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Il dialogo si svolge in casa di Callicle, che ospita il sofista Gorgia di Leontini e il suo discepolo Polo, in un momento posteriore al 407

(Socrate allude alla sua esperienza di pritania dicendo che avvenuta l!anno precedente"# Callicle, che svolge una parte rilevante nel dialogo, pro$a$ilmente un personaggio inventato dalla fantasia di Platone per rappresentare, per cos% dire, l!acclimatazione dell!etica aristocratica alla democrazia#

Il Gorgia un passo importante nella maturazione del pensiero di Platone& l! 'lenchos e alcune tesi socratiche convivono con la critica filosofica alla democrazia e con l!accenno a miti e temi metafisico(morali destinati a venir sviluppati nelle successive opere della maturit)#

Gorgia, che si vantava di saper rispondere a *ualsiasi domanda, reduce da una fortunata esi$izione pu$$lica# Socrate gli pone un *uesito analogo a *uello cui aveva messo di fronte Protagora& +chi sei,+, cio +che cosa insegni,+ Polo, am$izioso allievo del sofista, si offre di rispondere in sua vece& gli uomini hanno molte technai, apprese dall!esperienza# L!esperienza fa s% che la nostra vita proceda secondo una regola (-ata technen" e non a caso (-ata t.chen "# Gorgia il migliore, perch' possiede la techne pi/ $ella# 0441c2 La tesi di Polo ha una componente epistemologica& l!idea che la techne, intesa nel senso di conoscenza indirizzata alla pratica, derivi esclusivamente dall!esperienza# Socrate osserva che il giovane sofista ha imparato la retorica, ma non il dialeghesthai, cio l!arte del dialogo come argomentazione finalizzata alla verit)& si lanciato in una lode della retorica, ma non ha detto che cos! # 3a fatto un discorso propagandistico, mentre Socrate chiedeva una definizione che spiegasse *uale fosse il contenuto caratterizzante dell!insegnamento di Gorgia# 0441d2

Interviene Gorgia, che accetta di discutere con Socrate usando la $rachilogia, l!argomentazione $reve, che rende possi$ile l!interlocuzione, in luogo della macrologia& un a$ile sofista sa padroneggiare entram$e le tecniche#

La retorica& seduzione o techne, La retorica ( spiega Gorgia interrogato da Socrate ( una techne, come la tessitura, la medicina, la ginnastica, la musica# 4utte le technai producono discorsi persuasivi nel rispettivo am$ito di competenza e hanno ad oggetto dei $eni#

Le technai manuali si risolvono nel lavoro, *uelle discorsive hanno la loro azione e ratificazione nei discorsi

Le technai manuali si risolvono nel lavoro, *uelle discorsive hanno la loro azione e ratificazione nei discorsi# In particolare, la retorica si occupa di produrre discorsi persuasivi nelle assem$lee politiche e nei tri$unali& il suo oggetto il giusto e l!ingiusto# 5! una techne che conferisce grande potere a chi la domina, perch' un discorso persuasivo pu6 sopravanzare, nelle pu$$liche assem$lee, le argomentazioni di esperti in altri rami del sapere# 0 447d ss#2 Socrate induce Gorgia a distinguere fra il memathe-enai e il pepisteu-enai, ossia fra il sapere che segue all! avere imparato e la convinzione che segue all! essere stati persuasi# 0 484c ss2# Sia chi ha imparato, e dun*ue sa, sia chi stato convinto, e dun*ue nutre una credenza, persuaso di ci6 che gli stato messo in mente& ma mentre pu6 esserci una persuasione ( pistis " vera e una persuasione falsa, non pu6 esservi una scienza ( episteme " falsa# La retorica, che mira alla persuasione e non all!insegnamento, suggerisce soltanto delle credenze, e funziona soprattutto davanti a un pu$$lico di ignoranti ( un pu$$lico cui non viene trasmesso nulla, ma semplicemente manipolato# Gorgia sottolinea che se della retorica viene fatto un uso ingiusto, la responsa$ilit) di *uesto uso non dipende da chi l!ha insegnata, ma dall!allievo che la impiega cos%# In altri termini, l!arte del sofista uno strumento moralmente neutro, una tecnica nel senso moderno della parola, il cui significato assiologico dipende dall!uso che se ne fa# Socrate replica che, stando cos% le cose, il retore non esperto neppure sull!oggetto del suo discorso, il giusto e l!ingiusto, e conosce solo l!arte di persuadere gli ignoranti, cio di sem$rare sapiente fra gli incompetenti# Gorgia, cadendo in contraddizione con *uanto detto prima, risponde affermando che la retorica comporta anche la conoscenza di ci6 che giusto# 0490c(d2

L!etica dell!'lenchos La distinzione socratica fra il sapere che segue l!aver imparato e la persuasione che segue all!essere convinto potre$$e incorrere nel sospetto di essere una distinzione meramente retorica& chi ci assicura che l!insegnamento non sia una forma scaltrita di persuasione, :nche i sofisti con cui Socrate si confronta hanno la pretesa di insegnare *ualcosa; le domande con cui Socrate li incalza suggeriscono il du$$io che la sofistica non a$$ia nulla da trasmettere, ma si riduca al mar-eting di se stessa# Gorgia stesso, di fronte

a *uesto du$$io, preferisce cadere in contraddizione, affermando che la retorica ha *ualcosa da insegnare sul giusto e sull!ingiusto# Socrate davvero diverso dai sofisti, Per rispondere a *uesta domanda, do$$iamo scoprire, nell!argomentazione di Socrate, *ualcosa che la distingua dalla retorica sofistica# 5 *uesto compito difficile, perch' Socrate conosce ed usa le tecniche argomentative dei suoi avversari# <a, proprio discutendo con Gorgia, fa un!affermazione che nessun sofista potre$$e condividere&

###ritengo l!essere confutato come un maggior $eneficio, tanto maggiore, *uanto essere li$erati dal male pi/ grande che li$erarne altri# (481a"

meglio

Lo spessore semantico del sostantivo greco 'lenchos e del corrispondente ver$o elencho comprende non solo la nostra +confutazione+, ma anche il venire riconosciuti colpevoli, e l!essere svergognati (in =mero"# L! elenchos, in altri termini, non una riprovazione puramente cognitiva, ma comporta una esperienza umiliante# >n sofista o un politico pu$$licamente confutati avre$$ero fatto una $rutta figura, e avre$$ero perso mercato o potere# Stando cos% le cose, $izzarro e paradossale che Socrate veda nell! 'lenchos una esperienza salutare e $enefica, tanto da render preferi$ile il venir confutati al confutare; ed analogamente $izzarra la convinzione socratica che su$ire ingiustizia sia meglio che commetterla# <a proprio simili convinzioni distinguono l! atteggiamento di Socrate da *uello dei sofisti& Socrate pu6 avere la certezza di +insegnare+ perch' egli stesso si espone alla confutazione e, non facendosi pagare, rifiuta la competizione della politica e del mercato# La differenza prima fra stile socratico e stile sofistico non solo logica ed epistemologica ( non riguarda solo gli strumenti argomentativi ( ma ha anche a che vedere con un orientamento e un interesse etico, preliminari allo sviluppo dei suoi ragionamenti& per un interesse etico che Socrate mette alla prova se stesso e gli altri in una confutazione che allo stesso tempo una esperienza di purificazione personale#

Conoscenza e potenza Polo sfrutta l!im$arazzo del maestro come occasione per rifarsi avanti& Gorgia si vergognato di ammettere che la retorica una tecnica indipendente da ogni controllo assiologico, e Socrate ne ha approfittato per farlo cadere in contraddizione# <a come se la cavere$$e Socrate, se fosse investito del compito di rispondere, Socrate accetta la sfida, e si impegna a sostenere la tesi che la retorica ( l!arte di argomentare in pu$$lico ( non una vera e propria techne, perch' non ha ad oggetto un $ene umano; , piuttosto, una forma di -ola-eia, cio di adulazione e di seduzione# ?on avendo un progetto, essa si $asa solo sull!esperienza, come del resto aveva detto Polo

all!inizio del dialogo# Il rapporto fra la retorica e l!amministrazione della giustizia, intesa come una techne, paragona$ile a *uello fra la cucina e la medicina& un $ravo cuoco, in $ase alla sua esperienza, pu6 certo cucinare ci$i gradevoli al palato, ma solo un $uon medico, che ha in mente un ideale di salute fisica, sa dire *uale sia la dieta pi/ sana# 049@$ ss2 Per *uesto motivo, non si pu6 sostenere che sia sufficiente l!esperienza a fare una techne& occorre anche una conoscenza dei fini cui indirizzata l!azione# Auesta conoscenza non pu6 derivare solo dall!esperienza, perch' richiede un giudizio sui fini in $ase ai *uali facciamo i nostri progetti#

Polo replica dicendo che retori e tiranni hanno un grande potere nella citt), perch' possono far $andire o mettere a morte chi vogliono# >na tesi di *uesto genere presuppone la convinzione che la retorica, se intesa come tecnica agnostica rispetto alla natura e al valore dei fini per i *uali viene impiegata, accresca il potere delle persone che la dominano# Imparare una tecnica mettendo fra parentesi il pro$lema della moralit) dei suoi fini conduce a padroneggiare degli strumenti che ci sare$$ero preclusi se avessimo scupoli di natura etica# Il nostro ar$itrio, in *uesto modo, avr) possi$ilit) pi/ ampie di realizzazione# 0499a ss2

Socrate, che pensa che una vera techne includa la consapevolezza e la valutazione dei suoi fini, deve dimostrare che i retori e i tiranni non hanno le potenzialit) loro attri$uite, perch' non hanno la consapevolezza e la capacit) di valutare gli scopi per i *uali agiscono# 5ssi non fanno ci6 che desiderano, ma ci6 che sem$ra loro opportuno# 5 le due cose non sono necessariamente identiche# Gli uomini agiscono per degli scopi, che devono essere dei $eni per loro& ad esempio, chi $eve una medicina amara, lo fa in vista di un $ene, la sua salute# Le azioni che compiono per ottenere *uesti $eni sem$rano loro $uone# <a una azione che sem$ra $uona, cio in grado di realizzare il $ene cui finalizzata, pu6 non essere l!azione pi/ adatta per conseguire il $ene che l!agente si prefigge# In *uesto caso, l!agente fa ci6 che gli sem$ra $ene, ma non fa ci6 che desidera# >sando una distinzione prodotta dalla filosofia analitica (5# :nscom$e", possiamo dire che, in *uesto caso, l! oggetto reale della sua azione non si identifica con il suo oggetto inteso# Ci6 che l!azione effettivamente realizza diverso da ci6 che l!agente aveva in mente di ottenere# Auesto avviene *uando un agente, pur avendo il potere di agire, manca di conoscenza sulla vera natura della sua azione# Bacciamo un esempio& l!oracolo annuncia a 5dipo che uccider) sua padre e sposer) sua madre# 5dipo, essendo convinto che i suoi genitori adottivi di Corinto siano i suoi genitori naturali, fugge a 4e$e per sottrarsi alla profezia# Aui comincia a desiderare di sposare la vedova del re, Giocasta# Auesto l!oggetto inteso della sua azione, ci6 che gli sem$ra $ene# 5dipo, tuttavia, non sa che Giocasta sua madre; ignora, pertanto, che l!oggetto reale del suo desiderio proprio ci6 che sta cercando di evitare, e cio il matrimonio con sua madre# 5dipo fa *uello che gli sem$ra $ene, ma non *uello che desidera, a causa della sua ignoranza# Se ci manca la conoscenza, non $asta il potere, per realizzare *uello

che vogliamo#

La giustizia come parte della felicit) Auando Socrate afferma che il potere senza conoscenza non ha nessun valore, non sta parlando di una conoscenza semplicemente tecnica, ma della conoscenza del $ene, che permette di discernere il giusto dall!ingiusto# 5gli ha di fronte un interlocutore, Polo, il *uale pensa che la retorica, svincolata dall!etica, possa migliorare il $enessere di chi se ne vale senza farsi scrupoli# Il poter fare ci6 che sem$ra dei retori e dei tiranni *ualcosa di invidia$ile# 5 a *uesto interlocutore deve dimostrare che l!ingiustizia, e non l!impotenza, il male supremo&

Il supremo male, il male peggiore che possa capitare,

commettere ingiustizia###

?on vorrei n' patirla n' commetterla, ma, fra le due, se fossi costretto a scegliere, preferirei piuttosto patire che commettere ingiustizia# 0497$(c2

Socrate conduce Polo a riconoscere che il vero potere non semplicemente fare ci6 che si vuole, ma riuscire a trarne vantaggio# Il giovane sofista, allora, gli adduce come esempio di felicit) (eudaimonia" un usurpatore e tiranno di successo, il despota macedone :rchelao figlio di Perdicca# Come prova della sua tesi presenta il consenso della maggioranza# Socrate, per6, non accetta *uesta prova come valida& il ridicolo e l!appello ad una opinione condivisa dai pi/ sono solo surrogati di confutazione ( surrogati tanto pi/ sospetti in *uanto offerti da un sofista, che fino a un momento fa si era vantato di saper manipolare le assem$lee con la propria retorica ( i *uali non hanno nessun valore in una argomentazione ad veritatem# 047Cd ss2

Socrate si propone di dimostrare a Polo, con il metodo elenctico, che non possi$ile essere nello stesso tempo adi-os (ingiusto" ed eudaimon (felice"# L!opinione da cui prende avvio l! 'lenchos la tesi di Polo secondo cui su$ire ingiustizia peggiore (-a-ion" che commetterla; ma commettere ingiustizia moralmente pi/ $rutto (aischion" che patirla# Auesta tesi si $asa sul presupposto che la $ellezza e la $ruttezza morale (-alon e aischron" siano diverse dall! agathon e dal -a-on, cio dal $ene e dal male in *uanto inteso a procurare felicit)#

Il primo passo dell!'lenchos consiste nel chiedere per *uale ragione una cosa considerata +$ella+ (-alos"# La risposta & perch' d) piacere o utile a chi la contempla# :nalogamente, una cosa apparir) $rutta (aischros" se provoca dolore o danno# Cio il $ello e il $rutto dipendono dal piacere e dal dolore che provocano, o (vel" dal $ene e dal male che procurano# Polo aveva riconosciuto che commettere ingiustizia patirla# pi/ $rutto (aischion" che

<a *uesto significa che Polo riconosce anche che commettere ingiustizia pu6 essere o pi/ doloroso o (vel" pi/ dannoso (peggiore" che su$irla# Commettere ingiustizia non supera in dolore in patirla# Possiamo per6 ammettere che lo supera in male, e *uindi& commettere ingiustizia peggio (-a-ion" che su$irla#

Auesto argomento si $asa su un! omissione, che lo pu6 fare apparire un sofisma, se non rendiamo esplicite le sue premesse tacite# #<a, nel dialogo, un argomento sufficiente a piegare Polo& la giustizia, in *uanto padronanza di s' o sophros.ne, rappresenta il $enessere e la salute dell! anima# 5 chi si sottrae alla giustizia correttiva e alle sue punizioni, si comporta come un $am$ino che cerchi di sottrarsi alla sua medicina, perch' non si rende conto che serve per guarirlo# :nzi, se vogliamo il male di un nostro nemico do$$iamo cercare di sottrarlo alla giustizia, perch' viva il pi/ a lungo possi$ile in compagnia della sua infelicit)# Perci6, conclude Socrate ironicamente, la retorica serve soltanto *uando si ha a che fare con chi ha intenzione di commettere il male# :ltrimenti perfettamente inutile#

L!attacco aristocratico e sofistico alla giustizia politica

: *uesto punto, irrompe nella discussione un interlocutore ancora pi/ agguerrito di Polo, il padrone di casa Callicle# Socrate parla sul serio o scherza, Perch', se dicesse sul serio, l!intera vita umana sare$$e capovolta, e tutti faremmo proprio il contrario di *uello che dovremmo fare# Socrate gli risponde con un gioco di parole& siamo entram$i innamorati, io di :lci$iade e della filosofia, tu del demos ateniese e di Demo figlio di Pirilampo# 4u non sai contraddire *uello che dice il tuo amore, ma ti lasci cam$iare da cima a fondo# Cos% faccio io; con la differenza che :lci$iade dice ora una cosa ora un!altra, la filosofia sempre la stessa# 5 se non confuti *uanto sostiene la filosofia, tu sei in disaccordo con te stesso e disarmonico

(as.mphonon"# Per capire che cosa vuol lasciare intendere Socrate, do$$iamo tener presente che il rapporto fra l!amante adulto e il pi/ giovane amato era di tipo educativo& Callicle che fa tutto *uello che dice Demo, che , con un doppio senso, un ragazzo e il popolo, un cattivo politico e un cattivo amante# 041C$ ss#2

Callicle decide di stare al gioco& Socrate riuscito a prevalere su Gorgia e su Polo perch' ha usato dei trucchi retorici, e ha approfittato del fatto che i due sofisti si vergognassero a dire *uello che veramente pensavano# 5ntram$i hanno trattato l!idea di giustizia come *ualcosa di dato, e non hanno osato metterla in discussione# <a $astere$$e smascherare il carattere convenzionale di *uesta idea per sottrarsi agli argomenti di Socrate, la cui forza si $asa solo sul pudore altrui# Polo, *uando diceva che commettere ingiustizia pi/ $rutto (aischion" che su$irla, intendeva pi/ $rutto -ata nomon (per legge o per convenzione od uso"; Socrate, invece, suggerisce che lo sia -ata ph.sin (per natura"# <a per natura ci6 che pi/ $rutto ( su$ire ingiustizia ( anche peggiore; solo -ata nomon che il contrario# Per natura non da aner (uomo, nel senso di maschio", ma da servo su$ire ingiustizia senza essere capaci di ricam$iarla, ed meglio morire che vivere maltrattati e offesi# Auelli che fanno i nomoi sono i de$oli e i molti, per il loro utile (s.mpheron "# Spaventano i pi/ forti, che potre$$ero prevalere, dicendo che $rutto e ingiusto pleone-tein (pretendere di avere pi/ del dovuto" e cercare di prevalere sugli altri# 5ssi amano avere l!uguale perch' sono mediocri# <a per natura giusto che il migliore prevalga sul peggiore, e il pi/ potente sul meno capace# Auesto la natura lo mostra ovun*ue, tra gli animali e tra gli uomini, nelle citt) e nelle famiglie# Il forte che riuscisse a li$erarsi dagli incantesimi della citt), sare$$e nostro padrone# Auesto sare$$e il ph.seos di-aion (il giusto secondo la legge di natura"# 041@a ss#2 La filosofia solo un passatempo per i giovani, e non da aner continuare a proticarla da adulti, *uando si deve misurare il proprio valore nell!agor) e nella polis& Socrate, ad esempio, non sapre$$e difendersi se accusato ingiustamente in tri$unale, proprio perch' perde tempo con la filosofia, *uando la retorica sare$$e assai pi/ utile# Le tesi di Callicle usano la sofistica e l!etica aristocratica per smascherare la giustizia e l! isonomia democratica come ingannevole e convenzionale# La realt) dei rapporti umani, come si pu6 vedere nella famiglia e nella politica estera, si $asa sulla legge del pi/ forte, che, aristocraticamente, anche il migliore# Callicle, tuttavia, nonostante faccia proprio l!arsenale delle critiche antidemocratiche contemporanee, accetta la democrazia come campo di $attaglia& i migliori sono, elitisticamente, anche coloro che prevalgono manipolando le masse con la retorica#

Socrate si compiace di aver trovato un interlocutore come Callicle, che la miglior pietra di paragone per la sua anima, in *uanto possiede scienza, $enevolenza e parresia (franchezza nel parlare"# 5 dopo *uesta captatio $enevolentiae, egli comincia l! 'lenchos,

che punta, impietosamente, sui suoi pudori# ?el confronto con Callicle, che un aristocratico, Socrate si atteggia ad ingenuo, ma sceglie provocatoriamente esempi che fanno riferimento a cose e persone +vili+, allo scopo di irritare e mettere in ridicolo il suo interlocutore# Auesto espediente retorico serve a smascherare i presupposti assiologici che Callicle nasconde acriticamente sotto la sua professione di realismo#

La prima o$iezione di Socrate mette in luce una contraddizione caratteristica della critica aristocratica all!etica della democrazia& se la maggioranza pensa che commettere ingiustizia peggio che su$irla, e impone con la forza la sua preferenza alla minoranza, nel suo diritto naturale, essendo la pi/ forte# 5 Callicle, per *uale il giusto secondo natura comporta la prevalenza del pi/ forte, dovre$$e coerentemente rassegnarsi alla volont) dei pi/, a prescindere dalla loro condizione sociale#

Callicle risponde, sdegnato, che Socrate approfitta della sua scelte terminologiche infelici& i migliori che hanno diritto di prevalere sui peggiori non sono i pi/ forti fisicamente, perch' *uesto legittimere$$e il potere di una accozzaglia di ple$ei e di schiavi# 5 rettifica la sua definizione& i +migliori+ sono *uelli che valgono di pi/, nel senso che sono i pi/ intelligenti o competenti# 0411c ss2 Socrate gli chiede chiarimenti& un medico, in *uanto esperto di dieta, ha il diritto di ingozzarsi con una *uota sproporzionata di ci$o, in luogo di distri$uirlo a ciascuno secondo le sue necessit), >n $ravo tessitore avr) titolo ad avere pi/ degli altri, e se ne andr) in giro avvolto in molti e magnifici drappi, 5, per *uanto riguarda la distri$uzione delle scarpe, un calzolaio dovr) andare a spasso indossando pi/ paia di scarpe, e pi/ grandi di *uelle degli altri, Callicle, sempre pi/ irritato, risponde che lui non si occupa di simili mestieranti, ma delle persone esperte negli affari politici, a cui deve essere assegnato il potere nella citt)#

Il pro$lema della sophros.ne Socrate mette Callicle di fronte a un altro aspetto dell!etica democratica& la virt/ della sophros.ne (prudenza o autocontrollo"# Auesti +migliori+, che dovre$$ero governare la citt), sanno governare se stessi, Il suo interlocutore, da aristocratico, rifiuta di trattare la sophros.ne come una virt/& il giusto per natura comporta che ciascuno assecondi i suoi desideri e le sue passioni# La temperanza non una virt/, perch' comporta l!asservimento al nomos, al logos e al $iasimo dei molti, anzich' alla proprie passioni personali# 047Ce2 Socrate, riprendendendo una metafora pitagorica, paragona l! anima di chi asservito

alla passione ad un orcio $ucato, che deve essere continuamente riempito con un recipiente anch!esso $ucato# La natura del desiderio tale che esso non potr) mai essere soddisfatto, perch' continuer) a ripresentarsi ciclicamente, in $ase a $isogni pi/ o meno indotti# Callicle, di contro, pensa che l!essenza della vita felice sia *uesto ciclo ripetitivo di soddisfazione e di deprivazione& vivere dolcemente consiste nel pi/ grande fluire# L!ideale di vita di Callicle si contrappone frontalmente a *uello di Socrate& chi persegue la conoscenza segue un itinerario lineare e irreversi$ile, come possiamo vedere nel Protagora, mentre chi persegue il piacere prigioniero di un processo ripetitivo#

Socrate propone a Callicle, che aveva in mente le no$ili passioni dell!aristocratico, come il desiderio di primeggiare sugli altri o di vendicare gli amici, una serie di applicazioni sgradevoli o scurrili della sua tesi# La vita decantata da Callicle simile a *uella del caradrio, una specie di piviere che mangia mentre evacua, o a *uella di un malato di rogna che trova sollievo nel grattarsi continuamente, o ancora ( cosa o$$ro$riosa per un fautore dell! andreia ( a *uella dell!omosessuale passivo# Callicle si scandalizza, ad onta della sua decantata indipendenza dalle convenzioni dei pi/# Dopo essersi cos% preparato il terreno, Socrate pu6 colpire Callicle al cuore della sua tesi, che comporta l!identificazione del $ene con il piacere (nel senso di soddisfazione dei desideri"# Eene e piacere non sono la stessa cosa per tre motivi fondamentali&

Il piacere ha luogo durante la soddisfazione di un $isogno# <a il $isogno si manifesta sotto forma di una sofferenza; e il piacere che segue alla sua soddisfazione dura solo finch' il $isogno viene soddisfatto, cio finch' esso convive con la sofferenza dovuta alla deprivazione# :d esempio, si $eve per placare la pena della sete, ma il $ere rimane piacevole solo finch' dura *uesta pena# Se la sofferenza un male, e il piacere presente solo in concomitanza con *uesta, allora esso non pu6 essere un $ene, cio *ualcosa che vale la pena scegliere per se stesso, e non in *uanto rimedio a un male# La $ont) di *uesto tipo di piacere, infatti, tale solo in relazione a uno stato di sofferenza provocato dal $isogno# Se il piacere fosse identico al $ene, si dovre$$ero identificare le persone $uone con le persone che godono; ma $uoni e cattivi godono e soffrono, rispetto a una medesima esperienza, in uguale misura# L! eudaimonia *ualcosa di pi/ complesso di una semplice situazione personale, perch' comporta un rapporto con gli altri e con il mondo in generale# Per *uesto il suo pro$lema pu6 essere correttamente posto solo nel logos, cio nel discorso, che va oltre le sensazioni private# Se si ammette, come ha fatto Callicle, che ci siano piaceri migliori e piaceri peggiori, il criterio di classificazione dei piaceri stessi sar) un $ene differente da *uesti# 5 occorrer) una techne ( non la semplice esperienza del desiderio e della sua soddisfazione ( per distinguere i piaceri utili da *uelli dannosi alla nostra felicit)#

La giustizia come armonia dell!anima Auesta techne non pu6 essere la retorica, perch' si $asa solo sull!esperienza e non ha un progetto# Il suo modello deve essere, piuttosto, il lavoro dell!artigiano, che sceglie i pezzi da montare tenendo presente l! eidos# In $ase al modello offerto dall! eidos, i pezzi vengono disposti in un ordine ( taFis" e in una proporzione armoniosa (-osmos"# 080@e ss2 L!ordine del corpo si chiama salute, *uello dell! anima nomos, o legge# Auesto ordine si conserva attraverso le virt/ personali della di-aios.ne (giustizia" e della sophros.ne, e comporta una relazione armoniosa sia con se stessi, sia con la totalit) fuori di s'# Socrate diceva che la virt/ consapevolezza& per *uesto essa pu6 essere riassunta nella sophros.ne, che controllo di s'# 0807$ ss2 ?el Gorgia, accanto a *uesta tesi socratica, si introduce l!elemento dell! eidos, il modello di rettitudine, ordine e armonia dell! anima# Ci si potre$$e chiedere se l! eidos, in *uanto modello, possa fare a meno della consapevolezza personale, fino ad ispirare un +modellamento+ delle persone a prescindere dalla loro volont)# L!e*uiparazione socratica di virt/ e conoscenza, se applicata in modo radicale, sem$ra non autorizzare nessuna punizione differente dalla confutazione# >na punizione che si giustificasse perch' riplasma le persone secondo il modello appropriato non sare$$e compati$ile con la teoria della virt/ come conoscenza, ma potre$$e essere legittimata da una nozione di virt/ come conformit) a un eidos# La prospettiva del Gorgia, tuttavia, resa pro$lematica dal fatto che Platone non rigetta la tesi socratica della virt/ come consapevolezza& l! 'lenchos, per esempio, trattato come un!esperienza di emendazione non soltanto cognitiva, ma anche morale# 5gli aggiunge alla tesi di Socrate, la teoria dell! eidos dell!anima come modello di ordine, come se non vi fosse contrasto fra le due posizioni#

?ella parte conclusiva del dialogo Callicle, che stato sconfitto dall! 'lenchos, segue l!argomentazione di Socrate con riluttanza e senza convinzione, per cortesia verso Gorgia, che continua a fare da spettatore, e perch' il suo interlocutore lo costringe, *uasi, a continuare# Socrate si dice incapace a costruire una argomentazione senza il controllo di un altro dialogante, che verifichi la solidit) delle sue tesi# 5 arriva a dire che, per *uanto i ragionamenti condotti fino a *uel momento siano +di ferro e diamante+, non sa affatto come stiano veramente le cose, ma sa solo che nessuno, finora, riuscito a sostenere tesi diverse senza venir confutato# 0807a2 La certezza del ragionamento elenctico sempre provvisoria, perch' costruita sulle opinioni di persone provvisorie&

Socrate non lusinga mai i suoi interlocutori, nel senso che non permette loro di nutrirsi dell!illusione di aver ac*uisito *ualcosa da lui# Auesta de$olezza nello stesso tempo un punto di forza& mentre gli esperti di retorica Gorgia e Polo sono ridotti a spettatori, Socrate conduce chi riesce a discutere con lui ad occuparsi non di tecniche argomentative sul giusto e sull!ingiusto, ma del giusto e dell!ingiusto in *uanto *uestione sostantiva#

La critica filosofica alla democrazia Socrate, seguito dal recalcitrante Callicle, affronta un pro$lema tecnico(politico& per evitare di su$ire ingiustizia occorre o con*uistare il potere, o parteggiare per il governo in carica# <a per essere amici di chi al potere, occorre essergli il pi/ possi$ile simile& un tiranno, ad esempio, disprezzer) chi peggiore di lui e avr) paura di chi migliore di lui# Sar) amico solo di chi ha la sua stessa mentalit) ed disposto a rimanergli soggetto# Se l!arte della politica si riduce a una pratica di sopravvivenza, essa consister) semplicemente nell!ingraziarsi il padrone# Callicle pensa di valersi della retorica per manipolare le masse, che, aristocraticamente, disprezza# In realt), cercando di lusingarle, si rende simile a loro, mentre un $uon politico dovre$$e piuttosto interagire con le persone, per renderle migliori# 08C0a ss2 D!altra parte, anche se riconosciamo l!utilit) della retorica per argomentare nelle assem$lee e nei tri$unali, e dun*ue, all!occorrenza, per sottrarsi a una condanna a morte, non si vede da dove *uesta disciplina possa trarre un titolo di no$ilt)# :nche il nuoto, la navigazione e la tecnica di costruire macchine da guerra salvano la vita; eppure il maestro di nuoto, il marinaio e il meccanico non vanno pavoneggiandosi per la loro techne, anche perch' essi sanno $enissimo che i loro strumenti servono solo alla sopravvivenza, e non alla felicit) delle persone# 5! $izzarro che Callicle, un meccanico della sopravvivenza politica, guardi dall!alto in $asso il costruttore di macchine, *uando egli stesso, per farsi valere nella polis, si renda simile al demos che tanto disprezza, al solo scopo di lusingarlo# 08CCd ss2

Il giudizio dei morti Il Gorgia si conclude con il primo dei grandi miti platonici della maturit)& il mito del giudizio dei morti# Socrate afferma che *uesto racconto in realt) un logos, e ha solo

l!apparenza di m.thos# 4anto vero che egli stesso dice di vivere cercando di non commettere ingiustizia, piuttosto che di non su$irla, perch' teme molto di pi/ il giudizio dei morti, con la cui narrazione si congeda da noi, che *uello dei vivi#

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