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REGOLAMENTAZIONE

Servizi voce e multimediali su IP: aspetti regolamentari

PAOLO AURELI LUCA BARBETTA GIOVANNI MARTINI

La disponibilit di nuove tecnologie IP per la fornitura di servizi voce e multimediali rappresenta, al tempo stesso, una sfida ed unopportunit per i vari attori del mondo delle telecomunicazioni e dei servizi informatici e pone anche una serie di nuovi quesiti per il regolatore. In presenza di uno scenario in continua evoluzione, larticolo fornisce una istantanea dellattuale quadro della regolamentazione sui servizi emergenti ed innovativi con lutilizzo delle tecnologie IP. In particolare descrive levoluzione del quadro regolamentare, in ambito nazionale ed internazionale, cos come emerge in Europa a valle della recente definizione di un framework regolamentare innovativo.

1. Introduzione
Il framework regolamentare europeo definito nel 2002, costituisce lapprodo di un percorso normativo, iniziato nei primi anni 90, che ha avuto lobiettivo di indicare le regole, armonizzate a livello europeo, relative alla fornitura dei servizi di comunicazione elettronica in un contesto liberalizzato e competitivo. Il quadro regolamentare definito dal framework rende disponibili al mercato e allindustria un insieme di principi applicabili anche a servizi innovativi la cui offerta resa possibile dallevoluzione tecnologica e, in particolare, dallutilizzo delle tecnologie IP. Il framework regolamentare europeo stato recepito in Italia con il Decreto Legislativo del 1 agosto 2003, n. 259 Codice delle comunicazioni elettroniche [1] che costituisce lattuale quadro di riferimento regolamentare nazionale.

2. Lutilizzo delle tecnologie IP negli anni 90: servizi dati e servizi di telefonia vocale
In seguito alla direttiva 90/388/CEE del 24 luglio 1990 [2], che era relativa alla concorrenza nei mercati dei servizi di telecomunicazioni e nella quale si definiva il servizio che poteva essere offerto dagli Operatori di telecomunicazioni negli Stati Membri (direttiva servizi), la Commissione Europea ha emanato negli anni successivi una serie di comunicazioni allo scopo di precisare alcuni aspetti applicativi della direttiva 90/388/CEE in merito alla definizione di telefonia vocale. Si precisa, inoltre, che gi la comunicazione CE del 1988 [3] concludeva che, allepoca, i servizi di comunicazione vocale su Internet non potevano, in linea di principio, essere fatti rientrare nella telefonia vocale, in quanto non erano in grado di soddisfare contemporaneamente

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tutti e quattro i criteri sottoelencati della definizione di telefonia vocale contenuta nella direttiva sui servizi, ossia: essere oggetto di unofferta commerciale; essere forniti al pubblico; essere effettuati in partenza e destinazione di punti terminali della rete pubblica commutata; fornire trasporto diretto e commutazione in tempo reale del messaggio vocale ed, in particolare, garantire lo stesso livello di affidabilit e di qualit di riproduzione vocale fornito dalla rete telefonica pubblica commutata (PSTN). La comunicazione CE del 2000 [4], emanata in seguito ad una consultazione pubblica sullargomento condotta nellestate del 2000, confermava lorientamento da parte della Commissione di escludere dalla definizione di telefonia vocale la telefonia via Internet, ad eccezione dei casi in cui la telefonia via Internet soddisfacesse i quattro criteri elencati. Questo significava che gli Stati membri dovevano consentire ai fornitori di connessioni o di servizi su Internet di offrire servizi di telefonia via Internet sulla base delle semplici autorizzazioni generali alla trasmissione di dati e, quindi, non era giustificato lobbligo di una licenza individuale. Inoltre, veniva evidenziata lapplicazione del principio della neutralit rispetto alla tecnologia utilizzata: i servizi di comunicazione vocale che soddisfacevano i quattro criteri contenuti nella direttiva servizi erano considerati sostituti della telefonia vocale fornita mediante tecnologie tradizionali. In questo caso, tali servizi sarebbero stati quindi assoggettati al regime regolamentare applicabile ai servizi di telefonia vocale. Inoltre, la comunicazione del 2000 precisava che, al fine di ritenere soddisfatto il criterio del trasporto diretto e della commutazione della voce in tempo reale, era sufficiente che il servizio di comunicazione vocale venisse considerato ed utilizzato dai consumatori, per via delle sue caratteristiche, come sostituto dei servizi vocali su circuiti PSTN. Questo criterio poteva altres considerarsi soddisfatto quando il prestatore del servizio garantiva ai suoi clienti la qualit e laffidabilit della rete PSTN.

3. Il nuovo Framework regolamentare europeo e suo recepimento nazionale


Le attivit della Commissione Europea relative allevoluzione della regolamentazione nel settore delle telecomunicazioni sono approdate, nel marzo del 2002, alla definizione di un nuovo framework regolamentare per le comunicazioni elettroniche. Tale nuovo quadro regolamentare europeo, che supera in modo significativo il precedente regime regolamentare delle telecomunicazioni, sancisce i principi regolamentari da applicare a qualsiasi rete e servizio di TLC ed costituito dalle seguenti direttive: direttiva 2002/21/CE che istituisce un quadro normativo comune per le reti e i servizi di comunicazione elettronica (Direttiva Quadro) [5];

direttiva 2002/20/CE relativa alle autorizzazioni per le reti e i servizi di comunicazione elettronica (Direttiva Autorizzazioni) [6]; direttiva 2002/19/CE relativa allaccesso alle reti di comunicazione elettronica e alle risorse correlate e allinterconnessione delle medesime (Direttiva Accesso) [7]; direttiva 2002/22/CE relativa al servizio universale e ai diritti degli utenti in materia di reti e servizi di comunicazione elettronica (Direttiva Servizio Universale) [8]; direttiva 2002/58/CE relativa al trattamento dei dati personali e alla tutela della vita privata nel settore delle comunicazioni elettroniche (Direttiva relativa alla vita privata e alle comunicazioni elettroniche) [9]. Gli obiettivi, che la Commissione Europea ha inteso perseguire nella definizione del nuovo framework regolamentare, sono stati quelli di promuovere la competizione nella fornitura dei servizi di telecomunicazioni, incoraggiare gli investimenti, incentivare linnovazione assicurando il massimo dei benefici ai cittadini, favorire lo sviluppo e lidentit del mercato europeo. La Commissione Europea ha inteso raggiungere tali obiettivi prevedendo un insieme di regole la cui applicazione armonizzata a livello europeo garantendo, al contempo, un livello, sia pur minimo, di flessibilit in ciascuno Stato membro che consenta di tener conto delle diverse specificit nazionali. Un aspetto importante, sancito nel nuovo framework regolamentare, consiste nellaffermazione del principio della neutralit tecnologica intesa come laffermarsi di un approccio indipendente dalla tecnologia utilizzata nella valutazione regolamentare dei servizi offerti. Inoltre, con il nuovo framework regolamentare la Commissione Europea ha favorito la riduzione della regolamentazione specifica di settore di tipo preventivo (ex ante) ed un utilizzo crescente del diritto della concorrenza (Competition Law). Le direttive citate, sono state recepite in Italia con il Decreto Legislativo del 1 agosto 2003, n. 259 Codice delle comunicazioni elettroniche [1] (denominato Codice nel seguito), ad eccezione della direttiva relativa alla Privacy recepita a giugno 2003 con il Decreto Legislativo n. 196 Codice in materia di protezione dei dati personali [10]. In tal modo veniva superato il DPR n. 318 del 19 settembre 1997 Regolamento per lattuazione di direttive comunitarie nel settore delle telecomunicazioni [11] che ha consentito in Italia la liberalizzazione del mercato dei servizi di telecomunicazioni costituendo, per un quinquennio, il quadro regolamentare nazionale di riferimento. I servizi innovativi voce e multimediali forniti su tecnologie IP rientrano nellambito di applicazione del nuovo quadro regolamentare e, al fine di valutare i vincoli regolamentari relativi alla fornitura di tali servizi, opportuno tenere in conto i due seguenti principi: approccio regolamentare tecnologicamente neutrale che prevede lapplicazione degli obblighi regolamentari ai servizi indipendente-

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mente dalla tecnologia utilizzata per la loro fornitura. Ci comporta che il tipo di regolamentazione associata ai servizi forniti su tecnologia IP non si basi sul fatto che il servizio sia offerto attraverso lutilizzo di piattaforme basate su IP, ma su come definito e caratterizzato il servizio; processo armonizzato della regolamentazione a livello europeo che prevede un preciso ruolo di coordinamento e controllo da parte della Commissione Europea. Pertanto lanalisi dei vincoli regolamentari relativi a particolari offerte innovative su tecnologia IP deve necessariamente tenere in considerazione le posizioni e gli orientamenti CE in materia. Al fine dellindividuazione dei vincoli regolamentari applicabili ai servizi innovativi forniti su tecnologie IP risulta utile evidenziare gli obblighi previsti dalla normativa vigente a cui devono sottostare gli operatori che forniscono servizi di telecomunicazioni. Il Codice, a recepimento della normativa comunitaria di riferimento, denomina i generici servizi di comunicazione come Servizi di Comunicazione elettronica (in inglese Electronic Communication Service - ECS). Tali servizi, che possono essere forniti in ambito pubblico o privato (ECS pubblici e privati) sono definiti come: servizi forniti di norma a pagamento consistenti esclusivamente o prevalentemente nella trasmissione di segnali su reti di comunicazioni elettroniche, compresi i servizi di telecomunicazioni ed i servizi radiotelevisivi [] (art. 1 comma gg). Nellambito degli ECS viene definito il servizio telefonico tradizionale denominato Servizio Telefonico Accessibile al Pubblico (in inglese Publicly Available Telephone Service - PATS), che rappresenta un particolare tipo di ECS. Il Codice definisce il PATS come: servizio accessibile al pubblico che consente di effettuare e ricevere chiamate nazionali ed internazionali e di accedere ai servizi di emergenza tramite uno o pi numeri che figurano in un piano di numerazione nazionale o internazionale, e che pu inoltre, se necessario, includere uno o pi dei seguenti servizi: l'assistenza di un operatore; i servizi di elenco abbonati e consultazione; la fornitura di telefoni pubblici a pagamento; la fornitura del servizio a condizioni specifiche; la fornitura di apposite risorse per i consumatori disabili o con esigenze sociali particolari; la fornitura di servizi non geografici (art. 1 comma hh). Dal Codice si evince un approccio di regolamentazione crescente partendo dallECS privato, passando per il servizio ECS pubblico verso il servizio PATS. Non prevista, infatti, una regolamentazione specifica per il servizio ECS privato, la cui fornitura soggetta solo ad autorizzazione generale a garanzia del rispetto delle norme di sicurezza, di protezione ambientale, di salute della popolazione ed urbanistiche. La fornitura di ECS pubblico soggetta, invece, ad un insieme di condizioni derivanti dallautorizzazione generale che, secondo quanto previsto nel Codice, sono almeno

le seguenti: stipulazione di un contratto tra il fornitore del servizio e lutente (art. 70); pubblicazione dei parametri di qualit dei servizi a fini comparativi per la difesa dei consumatori (art. 72); garanzia delle prestazioni per lAutorit Giudiziaria (art. 28 e 96); negoziazione, su richiesta di OLO e nellambito della stessa autorizzazione generale, dellinterconnessione (art. 41) ed eventuali imposizioni del regolatore sullinterconnessione per gli operatori che controllano laccesso agli utenti finali (art. 42); verifica delle condizioni di dominanza su mercati rilevanti esistenti (art. 19); eventuale gestione delle morosit (art. 79 ed allegato 4 parte A). Per la fornitura del PATS il Codice prevede, oltre alle prescrizioni previste per lECS pubblico, un insieme di obblighi ulteriori che caratterizzano in modo specifico il servizio telefonico tradizionale. In particolare, a difesa dei diritti degli utenti e della privacy, i fornitori del PATS devono garantire: accesso al servizio di emergenza 112 con fornitura di informazioni di localizzazione del chiamante (art. 76); accesso ai codici di numerazione pan-europea ETNS (art. 77); accesso alle numerazioni non geografiche di/da altri Stati della UE (art. 78); fornitura della Number Portability (art. 80); trasparenza tariffaria mediante pubblicazione dei prezzi (art. 71); fornitura del Calling Line Identification - CLI (art. 79 e allegato 4 parte B); prestazioni di oscuramento del CLI e della linea connessa, blocco delle chiamate con CLI oscurato e blocco del trasferimento di chiamata (art. da 125 a 128 del Codice Privacy); integrit della rete ed accesso ininterrotto ai servizi demergenza (solo per gli operatori di telefonia fissa) (art. 73). Questi obblighi si applicano a tutti i fornitori del servizio PATS, mentre per gli operatori designati alla fornitura del Servizio Universale si applicano anche i seguenti obblighi aggiuntivi: fornitura generalizzata del servizio telefonico sul territorio nazionale ad un prezzo accessibile (art. 53 e 59); fornitura, oltre alla telefonia, anche del servizio fax/dati e dellaccesso efficace 1 ad Internet (art. 54); fornitura, in forma cartacea e/o elettronica, di un elenco degli abbonati relativo alla rete urbana di appartenenza (art. 55); disponibilit di telefoni pubblici a pagamento nelle aree non adeguatamente servite (art. 56);
(1)

Il termine efficace, pur non essendo stato quantificato nel Codice, va riferito, come derivabile nella Direttiva europea Servizio Universale [8] al Considerata 8, ad una velocit tale da permettere laccesso ai servizi elettronici on line, quali quelli forniti sulla rete Internet pubblica.

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dei servizi basati sul protocollo IP ed, in partico messa a disposizione di misure speciali per lare, del VoIP, anche in considerazione del principio utenti disabili (art. 57); di neutralit tecnologica. rispetto di determinati parametri di qualit stanNel corso del 2003 la Commissione Europea ha dard e relative modalit di misura; in particolare commissionato uno studio di natura tecnico-regosono previsti livelli minimi di qualit per il provilamentare su VoIP alla societ di consulenza sioning, lassurance, laccuratezza della fatturaAnalysys [13], allo scopo di analizzare ed identifizione e tempo di instaurazione di una chiamata care le relative principali problematiche regolamen(art. 61); tari. Le risultanze di tale lavoro sono state sottopo la fornitura di alcune prestazioni accessorie ste, per una prima fase di discussione, agli enti quali il blocco selettivo gratuito di chiamata, la istituzionali interessati ed agli operatori dellindudocumentazione dettagliata gratuita delle chiastria e del mercato interessati. mate, la gestione delle morosit con comunicazione anticipata al cliente della cessazione del collegamento ed applicata al solo servizio interessato (art. 60). Nella tabella 1 riportata una sintesi delle differenze tra gli obblighi per i genePATS fisso PATS mobile ECS rici ECS rispetto a quelli per il PATS. Come verr meglio descritto nel Contratti Si Si Si seguito, il servizio voce su tecnologia IP, Si No No Controllo della spesa VoIP (Voice over IP), indica un insieme di offerte con caratteristiche anche molto Interoperabilit end to end Si Si Si diverse tra loro. Pertanto non esiste unudelle reti e servizi nica regolamentazione per il VoIP, ma Number Portability Si Si No questa dipende dalle specifiche caratteristiche del servizio offerto. In particolare, Pubblicazione informazioni sulla Qualit a seconda di come viene caratterizzato e Si Si Si definito il servizio dalloperatore, questo Integrit/disponibilit delle reti e srevizi Si No No potr essere soggetto ai vincoli regolamentari del PATS o a pi leggeri obblighi relativi al generico servizio ECS, che PATS fisso PATS mobile ECS Pricing e sicurezza/emergenza potranno essere in ogni caso definiti in dettaglio dal regolatore. Prestazioni per l'Autorit Giudiziaria Si Si Si Dallanalisi del Codice, ed in coerenza con l a p p ro c c i o seguito dalla Si Si Si Prestazioni Privacy Commissione Europea nellambito della definizione del nuovo framework regolaCalling Line Identification (CLI) Si Si No mentare, risulta che, ai fini della valutaAccesso ai servizi di emergenza zione regolamentare, la discriminazione Si Si No con localizzazione di un servizio tra PATS e generico ECS Accesso "ininterrotto" ai servizi di basata sul principio di sostituibilit, Si No No emergenza s o p r a t t u t t o n e l l a p e rc e z i o n e d e l cliente. Ci comporta che un servizio ECS = Electronic Communications Service offerto dalloperatore come sostitutivo PATS = Publicly Available Telephone Service del servizio telefonico tradizionale (PATS) e che percepito dal cliente come tale, soggetto ai medesimi obblighi del PATS, mentre i servizi che, in base alle loro TABELLA 1 Insieme degli obblighi per operatori ECS o PATS. caratteristiche di offerta si discostano dalla telefonia tradizionale e vengono Successivamente, nella seconda parte del percepiti dal cliente come distinti da essa, sono 2004, la Commissione Europea ha emanato un soggetti ad una regolamentazione di peso modudocumento di Consultazione pubblica sul tema lato e giustificato. della regolamentazione per il VoIP [14], allo scopo di evidenziare i propri orientamenti relativi ai prin4. Iniziative della Commissione Europea e degli cipi di base per lapplicazione del quadro regolaEnti di regolamentazione internazionali su VoIP mentare europeo ai servizi innovativi basati su IP ed, in particolare, al VoIP e per sondare le reazioni Lemanazione del framework regolamentare dei soggetti coinvolti (operatori, fornitori, ...). europeo da parte della Commissione Europea, Gli aspetti pi significativi del documento di superando, anche per i servizi dati, il precedente Consultazione, che forniscono indicazioni sugli regime regolamentare, come riassunto in preceorientamenti che emergono dalla Commissione denza, ha determinato lesigenza di affrontare, alla Europea sul tema, sono riassunti nei seguenti luce dei nuovi paletti regolamentari, la tematica punti:

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il VoIP una tecnologia che pu essere utilizaffrontare gli investimenti pi ingenti per lofferta di zata per fornire una variet di servizi di servizi di telefonia di base (PATS) e garantire, comunicazione elettronica; quindi, lottemperanza ai relativi obblighi. in aderenza al quadro regolamentare europeo, i Per un operatore che fornisce solo generici servari player possono entrare nel mercato dei vizi ECS sono limitati gli obblighi ma anche i servizi VoIP ed ECS, se coerenti con le condidiritti acquisiti. Infatti, come si evince con magzioni di Autorizzazione generale applicabile giore dettaglio nella tabella 2, ad esempio gli abbonello Stato Membro; nati ad un ECS non hanno il diritto alla portabilit la pressione regolamentare deve essere modudel numero e ad essere inseriti nelle Directory lata in considerazione della tipologia di servizio pubbliche (elenchi abbonati). offerto; la nomadicit e, in generale, lutilizzo del proprio terminale da differenti accessi di rete un elemento di diffeServizio Generico renziazione rispetto al servizio telefoPATS ECS nico tradizionale. Tale caratteristica Fornitura di un servizio di comunicazione Fornitura del serviezio telefonico accresce le problematiche di rispetto non telefonico di alcuni obblighi regolamentari, tra i Accesso solo a specifiche tipologie di quali le modalit di fornitura dei serAccesso a tutte le numerazioni E.164 numerazione E.164 vizi di emergenza ed i livelli di dispoNegoziazione dell'interconnessione Negoziazione "regolamentata" della nibilit ed affidabilit del servizio; "commerciale" interconnessione la continua crescita delle offerte Accesso all'Offerta di Riferimento Limitato accesso ad offerte relative a servizi VoIP pu avere ed offerte regolamentate wholesale regolamentate wholesale impatti sostanziali sui modelli di Originare/terminare chianate interconnessione definiti nellambito telefoniche nazionali ed internazionali delle tecnologie tradizionali PSTN; la disponibilit di numerazioni geoNumber Portability grafiche e non geografiche sar importante per il successo dei servizi Carrier Selection e Preselection VoIP. Il documento di consultazione ha fornito anche una significativa proposta di ECS = Electronic Communications Service PATS = Publicly Available Telephone Service classificazione, ad utilizzo regolamentare, delle varie offerte VoIP, che pu essere riassunta nel seguente modo: offerte VoIP senza la fornitura di un TABELLA 2 Esempi di diritti acquisiti dagli operatori per ECS o PATS. servizio che consistono nella fornitura di un prodotto (cio un software per PC); tali offerte non ricadono nella regolaNel caso di fornitura della telefonia di base tramentazione europea e, di conseguenza, non mite tecnologia VoIP, la Commissione propone, in sono soggette agli obblighi e diritti associati; considerazione delle limitazioni intrinseche della reti private corporate che sono classificabili tecnologia IP, di non imporre la totalit degli obblinella regolamentazione europea come ECS prighi della telefonia (ad esempio, nel caso dellacvati, quindi senza particolari obblighi regolacesso ai servizi di emergenza, la telealimentamentari, eccetto laderenza al regime di autorizzione, ...), ma di limitarsi ad indicare una chiara zazione generale. Ci si applica, ad esempio, al informativa alla clientela sulle caratteristiche e caso di utilizzo della tecnologia IP allinterno limitazioni del servizio offerto. della rete core di un operatore come la rete Di particolare rilievo risultano le attivit del backbone realizzata da Telecom Italia per il trafgruppo ERG (European Regulatory Group), forum fico telefonico di lunga distanza; delle Autorit regolamentari europee di settore servizi VoIP disponibili al pubblico che ricadono finalizzate allindividuazione di linee guida comuni nella regolamentazione europea ed, esistendo per la regolamentazione del VoIP, a sostegno della una notevole variet di offerte, la connotalibera concorrenza nel mercato e della diffusione zione regolamentare dipende dalla specifica dei servizi VoIP. Nel febbraio 2005 ERG ha appronatura del servizio offerto. vato latteso Common Statement for VoIP regulaNel caso, ad esempio, dei generici ECS si applitor y approaches che, in sostanza, indica il cano obblighi limitati alla notifica di inizio attivit, al seguente approccio regolamentare per il VoIP: finanziamento del Servizio Universale, la stipula di in considerazione che, al momento, non posun contratto con il cliente e la pubblicazione dei sibile prevedere il reale sviluppo del mercato, parametri di qualit. Ci, in particolare, stato si configura un mercato emergente; di consescelto dal regolatore europeo per favorire linguenza lanalisi del VoIP, nellambito del quagresso nel mercato di nuovi soggetti che, in una dro regolamentare europeo, sar pi approfase iniziale, possono offrire tali tipologie di servizi priata quando il mercato sar sufficientemente e, successivamente, possono essere in grado di sviluppato;

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le barriere allingresso devono essere ridotte, considerando anche che le varie componenti (servizio, accesso e trasporto) possono essere fornite da differenti operatori/provider e che le reti IP hanno la potenzialit di abilitare unampia variet di nuovi servizi voce, alcuni dei quali differenti dalla telefonia di base, e di favorire la convergenza tra voce, video e dati; si rimanda alle Autorit nazionali il chiarimento di ulteriori diritti ed obblighi per i fornitori dei servizi VoIP. In relazione ai principali obblighi/diritti regolamentari associabili ai fornitori di servizi VoIP, lERG affronta in particolare la prestazione di Number Portability e laccesso ai servizi di emergenza. Per la Number Portability si applica il concetto di neutralit tecnologica e quindi si indicano analoghi diritti regolamentari per tipologie assimilabili di servizi voce. Per quanto riguarda le chiamate ai servizi di emergenza su reti utilizzanti tecnologie VoIP riconosciuta lesistenza di problematiche di fattibilit tecnica, soprattutto per servizi VoIP forniti in nomadicit. Per tale motivo e per evitare ostacoli alla diffusione delle offerte VoIP, ritenuta sufficiente una chiara informativa al cliente delle caratteristiche e limitazioni del servizio offerto. A seguito delle citate attivit della CE e del gruppo ERG ed alla luce dellemergere di un crescente numero di offerte VoIP commerciali, alcune Autorit di settore, europee ed extra-europee, hanno avviato iniziative in ambito nazionale allo scopo di individuare opportune linee guida regolamentari. In tabella 3 fornito lattuale quadro delle principali attivit regolamentari in ambito europeo sul VoIP. Le attivit in ambito europeo sulla regolamentazione del VoIP fanno emergere chiaramente la necessit di regolamenti attuativi in relazione ai principi introdotti dal nuovo quadro regolamentare europeo, anche a seguito dellestensione della regolamentazione alla generalit dei servizi di comunicazione elettronica e quindi anche a servizi dati, video, tv, ... . Pi recentemente, nel corso dei primi mesi dellanno in corso, la Commissione Europea (CE) si limitata ad indicare il seguente posizionamento in materia di VoIP: la voce una delle applicazioni di comunicazione IP-based ed esistono parecchie tipologie di VoIP e nuovi servizi convergenti; lo sviluppo di servizi VoIP non deve essere bloccato e ostacolato sul nascere da una pesante regolamentazione; quindi favorevole un approccio regolamentare light ed armonizzato a livello europeo al fine di incoraggiare la competizione e gli investimenti in innovazione; le possibili alternative emergenti nel mercato delle offerte IP-based sono: utilizzo della tecnologia IP allinterno delle reti core telefoniche, senza visibilit per il cliente servizi/applicazioni IP-based offerte al cliente in aggiunta al servizio telefonico fisso e mobile

servizi VoIP equivalenti dal punto di vista delle prestazioni al PATS, quindi sostitutive della telefonia tradizionale. In tale contesto regolamentare europeo, varie Autorit di regolamentazione europee hanno intrapreso iniziative volte ad individuare le linee guida operative pi adatte a favorire lo sviluppo di nuove offerte basate sulla tecnologia IP, evitando, nel contempo, possibili distorsioni e garantendo unadeguata tutela della clientela. In questa attivit si distinta lAutorit di settore inglese, Ofcom, che ha individuato linee guida che possono essere ritenute di riferimento per la generalit delle Autorit di settore e, quindi, di particolare interesse per tutti. Tali linee guida si possono riassumere nei seguenti aspetti: la connotazione regolamentare di unofferta (generico ECS o PATS) di pertinenza delloperatore; la definizione di un codice di autoregolamentazione degli operatori deve essere fatta in accordo con il regolatore; lofferta di servizi deve uniformarsi ai seguenti principi: i nuovi servizi voce possono garantire laccesso ai servizi di emergenza, anche senza soddisfare le modalit imposte per il PATS; i provider VoIP sono incoraggiati a sviluppare soluzioni per una corretta localizzazione dellutente; i servizi voce offerti in nomadicit non devono essere soggetti agli obblighi di integrit e disponibilit di rete imposti per il PATS da postazione fissa; la telealimentazione risulta una condizione non ragionevole per servizi voce diversi da quelli offerti su linea POTS/ISDN; deve essere fornita al cliente corretta e completa informativa delle caratteristiche del servizio e delle differenze rispetto alla telefonia di base. Il tema della regolamentazione delle offerte VoIP presenta una particolare complessit anche a causa della natura globale nelle modalit di fornitura abilitate dalla tecnologia IP, in particolare nel caso in cui sia sufficiente alla clientela un generico accesso ad Internet per sottoscrivere una pluralit di offerte VoIP di differente natura e gestite da differenti provider. Inoltre, in tali casi, la localizzazione dei punti di accesso e di raggiungibilit del cliente (ad esempio, mediante apposite procedure di registrazione on line ) possono essere, almeno dal punto di vista tecnologico, a carattere sovranazionale; ci rappresenta un notevole plus del VoIP, ma determina problematiche nuove a livello regolamentare e di controllo di abusi o utilizzi illegali di tali servizi. In Europa tali problematiche sono affrontate nel quadro regolamentare per la fornitura di servizi, indicando la necessit, per un provider, di disporre in ogni Stato membro, nel quale intende commercializzare offerte di servizi di comunicazione elettronica (ad esempio, VoIP), di apposito titolo autorizzatorio e quindi di essere anche soggetto alla

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legislazione nazionale. In tal modo la questione vera come controllare i provider di Stati extra europei e ci ha suggerito alla Commissione Europea di avviare contatti con altri enti regolamentari esteri, a partire da FCC (Federal Communications Commission) in USA ed il Ministry of Internal Affairs and Communications (MIC) in Giappone. Tali contatti hanno lo scopo di condividere le problematiche e definire possibili sinergie in materia.

Nella tabella 3 sintetizzato lo stato delle attivit regolamentari nei principali Paesi europei ed in USA e Giappone, anche allo scopo di evidenziare differenze e possibili analogie. Dallanalisi del caso USA si evidenzia un approccio regolamentare tradizionalmente differente da quello europeo, essendo basato su unestesa deregolamentazione dei servizi, lasciando libert al mercato di svilupparsi in modo autonomo. In tale contesto, il livello di sicurezza dei

Paese

Iniziative per la regolamentazione del VoIP


Non ancora disponibile un regolamento complessivo di riordino della tematica VoIP e servizi fornibili su IP ed accessi a larga banda. La questione del VoIP stata affrontata nellambito delle analisi dei mercati rilevanti "retail" della telefonia, prevedendo che: - i servizi VoIP, soprattutto se "sostitutivi" della telefonia tradizionale, appartengono agli attuali mercati rilevanti; - considerando la natura emergente del VoIP, non sono stati, per il momento, applicati i "remedies", cio obblighi specifici legati alla dominanza, della telefonia tradizionale. Nel corso del 2004 stata indetta da RegTP (attuale BnetZA) una consultazione pubblica sul VoIP, ma non stato emanato, fino ad oggi, alcun provvedimento ufficiale in materia; le problematiche, emerse come pi critiche per il VoIP, sono risultate laccesso ai servizi di emergenza, la numerazione e lunbundling; pur essendo in corso le analisi regolamentari, lapproccio prevalente non quello di assimilare la generalit dei servizi VoIP alla telefonia tradizionale. Nel corso del 2004 stata indetta la consultazione pubblica "Generic obligations of providers of packet switched voice services towards end users" ed i servizi VoIP sono stati suddivisi nelle seguenti categorie di interesse regolamentare: - VoIP interno ad un operatore - VoIP intra-aziendale - Telefonia internet PC-PC - Telefonia IP fissa e nomadica - VoIP su DSL. Solo le ultime due categorie di servizi potrebbero essere soggette a specifici obblighi regolamentari, a seconda che siano connotate come generico ECS o PATS. Consultazione pubblica della CMT nel corso del 2004. Nel febbraio 2005 stato promulgato un provvedimento che prevede che i servizi VoIP siano regolamentati per mezzo del corrente framework regolamentare in qualit di ECS (Electronic Communications Services) e non necessariamente come PATS, in modo da permettere un approccio regolamentare pi leggero. Necessaria maggiore chiarezza da parte della CE per lapplicazione del quadro regolamentare europeo ai nuovi servizi voce La connotazione dellofferta tra generico ECS e PATS di pertinenza delloperatore Individuate le misure transitorie per la connotazione come PATS o ECS ed i relativi obblighi/diritti. Nel gennaio 2003 FCC ha creato un apposito workgroup (IPWG, Internet Policy Work Group) per approfondire le problematiche regolamentari connesse al VoIP. Nellanalisi iniziale il VoIP stato definito essere un servizio di Information technology piuttosto che un servizio di tipo telefonico e, di conseguenza, soggetto ad un approccio "non regolamentato". FCC, considerando le specificit dei servizi VoIP, ha deliberato valutando caso per caso, in assenza di una regolamentazione unitaria ed omogenea; i vari Stati USA agiscono in modo indipendente gli uni dagli altri. Di conseguenza da un approccio inizialmente completamente deregolamentato, si sta seguendo una direzione pi prudenziale verso la definizione di una regolamentazione "minima". Ad inizio 2005 FCC ha dichiarato che i servizi VoIP non devono necessariamente sottostare alle regolamentazioni definite negli Stati per la telefonia ed, in particolare, i provider VoIP non sono obbligati a fornire laccesso ai servizi di emergenza (911). Alcuni Stati (ad es. il caso del Texas contro Vonage) hanno avviato procedimenti contro provider VoIP che non forniscono in modo adeguato laccesso ai servizi di emergenza. Pi recentemente FCC intervenuta sui servizi VoIP con imposizioni regolamentari significative, da un lato impedendo azioni distorsive del mercato da parte degli operatori telefonici (LEC) e dallaltro imponendo alcune prestazioni obbligatorie (accesso ai servizi di emergenza, sicurezza, una chiara informativa al cliente, ...). VoIP classificato come servizio di telecomunicazioni. Adottata una regolamentazione "minima" finalizzata ad assicurare interoperabilit ed affidabilit. Tre classi di servizio: - qualit vocale equivalente ai servizi telefonici tradizionali e prevede necessariamente laccesso ai servizi di emergenza e la portabilit del numero; - qualit equivalente alla telefonia mobile; - minima qualit vocale. Individuati alcuni parametri tecnici di qualit (Listener Speech Quality in aderenza alla Racc. ITU-T G.107, ritardo end to end, probabilit di blocco del servizio) per differenziare in modo oggettivo tali categorie di servizi allo scopo di determinare gli obblighi/diritti regolamentari applicabili (ad es. la tipologia di numerazione assegnabile, ...). FCC = Federal Communications Commission PATS = Publicly Available Telephone Service VoIP = Voice over Internet Protocol

FRANCIA

GERMANIA

OLANDA

SPAGNA

UK

USA

GIAPPONE

CMT = Comission del Mercato de las Telecomunicaciones DSL = Digital Subscriber Line ECS = Electronic Communications Service

TABELLA 3 Iniziative per la regolamentazione del VoIP nei principali Paesi esteri.

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servizi offerti in USA, non comunque inferiore a quello europeo infatti, la FCC agisce ex post nel far rispettare agli operatori la legislazione in materia. In seguito allapplicazione di un approccio deregolamentato alla fornitura di servizi VoIP in USA, la FCC ha avviato attenti monitoraggi della situazione che si venuta a creare nei vari Stati. In alcuni Stati sono state avviate azioni contro i provider che, nella loro offerta dei servizi VoIP, non fornivano alcune prestazioni tipiche della telefonia di base (ad esempio, laccesso ai servizi di emergenza 911). Su tali aspetti, anche a seguito di una significativa pressione dei media contro la possibilit per i provider VoIP di non essere soggetti alla regolamentazione della telefonia di base, FCC intervenuta con imposizioni regolamentari significative impedendo, da un lato, azioni distorsive del mercato da parte degli operatori telefonici (LEC) ed imponendo, dallaltro, alcune prestazioni obbligatorie (accesso ai servizi di emerg e n z a , s i c u re z z a , u n a c h i a r a i n f o r m a t i v a a l cliente, ...). D i ff e re n t e d a l c a s o U S A l e s e m p i o d e l Giappone, pi vicino allapproccio europeo nel prevedere una specifica regolamentazione per il VoIP. Il regolatore giapponese ha individuato una classificazione dei servizi VoIP basata su parametri tecnici molto specifici di qualit con valori di soglia per discriminare le varie categorie regolamentari. Si in presenza di una regolamentazione pi incisiva e matura rispetto a quella europea, adatta ad una situazione di mercato pi evoluta per il VoIP. In considerazione della valenza globale dei servizi di telecomunicazione, soprattutto quelli basati su IP e su Internet, si attendono, dalle attivit congiunte tra i vari enti regolamentari internazionali, significativi contributi per una armonizzazione delle azioni regolamentari, soprattutto sui temi della gestione delle emergenze e della sicurezza delle reti e dei servizi. Ci consentirebbe di assicurare un equilibrio regolamentare a carattere globale. Tali azioni sono evidentemente lunica possibilit per tenere sotto controllo possibili interpretazioni arbitrarie della regolamentazione vigente.

5. Iniziative regolamentari nazionali in materia di VoIP


Se da un lato il Codice delle Comunicazioni ha recepito compiutamente il quadro regolamentare europeo, dallaltro il fenomeno VoIP, in rapida espansione grazie anche alla pressione derivante dallo sviluppo degli accessi broadband in Italia, richiede ormai uno specifico intervento regolamentare. Alla luce del contesto regolamentare europeo ed internazionale, riassunto nelle sezioni precedenti, l AGCom (Autorit per le Garanzie nelle

Comunicazioni) ha promosso alcune iniziative di consultazione con gli operatori ed, in particolare, con la Determinazione n.01/04/CODIP [12] del 5 agosto 2004, ha istituito un gruppo di lavoro sulle problematiche attuative della regolamentazione anche in materia di nuovi servizi basati su IP. Successivamente, allo scopo di acquisire le posizioni degli operatori sul tema ed indirizzare quindi i lavori del gruppo, lAGCom ha indetto una consultazione pubblica su tali argomenti mediante un questionario, pubblicato sul sito web dellAGCom in data 29 settembre 2004, sulle principali tematiche di natura regolamentare connesse ai servizi VoIP. Tale attivit ha consentito ad AGCom di inquadrare i punti di vista dei vari soggetti nazionali interessati, a partire dagli operatori e service provider, allo scopo di disporre della generalit degli elementi utili per lindividuazione delle linee guida regolamentari nazionali sulla tematica VoIP. A fine aprile 2005, AGCom ha emanato una prima proposta di Linee guida regolamentari per i servizi VoIP, invitando i soggetti interessati a fornire le proprie considerazioni. Tale documento proponeva, in sintesi: di classificare come PATS i servizi VoIP che utilizzano numerazioni del piano di numerazione nazionale (Racc. ITU-T E.164), di tipo geografico e non geografico, e che si interconnettono alla rete PSTN per originare e terminare chiamate; ci determina lassunzione per tali servizi VoIP di tutti gli obblighi e diritti regolamentari oggi gi in vigore per i servizi telefonici tradizionali; almeno in fase iniziale, richiedere, solo nei limiti della fattibilit tecnica, la fornitura di alcune prestazioni obbligatorie per gli operatori PATS, quali un adeguato trattamento delle chiamate ai servizi di emergenza (la localizzazione dellutente e linstradamento della chiamata al centro di emergenza pi vicino) e lidentificazione della linea chiamante; allo scopo di favorire la diffusione di servizi innovativi (quali i servizi VoIP nomadici) e nel rispetto del principio di neutralit tecnologica, garantendo nel contempo lintegrit del piano di numerazione nazionale e la trasparenza nei confronti dellutente, adottare il seguente approccio sulla numerazione telefonica: numerazione geografica solo per servizi VoIP non nomadici; nuova categoria di numerazione non geografica per servizi VoIP nomatici; I l d o c u m e n t o , c o n t e n e n t e l a p ro p o s t a d i linee guida regolamentari per il VoIP, stato sottoposto a consultazione pubblica terminata il 12 maggio 2005. In seguito a tale consultazione, il 18 luglio 2005, lAGCom ha pubblicato sul proprio sito la Delibera 26/05/CIR Consultazione pubblica concernente proposte di interventi regolamentari in merito alla fornitura di servizi VoIP (voice over inter net protocol). In sintesi, con tale

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Delibera lAGCom propone una classificazione dei servizi VoIP in tre categorie ad uso regolamentare: 1. Servizi VoIP assimilabili ai servizi telefonici tradizionali: servizi soggetti al rispetto degli obblighi previsti dalla normativa vigente per i servizi telefonici accessibili al pubblico (PATS), tra cui la portabilit del numero tra operatori, laccesso ai servizi demergenza, lintegrit della rete, la disponibilit della rete telefonica pubblica e dei servizi telefonici accessibili al pubblico in postazione fissa confrontabile con quella della telefonia vocale tradizionale su rete a commutazione di circuito, il rispetto dei parametri tecnici minimi di qualit dei servizi VoIP (per quanto attualmente definiti o in corso di definizione nelle sedi normative competenti), il rispetto di livelli di sicurezza non inferiori a quelli della telefonia vocale tradizionale, il rispetto degli obblighi derivanti dalle imposizioni dellAutorit sui servizi di telefonia fissa quali la delibera n. 254/04/CSP nellambito del quadro generale definito dalla delibera n. 179/03/CSP. Tali obblighi limitano la possibilit di tale tipologia di servizi ai soli operatori che controllano laccesso (ad es. operatori in ULL o con accesso diretto, oppure operatori in Shared access); 2. Servizi VoIP innovativi : servizi che potranno essere forniti su una nuova numerazione non geografica dedicata del Piano di Numerazione Nazionale sulla decade 5, con la possibilit di offrire servizi nomadici. In tale classificazione rientrano servizi telefonici accessibili al pubblico con caratteristiche aggiuntive ed alternative rispetto ai servizi telefonici tradizionali offerti sulla rete telefonica pubblica a commutazione di circuito; tra le prestazioni aggiuntive incluso, a titolo di esempio, il nomadismo; 3. Servizi di comunicazione elettronica: servizi che non utilizzano risorse del Piano di Numerazione Nazionale. Le proposte contenute nella citata delibera sono state oggetto di una consultazione pubblica formale che si conclusa il 2 settembre 2005. In seguito alla chiusura di tale consultazione sono attesi specifici provvedimenti in materia da parte di AGCom. Anche il Ministero delle Comunicazioni ha recentemente riavviato le attivit della Commissione VoIP, operante in ambito Istituto Superiore delle Comunicazioni e delle Tecnologie delle Informazioni (ISCTI), con lo scopo di approfondire gli aspetti della sicurezza e della qualit del servizio connessi con la fornitura di servizi innovativi e convergenti su piattaforme IP. Sono in corso, in tale ambito, le attivit per lapprofondimento degli aspetti tecnico-regolamentari con lobiettivo di chiarire le modalit operative per lattuazione del nuovo quadro regolamentare, con particolare riferimento alla qualit dei servizi voce offribili su piattaforme IP.

6. Inquadramento regolamentare e possibili classificazioni della variet di offerte multimediali innovativi e VoIP
Come gi accennato nel capitolo 4, sulla base della classificazione dei servizi VoIP utilizzata dalla Commissione Europea nel corso delle proprie analisi sul VoIP, sono individuabili, con i necessari adattamenti alla realt del mercato ai fini delle analisi tecnico-regolamentari, le seguenti macro-tipologie di offerte e servizi VoIP: 1. Servizi VoIP peer to peer: il cliente si dota di un prodotto software (da installare, ad esempio, su un personal computer) o assimilabili, che consente comunicazioni voce, gratuite o a pagamento, solo tra comunit ristrette di clienti omogenei (cio che utilizzano lo stesso prodotto software), mediante una generica connettivit ad Internet ( dial up o broadband ) e trasparentemente alloperatore di rete. Rientrano in tali offerte anche quelle riferite in letteratura come DIY (Do It Yourself) o self provided. 2. Servizi VoIP in reti private o interni alloperatore: si tratta di servizi VoIP per comunicazioni interne ad unazienda e/o tra sedi diverse della medesima azienda, oppure, lutilizzo di tecnologie IP-based (ad esempio, VoIP) allinterno della rete degli operatori pubblici che non incidono sul servizio offerto alla clientela finale. 3. Servizi VoIP disponibili al pubblico: si tratta di una macro-tipologia di servizi ed offerte VoIP molto estesa e variegata al suo interno; le caratteristiche possono, infatti, variare in relazione a: parametri e livelli di qualit assicurati; prestazioni aggiuntive disponibili; bundling o interoperabilit con altri servizi su base IP (videocomunicazione, streaming video, SMS/MMS, posta elettronica, ...); fornitura o meno anche di servizi in nomadismo; raggiungibilit o meno da e verso la rete e clientela telefonica su PSTN. La categoria di Servizi VoIP peer to peer non rientra nel quadro regolamentare definito dal Codice, non configurando un servizio di comunicazione a se stante, ma una commercializzazione di opportuni prodotti software ( questo il caso, ad esempio, del noto prodotto Skype nel suo utilizzo in ambito community). Non rientrando nella regolamentazione, non imposto alcun obbligo specifico del settore delle TLC e non sono resi accessibili i diritti associati alla connotazione come ECS: i diritti duso delle numerazioni e delle frequenze, la negoziazione dellinterconnessione, laccesso alle offerte regolamentate, la raggiungibilit da qualsiasi accesso nazionale, ... . Si evidenzia che, dal punto di vista dei servizi di comunicazione elettronica, il servizio VoIP peer to peer prevede la disponibilit di una generica

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connettivit verso Internet fornita da un Internet 7. La numerazione per laccesso ai servizi multimediali innovativi Service Provider e soggetta alla regolamentazione del Codice. In coerenza con gli orientamenti espressi dalla La categoria di Servizi VoIP in reti private o Commissione Europea nel quadro regolamentare interni alloperatore rientra nellambito dei servizi prevista lutilizzabilit, per i servizi ECS, di apposite di comunicazione elettronica ad uso privato e tipologie di numerazione nellambito del piano di quindi, in quanto tale, soggetto ad una regolanumerazione nazionale qualora essenziali per la mentazione minimale (richiede solo la notifica al fornitura di servizi aperti al pubblico. Allo stato Ministero delle Comunicazione nellambito dellauattuale solo i servizi PATS possono avere accesso torizzazione generale). Per tali utilizzi della tecnoloalla totalit delle numerazioni del piano di numeragia IP non sono necessarie ulteriori attivit di zione nazionale, mentre i servizi ECS hanno natura regolamentare. accesso solo a specifici spazi di numerazione per Le analisi regolamentari e le future linee guida applicazioni legate alla rete telefonica a commutadel regolatore si focalizzeranno, quindi, sui servizi zione di circuito (ad esempio, per laccesso in dial VoIP disponibili al pubblico, dato che solo tale up ad Internet). macro-tipologia ricade appieno nel quadro regolamentare definito dal Codice per i servizi di comunicazione elettronica (ECS) di tipo pubblico. Classificazione Classificazione CE CE AGCom Analysys Analysys (1/2004) (6/2004) Nella tabella 4 illustrato un sintetico confronto tra la fuori dal fuori dal fuori dal Self provided consumer Offerte VoIP che consistono nella classificazione AGCom e quadro quadro quadro (peer to peer, DIY -Do It Yourself) fornitura di un software regolam. regolam. regolam. quelle gi emerse a livello di Commissione Europea. Independent of Internet access Servizi VoIP disponibili al pubblico La connotazione come nei quali sono disponibili l'accesso ("Vonage") e la raggiungibilit con numeri E.164 servizio ECS, ovvero come ECS ECS categorie servizio PATS, del servizio Variet di offerte con "trattamento" o o PATS regolamentare e modulabile in base PATS PATS Vo I P o ff e r t o a l l a p ro p r i a alle specifica natura del servizio. Provided by broadband access clientela dipende dai requiservice provider Tutte le numerazioni geogarfiche ("Yahoo! BB") s i t i c o n c u i l o p e r a t o re e non geografiche esistenti (e anche eventuali nuove stesso veste il servizio numerazioni dedicate). vocale su IP e da come tali requisiti rendono, di fatto, il Reti private "corporate" ed utilizzo Carrier internal use servizio assimilabile con del VoIP all'interno della rete di un ECS ECS ECS operatore, se non ha alcun effetto quello di telefonia vocale privato privato privato sul servizio "retail" offerto e sulla Corporate internal use on offerto sulla rete telefonica relativa qualit. business LAN/WAN commutata. importante rilevare che la connotazione dellofferta come PATS o AGCom = Autorit per le Garanzie nelle Comunicazioni CE = Commissione Europea meno, nellambito della ECS = Electronic Communications Service classificazione su esposta, LAN = Local Area Network PATS = Publicly Available Telephone Service una scelta autonoma delWAN = Wireless Area Network loperatore in coerenza agli orientamenti CE riassunti in TABELLA 4 Classificazione dei servizi VoIP in Europa ed in Italia. precedenza. A carattere generale, ed a I f i n e d i a s s i c u r a re l a Lindividuazione, nellambito del piano di numenecessaria trasparenza delle relazioni tra gli operazione nazionale, di un nuovo spazio di numeraratori e con il regolatore, si evidenzia, in coerenza zione dedicato ai servizi innovativi e multimediali, a quanto indicato nellart. 31 del Codice, limporprevisto anche da AGCom, consentir di favorire la tanza per gli operatori di disporre di una dichiarafornitura di servizi innovativi quali, ad esempio, i zione del Ministero delle Comunicazioni delle conservizi in nomadicit e far fronte ad eventuali dizioni regolamentari applicabili allofferta consifuture maggiori esigenze di numerazione. derata. Nella tabella 5 sono illustrate in sintesi le tenInfine di particolare rilevanza, anche per denze emergenti nei principali Paesi esteri, europei rendere tali classificazioni attuabili e controllabili ed extra-europei, in relazione alle scelte di numeradal regolatore, la disponibilit di indicazioni zione (numerazioni esistenti geografiche e non e/o chiare in relazione alle regole di discriminazione nuove numerazioni non geografiche) per i servizi tra le varie categorie, anche in termini di paraforniti su piattaforme IP gi individuate o in corso metri oggettivi caratterizzanti le varie categorie e di definizione da parte delle Autorit di settore. le relative offerte (ad esempio, specifici parameNel caso degli USA, non essendo il piano di tri di qualit, in modo analogo a quanto definito numerazione nord-americano strutturato per servizi in Giappone).

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(non applicabile una ripartizione della numerazione analoga a quella italiana, cio numerazioni che iniziano per 0 per i servizi geografici, per 3 i servizi mobili, per 8 i servizi a tariffazione speciale, ...), le numerazioni geografiche (e non geografiche) sono indistinte e necessariamente assegnabili a qualsiasi servizio di comunicazione che ne richieda lutilizzo. In Giappone introdotta unassociazione tra la tipologia di numerazione e la connotazione regolamentare del servizio: i servizi telefonici utilizzano lattuale tipologia di numerazione indipendentemente dalla tecnologia utilizzata per fornirli, mentre per i servizi innovativi basati su IP stata individuata una numerazione dedicata nel piano di numerazione giapponese. In definitiva per i servizi innovativi multimediali e VoIP si utilizzano, almeno in Europa, le numerazioni esistenti (geografiche, mobili e non geografiche) ed, in prospettiva, una nuova numerazione dedi-

UK

Tutte le numerazioni esistenti geografiche e non Nuovo spazio di numerazione dedicato (056) Numerazioni geografiche Nuovo spazio di numerazione dedicato (032) Numerazioni geografiche (con nomadicit ristretta all'area locale) Attualmente anche utilizzati i "numeri personali" (087) Tutte le numerazioni geografiche (non in nomadicit) e non geografiche esistenti Numerazioni "location independent" esistenti "0720" per servizi in nomadicit Numerazione per servizi convergenti "0780" (ENUM, VoIP, ...) Numerazioni 8X: di tipo geografico per servizi vocali nomadici limitati al distretto Numerazioni 51: di tipo non geografico principalmente per servizi vocali nomadici su base nazionale In corso di valutazione l'apertura di nuovi spazi di numerazione da utilizzare per scopi vari tra cui anche il VoIP Utilizzo della numerazione geografica Nuovo spazio di numerazione "050" Numerazione geografica per servizi telefonici su IP Numerazione geografica (piano integrato ed ampio utilizzo di codici di area in "overlay")

GERMANIA

FRANCIA

AUSTRIA

SPAGNA

cata, soprattutto per le offerte che prevedono la nomadicit. Nel caso della numerazione geografica, tradizionalmente legata ad uno specifico accesso utente-rete, esiste la problematica dei servizi nomadici e, nella maggior parte dei casi, la nomadicit per tali tipi di numerazione non consentita o limitata nellambito del distretto. La tematica numerazione ha rilevanti legami con levoluzioni in corso negli enti di standardizzazione a carattere normativo, europei ed internazionali, e sono in corso di sviluppo da parte degli organismi, quali lETSI Technical Commitee TISPAN ed ITU-T Study Group 2, soluzioni generalizzate per il supporto delle numerazioni telefoniche su piattaforme basate sul protocollo IP. A tal riguardo di particolare interesse lo standard ENUM (tElephone NUmber Mapping), nato in ambito IETF (Internet Engineering Task Force) e sviluppato congiuntamente con ETSI ed ITU, che definisce le modalit tecnico-gestionali di utilizzo dei numeri E.164 anche su reti IP-based. I sistemi ENUM possono avere valenza globale oppure essere realizzati allinterno delle reti di un operatore o una confederazione di operatori per risolvere le problematiche di instradamento ed indirizzamento tra la clientela. In tal caso si parla di ENUM infrastrutturale. In figura 1 illustrato un possibile contesto di utilizzo dei sistemi ENUM di tipo infrastrutturale allinterno dei differenti domini di rete di un operatore, o di una confederazione di operatori. Tale contesto attualmente in fase di approfondimento negli ambiti di standardizzazione internazionale. Va rilevato comunque che gli aspetti tecnicoregolamentari di ENUM, connessi alle problematiche di numerazione ed alle relative potenziali implicazioni sui servizi forniti su piattaforme IP-based, sono particolarmente articolate e complesse e non possono essere trattate in modo approfondito nel presente articolo.

SVEZIA

8. Punti aperti e possibile evoluzione della regolamentazione in materia


Le problematiche regolamentari relative ai servizi multimediali e innovativi su tecnologia IP, fin qui illustrate, evidenziano la non completa definizione del relativo quadro regolamentare europeo e nazionale. Si evidenzia la necessit che levoluzione della regolamentazione in materia debba tener necessariamente in conto che i servizi VoIP non possono essere considerati in modo stand alone, ma una componente di servizi pi complessi ed articolati la cui offerta resa possibile dallevoluzione delle tecnologie basate su IP. Lapproccio seguito dal regolatore dovr necessariamente tener conto della generalit dei servizi fornibili sulle nuove piattaforme IP, i cosiddetti SoIP (Services over IP), intendendo con tale termine la generalit dei nuovi servizi convergenti e multimediali su IP, in modo da non limitarsi a considerare il solo VoIP come una sostituzione tecnologica della telefonia tradizionale con la telefonia su IP.

FINLANDIA

GIAPPONE

USA

ITALIA

Numerazione geografica solo per servizi telefonici non nomadici Nuova numerazione dedicata (es. decade 5) per servizi nomadici

ENUM = tElephone NUmber Mapping VoIP = Voice over Internet Protocol

TABELLA 5 Principali tendenze emergenti sulle scelte di numerazioni

nei principali Stati esteri.

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In figura 2 illustrato il contesto di riferimento in cui si collocano i servizi e ENUM Big Internet infrastrutturale piattaforme basati sulla Applicazioni Internet tecnologia IP. Piattaforma Altri domini IP Server Posto tale contesto di Informazioni di dati dati OLO/ISP raggiungibilit riferimento per la generaApplicazioni Piattaforma Server lit dei servizi abilitati dalla Dati multimediale basata su IP t e c n o l o g i a I P, l a t t u a l e e-mail, IM quadro regolamentare SIP Web, chat europeo e nazionale ha Server downloading di contenuti ecc. introdotto nuovi principi ed SIP ha esteso la regolamenta(VdC, voce, SMS, MMS, ...) zione alla generalit dei servizi di comunicazione Sito cliente PSTN/ISDN elettronica. Tuttavia, latTDM (fonia) tuale quadro regolamentare non definisce con PSTN = Public Switched Telephone Network ENUM = tElephone NUmber Mapping SIP = Session Initation Protocol ISDN = Integrated Sercices Digital Network chiarezza i criteri per staSMS = Short Message Service ISP = Internet Service Provider bilire la linea di confine tra TDM = Time Division Multiplexing MMS = Multimedia Message Service OLO = Other Licensed Operator il generico ECS ed il PATS. Alla definizione delle linee guida regolamentari si sta FIGURA 1 Scenario di utilizzo di ENUM infrastrutturale interno alle reti di un operatore. lavorando negli ambiti di regolamentazione europea e nazionali. Il contesto dei servizi SoIP in sostanza, caratTali linee guida sono indispensabili per la caratterizzabile nel seguente modo: terizzazione di un servizio fornito su tecnologia IP servizi voce, video, dati anche interattivi: ad (ad esempio, VoIP, come ECS ovvero PATS). Infatti, esempio, Instant Messaging (IM), Always On for tale caratterizzazione, pur dovendo essere di preVoice, Videocomunicazione e dati (Directory, file valente competenza delloperatore, richiede un sharing), ...; certo livello di uniformit e certezze del quadro variet di terminali (web phone, PDA, TV set top tecnico-regolamentare di riferimento; ci particobox, personal computer, ...) e profili alternativi larmente importante per fornire certezza allinduper gli utenti (casa, ufficio, intrattenimento, ...), stria, ed in particolare agli operatori, sul quadro di mediante differenti tecnologie di accesso (fisso obblighi e, soprattutto, dei diritti acquisiti a e wireless); convergenza con servizi Information Technology: Instant Messaging, riproApplicazioni Web, data duzione / invio musica, peer-to-peer sessioni voce/video, applicazioni web, downWireless (Wifi, ...) loading, video streaming, Internet file sharing, ... . Piattaforme di Dal punto di vista tecnoRete di servizio/ accesso SoIP logico la fornitura dei SoIP applicazioni Reti degli operatori a convergenti che abilitano i SoIP ADSL larga richiede: banda nuove infrastrutture di GW IP TV accesso a larga banda (nuovi apparati su cavo Reti legacy Videocomunicazione Applicazioni Session based a banda stretta di rame, fibra, wireless, voce-video Voice, Videocomunicazione, wireless, ); Messaging, ... Videocomunicazione PSTN/ nuove piattaforme di a basso bit rate N-ISDN controllo e di servizio IP-based per servizi ADSL = Asymmetric Digital Subscriber Line session based (le reti GW = GateWay IP TV = Internet Protocol TV internet attuali non sono N-ISDN = Narrowband Integrated Services Digital Network sufficienti); POTS = Plain Old Telephone Service SoIP = Services over IP nuovi terminali con funzionalit multimediali (comunicazioni video voce - data, computer, FIGURA 2 Contesto di rete per i servizi SoIP.. PDA, wireless, ...).
Numero E.164 Numero E.164 per servizi multimediali (VdC, voce, SMS/MMS, ...) Nomi Internet assegnati al cliente (ad es. e-mail)

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seconda della tipologia di autorizzazione generale in cui si ricade. Tale caratterizzazione pu essere realizzata utilizzando gli strumenti messi a disposizione dal Codice e, nello specifico, il meccanismo dellautorizzazione generale con una definizione pi precisa degli obblighi e diritti, tra quelli previsti nel Codice. In effetti, ci consentirebbe di rendere evidente quale tipologia di autorizzazione si applica, ovvero linsieme di obblighi e diritti associati. In particolare, nel caso di connotazione come generico ECS, loperatore non ha accesso alla totalit dei diritti associati al PATS, in aderenza a quanto previsto nel Codice. Anche le problematiche relative alla numerazione di accesso ai servizi voce e multimediali su IP vanno affrontate attraverso lindividuazione di soluzioni evolutive del piano di numerazione nazionale che prevedano soluzioni dedicate garantendo, al contempo, la possibilit di impiego della numerazione geografica utilizzata dagli operatori per le attuali offerte. Le soluzioni di numerazioni dedicate potranno essere utili allo sviluppo di servizi innovativi attraverso la fornitura di prestazioni aggiuntive come, ad esempio, la nomadicit in ambito nazionale. Si auspica, infine, che il regolatore, nel definire la regolamentazione per i servizi voce e multimediali su IP, tenga conto della necessit di aderire alle attuali opportunit di sviluppo di un mercato emergente come considerato il mercato dei SoIP. Una eventuale applicazione di regolamentazione preventiva (ex ante) potrebbe rappresentare un ostacolo allo sviluppo delle offerte SoIP emergenti.

ABBREVIAZIONI

ADSL AGcom CE DSL ECS ENUM ERG GW ISDN ISP MMS OLO PATS POTS PSTN SIP SMS SoIP TDM VoIP

Asymmetrical Digital Subscriber Line Autorit per le Garanzie nelle comunicazioni Commissione Europea Digital Subscriber Line Electronic Communications Service tElephone NUmber Mapping European Regulators Group GateWay Integrated Services Digital Network Intenet Service Provider Multimedia Message Service Other Licensed Operator Publicly Available Telephone Service Plain Old Telephone Service Public Switched Telephone Network Session Initation Protocol Short Message Service Services over IP Time Division Multiplexing Voice over IP

9. Conclusioni
Questo articolo, nel fornire una istantanea dellattuale quadro della regolamentazione e delle relative tendenze evolutive dei servizi voce e multimediali su IP, evidenzia la non completa definizione del quadro regolamentare, europeo e nazionale, per tale tipologia di servizi. Vengono inoltre descritti i principali interventi delle singole Autorit di regolamentazione estere per fronteggiare le nuove problematiche tecnico-regolamentari poste dalle caratteristiche innovative abilitate dalle piattaforme tecnologiche IP-based. Si auspica che le linee guida regolamentari, in corso di definizione negli ambiti della regolamentazione, europea e nazionale, considerino i servizi VoIP come una componente di servizi pi complessi ed articolati (i cosiddetti SoIP) la cui offerta resa possibile dallevoluzione delle tecnologie basate su IP. Tale approccio favorirebbe, infatti, lo sviluppo di piattaforme innovative IP-based e di nuovi servizi in mercati emergenti. Infine, si ritiene fondamentale che sia garantita luniformit e la certezza del quadro tecnico-regolamentare di riferimento da parte degli Enti di regolamentazione, dato che ci particolarmente importante sia per lindustria, per gli sviluppi tecnici dei sistemi basati sulle tecnologia IP, sia per gli operatori del settore per pianificare e predisporre le relative offerte commerciali.

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Paolo Aureli si laureato con lode in Economia e Commercio presso la LUISS nel 1984. Dopo unesperienza lavorativa in una societ multinazionale, nel 1986 stato assunto in SIP (oggi Telecom Italia) nella Direzione Operativa. Dal 1992 al 1999 ha ricoperto incarichi di responsabilit negli Acquisti, nella Pianificazione e Controllo e nel Marketing. Attualmente responsabile dei Rapporti con lAutorit per il fisso e il mobile nellArea Affari Regolamentari di Telecom Italia Operations.

L u c a B a r b e t t a s i l au r eato in Ingegneria Elettronica presso il Politecnico di Torino nel 1989, presentando una tesi sulla modellizzazione e simulazione di protocolli di comunicazione a pacchetto. Nel 1990 entrato a far parte dello CSELT (oggi TILAB) nella direzione Pianificazione e Gestione. Ha partecipato ai lavori degli Enti di normativa internazionali e nazionali attivi sullanalisi delle problematiche di numerazione e indirizzamento. responsabile dei progetti TILAB relativi agli aspetti tecnici della regolamentazione nazionale ed internazionale, tra i quali levoluzione della regolamentazione, nazionale ed europea, dellinterconnessione e della numerazione; inoltre partecipa alle attivit delle Commissioni attive presso il Ministero delle Comunicazioni ed Autorit di settore finalizzate alla definizione della regolamentazione per servizi innovativi, delle normative di interconnessione e dellevoluzione del Piano di Numerazione Nazionale.

G i o v a n n i M a r t i n i si laureato in I n g e g n e r i a El e t t r o n i c a n e l 1 9 8 6 p res s o lUniversit di Roma La Sapienza. Dopo un periodo di collaborazione con il CNR presso lENEA Casaccia, dove ha svolto attivit di studio e varie pubblicazioni su applicatori a microonde per la valutazione degli effetti biologici dei campi elettromagnetici, nel 1987 stato assunto nella Ricerca e Sviluppo della SIP. In tale funzione ha lavorato alla definizione, nel contesto internazionale (ETSI e ITU), dei protocolli della rete di segnalazione e dei ser vizi ISDN e, in ambito nazionale, ne ha seguito il relativo sviluppo. Successivamente ha collaborato alla definizione dei ser vizi a larga banda nella realizzazione del Progetto Pilota ATM. Dal 1995 al 2000 ha lavorato, nellambito delle funzioni di Strategie e Sviluppo, al processo di introduzione di nuovi servizi e alla definizione del nuovo Piano di Numerazione Nazionale strutturato per servizi. Dal marzo 2000 ha operato presso la funzione Rete occupandosi degli aspetti tecnici della regolamentazione e rappresentando Telecom Italia nelle sedi istituzionali del Ministero delle Comunicazioni e dellAutorit di settore. Attualmente prosegue tale attivit nellambito della funzione Affari Regolamentari di Telecom Italia.

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