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Preciso e dettagliato riassunto del volume di Galgani, analista di politica internazionale, che analizza criticamente l'evoluzione dei rapporti tra nord e sud America, a partire dall'inizio del diciannovesimo secolo con la dottrina Monroe fino alla presidenza di George W. Bush. I rapporti, spesso molto tesi, tra l'amministrazione della Casa Bianca che spesso ha imposto i propri interessi al Sudamerica sono analizzati in tutte le amministrazioni che si sono succedute. Roosvelt, Truman, Eysenower, Kennedy, Johnson, Nixon, Ford, Carter, Reagan e Bush, Clinton e George W. Bush: tutti si sono dovuti confrontare con "vicini di casa" da gestire, non senza forti tensioni e senza uno sfruttamento delle risorse naturali ad opera di Washington, troppo spesso impegnata a far valere pi i propri interessi che i reali diritti delle popolazioni del Sud. Ampia analisi della carismatica leadership venezuelana di Hugo Chavez, che si opposta allo sfruttamento del nord con una spinta all'autonomizzazione e allo sviluppo della sua nazione e di quelle vicine.
Universit: Facolt: Esame: Docente: Titolo del libro: Autore del libro: Editore: Anno pubblicazione:
Universit degli studi di Genova Scienze Politiche Storia dell'America latina S. Delfino America latina e Stati Uniti P. Galgani Francoangeli 2007
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5. La politica di buon vicinato di Franklin Roosevelt, la seconda guerra mondiale e il nuovo ordine postbellico
Negli anni 20 le relazioni tra USA e America latina si intensificarono. Nel periodo precedente la regione aveva avuto un notevole sviluppo economico docuto allafflusso di capitali statunitensi. Dopo la fine della prima guerra mondiale, Cuba, Haiti, Repubblica dominicana e Nicaragua erano occupate da truppe di Washington e la penetrazione economica dei decenni precedenti aveva trasformato le altre nazioni in protettorati statunitensi. Negli anni 20 gli investimenti yankee e il controllo economico aumentarono ma lintervento delle forze armate diminu. La crescente ostilit delle popolazioni sudamericane ai passati sbarchi militari statunitensi convinsero i rappresentanti di Washington a migliorare i rapporti con le popolazioni meridionali. Dopo alcune mosse distensive compiute dal presidente Coolidge, fu per merito di Herbert Hoover che la politica di conciliazione comp passi avanti. Comp un lungo viaggio di successo in 11 paesi sudamericani e nel 1930 rese pubblico il Memorandum Clark, un documento del Dipartimento di stato redatto 2 anni prima che ripudiava sia il corollario Roosevelt ala Dottrina Monroe, sia la necessit di un controllo poliziesco da parte degli USA. Hoover non intervenne n quando movimenti rivoluzionari scossero lequilibrio politico in Brasile, Cuba e Panama, n quando altri paesi sudamericani si rifiutarono di pagare i debiti contratti con gli USA. La vera rottura con il passato fu compiuta da Franklin Delano Roosevelt dal 1933. promise di adottare una politica di buon vicinato e continu la scelta di disimpegno militare compiuta da Coolidge e Hoover. Nel 1934 su iniziativa di Washington fu abolito lemendamento Platt alla costituzione cubana che, inserito nel 1901 poneva il diritto di intervento armato degli USA su Cuba cos da conseguire un vero e proprio protettorato sugli affari dellisola. Quando nel 1938 il presidente messicano Crdenas nazionalizz tutti i campi petroliferi del paese il presidente non adott nessun tipo di rappresaglia. La stessa cosa successe lanno dopo quando una mossa analoga fu compiuta dal Venezuela. La politica di buon vicinato voleva favorire la nascita di un blocco continentale esteso dallAlaska alla Terra del Fuoco, isolato dalle minacce economiche e militari provenienti dallesterno. Laggravarsi della crisi politica tra le potenze europee durante gli anni 30 convinse Roosevelt alla necessit di isolare lemisfero occidentale dalle tensioni europee e consolidare cos il predominio economico e politico statunitense. Lobiettivo non fu pienamente raggiunto perch negli anni 30 la Germania e lItalia riuscirono a farsi strada nel sistema economico latinoamericano. Poi si un il Giappone i cui interessi nel Pacifico rischiarono di entrare in collisione con quelli di Washington. Sfruttando la politica di buon vicinato Roosevelt decise di rafforzare la politica interamericana e gett le basi della cooperazione economica e politica dellemisfero in tempo di guerra. Dopo lattacco giapponese a Pearl Harbor gli USA convocarono una sessione speciale della conferenza dei ministri degli esteri dellemisfero per discutere la reciproca collaborazione contro le forze dellasse. Voleva costruire un fronte compatto di nazioni pronte a entrare in guerra al suo fianco e a rompere le relazioni diplomatiche con i nemici degli USA. Solo lArgentina si dichiar contraria e in pochi giorni gli altri paesi richiamarono i propri ambasciatori da Roma, Berlino e Tokio. Laiuto ricevuto fu ricambiato da Washington con lapplicazione anche allAmerica Latina della Legge Affitti e Prestiti di cui usufruirono in
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particolare Brasile e Messico. Le nazioni sudamericane furono invitate sia ai lavori di Bretton Woods da cui origin il sistema economico internazionale del dopoguerra (FMI) sia alla fondazione della Fao. Non vennero invece invitate alle sessioni istitutive dellONU. Gli USA fecero laccordo chiamato con il nome atto di Chapultepec con gli stati sudamericani che previde un impegno difensivo comune per la restante durata del conflitto. Erano le basi di una politica da costruire, ma il peggioramento dei rapporti tra USA e URSS non permise di consolidare i risultati raggiunti.
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occidentale. I tentativi di dialogo continuarono anche con Lyndon Johnson. Ma la totale mancanza di volont di Johnson fece naufragare ogni possibilit. Non solo blocc ogni ulteriore iniziativa cubana ma arriv anche a bloccare ulteriori tentativi indipendenti da parte di altri leader statunitensi come Bob Kennedy.
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Quando si apr il nuovo summit molte cose erano cambiate. Primo le difficolt interne affrontate da Clinton con la sua politica commerciale. Nel 199 aveva ottenuto la ratifica del Congresso al trattato del Nafta ma non era riuscito a vincere le resistenze del legislativo nel concedergli lautorit a negoziare accordi commerciali prevista dal Trade act del 1974. senza tale supporto lamministrazione non avrebbe avuto alcuna possibilit di negoziare le condizioni del Ftaa con le controparti sudamericane. I maggiori ostacoli a tali concessioni erano stati generati dalle vicende messicane. Meno di un anno dopo lentrata in vigore del Nafta la moneta messicana era collassata. Per sostenere leconomia del vicino Messico Washington aveva speso migliaia di dollari e il suo tradizionale surplus commerciale con il Messico si era trasformato in un deficit. A ci si aggiungeva lenorme flusso di immigrati e spacciatori di droga messicani. Tutti fattori che avevano convinto il Congresso alla pericolosit di aprire il sistema statunitense ad economie simili a quella messicana con accordi di libero scambio. In secondo luogo, al vertice di Santiago apparve chiaro che dopo un iniziale interesse dellamministrazione verso lAmerica latina, negli anni successivi Clinton e i suoi erano stati assorbiti da altre problematiche. Clinton negli 8 anni del suo mandato dovette occuparsi di altri contesti geopolitici, dallIraq alla Somalia ai Balcani. Nel corso del suo primo mandato Clinton non visit mai il Sudamerica. Un altro errore che alien le iniziali simpatie delle nazioni meridionali verso lamministrazione Clinton fu la firma che Clinton appose alla legge Helms-burton che inasprendo lembargo deciso da Eisenhower a Cuba, colpiva gli intereressi delle nazioni sudamericane che mantenevano scambi commerciali con Castro. Il graduale disinteresse dellamministrazione democratica verso il Sudamerica su uno dei fattori allorigine dellindebolimento del processo per la stipula dellaccordo di libero commercio delle Americhe, sia della contemporanea affermazione nella regione latina di strutture di integrazione economica alternative come il Mercosur. Tale organizzazione nacque nel 1991 tra Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay per usufruire dei vantaggi dellintegrazione commerciale attraverso labbattimento delle barriere doganali e come primo passo verso la liberazione dellAmerica latina dalla dipendenza economica dagli Usa.
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versavano i loro popoli. Il Summit canadese si concluse con laccordo di tutti i partecipanti a completare i negoziati per concludere lFtaa entro il 2005 e farlo entrare in vigore nel 2006. Nei mesi seguenti lamministrazione Bush assunse varie decisioni controverse con cui si inimic numerose componenti dellopinione pubblica mondiale, dalle forze ambientaliste (con il rifiuto di aderire al protocollo di Kyoto sulle emissioni di gas e con lidea di iniziare trivellazioni petrolifere nei paesaggi incontaminati dellAlaska) ai sostenitori dei diritti civili (quando non volle ratificare listituzione del tribunale penale internazionale per i crimini di guerra). Comunque Bush continu a portare aventi la sua politica latinoamericana privilegiando i rapporti con il Messico e assumendo atteggiamenti peculiari con Cuba e Venezuela. Bush non aveva modificato latteggiamento di ostilit verso Cuba e per la sua amministrazione aveva scelto molti cubani-americani favorevoli al mantenimento dellembargo. Durante la campagna presidenziale dichiar che avrebbe appoggiato la continuazione dellembargo e nelle prime settimane di governo chiese al Congresso di inasprirlo con ulteriori restrizioni ai viaggi da e per Cuba, pi supporto ai gruppi di opposizione a Castro. Quando per nel 2001 Cuba fu colpita dalluragano Michelle firm un ordine per permettere la vendita di cibo a Cuba contravvenendo alle norme stabilite da Clinton che vietavano di vendere alcunch a Castro. La decisione di Bush era una soluzione di compromesso: avrebbe placato le richieste delle lobby agricole di esportare i loro prodotti a Cuba ma non avrebbe apportato modifiche allembargo. Il presidente venezuelano Chavez aveva assunto atteggiamenti poco amichevoli con gli Usa. Non aveva permesso agli aerei statunitensi impiegati alla lotta al narcotraffico di sorvolare lo spazio aereo. Aveva incontrato Saddam Hussein in Iraq in dispregio delle sanzioni imposte dallOnu al paese. Allinterno dellOpec era il principale fautore della linea dura verso ogni richiesta degli Usa di ridurre le tensioni sui prezzi del petrolio con un incremento della produzione. Aveva iniziato a sostenere i bisogni energetici del regime di Castro con il greggio venezuelano. Lamministrazione Bush non volle rispondere subito alle provocazioni dato che il Venezuela era il quarto fornitore di petrolio degli Usa.
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firm con Fox un accordo per migliorare le misure di sicurezza nelle oltre 2.000 miglia di confine comune e si accord per alcune misure volte a facilitare lo scambio commerciale. Se le relazioni con il Messico furono oggetto di tensioni dovute allattacco alle torri gemelle e la nuova ossessione statunitense per la sicurezza dei confini, quelle con la Colombia beneficiarono della nuova attenzione statunitense a simili tematiche. Prima dell11 settembre lunico modo per il presidente di ottenere dal Congresso aiuti militari per permettere alla Colombia di combattere le guerriglie marxiste della Farc e dellEln era affermare che sarebbero serviti per la guerra alla droga e al narcotraffico. Senza una minaccia globale alla sicurezza, tali informazioni sarebbero state considerate solo un problema interno alla Colombia. Gli eventi dell11 settembre permisero a Bush di includere le Farc e lEln nella guerra al terrorismo. Lelezione di Uribe alla presidenza della repubblica nel 2002 facilit tale inclusione delle formazioni paramilitari marxiste. Uribe aveva perso ogni speranza del processo di pace avviato con le guerriglie del predecessore Pastrana. Decise di migliorare la capacit di reazione dellesercito e della polizia per affrontare con pi efficacia le forza antigovernative. Uribe annunci che le forze armate avrebbero agito per prevenire gli attacchi dei terroristi marxisti ottenendo da Washington incrementi di aiuti militari. Insieme allo sviluppo dei temi di sicurezza, la NSS2002 ridiede nuova enfasi anche al miglioramento delle relazioni economiche e commerciali tra Usa e nazioni latinoamericane. Il commercio era pi di una questione di efficienza economica, era uno strumento per sostenere i valori della societ occidentale. Il punto di partenza per assicurare il successo del progetto era il Cile. Il paese andino era il primo che aveva iniziato a stipulare accordi bilaterali per abbattere le tariffe e liberalizzare i commerci e il tipo di trattato che gli Usa avrebbero dovuto concludere nel 2002 doveva diventare il modello da seguire per il pi generale accordo di libero commercio delle americhe o Ftaa. Ma per far ci Bush doveva ottenere la Tpa. Nel 2002 Bush ottenne tale autorit e pot concludere i negoziati con il Cile insieme ad accordi simili con Giordania e Singapore.
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18. Il secondo anno del primo mandato di Bush e levoluzione del rapporto con lAmerica latina
Dopp l11 settembre la luna di miele con lAmerica latina sembrava terminata. Si aggiunsero altre motivazioni come la guerra in Afghanistan e i contrasti con lIraq di Saddam Hussein che resero evidente che lattenzione degli Usa erano rivolti verso altre zone del mondo. Poi latteggiamento di indifferenza di Washington verso la crisi finanziaria argentina colp negativamente lopinione pubblica latinoamericana. Per lamministrazione Bush lArgentina non doveva essere aiutata e doveva essere isolata dal resto del continente per evitarne il contagio. Gli esperti dellHeritage Foundation dicevano che la colpa era stata della corruzione della cosa pubblica argentina, dellatteggiamento protezionistico che non aveva permesso innovazioni. Favorire un prestito finanziario avrebbe solo prolungato la crisi argentina e non lavrebbe risolta e avrebbe incoraggiato i governi a non varare le necessarie riforme del sistema economico. Dicevano che lunico mezzo per evitare il ripetersi di eventi simili era sostenere la politica statunitense per accordi di libero commercio. Nello stesso periodo Bush non riusc a far passare al senato una legge che, per offrire una alternativa alla coltivazione di coca nei paesi andini stabiliva una riduzione delle tariffe per i prodotti agricoli provenienti da queste nazioni. A citt del Messico Bush non riusc a compiere nessun passo avanti nemmeno nel problema dellimmigrazione. Andr ancora peggio in Per e a El Salvador. Discusse di commercio con Alejandro Toledo e Francisco Flores senza aver ottenuto al Congresso il rinnovo dellAtpa. La legge i cui effetti erano scaduti nel 2001 prevedeva condizioni tariffarie speciali per linterscambio con i paesi andini e la mancanza di una proroga congressuale contribuiva a indebolire la posizione negoziale del presidente. Le lobby favorevoli a una politica commerciale protezionista avevano ridotto ai margini la manovra della politica estera statunitense. Bush richiedette al Congresso il rinnovo dellAndean Trade preferences act (atpa) che gli verr concesso solo nel 2007. Un mese dopo, il governo di Chavez fu oggetto di un colpo di stato che lo priv del potere per qualche ora ma una rivolta popolare permise al presidente di tornare. Dopo la deposizione di Chavez il nuovo governo provvisorio presieduto da Carmona era stato immediatamente riconosciuto da Bush e questo aveva destato sospetti sui sostegni statunitensi ai golpisti. Agli errori della casa bianca si aggiunsero altri fattori. Primo lelezione di Lula da Silva alla presidenza brasiliana nel 2002, un uomo di sinistra che venne considerato un altro componente dellasse del male al pari di Castro e Chavez. In secondo luogo ci fu una crescente disaffezione tra Messico e Usa. Fox non aveva ottenuto n un accordo sullimmigrazione n lintroduzione nel Nafta. Questo aveva condotto a una reazione stizzita di Citt del Messico. Nel 2001 agenti statunitensi furono attivi in Nicaragua per evitare lelezione del candidato sandinista Ortega. Rappresentant della casa bianca sostennero che Ortega aveva relazioni con i terroristi. Nel 2002 gli Usa si impegnarono a evitare che Morales, leader del Mas, fosse eletto in Bolivia. Morales dovette attendere altri 4 anni per diventare residente.
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24. La gestione del potere, la nuova costituzione e le misure economiche adottate da Chavez
Form una assemblea costituente e diede al paese una nuova carta costituzionale. Lo scopo principale della costituzione era porre al primo posto i diritti della gente rispetto ai privilegi delle elite che avevano dominato la vita politica e sociale del paese dal 1958. Nel 2000 si tennero nuove elezioni per la nomina del capo del governo e fu riconfermato. Annunci un programma economico insieme a misure volte a ridurre il tasso di disoccupazione, garantire sostegno statale allagricoltura, costruire pi scuole, ridurre le tasse e varare investimenti pubblici. Era ostile alla corruzione e contrario alla filosofia neoliberale. Istitu il Fundo Unico Social (Fus) volto a finanziare le politiche per la salute e il miglioramento delle condizioni di vita della maggioranza povera della popolazione. Il Fus avrebbe fornito risorse per costruire scuole ospedali e chiese ma sarebbe stato usato per sviluppare anche il Plan Bolvar (un piano per lintegrazione dei militari nella struttura socioeconomica della nazione), una delle istituzioni pi originali di Chavez.
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apparire un pericoloso precedente chiesero la convocazione dellOas. Lincontro dellOas avrebbe potuto essere utile per evitare che in altre nazioni della regione si verificassero eventi simili a quelli accaduti in Venezuela.
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41. La Casa Bianca e le strategie per fermare la deriva latinoamericana: la legge sullimmigrazione del 2006
Spinta dalla necessit di rispondere alla crescente disaffezione dellAmerica Latina verso gli Usa, nel 2006 la Rice annunci che centinaia di diplomatici statunitensi sarebbero stati spostati dalleuropa allAsia, lAfrica, il Medio Oriente e lAmerica Latina. Terminata la guerra fredda si intendeva dare priorit ad altre zone del mondo. Dopo i contrasti del 2002 e 2003 con Fix riguardo la richiesta di legalizzare 3 milioni di immigrati irregolari latinoamericani presenti nel suolo americano, Bush decise di affrontare di nuovo il problema proponendo lapprovazione di una riforma. A suo giudizio si dovevano rafforzare i controlli alle frontiere rimandando indietro gli immigrati che avessero tentato di entrare illegalmente negli Usa. Tali provvedimenti andavano affiancati da soluzioni adeguate per permettere agli immigrati che entravano nel paese per lavorare di farlo legalmente e ottenere le migliori garanzie per tutelare il loro status. La Camera dei Rappresentanti approv una legge che defin reato limmigrazione illegale e stanzi fondi da usare per la costruzione di un muro di 700 miglia tra Messico e Stati Uniti. La Cmera aveva dato ascolto solo alle richieste di sicurezza degli americani lasciando in secondo piano sia le strategie di politica estera del presidente verso le nazioni sudamericane sia i voti degli immigrati latinos. Fox espresse preoccupazione verso le misure militari decise per controllare i confini e verso il muro previsto dalla legge sullimmigrazione.
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44. Il contenimento del Venezuela, la inoculation Strategy di Condoleeza Rice e la NSS 2006
La Rice si diceva disposta a collaborare con i nuovi governi latinoamericani eletti democraticamente e a modificare le politiche che potevano essere interpretate come frutto dellarroganza statunitense in un sapiente dosaggio di soft e hard power. Ma le tensioni tra Usa e Venezuela non sembravano attenuarsi. Dopo le reciproche espulsioni del personale diplomatico, la Rice accus Chavez di destabilizzare paesi amici come il Nicaragua, Colombia e Per attraverso una guerra asimmetrica, una strategia di sabotaggi, attacchi mordi e fuggi. Inoltre le sempre pi strette relazioni militari intrattenute con Iran e Corea del nord rappresentavano una minaccia alla sicurezza dellintera regione. Tutti i paesi dellAmerica Latina avrebbero dovuto unirsi agli Usa per costruire un fronte utile a contrastare le iniziative del Venezuela. Le sue parole furono accolte con una condanna da quasi tutte le nazioni latinoamericane, indizio che la politica di Chavez contro legemonia statunitense iniziava a fare breccia. Gli stessi toni della Rice echeggianti lapplicazione della tradizionale politica del contenimento si rinvenivano anche nel rapporto sulla Strategia per la Sicurezza Nazionale nel 2006, lNSS 2006. in esso si riaffermava il diritto degli Usa di lanciare attacchi preventivi contro minacce potenziali, si dava maggior rilievo allimportanza delle alleanze collettive per controbilanciare le sfide del terrorismo, per contrastare la proliferazione delle armi di distruzione di massa e diffondere la democrazia. La maggior parte del testo era dedicata alla minaccia del regime di Teheran ma veniva dato ampio spazio anche allAmerica Latina. Le principali minacce agli interessi di Washington erano indicati in Cuba, Venezuela e Colombia, questultima per la lotta al narcotraffico e le guerriglie marxiste delle Farc e dellEln.
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47. La guerra delle parole tra Washington e Caracas e la sicurezza energetica statunitense
Prima dellappello della Rice a isolare il Venezuela, il 2006 si era aperto con un crescendo i contrasti. Oltre che nella Nss 2006, anche nella quadriennal defense review (qdr), laggiornamento del piano per la difesa, gli estensori giudicavano il risorgere di movimenti autoritari e populisti in alcuni paesi come il Venezuela, una fonte di instabilit politica ed economica. Caracas inizi a rafforzare le risorse difensive. Nel 2006 le autorit americane non permisero al governo spagnolo di vendere al Venezuela aerei militari equipaggiati con tecnologia statunitense perch lacquisto di tali materiali avrebbe accresciuto linstabilit regionale. La risposta di Chavez non si fece attendere e disse che la mossa di Washington era un atto di orrorifico imperialismo e minacci che avrebbe tagliato le forniture di petrolio che il Venezuela forniva al paese. Un nuovo elemento di tensione peggior il clima. Chavez avvert lambasciata statunitense a Caracas che il suo paese avrebbe espulso lattach navale John Correa, accusato di passare informazioni riservate venezuelane agli Usa. Gli Usa allora espulsero dallambasciata di Caracas a Washington la responsabile dello staff dichiarandola persona non grata. Il ministro del petrolio venezuelano Ramirez disse che il suo paese si stava preparado a diversificare i mercati di vendita del greggio per ridurre la dipendenza dagli acquirenti statunitensi incrementando le esportazioni verso la Cina. Gli Usa dissero che il Venezuela avrebbe commesso un grave errore se avesse tagliato le forniture di petrolio agli Usa per inviarlo ad altri mercati e se lavesse fatto avrebbe affrontato un notevole incremento dei costi. Poi Morales nazionalizz le risorse di gas del paese, decisione che costrinse le nazioni pi dipendenti dalle risorse boliviane a pagare di pi le stesse quantit di energia. Tale scelta indusse Bush a dare maggior impulso alla sua politica energetica. Bush e Putin firmarono un accordo per la reciproca cooperazione nelluso civile dellenergia atomica. Si impegnarono a garantire la massima libert di accesso alla tecnologia nucleare per i paesi in via di sviluppo accordandosi per una divisione dei compiti. Gli alti prezzi del petrolio indussero gli Usa a pensare di sviluppare non solo lenergia nucleare ma anche luso delletanolo come combustibile vegetale. Gli alti prezzi degli idrocarburi rendevano competitive tali fonti energetiche. Il recente successo in questo campo del Brasile era un esempio importante e lamministrazione decise di incrementare i fondi per lo sviluppo di energie pulite e e rinnovabile ma anche di approfondire le relazioni commerciali ed economiche con il Brasile. Ad accelerare lurgenza di una nuova politica energetica americana intervenne anche la decisione di Chavez di bloccare la distribuzione del petrolio presso 1800 stazioni di distribuzione sul territorio americano. Poi la Casa Bianca viet la vendita di armi al Venezuela per la sua scarsa cooperazione alla lotta al terrorismo. Poi con un occhio alle elezioni presidenziali inizi a finanziare le forze di opposizione a Chavez. Gli Usa avevano deciso di sobillare vaste proteste popolari contro il processo elettorale e contro il governo per causare caos e instabilit secondo un corso dazione strutturato in 3 parti: 1. garantire adeguato sostegno alla candidatura del rappresentante dellopposizione Rosales pilotando i sondaggi dopinione in modo da attribuire a Rosales una buona percentuale di intenzioni di voto 2. usare i mass media in gran parte ostili a Chavez per creare la percezione che le elezioni si sarebbero svolte
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in maniera fraudolenta 3. convincere una quantit di persone sufficienti a scendere in strada per generare una sensazione di possibile mutamento di regime.
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48. Il confronto per il seggio permanente al consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite
Il massimo organo decisionale delle Nazioni Unite composto da 15 membri di cui 5 permanenti e con diritto di veto Usa, Cina, Russia, Gran Bretagna e Francia (le nazioni vincitrici della seconda guerra mondiale) e 10 a rotazione elette ogni 2 anni a rappresentare le varie zone del globo. Nel 2006 scadevano i 2 anni di permanenza dellArgentina quale rappresentante dellAmerica Latina. Alla fine 2005 il Venezuela aveva posto la sua candidatura alla sostituzione di Buenos Aires ma aveva incontrato lopposizione statunitense che gli aveva opposto Guatemala. La decisone doveva essere rimessa allAssemblea generale dove per essere eletti sarebbe stata necessaria la maggioranza dei due terzi delle 192 nazioni presenti. Per mesi le autorit di Caracas corteggiarono vari stati per ottenere il loro sostegno e Chavez visit moltissimi paesi tra cui Cina, Iran, Russia, Bielorussia, Vietnam, Mali, Qatar e i viaggi di Chavez erano un tour di quello che Bush aveva definito lasse del male. Il confronto tra le due nazioni si intensific talmente che la scelta tra Venezuela e Guatemala si trasform in un indice sia della capacit statunitense di mantenere la propria influenza sul subcontinente sia dellinfluenza diplomatica di Chavez sugli altri paesi della regione e su tutte le nazioni che aveva tentato di convincere a sostenere il suo tentativo. Lunico paese latinoamericano a non dichiarare la sua posizione fu il Cile. Ma alla fine Bachelet appoggi lingresso del Venezuela. Alla fine i rappresentanti dei 2 paesi decisero di ritirarsi in favore di una candidatura di compromesso: Panama. Tale esito assest un grave colpo alla credibilit di Chavez e alla sua capacit di influenzare la politica globale. Ma nemmeno gli Usa avevano ottenuto ci che volevano q evidenziare le ormai crescenti difficolt nel gestire il loro cortile di casa. Nel Sudamerica il netto schieramento di Brasile, Argentina e Bolivia a favore del Venezuela e lopposto sostegno di Per, Colombia e Messico al Guatemala diede una immagine divisione piuttosto che di unit.
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Indice
1. America Latina e USA: la dottrina Monroe 2. Usi e abusi della Dottrina Monroe 3. Lespansionismo di Theodore Roosevelt e il suo corollario alla dottrina Monroe 4. I successori di Roosevelt e il messianismo di Wilson 5. La politica di buon vicinato di Franklin Roosevelt, la seconda guerra mondiale e il 6. La guerra fredda e lamministrazione Truman 7. Lamministrazione Eisenhower, la lotta al comunismo e il problema di Cuba 8. Kennedy, lalleanza per il progresso, Cuba e Che Guevara 9. Lyndon Johnson e il ritorno alla politica di intervento 10. Richard Nixon e la destabilizzazione dei governi ostili 11. Gerald Ford, Jimmy Carter e limportanza dei diritti umani 12. Ronald Reagan e limpero del male 13. George H. Bush, ultimo presidente della guerra fredda 14. Clinton e lAmerica Latina 15. Lelezione di George W. Bush, la campagna presidenziale e lAmerica Latina 16. W. Bush e lAmerica Latina prima dell11 settembre 17. La risposta dellamministrazione Bush agli attacchi dell11 settembre 18. Il secondo anno del primo mandato di Bush e levoluzione del rapporto con lAmerica 19. La guerra in Iraq e la risposta delle nazioni dell'America meridionali 20. Gli Stati Uniti, il Washington Consensus e lAmerica Latina 21. La peculiarit politica del Veneuzuela 22. Il Caracazo del 1989 23. Hugo Chavez 24. La gestione del potere, la nuova costituzione e le misure economiche adottate da 25. Primi segnali di opposizione contro Chavez 26. Il tentato golpe del 2002 in Venezuela 27. Motivi del contrasto tra USA e Venezuela 28. Il dopo golpe in Venezuela 29. Venezuela: aumento del greggio dopo Chavez 30. L'Opec e Chavez 31. Venezuela: oil diplomacy 32. La Cina e il Sudamerica 33. LAmerica Latina, la Spagna e il Venezuela 1 2 3 4 5 7 8 9 11 12 13 14 15 16 18 19 21 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 34 35 36 37 38 39
34. Integrazione latinoamericana 35. Nascita del Mercado Comun del Sur 36. Governo di Lula Da Silva 37. Venezuela: la democrazia di Punto Fijo e gli Stati Uniti 38. Depressione economica degli anni '80 in America Latina 39. Il Venezuela e lamministrazione Clinton 40. Il Venezuela e lamministrazione Bush 41. La Casa Bianca e le strategie per fermare la deriva latinoamericana: la legge 42. La firma degli accordi Cafta 43. La nuova politica statunitense con i governi latinoamericani 44. Il contenimento del Venezuela, la inoculation Strategy di Condoleeza Rice e la NSS 45. Gli accordi di libero commercio con Per e Colombia 46. I tentativi di Washington di riavvicinamento al Brasile 47. La guerra delle parole tra Washington e Caracas e la sicurezza energetica 48. Il confronto per il seggio permanente al consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite
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