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IL SISTEMA Con la fenomenologia la coscienza giunta al punto di vista del sapere assoluto e su questo piano soggetto e oggetto, certezza

a e verit, pensare ed essere, logica e metafisica coincidono. Tali contenuti saranno da Hegel approfonditi nelle opere della maturit ed in particolare nellEnciclopedia delle scienze filosofiche in compendio, nei Lineamenti di filosofia del diritto ed in cienza della logica. !L "#$%LE&' (EL C$&!)C!'&E)T$ La visione progettuale e circolare di Hegel *che vede il progetto, la razionalit, coesistere alla sua attuazione, alla sua concretizzazione+, in cui certezza e verit, forma e contenuto, coesistono, non permette di individuare un cominciamento se non nel soggetto che vuole conoscere la verit oggettiva, la quale non ha un cominciamento vero e proprio. ,li empiristi avevano individuato nellesperienza il cominciamento della loro filosofia, mentre Hegel individua due cominciamentiquello fenomenologico *che arriva al presupposto dellidentit tra essere e pensiero+ immediato, e quello logico mediato da quello fenomenologico. ma poich/ il cominciamento presuppone gi lidentit tra essere e pensiero il primo cominciamento risulta inutile ed il cominciamento logico, quello che sta nel concetto, risulta essere lunico cominciamento possi0ile perch/ immediato, universale ed indeterminato *per questo Hegel inizier proprio dal pi1 indeterminato e vuoto dei concetti, lessere+. !noltre la filosofia vista come riflessione proprio sul cominciamento, infatti la nottola di &inerva deve indagare ci2 che avvenuto per riportarlo al suo fondamento. Tra i critici di Hegel, paventa disse che lessere il cominciamento poich/ il pensiero deve essere *"armenide infatti asseriva che senza essere non c pensiero+, ma gi ,entile ravvis2 in tale affermazione un rinnovato dualismo e ri0ad3 che essere e pensiero coincidono, come gi affermava "armenide. L' L$,!C' Hegel contrapporr la sua logica alle precedenti che si 0asavano sul dualismo tra essere e pensiero, ma anche alla fede religiosa che salta dal pensiero allessere in modo del tutto irrazionale. La logica studia il logos, il puro pensiero *come attivit ontologica dellessere+, limpalcatura della realt, lidea in s/. $gni categoria triadica una definizione *ma anche un processo del farsi+ dell'ssoluto via via pi1 ricca e determinata. La logica si divide in logica dellessere *un processo orizzontale in cui ogni passaggio assor0e in s/ il precedente+, logica dellessenza *in cui i termini sviluppantesi si riflettono luno nellaltro+, che costituiscono la logica oggettiva, e logica del concetto *il processo si fa ora circolare ed ogni termine prosegue nel successivo fino ad una finale identificazione del tutto+ che corrisponde alla logica soggettiva. La prima categoria quella della qualit che, partendo dal concetto pi1 astratto e indeterminato, tanto da sfociare nel suo contrario, che lessere *sein+ giunge, nella sintesi, al divenire che lessere determinato poich/ sempre se stesso ma non pi1 ci2 che era prima, dunque qualcosa ma non qualcosaltro. Lessenza *4esen o, aristotelicamente, to ti en einai+ lessere che si riflette su se medesimo per trovare il proprio fondamento, ci2 che lo identifica e si manifesta nellesistenza *tale manifestazione altro non che il fenomeno+. Trova qui spazio lanalisi del principio di identit, intesa da Hegel come unidentit che include le differenza. )ella logica del concetto *per 'ristotele le categorie erano pensieri con cui conoscere la realt, per 5ant erano condizioni trascendentali della conoscenza, mentre per Hegel il termine categoria o concetto da intendersi come un universale concreto, pensiero oggettivo che esprime la realt nella sua essenza, determinazioni dunque tanto del pensiero quanto della realt+ si trova lulteriore conferma dellunit di soggetto e oggetto. dunque il dispiegarsi della ragione, dellassoluto, il

dispiegarsi del soggetto che tutta la realt. "er Hegel il concetto quell!o penso che, autocreandosi, crea tutte le determinazioni logiche. !l concetto di tutti i concetti, quello che si pienamente autorealizzato, lidea, che coincide con lassoluto. L' 6!L$ $6!' (ELL' )'T7#' La filosofia della natura studia lidea fuori di s/, lidea che si aliena da s/ e si concretizza per poi prendere consapevolezza di s/ e realizzarsi compiutamente nello spirito. )el sistema neoplatonico la natura corrisponde alla proodos *luscita+, che segue la mon *manenza+ e che si risolver nellepistrof *ritorno+. da un punto di vista religioso, invece, Hegel arriver a definire la natura come la 8morte dellidea9 che, ricalcando il dogma della risurrezione, risorger come spirito. La natura, essendo una caduta dellidea, 0ench/ a00ia essenza divina , nellesistenza, quanto di pi1 lontano vi sia dallassoluto, poich/ in essa non c li0ert ma regnano necessit e accidentalit. Tale distanza comprovata dalla caducit delle cose alla quale la natura cerca di porre rimedio, inutilmente, con il perpetuarsi delle generazioni che tenta di soddisfare il desiderio di immortalit della natura stessa. ! gradi della natura sono studiati da tre scienza specifiche che sono la meccanica, la fisica e la fisica organica che culminano nelluomo, essere tra tutti il pi1 perfetto e quindi fine ultimo della natura. L' 6!L$ $6!' (ELL$ "!#!T$ La filosofia dello spirito, che la pi1 alta manifestazione dellassoluto, ripropone anchessa la suddivisione triadica della dialettica hegeliana- lo spirito soggettivo, legato alla finitudine, comprende lantropologia *che studia lanima nella sua fase aurorale+, la fenomenologia *cio lo studio del processo mediante il quale la coscienza, divenendo autocoscienza, si fa infine ragione+ e la psicologia *nella quale si studia lo spirito del singolo fino al suo rendersi conto di essere li0ero+. quando il singolo entra in relazione con altri individui, nella famiglia, nella societ civile e nello stato, si ha il passaggio allo spirito oggettivo che la storia nel suo dispiegarsi e comprende il diritto astratto *sugli oggetti esterni+ che garantisce a tutti lesercizio della li0ert, la moralit *cio il perseguimento del 0ene personale tramite il giudizio e le azioni dettate dalla volont del singolo+ e leticit *che il perseguimento del 0ene universale attraverso i momenti della famiglia, della societ civile e dello stato+. La storia del mondo dunque il concretizzarsi dello spirito del mondo *4eltgeist+ nello spirito del popolo *vol:geist+ che, di volta in volta, ha raggiunto il punto pi1 alto di autoconsapevolezza, e quindi li0ert, mediante la sua cultura, i suoi costumi, il suo diritto. !nfine lo spirito che si autoconosce in maniera assoluta , appunto, lo spirito assoluto, i cui momento, paralleli al corso della storia si ricongiungono pienamente ad esso nella fase cristiano; germanica. Lo spirito assoluto si manifesta come intuizione sensi0ile nellarte, come rappresentazione nella religione che trasferisce lassoluto nellinteriorit del soggetto, come concetto puro nella filosofia che pienamente realizza lunione di soggetto e oggetto, di infinito e finito. Lo spirito la sintesi di idea e natura che non gli sono antecedenti, ma coesistenti. Esso rappresentato, nella filosofia dello spirito soggettivo, nel suo graduale emergere dalla natura, ritornando in s/ e scoprendo che la sua essenza la li0ert. L' 6!L$ $6!' (ELL$ "!#!T$ $,,ETT!<$ Lo spirito, dopo aver riconosciuto la propria li0ert, la concretizza confrontandosi con altri li0eri nelle forme del diritto *in particolare nel diritto di propriet+, della moralit e delleticit. !l diritto astratto pu2 essere violato ed in questo caso sar punito con una pena rieducativa e non lesiva della dignit umana del colpevole che dovr, prima ancora di essere rieducato, riconoscere le proprie colpe. Tale riconoscimento rappresenta il passaggio nellam0ito della moralit, cio della li0era

volont *il proponimento+ che si manifesta come azione e mira al 0enessere personale il quale *come succede nella morale :antiana+ non coincide col 0enessere universale, il quale rientra nellam0ito delleticit. !L (!#!TT$ ' T#'TT$ =ui lindividuo considerato come persona giuridica che esercita la propria li0ert tramite la propriet privata che diviene tale solo in virt1 del reciproco riconoscimento tra persone che si concretizza nel contratto. L' 6'&!,L!' La famiglia il primo momento delleticit, 0asato sullamore e sulla fiducia. !l suo fondamento il matrimonio, il suo scopo invece leducazione dei figli che, crescendo, formeranno via via nuove famiglia. !l diritto di propriet *che si manifesta come patrimonio+ rende la famiglia una vera e propria persona giuridica. L' $C!ET> C!<!LE %asandosi sulla conflittualit si configura come momento antitetico alla famiglia. !l suo compito quello di risolvere i conflitti di interesse in maniera coercitiva. !l primo momento della societ civile il sistema dei 0isogni *infatti ogni individuo, lavorando per s/, contri0uisce allappagamento dei 0isogni di tutti gli altri ed il differente lavoro, cio am0ito di appagamento dei 0isogni, implica la divisione in classi+, cui segue lamministrazione della giustizia, resa necessaria dallincremento dei 0isogni e quindi della conflittualit. Entriamo allora nellam0ito del diritto pu00lico. Hegel distingue duo organismi sociali che garantiscano lordine- la polizia e le corporazioni che, inglo0ando lindividuo in un gruppo *quello della categoria lavorativa+ unanticipazione delluniversalit statale. ' tali organismi lindividuo aderisce per 0isogno ed interesse, non per una li0era scelta e dunque la convenzione prende il posto della convinzione. L$ T'T$ Lo stato *ossia lindividuo assoluto+, in quanto sostanza etica consapevole di s/, la riunione del principio della famiglia e della societ civile che garantisce e promuove il 0ene comune *ed dunque la piena realizzazione delleticit+. Lo stato, in quanto luogo della piena realizzazione della li0ert degli individui, anche ci2 che fonda gli individui stessi e permetto lingresso di (io, cio dello spirito assoluto, nel mondo. per queste sue caratteristiche lo stato non pu2 essere li0erale *poich/ non cura gli interessi degli individui, compito della societ civile+, n/ democratico *ha infatti in s/ la sua ragion dessere e non negli individui, che, al di fuori di esso, sono solo una massa informe, o in un contratto che rappresenta la volont ar0itraria di questi+, inoltre Hegel rifiuta il giusnaturalismo e il diritto internazionale poich/ al di fuori dello stato non esiste alcun diritto. ' fondamento dello stato vi la costituzione che il frutto della storia etico;politica di ciascun popolo. (unque la monarchia costituzionale, con la tripartizione dei poteri, la forma perfetta di stato che unisce le forme classiche della democrazia *in cui tutti sono li0eri ed intervengono per mezzo del potere legislativo+, dellaristocrazia *che si concretizza nel potere governativo col quale intervengono alcuni+ e della monarchia *che corrisponde al potere principesco che incarna lunit stessa dello stato+. L' T$#!' Come la natura il dispiegarsi dellidea nello spazio, la storia , nella visione hegeliana, il dispiegarsi dello spirito nel tempo. La guerra *che convoglia in conflitti interni verso un unico nemico esterno+ il momento di antitesi nella storia che consente il passaggio ad un grado superiore di realizzazione e conoscenza dellassoluto dello spirito del mondo che, tramite essa, passa da un popolo allaltro, evitando, per altro, la fossilizzazione dei popoli che potre00e causare una pace perpetua *tale visione vivificatrice della storia ripresa dalla filosofia di Eraclito+. Essa appare allo

storico come successione causale di eventi che per2 il filosofo giustifica tutti come necessarie tappe di realizzazione della razionalit, della li0ert *cio lautoconoscenza dello spirito+, del farsi dello spirito del mondo. anche la fede nella provvidenza divina giustifica ogni momento storico *come nella visione manzoniana+, ma tale provvidenza non conosci0ile mentre la razionalit della filosofia deve essere conosci0ile. ,rande importanza hanno, in questo passaggio, gli individui cosmico storici dei quali la ragione, con unastuzia *quella di far emergere luniversale dalla lotta e dal vicendevole annullamento dei particolari+, sfrutta le passioni per consentire il progresso della storia che poi sar conservato dalle masse nellattesa di un nuovo personaggio grande capace di cogliere ci2 che giunta lora si compia, lasciandoli poi come sacchi vuori in preda alla tragedia. Hegel ha una concezione eliotropica della storia che va dalle civilt dispotiche doriente, verso occidente, dove lo spirito si realizza dapprima presso i ,reci e poi nel cristianesimo, in particolare in quello riformato della ,ermania del tempo del filosofo in cui tutti gli uomini si sanno li0eri. Hegel non dice se il processo storico si sia concluso nel suo tempo *0ench/, definendolo come perfetto, lo lasci intendere+, ma accenna agli tati 7niti come potenza del futuro, precisando tuttavia che il filosofo non profeta. L' 6!L$ $6!' (ELL$ "!#!T$ ' $L7T$ (opo aver realizzato, nella storia, la sua li0ert, lidea ritorna in s/ nellautoconoscersi assolutooggetto di questa conoscenza , appunto, sempre lassoluto, tre per2 sono le forme in cui questo viene conosciuto- larte *il cui punto di vista focalizzato sulloggetto+, la religione *che interiorizza nel soggetto la visione dellassoluto+, la filosofia coincidente con la storia della filosofia *che rappresenta la sintesi degli altri due momenti e quindi la sola ad essere sapere assoluto+. L'#TE ? lorgano supremo della filosofia, giacch/ il 0ello artistico lunificazione di spirito e natura. ! tre momenti dellarte sono- larte sim0olica orientale, caratterizzata da uno squili0rio tra forma *che prevale+ e contenuto. larte classica *ed in particolare la scultura, che pone la sua attenzione sulla figura umana+, in cui lequili0rio tra forma e contenuto perfetto. larte romantica, caratterizzata da un nuovo squili0rio a favore, stavolta, del contenuto che o00liga larte a farsi filosofia. !n epoca romantica larte si riconosce inadeguata ad esprimere la profonda spiritualit moderna e cerca forme via via sempre pi1 lontane dalla sensi0ilit e passa dunque dalla pittura alla musica, dalla musica alla poesia, senza per2 riuscire nel suo intento. Tale crisi determiner la morte dellarte. L' &7 !C' Hegel e chelling paragonano la musica allarchitettura. &a mentre la seconda si serve di una massa fisica pesante, la prima si serve del suono che, nella sua leggerezza e li0ert, attraverso lorecchio, colpisce direttamente lintimo dellanima, portando questultima ad elevarsi al di sopra di se stessa, ad elevarsi al di sopra della sensi0ilit. &a per Hegel la forma darte pi1 alta la poesia, non a caso egli, alla musica assoluta di @agner, preferisce quella in cui grande importanza data alle parole, come nel melodramma rossiniano, giacch/ la parola *il logos+ espressione diretta della ragione. %ench/ Hegel non faccia alcun riferimento a %eethoven, anche nella sua musica si pu2 rilevare un sistema dialettico triadico- ad esempio la famosa sinfonia del destino *la n.A+ descrive la lotta e la vittoria delluomo contro il fato. Tale conflitto che si trasforma in trionfo riecheggia il percorso della coscienza che, attraverso il travaglio del negativo, arriva infine a riconoscersi ragione e infine spirito, ma anche il percorso drammatico che compie il filosofo per comprendere la verit e cio che la realt il dispiegarsi dello spirito.

L' #EL!,!$)E Lo sviluppo della coscienza religiosa altro non che lo sviluppo dellidea di (io nella coscienza umana e si sviluppa, anchessa, in tre tappe fondamentali- infatti si passa dalle religioni naturali che vedono (io come sepolto nella natura *essa si manifesta nel feticismo e nellidolatria o, come sua forma pi1 alta, nelle religioni panteistiche doriente quali il 0uddismo+, attraverso religioni come quella egiziana e persiana, e poi quella classica e giudaica *che riconoscono prima la li0ert e poi, in modo parziale, la spiritualit di (io+, alla religione pi1 evoluta, quella cristiana in cui (io puro spirito *inoltre Cristo rappresenta lunione tra finito e infinito, la trinit immagine del procedere dialettico di tutte le cose...+. &a la religione non in grado di pensare (io dialetticamente , per sua natura, sfocia nella filosofia che, esprimendo lassoluto non gi nella forma del mito, ma come puro concetto, inveramento della religione stessa. La religione ha inoltre per Hegel un valore politico poich/ solo la rivoluzione dei cuori ad essa affidata potr portare ad un vero miglioramento politico. L' 6!L$ $6!' La filosofia, cio lidea che pensa se stessa, per Hegel storia della filosofia, nella quale ogni sistema un approfondimento del precedente, ed ha il compito di capire ci2 che non per giustificarlo meramente, ma per cercare di correggerlo e migliorarlo. Hegel definir la filosofia anche come pensiero che pensa il mondo mediante il concetto e che quindi pu2 apparire soltato quando il processo di concretizzazione dello spirito in un determinato popolo si concluso. La storia della filosofia inizia, nellantichit e nel medioevo, con una ingenua accettazione dellidentit tra pensiero ed essere che verr messa in du00io dalla filosofia moderna da Cartesio a 5ant. &a i dualismi della filosofia moderna verranno risolti dallidealismo ed in particolare dalla filosofia di Hegel che, essendo lultima, la pi1 ricca e completa. HE,EL E !L T$T'L!T'#! &$ Hegel, il cui stato sovrano ma non dispotico, defin3 alcune caratteristiche dello stato che verranno strumentalizzate dai regimi del BCC *em0lematica a tal proposito la voce (ottrina del fascismo9 di ,entile+. Tali punti sono- il valore dello stato superiore a quello del popolo e la visione quasi platonica di alcuni funzionari che incarnano la sovranit statale, una sovranit che sa e pensa. linvadenza dello stato in tutte le manifestazioni della vita comune. la superiorit dello stato rispetto a qualsiasi idea etica esterna ad esso, e rispetto agli altri popoli che, in quel determinato periodo storico, non incarnere00ero lo spirito del mondo. lesaltazione della guerra, definita dai futuristi unica igiene del mondo. Eppure Hegel fu sempre a favore della rivoluzione francese, a0orr3 il terrore, lodando piuttosto il linguaggio come strumento di riconoscimento tra le autocoscienze. =uesto favor3 la formazione di una scuola di pensiero che difende il filosofo dallaccusa di essere profeta dei totalitarismi *come dir "opper+ e lo vede pi1 come un teorico della societ civile che dello stato *notevole in questo contesto lintervento di &arcuse nellopera #agione e rivoluzione+. <i infine il parere di )or0erto %o00io che, definendo Hegel un conservatore, ritorna ad evidenziare come tali questioni decadano se consideriamo che tutta la sua filosofia parte dal presupposto di superiorit delluniversale rispetto allindividuale. 'ltra notevole critica allhegelismo fu mossa da chopenhauer che defin3 Hegel funzionario dello stato prussiano, accusandolo addirittura di non vivere per la filosofia, ma di filosofia.

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