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Hardware In ingegneria elettronica e informatica con il termine hardware si indica la parte fisica di un computer, ovvero tutte quelle parti

elettroniche, elettriche, meccaniche, magnetiche, ottiche che ne consentono il funzionamento (dette anche strumentario). Pi in generale il termine si riferisce a qualsiasi componente fisico di una periferica o di una apparecchiatura elettronica. software Il software, in informatica, l'informazione o le informazioni utilizzate da uno o pi sistemi informatici e memorizzate su uno o pi supporti informatici. Tali informazioni possono essere quindi rappresentate da uno o pi programmi, oppure da uno o pi dati, oppure da una combinazione delle due. Scheda madre La scheda madre o scheda di sistema, anche conosciuta come motherboard o mainboard (abbreviazioni diffuse nel linguaggio comune: "MB", "M/B", "mobo"), una parte fondamentale di un moderno personal computer: sotto forma di scheda elettronica principale raccoglie in s tutta la circuiteria elettronica e i collegamenti di interfaccia tra i vari componenti interni principali del PC (CPU,

memoria e le altre schede elettroniche montate o alloggiate sopra) comprendendo quindi anche i bus di espansione e le interfacce verso le periferiche esterne. responsabile dunque della trasmissione e temporizzazione corretta di molte centinaia di segnali diversi, tutti ad alta frequenza e sensibili ai disturbi, tra processore e periferiche interne e viceversa. La sua buona realizzazione quindi un fattore chiave per le prestazioni e l'affidabilit dell'intero computer. composta da un circuito stampato estremamente complesso, ricavato da un sandwich di strati di vetronite e rame: generalmente una scheda madre pu avere da quattro a sei strati di rame. In questi sono ricavate le piste che collegano i componenti, che devono essere calcolate con molta cura: alle frequenze normalmente adoperate dalle CPU e dalle memorie RAM in uso oggi, infatti, la trasmissione dei segnali elettrici non si pu pi considerare istantanea ma deve tenere conto dell'impedenza propria della pista di rame e delle impedenze di ingresso e di uscita dei componenti connessi, che influenzano il tempo di volo dei segnali da un punto all'altro del circuito. Su questo circuito stampato vengono saldati una serie di circuiti integrati, di zoccoli e di connettori; gli integrati pi importanti sono il chipset che svolge la gran parte del lavoro di interfaccia fra i componenti principali e i bus di espansione, la ROM (o PROM, EEPROM o simile),

il Socket per il processore e i connettori necessari per il montaggio degli altri componenti del PC e delle schede di espansione. La struttura attuale delle schede di sistema dei computer il frutto di un'evoluzione tecnologica che ha portato a definire una architettura di sistema valida, in linea di massima, per tutti i sistemi di classe personal computer o di potenza paragonabile. Periferiche In informatica l'unit periferica (ellissi comunemente utilizzata: "periferica") una qualsiasi tipologia di dispositivo hardware del computer che si interfaccia in input e/o output con l'unit di elaborazione che sovrintende tutte le funzionalit del computer (nei moderni computer digitali general purpose, tale unit di elaborazione la CPU). Sebbene la parola "periferica" possa suggerire un'importanza secondaria, e di conseguenza far ritenere la periferica non strettamente essenziale, molte tipologie di periferiche sono invece di primaria importanza nell'economia di un sistema di elaborazione dati che possa dirsi totalmente efficiente. Ogni volta che si collega una periferica ad un personal computer con S.O. Windows di Microsoft, il sistema operativo assegna ad essa una lettera corrispondente a un'unit disco rimovibile. Ogni periferica visibile fra le Risorse del Computer, identificata

con una lettera differente. In alcuni casi, necessario mappare l'unit di rete manualmente. Tale operazione pu essere eseguita col comando DOS Diskmgmt.msc. La prima volta che si collega una periferica al PC, bisogna in generale seguire alcuni passi per l' installazione. Il CD spesso autoinstallante ossia dispone di una funzione, detta di autorun, eventualmente disattivabile, tale per cui appena inserito avvia in automatico la procedura di installazione. Le periferiche con collegamento USB sono le uniche che non richiedono un CD di installazione. I driver sono presenti in una memoria della periferica e scaricati tramite il cavo USB. Fino a Windows '98, anche per queste periferiche doveva essere utilizzato un CD di installazione. Il CDRom di installazione contiene i driver della periferica, scaricabili gratuitamente dal sito del produttore (vendor), con i relativi aggiornamenti. Unit di input Le periferiche di input consentono di acquisire dati dall'esterno. Le principali sono: Tastiera (standard input): acquisisce caratteri, numeri e comandi grazie alla pressione di tasti; i caratteri corrispondenti al tasto premuto sono memorizzati nel buffer di input o, in caso di digitazione troppo veloce nel buffer di tastiera.

Dispositivi di puntamento: consentono di trasmettere dati di posizione spaziale al computer; sono dispositivi di puntamento il mouse e il touch pad. Scanner: grazie a una tecnologia simile a quella della fotocopiatrice, acquisisce immagini; pu essere associato a un programma OCR (Optical Character Recognition), in grado di convertire l'immagine in un file di testo. Microfono: acquisisce e digitalizza suoni; esistono programmi di riconoscimento vocale che trasformano i suoni acquisiti in un file di testo. Cuffie: permette di ascoltare i suoni in ambienti ridotti per persone singole Unit di output Sono generalmente dispositivi che forniscono il risultato di un'elaborazione convertendolo in testo, grafica, audio quali monitor, stampanti o casse audio. Cpu L'unit di elaborazione centrale (abbreviazione comunemente utilizzata: CPU) o processore centrale una tipologia di processore digitale general purpose la quale si contraddistingue per sovrintendere tutte le funzionalit del computer digitale basato sull'architettura di von Neumann o sull'architettura Harvard.

detta unit centrale di elaborazione perch coordina in maniera centralizzata tutte le altre unit di elaborazione presenti sulle moderne architetture hardware dei computer ovvero i chip di elaborazione delle varie periferiche interne o schede elettroniche (scheda audio, scheda video, scheda di rete) (es. coprocessore e processore di segnale digitale). Il compito della CPU quello di eseguire le istruzioni di un programma presente in memoria centrale o primaria (RAM) dopo averlo prelevato dalla memoria secondaria o di massa. Durante l'esecuzione del programma la CPU legge o scrive dati in memoria centrale. Il risultato dell'esecuzione dipende dal dato su cui si opera e dallo stato interno in cui la CPU stessa si trova, e pu mantenere la traccia delle operazioni passate. Attualmente la CPU tipicamente implementata come microprocessore monolitico, montata sulla scheda madre e collegata alle altre periferiche interne (schede elettroniche) attraverso il chipset, presente anch'esso sulla scheda madre, e relative interfacce di collegamento. Ram La memoria ad accesso casuale (abbreviazione diffusa nel linguaggio comune: "RAM", acronimo di Random Access Memory) una tipologia di memoria informatica caratterizzata dal permettere l'accesso diretto a qualunque

indirizzo di memoria con lo stesso tempo di accesso. La memoria ad accesso casuale si contrappone alla memoria ad accesso sequenziale e alla memoria ad accesso diretto rispetto alle quali presenta tempi di accesso sensibilmente inferiori motivo per cui utilizzata come memoria primaria. La tipologia di memoria ad accesso casuale pi comune attualmente a stato solido,a lettura-scrittura e volatile, ma rientrano nella tipologia di memoria ad accesso casuale la maggior parte delle tipologie di ROM (inteso nell'accezione pi comune e non come memoria a sola lettura), la NOR Flash (una tipologia di memoria flash), oltre a varie tipologie di memorie informatiche utilizzate ai primordi dell'informatica e oggi non pi utilizzate come ad esempio la memoria a nucleo magnetico. Esclusivamente l'acronimo RAM (non il termine "memoria ad accesso casuale") ha anche una seconda accezione pi ristretta ma attualmente pi diffusa secondo cui la RAM una memoria ad accesso casuale della tipologia pi comune cio a stato solido, a lettura-scrittura e volatile. Rom In elettronica ed informatica, la Read Only Memory, ovvero memoria a sola lettura, termine spesso abbreviato con l'acronimo ROM, una tipologia di memoria informatica non volatile in cui i dati sono memorizzati nella sua

fase di costruzione e non possono essere modificati successivamente. L'acronimo ROM identifica in senso stretto le ROM a maschera, il cui nome deriva dal processo di litografia utilizzato nei circuiti integrati, in cui una foto maschera permette la creazione del chip. Il termine tuttavia utilizzato anche per identificare memorie che possono essere cancellate e riprogrammate tramite processi particolari, che avvengono pi raramente dei normali processi di lettura e scrittura che caratterizzano le restanti classi di memorie informatiche. Di queste vi sono le memorie scrivibili una sola volta, come le PROM e OTPROM, e memorie riscrivibili pi volte, come le EPROM, EEPROM, EAROM e flash ROM. A differenza degli altri elementi di memoria, le memorie a sola lettura non programmabili appartengono alla categoria dei circuiti combinatori, dal momento che in funzione degli ingressi forniscono diverse relazioni combinatorie. Si tratta comunque di circuiti di memoria, dal momento che memorizzano una specifica relazione tra gli ingressi e le uscite: per n bit in ingresso una ROM restituisce 2n combinazioni di m bit in uscita. Gli elementi fisici di memoria utilizzati dalle ROM sono diodi o transistor, e la loro scelta dipende dalle caratteristiche di utilizzo del dispositivo: per applicazioni che richiedono bassi tempi di lettura si usano transistor a giunzione bipolare,

mentre per memorie ad alta capacit si sfrutta la tecnologia a transistor ad effetto di campo. Prom In elettronica digitale, la Programmable Read Only Memory (PROM, "memoria di sola lettura programmabile"), detta anche One Time Programmable (OTP), una tipologia di memoria ROM a stato solido programmabile una sola volta. Nasce come evoluzione della ROM a maschera ed volta a ridurne i notevoli costi di produzione dovuti alla progettazione delle maschere per l'impiantazione ionica. La ROM a maschera richiede infatti di cambiare l'intera linea di produzione ogni qual volta fosse necessario modificare anche una minima parte dei circuiti logici. La PROM invece contiene dei fusibili, che possono essere bruciati secondo le esigenze per implementare i circuiti logici richiesti, e richiede un'apparecchiatura speciale per le operazioni di scrittura. Esiste inoltre una tipologia di PROM in cui al posto dei fusibili vengono usati degli antifusibili, nei quali il collegamento viene creato invece di venire bruciato. Eprom In elettronica digitale, la EPROM, acronimo di Erasable Programmable Read Only Memory, ovvero memoria di sola lettura programmabile e cancellabile, una memoria informatica di

sola lettura cancellabile tramite raggi ultravioletti. Si tratta di un'evoluzione della PROM che, una volta programmata, non pu pi essere in generale modificata. La EPROM invece pu essere totalmente cancellata, per un numero limitato ma consistente di volte, e riprogrammata a piacimento. L'invenzione della EPROM, avvenuta nel 1971, dovuta ad un ingegnere israeliano, Dov Frohman, fuoriuscito dalla Fairchild Semiconductor per unirsi a Moore, Noyce e Grove, fondatori della societ Intel, che a loro volta erano usciti dalla Fairchild l'anno prima. Le memorie EPROM si basano sul transistor ad effetto di campo FAMOS (Floatinggate Avalanche Injection MOS), un tipo di Floating Gate MOSFET a canale p programmabile mediante breakdown a valanga. Sono stati prodotti diversi tipi di EPROM che si differenziano - oltre che per la capacit di memoria disponibile, anche per la velocit (tempo di accesso) e per le tensioni di lavoro e di programmazione. Generalmente ciascun programmatore ha un elenco di chip, divisi per produttore, per automatizzare le operazioni di impostazione ai fini della programmazione, la quale poteva essere effettuata in due modi: trasferire all'Eprom-Programmer il file in codice esadecimale residente su floppy o hard disk di un computer tramite un'interfaccia, oppure copiare direttamente il contenuto di una EPROM campione, in una o pi EPROM vergini.

Le EPROM con capacit fino a 4096 byte (32768 celle), con sigla commerciale 2732, adottavano un package a 24 pin, interamente occupati dai 12 fili di indirizzo, 8 fili dei dati, 1 di selezione chip, 1 per la programmazione e 2 per l'alimentazione. Per le versioni successive, a partire dal chip siglato 2764, avente capacit doppia (8192 byte per un totale di 65536 celle), si rese necessario impiegare un package a 28 pin, venendo a mancare il pin necessario ad ospitare il tredicesimo filo di indirizzo; pi avanti nel tempo con l'aumentare di capacit, anche il package a 28 pin non fu pi sufficiente. Il package era unicamente ceramico, dovendo garantire la tenuta stagna della finestra. A partire dal chip con capacit di 8 Kbyte in poi, alcuni di questi tipi di memoria furono prodotti anche usando la tecnologia CMOS, consentendo una forte riduzione nel consumo di corrente a beneficio anche di una minore produzione di calore. Memorie In ambito informatico la memoria la parte del computer destinata a conservare informazioni per un certo periodo di tempo. La memorizzazione di informazioni in memoria, e il successivo recupero delle medesime, sono funzioni fondamentali nel funzionamento del computer. una parte essenziale nonch una delle chiavi di successo (assieme alla capacit

di processamento e alla riprogrammabilit) del computer grazie alla possibilit di memorizzare, nei moderni sistemi elettronici, grandi quantit di dati ben oltre le capacit umane. In essa sono memorizzati dati d'archivio dell'utente e le istruzioni dei programmi sfruttabili dallutente. Una memoria pu essere considerata astrattamente come una sequenza finita di celle in cui ogni cella contiene una sequenza finita di bit, normalmente gestiti a gruppi di otto detti byte. Pertanto lo spazio fisico della memoria pu essere immaginato come una sequenza di posizioni, ognuna contenente un byte. Ogni posizione individuata da un preciso indirizzo di memoria, normalmente espresso tramite un numero intero positivo. Nell'architettura di von Neumann, che rappresenta l'astrazione dei calcolatori elettronici usualmente impiegati, si vede come vengono impiegate le memorie nei calcolatori. La macchina di Von Neumann divisa in una parte destinata al calcolo, detta processore, ed in una parte destinata alla memorizzazione. La seconda parte contiene sia i dati su cui la computazione opera, sia i programmi che istruiscono il processore riguardo quali computazioni effettuare. Le operazioni effettuate sulla memoria di un computer sono fondamentalmente le seguenti: Inizializzazione. il trattamento che subisce la memoria prima dell'uso normale. Alcuni tipi di

memoria (per esempio la RAM elettronica) non hanno bisogno di inizializzazione; per tali memorie, il contenuto iniziale impredicibile. Per le memorie a sola lettura, l'inizializzazione consiste nella scrittura dei dati effettuata in fase di produzione. Per i dischi magnetici, l'inizializzazione consiste nella scrittura di dati che costituiscono un casellario in cui porre le informazioni utili (la cosiddetta formattazione). Scrittura. l'operazione di memorizzazione delle informazioni. Un esempio di scrittura assegnare il byte 123 alla cella di indirizzo 1000. Lettura. l'operazione di recupero di informazioni memorizzate. Un esempio di lettura chiedere alla memoria il contenuto della cella di indirizzo 1000. Si accede inoltre alla memoria e ai suoi contenuti ogni qual volta lUnit di Controllo (Control Unit) del Processore richiede dati utili su cui eseguire un'operazione di elaborazione. Tutto ci avviene grazie alle procedure di indirizzamento gestite dallAddress Logic, sottosistema del processore. Per parlare indifferentemente di lettura o di scrittura, si usa il termine accesso. Per esempio, per indicare che una memoria veloce sia in lettura che in scrittura, si dice che ha un basso tempo di accesso. La memoria informatica si pu classificare secondo vari criteri:

ordine di accesso (memorie ad accesso diretto o memorie ad accesso sequenziale); possibilit di scrittura (memorie a letturascrittura, memorie scrivibili una sola volta, memorie a sola lettura); velocit di lettura; velocit di scrittura; costo unitario; volatilit; tecnologia (elettronica, magnetica, ottica, magneto-ottica). Le memorie per computer possono usare varie tecnologie che forniscono prestazioni e costi molto variabili. Spesso per le memorie veloci ma dall'alto costo unitario si usa l'espressione "memoria centrale" o "memoria primaria", mentre per le memorie dal basso costo unitario ma lente si usa l'espressione "memoria di massa" o "memoria secondaria". Memoria primaria Collegata alla scheda madre tramite connettori chiamati socket ed alla CPU tramite il BUS di sistema, la memoria primaria, chiamata anche memoria centrale o memoria principale, contiene dati ed istruzioni in attesa che questi siano prelevati dal microprocessore per essere elaborati, lavorando dunque in maniera strettamente accoppiata con esso. Molto

spesso si tratta di memoria RAM e memoria cache e nelle moderne architetture dei processori spesso incorporata nella scheda CPU o direttamente nel chip del processore stesso. una parte importante del computer in quanto dalle sue dimensioni in termini di capacit di immagazzinamento dipende dunque la quantit massima di dati che possono essere prelevati e dunque elaborati dal processore in condizioni di monotasking e multitasking ed quindi considerata a tutti gli effetti un parametro prestazionale del computer stesso. Qualora la memoria primaria venga esaurita molti sistemi di elaborazione moderni sono in grado di implementare il cosiddetto meccanismo della memoria virtuale come estensione provvisoria della memoria primaria. Per realizzare una memoria principale vengono normalmente utilizzate tecnologie a semiconduttore (cio vengono utilizzati circuiti integrati a base di silicio). Tale memoria costituita da numerosissime celle di memoria, dispositivi bistabili, capaci cio di assumere due stati stabili alternativi attraverso i quali possibile memorizzare la quantit minima di informazione (1 bit). Le operazioni che possono essere effettuate su questo componente sono due: lettura (load) e scrittura (store). Poich nella realt quotidiana le scelte possibili in vari casi sono molte pi di due, un bit non pi sufficiente a rappresentarle e pertanto si

pensato di unire pi celle di memoria in registri di memoria. Se con un solo bit possibile ottenere solo due diversi stati, con due celle (2 bit) possibile rappresentare 22 alternative, con l'associazione di 3 celle (3 bit) 23 alternative, e cos via... In particolare, la dimensione del registro pi diffusa quella da 8 bit. L'unione di 8 bit forma infatti 1 byte di memoria, il primo multiplo del bit, il quale pu rappresentare fino a 256 possibili combinazioni diverse (28). In un registro di memoria le operazioni di lettura/scrittura avvengono contemporaneamente su tutte le celle facenti parte del registro. In memorie con registri da 1 byte, quindi, vengono lette 8 celle alla volta. Ogni registro di memoria denotato da un indirizzo. Memoria secondaria La memoria secondaria, chiamata anche memoria ausiliaria o memoria di massa, racchiude tutti quei dispositivi che consentono all'utente la memorizzazione in modo permanente, cio che consentono di contenere dati e programmi in modo stabile (una volta spento il processore i dati non vengono persi). Tipi di memoria secondaria Qui sotto sono elencate le varie categorie di memorie secondarie: I dischi magnetici, composti da uno o pi dischi

(i disk pack) ricoperti di materiale ferromagnetico, vengono "letti e scritti" (cio su questi dischi vengono salvati e recuperati i dati) mediante un braccio mobile dotato della "testina di lettura/scrittura". I dati vengono trasferiti ai dischi magnetici tramite un buffer nella memoria centrale ed occupano successive posizioni lungo le tracce, sotto forma di differenti stati di magnetizzazione. I settori dei dischi vengono letti e scritti interamente utilizzando il numero della superficie, della traccia e del settore. Il tempo di accesso ai dischi magnetici superiore rispetto a quello della memoria centrale, ma i costi, a parit di quantit di informazione memorizzata, sono decisamente pi bassi. Di questa categoria fanno parte ad esempio gli hard disk e i floppy disk (realizzati con materiale plastico flessibile). I dischi ottici, composti da materiale riflettente ricoperto da una sostanza protettiva, dove l'informazione viene registrata realizzando modificazioni della superficie riflettente e viene letta mediante un raggio laser che riscontra le irregolarit della superficie riflettente. I dischi ottici sono senza dubbio i supporti di memoria secondaria pi diffusi: ne esistono di vari tipi, alcuni riscrivibili (cio una volta scritti possono essere riscritti nuovamente) e non riscrivibili (una volta immagazzinati dei dati sul disco, questo non pi riscrivibile con altri dati). Fanno parte di questa categoria i CD, i CD-ROM

e i DVD. I nastri magnetici, composti da fettucce di nastri magnetizzabili e gestiti dalle unit a nastro (che dispongono della testina lettura/scrittura), servono per svolgere funzioni di backup e log (registrazione delle operazioni effettuate in un certo tempo). I nastri magnetici consentono solo un accesso sequenziale ai dati (cio necessario leggere tutti i dati precedenti prima di accedere ad un certo dato). Tra i vari tipi di nastri magnetici, le prestazioni migliori sono ottenute dagli streaming tape. La Flash memory, memoria elettronica non volatile di tipo EEPROM. Si presenta come Memory Card dall'ingombro ridotto. Memorie di massa o ausiliarie In informatica si distinguono due tipi di memoria: la memoria primaria, costituita fondamentalmente da memoria RAM, memoria ROM, memoria Cache, e la memoria secondaria o memoria di massa, i cui maggiori rappresentanti sono gli hard disk, ma anche supporti rimovibili come dischi floppy, CD, DVD, nastri magnetici, memorie flash di ogni tipo ed altro ancora. detta di massa perch raccoglie tipicamente grandi quantit di dati rispetto alla memoria primaria e in maniera non volatile cio permanente almeno fino alla volont dell'utente.

Cache La memoria cache (ellissi utilizzata comunemente: "cache") una memoria informatica temporanea, non visibile al programmatore, che memorizza un insieme di dati che possano successivamente essere velocemente recuperati su richiesta. L'origine del nome deriva appunto dal fatto che la memoria cache ed il suo utilizzo sono trasparenti al programmatore, quindi "nascosti" allo stesso. Funzionamento Una cache associata ad una memoria "principale", in cui risiedono i dati. Essa tipicamente di capienza inferiore rispetto alla memoria principale, ma il suo utilizzo pi conveniente in termini di tempo di accesso e/o carico sul sistema. Quando necessario l'accesso ad un dato, questo dato viene prima cercato nella cache. Se presente e valido, viene utilizzata la copia presente. Viceversa, viene recuperato dalla memoria principale, e memorizzato nella cache, nel caso possa servire successivamente. La memoria principale pu essere qualcosa di semplice

come un disco rigido, ma anche un complesso database distribuito, come il DNS o il web. In questi casi, la memoria principale pu essere modificata senza passare dalla cache, il che comporta problemi di coerenza tra i dati "originali" e quelli nella cache. In alcuni casi possibile validare i dati contenuti nella cache interrogando la memoria principale per verificare se sono ancora attuali. Questo quello che fanno i server proxy: chiedono al server HTTP se la pagina che posseggono stata modificata dopo la sua memorizzazione, e se non lo evitano di trasferirla e la ripropongono direttamente al client. In altri casi, si utilizza un meccanismo di scadenza a tempo dei dati memorizzati, e fino a quando un dato presente nella cache non scaduto questo viene utilizzato, anche se non corrisponde a quanto presente nella memoria principale. Questo il meccanismo adottato dal DNS. Una cache riduce il carico di richieste che deve essere smaltito dalla memoria principale, e dal collegamento tra questa e l'utilizzatore dei dati. Anche questo pu contribuire a migliorare le prestazioni del sistema. Si pensi per esempio ad un server proxy utilizzato da molti utenti: quando un utente richiede una pagina che era gi stata richiesta da un altro, il proxy potr rispondere senza doversi collegare al sito originale, ed eviter cos di caricare sia il sito originale che la rete, migliorando cos le

prestazioni del sistema anche per le richieste che devono essere inoltrate ai siti originali. Una cache utilizza un algoritmo per decidere quali dati mantenere e quali scartare, che tiene conto delle pagine utilizzate pi di recente, della contiguit delle pagine, o di diversi altri fattori. Una cache pu indicizzare i dati memorizzati sulla base del loro indirizzo (un blocco di memoria o di dati su disco fisso) o del loro "nome" (cache associativa, ad esempio una pagina web o un nome DNS). In alcuni casi la memoria cache supporta anche la modifica dei dati. Questo di implementazione semplice se la cache l'unico percorso di accesso alla memoria principale, come nel caso della cache della memoria RAM presente nei processori: la cache "accetta" una operazione di scrittura verso la RAM, permettendo al processore di proseguire l'elaborazione, presenta subito al processore i dati aggiornati se questo ne chiede nuovamente la lettura, e si prende carico di scriverli sulla RAM prima di eliminare la pagina. In questo modo, se un dato in memoria modificato frequentemente dal processore, possibile mantenere le modifiche nella cache ed evitare continui trasferimenti verso la RAM. Tipologie Esistono vari tipi di cache, che si distinguono tra loro per il contesto dove vengono utilizzate.

La CPU cache viene utilizzata per accelerare l'accesso alle posizioni di memoria RAM usate pi frequentemente. Si tratta di una piccola quantit di memoria veloce installata direttamente sul processore o nelle sue immediate vicinanze. Viene utilizzata memoria di tipo SRAM, grazie al suo ridotto consumo e alla notevole velocit. La page cache consiste nell'avere una parte della RAM usata dal sistema operativo in cui si copiano dall'hard disk i dati correntemente in uso. In questo caso, l'accesso alla RAM pi veloce dell'accesso al disco. Poich la memoria disponibile generalmente limitata, il sistema operativo cerca di mantenere il pi possibile in memoria una pagina, mantenendo una tabella delle pagine che non sono usate correntemente ma lo sono state in passato. Quando occorre caricare una pagina nuova, verr sovrascritta la pi vecchia non ancora in uso. la disk cache consiste nell'avere un hard disk che ha al suo interno una parte di RAM, dove possono venire caricati i settori del disco logicamente contigui a quello richiesto. Quando si accede in lettura al disco, nel caso i dati richiesti siano presenti nella cache si evita lo spostamento della testina di lettura del disco stesso, velocizzando il reperimento dell'informazione e contribuendo al ridurre l'usura del disco stesso. la DNS cache un server DNS che non possiede informazioni autoritative, ma in grado di chiederle ai server autoritativi e memorizzare le risposte. I server DNS utilizzati dagli utenti di Internet sono normalmente dei server cache. Il DNS usa un meccanismo di scadenza, per cui ogni record recuperato da un server autoritativo valido per un certo tempo, dopo il quale deve essere scartato.

la web cache una parte di hard disk dedicata da un server proxy http, oppure dal browser di un utente, a salvare le pagine man mano caricate durante la navigazione, che potranno pertanto essere riproposte senza doverle chiedere di nuovo al sistema remoto. In questo caso, il collo di bottiglia che si vuole eliminare quello della larghezza di banda. Non sempre per lecita l'operazione di mettere una pagina in cache: si pensi ad esempio a quando si fa un'operazione bancaria on line. Generalmente la stessa pagina web che viene inviata insieme alle istruzioni sul suo possibile utilizzo in una cache; in certi casi si pu forzare il proprio browser a ricaricare la pagina, tenendo schiacciato il tasto "ctrl" oppure "shift" mentre si clicca sull'icona di ricarica. la Google cache, o pi propriamente cache dei motori di ricerca, consiste in copie delle pagine web salvate presso i server di un motore di ricerca. Queste vengono utilizzate per due motivi: eseguire ricerche locali all'interno delle pagine ed offrire la possibilit di vedere una copia, per quanto non aggiornata, di una pagina non disponibile, per problemi momentanei o perch stata rimossa dal server originale. Bit In informatica e in teoria dell'informazione, la parola bit ha tre significati molto diversi, a seconda del contesto in cui rispettivamente la si usa: un bit l'unit di misura dell'informazione (dall'inglese "binary information unit"), definita come la quantit minima di informazione che serve a discernere tra due possibili eventi equiprobabili. un bit una cifra binaria, (in inglese "binary digit") ovvero

uno dei due simboli del sistema numerico binario, classicamente chiamati zero (0) e uno (1). il bit l' espressione della qualit del colore di un apparecchio elettronico. In questo campo la misura raddoppia sempre(es. 8bit 16bit 32bit 64bit) La differenza di significato tra le tre definizioni pu riassumersi con una frase come: "la ricezione degli ultimi 100 bit (simboli binari) di messaggio ha aumentato la nostra informazione di 40 bit (quantit di informazione)" (la quantit di informazione portata da un simbolo dipende dalla probabilit a priori che si ha di riceverlo). In questo contesto il bit rappresenta l'unit di definizione di uno stato logico. Definito anche unit elementare dell'informazione trattata da un elaboratore. La rappresentazione logica del bit rappresentata dai soli valori {0, 1}. Ai fini della programmazione comune raggruppare sequenze di bit in entit pi vaste che possono assumere valori in intervalli assai pi ampi di quello consentito da un singolo bit. Questi raggruppamenti contengono generalmente un numero di stringhe binarie pari a una potenza binaria, pari cio a 2n; il pi noto il byte (chiamato anche ottetto), corrispondente a 8 bit, che costituisce l'unit di misura pi utilizzata in campo informatico. Altri raggruppamenti di questo tipo sono i seguenti: nibble 4 bit, la met di un byte word di lunghezza variabile, corrisponde a 16 o 32 o 64 bit a seconda del tipo di macchina. (L'API di Windows definisce il tipo di dato WORD come un numero intero di 16 bit senza segno su tutte le piattaforme. Questa circostanza, unita alle normali esigenze di retrocompatibilit dei nuovi sistemi, fa s che spesso la

lunghezza di un word venga fissata pari a 16 bit indipendentemente dall'hardware.) double word pari a 2 word (DWORD o LONGWORD) quad word pari a 4 word (QWORD) kibibyte 1024 byte, indicato con KiB mebibyte 1024 kibibyte, indicato con MiB gibibyte 1024 mebibyte, indicato con GiB tebibyte 1024 gibibyte, indicato con TiB pebibyte 1024 tebibyte, indicato con PiB exbibyte 1024 pebibyte, indicato con EiB zebibyte 1024 exbibyte, indicato con ZiB yobibyte 1024 zebibyte, indicato con YiB Codice ASCII ASCII l'acronimo di American Standard Code for Information Interchange (ovvero Codice Standard Americano per lo Scambio di Informazioni), pronuncia italiana[2] asci /?a??i/, mentre in inglese askey /?ski/. Lo standard ASCII stato pubblicato dall'American National Standards Institute (USASI) nel 1968. un sistema di codifica dei caratteri a 7 bit, comunemente utilizzato nei calcolatori, proposto dall'ingegnere dell'IBM Bob Bemer nel 1961, e successivamente accettato come standard dall'ISO (ISO 646). Per non confonderlo con le estensioni a 8 bit proposte successivamente, questo codice viene talvolta riferito come US-ASCII. Alla specifica iniziale basata su codici di 7 bit fecero seguito negli anni molte proposte di estensione ad 8 bit, con lo scopo di raddoppiare il numero di caratteri rappresentabili. Nei PC

IBM si fa per l'appunto uso di una di queste estensioni, ormai standard di fatto, chiamata extended ASCII o high ASCII. In questo ASCII esteso, i caratteri aggiunti sono vocali accentate, simboli semigrafici e altri simboli di uso meno comune. I caratteri di ASCII esteso sono codificati nei cosiddetti codepage. Bus In elettronica e informatica, il bus un canale di comunicazione che permette a periferiche e componenti di un sistema elettronico di "dialogare" tra loro scambiandosi informazioni o dati di sistema attraverso la trasmissione di segnali. Diversamente dalle connessioni punto-punto un solo bus pu collegare tra loro pi dispositivi. Le connessioni elettriche del bus possono essere realizzate direttamente su circuito stampato oppure tramite un apposito cavo. Nel primo caso, se il bus di tipo parallelo cio adotta una trasmissione parallela, spesso riconoscibile a vista perch si nota sul circuito un nutrito gruppo di piste compatte e disposte in parallelo che vanno a toccare i vari componenti della scheda elettronica. Sono di questo tipo i bus ISA, PCI e AGP. Un bus pu adottare anche una trasmissione seriale. Il progredire della tecnologia sembra preferire questa forma a quella parallela, che tra l'altro soffre di maggiori ingombri e spesso anche di maggiori costi. Esempi di bus seriali sono: SPI, IC, SATA, PCI Express, LonWorks, Konnex, PROFIBUS, CAN e LIN. Bus di sistema Il bus di sistema, presente in tutti i microcalcolatori, composto da 50 a 100 fili in rame incisi sulla scheda madre ed dotato di connettori separati ad intervalli regolari per

linnesto dei moduli di memoria e di I/O. Si tratta di una serie di connessioni elettriche ognuna delle quali pu trasmettere cifre binarie (0 o 1) in successione, l'insieme delle quali (che pu essere o meno interpretato come un valore numerico) interpretato dai vari componenti del sistema secondo protocolli prestabiliti. Un bus che collega 2 componenti appartenenti alla stessa scheda integrata detto bus interno (internal bus) (di solito proprietario), se collega due componenti generici detto bus esterno (external bus). Se c un solo bus esterno detto bus di sistema (system bus). Il bus di sistema si divide in quattro bus minori: bus alimentazione bus dati bus indirizzi bus controlli Il motivo per cui gli elaboratori dispongono in genere di un solo bus semplice: l'architettura a pi bus, proposta teoricamente agli albori dell'informatica da John von Neumann nel 1945, non praticamente realizzabile, visto l'altissimo numero di connessioni che sarebbero necessarie. Bus dati per tutti i tipi il bus sul quale transitano le informazioni. usufruibile da tutti i componenti del sistema, sia in scrittura sia in lettura. bidirezionale (permette il passaggio dati in pi direzioni contemporaneamente). Bus indirizzi il bus (unidirezionale) attraverso il quale la CPU decide in quale indirizzo andare a scrivere o a leggere

informazioni; sia le celle di memoria (RAM) sia le periferiche di I/O (Input/Output) sono infatti divise in zone, ognuna delle quali ha un dato indirizzo. Dopo aver comunicato l'indirizzo tramite questo bus, la scrittura o lettura avviene normalmente tramite il bus dati. Naturalmente questo bus fruibile in scrittura solo dalla CPU ed in lettura dagli altri componenti, in quanto tramite questo bus viene dato solo l'indirizzo della cella, che deciso dalla CPU. Bus controlli Il bus controlli un insieme di collegamenti il cui scopo coordinare le attivit del sistema; tramite esso, la CPU pu decidere quale componente deve scrivere sul bus dati in un determinato momento, quale indirizzo leggere sul bus indirizzi, quali celle di memoria devono scrivere e quali invece leggere, etc. Infatti la memoria e tutti gli altri componenti comunicano con la CPU attraverso un unico bus condiviso; questo significa che senza un controllo da parte della CPU si verrebbero a creare dei conflitti e delle collisioni. Tipi di bus dati il bus dati viene utilizzato per lo scambio di informazioni tra i vari dispositivi. bidirezionale in quanto l' invio dei dati non di sola appartenenza alla CPU e si divide: ISA (Industry Standard Architecture Bus) Evoluzione dei bus PC bus e PC/AT bus utilizzati nei primi PC (8086, 80286). Sviluppato da un consorzio in contrapposizione allIBM Microchannel. Contiene 64 + 36 linee: 20 + 4 linee indirizzi

8 + 8 linee dati Sincrono con clock a 8,33 MHz. Estensione a 32 bit: EISA Zorro Bus di espansione sviluppato per i computer Amiga prodotti dalla Commodore. Esistono tre versioni di questo bus, le prime due erano a 16 bit, la terza era a 32 bit. Questo bus stato fornito nativamente della capacit Plug and Play fin dalla prima versione risalente al 1985. un bus parallelo che lavora in modo sincrono ma nella terza revisione poteva lavorare anche in modo asincrono rendendo le comunicazioni pi efficienti ma nel contempo rendendo le schede di espansione pi costose e difficili da progettare. PCI (Peripheral Component Interconnect Bus) Bus di sistema PC, (ma anche Apple, Sun). Sviluppato dalla Intel nel 1992 (in sostituzione del bus ISA). Diverse versioni: PCI, PCI 2.0, PCI 2.1, PCI 2.2, PCI-X, PCI-X DDR. 32 64, PCI-E linee dati-indirizzi (sovrapposte) (multiplexed) Clock a 33 66 133 266 MHz. Alimentazione 5 3,3 Volt. Il trasferimento che avviene attraverso un bus PCI un "burst", composto da una fase di indirizzamento e da una o pi fasi di dato. Bassa latenza ed elevato throughput. USB (Universal Serial Bus) Bus per il collegamento di periferiche (lente). Sviluppato nel 1995 da un consorzio: (Compaq, HP, Intel, Lucent, Microsoft, Nec, Philips). Caratteristiche: flessibilit, semplicit; un unico bus per molte periferiche; non sono necessari dispositivi di controllo e porte dedicate; facilmente espandibile; economico; connessioni a caldo; supporto dispositivi tempo reale (audio - telefono)..

Il cavo composto da 4 fili: massa, alimentazione (5V), Dati+, Dati-. Larghezza di banda: USB 1.0: 1,5 Mbit/s; USB 1.1: 12 Mbit/s; USB 2.0: 480 Mbit/s; USB 3.0: 4,8 Gbit/s. SCSI (Small Computer System Interface) Collegamento per dispositivi interni o esterni al computer: dischi rigidi (dischi SCSI), ma anche CD - DVD unit nastro - stampanti - scanner. versioni: SASI (79), SCSI-1, SCSI-2, Fast SCSI-2, Fast & wide SCSI-2, SCSI-3 Ultra. frequenze: 5 10 20 40 80 160 MHz linee di dati: 8 - 16 line banda passante 5 - 320 MB/sec Collega sino a 7- 15 controllori (unit) e massimo 2048 periferiche per controllore. Collegamento a cascata, con terminatore. Semplice ed economico. Parte della logica delegata ai controllori. 50 fili - 25 di massa per eliminare disturbi (8 dati 1 parit 9 controllo 7 alimentazione e usi futuri). Asincrono: con protocollo di hand-shake. Arbitraggio decentralizzato: utilizzo linee dati, priorit prestabilita. Il bus SCSI un bus parallelo, mentre una sua estensione, il Serial Attached SCSI (SAS), di tipo seriale. FireWire (IEEE 1394) Molte similitudini con lUSB: bus seriale con alimentazione

(60W), sviluppato da un consorzio di aziende (1984 Apple, 1995 Standard, ma con Royalties), connessioni a caldo, meccanismi di identificazione, struttura ad albero. Differenze fra FireWire ed USB: Maggiori prestazioni e costi: destinato a periferiche veloci. Differenze nei protocolli: le comunicazioni non iniziano necessariamente dal Root. Non necessita di un calcolatore (Root Hub) di riferimento. Alcuni protocolli simili al bus SCSI. La porta FireWire ha due tipologie di standard che differiscono tra loro essenzialmente nella velocit e nel numero di conduttori pin di trasporto dati. Questi standard stabiliti dall'Institute of Electrical and Electronic Engineer (IEEE) sono la IEEE 1394a e la IEEE 1394b. L'IEEE 1394a pu avere da 4 a 6 pin conduttori ed una velocit di comunicazione non superiore a 400 Mbps. L'IEEE 1394b pu avere 9 pin conduttori ed una velocit di comunicazione non superiore a 800 Mbps. importante sapere che entrambi i cavi non possono avere lunghezza superiore a 4,5 mt. Low Pin Count un bus interno ideato da Intel per evitare di usare l'obsoleto ISA per collegare il chip southbridge al Super I/O nelle schede madri e ridurre cos sia il numero di piedini impiegati (da cui il nome) che il numero di piste di rame nel circuito stampato. PCI-X Il PCI-X un'evoluzione del PCI. stata sviluppata dallo stesso consorzio che svilupp il PCI e fornisce una

larghezza di banda fino a 4 GByte. Pur avendo prestazioni molto pi elevate del PCI retrocompatibile con le periferiche PCI e quindi permette il riutilizzo delle schede PCI. PCI Express Il PCI Express il successore (seriale) del bus di espansione PCI (parallelo) e ha sostituito il bus AGP precedentemente in uso per le schede grafiche. Chiamato PCI-Express in genere abbreviato in PCIe o PCIx (da non confondere con PCI-X che si trova in molte schede madri attualmente in commercio). L'architettura completamente differente dal bus PCI classico. La sua caratteristica seriale aiuta a semplificare il layout del PCB delle schede madri ed costituito da una serie di canali. Tali canali possono essere aggregati secondo le esigenze rendendo di fatto il sistema molto flessibile. La banda a disposizione di ciascun canale (FULL DUPLEX) dedicata e quindi non condivisa con gli altri. Un canale PCIe (detto x1) ha una banda disponibile di 266 MByte/sec. Pertanto, nelle moderne schede video che utilizzano 16 canali PCIe la banda a disposizione di circa 4 GByte/sec (il doppio del bus AGP 8x). Hard-disk Un disco rigido o disco fisso, anche chiamato hard disk drive (abbreviazioni comuni: "hard disk", "HDD") o fixed disk drive (abbreviazioni comuni: "fixed disk", "FDD"), un dispositivo di memoria di massa di tipo magnetico che utilizza uno o pi dischi magnetizzati per l'archiviazione dei dati (file, programmi e sistemi operativi). Il disco rigido una periferica di input-output del computer ed uno dei tipi

di dispositivi di memoria di massa attualmente pi utilizzati essendo presente nella maggior parte dei computer ed anche in altri dispositivi elettronici, come ad esempio il PVR. Il disco rigido stato per lungo tempo l'unica scelta sui personal computer, ma sta conoscendo una perdita di quote di mercato a favore dei pi recenti dischi a stato solido. Il disco rigido costituito fondamentalmente da uno o pi piatti in rapida rotazione, realizzati in alluminio o vetro, rivestiti di materiale ferromagnetico e da due testine per ogni disco (una per lato), le quali, durante il funzionamento "volano" alla distanza di poche decine di nanometri dalla superficie del disco leggendo o scrivendo i dati. La testina tenuta sollevata dall'aria mossa dalla rotazione stessa dei dischi la cui frequenza o velocit di rotazione pu superare i 15.000 giri al minuto; attualmente i valori standard di rotazione sono 4.200, 5.400, 7.200, 10.000 e 15.000 giri al minuto.

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