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19 marzo, 2009
Obiettivi del progetto VAPI Il Progetto VAPI sulla Valutazione delle Piene in Italia, portato avanti dalla Linea 1 del Gruppo Nazionale per la Difesa dalle Catastrofi Idrogeologiche, ha come obiettivo predisporre una procedura uniforme sull'intero territorio nazionale per la valutazione delle portate di piena naturali.
Progetto VAPI nelle Regioni Italiane Ad oggi, in altre regioni (Triveneto, Campania, Puglia, Calabria, Sardegna, Sicilia) sono stati completati i rapporti regionali VAPI e le guide per la loro applicazione.
19 marzo, 2009
I rapporti presentano, in maniera sintetica, i risultati ottenuti in diverse aree del territorio nazionale, per ognuna delle quali viene mostrato (attraverso una sintesi dei 'Rapporti Regionali') come utilizzare l'intera procedura sviluppata.
VERSACE P., FERRARI E., FIORENTINO M., GABRIELE S., ROSSI F. "La valutazione delle piene in Calabria". CNR-GNDCI, LINEA 1, CNR-IRPI, Geodata, Cosenza, 1989, Cartografia. CAO C., PIGA E., SALIS M., SECHI G.M. "Valutazione delle piene in Sardegna". Rapporto Regionale Sardegna, CNR-GNDCI, LINEA 1, Istituto di Idraulica, Universit di Cagliari, 1991. COPERTINO V., FIORENTINO M. (a cura di ) "Valutazione delle piene in Puglia", CNR-GNDCI, Potenza, 1992. CANNAROZZO M, D`ASARO F., FERRO V. "Valutazione delle piene in Sicilia", CNR-GNDCI, Palermo, 1993. ROSSI F, VILLANI P. (a cura di ) "Valutazione delle piene in Campania", Rapporto Regionale Campania, CNR-GNDCI, 1994. VILLI V., BACCHI B. "Valutazione delle piene nel Triveto" , CNR-GNDCI, Padova-Brescia, 2001.
Il progetto stato finanziato dalla Regione Piemonte (Contratto del 21 giugno 1999 cont.n. 1776). Sono state fornite versioni a mano a mano pi aggiornate del modello. La pi datata risale al 1996 e contiene una prima proposta di modellistica. Nellultima parte del progetto (fase 1999-2005), gli obiettivi contrattuali sono stati:
19 marzo, 2009
Il modello VAPI nella difesa del suolo (1) Aggiornamento della procedura gi messa a punto mediante:
acquisizione di serie storiche idrometriche e pluviometriche registrate dalle reti facenti parte del sistema di monitoraggio meteorologico della Regione Piemonte acquisizione di ulteriori informazioni idrometeorologiche facenti parte del patrimonio non pubblicato del S.I.M.N. di Torino utilizzazione di modelli idrologici tipo shot-noise caratterizzazione di maggiore dettaglio degli idro-geo-morfotipi del territorio regionale e di quello al contorno, laddove i bacini idrografici non ricadano totalmente nellambito del Piemonte
Direzione Opere pubbliche, Difesa del suolo, Economia montana e foreste
(2) Informatizzazione della procedura gi presentata mediante la messa a punto di un software applicativo (3) Analisi delle reti di misura idrometriche esistenti ed ottimizzazione delle stesse, attraverso:
reperimento dei dati relativi alle reti di misura esistenti integrazione delle reti di misura in un sistema unico di valutazione del rischio probabilistico di piena valutazione delle incertezze di stima ottenibili con la rete attuale nelle diverse aree della Regione integrazione razionale delle reti di misura
19 marzo, 2009
Sviluppi
La disponibilit, in futuro, di ulteriori misure di portata di piena al colmo render possibile la ritaratura del modello. Il Va.Pi. pu fornire valutazioni utili per proporre modifiche alla Direttiva piena di progetto dellAutorit di Bacino del fiume Po. Nel sistema Va.Pi possono essere implementate procedure per tenere in considerazione gli effetti dei cambiamenti climatici. Estensione del modello ai piccoli bacini idrografici...
19 marzo, 2009
Il modello VAPI nella difesa del suolo Ritaratura del modello sulla scorta dellacquisizione di nuovi dati
Direzione Opere pubbliche, Difesa del suolo, Economia montana e foreste
(Dir. 2007-60/CE: le mappe di pericolosit sono riesaminate e aggiornate entro... e successivamente ogni 6 anni)
(Dir. 2007-60/CE : la valutazione preliminare delle mappe di pericolosit deve considerare le conseguenze del
cambiamento climatico sul verificarsi delle alluvioni ... )
19 marzo, 2009
Oggi, lanalisi degli effetti dei cambiamenti climatici sugli eventi estremi, piene e siccit, risulta difficilmente affrontabile mediante luso degli attuali modelli di circolazione generale (GCM), utilizzati per le analisi climatologiche, soprattutto in relazione alla loro grossolana scala spaziale, che raramente scende al di sotto di maglie da 50-100 km. In unindagine effettuata nellambito di un progetto Europeo (CCHYDRO, 1999) si potuto constatare come sullItalia tali modelli tendano a sottostimare sia lintensit sia la frequenza dei campi di bassa pressione sul Mediterraneo Centrale che, come avvenne ad esempio per levento del Novembre 1966, influenzano pesantemente le situazioni meteorologiche con poteziali conseguenze alluvionali.
Estensione ai piccoli bacini idrografici, eventualmente tenendo conto gli effetti del trasporto solido.
19 marzo, 2009
Il modello VAPI nella difesa del suolo Valutazione dei volumi dellonda di piena, su base probabilistica.
Direzione Opere pubbliche, Difesa del suolo, Economia montana e foreste
Il modello VAPI, come tutti i modelli idrologici, fornisce stime idrologiche affette da incertezze
E sempre buona regola considerare, nella pratica professionale, i diversi fattori da cui il modello dipende.
Code of practice
Taking Account of Model Context Taking Account of Uncertainty in Model Choice (and implementation details) Taking Account of Uncertainty in Model Drivers (inputs and boundary conditions) Taking Account of Prior Uncertainty in Model Factors Taking account of Dependency in Model Factor Choice of Uncertainty Estimation methodology Taking Account of Uncertainty in Observations used in Model Calibration/Conditioning Taking Account of Uncertainty in Predicting the Future
19 marzo, 2009
Sono comunque note numerose metodologie per la valutazione delle incertezze dei modelli idrologici.
Confronto tra stime idrologiche di portata (TR=200 anni) del VAPI e stime dellAutorit di Bacino (Direttiva Piena di progetto e varianti)
0.80
0.60
0.40
0.20
-0.40
-0.60
scarto.rel =
-0.80
-1.00
area (km )
Centro Incontri della Regione Piemonte 19 marzo, 2009
63
scarto.rel =
Gli scarti tra stime VAPI e stime AdB sono contenuti, per buona parte, sotto il 20%
vigente
24 22 0 - 0.2 0.2 -0.4 > 0.4
10
34 39
con variante
scarto.rel =
Le incertezze tra le stime dei modelli rendono pi complesse le decisioni nellambito della pianificazione...
Ci si pone allora la questione di come trattare le differenza tra stime idrologiche, per le finalit di pianificazione...
4 3.5 scarto udometrico (m 3/s/km 2) 3 2.5 2 1.5 1 0.5 0 10 100 1000 area (km2) 10000 100000
19 marzo, 2009
19 marzo, 2009
Conclusioni
Conclusioni (1)
il modello proposto abbia prestazioni soddisfacenti ai fini istituzionali della Regione Piemonte, ed in particolare nella fase di formazione di un parere di congruit con i valori assunti alla base delle proposti di progetto
19 marzo, 2009
Conclusioni (2)
In particolare, i risultati che si ottengono con il modello VAPI debbono considerarsi puramente orientativi nel caso di piccoli (pochi kmq) bacini di alta montagna, a causa della significativa dipendenza del loro bilancio di trasformazione afflussi-deflussi di piena dalla fenomenologia periglaciale e dalle singole, particolari situazioni geologiche ed idrogeologiche.
Conclusioni (3)
Allaltro estremo, debbono ritenersi puramente indicativi, i risultati del modello VAPI per piccoli bacini di pianura, a causa della significativa dipendenza del loro bilancio di trasformazione afflussideflussi di piena dalle caratteristiche singole del reticolo di drenaggio.
Centro Incontri della Regione Piemonte 19 marzo, 2009