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Ferito ad un occhio e al torace durante una battuta di caccia al cinghiale: grave - Ostia TV

02/09/13 08.46

01/09/2013

Ferito ad un occhio e al torace durante una battuta di caccia al cinghiale: grave


Inserito in: Cronaca
Lincidente si verificato questa mattina poco prima delle otto in localit La Botte, a Tivoli. La vittima, 58 anni, scambiato probabilmente per un animale selvatico, non sarebbe comunque in pericolo di vita. Indaga il locale commissariato. Scoppia comunque la polemica, sollevata dalle associazioni animaliste: "Rilasciano licenze di caccia anche a persone con problemi di vista"

Un movimento tra i cespugli. Punta il fucile e spara. Ma invece di colpire il cinghiale ferisce ad un occhio, al viso e al torace un 58enne che questa mattina aveva deciso di andare a caccia. Lincidente si verificato poco prima delle otto in localit La Botte, nei pressi di Tivoli, alle porte di Roma. Il cacciatore ed il ferito, che a quanto parte faceva parte di un altro gruppo di doppiette, in occasione della giornata di pre-apertura della stagione venatoria disposta dalla Regione Lazio, si erano recati nella localit per dedicarsi ad una battuta di caccia al cinghiale, un animale selvatico piuttosto diffuso in zona. Il responsabile del terribile errore, dopo essersi accorto dellaccaduto, ha immediatamente prestato i primi soccorsi alluomo, che in seguito stato ricoverato allospedale di Tivoli. Non versa fortunatamente in pericolo di vita. Sullincidente indaga tuttavia il locale commissariato.

Anche questanno linizio della stagione venatoria stato accompagnato dalle polemiche nonch dalla netta condanna delle associazioni animaliste e ambientaliste italiane. Oggi, oltre che nel Lazio, le doppiette saranno in azione in altre undici regioni. Dietro lapertura anticipata di tre settimane ci sono grossi interessi economici che favoriscono le lobby. E poi solo ed esclusivamente una strategia politica!, commenta Lorenzo Croce, presidente dellAssociazione italiana difesa animali e ambiente. Negli ultimi tre anni la caccia, oltre alle decine di migliaia di animali uccisi, ha provocato la morte di 63 persone, non tutti cacciatori, ed il ferimento di 208 persone, 119 delle quali con lesioni permanenti. Lo scorso anno i cacciatori hanno ucciso una persona ogni due giorni, con la stessa media delle uccisioni delle Brigate rosse nel 1978, anno del rapimento e delluccisione dello statista della Democrazia cristiana Aldo Moro. Anche per questanno lAidaa e le altre associazioni prevedono unaltra strage annunciata in quanto troppo spesso le licenze di caccia vengono rilasciate a persone anziane che non solo hanno difficolt motorie, ma spesso problemi di vista. Non difficile prevedere una nuova stagione di lutti e morte, afferma il presidente Croce, che non coinvolge solo i cacciatori ma anche vittime innocenti, in particolare bambini che ogni anno finiscono colpiti dai proiettili di quei signori che spesso scambiano i bambini o i loro stessi compagni di caccia per le prede e li impallinano, a volte a morte. Troppo facilmente vengono concessi i permessi di caccia a persone che anzich il fucile dovrebbero andare in giro con il bastone. Bisognerebbe abolire questa pratica barbara. Aidaa invita a denunciare tutti gli sconfinamenti e gli abusi dei cacciatori mettendo a disposizione il proprio ufficio legale a tutela di quanti saranno vittime dirette o indirette dei cacciatori. Per segnalare questo lindirizzo di posta elettronica segnalazionereati@libero.it.
Autore: Maria Grazia Stella

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