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Contenuti: Cenni di Teoria Esercizio1 - Convezione Naturale allinterno di un Condotto Esercizio 2 - Isolamento Anticondensa di una Tubazione
Cenni di Teoria
Introduciamo in questa parte brevi cenni teorici sulla Convezione Naturale che ci serviranno per affrontare i successivi esercizi. Come gi introdotto nelle lezioni precedenti, la Convezione Naturale un fenomeno che ha luogo ogni qualvolta un corpo viene posto in fluido che si trovi a temperatura diversa, in modo che si instauri uno scambio termico tra le due sostanze. Nelle prossimit della superficie del corpo, il flusso di calore determina una variazione della temperatura del fluido ed una conseguente variazione di densit. Le differenze di densit determinano il moto del fluido pi pesante verso il basso e del pi leggero verso lalto. Quando il moto del fluido non forzato da altre cause, come ventilatori e pompe, si ha pura convezione libera o naturale. I problemi di scambio termico di tipo convettivo, molto spesso, si risolvono sostanzialmente calcolando il coefficiente di convezione. A tal fine si ricorre al numero di Nusselt sfruttando la relazione:
(1) h= Nu D
Il numero di Nusselt in generale dipende in generale dal numero di Grashof ( Gr), numero di Prandtl (Pr), numero di Reynolds (Re), secondo una funzione generica f.
( 2) Nu = f ( Re, Gr , Pr )
Nel caso specifico della convezione naturale, tuttavia, cade la dipendenza dal numero di Reynolds proprio perch il fluido non perturbato dallo scambio termico in quiete. (3) Nu = f ( Re, Gr , Pr ) Nu = f ( Gr , Pr )
Negli esercizi si usa una forma analitica approssimata della legge f indipendente da Re.
( 4) Nu = c Gr b Pr a
I parametri a, b, c dipendono dalla geometria del sistema e dal moto del fluido durante la convezione naturale stessa, che pu essere laminare o turbolento. Questa relazione ha origine sperimentale e di conseguenza fornisce unapprossimazione di Nu, e dunque del coefficiente di convezione. A questo punto importante dire che lerrore con il quale le equazioni forniscono tale coefficiente non
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inferiore al 20% in quanto la maggior parte dei dati sperimentali subisce scarti del 15% o pi. Tornando al discorso, i parametri a, b, c dipendono anche dal moto del fluido che pu essere laminare o turbolento. In questo caso, tuttavia, il fluido ha velocit nulla non solo sulla superficie del corpo, ma anche a distanza infinita, ovvero il fluido non perturbato in quiete. Ci significa che non possiamo utilizzare il numero di Reynolds per stabilire il regime di moto; ecco allora che introduciamo, a tal fine, il numero di Rayleigh (Ra), definendolo in questo modo: Numero di Rayleigh
(5) Ra = Gr Pr
Nella pratica, una volta calcolati i numeri di Pr e Gr, si calcola Ra, dopodich si consulta una tabella che restituisce i parametri a, b, c in base al valore di Ra ed alla geometria del sistema. La tab. 1 ne fornisce un esempio. Sperimentalmente inoltre si verifica il moto laminare solo per: Ra < 10 9 .
Tabella 1 - Formule sperimentali per il calcolo del numero di Nusselt: convezione naturale
Precisiamo che sulla convezione naturale sono stati condotti studi sperimentali da diversi scienziati, con risultati differenti. Nella tab. 1, infatti, sono riportati anche i nomi dei rispettivi studiosi, per indicare che la validit dei dati riferita proprio agli studi da loro effettuati.
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0C
z 1 3 4 2
100C
100C
Figura 1
L1 = L4 = 2 m T1 0= C L2 = L3 = 1.5 m T2 = T3 = 10 C
Soluzione: Innanzitutto, facciamo alcune considerazioni sullincognita Ti e descriviamo il fenomeno. Rappresentiamo il moto del fluido in sezione come in fig. 2. Possiamo senzaltro ipotizzare che laria, riscaldata dalla pareti laterali, salga fino alla parete
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superiore dove subisce un raffreddamento che la fa scendere attraverso un canale centrale. Sulla parete inferiore, invece, essendo questa adiabatica, abbiamo flusso imposto nullo: q=0. Si viene quindi a stabilire un moto convettivo naturale costituito da una doppia rotazione che trascina anche il fluido pi interno in una rotazione su se stesso. Tuttavia, solo la parte di fluido periferica viene a contatto con le pareti e ivi scambia calore attivamente, mentre si creano noccioli daria coinvolta fluidodinamicamente ma termicamente inerte. In conclusione, facile notare come laria non abbia una temperatura uniforme, ma distribuita puntualmente nella sezione in maniera complessa. Ciononostante, determiniamo Ti , come temperatura media a cui si porta idealmente il fluido.
0C
100C
100C
Nel caso di un fluido che scorre dentro ad un condotto, del quale sia assegnato il profilo di velocit e si conosca pure la distribuzione di temperatura sulla sezione, si definisce una Temperatura di Bulbo, che rappresenta la temperatura media del fluido nella sezione. In questo caso possibile calcolare la temperatura media con una relazione analoga al calcolo della velocit media:
S
dS T u n
S
Figura 3- Esempio di profilo di velocit in un condotto
-4-
( 6)
Tm =
c
S S
T (u n)
p
c (u n)
Purtroppo nel nostro caso il profilo di velocit non assegnato, perci non possiamo applicare la (6). Per risolvere il problema ricorriamo allora al circuito elettrico equivalente, pagando il prezzo della semplicit del modello con inevitabili approssimazioni. Circuito Elettrico Equivalente Avendo tre pareti che scambiano calore, introduciamo tre resistenze termiche, tutte dovute a scambi convettivi: R1 dovuta allo scambio con la parete superiore, R2 e R3 allo scambio con le corrispondenti pareti laterali. Ai tre rami sono poi collegati i ,Q ,Q con ovvia corrispondenza. flussi orientati Q 1 2 3
Ricordiamo inoltre che le resistenze termiche dovute a convezione sono esprimibili in questa forma:
(7) R= 1 hL z
Dove h al solito il coefficiente di convezione, mentre z rappresenta la lunghezza del tubo che non viene specificata nei dati del problema siccome non indispensabile per il calcolo di Ti. Per semplificare il calcolo possiamo imporre arbitrariamente: z = 1 m. Osserviamo che lo scambio termico presenta completa simmetria rispetto allasse della parete 1; ci significa che possiamo semplificare il problema ponendo:
R2 = R3
Per risolvere la rete elettrica interpretiamo la Ti come la temperatura che, posta nel circuito elettrico equivalente, fa fluire sulle resistenze termiche i flussi che effettivamente fluiscono. Scriviamo dunque il sistema di equazioni di ramo e sfruttiamo il principio di Kirchoff al nodo: la somma delle correnti entranti in un nodo uguale alla somma delle correnti uscenti da esso.
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Otteniamo il sistema di 4 equazioni in 4 incognite (semplificato con z = 1 m), che risolviamo nellincognita Ti:
(8)
(9)
Notiamo che allo stesso risultato si poteva pervenire semplificando la rete, risolvendo il parallelo:
(10)
R23 =
R2 R3 R2 1 = = R2 + R3 2 2 h2 L2
Calcoliamo ora i coefficienti di convezione h1 e h2 separando i due casi. Calcolo di h1 Al solito il calcolo del coefficiente di convezione passa attraverso il numero di Nusselt riferito in questo caso alla parete piana 1, e che chiameremo Nu1. Sfrutteremo infatti la relazione (1):
-6-
(12)
h1 =
Nu1 D
Dopodich per calcolare il numero di Nusselt ci avvaliamo della relazione (4) per la convezione naturale:
(13) Nu1 = c Gr1b Pr1a
In seguito calcoleremo i numeri di Grashof e Prandtl per determinare poi i parametri a, b, c attraverso il numero di Rayleigh. Numero di Grashof Utilizzeremo nel nostro calcolo la relazione generale (14):
(14) Gr = g D 3 T
( )
1 2
Notiamo da subito che , e Pr dipendono direttamente dalla temperatura incognita Ti . E chiaro, dunque, che Gr1 e successivamente Ra1 possono essere calcolati solo dopo aver fissato un valore di primo tentativo di Ti; dopodich itereremo il processo di calcolo fino a che Ti non converge con sufficiente precisione. Fissiamo allora Ti* = 330K= 57C (attenzione: lapice indica il numero di tentativo) Estraiamo dalla tab. 2 le propriet dellaria che si trova a 57C: Propriet dellaria a 57C: = 199 . 10 5 Pa s 1 = 0.9348 m3 Kg W m K = 0.0279 Pr = 0.719 La dimensione caratteristica D, in questo caso la larghezza della parete. D=L1 =2 m Ricordando poi che per un gas perfetto, quale viene assunta laria, che si trova alla temperatura T (espressa in Kelvin) vale:
=
(15)
1 T
quindi
-7-
-8-
Calcoliamo Gr1:
g (16) Gr1 = 1 3 * L1 Ti 0 Ti *
( )
1 2
Numero di Rayleigh A questo punto calcoliamo il numero di Rayleigh Ra1 tramite la (5):
(17) Ra1 = Gr1 Pr1 = 3.92 1010 0.719 = 3.04 1010
Consultiamo la tab. 1, riferendoci ad una parete piana orizzontale: otteniamo, secondo Fishenden e Saunders, che il moto turbolento e il seguente set di parametri: a =0.33 b =0.33 c =0.14 Numero di Nusselt e coefficiente h1 Calcoliamo infine il numero di Nusselt e il coefficiente h1:
(18) Nu1 = c Gr1b Pr1a = 0.14 3.92 1010
0.33
0.7190.33 = 393.12
(19)
h1 =
W m2 K
Calcolo di h2 Il calcolo di h2 del tutto analogo a quello di h1, perci ometteremo commenti ripetitivi. Numero di Grashof Abbiamo sempre Ti* = 57C e gli stessi valori di: = 199 . 10 5 Pa s 1 = 0.9348 m3 Kg W m K = 0.0279 Pr = 0.719 Mentre la dimensione caratteristica D, stavolta laltezza della parete.
-9-
( )
1 2
9.81
Numero di Rayleigh
(21) Ra2 = Gr2 Pr2 = 1.25 1010 0.719 = 8.96 109
Consultando la tab. 1 riferendoci ad una parete piana verticale, otteniamo, secondo Mc Adams, i valori: a=0.33 b=0.33 c=0.13 Numero di Nusselt Calcoliamo infine Nu2 e il coefficiente h2:
(22) Nu2 = c Gr2b Pr2a = 0.13 1.25 1010 h2 =
0.33
0.7190.33 = 250.18 W m2 K
(23)
Come si osserva, il nuovo valore non coincide col valore imposto, pertanto necessario rifare i calcoli con Ti*, utilizzando nuovi valori anche per , e Pr. Confrontando Ti** con Ti* osserviamo tuttavia che se iterassimo nuovamente il processo, otterremmo un valore che si discosta dai 56.02C meno di 1C; di conseguenza, in virt della tolleranza di almeno il 20% che subiscono i risultati, potremmo gi ritenerci soddisfatti. Tuttavia, iteriamo ugualmente il calcolo per illustrare il procedimento in maniera pi completa e generale. Come facile notare dalla tab. 2, le propriet dellaria hanno una debole dipendenza dalla temperatura almeno per questi ranges di variazione di T; cosicch
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possiamo con ottima approssimazione ritenerle costanti., tanto pi in base al discorso appena fatto. Facciamo intervenire la nuova Ti** solo nel calcolo del numero di Grashof. Seguono i risultati: Numeri di Grashof
g ( 25) Gr1 = 1 3 L1 (Ti ** 0 ) ** Ti 9.81 1 23 ( 56.02 0 ) 329.02 = 3.86 1010 5 2 ( 0.9348 1.99 10 ) 1 1.53 (100 56.02 ) 329.02 = 1.28 1010 5 2 ( 0.9348 1.99 10 )
( )
1 2
g ( 26) Gr2 =
1 ** L3 2 (100 Ti ) ** Ti
( )
1 2
9.81
Numeri di Rayleigh
(29) (30) Ra1 = Gr1 Pr1 = 3.86 1010 0.719 = 2.78 1010 Ra2 = Gr2 Pr2 = 1.28 1010 0.719 = 9.19 109
Se consultiamo la tab. 1 notiamo, come era facile prevedere, che i coefficiente a, b, c rimangono gli stessi: infatti dovendo Ti convergere, gli scostamenti di temperatura si riducono ulteriormente e i numeri di Rayleigh sono poco diversi tra loro. Numeri di Nusselt e Coefficienti di Convezione
(31) (32)
( ) = 0.13 (1.28 10 )
0.33
10 0.33
(33) (34)
Descrizione del Problema: Il tubo dacciaio cilindrico in fig. 6 presenta un raggio interno r1 di 13 mm e un raggio esterno r2 di 17 mm. Allinterno del condotto scorre acqua ad una temperatura TA di 5C alla velocit di 1 m/s. Allesterno, si ha aria in quiete ad una temperatura ambiente TB di 20C e grado igrometrico B di 0,5. Rivestendo il tubo con una coppella di isolante (si assuma Poliuretano espanso) si vuole evitare la condensa sulla sua parete esterna. Calcolare la misura commerciale dello spessore di isolante sI, sufficiente a tale scopo.
v TB
B
r1
TA
r2
L
Figura 6
TA = 5 C r 1 = 17 mm vA = 1 m s r2 = 13 mm TB = 20 C B = 0.5
Sul diagramma Psicrometrico in fig. 7, stato evidenziato il punto di rugiada dellaria allesterno del tubo: come si vede la temperatura di rugiada di circa 9C.
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Come facile prevedere, la superficie esterna del tubo si porter ad una temperatura non troppo distante dai 5C dellacqua; questo significa che su di essa si former effettivamente una condensa di vapor acqueo.
Per prima cosa osserviamo che il nostro scopo determinare il valore commerciale minimo dello spessore di poliuretano, per ragioni di risparmio economico.
ri
r1 r2
si
In secondo luogo, dobbiamo imporre che la temperatura della parete esterna dellisolante (TPE ) si porti ad un valore superiore ai 9C.
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Imponiamo dunque TPE 9C. Nel calcolo utilizzeremo: TPE =10C Circuito Elettrico Equivalente Passiamo ora allEquivalente Elettrico: abbiamo 4 effetti di scambio termico, e relative 4 resistenze termiche: 1. 2. 3. 4. Convezione forzata allinterno del tubo (RA) Conduzione attraverso lo spessore dacciaio (RT) Conduzione attraverso lo spessore disolante (RI) Convezione naturale esterna a tubo e rivestimento (RB)
RA = RB = RT = RI =
1 2 r1 L h A 1 2 rI L hB r 1 ln 2 2 T L r1 r 1 ln I 2 I L r2
Siccome sI appare nelle direttamente nelle relazioni scritte ( rI = r2 + sI), necessario fissarne il valore affinch si possano calcolare le resistenze per scoprire cos, ricalcolando TPE, se lo spessore sufficiente o meno. Con riferimento alla tab. 3 e tab. 4 scegliamo quindi il minimo spessore consentito sI e le propriet dellisolante.
sI = 6 mm rI = sI + r2 = 23 mm = 0.037 W m K I
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Caratteristiche Tecniche Composizione Temperature di Impiego Conduttivit termica alla temperatura media di 10C Conduttivit termica alla temperatura media di 40C Coefficienti di resistenza alla diffusione del vapore Comportamento al fuoco
Valori/Valutazioni Schiuma di Poliuretano Da -50C a +110C 0.037 (W/m K) 0.040 (W/m K) 3 000 Classe 1
Tubi di Acciaio Diametro Pollici 1/8 1/4 3/8 1/2 3/4 diametro mm 10.2 13.2 17.2 21.3 26.9 30 33.7 42.4 48.3 60.3 63.5 70 6 9
Spessore (mm) 13 19 25 32
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Come sempre ricorriamo al numero di Nusselt. Allinterno del tubo si ha scambio termico per convezione forzata, perci sfrutteremo la gi nota relazione:
(40) Nu = c Re a Pr b
Numero di Prandtl e propriet dellacqua Assumiamo la temperatura dellacqua a 5C e consultiamo la tab. 5: Propriet dellacqua a circa 5C
Temperatura T F C
Densit Viscosit Conduttivit Numero Dinamica Termica di Prandtl Pr kg/m3 kg/ms 10-3
1.79 1.55 1.31 1.12 0.98 0.86 0.765 0.682 0.616 0.562 0.513 0.471 0.43 0.401 0.372 0.347 0.327 0.306 0.267 0.244 0.219 0.198 0.196
W/mK
32 40 50 60 70 90 100 110 120 121 130 140 150 160 170 180 190 200 220 240 260 280 300
0 4.44 10 15.56 21.11 26.67 32.22 37.78 43.33 48.89 54.44 60 65.55 71.11 76.67 82.22 87.78 93.33 104.4 115.6 126.7 137.8 148.9
4.225 4.208 4.195 4.186 4.179 4.179 4.174 4.174 4.174 4.174 4.179 4.179 4.183 4.186 4.191 4.195 4.199 4.204 4.216 4.229 4.250 4.271 4.296
999.8 999.8 999.2 998.6 997.4 995.8 994.9 993.0 990.6 988.8 985.7 983.3 980.3 977.3 973.7 970.2 966.7 963.2 955.1 946.7 937.2 928.1 918.0
0.566 0.575 0.585 0.595 0.604 0.614 0.623 0.630 0.637 0.644 0.649 0.654 0.659 0.665 0.668 0.673 0.675 0.678 0.684 0.685 0.685 0.685 0.684
13.25 11.35 9.40 7.88 6.78 5.85 5.12 4.53 4.04 3.64 3.30 3.01 2.73 2.53 2.33 2.16 2.03 1.90 1.66 1.51 1.36 1.24 1.17
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Osserviamo che Re =16 771 > 10 000 quindi il moto turbolento. Dalla tab. 6 otteniamo la formula sperimentale per un fluido riscaldato, fornita da Dittus e Boelter, per il calcolo di NuA . a = 0.8 b = 0.4 c = 0.023
(42)
b 0.8 0.4 Nu A = c Re a A Pr A = 0.023 Re A Pr A
( 44)
hA =
W m2 K
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Lezione del 14/12/98 - 8:30-10:30 Tabella 6 -- Formule sperimentali per il calcolo del numero di Nusselt: convezione forzata
Calcolo di hB Allesterno del tubo rivestito, laria non subisce alcun moto forzato, di conseguenza si ha scambio termico per convezione naturale. Sfruttiamo dunque la relazione (4) per il calcolo del numero di Nusselt NuB:
(45)
a NuB = c GrBb PrB
Numero di Grashof
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Stabiliamo convenzionalmente di prendere laria coinvolta nello scambio termico ad una temperatura intermedia tra quella di parete e quella del fluido non perturbato, in modo da poter ricavare le sue propriet. (46) Tm , B = TPE + TB 283 + 293 = = 288 K = 15C 2 2
Dalla tab. 2 ricaviamo il set di valori per una temperatura di circa 15C: B = 180 . 10 5 Pa s 1 B = 0.8216 m 3 Kg W m K B = 0.0252 PrB = 0.72 Laria viene idealmente considerata un gas perfetto, quindi calcoliamo nel seguente modo il coefficiente di dilatazione termica:
(43)
1 1 1 = = T Tm , B 288
(48)
GrB =
1 B
9.81
Consultiamo la tab. 1, riferendoci ad una superficie cilindrica orizzontale. Otteniamo secondo Mc Adams, i tre parametri: a =0.53 b =0.25 c =0.25
(50)
0.25
0.720.25 = 9.63 W m2 K
(51)
hB =
Materiale
Conduttivit Termica W/mK 0C 100C 300C 500C 45 205 423 63.2 55 294 102 33 73 376 43 226 51 111 32 368 360 39 259 47
Calore Specifico (p cost) cp kJ/kgK 0C 0.460 0.870 0.240 0.435 0.460 0.126 0.385 0.126 0.131 0.381
Densit kg/m3 0C 7850 2710 10500 7870 7590 19270 8520 11290 21400 8940
Acciaio Alluminio Argento Ferro, puro Ghisa, pura Oro Ottone Piombo Platino Rame
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Siamo ora in grado di quantificare tutte le resistenze termiche a meno della lunghezza del tubo:
(51) (52) (53) (54) L RA = L RB = L RT = L RI = 1 1 K = = 3.8 10 3 m 2 r1 h A 2 0.013 3 222 W 1 1 K = = 1.31 m 2 rI hB 2 0.023 5.28 W r 1 1 17 K ln 2 = ln = 9.50 10 4 m 2 T r1 2 45 13 W r 1 1 23 K ln I = ln = 1.30 m 2 I r2 2 0.37 17 W
Risolviamo la rete elettrica: riconosciamo subito che le 4 resistenze sono in serie, il che ci permette di trovare la potenza termica per unit di lunghezza del tubo:
(55) Q T 1 20 5 = = = 5.74 W m 3 L RA + RT + RI + RB L 3.8 10 + 9.50 10 4 + 1.3 + 1.31
Infine ricalcoliamo la temperatura della parete esterna dellisolante TPE: dalla fig. 9 vediamo che possiamo utilizzare la legge di Ohm per il resistore RB:
(56) R = 20 Q L R = 20 5.74 1.31 = 12.48 C TPE = 20 Q B B L
La temperatura trovata non coincide con i 10C imposti, tuttavia essa supera la stessa temperatura pur avendo impiegato il minimo spessore di isolante commercialmente disponibile. Questo risultato, peraltro particolarmente favorevole, conclude lesercizio: Spessore di isolante utilizzato: sI = 6 mm Diametro esterno dell'isolante: rI = 23 mm
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