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Italia
Fondazione 1971 Dissoluzione 1996 Partito Testata Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale Dissenso
Il Fronte della Giovent (FdG) stata l'organizzazione giovanile del Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale. Nacque nel settembre 1971 dalla fusione dell'organizzazione studentesca Giovane Italia con il Raggruppamento giovanile studenti e lavoratori del MSI[1]. All'indomani della nascita di Alleanza Nazionale, con il congresso di Rieti del 1996, si trasform in Azione Giovani. Sebbene ufficialmente correlata con il MSI, il Fronte della Giovent costitu un laboratorio politico autonomo con un dibattito interno sempre molto acceso; testimonianza di ci furono le numerose volte in cui fu criticata la linea politica del Movimento Sociale Italiano[2]. I suoi iscritti inoltre non erano automaticamente iscritti anche al partito. L'orientamento politico del FdG stato definito post fascista[3] o di destra radicale, mentre si autodefinisce "nazional rivoluzionario". Da altri stato considerato, genericamente, neofascista.[4]
Storia
La fusione tra Giovane Italia e Raggruppamento Giovanile
Nel tentativo di superare tale impasse e creare una organizzazione dei giovani di destra pi forte e articolata, all'inizio degli anni settanta Massimo Anderson e Pietro Cerullo, fecero confluire i principali movimenti giovanili di destra del tempo, ossia la Giovane Italia e il Raggruppamento Giovanile degli studenti e lavoratori del MSI, in un nuovo soggetto politico chiamato Fronte della Giovent, con Anderson segretario e Cerullo presidente. La giunta nazionale del FdG si insedi il 6 settembre 1971 [5]. Nell ottobre 1971 si tenne a Montesilvano il primo corso nazionale di aggiornamento per dirigenti del FdG.
manifestatione del FdG romano negli anni 70. In primo piano Teodoro Buontempo
Fronte della Giovent (MSI) L'unione avvenne contestualmente alla nascita del MSI-DN, (Movimento Sociale Italiano Destra Nazionale), il partito che vide l'unione tra il Movimento Sociale Italiano, da sempre legato all'esperienza della Repubblica Sociale Italiana, e il Partito Democratico Italiano di Unit Monarchica, partito conservatore filo monarchico[6]. Una quota minoritaria degli scritti del PDIUM rifiut di riconoscersi in una piattaforma comune con gli eredi del fascismo e si scisse fondando Alleanza Monarchica. La maggioranza del PDIUM conflu nel nuovo MSI-DN. A livello giovanile, vista l'impronta ideologica e la composizione dell'organizzazione, il Fronte della Giovent pu essere considerato come la pi consistente organizzazione giovanile di carattere neofascista nell'Italia della Prima Repubblica.[7] Nel 1972 anche i giovani monarchici e associazioni minori come il Comitato Tricolore entrarono nel Fronte della Giovent. Quest'ultimo nel 1975, vista la non risolta divergenza con la dirigenza missina sul modo di fare politica, il comitato stesso si ricostitu in formazione autonoma.
La violenza politica
Come per molte altre organizzazioni del tempo che non avevano una linea politica improntata al solo ambito istituzionale, il Fronte della Giovent si misur con la violenza politica che segn i cosiddetti anni di piombo. La dimensione violenta dello scontro politico che coinvolse i militanti del FdG con le forze politiche avverse, in particolare quelle della Sinistra extraparlamentare, caus la morte di tanti attivisti di destra e di sinistra. I delitti pi noti furono quelli dei ragazzi del Fronte della Giovent Sergio Ramelli, Francesco Cecchin e Paolo Di Nella. L'escalation di violenza di quegli anni culmin con la strage di Bologna del 2 agosto 1980, per la quale furono condannati i neofascisti Giuseppe Valerio Fioravanti e Francesca Mambro. Alcuni militanti del Fronte della Giovent confluirono, negli anni 70, in diversi gruppi neofascisti tra i quali Ordine Nuovo, Terza Posizione e Lotta Popolare. Alcuni militanti romani passarono al cosiddetto "spontaneismo armato", e crearono i Nuclei Armati Rivoluzionari, una delle principali organizzazioni terroristiche dellestrema destra italiana. Tra i membri pi famosi vi furono tra gli altri Francesca Mambro e Giuseppe Valerio Fioravanti.
Nello stesso anno nacque il fenomeno, ispirato dall'ambiente giovanile rautiano, dei Campi Hobbit e della cosiddetta Nuova Destra. Fu la stagione in cui anche a destra esplose il fenomeno delle radio libere e in cui nell'ambiente del Fdg nacquero giornali di "fuoriuscita" dalla destra istituzionale, quali Dissenso e il foglio satirico La voce della fogna. Nel medesimo ambiente di destra cominciarono a diffondersi le musicassette di gruppi di musica alternativa quali La Compagnia dell'anello, gli ZPM, gli Amici del Vento e di vari cantautori di area, fra cui Leo Valeriano, Fabrizio Marzi, Michele di Fi, Massimo Morsello e altri ancora. Nacquero i movimenti ambientalisti Gruppi Ricerca Ecologica e, alcuni
Fini seduto, ad un corso nazionale del Fronte della Giovent a Montesilvano nel 1981, insieme a Giorgio Almirante, con a destra gli allora dirigenti nazionali del FdG Maurizio Gasparri e, seduto, Almerigo Grilz
Fronte della Giovent (MSI) anni dopo, Fare Verde; a partire da met degli anni ottanta gli studenti del FdG vennero organizzati nell'organizzazione Fare Fronte per il contropotere studentesco, che in diverse citt italiana diede vita a cortei e occupazioni di istituti superiori. All'interno del movimento, intanto, lo scontro fra finiani e rautiani (che si riconoscevano in Gianni Alemanno, Marco Valle Riccardo Andriani e Fabio Granata) continuava particolarmente acceso. Fini rimase in carica sino al 1988, quando pass ad occuparsi esclusivamente del partito, lasciando il posto proprio ad Alemanno. La Segreteria di Gianni Alemanno, che faceva capo alla componente rautiana (minoritaria nel MSI-DN, ma maggioritaria in quegli anni nel Fronte) si caratterizz rispetto alla gestione Fini per una pi spiccata linea movimentista e per la ripresa di tematiche antiamericane ed antioccidentali: a questo proposito va ricordata la manifestazione di protesta compiuta nel 1989 durante la visita di George H. W. Bush al cimitero americano di Nettuno, che culmin con l'arresto di 11 militanti del Fronte tra i quali l'allora segretario Gianni Alemanno e il dirigente nazionale Fabio Rampelli.
Organizzazione
L'iscrizione al Fronte della Giovent era aperta ai giovani che avevano compiuto il 14 anno di et e non superato il 26 (o il 28 se si trattava di dirigenti). Le iscrizioni non erano automatiche, ma venivano accettate solo dopo un certo periodo di frequenza e di militanza e dopo aver seguito riunioni e corsi di formazione; ci al fine di far aderire solo persone con una certa preparazione politica e con cognizione di causa. Inoltre per entrare a far parte del Fronte della Giovent bisognava essere presentati da un altro militante; nessuno poteva iscriversi senza conoscere un esponente del Fronte che lo presentasse agli altri militanti. L'iscrizione al Fronte della Giovent era distinta ed autonoma rispetto all'iscrizione al Movimento Sociale Italiano; ci a testimonianza di una certa autonomia del movimento giovanile rispetto al partito di riferimento. Proprio per questo motivo gli associati venivano suddivisi in militanti e aderenti: i militanti erano i giovani che risultavano contemporaneamente iscritti sia al MSI che al FdG, gli aderenti invece erano i giovani che risultavano iscritti soltanto al FdG.
I Quadri
Il Fronte della Giovent si articolava in due settori: la "corporazione studentesca" e le "formazioni giovanili nel lavoro", ognuna delle quali aveva un suo Consiglio Nazionale e in tutte le province e i comuni d'Italia i propri quadri corrispondenti. C'erano poi il settore "stampa e propaganda" e il settore "attivisti". Il segretario del FdG nominava poi una "direzione nazionale" di una ventina di componenti, cui faceva parte di diritto il presidente del FUAN. A livello provinciale il Fronte della Giovent era organizzato tramite un segretario provinciale (che faceva parte di diritto della giunta provinciale del MSI) coadiuvato da un direttivo; negli istituti scolastici, in cui l'organizzazione era presente, era nominato un responsabile (detto fiduciario). I dirigenti nazionali e i segretari provinciali eletti (che erano iscrtti al MSI), partecipavano di diritto ai congressi nazionali del partito.
Segretari nazionali
Massimo Anderson (1972-1977) Franco Petronio (reggente) (1977) Gianfranco Fini (1977-1988) Gianni Alemanno (1988-1991) Riccardo Andriani (1991-1993) Giuseppe Scopelliti (1993-1995) Comitato di reggenza (1995-1996) Basilio Catanoso (1996-1996)
Note
[1] Federico Gennaccari, Italia Tricolore, Fergen, Roma, 2006, pagina 198 [2] Adalberto Baldoni, Noi rivoluzionari, Il settimo sigillo [3] Annalisa Terranova, Planando sopra boschi di braccia tese. I giovani postfascisti dal ghetto ad Alleanza Nazionale, edizioni Settimo Sigillo, 1996 [4] Diego Giachetti, recensione (http:/ / www. storia900bivc. it/ pagine/ recensioni/ telese. html) a Telese 2006: Per neo fascismo, meglio precisarlo subito, intendo sia i gruppi di estrema destra, sia il MSI e la sua organizzazione giovanile, il Fronte della Giovent. [5] Federico Gennaccari, Italia Tricolore, Fergen, Roma, 2006, pagina 198 [6] Si veda in particolare Adalberto Baldoni, Il Crollo dei miti, Il settimo sigillo [7] Marco De Troia, Fronte della Giovent. Una militanza difficile tra partito e societ civile, edizioni Settimo Sigillo
Voci correlate
Fronte Universitario d'Azione Nazionale Giovane Italia (associazione studentesca) La voce della fogna Giovent Nazionale Campi Hobbit
Bibliografia
Annalisa Terranova, Planando sopra boschi di braccia tese. I giovani postfascisti dal ghetto ad Alleanza Nazionale, edizioni Settimo Sigillo, 1996. Marco De Troia, Fronte della Giovent. Una militanza difficile tra partito e societ civile, edizioni Settimo Sigillo, 2001. Massimo Anderson, I percorsi della destra, edizioni Controcorrente, 2003. Luca Telese, Cuori Neri. Dal rogo di Primavalle alla morte di Ramelli, edizioni Sperling&Kupfer, Roma, 2006. ISBN 8820036150 Fabrizio Tatarella, Fiaccola Tricolore: antologia della giovane destra italiana dal dopoguerra ad oggi, edizioni Nuova Stampa, Bari, 2008. Antonio Carioti, I ragazzi della fiamma, 2011, Mursia
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