Vous êtes sur la page 1sur 3

Quantum Computing

Alessandra Di Pierro

Esercitazione 2

Esercizio 1.1 (Funzioni Booleane) (i) Considera la funzione Booleana f : {0, 1} {0, 1} e la trasformazione Uf : |x, y |x, y f (x) . Dimostra che Uf e unitaria. (ii) Generalizza il risultato precedente a funzioni Boleane della forma f : {0, 1}n {0, 1}

Esercizio 1.2 (Autovalori e autovettori) (i) Trovare autovalori e autovettori delle matrici di Pauli X , Y e Z . A quali punti corrispondono sulla sfera di Bloch? (ii) Dimostrare che gli autovalori di una matrice unitaria hanno norma 1. (iii) Dimostrare che gli autovalori di una matrice restano inalterati da un cambio di base. Come risultano modicati gli autovettori? (iv ) Diagonalizzare le matrici di Pauli e la matrice di Hadamard. Soluzione Richiamiamo prima alcune nozioni e risultati di base (vedi anche Appunti delle lezioni). Data una matrice A Cmm , il numero complesso C si dice un autovalore di A se det(A I) = 0, dove det indica il determinante e I e m m la matrice identit a in C . Dal teorema fondamentale dellalgebra, un

polinomio di grado m det(A I) ha m radici complesse (ciascuna con molteplit a maggiore o uguale a 1) che corrispondono agli autovalori di A. Un vettore non nullo v Cm si dice autovettore di A per lautovalore se Av = v . Gli autovettori di A relativi a un autovalore generano un sottospazio chiamato autospazio di . Un operatore lineare si dice diagonalizzabile se ha una matrice di rappresentazione della forma A = j j |j j |, dove i vettori |j formano una base ortonormale con autovalori j . Si dimostra gli operatori unitari (U U = I ) e Hermitiani (U = U ) sono diagonalizzabili. Per diagonalizzare un operatore lineare L : Cn Cn con matrice di rappresentazione A, dobbiamo costruire una base ortonormale rispetto alla quale L e diagonale. Si possono seguire i seguenti passi: 1. si trovano gli autovalori di A, 1 , 2 , . . . , k , come radici dellequazione det(A I) = 0 e si determina la molteplicit a nj di ciascuno (deve risultare k n = n ); j =1 j
i (1 i n ) 2. per ogni autovalore j si trovano nj vettori ortonormali vj j i = v i ; che soddisfano Avj j i | 1 i n e | 1 3. la base ortonormale cercata sar a data da {|vj j j k}.

(i) Si calcola che gli autovalori di X sono 1 e 1 con autovettori normalizzati 1 1 (|0 + |1 ) e (|0 |1 ). rispettivamente 2 2 gli autovalori di Y sono 1 e 1 con autovettori normalizzati rispet1 1 tivamente (|0 + i |1 ) e (i |0 + |1 ). 2 2 gli autovalori di Z sono 1 e 1 con autovettori normalizzati rispettivamente |0 e |1 . (ii) Supponiamo che U sia una matrice unitaria e che a sia un autovalore di U con corrispondente autovettore normalizzato v . Poich e U trasforma vettori unitari in vettori unitari, allora U v = v = 1. da cui segue che 1 = U v = av = |a| v = |a|. (iii) Se B e la matrice del cambio di base e a e un autovalore di A con autovettore v , allora la matrice trasformata BAB 1 ha autovalore a 2

con autovettore Bv . Infatti: BAB 1 (Bv ) = BAv = Bav = aBv. (iv ) Da (i) segue immediatamente che le rappresentazioni diagonali di X , Y e Z (rispetto alle basi ortonormali date dai corrispondenti autovettori) sono date dalla matrice 1 0 . 0 1

Vous aimerez peut-être aussi