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Appunti per "il nuovo sistema scolastico, analisi e prospettive, monreale, 6 dicembre 2002"

1- Il luogo comune del pensiero unico La scuola deve adeguarsi al mondo del lavoro . In funzione del sistema produttivo il compito del sistema scolastico sarebbe fornire allo stato e alle imprese certe professionalit (competenze). In quest'ottica quello scolastico , per lo Stato e/o per le imprese, un investimento produttivo, investimento finali ato alla competitivit! del sistema paese - lo stato nazione che investe nella costruzione di un'economia nazionale (cfr. la russia di !ismarc" e la #ealschule) - o, che per$ % la stessa cosa, investimento del soggetto su di s" per l#inserimento nel mercato del lavoro. In entrambi i casi % la valorizzazione del capitale, o del lavoro vivo nel processo produttivo, la finalit dell' educazione scolastica. rima di sparare a zero su questa prospettiva, in nome dell'autonomia della cultura (si&h') co&liamone la pro&rammatica dimensione politica( i soggetti non $anno esisten a se non per la produ ione e nella produ ione, merci essi stessi tra altre merci. )uesta prospettiva, non % subalterna al capitale - e cio% una scuola fabbrica che % comandata dai padroni - % la assunzione della riproduzione sociale (della vita materiale, dei desideri, delle relazioni umane..) nel ciclo economico capitalistico. In quest'impresa la scuola definisce le sue, e cio% quelle del sistema, finalit( *- selezionare i mi&liori, destinandoli ai posti &iusti +- orientare tutti per scoprire le proprie attitudini 2- L#alternativa ai tempi del %elfare &tate ,a scuola come strumento di democrazia( inse&nare a le&&ere e scrivere % il presupposto per partecipare efficacemente alla vita politica. In questa seconda prospettiva si inserisce il riformismo democratico, prota&onista di questa emancipazione la classe operaia - il movimento operaio, i movimenti anticapitalistici - il suo avversario il capitale. Il terreno dello scontro, lo spazio dell'a&one, lo stato nazione- l'esito del confronto % stato il compromesso fordista( niente rivoluzione, in cambio diritti e accesso al consumo. Il compromesso tra classe operaia e capitale si realizza nelle moderne certezze delle

costituzioni formali, nella civilt del diritto del lavoro, nella previdenza obbli&atoria, nella pro&ressivit della tassazione, nella costruzione di un sistema pubblico di servizi, quali scuola, sanit, e istruzione, ma anche fornitura di acqua, luce, ener&ia, trasporti. I due avversari - cos. le&ati da essersi spesso identificati nel sistema paese, ossia in una realt produttiva che accomuna le aziende nazionali - riflesso dell'astrazione statale, &arante della riproduzione del ciclo produttivo (/capitalista collettivo/) hanno visto nella scuola per il lavoro due verit storiche( lo strumento per produrre una coscienza di classe e trasformare la societ, un investimento produttivo - e conse&uentemente( &li uni un'occasione per promuovere tutti, e&ualitarismo, &li altri un luo&o per disciplinare, formare e selezionare - classi diri&enti consenzienti, cittadini sottomessi, imprenditori o tecnocrati. 0ttraverso i conflitti e le trasformazioni che hanno attraversato il '122 si % solo ideolo&icamente conciliata l'idea del lavoro come luo&o dell'emancipazione collettiva - bandiera del movimento operaio - con l'idea che la scuola sia strumento di promozione sociale preparando al lavoro - una risorsa umana priva di so&&ettivit propria. Ideolo&icamente non si&nifica per$ che questo non abbia avuto conse&uenze reali, a partire dalla costruzione di so&&ettivit storicamente determinate. 3ratuit, lotta all'analfabetismo, promozione de&li individui e lotta alla dispersione( questi i compiti della scuola per i partiti pro&ressisti e di ispirazione mar4ista, ai quali pure si sono affiancati pezzi del mondo cattolico sensibile alla questione sociale. '- (lobali a ione

5erce priva di diritti con l'obbli&o ad attrezzarsi per competere nell'epoca della competitivit &lobale, la risorsa umana deve combattere l'obsolescenza con la formazione continua- questa scuola, la scuola che si adatta al ciclo produttivo non ha pi6 alcun serio motivo di definire un tempo che si chiuda con la conse&na del prodotto (il lavoratore formato) perch7 il prodotto, il lavoratore risorsa del sistema aziendale, si evolve all'interno del processo di produzione. 8utti i discorsi sull'obbli&o scolastico, quelli che partono dalla cultura dell'impresa sono ipocriti, o&&i come ieri 1. 9ome pure
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Il sistema di fabbrica della prima rivoluzione industriale contrappone una ristretta cerchia di elte, gli skilled, ad una massa dequalificata di origine contadina, precari e poco remunerati. Gli unskilled e le macchine sostituirono gli skilled, eredi delle professioni artigiane, depositari di un saper fare altamente strutturato, e capaci di sottrarsi al comando del padrone, o per lo meno di limitarlo nelle forme e nel salario. Nel 19 ! solo il 9" dei lavoratori statunitensi # professionalmente preparato mentre il $%" # addetto alle macchine.

sono ipocrite le professioni di intenti per la valorizzazione delle capacit di ciascuno- per l'impresa si deve inse&nare a competere nel mercato &lobale, ciascuno per suo conto e vedendo nel prossimo un potenziale concorrente. Sia chiaro che questo % un pro&ramma didattico e politico- non % il modo in cui si strutturano e crescono le conoscenze :sempio della 5ir;ad 3enetic . :' possibile pensare un modello di scuola che re&&a al vento delle trasformazioni in atto< = me&lio una scuola che cambi andando controcorrente< So&&ezione e so&&ettivazione( uscire dalla so&&ezione e divenire so&&etti di trasformazione. 0lla vecchia concezione dellla emancipazione attraverso il lavoro sostituire la liberazione dal lavoro salariato e manuale. ,a scuola come luo&o del conflitto in una prospettiva di emancipazione - biopolitica( una microfisica del potere, oltre la rappresentanza, prima dei comitati di bioetica e dei &overni mondiali dell'economia. Alcuni spunti di globali a ione riflessione per una didattica della

)ensare solidale e democra ia la democrazia non % solitaria, ma solidale. ,a democrazia % una riflessione in comune. ,a democrazia ha biso&no di una riflessione in comune. ,a democrazia non % un anacronismo, semmai lo sono il capitale e lo stato. =&&i la cooperazione non % imposta dall'esterno, dal comando capitalistico sulla forza lavoro, ma % la potenza stessa dell'operaio sociale, del lavoratore immateriale, intelli&enza collettiva, potere costituente, democrazia senza sovranit. ,o Stato nazione ieri e l'impero o&&i sono predatori, controllori, forti ma &i superati, subordinano al profitto flussi produttivi
Nelle fabbriche &ord ci vuole meno di 1 giorno per la formazione del $!" dei lavoratori, meno di una settimana per il %9" e meno di un mese per l'()". *ociet+ americana che ha brevettato un test diagnostico per la prevenzione di tumori alle ovaie. ,'-./ eurpean patent office, ha dato alla 01riad il brevetto del test 2 cos che per farlo gli ospedali dovranno pagare ($3,)1 euro di ro1alties. 4hi si serve del test pu5 predire la probabilit+ statistica dell'occorrenza di un tumore 6un aumento di rischio dal 3 al 73"8 e conseguentemente scegliere un comportamento preventivo 6controlli periodici ravvicinati dai ) anni, profilassi farmacologica ormonale, soluzione chirurgica8. I **N possono farsi carico del costo del test 69ustria e *vizzera8 o lasciare all'iniziativa privata: in Italia il centro di 9viano ha interrotto i test in attesa di istruzioni dal 0inistero per la *alute. Il centro 4urie ha fatto ricorso contro la licenza rilasciata alla 01riad, ma vogliono anche loro brevettare un metodo concorrente. ;isultato che i ricercatori dirottano le loro ricerche su campi meno costosi, anche perch< la 01riad oltre a far pagare il test esige che il campione passi e venga archiviato nei propri laboratori, monopolizzando la ricerca futura con il possesso di un'enorme banca dati. ,a prevenzione diventer+ un lusso per pochi e persino i pochi avranno perso una chance, e cio# quella di fruire dei frutti di una ricerca cooperativa che metta a disposizione della comunit+ scientifica le banche dati genetiche e i protocolli pi= avanzati per la predizione delle malattie.

sostanzialmente autonomi( la crescita del lavoro immateriale % la costruzione di una socialit che libera. ,a produzione della ricchezza trova nelle forme di appropriazione della stessa un ostacolo. ,a produzione diventer controllo di conoscenze di macchine corpi, collettivi senza identit personale capaci di intera&ire con ambienti biotecnolo&ici. )uesto produce e produrr sempre pi6 so&lie, evenienze, conflitti. ,a scuola pu$ percorrerli, anticiparli come ha spesso fatto. er farlo dovr essere capaci di metamorfosi, senza rinunciare alla costruzione di un luo&o comune ed alla proliferazione di so&&ettivit che rifiutino di farsi in&abbiare dalle le&&i dello scambio mercantile. ,a scuola pu$ essere il luo&o pubblico sottratto alla mercificazione per ra&ionare di fisica, matematica, chimica, tecnolo&ia, bioetica, &iustizia, ideali.. % anch'essa una so&lia, un meccanismo della riproduzione del capitale e insieme la sua ne&azione materiale, una messa in produzione dei corpi e delle menti, e insieme la loro connessione che supera in intelli&enza il sistema produttivo e la lo&ica del profitto, la presenza del rifiuto ostinato, irriducibile. :' questo rifiuto che sempre ha prodotto la conoscenza, il sapere, la cultura. 9erto non il nozionismo, le sintesi storiche improbabili, le imprese scientifiche ridotte a formulari, le sciocchezze travestite da verit spirituali, quel miscu&lio di classismo e banalit che hanno fatto addormentare, spaventare, incazzare &enerazioni di studenti. roviamo a fare i moralisti, e pensiamo a che cosa trasmettiamo con l'istruzione scolastica( studia, lavora e ma&ari vota, ne&li intervalli consuma e riproduciti, senza alzare troppo la testa e diffidando del prossimo. *ompra, consuma, crepa. 9osa dovremmo invece praticare( smetti di lavorare e pensa, comunica e cerca di mi&liorare la tua esistenza, comprendendo che non sei solo, che hai biso&no de&li altri perch7 sanno qualcosa che tu non sai.

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