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Gli oli essenziali

Ogni volta che, schiacciando il petalo di un fiore, una foglia, un rametto, una
parte qualsiasi di una pianta, si sprigiona un profumo, significa che si è
liberato un olio essenziale.

Gli Egizi importavano dall’Oriente oli essenziali e minerali utili alla produzione
di unguenti e profumi già 3500 anni prima di Cristo. I sacerdoti
confezionavano e conservavano, in vasi di alabastro, timo, origano, mirra,
incenso, lavanda, oli di sesamo, di oliva e di mandorle. L’uso di questi
unguenti fu poi adottato anche da altri popoli del Mediterraneo.
Anche gli Ebrei,molto sobri, usavano oli ed unguenti profumati ma non
cosmetici.
DEFINIZIONE

Gli oli essenziali, chiamati anche essenze,


oli volatili, oli eterei, sono delle miscele
aromatiche di sostanze organiche diverse.
Sono prodotti da molte piante e presenti
sotto forma di minuscole goccioline nelle
foglie, nella buccia dei frutti, nella resina,
nei rami, nel legno.

Hanno una chimica complessa, ma generalmente sono una mescolanza di terpeni,


alcoli, aldeidi, chetoni, esteri. Alcuni Oli Essenziali hanno fino a 250 differenti
molecole attive ed in proporzioni perfettamente adattate. Sono solubili negli oli e
in alcool e sono insolubili in acqua a cui, per altro, trasmettono il profumo.

La composizione di un'essenza naturale è molto più complessa della somma dei


suoi costituenti.
Si ricavano, per distillazione in corrente di vapore o per spremitura, dal materiale
vegetale di un unico genere e specie botanica del quale possiedono le caratteristiche
organolettiche (sapore e odore) e portano generalmente il nome.

miscela di vapore e olio

il vapore attraversa il materiale acqua in uscita dal


vegetale e distilla l'olio condensatore
RECIPIENTE DISTILLATORE CONDENSATORE
vapore in ingresso acqua fredda in entrata
SEPARATORE
l'idrolato esce dal basso
del separatore

essenza oleosa raccolta dalla


parte alta del distillato

schema del processo di distillazione in corrente di vapore (steam distillation)


Si deve tener conto che gli oli essenziali ottenuti per distillazione in corrente di
vapore non sono identici alle sostanze aromatiche contenute nell'apparato
secretore della pianta, in quanto risultano più o meno modificati a séguito del
metodo di estrazione.
Si formano così delle nuove molecole - a partire da precursori - per ciclizzazione,
polimerizzazione, ossidazione, perossidazione e apertura degli anelli lattonici dei
composti originariamente contenuti.
Gli oli essenziali sono utilizzati in cosmetologia in pressoché tutte le formulazioni
(saponette, sali da bagno, creme, dopobarba, profumi,ecc.)

Molti hanno anche delle caratteristiche funzionali; alcuni oli essenziali si usano per
trattamenti dimagranti, idratanti, purificanti, efficaci per la pelle, per i capelli,
per il viso, contro la cellulite, ecc.

OLI AROMATICI

Associazione d'oli vegetali vergine e oli essenziali puri.

Oli essenziali (OE): distillazione al vapore a bassa pressione


(garantiti per un'utilizzazione in Aromaterapia).

Oli vegetali (OV) : di qualità vergine e di prima pressione a


freddo.
Gli oli essenziali, secondo una tradizione introdotta da M.M.Charabot e Dupont, sono
classificati in base al costituente chimico contenuto in maggior concentrazione. In
base a questo criterio abbiamo:
* oli essenziali a prevalente contenuto in idrocarburi mono o sesquiterpenici (Limone,
Ginepro, Trementina);
* oli essenziali a prevalente contenuto in aldeidi (aldeide cinnamica nella Cannella, aldeide
benzoica nel Mandorlo amaro);
* oli essenziali a prevalente contenuto in alcooli (geraniolo nel Geranio, santalolo nel
Sandalo, linalolo nel Coriandolo);
* oli essenziali a prevalente contenuto in chetoni (carvone nel Carvi, tujone nell'Assenzio,
nella Thuja e nella Salvia);
* oli essenziali a prevalente contenuto in fenoli (eugenolo nel Garofano, timolo nel Timo,
carvacrolo nella Santoreggia);
* oli essenziali a prevalente contenuto in composti solforati (bisolfuro di allile nell'Aglio);
* oli essenziali a prevalente contenuto in esteri e alcooli (linalolo e acetato di linalile nella
Lavanda);
* oli essenziali a prevalente contenuto in aldeidi e fenoli (aldeide cinnamica ed eugenolo
nella Cannella di Ceylon);
. oli essenziali a prevalente contenuto in perossidi (ascaridolo nel Chenopodio).
Composizione chimica

La costituzione chimica degli oli essenziali è molto complessa, tuttavia è


possibile riunire i loro componenti in alcuni gruppi fondamentali:

a) gruppo dei composti contenenti carbonio (C) e idrogeno (H):

b) gruppo dei composti contenenti carbonio (C), idrogeno (H) e ossigeno (O).

c) gruppo dei composti contenenti carbonio (C), idrogeno (H), ossigeno (O),
azoto (N) e zolfo (S): non sono molto importanti per uso cosmetico perché
non hanno un buon odore

La maggior parte di questi composti sono terpenoidi


Gruppo dei composti contenenti carbonio (C) e idrogeno (H):

* idrocarburi monoterpenici (C 10) alifatici e aromatici insaturi mono e bicicli:


mircene (Verbena, Sassafrasso), limonene (Limone, Bergamotto, Finocchio, Carvi,
Macis), pinene (Trementina, Cipresso, Eucalipto, Basilico, Rosmarino), canfene
(Ginepro, Trementina), terpinene (Cardamomo, Maggiorana, Trementina, Aneto),
sabinene (Sabina, Maggiorana, Cardamomo), fellandrene (Angelica, Badiana,
Fellandrio, Finocchio, Eucalipto, Limone, Salvia, Sassafrasso), silvestrene (Cipresso
n Pino).
* idrocarburi sesquiterpenici (C 15):
cardinene (Ginepro, Cade, Limone), selinene (Sedano), cariofillene (Garofano,
Cannella), umulene (Luppolo, Pioppo, Betulla), cedrene (Cedro, Ginepro).
* azuleni: camazulene (Achillea, Camomilla), eucazulene (Eucalipto), gajazulene
(Guajaco), vetivazulene (Vetiver).
* idrocarburi diterpenici (C 20): canforene (Canfora), cupressene (Cipresso).
Gruppo dei composti contenenti carbonio (C), idrogeno (H) e ossigeno
(O).
* alcooli: linalolo (Coriandolo, Limone, Lavanda, Basilico, Sassafrasso), geraniolo (Geranio,
Citronella, Rosa, Coriandolo), santalolo (Sandalo), mentolo (Menta), nerolo (Arancio,
Bergamotto, Mirto), terpineolo (Badiana, Bergamotto, Maggiorana, Geranio), farnesolo
(Rosa, Ylang-Ylang), citronellolo (Geranio, Citronella),
* aldeidi: aldeide cinnamica (Cannella), aldeide benzoica (Mandorle amare, Lauro, Benzoino),
citrale (Limone, Verbena, Melissa), citronellale (Limone, Citronella, Melissa), vanillina
(Vaniglia, Benzoino, Balsamo del Perù, Balsamo del Tolù).
* chetoni: carvone (Carvi, Aneto, Anice), tujone (Thuja, Assenzio, Artemisia, Salvia,
Tanaceto), canfora (Canfora, Cannella, Salvia, Basilico), fencone (Finocchio), mentone
(Menta).
* fenoli: timolo (Timo), eugenolo (Chiodi di Garofano, Sassafrasso), carvacrolo (Origano,
Timo, Menta).
* eteri: anetolo (Finocchio, Badiana, Anice, Aneto), apiolo (Prezzemolo, Aneto), safrolo
(Sassafrasso, Badiana, Noce moscata), eucaliptolo (Eucalipto), estragolo (Estragone).
* esteri: acetato dilinalile (Lavanda, Bergamotto), salicilato di metile (Gaulteria, Betulla),
acetato di geranile (Lavanda, Eucalipto), benzoato di benzile (Benzonio, Balsamo del Perù,
Balsamo deI Tolù), acetato di terpenile (Cipresso, Pino).
* acidi organici: acido benzoico (Ylang-Ylang, Benzoino, Balsamo del Tolù, Balsamo del Perù),
acido cinnamico (Benzoino, Storace, Balsamo del Perù, Balsamo del Tolù), acido salicilico
(Gaulteria, Betulla, Piopo), acido cuminico (Cumino).
Oli essenziali purificati
alcuni oli essenziali non possono essere utilizzati grezzi perchè
contengono composti di odore sgradevole o irritanti per la pelle E'
necessario allora purificare le essenze grezze dai costituenti
sgraditi che possono modificare le proprietà, il profumo e la
solubilità nell'alcool dell'olio essenziale.

La deterpenazione consiste nel separare gli idrocarburi


monoterpenici, poco solubili in acqua ed irritanti per la pelle, dai
costituenti sesquiterpenici e dai composti ossigenati (fenoli,
alcooli, aldeidi, chetoni, ecc.). In tal modo si perviene ad un olio
essenziale deterpenato.

Gli oli essenziali deterpenati sono più stabili, più solubili nell'acqua
e nell'alcool di basso titolo (anche 70° e 60°) mentre sono privi di
potere irritante per le vie respiratorie, per gli occhi e le mucose in
genere. Per contro si conservano con minore facilità.
La via del mevalonato
Attraverso la via del mevalonato
coda
vengono sintetizzati i terpenoidi
testa
Essi sono una vasta famiglia di
sostanze naturali tutte derivanti da
unità a cinque atomi di carbonio
unità isoprenica (5 atomi di carbonio) chiamate unità isopreniche (C5) unite
in modo testa-coda.

L’isoprene come tale è stato


identificato come prodotto di
decomposizione di numerosi
idrocarburi naturali ciclici ed è stato
quindi indicato come l’unità base
costitutiva di questi metaboliti. Esso
tuttavia non è coinvolto direttamente
nella biogenesi. isoprene
Sono state identificate due unità
isopreniche biologicamente “attive” :
il dimetilallilpirofosfato (DMAPP) e Entrambe derivano
dall’acido mevalonico
l’isopentenilpirofosfato (IPP). (MVA)

OPP OPP

dimetilallil PP isopentenil PP
(DMAPP) (C5) (IPP) (C5)
L’acido mevalonico

L’acido mevalonico è stato individuato come il precursore del


colesterolo. Successivamente, è stato accertato che i primi stadi di
questa via biogenetica sono comuni all’intera gamma di derivati naturali
terpenoidici
6
OH
1 5
HOOC
3
4 OH
2

acido mevalonico (MVA)

Per sintetizzare l’acido mevalonico si utilizzano tre molecole di acetil-


coenzima A
Via dell’acetato

acyl carrier CH3CO SCoA

Acetil- e malonil-CoA non protein (ACP)CO2H


CO2H
acetil-CoA

reagiscono come tali ma CH2CO SCoA CH2CO S ACP

vengono “trasportati” da malonil-CoA malonil-ACP

una proteina , l’ACP RCH2CO S ACP

acil-ACP
reazione
di Claisen ogni ciclo allunga la
catena dell'acil-
ACP di due atomi di
carbonio
H OH
NADPH
RCH2 R CH2CO S ACP RCH2COCH2CO S ACP

-idrossi acil-ACP -cheto acil-ACP


riduzione stereospecifica
del carbonile

eliminazione
– H2O di H2O:
meccanismo
E2
Biogenesi dell’acido mevalonico
reazione aldolica
stereospecifica; essa
comporta anche
reazione l'idrolisi del legame
O di Claisen H
H acetil-enzima
O O
SCoA OH O
HO2C + EnzSH
SCoA SCoA
SCoA
acetoacetil-CoA
HMG-CoA
O
EnzSH SEnz
-idrossi- -
acetil-CoA
O gruppo acetile legato metilglutaril-CoA
all'enzima: non si HMG-CoA NADPH
utilizano malonil reduttasi
derivati
riduzione da
tioestere ad
aldeide via
riduzione da tioemiacetale
aldeide ad alcol OH OH
6
1 OH
5 OH HO2C
HO2C NADPH SCoA
3 OH
HO2C H
2 4 O
acido mevaldico
acido mevalonico acido mevaldico tioemiacetale
(MVA)
Biogenesi DMAPP e IPP
Il composto MVA, a sei atomi di carbonio, viene trasformato nelle unità isopreniche
fosforilate a 5 atomi di carbonio attraverso trasformazioni che iniziano con la
fosforilazione dell’alcool primario
isomerizzazione
allilica
stereospecifica;
fosforilazione l'equilibrio
dell'alcol favorisce DMAPP
primario a O
difosfato HO P O ADP ATP
–CO2 5
O OH OH
H 32 1 isomerasi
H OPP
O OPP 4 OPP
HR HS
L'ATP facilita la
decarbossilazione- dimetilallil PP
isopentenil PP (DMAPP)
eliminazione
(IPP)

L'isomerizzazione di IPP a DMAPP avviene ad opera di una isomerasi che rimuove


stereospecificamente il protone pro-R dal C-2 ed incorpora un protone dall'H2O sul
C-4. Sebbene l'isomerizzazione sia reversibile, l'equilibrio è spostato verso il
DMAPP, un elettrofilo reattivo.
Il DMAPP è un elettrofilo reattivo, L’IPP, con il suo doppio legame
quindi un buon agente alchilante. terminale, è più adatto ad agire
Infatti possiede un buon gruppo da nucleofilo, specialmente verso
uscente, il difosfato, che può l’elettrofilo DMAPP. Infatti, può
generare, attraverso un mecanismo utilizzare gli elettroni del doppio
SN1, un carbocatione allilico legame terminale in una reazione di
stabilizzato per risonanza addizione elettrofila sul
carbocatione formato dal DMAPP.

OPP OPP

dimetilallil PP isopentenil PP
(DMAPP) (C5) (IPP) (C5)

Queste due differenti reattività costituiscono le basi nella biosintesi dei


terpenoidi. IPP e DMAPP sono intermedi molto reattivi; vengono utilizzati in
questa via biogenetica per dare origine a strutture anche molto complesse.
Emiterpeni (C5)
OPP OPP

dimetilallil PP isopentenil PP
(DMAPP) (C5) (IPP) (C5)

La maggior parte
dei terpenoidi
Monoterpeni (C10)
presentano C10
Iridoidi
ulteriori
Sono i
modificaz<ioni e IPP
principali
riarrangiamenti
costituenti
successivi alla C15 Sesquiterpeni (C15)
degli
combinazione IPP OLI
lineare delle
ESSENZIALI
unità isopreniche
C20 Diterpeni (C20)
x2 IPP

x2
C25 Sesterterpeni (C25)

C30 Triterpeni (C30)

Steroidi (C18-C30)
C40
Tetraterpeni (C40)
Carotenoidi

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