Vous êtes sur la page 1sur 13

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO

FACOLTA DI LETTERE E FILOSOFIA


CORSO DI LAUREA IN TECNOLOGIE E DIDATTICA DELLE LINGUE CORSO DI LETTERATURA INGLESE
PROF. MARCELLO CAPPUZZO

SAMUEL TAYLOR COLERIDGE THE RIME OF THE ANCIENT MARINER

A CURA DI DI BLASI SALVATORE

ANNO ACCADEMICO 2007/2008

Pensiero filosofico e poetico dellautore


Samuel Taylor Coleridge uno dei maggiori esponenti del romanticismo inglese. Insieme a William Wordsworth fa parte del primo filone di poeti romantici inglesi, e come tutti gli scrittori del suo tempo risente in tutta la sua formazione poetica e intellettuale della Rivoluzione francese e delle sue ripercussioni in tutta Europa. Bisogna dire, tuttavia, che Coleridge non visse a pieno la rivoluzione come fu, per esempio, per lamico Wordsworth, che nel 1792 si trovava in Francia a combattere al fianco dei rivoluzionari; per lui la rivoluzione fu uno stimolo ulteriore di rottura col passato per provare nuove esperienze, nuove tecniche di scrittura che fossero distanti da quelle del secolo che si stava chiudendo nel caos della rivoluzione che aveva sconvolto i sistemi politici, ma anche gli animi e le certezze degli intellettuali. Nato nel 1772, ultimo di dieci figli, nel 1791 venne ammesso al Jesus College di Cambridge dove conobbe Robert Southey, con cui progett di creare una societ nuova chiamata Pantisocraty, una sorta di protocomunismo il cui carattere principale avrebbe dovuto essere un cristianesimo primitivo utopistico; questa nuova societ, teoricamente avrebbe dovuto essere composta da dodici famiglie e sarebbe dovuta sorgere nel nuovo mondo, nei nuovi e appena sorti Stati Uniti dAmerica. Tuttavia lesperimento fall. Lasciati gli studi di Cambridge si trasfer a Bristol dove conobbe Wordsworth che diventer presto suo grande amico e con cui creer un sodalizio letterario tra i pi importanti della storia della letteratura mondiale. I due infatti progettarono la creazione di un lavoro, una raccolta di poesie che ebbe grande successo, soprattutto nella seconda edizione del 1800, due anni dopo la pubblicazione della prima: le Lyrical Ballads. In questa raccolta i due poeti si pongono lo stesso obbiettivo, cio quello di creare una visione totale ed unitaria della realt, usando per due modalit diverse. Wordsworth infatti tende a ricreare nelle sue poesie la realt quotidiana attraverso le piccole cose giornaliere, dandogli comunque un aspetto nuovo grazie al linguaggio poetico; Coleridge invece utilizza personaggi romanzeschi, immaginari, avvolti in situazioni strane e influenzate da forze soprannaturali, capaci quindi di rendere tangibile al lettore la sensazione dellimmanenza del soprannaturale sulla realt. E proprio nella famosa ballata The Rime of the Ancient Mariner Coleridge svilupper questo aspetto della sua arte poetica in maniera eccellente. La seconda edizione delle Lyrical Ballads ebbe grande successo per vari motivi, sia per una critica letteraria che a due anni dalla prima edizione era pronta ad accogliere un opera di tale spessore, sia perch furono molto importanti i due anni tra il 1798 e il 1800, importanti nella formazione del loro pensiero poetico e filosofico, che i due poeti trascorsero uno in Germania

2 e uno lo passarono nel Lake District, al confine con la Scozia, che gli permise di ritrovare il contatto con la natura, con la vita rurale, semplice, lontano dal caos delle citt in frenetica evoluzione per via della rivoluzione industriale cavalcante. Tuttavia, soprattutto per Coleridge, fu di grande importanza e ispirazione il viaggio in Germania, dove venne a contatto con il romantico Gruppo di Jena, di cui facevano parte anche personaggi di alta levatura come Novalis e Schlegel. In quellambiente pregno di cultura, Coleridge venne a contatto con gli idealisti tedeschi della seconda met del XVIII secolo da cui apprese, per poi elaborare a suo modo e mettere in pratica nei suoi scritti, gran parte delle tematiche del pensiero filosofico che poi esprimer a pieno nella Biographia literaria, una sorta di testamento pubblicato nel 1817, unautobiografia filosofica in cui discute di: conciliazione degli opposti, contrapposizione tra imagination e fancy, la distinzione tra simbolo e allegoria, lidea del sublime e la discussione sul genio. Per Coleridge il sublime un sentimento soggettivo, vale a dire che di per s nessun oggetto sublime, ma diventa tale solo quando vi si associa, ognuno per se, unidea, in quanto lidea lunione delluniversale e del particolare, lidea lessenza. Quando si parla di idea entra in gioco il concetto di simbolo, che rende accessibile lidea in quanto parte stessa dellidea; lidea direttamente collegata alla natura. Diversa dal simbolo invece lallegoria, che rappresenta una traduzione di concetti astratti in un linguaggio pittorico. possibile assistere in Coleridge, come in molti altri poeti romantici, alla sacralizzazione del simbolo, in quanto strumento che permette di giungere allidea e quindi alla natura, matrice di tutto, forza che sottende luomo, fatto sublime e al tempo stesso misterioso e indefinibile. Tutte queste tematiche troveranno poi riscontro nella ballata del vecchio marinaio. Nel pensiero filosofico di Coleridge gioca un ruolo molto importante la distinzione che viene fatta tra imagination e fancy, le due facolt creative della poesia. Sempre dagli idealisti tedeschi prese spunto, che poi rielabor a suo modo, invertendo i termini, probabilmente per un errore di traduzione. Con questa distinzione Coleridge cre uno schema conoscitivo che riguardasse le diverse capacit che messe insieme danno la visione del tutto. Limagination, in italiano fantasia, la facolt specifica del genio poetico; questa facolt permette di unificare tutte le cose, di mediare tra ragione ed intelletto, di mutare il possibile nel reale, di conciliare, grazie alla poesia, gli opposti. Direttamente connessa allimagination la creativit del genio poetico in quanto, secondo Coleridge, nellimagination opera la struttura dialettica soggetto-oggetto-sintesi, in cui il soggetto corrisponde al genio, loggetto loggetto di studio e la sintesi la creazione. Limagination contrapposta alla fancy, immaginazione in italiano, facolt inferiore legata

3 alle percezioni, ai sentimenti e alla memoria; la fancy comprende il talento e limmaginazione, ma questi sono meccanicistici, cio si limitano a combinare. Tuttavia, malgrado questa distinzione, importante riferire che secondo lo schema di Coleridge, imagination e fancy, pur essendo diverse, non si escludono lun laltra, ma sono complementari per il genio poetico. Da Schelling inoltre Coleridge per una distinzione tra primary e secondary imagination. La prima lintuizione inconscia, il principio che permette le operazioni di dialettica, ovvero separare, riunire e sintetizzare; la seconda invece larte di per se, e coesiste con la volont e la coscienza. Entrambe queste sub-facolt sono proprie del poeta. Secondo Coleridge il poeta, il genio poetico, deve avere tute le facolt di cui si appena descritto, in se deve riunire la percezione consapevole ed inconsapevole, in quanto un creatore cosciente che lavora inconsciamente. Kant nel 700 parlava di corrispondenza tra genio e regole naturali; Coleridge rielabora questo pensiero kantiano parlando del genio poetico come di colui che ha in se la qualit delluniversalit, dellimpersonalit e delloggettivit; il genio concilia gli opposti con naturalezza; distaccato dai sentimenti personali per avvicinarsi a quelli universali. Tuttavia il genio poetico non deve essere troppo astratto, ma deve ricreare luniversale nel particolare, poich la grandezza del creato si vede in ogni piccola creatura della Terra: consiste in questo la capacit di conciliare gli opposti. Inoltre il poeta genio non deve essere semplicemente un poeta, ma deve essere esperto in molti altri campi. Dice Coleridge che il poeta deve possedere determinate qualit: sensibilit, passione, volont, buon senso, giudizio, fantasia ed immaginazione; deve essere implicito ed esplicito, filosofo, devoto, in quanto deve sempre stupirsi di fronte al mistero delluniverso; deve essere anche uomo di scienza, esperto in campi come lanatomia, idrostatica, metallurgia, scienza dei fossili. Coleridge riteneva che la massima espressione del genio poetico avesse avuto la figura di William Shakespear. Dice Coleridge che in Shakespear non c n passato n futuro, ma tutto permanente, nel senso che i temi trattati dal grande poeta inglese del 600 sono sempre di attualit, sebbene siano stati scritti due secoli prima; trascendono il carattere personale sia dello stesso scrittore che dei personaggi narrati nelle opere scritte, per raggiungere un carattere universale. Shakespear il poeta ideale. Per ci che riguarda il fine ultimo della poesia, Coleridge scrive che la poesia deve condurre il lettore al piacere estetico, almeno come obbiettivo immediato; in questo modo Coleridge si discosta abbastanza dai canoni romantici che mirano alla poesia impegnata, alla verit e

4 allutile, come per esempio era la poesia dellamico Wordsworth. Lutile e il buono sono soltanto il fine ultimo, raggiungibili attraverso il piacere. Coleridge tenta di introdurre, inoltre, una distinzione tra poesy e poetry: secondo la sua opinione il termine poesy va attribuito a tutte le belle arti, mentre con poetry Coleridge identifica le opere il cui mezzo comunicativo ed espressivo sono le parole. Tuttavia, spesso nei suoi scritti si trova il termine poetry usato in un altro senso, ovvero lo utilizza per indicare quelle forme darte che pi dilettano i sensi umani: per esempio parla della musica come della poetry dellorecchio, della pittura come della poetry dellocchio. Questi sono i caratteri generali della filosofia di Coleridge, che lui riporter poi nella sua poetica. anche importante ricordare un altro aspetto della vita del poeta, una cosa che ha molto inciso sul suo modo di scrivere: loppio. Coleridge faceva grande uso di oppio, un uso cominciato si dallet di circa dieci anni per alleviare dei dolori reumatici, ma via via cresciuto fino a diventarne dipendente. Alcuni critici letterari sostengono che questo eccessivo uso di oppio gli causasse molte visioni, e che quindi molto lo aiutasse per le ambientazioni strane ed esotiche delle sue opere; tuttavia altri ritengono che questa grande capacit immaginativa fosse data da unindole passiva del poeta che lo portava ad immaginare pi che a vivere la vita.

Analisi dellopera
La Rime of the Ancient Mariner nacque nel 1797, e probabilmente ha radici in letture che Coleridge aveva fatto in passato, letture di libri di viaggio; infatti il lungo percorso descritto da Coleridge ripropone, per molti aspetti, il viaggio attraverso cui Ferdinando Magellano raggiunse la Patagonia e lOceano Pacifico due secoli e mezzo prima. Altre letture fonte di ispirazione sembrano poter essere il Lenore di Brger in cui si trovano termini marinareschi, nonch tematiche esoteriche, aspetti oscuri e magici allo stesso tempo; ma ci che forse lo colp pi di tute fu la storia del capitano James Cook, di qualche anno precedente alla stesura della ballata, avventura molto simile in effetti a quella narrata da Coleridge: infatti il capitano Cook giunse in Antartide dopo aver attraversato lequatore, soffrendo la bonaccia e il sole caldo prima e il freddo dei ghiacci incontrati man mano che scendeva verso il polo sud. Lo stesso Cook, inoltre, dice che durante il viaggio di ritorno fu condotto a casa in sogno o con un prodigio, come fu pure per il vecchio marinaio della storia. La Rime of the Ancient Mariner divisa in sette parti. Coleridge, prima di cominciare il corpo del testo della ballata, pone unepigrafe di Thomas Brunet tratta da Archeologiae Philosophicae; si tratta di unepigrafe in latino in cui si accenna alla vita di cose visibili ed invisibili nelluniverso, quale sia la loro funzione, ed invita a non chiudere la mente alle piccolezze della vita, ma a pensare a qualcosa di soprannaturale che pende sullumanit. Il tema del soprannaturale, la consapevolezza che esiste qualcosa di superiore alluomo e alle sue possibilit ricorre nella ballata, lo scheletro su cui si erge lopera. Come dice il titolo stesso, la metrica tipica delle ballate, con quartine a rima alternata ABCB, e come si gi accennato in precedenza, Coleridge cura molto la musicalit dei versi e delle quartine, tramite luso di ripetizioni di parole o di versi, come se fossero piccoli ritornelli della ballata, e di allitterazioni Higher and higher every day (v. 29), The ice was here, the ice was there, The ice was all around (vv. 59-60), Swiftly, swiftly flew the ship, Yet she sailed softly too: Sweetly, sweetly blew the breeze On me alone it blew. (vv. 460-3). La ballata ha ambientazione, almeno allinizio, in un banchetto di nozze, dove si introduce un uomo vecchio, dallaria paurosa, con una lunga barba grigia; si tratta del vecchio marinaio che

6 afferra per il braccio un giovane, uno degli invitati alla festa, per raccontargli la sua storia. A primo acchitto il ragazzo non vuole ascoltare il vecchio, anche perch spaventato da quella figura; tuttavia non riesce a staccarsi, perch come ipnotizzato dallocchio ardente del marinaio [...] glittering eye (v. 3) prova ad allontanarsi da quelluomo strano, ma He holds him with his glittering eyeThe wedding guest stood still, And listens like a three years child (vv. 13-5). Il ragazzo ipnotizzato, immobile, e ascolta come un bimbo di tre anni la storia che il marinaio si appresta a raccontargli. Inizia cos il racconto del viaggio in nave del marinaio, che procede senza problemi fino allequatore, che segna un punto di svolta nel viaggio, in quanto le condizioni del tempo diventano funeste, la nave viene come costretta a fuggire la tempesta, finch non giungono al Polo Sud, terra di ghiacci e nebbia, e di conseguenza la nave costretta allimmobilit. Questo stato di non movimento dura finch non giunge lalbatro, grosso uccello che viene accolto dalla ciurma come un simbolo divino, di salvezza As if had been a Christian soul, We hailed it in Gods name (vv. 65-6). Infatti le cose cambiano; comincia a soffiare un vento propizio che li spinge verso nord, fuori da quei ghiacci per lOceano Pacifico finch, malauguratamente, il vecchio marinaio con la sua balestra uccide lalbatro. Comincia qui la seconda parte della ballata, col viaggio verso nord ancora spinti dal vento, ma giunti allequatore quel vento favorevole smette di soffiare e la nave si ferma, sotto un sole cocente che li rende assetati, con le gole arse, col mare sotto di loro che sembra imputridire, ed un demone, abitante dellAntartide, che li segue dalle profondit marine And some in dreams assured were Of the Spirit that plagued us so; Nine fathom deep he had followed us From the land of mist and snow (vv. 131-4). Allora la ciurma comprende che uccidere lalbatro stato un grande sbaglio cos, come per Cristo, il cadavere del grosso uccello viene appeso alle spalle del vecchio marinaio. La terza parte quella in cui la ciurma intera, tranne il protagonista della ballata, muore. Le gole infatti sono arse, secche, nessuno riesce a proferire parola, finch da lontano compare unimbarcazione, che nonostante la completa assenza di vento e il mare piatto si avvicina: la

7 vela stracciata, dello scafo rimane solo lo scheletro, tanto che il sole guardato attraverso di esso sembra in prigione; capiscono cos quale immane sciagura si stia abbattendo su di loro And straight the Sun was flecked with bars, (heavens Mother send us grace!) (vv. 177-8). A bordo di quella spaventosa imbarcazione stanno solo due figure inquietanti che giocano a dadi, si giocano la sorte dellequipaggio: sono Morte e Vita-In-Morte, e la seconda vince il vecchio marinaio And the twain were casting dice; << The game is done! Ive won! Ive won!>> Quoth she, and whistles thrice. (vv. 196-8). Al triplice fischio il sole scomparve di colpo, tutto si fece buio, e non appena la luna giunse a splendere in cielo uno dopo laltro i marinai morivano, e nel momento del trapasso maledicevano con lo sguardo il vecchio marinaio One after one, by the star dogged Moon, Too quick for groan or sigh, Each turned his face with a ghastly pang, And cursed me with his eye. (vv. 211-4). Le loro anime volano in cielo passando accanto al vecchio marinaio, con un sibilo che richiama la balestra che uccise lalbatro. La quarta parte si apre con un cambiamento di set, infatti si torna allambientazione della festa di matrimonio, con il giovane convitato che si impaurisce pensando che anche il vecchio marinaio sia un morto; ma lui vivo, ha vissuto la morte, lha vista coi propri occhi. Prosegue cos il racconto del marinaio, con laccentuazione della solitudine che sente solo, in mezzo alloceano, su una nave coi cadaveri dei suoi compagni di viaggio, cos comincia a provare disprezzo per le creature viscide che vede sottacqua, nonch per lo stesso mare, putrido And a thousand thousand slimy things Live on; and so did I. I looked upon the rotting sea, And drew my eyes away; I looked upon the rotting deck, And there the dead men lay. (vv. 238-243).

8 Il marinaio guarda quei corpi morti, che hanno gli occhi fissi su di lui, ancora quegli sguardi che lo maledicono. Finche, ad un certo punto, sotto la luce della luna, il marinaio comincia a guardare le cose con occhio diverso: vede le creature del mare adesso splendide I watched their rich attire (v. 278) e le considera happy living things (v. 282), felici creature viventi, e inconsapevolmente le benedice. In quello stesso istante il marinaio riesce a pregare, e ci comincia a rompere quella sorta di incantesimo in cui era caduto The self-same moment I could pray; And from my neck so free The Albatross fell off, and sank Like lead into the sea. (vv. 288-291). E gli cade dalle spalle, come per magia, lalbatro morto che affonda nel mare. lapprezzamento per la bellezza della natura che salva il marinaio; quelle creature che lui ammira e benedice sono il simbolo della natura. Col rompersi dellincantesimo il marinaio viene pervaso dal sonno, dolce, un sonno che scende direttamente dal cielo, benedetto dalla Madonna. Siamo qui nella quinta parte, in cui viene fatta una comparazione tra due opposti, la realt ed il sogno; il marinaio infatti sogna di essere tutto bagnato e di vedere i secchi sul ponte della nave traboccanti dacqua, e cos infatti , perch piove davvero; la realt diventa visionaria The silly buckets on the deck, That had so long remained, I dreamt that they were filled with dew; And when I awoke, it rained. (vv. 297-300). Comincia a soffiare un forte vento che smuove le vele della nave che erano ferme da tanto tempo, il marinaio ode suoni stavolta benevoli provenire dal cielo e dal fondo del mare, vede cose strane in cielo e in acqua; e ad un tratto i corpi dei marinai morti riprendono a muoversi, animati da spiriti benevoli, che mettono in moto la nave. Non erano demoni o anime dannate, e si capisce dal fatto che allalba tutti quei marinai si radunano intorno allalbero maestro e cominciano ad intonare inni di benedizione verso il cielo, mentre il marinaio udiva suoni soavi, di natura anche boschiva, di uccelli Sometimes a-dropping from the sky I heard the sky-lark sing;

9 Sometimes all little birds that are, How they seemed to fill the sea and air With their sweet jargoning! (vv. 358-362). A mezzogiorno , calato il vento, la nave continua a muoversi grazie allo Spirito dellAntartide che la spinge verso lequatore, come ha voluto la schiera degli angeli e spiriti benevoli che muove i corpi dei marinai. Giunti allequatore lo spirito smette di spingere e la nave si ferma, fa piccoli movimenti, finch non fa un balzo da far cadere per terra il marinaio senza sensi. In uno stato tra il sonno e la veglia, tra realt e sogno, il marinaio ode due voci: sono di due demoni, compagni dello Spirito dellAntartide, che intanto faceva rotta verso il Polo Sud, e discutono del marinaio e di ci che laspetta Is it he? quoth one, Is this the man? By him who died on cross. With his cruel bow he laid full low The harmless Albatross. (vv. 398-401), Quoth he, The man hath penance done, And penance more will do. (vv. 408-9), il marinaio non ha finito di scontare la sua pena, perch lo Spirito dellAntartide vuole la sua vendetta. La sesta parte si apre col marinaio ancora nello stato di trans ipnotico, mentre ode ancora i due demoni sulla nave parlare e discutere sulla nave che, nonostante manchi vento, corre tanto veloce da non permettere al marinaio di svegliarsi. E un demone spiega allaltro che la nave si muove cos veloce perch il mare obbedisce alla luna, secondo la gerarchia della natura: la luna, divina, ordina al mare di far viaggiare la nave veloce verso casa. Quando si sveglia il marinaio, la nave procede lenta, ma lui deve proseguire la sua penitenza: infatti i corpi dei marinai stanno tutti in piedi, e lo fissano con occhi di pietra, stony eyes (v. 436), tanto da non poter volgere lo sguardo al cielo e pregare I could not draw my eyes from theirs, Nor turn them up to pray. (vv. 440-1). Ad un tratto per la maledizione si spezza, il marinaio ricomincia a vedere la natura nel suo reale splendore, sempre per impaurito, perch ha visto la morte, e ha paura di voltarsi indietro e rivederla ancora; c qui un paragone con Dante, che nellInferno si appresta ad entrare e si volta per lultima volta a guardare il mondo dei vivi, tanto che Coleridge nel testo originale della ballata pone accanto, come nota from Dante. Riprende a sentire il vento, che

10 per soffia solo su lui, stranamente, finch non comincia ad intravedere la costa, il porto, il faro, la sua terra, cos felice da non capire se realmente vivo o morto, sveglio o ancora sognante O let me be awake, my God! Or let me sleep alway (vv. 470-1). C ancora similitudine tra lo stato di vita e di morte, di veglia e sogno. Adesso le anime beate, i serafini, lasciano i corpi del marinaio e ritornano al cielo, salutando il vecchio marinaio It was a heavenly sight! (v. 493) che si sente bene, e sente una musica che proviene dal suo cuore This seraph-band, each waved his hand, No voice did they impartNo voice; but oh! the silence sank Like music on my heart. (vv. 496-9). C subito il ritorno alla realt; il marinaio vede da lontano, allinterno della baia in cui si specchia la luna, una barca che si avvicina in cui stanno tre uomini: il pilota, il mozzo e leremita che viene dal bosco e laver il peccato delluccisione dellalbatro, luccello sacro. Nellultima parte vediamo che leremita rimane impressionato alla visione di quella nave spettrale, dallo scafo contorto, consumato, dalle vele stracciate e lise, finch tutto dun tratto non ritorna il soprannaturale: dalle profondit del mare si ode un rumore forte, il mare si apre e la nave del vecchio marinaio si inabissa Under the water it rumbled on, Still louder and more dread: It reached the ship, it split the bay; The ship went down like lead. (vv. 546-9). Il vecchio marinaio si salva e si risveglia a bordo della barca delleremita, ma appena apre bocca il pilota muore, e appena si mette ai remi il mozzo comincia a delirare, impazzito, e lo prende per il diavolo Laughed loud and long, and all the while His eyes went to and fro. Ha! ha! quoth he, full plain I see The Devil knows how to row. (vv. 566-9).

11 Giunti a terra il vecchio marinaio chiede alleremita di essere confessato, che accetta, cos il marinaio pu raccontare per la prima volta lavventura che ha fatto; in questo momento viene descritta la dinamica di come nasce la poesia nellanimo poetico, figlia di unesperienza strana che causa un forte turbamento interiore. Infatti quando il marinaio sente dentro di se una forte agonia, ha bisogno di raccontare la sua storia Since then, at an uncertain hour, That agony returns: And till my ghastly tale is told, This heart within me burns. (vv. 582-5). Cos accaduto per il convitato al matrimonio. La ballata si conclude col marinaio che esprime nostalgia per la chiesa, un luogo in cui la sua anima dannata non potr mai pi entrare, con una morale finale: bisogna amare la natura ed ogni creatura vivente per poter amare bene Dio He prayeth well, who loveth well Both man and bird and beast. He prayeth best, who loveth best All things both great and small; For the dear God who loveth us, He made and loveth all. (vv. 612-7) Sene va dal matrimonio il vecchio marinaio, ma se ne va anche il convitato, con una nuova consapevolezza, nata dalla storia ascoltata: si sente adesso come lui He went like one that hath been stunned, And is of sense forlorn: A sadder and wiser man, He rose the morrow morn. (vv. 622-5).

12

Bibliografia:
Buffoni, F. (2005). Poeti romantici inglesi. Milano: Oscar Mondadori. Coleridge, S. T. (1985). La ballata del vecchio marinaio. A cura di Ginevra Bompiani. Milano: Biblioteca Universale Rizzoli. Wellek, R. (1961). Storia della critica moderna. Bologna: Societ editrice Il Mulino.

Vous aimerez peut-être aussi