LUNEDÌ 22 GIUGNO 2009
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24 LA GAZZETTA DELLO SPORT
PRIMA DIVISIONE FINALE GIRONE A
Di Nardo riporta il Padova in B
Due gol dell’attaccante stendono la Pro Patria, troppo presuntuosa e con un uomo in più per 50’
PRO PATRIA 1 LE PAGELLE
PADOVA 2 PRO PATRIA 5
GIUDIZIO 777
PRIMO TEMPO 0-0
MARCATORI Di Nardo (Pa) al 34’ e al
38’, Urbano (PP) al 43’ s.t.
PRO PATRIA (4-2-3-1) Giambruno;
Music, Pisani, Urbano, Barjie (dal 39’
s.t. Melara); Cristiano (dal 23’ s.t. Zap-
pacosta), Dalla Bona; Do Prado, Cor-
rea (dal 35’ s.t. Mosciaro), Toledo; Fo-
fana. PANCHINA Anania, Polverini,
Morello, Migliorini. ALLENATORE
Lerda.
PADOVA (4-3-1-2) Cano; Petrassi,
Cesar, Faisca, Di Venanzio; Bovo, Pe-
derzoli (dal 25’ s.t. Rabito), Patrascu;
Baccolo (dal 43’ p.t. Falsini); Di Nardo
(dal 42’ s.t. Gentile), Varricchio. PAN-
CHINA Facchin, Bianchi, Baù, Filippi-
ni. ALLENATORE Sabatini.
ARBITRO Nasca di Bari.
NOTE paganti 3.761, incasso di
50.765 euro. Espulso Di Venanzio al
40’ p.t.; ammoniti Cristiano, Urbano,
Do Prado, Correa, Petrassi, Di venan-
zio, Rabito e Di Nardo. Angoli 7-2.
DAL NOSTRO INVIATO
NICOLA BINDA
BUSTO ARSIZIO (Varese) dSant’An-
tonio Di Nardo da Padova fir-
ma una serie B attesa 11 anni.
Una promozione che ha risve-
gliato una città da anni rasse-
gnata e stufa delle illusioni, or-
mai convinta che anche stavol-
ta sarebbe stato così e che inve-
ce, nel giro di due mesi, si ritro-
va a festeggiare: gli 800 tifosi
di Busto (circa 200 senza bi-
glietto), fino alle migliaia che
hanno atteso la squadra per fe-
steggiare in Prato della Valle.
I padri della B E’ la promozione
di Marcello Cestaro, presiden-
te che, dopo aver speso una
tombola, ha aggiunto un milio-
ne (e forse qualcosa in più) di
premio; lui e la vice Barbara
Carron, strana coppia pronta a
finire sotto la doccia con i gioca-
tori e sotto la curva dai tifosi,
SECONDA DIVISIONE FINALE GIRONE A
Kalambay e Fofana: fa festa il Como
ALESSANDRIA 0 di del tecnico Di Chiara. Rissa
COMO 2 per Cozza e Ciancio
GIUDIZIO 777
PRIMO TEMPO 0-0
MARCATORI Kalambay al 43', Fofa-
na al 47' s.t.
ALESSANDRIA (4-3-1-2) Servili
6,5; D’Aniello 5 (dal 39' s.t. Zappella
s.v.), Cammaroto 6, Cozza 3, Schetti-
no 5,5; Buelli 5, Briano 6, Mateos 5,5;
Buglio 6,5 (dal 6' s.t. Ciancio 4,5); Pe-
latti 6 (dal 13' s.t. Rosso 4,5), Artico
6,5. PANCHINA Cicutti, Longhi, Da-
monte, Rodriguez. ALLENATORE Fo-
schi 5.
COMO (4-4-2) Malatesta 6,5; Mag-
gioni 6, O. Brevi 6,5, Brioschi 6, Fran-
co 6,5; Balleri 6,5 (dal 1' s.t. Minetti 6),
Goretti 6, Salvi 7, Kalambay 7 (dal 44'
s.t. Adobati s.v.); Facchetti 6,5, Guaz-
zo 7 (dal 21' s.t. Fofana 6). PANCHI-
NA Tornaghi, Rudi, Taormina, Sehic.
ALLENATORE Di Chiara 6.
ARBITRO Giancola di Vasto 6,5.
NOTE spettatori 5.000 circa, incas-
so di quasi 60.000 euro. Espulsi Coz-
za al 4' p.t., i tecnici Foschi e Di Chiara
al 31' s.t., Ciancio al 31’ s.t. e Goretti al
38' s.t.; ammoniti Balleri, Schettino,
Pelatti, Malatesta, Salvi e Kalambay.
Angoli 3-1.
Antonio Di Nardo, 29 anni, realizza il primo gol del Padova: il suo bottino stagionale è di 8 gol LIVERANI
sempre mano nella mano. Ma è
anche la promozione di Carlo
Sabatini, il tecnico fatto debut-
tare nel finale della stagione
scorsa, confermato in questa,
esonerato e richiamato: una ri-
velazione che il Padova, nei
giorni scorsi, ha rimesso sotto
contratto. E poi, è una promo-
zione contro la cabala: mai una
quarta classificata aveva vinto
questi playoff, mai il Padova ha
vinto con questa improbabile
maglia gialla-evidenziatore.
Gli sconfitti Nulla di tutto ciò sa-
rebbe stato, però, se la Pro Pa-
tria avesse fatto la... Pro Patria.
Il ritorno della finale (0-0 al-
l’andata) è stata una grande vit-
toria del Padova, certo, ma è
stata soprattutto una grandissi-
ma sconfitta della favorita, alla
quale bastava anche il pareg-
gio. Sarebbe stato un errore im-
postare la gara per fare 0-0, le
premesse sembravano buone,
L’Alessandria perde
testa e gara: rossi
Espulsi i due tecnici
DAL NOSTRO INVIATO
FILIPPO GRIMALDI
ALESSANDRIA dCom’è quel pro-
verbio? Chi è causa del suo
mal, pianga se stesso. E allora,
mentre il Como fa festa sul pra-
to del Moccagatta per il ritorno
in Prima divisione dopo cinque
anni di assenza, grazie al dop-
pio successo sull’Alessandria, i
grigi di Foschi usciti in lacrime
dovrebbero sapere che il loro è
stato un autentico suicidio.
La chiave Roba da Far West,
questa finale-bis. Perché la ten-
sione è una cosa, ma cinque
espulsi e sei ammoniti danno
l’esatta dimensione di quello
che non è stata la partita. Trop-
po tesi i padroni di casa (co-
stretti a rimontare l’1-2 dell’an-
ma alla lunga è emersa la fac-
cia peggiore degli Harlem Glo-
betrotters di Lerda. Do Prado,
Correa, Toledo, Fofana: strepi-
tosi in campionato, troppo pre-
suntuosi in questa occasione.
Cercavano il gran gol per entra-
re nella storia (la Pro manca da
45 anni dalla B), hanno trovato
la grande delusione. Miglior fi-
gura hanno fatto i loro tifosi:
hanno colorato lo stadio di
biancoblù, hanno tifato per 90’
e alla fine hanno applaudito la
loro squadra, riconoscendole
con composta delusione uno
spettacolare campionato.
La partita The man of the match
è stato Di Nardo, indiavolato e
spietato nel finale: punizione
di Patrascu da sinistra, colpo di
testa di Varricchio, Giambruno
non ha trattenuto e lui ha infila-
to l’1-0 (34’); solo 4’ dopo Di
Nardo è fuggito da solo, dopo
svarione di Pisani e Urbano, si
Il gol dell’1-0 di Kalambay: poi il Como raddoppierà con Fofana KINES
data), in dieci dopo quattro mi-
nuti per la folle espulsione di
Cozza (reo di avere colpito
Guazzo al volto). Di lì in poi,
l’Alessandria ha provato (inva-
no) a dare l’assedio alla porta
di Malatesta. Tanto che, prima
è visto respingere il pallonetto
da Giambruno, poi ha ripreso
palla e infilato il 2-0. Meritato.
Il Padova era padrone del cam-
po nonostante fosse in dieci: a
fine primo espulso Di Venan-
zio, ammonito poco prima per
botte a gioco fermo con Cristia-
no e subito dopo autore di un
fallaccio su Toledo. Ma lì è
mancata la Pro Patria. In 11
contro 11 ha avuto due occasio-
ni al 5’ (Cano dice no prima a
Toledo e poi a Do Prado) e so-
prattutto al 31’ (paratona su Fo-
fana), poi invece di attaccare e
chiudere i conti, ha badato a
far passare i minuti, titic e titoc,
con qualche elegante giocata
(su tutte il palo esterno di Cor-
rea al 24’), per ritrovarsi sotto
di due gol. La rete di Urbano al
43’ (doppio tentativo su cor-
ner) ha ridato speranze, il col-
po di testa di Do Prado e l’enne-
sima finezza fallita da Fofana
nel recupero, le hanno spente.
dell’uno-due finale per il Como
con Kalambay e Fofana, le uni-
che vere occasioni erano state
le traverse di Guazzo e Goretti.
Il fattaccio L’arbitro Giancola, a
fine gara nel mirino dei tifosi di
GIAMBRUNO 5 Più insicuro del
solito, commette un errore fatale
sul primo gol.
IL MIGLIORE
h 6,5 MUSIC
L’ex fa tutta la fascia e corre per
90’, sbagliando meno di tutti.
PISANI 5 Impazzisce su Di Nardo,
soffre Varricchio e commette il
patatrac sul secondo gol.
URBANO 5,5 Vedi Pisani, però
trova il gol della bandiera e si merita
mezzo voto in più.
BARJIE 6 Non in ottime condizioni,
lotta e corre fino a quando il fisico
lo consente. (Melara s.v.)
CRISTIANO 6,5 Cede alla distanza
dopo essere stato graziato dalla
terna che non ha visto una sua
manata sul volto di Di Venanzio.
ZAPPACOSTA 5 Entra per dare
verve a una squadra in ginocchio,
ma resta impalato pure lui.
DALLA BONA 6 cerca di arginare il
centrocampo del Padova, ma alla
distanza il fiatone lo vince.
DO PRADO 5 Troppo lezioso e
presuntuoso: l’altra faccia del
giocatore di classe più volte
ammirato.
CORREA 5 Gioca mille palloni, ma
verticalizza poco e si mangia
l’occasione dell’1-0. (Mosciaro s.v.)
TOLEDO 5,5 E’ il meno peggio dei
quattro d’attacco, ma vale il
discorso fatto per Do Prado.
FOFANA 5,5 I guai muscolari lo
frenano, crea una sola opportunità
e Cano gli dice no.
ALL. LERDA 6 L’approccio alla gara
della squadra stavolta è giusto, ma
dura poco. Via via il Padova prende
campo, ma non è colpa sua se i
giocatori fanno gli splendidi invece
di concretizzare.
TERNA ARBITRALE Nasca 7 Perfetto. La Santuari non lo aiuta sulla
manata di Cristiano a Di Venanzio. Santuari 5,5 - Fortarezza 6,5
casa, ha avuto un peso rilevan-
te nella gestione della gara alla
mezz’ora della ripresa: quan-
do, su un pallone in fallo latera-
le davanti alla panchina ospite,
Ciancio lo ha sradicato dai pie-
generale, reazione dello stesso
allenatore del Como, sul quale
si è scagliato (in maniera altret-
tanto censurabile) Foschi. Mo-
rale: tutti e tre espulsi, prima
che in castigo finisse pure Go-
retti.
La polemica L’allenatore del-
l’Alessandria, pur censurando
Cozza («in una gara simile, cer-
te cose non si fanno»), ha spo-
stato il tiro sugli avversari: «Me
ne frego dell’area tecnica. Nes-
suno si deve permettere di toc-
care un mio giocatore. Purtrop-
po quel signore (Di Chiara,
ndr) è un mio collega».
Daspo in arrivo Per alcuni tifosi
dell’Alessandria potrebbe non
essere finita qui. Una funziona-
ria di polizia in borghese, alle
14.50, ha ripreso dalla tribuna
l’ingresso in curva di una qua-
rantina di sostenitori dei grigi
entrati scavalcando la recinzio-
ne. Se identificati, per loro scat-
terà il Daspo.
di NI.BIN.
PADOVA 8
CANO 7 Una grande parata su
Fofana, poi la solita sicurezza.
PETRASSI 6,5 La miglior partita dei
playoff, anche alla luce degli
avversari che ha fronteggiato.
CESAR 7 Una roccia, insuperabile,
non sbaglia una palla.
FAISCA 7 Che coppia con Cesar: è
un vero capitano e fa festa con il
papà giunto dal Portogallo.
DI VENANZIO 4 Appena ammonito,
poteva evitare il fallaccio per il
secondo giallo.
BOVO 7 Gran dinamismo e lucidità,
non perde mai la testa: suo il futuro.
PEDERZOLI 6 Un’altra prova
sofferta, con grande sacrificio ma
qualche errore di troppo.
RABITO 7 Chiamato a coprire, oltre
che ad attaccare, svolge bene il
compito e in contropiede fallisce il
3-1.
PATRASCU 7 Un geometra:
costante, poco appariscente,
impeccabile.
BACCOLO 6 Il talento di casa non è
partito benissimo: sacrificato dopo
l’espulsione di Di Venanzio.
FALSINI 7 Esemplare. Copre la
fascia con esperienza, si procura la
punizione dalla quale nasce il primo
gol.
IL MIGLIORE
h 8 DI NARDO
A prescindere dai gol, è stato una
tortura continua per la difesa della
Pro Patria. Prima l’ha fatta
impazzire, poi l’ha punita due volte.
Un mostro. (Gentile s.v.)
VARRICCHIO 7 Pericolo costante,
ma non punge come Di Nardo.
ALL. SABATINI 8 Il suo capolavoro.
Tenuta atletica e impostazione
tattica non fanno una grinza. Chi s’è
accorto che il Padova era in 10?
SERIE D
Siracusa, scuse
per gli incidenti
Così i playoff
«Sono amareggiato per quanto
accaduto ad Aprilia e, come
presidente del Siracusa, voglio
scusarmi. Voglio tuttavia anche
sottolineare come il gesto
inconsulto di 30-50 teppisti non
possa essere ascritto ad una
società come la nostra, che ha
sempre onorato lo sport». Così il
presidente Luigi Salvoldi sugli
incidenti provocati dai tifosi del
Siracusa sabato sera ad Aprilia
nella finale scudetto contro la Pro
Vasto (che vinceva 2-0 prima
dell’interruzione della gara ed è
comunque campione d’Italia).
I tifosi siciliani, che avevano
anche devastato tre carrozze del
treno che li trasportava, dopo i
due gol subiti hanno cominciato a
lanciare oggetti e un bambino è
rimasto ferito.
PLAYOFF Il ritorno delle
semifinali: Vico Equense-Renate
1-0 (andata 1-0) e Sapri-Nocerina
3-2 (1-2). Vico Equense e
Nocerina vanno alla finale di
domenica, poi verrà stabilita una
graduatoria per gli eventuali
ripescaggi in Seconda divisione.
 LUNEDÌ 22 GIUGNO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT R
25

PRIMA DIVISIONE FINALE GIRONE B

Caetano non perdona LE PAGELLE

BENEVENTO 5
di G. IMPA.

E’ trionfo per il Crotone GORI 5,5 No miracoli, ma ordinaria amministrazione.

FERRARO 5,5 Sul suo lato troppi varchi. (Colombini s.v.)

h IL MIGLIORE
6 LANDAIDA

Moriero non sbaglia nulla: ancora battuto il Benevento nei playoff Almeno lui graffia con una sassata

IGNOFFO 5,5 Colpe marginali ma è nel grigiore generale.

La squadra di Soda reagisce tardi, ma non riesce ad arrivare al pareggio
BENEVENTO 0 Moriero che recupera Morleo
CROTONE 1 volgendo per nulla il suo scac-
GIUDIZIO 7777
PRIMO TEMPO 0-1
MARCATORE Caetano al 33’ p.t.
BENEVENTO (4-4-2) Gori; Ferraro
(dal 42’ s.t. Colombini), Landaida,
Ignoffo, Cattaneo; Statella, Cinelli (dal
21’ s.t. Carcione), Cejas, Ciarcià; Ca-
staldo, Bueno (dal 15’ s.t. Evacuo).
PANCHINA Mondini, Aquilanti, Im-
briani, Agyriba. ALLENATORE Soda.
CROTONE (4-2-3-1) Farelli; Galeo-
to, Diniz, Pedotti, Morleo; Carcuro,
Galardo; Aurelio (dal 12’ s.t. Scognami-
glio), Caetano (dal 45’ s.t. Figliomeni),
Basso; Russo. PANCHINA Senato-
re, Orosz, Paponetti, Quondamatteo,
Triarico. ALLENATORE Moriero.
ARBITRO Gallione di Alessandria.
NOTE paganti 6.753, incasso di
94.782 euro. Ammoniti Cinelli, Landai-
da, Galeoto, Carcuro, Evacuo e Mor-
leo. Angoli 9-4.
DAL NOSTRO INVIATO
GAETANO IMPARATO
BENEVENTO dQuel Crotone che
torna in serie B ipnotizzando
ancora le streghe è, ormai,
una favola antica: tre vittorie
su tre playoff (1998 e 2004, ol-
tre le due in campionato). Re-
plica Caetano (come domeni-
ca scorsa va a segno), spuntan-
do dove sembrava ci fosse un
deserto di uomini e cose ma de-
viando, di testa, un cross radio-
comandato di Galardo che ta-
glia il Benevento come un pa-
netto di burro. Applausi. Per-
ché Moriero piazza il blitz pro-
mozione in casa di chi aveva il
vanto d’essere la meno battuta
(con il Foggia) con un primo
tempo brioso: calcio ragiona-
to, possesso palla e tantissime
idee.
La chiave Il Benevento parte in
ritardo: si «presenta» nella ri-
presa dopo aver contenuto e
giocato a sprazzi prima. Sor-
montato nel cuore delle mano-
vre (Galardo, Carcuro, Caeta-
no e Basso rasentano il mono-
poli nel primo tempo), ribatto-
no con Castaldo: suo il cross
pallonetto che beffa Farelli,
ma sbatte sul palo. C’è anche
un rasoterra di Bueno (27’),
ma ci si fa infilare nonostante
l’avvisaglia d’una azione che
suonava da campanello d’allar-
me (27’ Caetano, servito in
area, spreca). La chiave, la
svolta del match e di un intero
campionato, è lì: Caetano pun-
ge con un’azione da cineteca,
Castaldo (15’, 19’ e 37 sempre
nel secondo tempo) invece,
no. Così come Ignoffo e Ciar-
cià vanno in bianco contro
una difesa con Diniz da impac-
chettare e spedire in serie A
per il tirocinio (ha 22 anni)
più un Farelli versione «Bat-
man».
Crotone camaleonte Buon per
(bloccato in settimana da un
infortunio alla caviglia), stra-
chiere. Il 4-2-3-1 iniziale (sen-
za punti di riferimento per la
giostra dei tre dietro Russo e i
laterali pronti ad allungarsi)
inchioda il Benevento. E quan-
do nella ripresa c’è da arginare
la mediana rinfoltita da Soda,
arretrare gli esterni in un
amen (con Scognamiglio torre
per Aurelio, ormai superfluo
tatticamente) è un trucchetto
che chiude serrature e cernie-
re col 3-5-2, pur subendo la
rabbia sannita che non cambia
il risultati. Cambia, invece,
il... look del direttore sportivo
dei calabresi Ursino: becca un
pugno a fine gara. Occhiali rot-
ti, sopracciglio spaccato ma
un miracolo, il suo, ben visibi-
le.
Attenuanti Soda E’ un classico,
ora sparano sul pianista (il tec-
Caetano Calil nico Antonio Soda) come in
(a destra), 25 un saloon: ma con assenze pe-
anni, esulta santi (Clemente capocanno-
dopo aver niere squalificato, oltre Paler-
segnato il gol mo) e una ripresa con quattro
che ha regalato «quasi gol» nitidi, francamen-
la serie B te addossargli le colpe di tutto
al Crotone è ingeneroso (specie ricordan-
PIPITA do la squadra che aveva rileva-
to). L’allergia ai playoff del Be-
nevento è storica e più di sbrac-
ciarsi, nel primo tempo, quan-
do i suoi non imbastivano
un’azione con tre passaggi di
fila, non poteva fare: nella ri-
presa li ha risvegliati. Tardi?
Sì. Tardissimo, ma ci si può
consolare con lo scudetto del-
la Berretti.
CATTANEO 5 Esterno su un lato non suo. A disagio, Il
Crotone punge nelle sue zolle di competenza.
STATELLA 5,5 Giovane, un po’ pesce fuor d’acqua,
sfiora il gol ad inizio ripresa.
CINELLI 5,5 Perde il duello di mediana.
CARCIONE 6 Entra lui e aiuta l’accelerata giallorossa.
CEJAS 5,5 Gira spesso a vuoto, mai incisivo.
CIARCIÀ 6 Si sveglia tardi, ma quando entra in gara a
tratti è imprendibile (solo a tratti..).
CASTALDO 6 Errori fatali, la sfortuna sul cross-assist
che va sul palo fa il resto.
BUENO 5 Assente assolutamente ingiustificato.
EVACUO 6 Solita smania con errori di imprecisione.
ALL. SODA 6 Qualche neo c’è, poi s’aggiusta
nell’intervallo e sbagliano gli altri. Di mira. Troppo.
CROTONE 8
FARELLI 7 Paratutto, anche la rabbia sannita.
GALEOTO 6,5 Esperienza e furbizia: lato occluso
IL MIGLIORE
h 7,5 DINIZ
Insuperabile, e sbroglia con classe e palla al piede
situazioni da brivido.
PEDOTTI 7 Prima Bueno, poi Evacuo: ipnotizzati.
MORLEO 7 Acciaccato, irretisce il ragazzo Statella.
CARCURO 6,5 Il raccordo intelligente tra i due reparti.
GALARDO 7 Perfetto tra zona centrale ed esterno: suo il
cross che manda la palla dove sbuca la B.
AURELIO 6,5 Il più mobile della giostra d’attacco.
SCOGNAMIGLIO 6 I suoi centimetri per i cross sanniti.
CAETANO 7 L’appuntamento col pallone che porta
Crotone in B lo vede puntuale. Anche quando fa da spalla
a Russo. (Figliomeni s.v.)
BASSO 6,5 Sacrifici e lotta continua.
RUSSO 6,5 E’ partita da mordi e fuggi. Si adegua.
ALL. MORIERO 7,5 Il suo gioco diverte, offende. Passa
dal 4-2-3-1 alla difesa a 3 con naturalezza da applausi.
TERNA ARBITRALE Gallione 6,5 Impeccabile,
pragmatico. Menzione a Iori: becca una
bottiglietta piena, per il Benevento rischio di
squalifica del campo. Iori 6,5-Marrazzo 6,5

SECONDA DIVISIONE FINALE GIRONE B SECONDA DIVISIONE FINALE GIRONE C

Tripudio Giulianova
Prato, inutile vittoria
GIULIANOVA 0 GIULIANOVA (Teramo) dA inizio sta-
PRATO 1 gio, ora è una splendida realtà:
GIUDIZIO 777
DOPO I SUPPLEMENTARI
PRIMO TEMPO 0-0
MARCATORE Piantoni al 48' s.t.
GIULIANOVA (4-3-3) Mancini 6;
Ogliari 6,5, Garaffoni 6,5, Vinetot 6,5,
Sosi 6; Pucello 7, Croce 6 (dal 46' s.t.
Testoni 6), Lisi 7; U. Improta 6,5, G.
Improta 6,5 (dal 31' s.t. Ciminà 6),
D’Antoni 6. PANCHINA De Simone,
D’Urso, Panetta, Iachini, Victorin. AL-
LENATORE Bitetto 7.
PRATO (4-3-3) Layeni 7; Salvi 6 (dal
14' s.t. Guarisa 6), Panizzolo 6, Padel-
la 6, De Agostini 6; Acciai 6, Silva Reis
5,5 (dal 34' s.t. Piantoni 6,5), Cecchi
6,5; Ferrario 5,5, Ouchene 6, Basilico
s.v. (dal 18' p.t. Vieri 6,5). PANCHINA
Grilli, Corvesi, Silvestri, Narducci. AL-
LENATORE Orrico 7.
ARBITRO Guida di Torre Annunziata
6,5.
NOTE paganti 3.734, incasso di
57.422 euro. Espulsi D’Antoni al 5'
p.t.s. e Cecchi all’11' s.t.s.; ammoniti
Acciai, Salvi, Pucello, Padella e Manci-
ni. Angoli 14-3.
GIANCARLO ANTONELLI
gione sembrava solo un mirag-
il Giulianova si gode un’inatte-
sa promozione e ritrova la Pri-
ma divisione dopo due anni.
Un grande successo arrivato a
conclusione di un campionato
che ha visto il rendimento del-
la formazione di Bitetto cresce-
re a vista d’occhio, per prodursi
nel finale in un crescendo dav-
vero esaltante.
Prato avanti La partita contro il
Prato sembrava in discesa per i
padroni di casa, dopo la vitto-
ria di misura dell’andata (1-0).
Ma non è stato facile. Si inizia
in un’atmosfera di grande pas-
sione, con coreografie come
non si vedeva da tempo al Fadi-
ni. La prima frazione di gioco è
povera di emozioni. Di tutt’al-
tro tenore la ripresa. Al 7’ il Giu-
lianova potrebbe andare in van-
taggio e chiudere così i conti:
D’Antoni si presenta tutto solo
davanti al portiere pratese, ma
il suo tiro viene respinto dal pa-
lo. Il Prato sembra quasi rasse-
Il Pescina è perfetto
gnato, invece nel finale di parti-
ta ha una vibrante reazione. Al
33’ Ouchene da ottima posizio-
Gela, solo rimpianti
ne manda di poco alto sulla tra-
versa, poi quando mancano po-
co più di 10 secondi alla fine ec-
co il gol che gela lo stadio: Pian-
toni sorprende l’incolpevole
Mancini e riaccende la speran-
za del Prato. Quasi un incubo
per i padroni di casa.
Tensione e gioia Nei supplemen-
tari il Giulianova, in dieci per
l’espulsione di D’Antoni, con-
trolla bene di fronte ad un Pra-
to che sembra aver dato ormai
tutto. Il risultato non cambierà
fino al 120’, quando il Fadini
esplode di gioia. Mai sconfitta
fu accolta con più entusiasmo.
Fortissime emozioni per l’alle-
natore Bitetto, primo artefice
della promozione, tanto da do-
ver ricorrere alle cure dei sani-
tari per un leggero malore. Po-
che le parole che riesce a pro-
nunciare: «Un’impresa incredi-
bile, stratosferica, non ci posso
credere. Sono contento per i ra-
gazzi che hanno formato un
gruppo davvero eccezionale».
GELA 1 ALESSIO D’URSO
PESCINA 1 del Pescina, il rimpianto del Ge-
GIUDIZIO 77
PRIMO TEMPO 0-1
MARCATORI Bettini (P) al 30' p.t.;
Franciel (G) su rigore al 12' s.t.
GELA (4-4-1-1) Cecere 6; Nigro 6,
D’Aiello 5, Fernandez 6, Ambrosec-
chia 5 (dal 1' s.t. Russo 6); Gaeta 5,5
(dal 38' s.t. P. Esposito s.v.), Marinuc-
ci Palermo 5,5, Iannini 5 (dal 9' s.t.
Schiavon 6), Unniemi 5,5; Alessandrì
6; Franciel 6,5. PANCHINA Ferla, G.
Esposito, Galuppi, Staffolani. ALLE-
NATORE Cosco 5.
PESCINA (4-1-4-1) Bifulco 6; Loca-
telli 6, Petitto 6, Blanchard 6,5, Piva
6; Giordano 6 (dal 20' s.t. Pietrobatti-
sta 6); Rosamilia 6,5, Cruciani 6,5, De
Angelis 6,5, Silvestri 6,5; Bettini 7.
PANCHINA Merletti, Miale, Pompo-
ni, Censori, Laboragine, Berra. ALLE-
NATORE Perrone 6,5.
ARBITRO Doveri di Roma 6,5.
NOTE paganti 2.852, incasso di
47.040 euro. Ammoniti Giordano,
D’Aiello, Russo, De Angelis, Petitto, Ni-
gro e Galuppi. Angoli 5-2.
DAL NOSTRO INVIATO
GELA (Caltanissetta) dL’impresa è
la. Come in una favola dal fina-
le suggestivo gli abruzzesi han-
no compiuto un capolavoro di
intelligenza e accortezza tatti-
ca: lo stadio Presti è stato ben
presto anestetizzato, la promo-
zione in Prima Divisione è sta-
ta roba da bookmakers. La
squadra di Cosco, piegata di mi-
sura nella gara d’andata (1-0),
si è dovuta arrendere all’evi-
denza di un’appendice playoff
giocata senza la dovuta cattive-
ria: tre pareggi e una sconfitta
raccontano di un gruppo al qua-
le il secondo posto in classifica
al termine della stagione rego-
lare aveva già saziato in parte
la fame di gloria.
Perfetto Il partitone dei ragazzi
di Perrone è originato da una
disposizione in campo perfetta
e da una manovra senza le ca-
denze da finale del Gela, preve-
dibile e poco incisivo negli ulti-
mi sedici metri: il pur bravo
Franciel non è bastato. Nel mo-
mento di maggiore pressione
dei padroni di casa il Pescina
ha colpito con Bettini: l’amne-
sia di D’Aiello in chiusura ha
permesso all’attaccante di casti-
gare Cecere con un tocco preci-
so.
Assalto Com’era prevedibile il
Gela si è riversato poi nella ri-
presa nella metà campo degli
abruzzesi con tutto l’orgoglio
possibile. Con l’ingresso in cam-
po (tardivo) di Schiavon i sici-
liani hanno schiacciato gli av-
versari e trovato l’illusorio pari
su calcio di rigore per un tocco
di mano in barriera di Bettini
su punizione di Franciel: dagli
undici metri il centravanti ha
spiazzato Bifulco. Dopo 6 minu-
ti di recupero De Angelis e com-
pagni hanno coronato un per-
corso playoff fantastico, i bian-
coazzurri si sono invece conse-
gnati alla dura contestazione
dei tifosi. Che, nel dopogara,
hanno chiesto e ottenuto un in-
contro coi giocatori alla presen-
za delle forze dell’ordine. Il tec-
nico Cosco (scarso feeling con
l’ambiente) ha lasciato lo sta-
dio da un’uscita secondaria.