II anno, III anno….), osservazionale
longitudinale, prevede la raccolta di analoghe informazioni, riferite allo stesso campione di
popolazione, annualmente.
OBIETTIVI
Sottoprogetto 1 – F.E.R.M.O. Image
1.a. Produrre informazioni sulle condizioni di salute, sullo stato di autonomia funzionale e sui livelli
di assistenza sanitaria di base di un campione della popolazione ultra75enne della Provincia di
Fermo
1.b. Conoscere, per i soggetti con limitazioni funzionali appartenenti allo stesso campione, le
condizioni assistenziali
1.c. Individuare la prevalenza della “fragilità” nella popolazione in esame, valutando tale parametro
sulla base dei dati disponibili
Definizione di “fragilità”
La condizione di “fragilità” è stata individuata analizzando i “domini” che comunemente vengono
considerati a questa riferiti: l’età, lo stato funzionale, la presenza di pluripatologia e
polifarmacoterapia, la condizione socio-assistenziale. Sono stati pertanto considerati “fragili” i
soggetti ultra75enni che presentano almeno una delle seguenti caratteristiche:
concomitanza di qualche limitazione funzionale (ADL score 1-12) con il “vivere da soli” o
l’“istituzionalizzazione” o l’“assistenza domiciliare con personale extrafamiliare (badante)”
ADL score ≥ 5
concomitanza di pluripatologia (≥ 4 patologie croniche) e polifarmacoterapia (almeno 6 classi
di farmaci prescritte negli ultimi 6 mesi)
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Fig. 1
Fig. 2
Fig. 3
Fig. 4
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Fig. 9
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Fig. 11
Fig. 12
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