Vous êtes sur la page 1sur 6

GLI ANTICHI SCETTICI

1. Pirrone di Elide e Timone il Sillografo - 2. Aneddoti su Pirrone. 1. - Cos gli Stoici come Epicuro sono dogmatici: fondano la loro dottrina morale sopra alcune convinzioni intorno alla natura della realt e credono alla validit obbiettiva della conoscenza umana. Contemporaneo a queste due scuole sorge un terzo indirizzo o modo di filosofare, la setta degli Scettici, che originariamente agitano anch'essi il problema pratico della libert e della felicit del saggio, e credono di risolverlo mediante la rinunzia a ogni sapere certo e finiscono col fare la critica dei presupposti dogmatici delle altre scuole. Fondatore dello Scetticismo Pirrone di Elide, onde poi gli Scettici si dissero pirroniani, e pirronismo tutto questo indirizzo. Pirrone nacque ad Elide nel Peloponneso verso il 360 a. C., mor nel 270. Era molto povero e cominci col fare il pittore, poi si diede alla filosofia, nella quale avrebbe avuto maestri un certo Briso o Brisone della scuola megarica (del quale non sappiamo nulla, ma che ha avuto

Biblioteca Comunale "Giuseppe Melli" - San Pietro Vernotico (Br)

PIRRONE DI ELIDE E TIMONE IL SILLOGRAFO

137

la fortuna di essere nominato da Dante in quei versi del XIII del Paradiso, 125-126:
Parmenide, Melisso, e Brisso, e molti, li quali andavano e non sapean dove),

e poi Anassarco democriteo, col quale prese parte alla spedizione di Alessandro - nell'Asia, conoscendo popoli e costumi diversi; ed ebbe occasione di vedere pure i saggi indiani, che i Greci chiamavano gimnosofisti, perch vivevano nudi nei boschi, e che avevano risoluto a modo loro il problema della felicit e possedevano realmente 1' atarassia. Dopo la morte di Alessandro, Pirrone ritorn in patria, dove fond una scuola, conducendo una vita semplice, circondato dalla stima e dalla venerazione dei suoi concittadini, che lo nominarono gran sacerdote e in suo onore dispensarono i filosofi dal pagamento delle tasse. Pirrone uno dei filosofi che non hanno scritto nulla (salvo, pare, una poesia che avrebbe indirizzata ad Alessandro). La sua dottrina era conosciuta dagli antichi per la testimonianza dei suoi discepoli, dei quali il pi impor- . tante Timone di Fliunte, che scrisse molto in prosa e in verso, ed detto il Sillografo da quei caXoc o versi scherzosi che formavano un poema satirico in tre libri, nei quali tutti i filosofi coi loro sistemi erano passati in rassegna, caratterizzati brevemente e messi in ridicolo: tutti quanti, salvo Senofane ch' era introdotto a parlare nei due ultimi libri, e all' infuori naturalmente di Pirrone, del quale invece si parla con grande venerazione. La dottrina di Pirrone (e di Timone, che la riferisce in un passo di Eusebio) si pu riassumere cos: Colui

Biblioteca Comunale "Giuseppe Melli" - San Pietro Vernotico (Br)

138

GLI, ANTICHI SCETTICI

che vuole essere felice deve considerare questi tre punti : 1 qual' la natura delle cose, 2 come noi dobbiamo contenerci rispetto ad esse, 3 che cosa risulter per noi da questa disposizione o contegno. Ora : 1 Come siano le cose non possiamo in nessun modo comprendere n per via dei sensi, n per via della ragione; i sensi ce le mostrano come appaiono a noi, non come sono in se stesse, e quando pretendiamo di oltrepassare le apparenze, ci troviamo in presenza di ragioni contrarie di uguale forza e valore ecrocreavCa TThv Mywv). 2 E poich di ogni cosa non si pu affermare un predicato piuttosto che un altro, n definir nulla dogmaticamente (olav p5cUov, oa.v gecv), noi dobbiamo sospendere ogni giudizio sopra di esse (g l-cox.O. 3 La conseguenza di quest' attitudine che ogni cosa dev' essere per noi indifferente: il savio non si turba, ma conserva inalterata la sua tranquillit d' animo. Tre parole riassumono questa saggezza: l' dcxocTakpla, o inconoscibilit delle cose, l' grcoxli, o sospensione del giudizio (della quale conseguenza PccpocaCos, il non dir nulla), e infine 1' dc-rxegCoc o imperturbabilit. La nostra condotta dipende in fondo dal valore che attribuiamo alle cose. Gli uomini corrono dietro a quello che credono bene e fuggono il male, sperano e temono, disputano e lottano fra loro: di qui passioni e inquietudini e agitazioni di spirito. Pirrone sa che le cose non sono n buone n cattive per loro natura. 1' opinione che noi ne abbiamo che d valore alle cose. Le cose per se stesse sono indifferenti, e non le conosciamo nemmeno. Chi ,persuaso fermamente e intimamente di questo, chi guarda senza illusioni i cosiddetti beni del mondo, e considera con lo stesso occhio

Biblioteca Comunale "Giuseppe Melli" - San Pietro Vernotico (Br)

LA LORO DOTTRINA

139

sereno e indifferente cosi la malattia come la salute, cos la vita 'come la morte, egli si trova gi a possedere quell' apatia e quell'atarassia, in cui consiste la felicit vera e che segue la sospensione del giudizio come l' ombra segue il corpo. Praticamente, il saggio vive come tutti gli altri, conformandosi alle leggi, ai costumi e alla religione del suo' paese. Egli sa (li vivere in un mondo di apparenze e ne accetta le leggi; ma appunto perch lo sa, libero interiormente, da ogni cosa sciolto, non ha cupidigie n passioni, n speranze, n timori : la sola cosa che gl' importa la virt eh' appunto questa libert e serenit dello spirito: Pyrrho, qui virtute constituta, nihil omnino quod appetendu m sit reliquit (Cic., De Fin. IV, 43). Fare del dubbio uno strumento di saggezza e di moderazione, di fermezza e (li felicit, la concezione originale di Pirrone e 1' idea madre del suo sistema di vita. (Cfr. Brochard, Les sceptiques grecs). E si capisce come Timone, che motteggia e deride tutti gli altri filosofi, possa dire di lui: questo io vorrei sapere, o Pirrone, come essendo tu ancora un uomo, conduci una vita cos tranquilla, e solo fra gli uomini primeggi e domini siccome un Dio. - una specie di glorificazione che ricorda quella che Lucrezio fa di Epicuro e di Epicuro sappiamo che ammirava molto Pirrone, e se ne informava presso quel Nausifane democriteo, di cui egli era stato scolaro, e eh' era passato per la scuola di Pirrone. 2. - Naturalmente, un uomo cosiffatto, con la sua indifferenza per tutte le cose, che non la insegnava solamente,

Biblioteca Comunale "Giuseppe_ Melli" - San Pietro Vernotico (Br)

140

GLI ANTICHI SCETTICI

ma la praticava, doveva apparire un originale e si prestava alla leggenda. Di qui una quantit di aneddoti, che ci sono riferiti di lui. Uno dei pi divertenti questo: una volta il suo amico Anassarco era caduto in una palude: Pirrone continu tranquillamente la sua via, e come gli altri se ne maravigliavano e lo rimproveravano, Anassarco stesso dovette prenderne le difese, e convenire che aveva ragione lodando la sua impassibilit. Ci riferito pure che qualche volta per distrazione avrebbe battuto la testa nei muri, se i suoi amici non lo avessero avvertito. Pi credibile che qualche volta parlando gli accadesse di essere abbandonato dal suo uditore: ci nonostante egli continuava il suo discorso senza darsi per inteso del piccolo incidente. Un' altra volta era sopra una nave durante una tempesta : tutti i passeggieri erano in preda allo spavento. Solo Pirrone non perdette un momento il suo sangue freddo, e indicando un porcellino che mangiava tranquillamente la sua razione di orzo, disse: ecco la calma che la filosofia e la ragione debbono dare a chi non vuol lasciarsi turbare dagli avvenimenti. Ma non pare che gli riuscisse sempre di mantenere questa impassibilit. Una volta fu sorpreso eh' era andato in collera con sua sorella Filista, con la quale viveva; e siccome gli rimproveravano quell'inconseguenza, avrebbe risposto: non muliercula documentum erit nostr ae indifferentiae - una cattiva risposta, perch se basta una donnetta per far uscire dai gangheri un filosofo, addio la saggezza e addio la filosofia.

Biblioteca Comunale "Giuseppe Melli" - San Pietro Vernotico (Br)

ANEDDOTI SII PIRRONE

141

Pi conforme a verit e anche a modestia un' altra risposta ch'egli avrebbe dato una volta che per fuggire un cane s'era rifugiato sopra un albero: a chi lo canzonava avrebbe risposto: molto difficile spogliarsi del tutto dell' umanit ( g x3Ovocc eivOpornov).

Ma a parte le debolezze e a parte le esagerazioni, Pirrone d'Elide un personaggio straordinario: egli pi stoico di tutti gli Stoici, e con la sua indifferenza ha raggiunto l' ultimo limite al di qua del quale Epicuro s' fermato: egli gi qualche cosa come un asceta, un asceta greco che ha conosciuto, sia pure fuggevolmente, quelli dell'India.

Biblioteca Comunale "Giuseppe Melli" - San Pietro Vernotico (Br)

Vous aimerez peut-être aussi