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in collaborazione con Science Fiction Studies L'INCONTRO DI TAOISMO E FASCISMO IN "THE MAN IN THE HIGH CASTLE" DI PHILIP K.

DICK Patricia Warrick The Man in the High Castle di Philip K. Dick, pubblicato sette anni dopo il suo primo romanzo, Solar Lottery, apparso nel 1955, il solo romanzo di questo autore che abbia ricevuto il premio Hugo. generalmente considerato come il romanzo che introduce il suo periodo pi creativo - quello tra il 1962 e il 1965 - quando ha scritto riconosciuti capolavori come Martian Time-SIip, Dr.Bloodmoney e The thre e stigmata of Palmer Eldritch (1). Il giudizio su MHC, comunque, non omogeneo. I critici che lo lodano hanno fatto notare che ben scritto, presenta una storia a lternativa piena di immaginazione, mantiene la suspence e fa uso di complesse te cniche narrative (2). Il romanzo ha per ricevuto anche un sostanziale numero di c ommenti negativi (3). stato detto che: 1) nessun personaggio ha un punto di vista abbastanza ampio per vedere l'intero disegno; 2) Dick ha preso un granchio nell'assumere che un fascismo giapponese vittorioso possa essere migliore di quello tedesco; 3) la complessit della struttura narrativa e la variet dei personaggi sono eccessi ve; 4) la fine, dove Abendsen ammette con Juliana che Germania e Giappone hanno vera mente perso la guerra, vizia il romanzo come SF. MHC viene spesso letto come un romanzo politico all'esplorazione del fascismo. A bbastanza stranamente, il ruolo della filosofia orientale nel romanzo viene igno rato dai critici. Mentre le allusioni all'I-Ching sono state notate, nessuno ecc etto Dick stesso ha fatto notare la maggiore funzione non solo dell'I-Ching, ma anche della filosofia e visione del mondo taoista in MHC. Ammettendo di usare pe rsonalmente l'I-Ching dal 1961 "per scegliere la via da intraprendere in un romp icapo o situazione poco chiara", egli conclude: "Se usate l'I-Ching abbastanza a lungo e abbastanza in continuit esso comincer a cambiarvi e a formarvi come perso na. Vi trasformer in un taoista, che conosciate o no il significato della parola, che lo vogliate o no" (4). Il tema degli orrori del nazismo in MHC ovvio e ha r icevuto considerevole attenzione critica. Ma quando il lettore vede il nazismo n el romanzo come qualcosa di pi della Germania sotto Hitler, quando s accorge che s i tratta di un simbolo di tutte le istanze fasciste di abuso di potere e control lo, siano esse tedesche, giapponesi, americane o russe, egli non ha esplorato il cammino narrativo di Dick nella sua interezza. un'opera che condanna tutte le i stanze totalitarie - economiche, poltiche e militari. Nel condannare il fascismo , MHC propone un'altra via sulla quale l'uomo etico pu incamminarsi. Opposta al m ondo occidentale fascista si situa la via orientale al taoismo, una visione cent rata ma non limitata a quella di Mr. Tagomi. La tensione centrale narrativa del romanzo, essenziale alla suspence narrativa, l'incontro tra taoismo e fascismo. Ciascuno dei quattro personaggi maggiori mette in scena questo incontro: ciascun o affronta un momento nel quale deve scegliere la sua via attraverso il caos del la violenza, dell'inganno, dei cambiamenti e degli intrighi politici ed economic i in un futuro prossimo tecnologicizzato. I complessi significati del romanzo si incarnano nelle quattro scelte. Una tale lettura svela MHC come il romanzo pi fi nemente scritto da Dick, dove tutte le parti, interdipendenti in modo intricato, sono essenziali per dar luogo al mondo narrativo in cui si specchia la realt cos come la vede Dick. Dato che Dick considera gran parte di questa realt come mister iosa e incomprensibile, gli artifici che egli crea per rifletterla devono conten ere gli stessi elementi di incomprensibilit. La difficolt che il lettore incontra nella comprensione immediata del romanzo deve essere ammirata come un segno del successo artistico di Dick, non come un'indicazione del suo fallimento nel manov

rare le tecniche narrative, come sostengono alcuni critici (5). L'attrazione di Dick verso la mentalit nazista (6) appare in altri romanzi, ad esempio in The unt eleported man (1966) e The world Jones made (1959): ma nessuno esplora questo te ma in modo completo quanto MHC. Il romanzo descrive come caratteristica della me nte tedesca il possedere "una qualit ineguagliabile", "una vena psicotica". Dick comunque suggerisce che questa particolarit non si limita ai tedeschi. Essi non s ono soli, tutti noi viviamo in un mondo psicotico dove i pazzi sono al potere (7 ). Nel mondo alternativo di MHC, Germania e Giappone hanno vinto la seconda guer ra mondiale, e hanno occupato gli USA. Hitler, ora malato, stato confinato in un ospedale psichiatrico, e Bormann il cancelliere. Questa SF. Ma tutti i dettagli delle fazioni politiche e militari tedesche sono accurati. sufficiente consulta re opere come The rise and fall of the Third Reich di William Shirer e The Goebb els diary, testi che Dick riconosce di aver usato per scrivere il romanzo, per v erificare questa accuratezza. Il temperamento germanico, come lo rappresenta Dic k, contiene elementi di idealismo romantico, che uniti al potere spingono alla t irannia; quando si ha l'avvento del nazismo, l'imminente distruzione o tramonto della civilt a portata di mano. La "splendida bestia bionda" di Nietzsche diventa un gigante cannibale che divora il mondo (8). Nel romanzo un gruppo di ufficial i nazisti - Goering, Goebbels, Heydrich e Von Schirach - incarnano queste istanz e totalitarie fasciste, e sebbene il lettore non venga mai a contatto direttamen te con gli alti ufficiali del partito, egli ascolta commenti di una variet di per sonaggi circa le idee e le azioni del gruppo di leader nazisti. Childan rievoca le loro azioni nel dopoguerra: essi hanno virtualmente eliminato ebrei, zingari e studiosi della Bibbia. Hanno prosciugato il Mediterraneo trasformandolo in are a coltivabile. Hanno trucidato gli aborigeni africani in appena 15 anni. Hanno p reso la guida dei voli spaziali dando luogo ai primi voli sulla Luna e su Marte. L'abilit tedesca di creare grandiosi "sogni eccitanti" (cap.2) oltre al favoloso talento per il lavoro duro e l'efficienza legata alla scienza e alla tecnologia , hanno gettato l'intero globo nel caos. E ancora, pensa Childan, essi sono inco nsapevoli di "ci che fanno agli altri, e della distruzione che stanno causando" ( cap.3). Juliana medita sulle idee nate nel cervello malato di Hitler e sviluppat e "prima in un partito politico, poi in una nazione, quindi in mezzo mondo" (cap .3). Come spore maligne, i biondi tedeschi spargono la contaminazione nell'unive rso. Al primo incontro con Joe, ella identifica immediatamente l'aura di morte e manata da questo fanatico assassino, che spinto da un potente istinto distruttiv o. Il problema sta nel fascino della mente tedesca verso l'ideale e l'astratto, e nella sua separazione dalla realt del mondo sociale circostante. Baynes, egli s tesso tedesco, fornisce la pi profonda introspezione di questo stimolo distruttiv o: "La loro visione cosmica. Non un uomo qui, un bambino l, ma un'astrazione: razza, terra. Volk. Land. Blut. Ehre. Non l'onore degli uomini degni d'onore, ma lo st esso Ehre; l'astratto reale, la realt invisibile per loro. Die Gutem ma non i buo ni, quest'uomo buono. il loro senso dello spazio e del tempo. Vedono al di l del presente, nell'immensa profondit nera che sta oltre, l'immutabile. E questo fatal e, per la vita. Perch alla fine non vi sar pi vita; un tempo c'erano solo le partic elle di polvere nello spazio, i caldi gas di idrogeno, null'altro, e sar di nuovo cos . Questo un intervallo, ein augemblick. Il processo cosmico continua, riduce ndo di nuovo la vita nel granito e nel metano; la ruota gira, per tutta la vita. tutto temporaneo. E loro - questi pazzi - rispondono al granito, alla polvere, al desiderio dell'inanimato; vogliono aiutare la Natura. E, pens, io so il perch. Vogliono essere gli agenti, non le vittime, della storia. Si identificano con la potenza di Dio e credono di essere divini. Questa la loro fondamentale pazzia. Sono sopraffatti da qualche archetipo; i loro ego si sono espansi psicopaticamen te, e non sanno dove cominciano loro e dove finisce la divinit. Non hybris, non o rgoglio: l'ego gonfiato all'estremo... la confusione tra colui che adora e ci che adorato. L'uomo non ha divorato Dio; Dio ha divorato l'uomo" (cap.3). The occult and the Third Reich di J.M. Angebert uno studio esteso e non romanzat o di questo fanatismo religioso descritto da Dick. Angebert suggerisce che la co smologia nazista veda Hitler come un profeta apocalittico e il Terzo Reich come il traguardo del Millennio (9). La nuova era pu giungere solo dopo l'annientament

o della vecchia. L'orrore nazista rappresentato in MHC raggiunge il climax quand o il cancelliere Bormann muore e le varie fazioni fanatiche in Germania iniziano una lotta di potere per reclamare la cancelleria. Tagomi, il piccolo ufficiale giapponese coinvolto nell'intrigo, trova difficile comprendere il temperamento f ascista, essendo uno straniero con mentalit taoista. Egli conclude che i nazisti sembrano determinati a trionfare e ad immolare se stessi (cap.6) e che la societ totalitaria tedesca assomiglia a una forma di vita imperfetta (cap.12). Frank Fr ink, cercando anch 'egli di comprendere la mentalit tedesca, decide che questa at avistica; essa rappresenta una sorta di "uomo preistorico, in un camice da labor atorio, bianco e sterile... che faceva esperimenti sull 'uso cui potevano essere destinati il cranio, la pelle, le orecchie e il grasso di altra gente" (cap.1). Egli prova orrore al pensiero che questo arcaico semi- umano gigante e cannibal e possa ritornare a governare il mondo una volta di pi dopo che il genere umano h a speso un milione di anni per evitarlo. 1) IL LETTORE VIENE A SAPERE SOLO INDIRETTAMENTE delle idee e delle azioni degli alti ufficiali della gerarchia nazista che rappresentano il fascismo nel romanz o. Al contrario, egli viene a contatto direttamente con la filosofia taoista. Ta gomi, Frink, Childan, Juliana, e la coppia giapponese Betty-Paul rappresentano t utti aspetti della visione taoista, e ciascuno di essi usa l'I-Ching come aiuto nel decidere il modo di agire giusto in una situazione incerta. Una conoscenza a lmeno rudimentale del taoismo e dell'I-Ching essenziale per apprezzare la comple ssit e capire il significato di MHC. Il taoismo una filosofia cinese che contiene concetti rintracciabili anche nell'Induismo, Buddismo e Confucianesimo. I due t esti del taoismo sono il Chang-Tzu, scritto intorno al 300 A.C. e il Lao-Tzu (Ta o-Te-Ching) probabilmente scritto poco pi tardi (10). I testi sono collezioni di detti, storie ed allegorie spesso ambigue, che spiegano il significato del taois mo. Dato che la percezione taoista del mondo reale differisce in modo essenziale da quella usuale dell'occidente, un facile accostamento a questa visuale non po ssibile. E neanche esiste una singola scuola di taoismo. Vi sono numerosi culti con una variet di dottrine che hanno prodotto una voluminosa letteratura. Di cons eguenza, qui non si tenter di dare una definizione esauriente del taoismo: non si far niente di pi che far notare quegli elementi che lo differenziano dall'ontolog ia del razionalismo occidentale. Il concetto del Tao alla base della filosofia c inese. In senso limitato, Tao significa "via" o "strada", e ancora "la giusta vi a da seguire", o "la via della natura". Nell'accezione pi ampia del Tao data da L ao Tzu nel Tao-Te-Ching, Tao il principio che tutto controlla nell'universo. Il mondo naturale e tutte le sue creature sono state create dal Tao e sono parte di esso. Dato che l'uomo "nel" Tao, egli non pu separare se stesso dal Tao per defi nirlo. Le prime tre righe del Tao-Te-Ching" dicono: Il Tao che pu essere spiegato non il Tao eterno Il nome che pu essere nominato non il nome eterno Il senza nome il principio del cielo e della terra. (11) La cosmologia del taoismo non vede la materia come un insieme di blocchi discret i nello spazio vuoto che pu essere studiato da un osservatore: il taoismo rifugge questa visione della realt statica e discreta, sostenendo invece un concetto di realt mobile che un continuum dove movimento e materia non possono essere differe nziati. La realt una tela di tempo e cambiamento, un tessuto senza soluzione di c ontinuit, di incessante movimento, piena di ondulazioni, pieghe, forme ed incresp ature. Il movimento continuo; di conseguenza nulla permanente. dato che qualsias i osservatore egli stesso parte integrante della rete del reale impossibile per questi definirla. Tutte le schematizzazioni a cui egli ricorre per decifrare la ragnatela non sono altro che artifici, per quanto utili, e possono essere consid erati come semplici illusioni nel suo flusso mentale (12). Il flusso costante e l'incessante trasformazione della natura un processo universale che coinvolge tu tte le cose nel Grande Uno e livella ogni cosa ed ogni opinione (13). Cielo, ter ra e uomo costituiscono una singola, indivisibile unit governata da leggi cosmich e. Leggendo la descrizione taoista della realt si rimane colpiti dai paralleli co n la natura del reale definita dai fisici moderni. Joseph Needham nota questa so miglianza nel secondo volume di Science and Civilization in China (1956). Pi rece ntamente e dettagliatamente, The Tao of physics di Fritjof Capra fornisce uno st

udio dettagliato dei rapporti e dei parallelismi tra i concetti della fisica mod erna e le idee di base della tradizione filosofica e religiosa del mondo orienta le. Capra conclude che la scienza occidentale, procedendo in modo razionale, e i l misticismo orientale, lavorando di intuizione, sono arrivati ad una valutazion e simile della realt: "Noi... vediamo come i due fondamenti della fisica del ventesimo secolo - la teo ria dei quanti e quella della relativit - portino entrambe a farci vedere il mond o come lo vede un ind, un buddista o un taoista, e come questa somiglianza si raf forzi quando guardiamo ai recenti tentativi di combinare queste due teorie al fi ne di descrivere i fenomeni del mondo submicroscopico: le propriet e le interazio ni delle particelle subatomiche che compomgono tutta la materia. Qui il parallel o tra la fisica moderna e il misticismo orientale colpisce ancora di pi, e noi... spesso incontriamo affermazioni delle quali impossibile stabilire se vengano da un fisico o da un miistico orientale" (14). Fondamentale per la filosofia taoista il concetto di yin e yang. Questa dottrina sostiene che tutte le cose e gli eventi sono costituiti dall'interazione di que ste due forze. Yin il principio negativo: passivo, remissivo, distruttivo, fredd o, umido, buio, misterioso. il buio sul lato nord di una collina, e la sponda a sud di un fiume, l'essenza dell'ombra e dell'acqua. Yang il principio positivo: attivo, creativo, caldo, secco, lucente. il lato sud della collina, la riva nord del fiume, l'essenza della luce del sole e del fuoco. Il taoismo descrive la re alt come un processo di interazione incessante tra due poli opposti; il risultato dinamico, non statico. Il "fine una natura ordinata, piuttosto che il caos. Nel corso del processo, c' contraddizione cos come armonia. Nella realt c' unit nella mo lteplicit. L'apparente dualismo e pluralismo , in ciascun caso, un monismo dinamic o attraverso la dialettica" (15). La visione complementaristica della realt racch iusa nella dottrina dello yin-yang ricorda la nozione della complementariet, esse nziale nel modo in cui i fisici moderni parlano della natura. Niels Bohr, che in trodusse la nozione della complementariet, era consapevole di questo parallelo co n il pensiero cinese (16). Joseph Needham commenta la somiglianza del concetto y in-yang con la dialettica hegeliana, notando che la riconciliazione dialettica d ella contraddizione in una pi elevata sintesi appare negli scritti taoisti (17). Hegel stesso conosceve la filosofia cinese, e nelle sue lezioni sulla storia del la filosofia del 1816 all'Universit di Heidelberg egli fa riferimento al Tao e a Lao-Tzu (18). Il dualismo di yin e yang essenzialmente diverso dal dualismo filo sofico occidentale per il fatto che non vi conflitto tra i due poli. Non c' lotta tra luce e buio, buono e cattivo. Essi sono aspetti complementari del Grande Un o, ed entrambi necessari all'ordine dell'universo. La via della virt quella che p orta all'armonia tra i due opposti, e il Tao, l'origine di tutte le cose, la sor gente di quest'ordine. Lo scopo e il dovere di ogni uomo, quindi, quello di trov are il Tao, o la via dell'armonia che bilancia gli opposti. L'azione contraria a lla natura (detta wei) da evitare, e il suo opposto (wu wei) da desiderare. Ma n on ci si deve sforzare per ottenere il wu-wei; al contrario, esso si ottiene con la non-azione o non-conseguimento. La spontaneit - un lasciarsi andare nel momen to - porta all'armonia. Tutti i maggiori elementi della visione taoista sono uti lizzati da Dick eccetto quello dell'esistenza del male. Qui egli si discosta dal la visione orientale, in quanto sostiene che il male reale, non solamente uno sb ilanciamento dei due poli. "Per ci che riguarda il male" egli dice "io sono essen zialmente zoroastriano nella mia teologia. Io credo nel dualismo gnostico, che q uesto mondo stato creato da una divinit malvagia e o falsa, che viene rovesciata dalla Mente Saggia" (19). L'I-Ching (libro dei cambiamenti) un testo classico de l confucianesimo amato dai taoisti. L'incessante movimento del cosmo non casuale o caotico, ma si muove secondo schemi e cicli ordinati. L'I-Ching un approccio razionalistico ad un universo ben ordinato e dinamico (20). L'I-Ching rappresent a questi schemi di cambiamento in una serie di 64 esagrammi. Ciascun esagramma c ostituito da combinazioni di sei linee yin e yang (yin rappresentato da una line a spezzata, yang da una continua). Ogni esagramma a sua volta basato su combinaz ioni degli otto trigrammi di base, tutti gli schemi possibili combinando tre uni t di due tipi di linee. Questo triangolo, la base dei 64 esagrammi, un simbolo ch iave in MHC, ed la forma che Frink adotta quando costruisce il gioiello argenteo

contenente il wu. L'I-Ching discute i 64 esagrammi, ciascuno dei quali porta un titolo e rappresenta l'archetipo del Tao nella natura e nelle situazioni umane. L'I-Ching composto da pi testi. Uno, chiamato il giudizio, indica il corso delle azioni pi appropriato allo schema coscmico in atto. Un altro testo, l'Immagine, elabora il significato dell'esagramma, e questi significati sono spesso espressi in righe di versi. Un terzo testo interpreta ciascuna linea dell'esagramma (21) . L'utente dell'I-Ching porge una domanda al libro. Per determinare quale esagra mma contiene la risposta appropriata egli costruisce l'esagramma stesso, usando pagliuzze o monete per definire sequenzialmente ognuna delle sei linee come yin o yang (spezzata o continua). Quando lo schema dell'esagramma prevalente accerta to, egli consulta l'I-Ching per scoprire la disposizione della situazione presen te e poter cos intraprendere l'azione pi opportuna. L'I-Ching per i taoisti non ta nto un aiuto per conoscere il futuro, piuttosto un libro di profonda saggezza, c he porta all'armonia tra gli uomini e tra gli uomini e la natura. Tutti i person aggi di MHC che fanno da centri focali per le loro parti dell'insieme narrativo ricorrono regolarmente all'I-Ching. 2) RITORNANDO ORA AL NOSTRO STUDIO DI MHC come incontro tra la visione del mondo fascista e quella taoista, vediamo che le forme narrative, i personaggi, i simb oli e i temi di Dick si combinano per descrivere un mondo in cui l'armonia del p rocesso di complementariet stata spinta sull'orlo precario di un abisso a causa d ella ricerca fanatica dei nazi-fascisti. Dick attinge dalla filosofia taoista ma - come vedremo - sembra suggerire la necessit di una revisione di tale concezion e del mondo. L'introduzione nel mondo contemporaneo di un nuovo elemento tecnolo gico, la bomba nucleare, rende possibile un olocausto. Questo uno sviluppo cos ra dicale ed inaspettato per gli studiosi delle epoche del passato che la visione t aoista, che nega il male come realt nell'universo, deve essere rivista. Come Dick spiega in MHC, l'esperienza tecnologica tedesca ha prodotto la bomba atomica. I noltre, l'idealismo romantico e l'azione fanatica fascista si sono combinate in una schiacciante tendenza a dominare il mondo, tramite una guerra nucleare, se q uesto fosse il prezzo necessario. Questo uno sviluppo unico nella storia dell'um anit; di conseguenza, suggerisce MHC, l'antica visione cosmologica cinese va rivi sta. La narrazione traccia il cammino della coscienza di Tagomi, che il fuoco ce ntrale della visione taoista, quando si incontra, lotta, e viene cambiato dalle tendenze naziste al dominio nazionale, mondiale e infine cosmico. Darko Suvin, a nalizzando le tecniche narrative di Dick, spiega che egli non fa uso n del tradiz ionale narratore onnisciente n della narrazione in prima persona con un personagg io centrale (22). Invece, costruisce una rete narrativa che supporta un gran num ero di personaggi, con alcuni selezionati che fungono fa fuochi narrativi (23). Per quanto noiosa e difficile sia questa forma narrativa per certi lettori e cri tici, essa essenziale alla visione del mondo dickiana e taoista, che sostiene ch e tutto nell'universo collegato e che nessuna parte fondamentale o superiore all e altre. L'universo narrativo di Dick prende a modello l'universo reale cos come egli lo vede. Frank Frink, maneggiando le sue pagliuzze per determinare l'azione appropriata nella sua situazione, consapevole di essere: "radicato nel momento in cui viveva, in cui la sua vita era legata a tutte le al tre vite e particelle dell'universo... Lui, Juliana, la fabbrica di Gough Street , le Missioni Commerciali che davano gli ordini, l'esplorazione dei pianeti, i m iliardi di mucchietti di prodotti chimici, in Africa, che non erano pi nemmeno ca daveri, le aspirazioni delle migliaia di persone intorno a lui, nelle miserabili conigliere di San Francisco, le creature folli di Berlino, con i loro visi tran quilli e i loro piani maniaci... tutto era collegato in questo momento in cui ge ttava gli steli di millefoglio per scegliere l'appropriata saggezza in un libro iniziato nel trentesimo secolo prima di Cristo. Un libro creato dai saggi della Cina in un periodo di oltre cinquemila anni, riveduto, perfezionato, quella cosm ologia - e quella scienza - superba codificata prima che l'Europa avesse imparat o a fare una divisione". (cap.1) Cos in questo passaggio all'inizio del romanzo Dick descrive per il suo lettore i personaggi e gli eventi della sua struttura narrativa. Essi si mettono in movim ento quando Frink, un piccolo uomo, con un piccolo lavoro, non fa altro che parl are francamente e perde il posto. Come nota amaramente Frank, "non puoi soffiare

senza cambiare l'equilibrio dell'universo. Questo rende la vita una barzelletta , e non hai nessuno intorno che ride" (cap.4). I personaggi di MHC, malgrado la struttura interattiva che ci impone di vederli in un continuum, possono essere c lassificati ai fini della discussione in alcuni gruppi. Suvin opera questa class ificazione, categorizzando tre livelli: superiore, medio ed inferiore (24). Io v orrei invece suggerire una suddivisione tra esterni ed interni. L'interpretazion e taoista di MHC che sto intraprendendo qui mi trattiene dall'adottare un raggru ppamento legato ai termini "alto" e "basso". La trama di San Francisco, il livel lo esterno, riguarda la realt sociale dell'esistenza; la trama del Colorado, il l ivello interno, procede senza influenzare gli eventi di quella precedente, e pu e ssere pi significativamente intesa come commento ad essa, offrendo illuminazioni sul significato profondo di quegli eventi. Troveremo che il significato interno degli eventi esterni della realt il primo interesse del romanzo. In questa forma di testo con commentario, Dick segue la struttura dell'I-Ching. Vi sono tre line e narrative nella trama di San Francisco: 1) gli eventi politici che hanno Tagomi come centro narrativo. Egli indirettamen te incontra l'lite del potere nazista in un momento di crisi, quando il cancellie re Bormaun morto e le fazioni naziste sono in lotta per il potere. Baynes-Wenege r fa da mediatore tra le posizioni fasciste e quelle orientali. 2) Gli eventi economici che hanno Childan come centro focale. Egli rappresenta l 'uomo d'affari che vende i prodotti fabbricati dalla societ. Questa produttivit as sume due forme: produzione di massa e attivit individuale. 3) Gli eventi dell'artefice, che vedono Frank Frink come fuoco nella descrizione narrativa della creazione di manufatti individuali. Frank prima produce manufat ti distruttivi, come la Colt 44, e poi passa alla creazione di gioielli, e il su o manufatto pi interessante il triangolo argenteo che gioca un ruolo chiave nel m omento di crisi di Tagomi. Ciascuno dei tre personaggi che fungono da fuochi narrativi nella trama di San F rancisco - Tagomi, Childan e Frink - si rivolge regolarmente all'I-Ching e usa l e risposte come guida nelle situazioni che richiedono una scelta. Nella trama de l Colorado, il personaggio focale Juliana, e anche lei usa l'I-Ching. un "demone , un piccolo spirito ctonio" (cap.15), una creatura misteriosa che Frank crede e ssere "un'invenzione diretta e letterale di Dio, scesa nella sua vita per ragion i che lui non avrebbe conosciuto mai" (cap. 1). Questa allusione ci spinge a con siderarla simbolicamente, al d l del livello letterale. Letteralmente ella la mogl ie di Frank, che insegna judo a Canyon City, Colorado; e ha un rapporto con l'as sassino nazista, Joe Cinnadella, mandato ad uccidere l'artista creativo, Abendse n. Dopo aver eliminato Joe, ella pensa di poter ritornare con Frank che ora crea manufatti in metallo. Tra i lettori del romanzo SF di Abendsen, The grasshopper s lies heavy, lei sola intuisce il significato profondo e vero del libro. Fa da mediatrice tra il lettore e l'universo di MHC e fornisce la chiave per giungere al significato profondo e vero del romanzo di Dick. Alcuni simboli fungono da st imoli verso le intuizioni che Dick vuole provocare in MHC. Due sono i manufatti creati da Frink, la Colt 44 e il triangolo argenteo. Anche se Frink non incontra mai direttamente Tagomi, il suo gioiello arriva nelle mani di quest'ultimo, e a iuta creativamente Tagomi in un momento di crisi emotiva, mentre in precedenza e ra stata una Colt 44 (se si tratti di un esemplare autentico o di un faesimile f orse costruito da Frink, non viene mai specificato) a salvarlo da un momento di crisi fisica. Due libri sono inoltre importanti in MHC: l'I- Ching, naturalmente , e The grasshoppers Iies heavy, che descrive un futuro alternativo dove Giappon e e Germania hanno perso la guerra. I personaggi che leggono TGLH sono generalme nte diversi da quelli che consultano l'I-Ching, con l'importante eccezione di Ju liana. Superficialmente i due libri, uno molto antico e l'altro molto recente, s embrano presentare piccole similitudini. A un livello pi profondo, esiste una ver a e propria somiglianza. Sia la SF che l'I-Ching riguardano trasformazioni e cam biamenti: in nessuno dei due realt e materia sono fisse, definite e statiche. L'I -Ching suggerisce uno schema ciclico di flussi e riflussi, uno spostarsi tra yin e yang. Le connotazioni del titolo di TGLH propongono uno schema simile. Il tit olo proviene infatti dall'Ecclesiaste (12:5), un testo biblico che descrive un u niverso nel quale tempo e casualit influiscono su tutti gli uomini, mutando l'alt

o in basso, la luce in buio, il buono in cattivo; un testo che ammonisce l'uomo a riconoscere la vanit del prendersi troppo seriamente. Tutti e tre i lavori lett erari, i due gi menzionati pi il romanzo di Dick, MHC, suggeriscono una visione di un universo in costante trasformazione, un mondo dove le cose definite sono gi d atate appena nascono, in quanto l'inversione nega il significato. 3) EVENTI, PERSONAGGI E SIMBOLI NARRATIVI lavorano insieme nel sostenere alcuni temi significativi non solo in MHC ma anche negli altri maggiori romanzi di Dick . I temi sono strettamente legati e sfidano chiare definizioni; cos come rifiutan o di fornire risposte rassicuranti. Dick descrive come per lui vi sia una "quali t misteriosa e caotica nell'universo, di cui non si deve temere" (25). MHC incarn a questa qualit inesplicabile e quindi sfida l'analisi. Il suo significato, alla fine, pu essere solo intuito, come Juliana intuisce il significato di TGLH nell'u ltimo capitolo del romanzo di Dick. Elencando questi temi ci si rende conto che l'analisi pi chiara di quanto ci si aspetterebbe vista la realt narrativa di MHC. Il primo riguarda l'esplorazione della ragnatela di illusioni che maschera la re alt. Tagomi si rende conto che il reale pu essere visto solo "attraverso un vetro opaco... il nostro spazio e il nostro tempo (sono) creazioni della nostra psiche ..." (cap.6). L'area della sanit mentale non pu, quindi, essere chiaramente differ enziata dal mondo della pazzia, quando la realt con cui l'uomo si suppone in cont atto irriconoscibile. In un suo romanzo susseguente, Martian time slip (1964), D ick esplorer questo tema in grande profondit. In MHC il tema gi presente, se non en fatizzato. Dal principio alla fine del romanzo, persone ed eventi danno una prim a impressione che poi si rivela essere solo un'illusione che maschera un'altra r ealt. La W.M. Corporation ufficialmente si occupa di costruire scale, cancelli e caminetti di acciaio lavorato, ma la vera e illegale occupazione quella di falsi ficare manufatti anteguerra. Baynes apparentemente il rappresentante di una ditt a svedese costruttrice di nuovi iniettori, ma in realt un membro dell'Abwehr, una fazione politica nella Germania nazista. Yatabe, prima visto come un innocuo an ziano giapponese che si reca sulla Costa Occidentale per ragioni di salute, si r ivela essere il generale Tedeki, un contatto inviato dal governo giapponese per incontrare i rappresentanti dell'Abwehr. Joe non un bruno camionista italiano, m a un biondo assassino nazista. Niente ci che sembra essere all'inizio. Un secondo tema, strettamente legato a quello della natura illusoria del reale, quello che riguarda i rapporti tra l'artificiale e l'autentico. L'uomo un artefice, un cos truttore di manufatti, sia creativi (i gioielli e il romanzo di SF, TGLH) che di struttivi (la pistola e la bomba atomica). Di quale manufatto si deve tener cont o? Come per tutte le domande che riguardano i romanzi di Dick, la risposta ambig ua. Ma la discussione sulla differenza tra storicit e autenticit pu portare ad una via d'uscita. La discussione centrata sull'autenticit di una Colt 44 della Guerra Civile (cap.4). La pistola in questione si rivela essere un falso costruito da Frank Frink, e ci nonostante autenticamente un revolver, pu essere usato per un om icidio. E una Colt 44 fa esattamente questo nelle mani di Tagomi quando Baynes e Yatabe sono minacciati dai tughs nazisti. L'accendino "reale" Zippo nella tasca di Roosevelt il giorni in cui fu assassinato non distinguibile da un falso, "a meno che non lo si sappia" (cap.5). La sua autenticit pu essere provata solo con u n documento, una carta. Ma "la carta prova il suo valore, non l'oggetto stesso". Non possiamo essere sicuri della realt se non attraverso le parole sulla carta a ttraverso le quali la definiamo. Qual', quindi, la funzione dell'artista, il cost ruttore di manufatti? Questo un altro tema importante per Dick, un tema esplorat o a lungo da Darko Suvin nel suo eccellente saggio: "L'opera di Philip K. Dick: artefatto come rifugio e visione del mondo". Due opere d'arte giocano un ruolo c reativo in MHC: il triangolo argenteo costruito da Frank Frink e il romanzo di S F scritto da Hawthorne Abendsen. Il triangolo argenteo contiene il wu. una "macc hia" (cap.11) che non possiede alcuna particolare struttura o forma. la Zolla, l a forma fondamentale del taoismo. Herrlee G. Creel, discutendo questo concetto i n The great clod, dice della visione taoista: "Se qualcuno raggiungesse il vero centro dell'universo, e entrasse nel Sancta Sa nctorum, troverebbe soltanto una semplice zolla: totalmente semplice, essenzialm ente come la zolla che sta qui sotto i miei piedi; e totalmente misteriosa perch, come tutte le cose, non pu essere compresa in senso assoluto. Niente pu essere co

mpreso assolutamente. La mente umana non una macchina costruita allo scopo di ca pire tutte le cose; e neanche una piccola parte dell'essenza speciale dell'unive rso impiantata tramite una speciale grazia negli esseri umani. Ci che noi chiamia mo mente umana piuttosto un complesso di funzioni simile a quella che chiamiamo "digestione umana". Tutta la digestione buona, in quanto come digestione risolve un problema umano. Alcuni pensieri possono essere migliori di altri pensieri, m a non vi sono pensieri perfetti, e neanche criteri standard di verit assoluta. Qu indi l'opinione di qualsiasi uomo meritevole di considerazione, e nessuno pu pret endere che la propria visione sia accettata senza obiezioni" (26) La realt per i taoisti non sta in un mondo ideale qualsiasi, sta nel mondo delle cose - delle zolle. Questo ricorda William Blake, che vede il mondo in un granel lo di sabbia. Il triangolo argenteo possiede autenticit, in contrasto con la stor icit. vivo nel presente, e, come spiega Paul, "in un certo senso partecipa del Ta o... equilibrato. Le forze, in questo pezzo, sono stabilizzate. In riposo. Per c os dire, questo oggetto ha fatto la pace con l'universo" (cap.11). Il wu contenut o nel gioiello un altro complesso concetto taosta. Joseph Needham lo sintetizza c ome "far esprimere alle cose il loro destino in accordo con i loro principi intr inseci". Opposto al wu il concetto di wei, "il forzare le cose nel senso di un g uadagno personale, senza riguardo verso i loro principi intrinseci e fidando nel l'autorit di altri" (27). Dick affida al giovane giapponese, Paul, l'incarico di spiegare come funziona la vera arte: "Non avere storicit, e neppure un valore artistico, estetico, e comunque partecip are di un valore etereo... un prodigio. Precisamente perch questa una massa infor me, miserabile, piccola, priva di valore; questo, Robert, contribuisce a conferi rle wu. Perch un fatto che si trova abitualmente wu nei posti meno imponenti, com e nell 'aforismo cristiano "le pietre scartate dal costruttore". Si prova la con sapevolezza di wu in ciarpame come un vecchio bastoncino, o un barattolo di birr a arrugginito sul ciglio della strada. Tuttavia, in questi casi, wu in chi guard a. un 'esperienza religiosa. Qui, un artigiano ha messo wu in un oggetto, anzich limitarsi a testimoniare quanto di wu vi era in esso... In altre parole, questo oggetto indica un intero mondo nuovo. Il suo nome non arte, poich non ha forma, n religione. Che cosa ? Ho riflettuto incessantemente su questa spilla, eppure non riesco a sviscerarlo. Evidentemente ci manca la parola per un oggetto come quest o. Quindi lei ha ragione, Robert. autenticamente una cosa nuova sulla faccia del mondo" (cap.11). Il romanzo di SF The Grasshoppers Lies Heavy compie qualcosa di simile al gioiel lo. Come la zolla, esso contiene ancora il wu. Uno dei lettori commenta: "Sbalor ditiva, la potenza evocativa della finzione, persino della narrativa popolare da quattro soldi" (cap.8). Facendo un passo indietro nella stanza degli specchi ch e Dick ci ha costruito, possiamo vedere il romanzo di SF nel mondo reale, MHC ad esempio, come se potesse avere anche una nuova forma, una "macchia" che possied e wu e si apre su "un intero nuovo mondo". Un quarto tema, probabilmente il pi im portante in MHC, la necessit della fede. Tagomi, nel suo momento individuale di c risi, definisce la situazione di tutti i personaggi coinvolti nella rete della c risi mondiale quando grida: "Non ho fede, ma in questo momento mi aggrappo alle pagliuzze" (cap.14). Egli temporaneamente impedito dal suo dilemma in quanto, an che se ha perso la fede, sa che "tutti dobbiamo avere fede in qualcosa. Non poss iamo conoscere la risposta. Non possiamo vedere davanti a noi" (cap.5). Ciascuno dei personaggi del romanzo alla ricerca di qualche tipo di significato trascend ente, per affrontare l'entropia e il caos che li minacciano, come la Germania ch e nell'operazione Dandelion progetta di distruggere il Giappone con una guerra n ucleare. Dick, in una lettera del 1970 a Commentary discute questa ricerca della fede: "Ci di cui scrivo, io credo, credenza, fede, fiducia... e la mancanza di t utte e tre le cose... Per me, in ogni successivo romanzo, il dubbio - o piuttost o la mancanza di fede o fiducia - diventa pi profonda. Si allarga la spaccatura, quella voragine spalancata nella terra, in cui tutto ci che importante pu sprofond are" (28). Nella sua postfazione a Faith of our fathers (1967) Dick suggerisce c he, malgrado il persistere del tab, Dio potrebbe essere un buon argomento per la SF. "Io stesso" dice "non ho una vera fede in Dio: solo la mia esperienza mi dic e che Egli presente... in modo soggettivo, naturale. Ma il mondo interiore pur s

empre reale. E in una storia di SF si proiettano quelle che sono le proprie espe rienze interiori in un ambiente; esse diventano condivise socialmente, e quindi oggetto di discussione (29). 4) IL MOVIMENTO NARRATIVO O PROCESSO TRASFORMAZIONALE del romanzo raggiunge il c limax nel momento della scelta di ciascun personaggio - fuoco narrativo. Nella t rama di San Francisco questi personaggi sono Childan, Tagomi e Frink. Nella tram a del Colorado, il fuoco Juliana. Nei romanzi di Dick, come stato detto, "non c' trama, ma solo una grande quantit di personaggi in cerca di trama" (30). Dick ha da essere ammirato per i risultati che ottiene con questa pretenziosa forma narr ativa; sia leggerla che scriverla non compito facile (31). Probabilmente nessuna immagine pu rappresentare l'essenza della struttura narrativa di Dick meglio del la calligrafia cinese, dove una configurazione di linee curve e rette forma un t utto. Tutte le parti sono connesse con tutte le altre parti, ma non direttamente . Attraverso percorsi e venature lineari possibile trovare la propria via nella trama ma non arrivare al punto centrale di una visione narrativa, con gli altri personaggi che ruotano collegati direttamente alla visione del protagonista. Per quanto difficile possa essere la tecnica narrativa di Dick, essa essenziale se il suo universo narrativo deve essere uno specchio che catturi e rifletta l'esse nza della sua visione dell'universo reale in tutte le sue forme - individuale, e conomico, politico e cosmologico. Parlando del movimento narrativo, utile vedere i quindici capitoli del romanzo come un trigramma, con ciascuno dei lati compre ndente cinque capitoli. All'inizio del romanzo, nei primi cinque capitoli, l'ins tabile equilibrio di ciascun personaggio viene turbato. Tutti i movimenti sono c onnessi, spesso non direttamente, ma le vibrazioni di un evento che accade in un a parte della struttura narrativa si ripercuote su tutta. La dinamica del romanz o ha inizio con un evento minore: Frank insulta Wyndham-Matson e perde il suo la voro. Childan di conseguenza viene turbato quando Frank, nascondendo la propria identit, appare nel suo negozio e presenta la Colt 44 come un falso. Il lavoro di Tagomi a capo della Commissione Commerciale della West Coast viene sconvolto qu ando il nazista Baynes si mette in contatto con lui e lo informa del prossimo ar rivo del gentiluomo giapponese Yatabe. Questa serie di eventi getter il piccolo u fficiale giapponese al centro di un intrigo politico internazionale. Juliana, a Canyon City, incontra Joe, che "respira morte" e che la porta dal ruolo di istru ttrice di karate al suo mondo di fanatismo, violenza e distruzione. Nel terzo ce ntrale del romanzo, il secondo lato del trigramma, tutta la narrazione si muove verso un momento in cui ciascun personaggio centrale deve prendere una decisione circa la strada da seguire. L'evento che spinge verso la crisi la morte del can celliere del Reich, Martin Bormann, un evento che scatena una lotta di potere tr a le fazioni politiche tedesche che si contendono la successione. L'ultimo terzo del romanzo, dal cap.11 al cap.15, rappresenta una situazione dove a ciascun pe rsonaggio focale richiesto di prendere una decisione e di intraprendere una qual che azione, la cui direzione per non chiara. La crisi di Mr. Tagomi la pi drammati ca, e l'azione che egli intraprende la pi estrema. La sua risoluzione della crisi mentale, accelerata dall'uccisione necessaria di due uomini, si espleta nel cap .14, sicuramente il singolo capitolo pi brillante che Dick abbia mai scritto. Il cap.15, quello di Juliana, spiega il significato profondo del romanzo di Abendse n, e attraverso la riflessione - se il lettore in grado di afferrare la fuggevol e verit - il significato profondo del romanzo di Dick, MHC. Childan affronta il m omento della scelta in precedenza, e si tratta di una scelta economica. Paul ver balizza le alternative che si presentano a Childan. Egli ha la possibilit di dive ntare molto ricco, producendo in massa i gioielli di Frank. Per fare questo, egl i deve imbastardire l'arte autentica, trasformandola in ninnoli da quattro soldi , amuleti per nativi del Sud America, o dell'Oriente. Il wu, l'autenticit, andr pe rduta. La scelta d Childan non facile; ambiguit la parola chiave in tutte le situa zioni: ambiguit nella situazione economica, in quella politica e in quella artist ica. L'ambiguit sar quasi pi di quanto Tagomi possa sopportare, al momento della sc elta: "Non posso affrontare questo dilemma" egli grider "che l'uomo debba agire i n una simile ambiguit morale. Non c' Via in tutto questo: tutto sconvolto. Tutto i l caos della luce e delle tenebre, dell'ombra e della sostanza" (cap.12). "Come si comporter l"' uomo inferiore"? Quale via prender I"' uomo superiore"?" (cap.11)

(32). Childan, combattuto dalla tentazione di prostituire l'arte per profitto, ha un breve momento di intuizione quando giunge "alla superficie", vede chiarame nte, "rompe l'ambiguit del momento" e scorge la via (cap.11). Egli decide contro la prostituzione dell'arte: "io sono orgoglioso di questo lavoro. Non posso pren dere in considerazione la proposta di ricavarne amuleti da quattro soldi. Rifiut o". Frank, l'artista, scoraggiato dalle scarse vendite dei suoi oggetti artigian ali. Il suo momento di decidere, se continuare il suo lavoro di artista del meta llo, meno drammatico di quello di Childan, e pi profondamente legato alla situazi one politica. La trama degli eventi porta Childan a lamentarsi con il suo vendit ore, Calvin, della falsa Colt 44, il che porta Calvin a denunciare Frank come eb reo alle autorit. Il suo arresto interrompe ogni ipotesi sulla prosecuzione della sua carriera. In seguito, egli viene rilasciato grazie ad un intervento di Tago mi, che rifiuta di firmare l'autorizzazione per l'estradizione di Frank nella zo na della Germania Orientale (cap.14). Frank rappresenta l'artista istintivo che lavora a partire dall'inconscio e non pu analizzare o comprendere attraverso la l ogica. In contrasto, Tagomi l'uomo della ragione. Il suo momento della scelta il pi drammatico e la sua decisione la pi difficile da prendere, in quanto nessuna d elle alternative che gli si aprono accettabile per l'uomo superiore. Dick ha des critto il suo metodo di sviluppo della trama in una lettera a Commentary, e lo v ediamo al lavoro qui. "Nel mio romanzo, il confortevole mondo privato del protag onista si disintegra ed un terribile, mistico, labirintico, enorme mondo si espa nde - da elementi gi presenti - per riempire il vuoto" (33). I valori di Tagomi a ll'inizio del romanzo sono chiari, e direttamente opposti a quelli del nazismo. "Nessun uomo deve essere uno strumento dei bisogni altrui" (cap.5), "considerazi oni ideologiche e fanatismo non devono renderci ciechi verso gli autentici fatti umani" (cap.5). Egli ha fiducia nel cuore dell'uomo buono, a volte bloccato tra due linee yin di passione, ma comunque fremente intorno alla luce centrale dell o yang (cap.6). Ma ciascuno dei suoi cinque incontri con i nazisti lo spingono o ltre, dal calmo equilibrio mostrato nei primi capitoli del romanzo, quando consu lta l'I-Ching (cap.1) Tagomi spiega a Baynes che pu sembrare assurdo vivere segue ndo un libro vecchio di 5000 anni, ma questo vivo, animato da uno spirito, e pu r ispondere alle domande che gli si pongono (cap.5). Alla fine, la situazione in c ui si viene a trovare diventa cos estrema da portarlo a rivedere la sua visione t aoista del male nell'universo. Egli scosso nella sua fiducia nell'armonia bilanc iata degli opposti nell'universo quando viene a conoscere i candidati proposti d ai nazisti per la cancelleria: Goering, Goebbels, Heydrich, Seyss-Inquart. Ciasc uno altrettanto mostruoso degli altri. Egli pensa: "Sto impazzendo... Questo mal e! un male concreto, come il cemento... Non posso crederlo. Non posso sopportarl o. Il male non un modo di vedere la vita" (cap.6). Il fatto che il mondo possa e ssere governato da uno di questi uomini malvagi va oltre la comprensione. "Siamo talpe cieche. Strisciamo dentro il terreno, e sentiamo la strada a tentoni, con il grugno. Non sappiamo nulla" egli conclude. Consultando l'I-Ching, non ne ric eve alcun aiuto, ricavandone solo che il momento di oppressione, staticit. Nell'i ncontro finale di Tagomi con Baynes, essi sono riuniti con il generale Tedeki. B aynes richiede a quest'ultimo di intervenire nella lotta di potere tedesca appog giando Heydrich, il capo delle SS, la pi deteriore delle fazioni politiche, unica mente perch il gruppo SS si oppone all'operazione Dandelion, il vile attacco nucl eare proposto da Goebbels. Tagomi non pu affrontare "il dilemma di aiutare il mal e a conquistare il potere per salvare le nostre vite" (cap.12), di essere coinvo lto nella mostruosa schizofrenica palude degli intrighi interni dei nazisti. Il suo caos morale totale quando, cresciuto come un Buddista per il quale tutta la vita sacra, egli costretto ad uccidere due uomini per proteggere Baynes. Egli co mmenta con una sola parola: "nauseante". Il progredire della confusione e disper azione morale di Mr.Tagomi vale la pena di essere esaminato attentamente, come a bbiamo appena fatto, perch si tratta di un paradigma, per la visione dickiana, ch e appare molto spesso nei suoi romanzi. L'esagramma, l'Abisso, prevale nel mondo contemporaneo, e il cuore sensibile nauseato e prova orrore all'approssimarsi d el bagno di sangue (cap.14). Nessuno pu nascondersi o scappare, neanche il piccol o uomo, in quanto tutti esistono insieme nel tessuto della realt. Romanzi success ivi, come Dr.Bloodmoney, mostreranno il mondo dopo l'orrore nucleare: MHC si sit

ua un attimo prima del climax dell'orrore. Per Dick l'entropia al lavoro nel mon do, ed la forza che distrugge il mondo privato del protagonista. Dick dice "pers onalmente considero il "Distruttore formale" come una persona, come un male atti vo - la forza del male. Io credo anche che abbia partita vinta, almeno sulla cor ta distanza, malgrado probabilmente non in definitiva. S, un anti-Dio, se per Dio si intende il "creatore di forme", cos come lo vedo io. Io sono con Lutero quand o parla di un Satana attivo che al lavoro in ogni momento" (34). Il terribile di lemma delle nostre vite, come Dick esprime in MHC, che "qualsiasi cosa succeda, male al di l di ogni possibilit di paragone. Perch lottare, allora? Perch scegliere? Se tutte le alternative sono uguali...". Ciononostante Dick non un totale nichi lista. Come egli spiega, in ogni suo romanzo almeno un essere umano ha fede - il redentore esiste: "Egli vive: e pu essere trovato - di solito - da qualche parte nel romanzo, al ce ntro della rappresentazione o solo ai margini. In alcuni romanzi, egli semplicem ente si nasconde. implicito. Ma io credo in lui completamente. l'amico che alla fine viene in aiuto... e per tempo. Fondamentalmente, egli s trova nell'essenza d ella stessa vita umana. Egli , infatti, l'essenza della vita umana. il pi vivo di tutti. Dove la blaterante, litigiosa, viscida, pianificatrice, tormentata, schem atizzante natura della vita prende il sopravvento - ebbene, io ho fede che egli si trovi l, e si mostrer, contro il processo dell'entropia, del decadimento, che s empre pi erode l'universo stesso. Le stelle spirano. I pianeti muoiono nelle tene bre e nel freddo: ma l, al centro di qualche piccola luna, egli occupato a formul are un piano d'azione contro la nera contro-forza, la figura di Palmer Eldritch in tutte le sue orride manifestazioni" (35). In MHC il redentore Tagomi; ma, disorientato dal male nazista, non pu continuare ad agire fino al ristabilimento della sua fede. Questo processo di guarigione co mincia attraverso il triangolo argenteo, l'oggetto d'arte costruito da Frank. fa tto di metallo, dal buio mondo yin sotterraneo. E, ancora, Tagomi osserva: "nella luce del sole, il triangolo d'argento scintillava. Rifletteva la luce. Fu oco... non affatto un oggetto umido o scuro. Non pesante n debole, ma pulsa di vi ta. Il regno pi alto, aspetto di yang: empireo, eterno. Come si addice ad un'oper a d'arte. S, questo il lavoro dell'artista: prende la roccia minerale dalla terra silenziosa e scura, la trasforma in una forma celestiale che splende e riflette la luce... Corpo di yin, anima di yang. Metallo e fuoco unificati. L'esteriore e l'interiore; il microcosmo nel palmo della mia mano" (cap.14). Sperimentando un cambiamento nel suo cuore, mentre tiene in mano il triangolo lu ccicante alla luce del sole, Tagomi improvvisamente vede scomparire la sua sorge nte di luce, e guarda in alto, vedendo un poliziotto sopra di lui. Dolorosamente , Tagomi geme: "La mia possibilit di raggiungere il nirvana. Perduta. Interrotta da quel barbaro bianco yank del Neanderthal" (cap.14). L'immagine che Dick crea qui molto potente, catturando a dovere l'essenza del conflitto che il romanzo me tte in scena: l'autoritarismo occidentale in opposizione alla via dell'arte al t aoismo. Ma Tagomi non cade nella disperazione: egli ora sa che cosa deve fare ritornare al mondo anche se la strada passa su quella maligna costruzione, l'imb arcadero dell'autostrada. Egli viene aiutato a trovare un taxi da un gruppo di b ambini (i bambini sono messaggeri di speranza anche in Dr.Bloodmoney, e Dick ha spesso espresso la sua fede nei bambini come salvatori) (36). Rinnovato dall'ogg etto di Frank, Tagomi, ritornato al suo ufficio, rifiuter di firmare il permesso di estradizione di Frank cos come l'arte di Erank ha salvato la sua vita interior e. Il momento di scelta di Juliana cos differente da quelli di Frank, Childan e T agomi che difficilmente si pu parlare di decisione. Ella uccide Joe senza pressoc h alcuna consapevolezza, se non di aver realizzato l'atto necessario a salvare Ab endsen. La scena parallela a quella dell'omicidio di Tagomi, ma egli agisce anal iticamente e logicamente, mentre lei agisce intuitivamente. Questa consapevolezz a intuitiva una delle tracce che ci portano a vedere la trama del Colorado come una messa in scena della verit interiore, la verit che Tagomi non pu capire complet amente neanche quando vi guidato dall'esagramma 61 (cap.14). Juliana "" la verit i nteriore, intuitiva, oltre la logica. Simbolizza il Tao, o lo spirito animatore, o la realt dell'universo, che incarna sia lo yin che lo yang, la luce ed il buio , il creativo ed il distruttivo. Nei suoi movimenti dialettici, ella ha vissuto

con Frank, che crea (yang); ha incontrato Joe, che distrugge (yin); alla fine de l romanzo afferma che potrebbe tornare con Frank. vista per l'ultima volta cammi nare "nelle chiazze di luce che irradiavano nel soggiorno, e poi nelle ombre, ol tre il prato, sul marciapiede nero" (cap.15). Lei l'unica a capire il significat o del libro d Abendsen (cap.15) e questo le fa capire che c' una via d'uscita: "no n c' nulla da temere, nulla da desiderare, o da odiare o da evitare o da fuggire. O da cercare" (cap.15). La sua comprensione confermata quando chiede all'I-Chin g: che cosa dobbiamo imparare da The Grasshoppers Lies Heavy? La risposta: Verit Interiore, lo stesso esagramma di Tagomi. E quale la verit interiore? Che Giappon e e Germania hanno perso la guerra (cap.15), proprio come descrive il libro di A bendsen. Il vincitore della guerra in realt il perdente. Dick qui chiede al letto re di seguirlo, attraverso una serie di riflessi tra gli artifici che rispecchia no la realt. Nel mondo di MHC, i nazisti hanno veramente vinto la guerra, ma nel mondo SF di TGLH (che rappresenta la verit interiore) essi l'hanno realmente pers a. Se il lettore fa un passo indietro, si rende conto che nel mondo reale delle costruzioni umane, gli USA e i loro alleati hanno vinto la guerra; cos la verit in teriore, contenuta nella SF di Dick, che essi in realt l'hanno persa. Si stabilis ce un 'equazione in cui il romanzo di Dick sta alla realt come il romanzo di Aben dsen sta alla realt narrativa di Dick. Il vincitore di una qualsiasi guerra intra ppolato nella necessit di continuare a combattere per mantenere la propria superi ore posizione di potere. Lo sforzo a volte lo distrugge. A livello morale gi stat o distrutto a causa degli atti orrendi commessi per arrivare alla vittoria. Il v incitore paradossalmente lo sconfitto. L'occhio del lettore incontra Dick nella sala degli specchi costituita dalla narrativa, quando comprende il significato. 5) QUALE LA FUNZIONE DELL'ARTE LETTERARIA PER DICK? Seguendo il parallelo tra la trama di San Francisco e quella del Colorado, questo tipo di arte offre la stes sa salvezza creativa del triangolo di Frank. Abendsen l'artista in una trama, Fr ank nell'altra. Il nome di Abendsen - sera e sole - suggerisce gli stessi elemen ti di luce e di buio presenti come yin e yang nel triangolo argenteo. Inoltre, i n riferimento alla struttura del romanzo, la SF pu funzionare come sorta di Libro dei Cambiamenti contemporaneo, che indica la strada verso il futuro. Juliana, c he crede nell'I-Ching, dice ad Abendsen del suo libro: "Mi hai fatto vedere che c' una via". Concesso che la SF sia solo "narrativa popolare da quattro soldi", c ome uno dei personaggi di MHC la descrive, essa ha ancora uno straordinario "pot ere evocativo". I libri sono vivi, animati dallo spirito, come Tagomi spiega in MHC (cap.5). Essi danno saggezza a coloro che hanno visione, che possono afferra re la verit quando questa emerge nei passeggeri momenti di luce, per poi scompari re nelle tenebre. Tagomi trova un significato nell' I-Ching, Juliana in The Gras shoppers Lies Heavy; Dick chiede al lettore di trovare un significato nel suo li bro, per capire la relazione tra gli eventi esterni e la verit interiore. Il tito lo del romanzo la migliore indicazione. Il sistema di idee associato al nome "Hi gh Castle" vale la pena di essere fatto notare. Dick afferma che il particolare castello che aveva in mente quando ha scelto il nome era Vysehrad, una fortezza vicina a Praga venerata dai Boemi a causa del ruolo che ebbe nella Guerra dei Tr ent 'anni. E continua: "Il compositore boemo Bedrich Smetana ha scritto un ritratto musicale di questo castello nel suo ciclo orchestrale "Ma Vlast". Quando l'elettore protestante Pal atino, Federico, si rivolt contro Ferdinando, Imperatore del Sacro Romano Impero, l"' Alto Castello" venne a simboleggiare il centro della libert religiosa e poli tica contro gli Asburgo autocratici e cattolici. Ho usato questo nome nel titolo del mio romanzo come un simbolo della "rivolta" di Abendsen contro la tirannia dei nazisti, suggerendo una somiglianza tra il ruolo monolitico dei cattolici in Europa prima della Guerra dei Trent'anni e il ruolo del nazismo nel mio romanzo ". (37). Egli inoltre dice di aver trovato, nella sua ricerca sul terzo Reich in preparaz ione del romanzo, menzioni in riferimento al Sistema dei Castelli nazista in num erosi fonti (38). E spiega: "Vari grandi e splendidi castelli degli antichi giorni dei re e degli imperatori furono confiscati dalle SS per essere usati come luoghi dove i giovani SS potes sero crescere in un corpo di lite, tagliato fuori dal mondo "ordinario". Queste d

ovevano essere le basi su cui l'"ubermeuschen" avrebbe dovuto emergere per gover nare il Terzo Reich. I Castelli diventarono famosi non solo in quanto gli uomini vi venivano istruiti a modi di comportamento orribili e inumani, ma anche perch circolava la diceria che, come i Catari della Francia Meridionale del tredicesim o secolo, ai quali la struttura si ispirava, essi fossero asessuati o addirittur a omosessuali. Si pu vedere quindi come due castelli siano contrapposti nel libro : il leggendario "High Castle" della libert protestante e della resistenza nella Guerra dei Trent'anni contro il malvagio Sistema dei Castelli dei corpi giovanil i d'lite delle SS" (39). Dick conclude la sua discussione sulle fonti del titolo puntualizzando che in MH C circola la diceria che Abendsen viva nell'"High Castle", ma che in realt "egli non vive in questo modo paranoico, ma di fatto come qualunque altro persona, con un triciclo nel vialetto che suggerisce non solo una moglie ma anche un bambino , e nessuna difesa. Perci il titolo ironico, dato che Abendsen non vive in un alt o castello n in un qualsiasi altro tipo di castello" (40). Abendsen ha imparato c he in realt non c'e un alto castello dove l'uomo pu ritirarsi e salvarsi, nessun r egno astratto o ideale sopra il mondo reale. Come Abendsen ha scoperto questa ve rit, cos Dick chiede al suo lettore di scoprirla. L'uomo non al di sopra ma nell'u niverso, parte del tessuto dell'esistenza che connette tutte le cose. Questo asp etto della visione Dickiana - questa fede in un universo immanente - taoista. Ma Dick va oltre, verso una concezione revisionista della natura del male, una con cezione che egli sembra suggerire come generata dall'evoluzione del "meccanico" nell'avido mondo moderno. Il male reale. Lo spirito totalitario, implementato ne lla tecnica e nella macchina, produce questo male, secondo Dick. male perch distr ugge l'autentica spiritualit umana (41). Nella sua forma pi distruttiva - la guerr a nucleare - esso minaccia di distruggere il mondo fisico. La visione dickiana, per quanto oscura, non nichilistica, in quanto Dick spera: non in un Dio, non in un uomo nell'alto castello, ma nel piccolo uomo, minuscolo, ma in qualche modo grande, che vive nel pieno della realt del mondo. In MHC il piccolo uomo Tagomi. Lo stesso commento di Dick sul significato dell'agire di Tagomi nel mondo il pi p rofondo. Egli spiega, in una lettera del 1970 a Bruce Gillespie, un critico aust raliano: "Mr.Tagomi, in un momento di irritazione e di soffocamento consapevole, rifiuta di firmare un foglio che porter al trasferimento di un certo ebreo dall'autorit gi apponese a quella tedesca - una vita salvata, una piccola vita salvata da una pi ccola vita. Ma l'enorme processo di decadimento viene fatto arretrare leggerment e. Abbastanza da essere importante. Ci che Tagomi ha fatto importante. In un cert o senso, non c' niente di pi importante su tutta la Terra dell'azione irritata di Tagomi. Io so solo una cosa dei miei romanzi. In essi, sempre di pi, questo uomo minore si fa valere in tutta la sua rabbiosa, tormentata forza... Io credo... in lui, e lo amo. Egli prevarr. Non esiste nient'altro. Almeno, nient'altro che abb ia importanza, su cui possiamo discutere. Perch se egli l, come una piccola figura paterna, tutto a posto. Alcuni recensori hanno visto l'amarezza nei miei libri. Sono sorpreso, perch il mio stato d'animo di speranza. Probabilmente essi sono s eccati per il fatto che ci in cui spero cos piccolo. Essi vogliono qualcosa di pi v asto. Io vorrei dire loro: non c' niente di pi vasto. Niente di pi, potrei dire. Ma in realt, quanto vorremmo avere? Mr. Tagomi non abbastanza? Ci che fa non suffici ente? Io so che conta. E sono soddisfatto" (42). Patricia Warrick tit. orig. The Encounter of Taoism and Fascism in Philip K. Dick's 'The Man in t he High Castle tr. ital. Mario Fabiani NOTE (1) Bruce Gillespie, "Mad, Mad Worlds: Seven Novels of Philip K. Dick", Sf Comme ntary 1, Gennaio 1969. Ristampato in Philip K.Dick: Electric Shepherd, ed. Bruce Gillespie, (Carlton, Victoria: 1975), p.16

(2) Darko Suvin, "P.K.Dick's Opus: Artifice as Refuge and World View", SFS 2 (19 75):10 (3) Gillespie, p.16 (4) "Vertex nterviews Philip K. Dick", Vertex (Feb.1974) p.97 (5) Gillespie, p.11 (6) Dick afferma che il suo interesse per i Nazisti cominci nella Seconda Guerra Mondiale, quando: "mi specializzai in tedesco alle superiori e volli leggere Goe the, Heine e Schiller nelle versioni originali tedesche. Collezionai vecchie reg istrazioni a 78 giri di Wagner, e mi procurai anche un estratto del Parsifal dir etto dal figlio di Wagner, Sigfried Wagner (una registrazione elettrica sperimen tale fatta nel 1927 a Bayreuth). (7) Philip K. Dick, The man in the high castle (NY: Popular library, 1962), 3:34 . Riferimenti susseguenti a questa edizione sono racchiusi tra parentesi nel tes to. Traduzioni italiane tratte da La svastica sul sole, ed. CELT, Piacenza, 1965 (N.d.t.) (8) Angus Taylor nel suo interessante breve saggio "The politics of space, time and entropy", Foundation n.10 (Giugno 1976), p.40, commenta la trattazione di Di ck dei concetti distruttivi fascisti in MHC. (9) The occult and the third reich di Sean Michel Angebert, pubblicato in origin e in Francia nel 1971, suggerisce che nel nazismo, il fascino tedesco verso l'id eale si trasformi in una fede demoniaca e neo-pagana. La prefazione a questo stu dio afferma che "la cosmologia nazista era un'intricata sintesi di storia, filos ofia, religione, societ e occulto, sostenuta da un antico neo-paganesimo, il cui profilo si rivel accuratamente per la prima volta con l'eresia catara del Medioev o". (10) Herlee G. Creel, What is taoism? (Chicago, 1970), p.5 (11) Lao Tsu, Tao Te Ching (NY, 1972), p.1 (12) Philip Rawson e Laszlo Legeza, Tao (Londra, 1973), p.10 (13) Wing-Tsit Chan, trad. A source book in chinese philosophy (Princeton, 1963) , p.177 (14) Fritjof Capra, The Tao of physics (Berkeley, 1975), pp.18-19 (15) A source book in chinese philosophy, p.245 (16) Capra, p.160 (17) Joseph Needham, Science and civilisation in China, 2 vol. (Cambridge, UK, 1 956), 2:76-77 (18) Chang Chung-Yuan, Tao: a new way of thinking (NY, 1975), pp. vii-viii (19) Lettera privata di Dick datata 27 Ottobre 1977 (20) A source book in chinese philosophy, cap.13 (21) Per ulteriori discussioni dell'I-Ching vedi cap.3 e 4 dell'edizione di John Blofeld dell'I-Ching (NY, 1968) e anche il cap.14 di Understanding Oriental Phi losophy di James K. Feibleman (NY, 1967) (22) Suvin, p.9 (23) Brian Aldiss, in "Dick maledictory web: about and around Martian time-slip" , SFS 2 (Marzo 1975), 42-47, esplora questa struttura narrativa in alcuni dettag li. (24) Suvin, p.9 (25) "Vertex interviews Philip K.Dick", p.37 (26) Creel, p.35-36 (27) Needham, p.71 (28) Ristampato in Philip K.Dick: Electric Shepherd, p.45 (29) Harlan Ellison, Dangerous vision (Garden City, NY 1967), p.215 (30) Electric Shepherd, p.65 (31) Fredric Jameson, "Afrer Armageddon: Charaeter Systems in "Dr,Bloodmoney", S FS 2 (1975), 31-42. Questo saggio discute le tecniche narrative di Dick. (32) Vedi Fung Yu-Lan, A history of chinese philosophy, 2 voll. (Londra, 1937) p er una discussione pi ampia sull'uomo superiore. (33) Electric Shepherd, p.32 (34) ibid. (35) ibid., p.45 (36) "The android and the human" in Electric Shepherd, p.55

(37) Lettera privata, 8 ottobre 1977 (38) The occult and the third reich di Angebert, pp.206-211, descrive dettagliat amente questo sistema dei castelli. Dick non aveva a disposizione questa fonte q uando ha scritto MHC, in quanto lo studio di Angebert stato pubblicato molto pi t ardi. Una lettera privata di Dick datata 18 novembre 1977 fa riferimento a quest o libro. (39) Lettera privata, 8 ottobre 1977 (40) Nella lettera dell'8 ottobre, Dick afferma che "fino a un certo punto la sc elta del titolo stata suggerita dalle dicerie sul modo di vivere di Robert Heinl ein, e cio, tagliato fuori in una struttura virtualmente fortificata e simile ad un castello, con una TV a circuito chiuso che inquadra chiunque si mostri alla s ua porta". (41) "The android and the human", pp.62-63 (42)" Electric Shepherd", p.45

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