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memory.
AGGIORNAMENTO DALLO STAFF DEL FORUM
ore 23:45 TMZ (blog di gossip, che però è considerato abbastanza attendibile) dichiara la morte, MA
NESSUNA CONFERMA DA ALTRE FONTI
ore 0:27 Rai News 24 mostra in tv QUESTA schermata del nostro forum
ore 00:34 cnn conferma solo il coma, altre agenzie di stampa (ma usando sempre le stesse fonti)
riportano la morte
ore 00:51 anche foxnews conferma morte, mostra immagini della folla che si forma fuori dall'ospedale
ore 1:15 un giornalista alla cnn insiste che non c'è alcuna conferma ufficiale da parte dell'ospedale o da
familiari che sono ancora all'interno dell'ospedale
ore 1:31 La cnn riporta che il coroner ha dato la notizia come ufficiale
ore 2 Jermain Jackson, in conferenza stampa ha confermato la morte avvenuta alle 2:26 PM
pacific Time (23:26 ore italiane)
ore 2:25 TMZ e CNN e altre fonti annunciano a breve conferenza stampa ufficiale dell'ospedale
ore 2:30 alcuni dettagli stanno giungendo da varie fonti NON CONFERMATI. Sembra che Michael abbia
avuto un malore in mattinata ore americane, intorno alle 21 ore italiane. Un autoambulanza e una
camionetta dei vigili del fuoco è arrivata sul posto, trovando mj in arresto cardiaco e respiratorio. E' stato
tentato il soccorso, sul posto, e durante il trasporto in ospedale, ma pare mj sia arrivato in ospedale giò
esamine, e poco dopo il medico legale non ha potuto fare altro che constatarne il decesso
ore 3:35 un elicottero sta trasportando l corpo di Michael dall'ospedale UCLA di Los Angeles verso l'ufficio
del coroner
ore 3:44 l'elicottero è appena atterrato, presso l'ufficio del coroner di Los Angeles
ore 11 Molto probabilmente oggi verrà effettuata l'autopsia sul corpo di Michael per accertare le cause
della morte
ore 17:10 Cnn riporta che il coroner avrebbe dichiarato che ci sarà un indagine seria sulla morte di
Jackson, con un esame tossicologico che potrà impiegare anche settimane per finire
ore 19 inizia l'autopsia sul corpo di Michael
ore 20 TMZ diffonde l'audio della telefonata al 911, dalla quale si evince che al momento del collasso ci
sarebbe stata una sola persona con mj, un dottore. E che successivamente, all'arrivo dell'autoambulanza,
il re del pop fosse già morto.
Il suo medico personale, che era con lui al momento del malore, ha cercato di
rianimare Jackson, così come hanno tentato i paramedici durante il trasporto in
ambulanza al Ronald Reagan UCLA Medical Center. All'arrivo, alle 1:14 p.m. circa, un
team di dottori, tra cui medici di pronto soccorso e cardiologi, hanno cercato di
rianimarlo senza successo per circa un'ora.
Il Los Angeles Times ha confermato la notizia del decesso. Jacko era stato ricoverato nel
pomeriggio ma è arrivato all'ospedale con il cuore già fermo. Elicotteri girano sopra l'ospedale e
sull'abitazione.
Ore 24:35
La folla si sta radunando fuori il Ronald Reagan UCLA Medical Center, l'ospedale dove si trova
Michael Jackson. Il capitano dei vigili del fuoco, Steve Ruda, che ha avvertito il sito che per primo
ha dato la notizia della morte, aveva risposto alla chiamata arrivata da casa del popstar alle 12:26
p.m. (orario di Los Angelse). Al momento dell'arrivo dell'ambulanza Jacko non respirava più.
Ore 24:40
Già da un paio d'anni circolano notizie, e foto, sulle precarie condizioni del cantante. Nel 2007 gli
era stata diagnosticata una grave lesione al fegato, poi la sua salute era peggiorata: si era parlato di
problemi alla schiena che lo avrebbero costretto ad assumere dosi massicce di antidolorifici e
tranquillanti.
Ore 24:51
Fox ha confermato la notizia della morte. Il cuore del Re Del Pop non batte più.
WASHINGTON (26 giugno) - Questa la trascrizione della drammatica telefonata fatta dalla
casa di Michael Jackson, già in gravissime condizioni, alle ore 12.21 locali di ieri (le 23:21
italiane) ai servizi di emergenza di Los Angeles.
2009-06-25 23:28
MICHAEL JACKSON, PROBLEMI CARDIACI
Il cantante e' stato trasportato d'urgenza in ospedale
Michael Jackson e' stato trasportato d'urgenza in ospedale a Los Angeles per problemi cardiaci, informano
i media americani. Un'ambulanza e' stata chiamata alla sua abitazione poco dopo le ore 12.00 di Los
Angeles all'abitazione del cantante a Holmby Hills. Secondo alcuni testimoni, il personale paramedico ha
dovuto effettuare un intervento d'emergenza per riattivare il battito cardiaco del cantante. Poi la corsa in
ospedale.
2009-06-26 00:33
MICHAEL JACKSON E' MORTO, TMC
Per arresto cardiaco, notizia confermata da diversi media Usa
WASHINGTON, 26 GIU - Michael Jackson, il re del pop e' morto per arresto cardiaco. Lo riferisce il sito
Tmz. Quando l'ambulanza e' giunta nella abitazione del cantante a Los Angeles il cuore di Michael Jackson
aveva smesso di battere e il personale paramedico non e' riuscito a rianimarlo. 'Quando Jackson e' giunto
in ospedale non aveva piu' un battito cardiaco'', afferma TMZ. La notizia e' confermata da diversi media
americani.
2009-06-26 08:04
MORTO JACKSON: AUTOPSIA E INCHIESTA
Per capire eventi che hanno causato il decesso della pop star
-WASHINGTON, 25 GIU - Il coroner di Los Angeles ha annunciato un'autopsia per accertare le cause
esatte della morte della pop star Michael Jackson. Il medico legale ha detto che il suo decesso e'
avvenuto alle 14.26 ora di Los Angeles.La polizia ha aperto un'indagine,anche se nulla per ora fa pensare
ad un crimine. Gli agenti stanno parlando con parenti,amici e medici per capire quali eventi abbiano
portato alla morte del re del pop,morto con 400 mln di dlr di debiti e alla vigilia di un tour mondiale.
2009-06-26 22:10
MICHAEL JACKSON: SI CERCA SUO MEDICO
La polizia vorrebbe riascoltarlo, ma non si trova
WASHINGTON, 26 giu - La polizia di Los Angeles vorrebbe riascoltare il medico personale di Michael
Jackson, ma, ameno per il momento, non riesce a trovarlo. Il medico dell'artista si chiamerebbe Conrad
Robert Murray. La polizia lo ha gia' ascoltato ed e' stato confermato dai paramedici che quando sono
arrivati al capezzale di Jackson qualcuno aveva gia' effettuato un massaggio cardiaco sul paziente. Gli
investigatori intendono tuttavia interpellare il professionista, un cardiologo, per avere ulteriori dettagli.
2009-06-26 22:32
MICHAEL JACKSON: OBAMA, ICONA MUSICA
Stop lavori Camera rappresentanti per rendere omaggio a memoria
WASHINGTON, 26 GIU - Il presidente Obama considera Michael Jackson un'artista spettacolare e una
icona della musica, ha riferito oggi la Casa Bianca. Il presidente Obama, che ha inviato le sue
condoglianze alla famiglia del cantante morto ieri a Los Angeles, ritiene che alcuni aspetti della vita di
Michael Jackson fossero 'tristi e tragici'.La Camera dei rappresentanti degli Usa ha interrotto oggi i suoi
lavori per rendere omaggio alla memoria del re del pop e rivolgere le condoglianze alla sua famiglia.
2009-06-27 08:58
JACKSON: AUTOPSIA, NESSUNA RISPOSTA
Risultati tra 4- 6 settimane, resta sospetto abuso farmaci
NEW YORK, 27 GIU - Michael Jackson, il re del pop, sarebbe morto per i (troppi) medicinali che prendeva
per prepararsi ai 50 concerti d'addio. Le esibizioni avrebbero dovuto tenersi a partire dalla meta' di luglio
a Londra. Nel suo entourage i dubbi sono pochi, ma si dovranno attendere tra le 4 e le 6 settimane per
saperlo con precisione: l'ufficio del coroner della contea di Los Angeles ha chiesto una serie di esami
supplementari. Finita l'autopsia, e' stata autorizzato il seppellimento.
2009-06-27 11:46
ROMA, 27 GIU - Il corpo di Michael Jackson e' stato consegnato venerdi' notte alla sua famiglia, dopo che
e' stata fatta l'autopsia. Lo ha detto il portavoce dell'istituto medico-legale di Los Angeles, Ed Winter. La
famiglia ha evita i fotografi che stazionavano davanti all'istituto. La destinazione della salma non e' stata
precisata. Nessuna informazione e' filtrata riguardo ai funerali.
2009-06-27 12:29
JACKSON: DETENUTI DANZANO THRILLER
Filippine, dieci anni fa su Youtube rifecero identico il pezzo
ROMA, 27 GIU - Oltre 1.500 detenuti di una prigione delle Filippine hanno danzato al ritmo di 'Thriller' in
omaggio alla figura di Michael Jackson. Dopo una preghiera in memoria del cantante, i prigionieri del
Centro di detenzione e riabilitazione di Cebu, hanno eseguito la coreografia celebre in tutto il mondo.
Dieci anni fa i detenuti avevano pubblicato su Youtube la loro versione millimetricamente esatta del
celebre pezzo di Jackson.
2009-06-27 17:47
JACKSON: FAMIGLIA, UN'ALTRA AUTOPSIA
Sospettano che medico pop star abbia dato troppi antidolorifici
NEW YORK, 27 GIU - I familiari di Michael Jackson, morto improvvisamente venerdi', hanno l'intenzione
di chiedere una seconda autopsia. Lo sostiene la Abc. Dopo quella fatta ieri dalle autorita' di Los Angeles,
vogliono farne una indipendente per chiarire la morte di Jacko perche' sospettano che il medico personale
del cantante, Conrad Murray, gli abbia iniettato una dose troppo forte di antidolorifici che avrebbero poi
provocato l'arresto cardiaco. La salma di Jackson e' stata restituita alla famiglia.
2009-06-27 22:40
JACKSON: SECONDA AUTOPSIA IN CORSO
Richiesta dalla famiglia per chiarire le cause della morte
NEW YORK, 27 GIU - Una seconda autopsia sulla salma di Michael Jackson, richiesta dalla famiglia, e'
attualmente in corso a Los Angeles. Lo indica il sito Tmz, quello che per primo aveva dato la morte del
cantante giovedi', citando fonti vicine alla famiglia. Secondo il portavoce dell' istituto medico-legale di Los
Angeles Brian Elias, la famiglia ha effettivamente chiesto una nuova autopsia, dopo quella ufficiale
effettuata venerdi'.
2009-06-28 08:19
JACKSON: FAMIGLIA 'DEVASTATA'
Ai fan: Michael continuera' a vivere in ognuno di voi
LOS ANGELES, 28GIU - La famiglia di Michael Jackson ha dichiarato oggi di essere 'senza voce e
devastata' per la morte del 'caro figlio, fratello e padre'. 'In uno dei piu' tristi momenti della nostra vita, e'
difficile per noi trovare le parole giuste per questa improvvisa tragedia che stiamo affrontando' si legge in
una nota che sottolinea l'evento 'inaspettato, tragico e improvviso' che 'lascia senza voce e devastati'. Un
messaggio ai fan:'Non siate disperati, Michael continuera' a vivere in ognuno di voi'.
2009-06-28 15:16
JACKSON: MEDICO, HO CHIAMATO POLIZIA
Ex babysitter: faceva lavande gastriche per mix farmaci
ROMA, 28 GIU - Il legale del medico personale di Jackson, Conrad Murray, avrebbe detto che il suo cliente
si e' presentato spontaneamente alla polizia. Lo riferisce il sito Tmz.com, che per primo ha dato la notizia
della morte di Jackson. L'artista si sottoponeva di continuo a lavande gastriche a causa del mix di farmaci
che ingeriva:lo racconta al Sunday Times l'ex babysitter dei suoi tre figli, Grace Rwaramba, 42 anni. 'Gli
ho dovuto svuotare lo stomaco molte volte. Ne mescolava cosi' tante', ha detto.
2009-06-28 16:09
JACKSON: MILIONI DI FAN SU FACEBOOK
Si moltiplicano gruppi dedicati al cantante
ROMA, 28 GIU - Oltre un milione e mezzo di fan di Michael Jackson hanno dato vita al gruppo su
FaceBook 'His music will live forever'. E si aggira intorno al milione e 200 mila il secondo fan club
Facebook, We miss you, dedicato all'artista scomparso. Si moltiplicano sul social network i gruppi dedicati
al cantante, piccoli e grandi, in maggioranza nati intorno al culto della memoria della star del pop ma
molti anche irriverenti come 'Per quelli che lo odieranno anche dopo la morte'.
2009-06-29 16:05
M. JACKSON: MAGRO E PUNTURE OVUNQUE
The Sun: risultati dall'autopsia effettuata dal coroner
LONDRA, 29 GIU - Magro, il corpo cosparso di punture, praticamente calvo e solo pillole nello stomaco. Lo
ha stabilito l'autopsia fatta su Michael Jackson. I dettagli pubblicati da The Sun.Jackson pesava solo 51
kg,poco per un uomo alto 178 cm.Aveva perso i capelli e portava una parrucca.I fianchi, le cosce e le
spalle erano coperte dai segni di punture -antidolorifici, dice il Sun- iniettati 3 volte al giorno per
anni.Vicino al cuore 4 segni di punture fatte dai medici per tentare di far ripartire il cuore.
2009-06-29 19:35
JACKSON: A NONNA CUSTODIA NIPOTI
Spunta il primo testamento del cantante
WASHINGTON, 29 giu - La madre di Michael Jackson Katherine, ha ottenuto dal tribunale di Los Angeles
la tutela temporanea dei nipoti. Il tribunale ha anche fissato al riguardo una nuova udienza per il
prossimo lunedi'. Lo ha reso noto il sito Tmz, aggiungendo anche che uno dei legali di Jackson, John
Branca, sarebbe in possesso di una copia del testamento del cantante, mentre la famiglia non ne
possiede copia. Secondo l'avvocato Branca e' il testamento piu' recente redatto dal cantante.
2009-06-29 22:01
M. JACKSON: CORONER SMENTISCE SUN
''Inesatto'' quanto pubblicato da tabloid inglese
WASHINGTON, 29 GIU - L'ufficio del medico legale di Los Angeles che ha eseguito l'autopsia su Michael
Jackson ha smentito quanto pubblicato oggi dal Sun. Secondo il tabloid inglese il corpo del cantante era
emaciato, coperto da segni di iniezioni e quasi completamente calvo. Per l'ufficio del coroner di Los
Angeles, quanto scritto dal Sun e' ''inesatto''. ''Non so dire da dove o da chi quelle informazioni siano
saltate fuori - ha detto il vice coroner -. Ma sono inesatte. E alcune di esse totalmente false''.
2009-06-30 16:45
LONDRA, 30 GIU - Le migliaia di fan che avevano acquistato i biglietti per i concerti che Jackson avrebbe
dovuto tenere a Londra riceveranno un rimborso.Ma potranno anche tenersi il biglietto come ricordo,
rinunciando al rimborso. Lo annunciano gli organizzatori delle date all'Arena 02. I circa 900 mila biglietti
disponibili, da 50 a 75 e 770 sterline, erano stati venduti in poche ore a marzo. Da Mosca giunge la
proposta di mettere Michael al posto della mummia di Lenin nel mausoleo sulla Piazza Rossa.
2009-07-01 14:06
JACKSON: IN CASA POTENTE SEDATIVO
Non puo' essere acquistato da privati
ROMA, 1 LUG - La polizia di Los Angeles avrebbe ritrovato in casa di Michael Jackson un potentissimo
sedativo, il Propofol, che avrebbe potuto ucciderlo. Lo rivela Tmz, il primo sito ad avere dato la notizia del
decesso del cantante, giovedi' scorso. Il Propofol, che di solito viene usato per addormentare i pazienti
prima di un intervento chirurgico, non avrebbe potuto essere acquistato da un privato e per uso
domestico e dunque non avrebbe dovuto trovarsi nella villa di Jackson.
2009-07-01 14:54
JACKSON: IN MIGLIAIA A NEW YORK
Forse concerti a Londra con i fratelli e altri artisti
WASHINGTON, 1 LUG - Migliaia di persone ieri a New York per rendere omaggio a Michael Jackson in uno
dei teatri storici di Harlem, dove si esibi' bambino. Lo spettacolo, una serie di video e canzoni, si e'
trasformato in un happening musicale con migliaia di persone che si sono messe a cantare e a ballare in
teatro e in strada. L'organizzatore dei concerti che la pop star avrebbe dovuto tenere a Londra non ha
escluso che si possa tenere un grande evento con i fratelli Jackson e altri artisti.
2009-07-01 17:04
JACKSON: MADRE CHIEDE PATRIMONIO
Ma sarebbe stato trovato un testamento
ROMA, 1 LUG - Katherine Jackson, madre di Michael, avrebbe presentato richiesta alla Corte Suprema di
Los Angeles di amministrare il patrimonio del figlio. Ieri, alla madre della popstar, il tribunale ha gia'
affidato la temporanea custodia dei tre figli del cantante. Sarebbe stato trovato un testamento e
probabilmente il tribunale di Santa Barbara si preparera' ad una lettura pubblica. Questo nuovo elemento
potrebbe complicare la petizione della madre di diventare amministratrice del patrimonio.
2009-07-01 19:55
M. JACKSON: DEPOSITATO TESTAMENTO
Figli alla nonna e/o a Diana Ross
WASHINGTON, 1 LUG - E' stato depositato al Tribunale di Los Angeles il testamento del 2002 di Michael
Jackson. I legali del cantante sostengono che si tratta dell'unico testamento firmato di suo pugno dal
cantante, nel 2002. In base al documento, Jackson avrebbe voluto affidare la custodia dei suoi figli a sua
madre, Katherine, e - in caso di impossibilita' - alla cantante e amica Diana Ross. Lo ha riferito la CNN.
2009-07-02 16:34
JACKO, FORSE FUNERALE PUBBLICO IL 7
Allo Staples center di Los Angeles
NEW YORK, 2 LUG -Per rendere l'ultimo omaggio a Michael Jackson si sta valutando una cerimonia
pubblica il 7 luglio presso lo Staples Center di Los Angeles. Secondo indiscrezioni riportate dal Los
Angeles Times,nessuna decisione definitiva sarebbe ancora stata presa.Non e' ancora chiaro come sara'
finanziato il funerale del Re del Pop. Una guardia del corpo inglese che lavorava per Michael Jackson
quando il cantante era in Gb, ha rivelato che il cantante aveva una relazione con una donna che teneva
segreta.
Commemorazione a Pechino
I fan a Milano
Manifestazioni in centro a Copenhagen
Commemorazioni a Kiev
I fan piangono la morte di Michael Jackson
A Gary, in Indiana, animaletti di stoffa e messaggi di saluto sono stati lasciati davanti alla
modesta casa dove il futuro Re del Pop nacque mezzo secolo fa.
Neverland.
Davanti all'Apollo Theatre ad Harlem, dove il tabellone luminoso reca la scritta 'In ricordo di
Michael Jackson, una vera leggenda dell'Apollo, 1958-2009', gli ammiratori hanno pianto e
cantato in coro le sue canzoni piu' celebri.
Davanti all'Apollo Theatre ad Harlem, dove il tabellone luminoso reca la scritta 'In ricordo di
Michael Jackson, una vera leggenda dell'Apollo, 1958-2009', gli ammiratori hanno pianto e
cantato in coro le sue canzoni piu' celebri.
Los Angeles.
Madrid.
Westwood California.
Varsavia.
Stoccolma.
San Salvador.
Russia.
Puri Golden Sea Beach.
Parigi (Notre Dame) + Torre Eifell + museo delle cere Grevin.
Avanti al Neverland Ranch.
Notizia.
Messico.
Bambina in lacrime avanti alla porta del Lyric Theatre, dove viene trasmesso il musical sulla
vita di
Inghilterra.
Londra.
Hollywood.
Artista di strada presta tributo in Colombia + Stella Michael Jackson.
Harlem.
Gary Indiana, casa natale.
Encino, una delle residenze di Michael.
Cina
Bulgaria.
Bucarest.
Blanca Areas.
Beverly Hills.
Argentina.
Singapore.
Body painting in Colombia.
Tributo museo delle cere di Las Vegas.
Candela su un libro di condoglianze al museo delle cere di Hong Kong.
All’arena O2, continua il tributo a Michael.
LE ULTIME PAROLE IN PUBBLICO, 'VI AMO'
LOS ANGELES - "Vi amo": sono queste - a parte le udienze in tribunale - le ultime parole pronunciate in
pubblico da Michael Jackson. Le disse a Londra in marzo, nella sua ultima apparizione pubblica (di soli 5'
minuti) voluta alla O2 Arena dai suoi manager in funzione del lancio del tour, previsto per il prossimo
anno: cinquanta concerti che avrebbero dovuto cominciare proprio a Londra a partire dal luglio del 2010.
Secondo quanto riferito dai suoi familiari e dai suoi collaboratori, Jackson si stava allenando fisicamente
a riprendere la scena, ed era molto motivato. Tuttavia i bookmakers a Londra avevano già da tempo
accettato scommesse sul fatto che Jackson avrebbe rinviato le date annunciate.
I concerti, una cinquantina in tutto, avrebbero dovuto svolgersi in due tornate: una prima tra la metà di
luglio e i primi di agosto; una seconda all'inizio dell'anno prossimo. Le prenotazioni erano andate alla
grande (in un primo tempo i concerti previsti erano una decina soltanto), ma il cantante, dopo le
difficoltà di questi ultimi anni legate al suo processo per pedofilia, non aveva più la forma degli anni
precedenti. Le prove, a Los Angeles, si sono svolte tra mille difficoltà, con un Jackson non più all'altezza
della sua reputazione: erano queste le voci che giravano con insistenza nella metropoli sud-californiana,
dopo la decisione del cantante di far slittare la 'prima' londinese di alcuni giorni. Jackson è passato alla
storia con l'album Thriller del 1982, ancora oggi il più venduto di tutti i tempi. Complessivamente i dischi
venduti dal re del pop sono oltre 750 milioni, più dei Beatles secondo il Guinness dei record. Nato a Gary,
in Indiana, il 29 agosto 1958, la spettacolare carriera di Michael inizia in famiglia, con i Jackson Five. A
quei tempi, il giovane Jackson aveva un aspetto decisamente diverso rispetto a quello degli ultimi tempi,
dopo una serie di operazioni plastiche che ne hanno definitivamente modificato il viso, oltre a schiarire il
suo colore della pelle.
La sua carriera è definitivamente tramontata nel 2005, quando si è celebrato un processo per pedofilia
contro il cantante. Jackson era stato ripetutamente accusato di avere abusato di minorenni, talvolta
addirittura con la complicità delle madri, nel suo ranch californiano di Neverland, una sorta di
costosissima Disneyland in miniatura, che ha dovuto vendere l'anno scorso. Jackson è stato assolto dalle
accuse, ma l'esito del lungo processo ha lasciato molti dubbi. Pieno di debiti, praticamente rovinato
nonostante possedesse il catalogo delle canzoni dei Beatles, il cantante lascia gli Stati Uniti nell'estate
del 2005 insieme ai tre figli e si installa per un certo periodo a Bahrein, sul Golfo Persico. Era tornato
recentemente, tra Las Vegas e Los Angeles, per le prove di questo concerti di addio che non si terranno
mai.
Roma, 26 giu. - (Adnkronos) - "E' veramente una grande perdita. Se avesse dominato la vita come ha
dominato l'arte sarebbe stato un grande illuminato". A parlare cosi' all'ADNKRONOS di Michael Jackson e'
Albano Carrisi che all'inizio degli anni '90 accuso' la star di plagio, per via della netta somiglianza tra la
sua ''I cigni di Balaka'' e il brano di Jacko ''Will you be there'', uscito nel 1993.
Un caso andato avanti quasi dieci anni e mai chiarito completamente. Tanto che su come siano poi andate
le cose ci sono ancora oggi alcune discordanze. "La cosa si risolse in maniera lineare -spiega Albano-
applicando il metodo date a Cesare quel che e' di Cesare. E ad Albano quel che e' di Albano. La difesa
cerco' di dimostrare che entrambi i brani assomigliavano ad un canto popolare indiano. Lui alla fine si
accollo' tutte le spese giudiziarie e facemmo un accordo per cui dovevamo fare uno spettacolo insieme
all'Arena di Verona per la raccolta fondi per i bambini maltrattati nel mondo. Ma stavamo discutendo
quando gli piombarono addoso le accuse di pedofilia. E non se ne e' fatto piu' nulla", aggiuge il cantante
pugliese.
"Io -dice Albano- non ho un brutto ricordo della vicenda: per una volta invece di gossip si parlava di
musica. Ad accorgersi della somiglianza fu mio figlio Yari che era un suo grande fan. Lui pensava che
avessi venduto il brano a Jackson perche' la casa editrice era la stessa, la Warner. Ma non era cosi' e
quindi procedemmo con l'azione legale. Comunque, a me non resta che dire 'grazie Micheal', era un
grande artista che era rimasto piccolo solo per via della sua vocazione di 'Peter Pan', schiacciato dal padre
che gli aveva divorato l'infanzia. Artisticamente posso solo dire 'chapeau'", conclude Albano.
La morte di Michael Jackson ha certamente lasciato un vuoto incolmabile nei cuori di milioni di fan in tutto
il mondo. Ma, secondo delle notizie che sono riportate da sempre più fonti internazionali, qualcosa di
straordinario si sta preparando per tutti loro.
Jacko potrebbe non essere affatto sepolto. Non ci sarà una tomba qualunque, verso cui recarsi in
pellegrinaggio silenzioso, o accompagnato dalla musica del genio del pop visivo. Michael potrebbe non
soltanto essere imbalsamato, ma addirittura potrebbe finire esposto in permanenza, per sempre
perfettamente conservato, all’adorazione dei suoi fedelissimi.
E chi meglio di Gunther von Hagens, l’artista famoso in tutto il blogo per le sue mostre di cadaveri (previo
ovvio consenso della persona ancora in vita), potrebbe servire allo scopo? La famiglia pare avere preso
accordi precisi con l’artista già da qualche mese, e la collocazione della mummia di Jacko sarebbe anche
già decisa: accanto a Bubble, il suo adorato scimpanzè. Già imbalsamato, del resto, ed esposto all’arena
O2, dove Jacko si sarebbe dovuto esibire a breve.
Quello che contraddice profondamente questa ipotesi di trattamento della salma è la presunta
conversione alla fede islamica di Micheal Jackson, che secondo alcuni sarebbe avvenuta nel 2006. Questo
impedirebbe senza alcuna esitazione l’ipotesi imbalsamazione: l’Islam prevede che il corpo di un fedele
morto sia sepolto nella terra entro due giorni dalla data della morte. Dopo il salto, un sinistro esempio
dell’opera dell’artista tedesco che potrebbe occuparsi della salma di Michael Jackson.
Roma, 27 giu. - (Adnkronos) - 10.000 gli sms arrivati a Mtv per lasciare un messaggio, un addio a
Michael Jackson. La rete musicale che da ieri e per tutto il week end ha dedicato la programmazione e
l'intero palinsesto al Re del Pop in un momento di commemorazione lascia la parola ai ragazzi, alla
Generazione Mtv, quella di cui Michael Jackson e' stato interprete e protagonista indiscusso con la sua
musica e con il suo essere esempio per molte generazioni. Lo ringraziano i ragazzi e lo ricordano per il
grande contributo che ha dato all'universo della musica.
TUNISI (28 giugno) - Sconvolta dalla morte del suo idolo Micheal Jackson, una giovane
tunisina si è tolta la vita. La ragazza, secondo quanto riporta oggi «Le Quotidien», appresa la
notizia si è chiusa nella sua stanza ascoltando per ore, a tutto volume, le canzoni del re pop.
Alla fine, scrive il giornale, ha ingerito una forte quantità di barbiturici che ne hanno causato la
morte. È accaduto a Tunisi nord, nel quartiere di El Manar.
- il mattino -
C'era anche il padre di Michael, Joe Jackson. Abito scuro, cappello nero e occhiali. "Voglio che il mondo
riconosca la sua grandezza. desidero vedere e sentire tutto questo", ha detto alla CNN entrando
all'auditorium. Chi invece è stata incaricata di parlare davanti a un microfono ai tanti fans e non solo è
stata la sorella Janet Jackson. Commossa e provata, la cantante ha spiegato: "Tutta la mia famiglia
voleva essere qui stasera, ma sarebbe stato troppo doloroso. Quindi hanno scelto me per parlare con voi.
Sarò breve: per voi Michael è un’icona, per noi Michael è famiglia. Vivrà per sempre nei nostri cuori. Da
parte mia e della mia famiglia, grazie per il vostro amore e sostegno. Ci manca tantissimo".
Una delle cantanti si veste stile Michael con mocassini e calze bianche.
La cantante americana Ciara indossa una giacca stile Michael con tanto di cerotti alla mano.
L’attore premio oscar Jamie Fox con la maglia di Bad.
Janet parla al pubblico, commossa.
Dopo la morte, le canzoni del Re del Pop dominano tutte le classifiche
I Digital Service in rete presi d'assalto dai fan di tutto il mondo
Una nuova Jackson-mania
11 album nella Top 15 di iTunes
Iniziano a circolare voci sull'eredità. Occhi puntati sui diritti dei Beatles
di CARMINE SAVIANO Fonte: Repubblica.it
ROMA - La morte di una pop star segue un canovaccio preciso. Fan disperati, colleghi affranti, familiari
chiusi in doloroso silenzio, tributi più o meno sinceri sui mass media. E una valanga di soldi. Gli effetti
della morte di Michael Jackson sono, dalle 22 e 56 del 25 giugno scorso, sotto gli occhi dei media del
pianeta. Un enorme vortice d'informazioni che da un lato racconta le dimostrazioni d'affetto tributate al
compianto Re del Pop e dall'altro soddisfa, in ogni modo e a ogni prezzo, le richieste dei fan.
Guadagnandoci.
Se sarà necessario qualche anno per comprendere la portata economica del lascito artistico di Michael
Jackson, già oggi è possibile fornire qualche dato sulla rediviva Jackson-mania che contagia nuovamente
ogni angolo del globo. Gli anni '80 sono passati quasi del tutto e alle code nei negozi di dischi si sono
sostituite quelle in rete. I siti che offrono materiale musicale su Jacko sono quasi stati spazzati via
dall'ondata di fan digitali alla ricerca delle canzoni del loro idolo. E più sei cliccato, più guadagni. Il canale
ufficiale di Jackson su You Tube ha avuto nella notte tra il 25 e il 26 giugno impennate stratosferiche.
Secondo BigChampagne, azienda che monitorizza la piattofarma video di Google, il video di Thriller ha
avuto 700mila click in più, un aumento del 44,9%. Nella stessa notte Beat It è stato visto quasi 25milioni
di volte. Quindici milioni i fan incollati al monitor per rivedere le coreografie di Don't Stop 'Till You Get
Enough.
Sul versante Mp3, iTunes sembra essere Jackson-dipendente. Se non ci fossero i Black Eyed Peas e Lady
Ga Ga sembrerebbe una classifica di fine anni '80. I dati dell'ultima settimana non ammettono repliche.
Nella Top 100 dei singoli scaricati sono 38 le canzoni di Jacko. Thriller, Smooth Criminal e Black or White
sono di nuovo in cima alle classifiche. A queste vanno aggiunte quelle dei Jackson 5: ABC, I Want You
Back e I'll Be There, tutte nelle prime venticinque posizioni. Stessa musica - e ci mancherebbe - nella
classifica degli album più venduti: da Bad a Dangerous, passando per Off The Wall fino all'immancabile
Thriller, undici album nei primi quindici posti. Cose da Beatles.
Prolifica anche il mercato nero dell'Mp3. Su Pirate Bay, Emule, Utorrent, FrostWire, Jackson è in cima alle
ricerche. Decine di nuovi file vengono continuamente condivisi. Su Mininova le richieste riguardanti Jacko
hanno eguagliato quelle relative a Transformer 2 e superato quelle di Angeli e Demoni e Terminator
Salvation. The Ultimate Collection, uno degli ultimi greatest hits di Jackson è al 27° posto della Pirate Bay
Top100.
Iper visitati anche i siti delle testate d'informazione più o meno canoniche: da Twitter al Los Angeles
Times la fame di notizie generata dall'apprensione dei fan ha quasi causato un blocco delle reti. Molto
visti gli inserti multimediali, come l'audio dell'ultima telefonata, le immagini del trasporto in
autoambulanza e quelli che in giro per il mondo documentavano il dolore dei fan.
Nel medio periodo è facile immaginare le mosse della Sony, l'etichetta discografica di Jackson: una
valanga di ristampe, cofanetti celebrativi, edizioni plurime per soddisfare ogni gradazione di maniacalità e
la consueta caccia all'inedito. Jackson, che non pubblicava nuovo materiale dal 2001, aveva continuato a
lavorare e a collaborare con altri musicisti. Su You Tube già circolano video home-made con le canzoni
che sarebbero dovute finire sul nuovo disco.
Altra questione legata al mercato discografico è quella relativa al catalogo dei Beatles. Jackson possedeva
il 50% della Sony/ATV l'etichetta che detiene i diritti di circa 200 delle composizioni firmate Lennon-
McCartney, oltre a composizioni di Neil Diamond e Bob Dylan. "Michael era veramente orgoglioso di
questa partnership, era una delle poche cose che lo gratificava emotivamente", ha dichiarato al
Washington Post l'amministratore delegato della Sony/ATV Martin Bandier. D'altro canto la Sony non ha
mai nascosto di voler rilevare la quota posseduta da Jacko, nonostante quest'ultimo avesse dichiarato a
gennaio di voler cedere la propria parte di diritti a Paul McCartney e Yoko Ono. Una mossa che potrebbe
portare agli eredi, qualsiasi essi siano, i soldi necessari - stime non ufficiali parlano di 300 milioni di
dollari - per far fronte al debito di 500 milioni lasciato da Jackson.
E saranno proprio degli eredi a gestire l'economia della commozione dei prossimi anni. Neverland adibita
a mausoleo con obolo all'ingresso? Abiti e manoscritti, cappelli e gingilli all'asta da Sotherby? E poi la
valanga di magliette, spille, poster, wallpaper, suonerie per telefonini e canzoni cedute alla pubblicità. Si
vedrà, anche se considerando casi simili nella storia dello star system, Elvis in testa, una cosa è certa:
non si fermeranno fin quando non ne avranno avuto abbastanza.
Prime rivelazioni da Fox News. E il medico legale: «Non ci sono evidenze di traumi o
dolo»
Le polemiche sulla fine di Jackson sono destinate a crescere. Le prime notizie sugli esiti
dell'autopsia sembrano fatte apposta per alimentarle. «Non sarebbero emerse tracce di attacco
cardiaco» ha rivelato Fox News citando una fonte investigativa. Gli investigatori sarebbero
quindi portati a ritenere che una combinazione di sostanze abbia fermato il cuore o i polmoni.
Secondo Fox News, contrariamente alle aspettative, lo stato fisico complessivo del cantante
appariva buono. Fin qui le indiscrezioni. Le notizie ufficiali arrivano da Craig Harvey, portavoce
dell'ufficio del medico legale che indaga sulla morte del cantante:m ha affermato che l'autopsia
effettuata sul corpo di Michael Jackson non ha evidenziato nessun segno di trauma, né lascia
pensare che la morte sia stata procurata con dolo. Aggiungendo però che saranno necessari
altri esami per determinare con esattezza le cause del decesso.
ALTRI TEST - «Il medico legale ha ordinato il test tossicologici, polmonari e neuropatologici»
ha dichiarato Harvey, spiegando che per i risultati potrebbero essere necessarie dalle quattro
alle sei settimane. Il portavoce dello staff medico ha inoltre confermato la notizia secondo cui
l'artista stesse assumendo dei farmaci, ma si è rifiutato di rivelarne la natura. I medici si
dicono comunque ottimisti circa la possibilità di svelare il mistero di una morte che tiene con il
fiato sospeso milioni di persone in tutto il mondo. «Possiamo affermare con certezza che i
risultati dei test ci permetteranno di risalire alle cause del decesso». La polizia di Los Angeles,
intanto, ha rintracciato il medico personale di Michael Jackson, identificato come il cardiologo
Conrad Robert Murray. L'uomo, che non risulta per il momento indagato, avrebbe già avuto un
breve colloquio con le forze dell'ordine, che puntano a un suo più ampio coinvolgimento nelle
indagini. Murray, secondo quanto riportato dal Washington Post, era stato assunto circa due
settimane fa dagli organizzatori del tour - il cui inizio era previsto per la metá di luglio - per
assistere l'artista durante la tappa londinese. La sua conoscenza con Jackson risalirebbe però
allo scorso anno, quando il cantante, che allora risiedeva a Las Vegas, fu in cura da lui per un
raffreddore.
fonte: corriere.it
Due giorni dopo la tragica scomparsa del Re del Pop, la famiglia Jackson ha rilasciato
il seguente comunicato stampa:
“In uno dei momenti più bui della nostra vita, è molto difficile trovare le parole
giuste a questa improvvisa tragedia che ci siamo trovati ad affrontare. Il nostro
amato figlio, fratello, padre di tre bambini, se n'e' andato così inaspettatamente, così
velocemente e in un modo così tragico. Questo lascia noi, la sua famiglia, senza
parole e totalmente devastati e il comunicare con il mondo esterno sembra
realmente impossibile al momento.”
“Michael ci manca incredibilmente, e il nostro dolore non puo' essere descritto con le
parole. Ma Michael non avrebbe voluto vederci arrendere. Vogliamo ringraziare i suoi
fedeli e leali fans in tutto il mondo, VOI - che Michael ha amato così tanto. Per favore
non siate disperati, perchè Michael continuerà a vivere in ognuno di voi. Continuate a
portare avanti il suo messaggio, perchè questo è quello che lui ha sempre
desiderato. Andate avanti. Solo così la sua eredità vivrà in eterno.”
Joe Jackson, il padre di Michael, ha aggiunto questo suo messaggio personale al
comunicato:
“I miei tre nipotini sono realmente commossi dall'incredibile amore e sostegno che
state dimostrando a loro e a loro padre, Michael Jackson.”
28\6\09 8:54
Lisa Marie Presley (ex moglie di Michael) scrive sul suo blog.
Anni fa Michael e io facemmo una lunga e profonda conversazione sul senso della vita in
generale.
Non ricordo precisamente l'argomento, ma lui voleva sapere della morte di mio padre.
Ad un certo punto si fermò, mi guardò intesamente e mi disse, "Mi dispiace davvero che io
finirò proprio come lui"
Cercai di dissuaderlo dall'idea, ma lui continuava a scrollare le spalle e a fare di no con la
testa, dicendo di sapere come sarebbe andata.
14 anni dopo sono qui seduta a guardare le news di lui che viene portato via in ambulanza
dalla sua villa, i grandi cancelli, la folla riunita, i reportage, le cause della morte...e il ricordo di
quella conversazione mi ha fatto scoppiare in lacrime.
Una fine che lui aveva predetto, che avevano predetto coloro che gli erano vicino, che avevo
predetto io, ma quello che non avevamo previsto era quanto dolore ci avrebbe arrecato la
notizia.
La persona che non sono riuscita ad aiutare, in questo momento è stata trasferita dal medico
legale per un'autopsia.
Tutta l'indifferenza e il distacco di questi anni sono improvvisamente scomparsi e adesso sono
sconvolta.
Dirò adesso quello che non ho mai voluto dire, perchè adesso mi interessa solo la verità.
La nostra relazione non è stata "una vergogna" come è stato riportato dalla stampa. E' stata sì
inusuale, come poteva essere una vita non-normale per due persone come noi, forse con un
po' di diffedenza da parte sua. Ad ogni modo, credo che lui mi abbia amato come non ha mai
amato nessun altro e anche io l'ho amato molto.
Volevo "salvarlo" dall'inevitabile che è appena accaduto.
Anche la sua famiglia e i suoi cari volevano farlo pur senza sapere quello che mi dichirò 14
anni fa. Eravamo tutti preoccupati che sarebbe successo prima o poi.
All'epoca, per cercare di salvarlo, ho quasi perso me stessa.
Lui era un'incredibile forza dinamica assolutamente da non sottovalutare.
Quando l'ha usata per qualcosa di buono, i risultati sono stati ottimi ma quando l'ha usata per
qualcosa di cattivo, è stato veramente, VERAMENTE cattivo.
La medicrità non era un concetto contemplato dagli schemi di Michael Jackson.
Nel tentivo di salvarlo da quel comportamento auto-lesionista e dagli avvoltoi che gli giravano
intorno, mi sono ammalata e stressata.
Ho cercato di dare tutta me stessa nel tentativo.
Ma avevo i miei figli da curare, e per questo ho preso una decisione.
La più grande e difficile decisione della mia vita è stata quella di lasciarlo al suo destino, anche
se continuavo ad amarlo e ho cercato di tornare indietro.
Dopo il divorzio, per molti anni ho ripensato al nostro rapporto, piena di rimorsi.
E ho passato davvero degli anni terribili per questa situazione.
Poi un giorno sono riuscita a superarla, almeno fino ad ora.
Mentre sono seduta qui, piena di tristezza, riflessione e confuzione rivivo i tragici momenti del
16 Agosto 1977 (morte di Elvis ndt) ma questa colta con Michael protagonista (come mai non
lo avrei voluto vedere) così come lo aveva predetto lui; sono davvero, veramente sconvolta.
Tutto le incompresioni verso di lui sono ormai sepolte dentro di me.
Era davvero una persona straordinaria e sono contenta di aver avuto l'occasione di stargli
affianco e vivere insieme tante emozioni.
Spero solo che ora sia sollevato da tutto il dolore, le ansie e le dicerie.
Ha meritato di essere libero da tutto e tutti e spero solo che ora sia un posto migliore.
Spero inoltre che tutti quelli che hanno cercato invano di aiutarlo si sentano sollevati, perchè
adesso è veramente libero.
Il mondo è scioccato anche perchè lui aveva predetto esattamente come sarebbero
andate le cose.
Nella storia del Time, era accaduto solo per l’11 settembre.
KATAWEB
Non era certo questa “l’ultima chiamata” a cui si riferiva Michael Jackson quando, nel marzo
scorso, annunciò dieci concerti - poi diventati 50, come i suoi anni - all’O2 Arena di Londra. Il
Re del Pop se n’è andato a causa di un arresto cardiaco. Era a Los Angeles, la città scelta per
preparare il suo ritorno. Quel comeback che in molti mettevano in discussione proprio per i
suoi problemi di salute. Quincy Jones, il produttore di Thriller, si è fatto portavoce di
un’intera nazione quando ha affermato, pochi minuti dopo la morte del cantante, “Sono
devastato da questa tragica e inaspettata notizia. Ho perso il mio fratellino oggi. E una parte
della mia anima se n’è andata con lui”.
Per l’America e il mondo intero Michael Jackson era molto più di un fratello. Era un’icona da
imitare nel look. Con i suoi guanti bianchi e le sue divise da esercito del pop. I suoi stilisti,
Michael Bush e Daniel Tompksin, lavoravano a Los Angeles su un manichino che aveva le
esatte dimensioni del cantante: “Ci diceva sempre: ‘Ecco cosa sta indossando il mondo,
superatelo!’”. Per lui era già pronto, in vista dei concerti londinesi, un costume ricoperto da
brillanti di Swarovski. Ma Jacko era soprattutto uno “stramaledetto ballerino”, come lo definì
Fred Astaire. Quando uscì il video di Thriller, in pratica un musical di 14 minuti, MTV fu
costretta a trasmetterlo due volte all’ora per soddisfare le richieste dei telespettatori.
Tutti sognavano di ballare come lui, tutti volevano rubargli - con risultati inevitabilmente
grotteschi - i passi della sua moonwalk non appena il DJ di turno metteva sui piatti Billie Jean,
il singolo del 1982 che fece cadere definitivamente ai suoi piedi MTV - fino ad allora restia a
trasmettere i video di un cantante nero - e che gli valse un incontro con il presidente
dell’epoca, Ronald Reagan, alla casa bianca. E bianco era il colore che Jacko voleva per la sua
pelle, nonostante avesse contribuito, con la sua musica e con la sua figura, al superamento di
molte barriere razziali ancora presenti negli Stati Uniti degli anni Ottanta. Dopo di lui molti
artisti neri, tra cui Prince, si videro asfaltare la strada sterrata che erano costretti a
percorrere per arrivare al successo.
Quella fama e popolarità che Michael ha inseguito fin da bambino su ordine del severo padre
Joe Jackson, che aveva proiettato sui figli le sue ambizioni di musicista. Era il 1969, l’anno di
Woodstock, quando Jacko, insieme a quattro dei suoi sei fratelli - Tito, Marlon, Jackie e
Jermaine - pubblicarono con il nome Jackson 5 il loro primo album dal titolo I Want You Back.
Seguiranno dieci anni di attività e una generosa produzione: diciannove album in totale, tra
registrazioni ufficiali e greatest hits. Poi Michael metterà a segno, da solo, una doppietta con
cui vivrà di rendita per tutta la vita: nel 1979 Off The Wall, con la straordinaria Don’t Stop ’Til
You Get Enough e una canzone - Girlfriend - scritta da Paul McCartney, e a seguire, nel 1982,
Thriller, l’album che supererà le cento milioni di copie vendute nel mondo.
IL RICORDO DEL MONDO DELLO SPETTACOLO
JOVANOTTI, “JACKSON ERA ENERGIA PURA”
"Stamattina l'America si è svegliata inondata dalle immagini di Michael Jackson. Le sue canzoni sono
ovunque, spezzoni dei suoi video a ripetizione infinita in tutte le tv come la più globale e la più pop delle
opere di Andy Warhol. Era energia pura, e l"energia si trasforma ma non muore". Così Jovanotti
commenta da New York, dove è impegnato in una serie di concerti del Soleluna NY Lab, la morte della
popstar.
Stavamo prendendo un tè giapponese,io mangiavo un dolce di noci a metà pomeriggio,nel caffè dentro a quella
bella libreria dove andiamo a leggere ogni tanto.My wife guardava le news sul portatile connesso wireless e mi
ha detto di getto “è morto michael jackson”. Fermo immagine,il tempo per un attimo si blocca perché succede
così quando arrivano notizie del genere.Brividi. E’ morto Michael Jackson,la notizia più assurda del mondo e la
più normale allo stesso tempo.”Era scritto” viene da pensare,nessuno lui per primo poteva immaginare Michael
Jackson da vecchio,però fa effetto lo stesso. Dispiace,il mio primo pensiero è stato “mi dispiace” e il secondo è
stato “mi dispiace davvero”.Il terzo è stato “che musica pazzesca che ha fatto”. Proprio perché era scritto
dispiace di più perché una storia con un finale così prevedibile lascia un dispiacere amaro,ancora più amaro
proprio perché ha dentro qualcosa di banale,e non si vorrebbe mai attribuire a una disgrazia elementi di
banalità. E’ un dispiacere vuoto,un dispiacere silenzioso perché quando muore un musicista di così grande
talento il silenzio che segue la notizia è fortissimo. La morte di un danzatore fa sembrare che il mondo si fermi.
Se morisse Shiva,finirebbe l’universo.
Siamo usciti dalla libreria e la gente intorno a noi che affolla Soho a quell’ora parlava e si sentiva pronunciare
“michale jackson” in mezzo alle frasi con varie cadenze da voci di ogni tipo e di ogni età. Il personaggio globale
per eccellenza. La notizia girava a una velocità pazzesca,questo nome famosissimo,uno dei più famosi del
mondo.Per un certo periodo sicuramente il più famoso,il più celebrato,quello che bastava guradarlo muoversi
per provare un senso di libertà.
A Washington square dopo meno di un’ora c’erano già i ragazzi con i radioloni che suonavano la sua musica
intorno alla fontana.
Sono i nuovi pischelli di New York che sono pazzi degli anni ottanta, ricomprano le scarpe come quelle di quegli
anni e sembra di essere tornati ai tempi di Keith Haring, del primo hip hop,di Basquiat,di Michael Jackson.
Perchè niente muore si sa.
E’ morto Michael Jackson, ma pensa te…continuavamo a ripeterci senza dire altro guradando nel vuoto davanti
a noi. Una presenza importante nella vita mia e di molti della mia generazione. Un talento impressionante. Per
me,l’ho sempre detto,Thriller è il capolavoro dei capolavori, il long playing perfettissimo, la punta massima del
pop del dopoguerra,per me più dei beatles e dei rolling stones, per me , è chiaro, perché è la mia vita,la mia
giovinezza, l’immaginario con il quale sono venuto su. Sono i gloriosi fantasmagorici anni ottanta senza utopie
collettive ma con un tipo di individualismo sano,un tipo di individualismo che danza,non so se mi spiego.
Gli anni ottanta partono proprio con “WANNA BE STARTING SOMETHING” il cui testo dice “se vuoi cominciare
qualcosa non devi fare altro che cominciare qualcosa…” perfetto,era quello che volevo sentirmi dire a quattordici
anni,dopo un decennio in cui i nostri freatelli maggiori avevano fatto assemblee e dibattiti noi avevamo
qualcuno che diceva danzando “se vuoi far partire qualcosa vai e falla partire” ed era convincente,era lui stesso
una creazione,un work in progress umano,un prototipo.
“Wanna be starting something” io la posso sentire un miliardo di volte,mi fa impazzire .Quell’attacco,ta ta
ta,quel tiro sempre uguale incessante,mi sembra sempre un miracolo,una cosa di una forza assoluta,per me
uno dei pezzi più belli di ogni tempo per produzione e interpretazione (la canzone non c’è,la fai cantare a
un’altro e non è nulla).
Michael Jackson è morto e suona strano vero? perchè la parola morto associata a un corpo così leggero,a una
voce così perfetta non ci sta. Non muore una cosa fatta di aria, fatta di puro movimento, un corpo che pareva
non essere nemmeno nato,ma costruito a tavolino,un progetto.
Nessuno ha mai saputo cosa pensasse Michael Jackson e a me non è mai nemmeno interessato ma il fenomeno
invece sì, mi è interessato e sono stato un fan e quando ha smesso di produrre cose del livello a cui ci aveva
abituato con i suoi tre masterpieces (off the wall, la vetta di thriller e bad che era un po’ al di sotto ma sempre
di altissimo livello) è subentrato un senso di tristezza e di vuoto che la sua morte arriva a confermare e non ad
infrangere.
E’ stato uno dei più grandi talenti del nostro tempo,unico e solo nel panorama mondiale,fuori da ogni possibile
catalogazione.
Pace all’anima sua.
IL RICORDO DI MINA
dalle pagine de "La Stampa" di oggi....
Un bambino d'oro e di paura - di Mina - La Stampa 27.06.2009
Se ne è andato un bambino. Che, probabilmente, non è mai stato veramente felice. Un bambino di
cinquant’anni. Che non trovava pace nella continua ricerca di modificarsi per unificarsi a un modello che,
forse, nemmeno lui aveva ben chiaro. Tante facce, troppe facce e nessuna definitiva, nessuna serena. Se
ne è andato un bambino. E con lui se ne è andato il suo talento. Adesso, quelli della musica «dotta», sia
classica che jazz, riusciranno a valutare il suo lavoro più serenamente.
Lo avevano soprannominato il re del pop. Termine vagamente derisorio se non dispregiativo col quale si
usa definire la corrente musicale di carattere commerciale. Ma lui immagino che ne andasse fierissimo.
Era esattamente quello che voleva. Arrivare diritto al cuore di tutti. E il bambino che se ne è andato, lì è
arrivato e lì rimarrà. Nonostante la sua storia personale molto dura. Un padre violento che lo segnerà e
atterrirà per sempre togliendogli dalla faccia e dal cuore anche il più piccolo segno di spensieratezza.
Michael lo aveva dolorosamente svelato prima nella sua autobiografia Moonwalk, poi ne aveva parlato,
fino ad arrivare alle lacrime, nell’intervista televisiva di Martin Bashir, nel 2003, dove raccontò che il
padre, durante le prove o le sessioni di registrazione, ad ogni errore lo picchiava con la cintura o con
qualsiasi altra cosa gli capitasse sotto tiro. Una notte, mentre lui dormiva, il padre piombò nella sua
stanza da letto dalla finestra indossando una maschera terrorizzante e urlando a squarciagola. Da allora
Michael soffrì di incubi e visse nel terrore che qualcuno lo rapisse.
Non c’è bisogno di scomodare Sigmund Freud per capire che da quel lungo trauma non è mai guarito. Le
cifre della sua carriera sono fantasmagoriche, le più alte in assoluto sia come numero di spettatori che
come numero di dollari percepiti. Eppure il bambino se ne è andato lasciando un mare di debiti. Un mare
di chiacchiere. Un mare di delicati problemi legali. Un mare di parassiti. Un mare di enigmatica equivocità.
Ma la musica, purtroppo o per fortuna, la musica non prende in considerazione alcuna piccolezza terrena,
la musica rimane al di sopra delle teste dei suoi portatori, la musica svincola dalla storia umana. E il
bambino che se ne è andato lascia dietro di sé l’oro della sua arte e il disegno animato delle sue
sembianze fisiche.
Adriano Celentano
28 giugno 2009
Ascoltai Billie Jean e capii: è un re
Poi le accuse l’hanno massacrato
Dentro di me, Michael Jackson è esploso quando
dall’album di Thriller sentii per la prima volta Billie Jean
Dentro di me, Michael Jackson è esploso quando dall’album di Thriller sentii per la prima volta Billie
Jean. Rimasi colpito oltre che dal suo modo di cantare originalissimo, dall’innovativo arrangiamento di
Quincy Jones. Geniali gli archi in controtempo a una ritmica scarna dove il basso, in primo piano, la
faceva da padrone a sottolineare che stava per arrivare un Re. Già dall’introduzione, infatti, prima
ancora di udire la sua voce, ebbi la strana sensazione come se quel basso dall’aria un po’ ossessiva e
quegli archi che come in punta di piedi gli facevano da controcanto, fossero la sua voce. Quasi come ad
annunciare: «Ragazzi sono arrivato… per un po’ di tempo ci sarò io…». E lui c’è stato. Le note di
quell’introduzione erano il preludio di un qualcosa che stava musicalmente accadendo. Poi arriva la sua
voce. E alla fine di quel brano, prima ancora di sentire il resto dell’album, avvertivo già il fragore di un
uragano che si sarebbe propagato per tutta la terra. Settecentocinquanta milioni di dischi venduti. E
ora, tutti lì a domandarsi chi l’ha ucciso. La diagnosi di arresto cardiaco, una banalità che dimostra
quanto puerili possano essere la fantasia di chi viene colto in errore o l’incompetenza non certo degna di
un medico, se si è esagerato nell’iniettare una medicina alla quale si era già assuefatti. Sono appena 48
ore da quando Michael è morto e la parola complotto ha già fatto il giro del mondo.
Reazione immediata?
«Buio. Si è spento un faro formidabile. Lui, come Battisti da noi, ha alzato l'educazione artistica del mondo.
Con le sue innovazioni sceniche ha costretto lo show business ad adeguarsi ai suoi standard. Penso a
Madonna, a tutti gli altri...».
Dopo lo choc?
«Un senso di liberazione. L'idea di una persona che aveva cessato di lottare contro la crudeltà».
Hanno accostato spesso in queste ore Michael Jackson a Madonna, tra le divinità pop.
«Lo trovo irriverente nei confronti di Michael. Lui incarna la perfezione di un disegno non solo artistico. Era
un nero, non dimentichiamolo. La vittoria dei neri è sempre schiacciante in qualunque epoca. Da Jessie
Owens a Barack Obama».
Difficile trovare le parole, dire cosa provo. Mi domando cosa sarebbe accaduto al durante il suo
tour… il numero di date in UK che aveva preparato era folle…ma ero scioccato quando ho
saputo che se ne è andato così improvvisamente. Ero troppo triste.
Certamente io continuo a pensare a lui come ad un ragazzo… veniva a sentirci suonare
(Queen) quando eravamo in tour negli Stati Uniti, lui e Freddie diventarono grandi amici…
grandi abbastanza da registrare qualche traccia a casa di Michael… tracce che non hanno mai
visto la luce del giorno. Michael era il bimbo prodigio dei Jackson Five e sempre il più
ricercato. Ricordo nei loro show, cercavano strenuamente di presentare tutti i ragazzi allo
stesso modo ma era abbondantemente ovvio che tutte le ragazzine volevano veramente
vedere il piccolo Michael. Fu Michael quando sentì “Another one bites the dust” durante il tour
di “The Game” a dirci che saremmo stati pazzi se non l’avessimo pubblicata come singolo.
Logicamente era molto prima che Michael iniziasse la sua mostruosa carriera da solista… ma
era già in cerca di quella fusione tra Funk e Rock, Bianco e Nero, e Thriller fu proprio la
conclusione di questa ricerca. Ci sono molte somiglianze tra questo e il nostro album “Hot
Space”… noi sbagliammo però la tempistica, davvero.
Michael operò al meglio sotto ogni aspetto… incluso la tempistica… il mondo era finalmente
pronto per questo…e lui stava seguendo lo stesso percorso ma venendo dalla direzione
opposta. Dopo che Freddie e Michael passarono del tempo insieme a registrare, Freddie tornò
e ci suonò quello a cui stavano lavorando e sottolineò che Michael stava per uscire con un
grande album chiamato….BAD. Un po’ dopo, Freddie sorrise con un piccolo perverso sorriso di
cospirazione e disse… ”Ho un’idea perfetta per il titolo del nostro album – puoi amarlo o
odiarlo…ma pensaci….lo possiamo chiamare….aspetta….GOOD!!!
Io penso che il mondo sia un posto più colorato grazie al lavoro di Michael… è stato un
performer davvero stupendo all’apice della sua carriera – aveva un grande team intorno a lui,
incluso, logicamente, quel genio di Quincy Jones. Penso sia legittimato come un grande
artista; ha devoluto corpo e anima alla sua arte. E’ come se, con tutti i cambiamenti che ha
fatto sul suo corpo, la sua arte è diventata il suo corpo e la sua persona.
Si, spero solo che sia passato via con felicità, con grande speranza e in previsione del suo
glorioso tour di ritorno sulle scene.
RIP Michael.
Brian May
“la comunità dei fans dei Queen è vicina a tutti gli appasionati di MJ per la tragedia che li ha colpiti...
e che ha colpito, come poche altre volte nella storia, tutto il mondo della musica e non solo..
A voi tutti la vicinanza di chi, come noi, ha già vissuto sulla propria pelle questi tragici momenti, nella
consapevolezza però che vivere questi momenti tutti uniti, rafforza la passione e l'amicizia e rende meno
amaro il distacco con il proprio idolo..
che però resterà vivo nel ricordo di tutti..
Ciao Moonwalker! “
Davide e tutti i fans dei Queen
L’ALTRA sera a Venezia, durante il mio concerto, l’ho visto passare. Gli ho detto “ciao, Michael, ti amo”.
Non accetto la morte assurda che gli è toccata, mi consola il fatto di saperlo
sempre presente, sempre con noi artisti. È stato un grande, nessuno può negarlo. Resterà
come Elvis e Lennon, i fan hanno già cominciato a consegnarlo all’eternità. denaro e fobie, eccessi e, a
volte, scelte assurde e non sono il primo a dirlo è il prodotto di un’infanzia negata. Nel 1964, a 13 anni,
ero negli Stati Uniti. Parlo di 45 anni fa, tempi non sospetti. C’era,alla televisione, l’Ed Sullivan Show. Lo
guardavo regolarmente, affascinato da quel mondo di professionismo, dalle presenze, dal modo di fare
spettacolo. Una sera vidi l’esibizione dei fratelli Jackson, Michael era il più piccolo, 6 anni, si muoveva e
cantava come uno, stratosfericamente bravo, di trenta. Quando tornai a Napoli,lo raccontai a tutti.
«Vedete che in America ci sta nu guaglionciello pazzesco, un fenomeno che balla e canta, un fenomeno
vero».
Da allora, Michael è stato questo:
un fenomeno.
Psiche bombardata, un padre che lo maltrattava, l’infanzia polverizzata dal lavoro. In un certo modo,
anch’io ho subito lo stesso esproprio. Sono venuto su in altra maniera e sono diventato un’altra
persona solo perché il mio successo ha fatto i conti con l’Italia, con 60 milioni di persone. Michael si è
confrontato non con i milioni, ma con i miliardi di persone. Che in breve gli hanno impedito di uscire,
di girare liberamente per la strada, di concedersi qualsiasi anche breve momento di privacy. Cose che,
se sei normale, ti conducono alla pazzia; se sei ferito,come lo era lui, ti fanno diventare Jackson.
Al di là di ogni giudizio morale, Michael vive. Musicista, cantante, ballerino (dopo Fred Astaire, che
lo volle incontrare, per me c’è solo Jackson) ha segnato un’epoca. Se n’è andato tragicamente come è
vissuto. Il resto, comprese le lotte per l’eredità e il baccano mediatico
sui debiti, è solo rumore.
Massimo Ranieri
EROS RAMAZZOTTI.
Lui ha sempre solo tentato di ricostruire la propria infanzia. Ha sofferto molto. Si è fatto
sfigurare, si è lasciato andare al meccanismo dello star system, stritolato dalle operazioni, dai
farmaci, dai soldi, dai debiti e ancora dai soldi. Ma era un fenomeno vero. Un talento naturale
esploso in tutto il mondo. La sua fine tragica non può non averci colpito. Terribili le
descrizioni del suo corpo, ridotto alle sole ossa, con nello stomaco unicamente tracce di
medicinali. Michael è stato un bambino dolce e insicuro. E un bambino non meritava questo
tragico the end.
Nicoletta Mantovani
«Dovevamo andare a casa sua, a New York. Io sapevo di lui quello che si leggeva sui giornali: le manie,
la mascherina sul viso, il terrore dei germi. Avevo detto a Luciano che probabilmente Michael Jackson non
avrebbe gradito le sue vigorose strette di mano, le pacche sulle spalle o gli abbracci che mai lesinava.
"È un tipo un po' speciale", gli dissi.
Michael aprì la porta in T-shirt bianca e jeans, era solo, e subito corse incontro a Luciano.
Si sedette sul divano in mezzo a noi e cominciò a parlare con il candore di un bambino.
Dopo pochi minuti, Luciano mi guardò da sotto gli occhiali e, in dialetto, mi disse: "Ma che storia ta mè
cuntè?"»
Nel 1997, con Luciano Pavarotti, Nicoletta Mantovani invitò Michael Jackson a un concerto dei Tre Tenori a
Modena Aveva il candore di un bambino.
Farrah era bionda, texana e bellissima. Era anche molto famosa, ma se ti chiedi il perché vengono in
mente soprattutto foto in costume da bagno e uno stupendo taglio di capelli che fece epoca. Poi ti ricordi
che stava da una vita con Ryan O’Neal, con cui aveva fatto un figlio ma che non volle mai sposare, e avrà
avuto le sue buone ragioni che non è bello ricordare adesso. Sai anche che fu la più popolare delle
Charlie’s Angels, e che vent’anni fa fece un film in cui sequestrava il suo stupratore, un film che si
chiamava Oltre ogni limite. Se ne parlò parecchio. Qualcuno la ricorda in altre serie tv, e in un film di
Altman del Duemila, Il dottor T e le donne, non il miglior film di Robert Altman.
Sai che tre anni fa si ammalò di cancro al colon, proprio lei che era l’immagine della salute e della
bellezza. Un mese fa, sulla Nbc, andò in onda un documentario in cui raccontava le cure e le dolorose
operazioni che stava subendo. Si sospettava che stesse per morire, ma la prima cosa che pensavi
vedendola era che, nonostante i sessant’anni e la malattia, era sempre bellissima, e che a differenza di
Ryan O’Neal sembrava una persona di carattere. Pare che lui l’avesse convinta a sposarlo, ora che sapeva
di dover morire, ma è morta prima di poterlo fare, il 25 giugno, a Santa Monica.
Uno strano destino ha rubato la scena al dolore di Ryan, che i cinquantenni ricordano ancora soffrire per
la morte di Ali MacGraw in Love Story, una vita fa. E che gli altri hanno visto in Barry Lyndon, uno dei
capolavori di Stanley Kubrick. Perché il 25 giugno, lo stesso giorno in cui Farrah è morta e non lontano da
Santa Monica, a Los Angeles, è morto improvvisamente anche Michael Jackson, il cantante pop più noto
del pianeta. L’emozione per la sua morte misteriosa ha inevitabilmente travolto quella per la scomparsa di
Farrah Fawcett.
Michael Jackson rimarrà nella storia del pop, ma non so se di lui verrà mai ricordata abbastanza una
cosa: è stato sempre assolto dalle accuse infami che gli hanno mosso. Accuse che devono averlo fatto
soffrire indicibilmente. Non è mai stato provato un tubo di tutte le grandiose scemenze che hanno detto di
lui, dalle cose gravi alle leggende metropolitane come quella che avrebbe dormito in una camera
iperbarica per non invecchiare. Si è poi saputo che la camera iperbarica l’aveva comprata davvero, per un
ospedale, ma questo non viene mai detto quando si parla di lui.
Apparentemente Farrah Fawcett e Michael Jackson non avevano molto in comune, a parte il fatto che per
entrambi la parola icona è stata usata senza parsimonia. Ma ho l’impressione che un’altra cosa li
accomunasse: dovevano essere entrambi più intelligenti di quanto sia mai stato detto. Per Michael
Jackson parlano le emozioni che ha saputo comunicare e che ora sono sotto gli occhi di tutti. Per Farrah,
basterebbe la frase che disse a un giornale tv nel 1977: «Quando Charlie’s Angels cominciò ad avere
successo pensai fosse grazie alla nostra bravura, ma quando ebbe un tale successo internazionale capii
che era dovuto al fatto che nessuna di noi portava il reggiseno». Una donna che dice una frase del genere
(e che lascia la serie dopo il primo anno, avrebbe potuto camparci in eterno) non può che essere un
genio, un genio nascosto sotto a un taglio di capelli troppo azzeccato.
Nicoletta Mantovani
«Dovevamo andare a casa sua, a New York. Io sapevo di lui quello che si leggeva sui giornali:
le manie, la mascherina sul viso, il terrore dei germi. Avevo detto a Luciano che probabilmente
Michael Jackson non avrebbe gradito le sue vigorose strette di mano, le pacche sulle spalle o
gli abbracci che mai lesinava.
"È un tipo un po' speciale", gli dissi.
Michael aprì la porta in T-shirt bianca e jeans, era solo, e subito corse incontro a Luciano.
Si sedette sul divano in mezzo a noi e cominciò a parlare con il candore di un bambino.
Dopo pochi minuti, Luciano mi guardò da sotto gli occhiali e, in dialetto, mi disse: "Ma che
storia ta mè cuntè?"»
Nel 1997, con Luciano Pavarotti, Nicoletta Mantovani invitò Michael Jackson.
Quanto alle sue condizioni di salute, Zard sottolinea: "Tutto nella sua vita era stato
strumentalizzato. Aveva una grave malattia della pelle, una specie di forma acuta di psoriasi, E
per quanto ne so io, lo schiarimento dipendeva dalla malattia. Non credo che abbia mai avuto la
voglia di essere bianco. Tutti i suoi amici e collaboratori erano neri. Credo che l'unico intervento
che si sia fatto e' quello al naso. Il resto e' tragedia sceneggiata dai media", conclude Zard.