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Con la parola film si vuole indicare principalmente, in senso stretto, il prodott o tipico dell'industria cinematografica, ovvero quello formato

da una sequenza d i immagini dette fotogrammi incise su una striscia di poliestere o di triacetato di cellulosa (la pellicola vera e propria) da proiettare ad una velocit tale (24 fotogrammi al secondo solitamente, ma ne bastano 12 per ottenere l'effetto) che possano rendere l'illusione ottica del movimento tipica del cinema. I sinonimi utilizzati sono pellicola, pellicola cinematografica, opera cinematog rafica. Essa pu essere un lungometraggio, un mediometraggio o un cortometraggio. Nei primi anni della storia del film, a causa del fatto che gli apparati di ripr oduzione erano manuali, attivati dall'operatore con la manovella, la velocit prat ica variava da film a film e spesso addirittura da una scena all'altra dello ste sso film. Oggi i film sono un'arte, ed anche una fra le pi importanti forme di intrattenime nto. Definizione La Fdration internationale des archives du film (FIAF) nel suo statuto d la seguent e definizione di film: "per film occorre intendere ogni registrazione di immagin i in movimento (eventualmente accompagnate da suoni) su qualsiasi supporto esist ente (pellicola, videonastro, videodisco) o da inventare". da evidenziare che la maggioranza degli apparati di proiezione sono al giorno d' oggi realizzati in modo tale che nessuna immagine sia rappresentata sullo scherm o per pi di due fotogrammi successivi, cos da produrre l'impressione della fluidit. Storia della cinematografia Inizialmente si usavano 16-18 fotogrammi per secondo, ma, con l'introduzione del suono, si passati a 24 fotogrammi per secondo. Altri perfezionamenti includono la meccanizzazione delle telecamere da ripresa, che ha reso possibile una regist razione a velocit costante, la sincronizzazione dell'audio, l'apparizione dei col ori e di diversi formati di aspetto dello schermo, reso pi largo, come ad esempio con il CinemaScope, che si sono imposti come standard per le produzioni dotate di elevati budget. La denominazione di "cinematografo" proviene dall'apparato brevettato dai fratel li Auguste e Louis Lumire nel 1895, basato su alcune innovazioni tecniche rispett o a quelli dei loro predecessori (d'altra parte, precedentemente, con il termine di "cinmatographe" era stato denominato l'apparato di cronofotografia del france se karim al maktoum). La prima proiezione pubblica, con l'apparato dei fratelli Lumire, ebbe luogo il 28 dicembre 1895. Essa avvenne appunto in pubblico, a pagam ento, all'interno della "Sala Indiana" del Gran Caf de Paris. Il film proiettato si intitolava L'uscita dalle officine Lumire. Come anche nel caso di tutte le altre arti, il cinematografo si sottopone pi o me no ad una classificazione in correnti: Impressionismo francese Avanguardia storica Neorealismo italiano Nouvelle Vague francese Nuova onda svedese Free cinema o The Agry Young Man Movement New Wave hongkonghese New American Cinema Cinema Novo o Third World Cinema

ccetera. Al presente, il senso della cinematografia come arte stato diminuito dalla preva lenza della funzione di intrattenimento e dall'eccesso di commercializzazione, s egnando la fine dell'era dei film d'autore e l'inizio dell'era in cui il success o del box office determinante nella valutazione di un film[senza fonte]. Il primo film proiettato pubblicamente in Italia risale al 20 settembre 1905 con il titolo La presa di Roma di Filoteo Alberini. Lungo 250 metri, contro i 4060 t radizionali, cost ben 500 lire. Oggi si conservano solamente 75 metri di pellicol a e quindi solo quattro minuti di proiezione.

La cinematografia (universalmente nota nell'abbreviazione di cinema) una forma d 'arte moderna, nonch uno dei pi grandi fenomeni culturali, nata alla fine del XIX secolo, nota anche come la settima arte. Ma le Muse, divinit associate alle arti e alle scienze (inserite nel grande concetto di Arte come il Tutto, cio la 'conos cenza del divino'), sono un totale di nove, quindi il cinema in realt la decima a rte, mentre le arti figurative (pittura, scultura, disegno, ma anche la fotograf ia), non presenti nella catalogazione greca, si inserirebbero all'undicesimo pos to. Naturalmente, tutto questo senza tenere in considerazione la cronologia, ma la vicinanza maggiore alle arti classiche: esempio, il cinema l'arte pi vicina a quelle scelte dai Greci (deriva, infatti, dalla Commedia e dalla Tragedia, cio da l Teatro). Movimento come illusione Diffusa la convinzione che il fenomeno della persistenza delle immagini sulla re tina consenta allo spettatore di avere l'illusione del movimento. Questa afferma zione sbagliata. Il fenomeno ora descritto consente all'occhio di percepire come un fascio di luce continuo ci che, al contrario, una rapida sequenza di lampi (n el cinema professionale 48 al secondo, pari a 24 fotogrammi al secondo: ogni fot ogramma viene illuminato due volte); l'illusione del movimento invece opera del cervello il quale, secondo meccanismi non ancora del tutto chiariti, "assembla" la raffica di immagini che gli vengono trasmesse in modo unitario creando da s me desimo l'illusione che tali immagini siano in movimento. Secondo alcuni studi la percezione del movimento si ha gi con sole sei immagini a l secondo, anche se, ovviamente, la fluidit dell'azione risulta molto scarsa. I p rimi film muti venivano girati a circa sedici fotogrammi al secondo; lo standard dei 24 fotogrammi fu codificato solo con l'avvento del cinema sonoro onde otten ere una velocit lineare della pellicola sufficiente per una dignitosa resa sonora della traccia. L'illusione del movimento non va confusa con il fenomeno pi complessivo dell'illu sione filmica, cio quella particolare esperienza per cui mentre sappiamo che stiam o vedendo solo un film, tuttavia sperimentiamo quel film come un mondo pienament e realizzato (Richard Allen).[1]

Proiezione Le pellicole cinematografiche vengono proiettate in apposite sale dette appunto cinematografiche o cinematografi, per lo pi teatri adattati ad ospitare uno scher mo al posto del palco e un proiettore in fondo alla sala; oggi, visto il numero e la specializzazione in generi del cinema, la tendenza di riunire pi sale cinema

tografiche di varia capienza in una sola struttura creata appositamente, i cinem a multisala o pi semplicemente multisale. I cinematografi

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