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LA STORIA CI RACCONTA UNA VERIT ATTUALE

ESTRATTO DAL RAPPORTO DEL 1AGOSTO 1940 DELLAMBASCIATORE ITALIANO A BERLINO DINO ALFIERI SUL PROGRAMMA ECONOMICO MONDIALE DELLA GERMANIA Alfieri scrive (presumibilmente guerra, allepoca ritenuta vittoriosa a Mussolini) riferendo sui progetti tedeschi dopo la

(le frasi riportate sono testuali; il maiuscolo stato utilizzato per evidenziare talune espressioni particolarmente significative) a) dividere in zone economiche il mondouna riservata alla Germaniariservato allItalia il bacino del Mediterraneo; b) giungere ad una divisione del lavoro intesa a riservare alla Germania la produzione industriale, lasciando agli altri Paesi la produzione agricola, la prima trasformazione industriale di essa e lapprovvigionamento di materie prime; c) la stabilit delle monete togliendo allindustria ogni rischio ed ogni incertezza, le permetteranno di sviluppare una regolare produzione e a prezzi stabili; d) sar cos realizzato un altro dei concetti fondamentali della zona economica(tedesca) inteso ad ottenere attraverso la stabilizzazione dei prezzi industriali allinterno la possibilit di PRETENDERE dai Paesi agricoli dellaltro spazio economico anche il consolidamento dei prezzi dei prodotti dellagricoltura. Con tale stabilizzazione del rapporto di scambio tra il prodotto industriale e quello agricolo, verrebbe fissata la situazione di PRIVILEGIO del lavoratore industriale nei confronti di quello agricolo E DI CONSEGUENZA ASSICURATO ALLA GERMANIA UN TENORE DI VITA PI ELEVATO CHE NON QUELLO DEI PAESI AGRICOLI; e) IL MARCO CON LA SUA STABILIT VERR AD ASSUMERE UNA POSIZIONE PREMINENTE NEI CONFRONTI DI TUTTE LE ALTRE MONETE DELLO SPAZIO EUROPEO LE QUALI VERREBBERO AD ESSO STABILMENTE ANCORATE.

Queste sarebbero le intenzioni tedesche, secondo il Ministro delleconomia dellepoca Funk Alfieri nel suo rapporto espresse il parere che da parte italiana venga chiaramente formulato il suo pensiero al riguardotenendo presente la nostra situazione industriale e commerciale, evitando la costituzione di queste zone economiche in cui i nostri interessi verrebbero FATALMENTE AD ESSERE SACRIFICATI. Egli aggiunse: da parte nostra si formuli un vasto programma di sviluppo industriale basato non sulle necessit immediate bens sui futuri bisogni al fine di evitare che, per sopperire ai bisogni della nostra zona economica, si debba poi ricorrere allindustria tedesca. Infatti, sempre secondo il rapporto Alfieri, gli ambienti economici tedeschi pensano di affidare allItalia funzioni a carattere prevalentemente agricolo mentre invece al nostro Paese occorrerebbe una larga attivit industriale per assicurare limpiego di tutte le forze lavoratrici.

(tratto dal libro Storia delle relazioni internazionali Monduzzi editore)


con un ringraziamento al prof. Antonio Maria Rinaldi

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