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TONA

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meriti dell'artista . Allo spirare della stagione mad. Titiens recossi colla compagnia del sig. E. T. Smith a beare pel corso di quattro mesi i teatri delle provincie, e dest col suo canto l'entusiasmo di tutte le citt principali del regno. Lasci quindi l'Inghilterra, e dopo un riposo di circa due mesi in Vienna, si condusse a Barcellona, ove esordi colla parte di lady Henriette nella Marta di Flotow, che le procacci plausi ed onori. Vi esegui poscia il Trovatore, Lucrezia Borgia e Norma. Si fu con quest'ultima Opera ch'ella prese congedo dal Pubblico di Barcellona. Gli abbonati al Teatro si piacquero di offerirle in quella sera una corona d'alloro di prezioso metallo qual pegno di stima ad un tempo e di ammirazione. Mad. Titiens lasci quella citt ai 26 di marzo, e nel maggio 1860 riapparve dinanzi al Pubblico di Londra al Teatro di S. M., sostenendovi la parte di lady Henriette nell'Opera Marta. La carriera ch'ella percorre luminosa, e diverr luminosissima, perch nessuno pu dire ove si fermeranno i suoi voli. T0FAV0 KICOL. Artista drammatico. Nacque in Airola (Regno di Napoli) nel giugno del 1806 da cospicui genitori. Giovinetto, venne accolto tra convittori del celebre Istituto Truglio, e per prontezza di spirito e d'ingegno vinse negli studi i suoi compagni ; cos non avesse dovuto uscirne prima del tempo per infortunii di famiglia! Sullo scorcio del 1823, quando appena contava il diciasettesimo anno dell'et sua, si scrittur col Fabbrichesi per un quinquennio. Fece le sue prime armi con De Marini nell'Abate de l'Epe, nella Restituzione del Portafoglio, nel Berretto Nero, nel Burbero Benefico, nell'Ospizio degli Orfanelli: il maestro era sublime, ed ei pendeva da ogni suo moto. Crebbe in fama come in valentia, e non solo nel dramma, ma anche nella tragedia. Sventura vplle ch'egli fosse clto dalla pi terribile delle sventure, la pazzia. Per in pochi mesi riacquist la ragione, e suo fratello Giacomo, a meglio distrarlo, lo consigli a consacrarsi alla pittura, per la quale fin da fanciullo aveva mostrata molt'attitudine. Ma l'arte della declamazione prevaleva sul suo cuore, e ricalc le scene : tornato a Palermo, dopo vent'anni d'assenza, n'ebbe in compenso non applausi, ma ovazioni. Altamente stimato dai suoi colleghi e dai Pubblici, mori il 27 dicembre del 1855. TONASSI PIETRO. Pietro Tonassi nacque in Venezia il settembre del 1801. Ebbe da suo padre i primi rudimenti nel suonare il

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538 TORE' violino, e pi tardi compi un anno di scuola dal Prof. Camra per lo stesso istromento, e nulla pi. Dal 1828 al 1832 fu primo Violino Direttore d' Orchestra al gran Teatro la Fenice, poscia primo Violoncello nel medesimo Teatro; in questo frattempo fu anche per sei anni Maestro in capo della Banda dell' I. R. Marina. Pass nel 1841 a Milano presso l'Editore Ricordi in qualit di compositore, redattore e correttore, e vi stette quattr'anni circa. Torn a Venezia, dove anche presentemente si trova. Non tenendo calcolo di un gran numero di Fantasie, Potpourris, riduzioni per tutti gli strumenti, le sue notevoli composizioni sono Una Messa da Requiem a 3 voci, con accompagnamento di Viole, Violini e Bassi, 4 Trombe, 4 Corni, 3 Tromboni Una Messa a 4 voci, con grande OrchestraAltra Messa a 3 voci, idemTre Messe a 3 voci ed Organo obbligato (da potersi, volendo, istrumentare) Miserere a 2, Tenore e Basso, con accompagnamento di piano-forte e Violino obbligato, ecc. ecc. Questo celebre suonatore e Compositore ha pur musicato il Natale, la Passione, la Risurrezione, g' Inni sacri di A. Manzoni a 4 voci con grand'Orchestra, il Cinque Maggio per Baritono e Coro con grand'Orchestra, una Grandiosa Sinfonia nello stile classico per grande Orchestra, sette grandi Ouvertures per grand' Orchestra , molte ariette da Camera, e via via. Scrisse un dramma semi-serio dal titolo Una costanza rara, che non venne mai rappresentato. Se vi ha uomo che abbia giovata 1' arte coli' opera e coi consigli, certo il Tonassi.
TORELLI VINCENZO. Giornalista napoletano. Nacque il 1807 in Barile provincia di Basilicata, nel Regno di Napoli, uno dei paesi di colonie Italo-Greche, che vennero nel regno col famoso Giorgio Scanderbeg. Il suo cognome di origine Albanese fu tramutato in italiano da suo fratello Aniello Torelli, rinomato giureconsulto e letterato napoletano, il quale lasciava al Vincenzo Torelli una vasta clientela di privati affari e pubblici. Ma Vincenzo Torelli, bench laureato in legge e nominato Avvocato di varie regie Amministrazioni, abborr sempre quella carriera, invaghito della stampa periodica. Gli fu incentivo una polemica col letterato Cav. Pietro Ulloa, intorno un melodramma composto pel S. Carlo I Portoghesi in Goa. con musica del rinomato maestro Benedict. Allora istituiva

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