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Linee guida per la redazione dellElaborato finale Corso di laurea in Arti visive e dello spettacolo A.A.

2007/08

Linee guida elaborato finale Arti visive e dello spettacolo anno accademico 2007/08 Redazione 30 giugno 2008

Indice Presentazione Fase 1. Proposta di elaborato finale Ruolo del supervisore Servizio tutorato Fase 2. Il progetto di elaborato finale Struttura dellelaborato Formato dellelaborato Lingua utilizzata Abstract La consegna dellelaborato Fase 3. La discussione dellelaborato La presentazione dellelaborato APPENDICE Esempio 1 Esempio 2 NOTA BENE FAQ 3 3 4 4 4 5 6 6 6 6 7 7 8 8 12 15 16

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Presentazione Le presenti Linee guida riguardano le fasi da seguire per la presentazione, elaborazione e discussione del lavoro a partire dalla proposta di elaborato finale, attraverso le fasi intermedie, fino alla esposizione davanti alla Commissione di laurea.. Il percorso di elaborato finale si articola in tre fasi: Fase 1. Proposta di elaborato finale Fase 2. Il progetto di elaborato finale Fase 3. La discussione dellelaborato finale Fase 1. Proposta di elaborato finale Lelaborato finale un lavoro originale esclusivamente personale di non meno di 20 cartelle di testo (40 mila battute compresi gli spazi vuoti), esclusi gli apparati (bibliografia e eventuali materiali di documentazione). Lo studente deve individuare un tema da proporre a un docente che diventer il suo supervisore e pu scegliere di: a) trattare un aspetto del lavoro svolto nellambito del Laboratorio Finale di Arte o di Teatro. Il supervisore dovr essere comunque un docente diverso da quello del Laboratorio finale. b) trattare un argomento relativo alle discipline seguite oppure agli altri laboratori frequentati durante lintero triennio. La proposta di elaborato finale, concordata fra supervisore e studente, va presentata alla segreteria didattica del corso di studio nel terzo periodo didattico del terzo anno di corso, con le modalit e la tempistica che verr comunicata dalla segreteria. La proposta redatta sul Modulo assegnazione elaborato finale va firmata dal supervisore. Nel caso di un elaborato relativo al Laboratorio Finale, il titolo depositato in Segreteria nel Modulo assegnazione elaborato finale dovr essere controfirmato oltre che dal supervisore anche dal docente responsabile del Laboratorio seguito. Contestualmente si invita il laureando a verificare la propria carriera universitaria utilizzando questi strumenti: 1) compilazione del Piano delle attivit formative reperibile nella pagina web del corso di laurea 2) verifica della carriera universitaria attraverso la consultazione di SPIN 3) tempestiva segnalazione di eventuali anomalie alla Segreteria studenti con invio di e-mail a: infocarrierefda@iuav.it

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Ruolo del supervisore Il supervisore responsabile della metodologia della ricerca, del controllo del lavoro del laureando e delle verifiche in corso dopera. Pu essere supervisore ogni docente afferente a uno dei corsi di studio (di primo e di secondo livello) della facolt. Con la firma sulla proposta di elaborato finale, il supervisore si impegna ad accompagnare lo studente per tutto il periodo di sviluppo dellelaborato finale fino alla discussione in sede di commissione di laurea, durante la quale il supervisore ha lobbligo di essere presente. Servizio tutorato E prevista lattivazione di un tutorato specifico per assistere gli studenti nella redazione dellelaborato finale. Il servizio tutorato non sostituisce in alcun modo il supervisore ma offre al laureando un supporto per gli strumenti metodologici utili per la scrittura.Il servizio tutorato si articola in questo modo: 1. attivazione di un Laboratorio di scrittura per le arti e il teatro. Il Laboratorio obbligatorio per gli studenti del terzo anno. La partecipazione ad una edizione del Laboratorio (almeno al 70% delle lezioni) consente agli studenti iscritti al corso di laurea in Arti visive e dello spettacolo lattribuzione di 2 crediti formativi universitari nella tipologia F) Ulteriori conoscenze. 2. Attivazione di un tutorato di supporto personalizzato per ogni singolo studente per fornire assistenza per la risoluzione di problemi di ricerca, di scrittura e metodologici. In ogni caso il tutorato di supporto lavora in sinergia con il supervisore. Fase 2. Il progetto di elaborato finale Dopo la prima fase di acquisizione di tutti i dati e della letteratura sullargomento, dopo la messa a punto di un brief di progetto, lo studente dovr, in accordo con il supervisore, sviluppare i contenuti dellelaborato, impegnandosi a redigerli in termini scientifici e creativi. Questa la fase pi importante del progetto e richiede il tempo per elaborare le idee, confrontarsi con il supervisore e argomentare il proprio pensiero. Questi tempi non possono essere imposti, e dipender dallo studente daccordo con il supervisore stabilire i tempi in funzione delle necessit dellelaborato. Tuttavia, per garantire allo studente di laurearsi in tempo utile, si calcola il periodo di progettazione dellelaborato finale da un minimo di due mesi a un massimo di sei mesi. Il lavoro deve essere individuale. Nel caso in cui oggetto dellelaborato sia unesperienza fatta da pi studenti, ciascuno degli elaborati svilupper percorsi autonomi, pur riguardando la stessa esperienza. Per maggiori chiarimenti consultare FAQ (voce TANDEM).

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Struttura dellelaborato Per la stesura dellelaborato finale si consiglia di utilizzare gli esempi riportati in Appendice e di seguire il seguente ordine (i numeri di cartelle indicati tra parentesi quadre sono puramente orientativi): 1-2 Copertina e frontespizio in cui appariranno le informazioni previste dalla Facolt vedi TEMPLATE 3. Indice [1 cartella] 4. Introduzione (criteri seguiti per la documentazione dellesperienza; indicazioni del tipo di approfondimento o di riflessione che si intende sviluppare nellelaborato) [2/3 cc]] 5. Scheda tecnica sullopera, installazione, video, spettacolo o altro oggetto dellelaborato (la scheda deve essere il pi completa e esatta possibile, modellata secondo i criteri seguiti per le mostre darte o nei programmi di sala di un teatro] [1 c] 6. Contestualizzazione e motivazioni dellesperienza realizzata [4/6 cc]. 7. Dallideazione alla realizzazione (Si tratta della parte centrale dellelaborato nella quale viene documentato e commentato il percorso seguito; naturalmente pu essere articolata in varie sezioni con sottotitoli esplicativi; la documentazione pu comprendere fotografie, bozzetti, story-board, ecc.).[1015 cc] 8. Considerazioni conclusive. [3-5 cc ] 9. Bibliografia (eventualmente integrata da teatrografia, filmografia o videografia e da elenco di siti web) [le dimensioni possono variare anche notevolmente secondo loggetto] 9. Abstract (sia in italiano che in inglese) [1+1 cc] Formato degli elaborati Lelaborato finale esclusivamente individuale e deve essere presentato in formato cartaceo. Il lavoro dovr possedere il carattere di una ricerca scientifica originale e sviluppata con metodologie e strumenti di ricerca appropriati, pur mantenendo una dimensione compatibile con tempi di redazione contenuti.

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Lelaborato consister in uno scritto di lunghezza variabile tra le 20 e le 40 cartelle (cio tra le 40.000 e le 80.000 battute, spazi compresi). Nel conteggio delle cartelle non vanno comprese eventuali appendici di documentazione (per esempio il copione di un allestimento teatrale oppure la rassegna stampa di una mostra darte). Lelaborato finale va firmato dal supervisore sul frontespizio TEMPLATE e deve essere redatto in formato UNI A4; eventuali tavole e/o disegni potranno essere presentati in formato A3, purch piegato in A4. Allelaborato finale va allegato un CD con la riproduzione della copia cartacea. Lingua utilizzata Lelaborato va compilato in italiano. Abstract Si tratta di una sintetica esposizione dellelaborato da redigere sia in italiano che in lingua inglese (non superare per ciascuna versione 1 cartella, vale a dire le 2.000 battute). Deve essere redatto secondo il modello fornito TEMPLATE. Labstract sar trasmesso dalla segreteria didattica alla commissione e potr essere pubblicato in rete nel sito della facolta. La consegna dellelaborato La consegna dellelaborato, nella sua forma finale, deve avvenire almeno dieci giorni prima della data della discussione. Il laureando deve consegnare: una copia al supervisore una copia alla segreteria didattica del corso di studio, corredata dallabstract e da un CD con la riproduzione della copia cartacea.

La copia dellelaborato, con labstract, consegnata alla segreteria didattica del corso di laurea in Arti visive e dello spettacolo, deve contenere la dichiarazione di consultabilit. La copia dellelaborato che il candidato porta alla discussione non potr essere diversa da quella consegnata in segreteria didattica del corso di laurea in Arti visive e dello spettacolo.

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Fase 3. La discussione dellelaborato Per essere ammesso alla discussione finale lo studente dovr ottenere lautorizzazione da parte del superivisore che ha seguito il suo lavoro mediante la firma sul frontespizio dellelaborato. Alla sessione di laurea il candidato dovr presentarsi davanti alla Commissione munito di una copia dellelaborato e lo dovr esporre in un tempo stabilito, dimostrando capacit di sintesi e di completezza e dovr essere in grado di discuterne i contenuti con i membri della Commissione. Obiettivo della discussione quello di argomentare la validit del proprio elaborato, valorizzandone e mettendone in luce i risultati. Il laureando, a partire dal proprio progetto, deve essere in grado di motivare le scelte e di sostenere gli argomenti facendo anche riferimento al percorso di ricerca effettuato. La presentazione dellelaborato La presentazione consiste nella esposizione sintetica dellelaborato, eventualmente utilizzando le tecnologie informatiche liberamente scelte dal candidato e compatibili con le attrezzature della facolt. Sia la parte cartacea, sia le presentazioni a video devono rispondere a buoni requisiti di qualit, dal punto di vista grafico, tipografico e redazionale. Tra gli elementi di valutazione dellelaborato la Commissione pu tener conto anche dei seguenti elementi: - rigore metodologico nelliter progettuale seguito - capacit critiche del candidato - profondit delle conoscenze (storiche, economiche, artistiche.) - applicazione delle indicazioni fornite durante la frequenza obbligatoria al Laboratorio di scrittura per le arti e il teatro - carattere innovativo del progetto - efficacia della comunicazione - completezza del progetto nelle diverse parti - capacit espositiva (durante la seduta di laurea)

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APPENDICE Esempio n. 1 Sommario dellelaborato finale di teatro Lelaborato finale della laurea triennale ha una lunghezza variabile tra le 20 e 40 cartelle (per cartella si intende una pagina di 2000 battute, spazi compresi]. Tra parentesi quadra vengono indicate, a titolo di esempio, il numero di cartelle di ogni sezione] Atti senza parole (a partire da Samuel Beckett) materiali di documentazione e riflessione su unesperienza didattica di messa in scena - Indice [1 cartella] - Introduzione [1/2 cc] Si precisa sinteticamente che lelaborato un dossier di documentazione di riflessione su unesercitazione di messa in scena realizzata nellambito del laboratorio di ***, diretto dal prof. ***, periodo in cui il progetto stato realizzato, quale destinazione ha avuto (spettacolo aperto al pubblico o altro, sede); eventuali istituzioni esterne allUniversit coinvolte, ecc. Oltre a questo, ci sar una sintetica descrizione dei contenuti dellelaborato e della loro organizzazione. - Scheda tecnica della messa in scena [1 cartella] Atti senza parole azione scenica tratta da Atto senza parole e Atto senza parole II di Samuel Beckett adattamento e regia di *****-****** 2 installazione video: ognuna prevede la videoproiezione a cadenza rallentata dei seguenti film: Acte sans paroles (Francia, 1965) di Bruno e Guido Bettiol e Film (USA, 1965) di Alan Schneider Interpreti Luomo I ****-**** Luomo II ****-**** Luomo III **** ***** Scenografia Luci Video installazioni a cura di ****** **** Musica ****-**** .......... ...........

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- Contestualizzazione e motivazioni [3/6 cc] Sintetiche informazioni sulle motivazioni che hanno portato alla fusione per la presente azione scenica di due testi di Beckett, integrati da due film. Contestualizzazione storica dei testi scelti e definizione del percorso che ha portato alle scelte di regia, con particolare riferimento al contesto didattico in cui le scelte sono avvenute: proposte venute dal direttore del laboratorio; elaborazioni risultate dalla discussione in classe e dal lavoro di documentazione fatto individualmente o in gruppo. - Ladattamento, la regia e la rappresentazione [10/15 cc] Descrizione analitica dellopera, corredata da adeguata documentazione fotografica, preceduta dalla descrizione del percorso dallideazione alla realizzazione (con documentazione adeguata; per esempio: scaletta; mappa del palcoscenico e distribuzione degli oggetti, schizzi; collocazione degli schermi; distribuzione delle luci, ecc. -Considerazioni conclusive. [4-7] Valutazione dei risultati che si ritiene di aver raggiunto, anche in relazione alle motivazioni e il processo attraverso cui lopera ha preso forma. Ipotesi su ulteriori forme di circolazione dellopera e su eventuali altre realizzazioni sullo stesso tema. Cenni sulla ricezione della messa in scena: giudizi del professore, degli studenti eventuale discussione delle recensioni apparse sulla stampa. - Bibliografia. [2 cartelle] Si preciser che si tratta di una bibliografia selettiva che riguarder le due opere di Beckett messe in scena e altre opere di Beckett lette per loccasione; una scelta limitata di saggi sul teatro (e sullopera) di Beckett e, infine di opere di critica, di estetica e di teatro citate o comunque consultate. Ecco, una possibile organizzazione della bibliografia: Premessa [esposizione molto sintetica dei criteri seguiti per la redazione della bibliografia selettiva]. -Testi di Beckett utilizzati per la messa in scena -Altre opere di Beckett consultate nel corso del laboratorio -Selezione di testi critici su S. B. utilizzati -Altri testi di riferimento -Eventuali articoli e recensioni apparse sulla stampa periodica locale a proposito della messa in scena -Abstract [1+1 cc] Una sintetica esposizione dellelaborato da redigere sia in italiano che in lingua inglese (non superare per ciascuna versione 1 cartella, vale a dire le 2000 battute) -Appendice [i materiali dellappendice non rientrano nel conteggio delle cartelle]

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Eventuale riproduzione del copione definitivo messo a punto in sede di adattamento, corredato da documentazione fotografia e grafica; locandine, manifesti e altri materiali che non siano gi stati inseriti nel testo. CITAZIONE DELLE OPERE NELLA BIBLIOGRAFIA Come si cita lopera (o le opere) messe in scena Samuel Beckett, Acte sans paroles, ditions de Minuit, Paris 1956 ; trad. it. Atto senza parole, In Id., Teatro, a c. di Carlo Fruttero, Einaudi, Torino 1967, pp. 155-161. Samuel Beckett, Acte sans paroles II, in Id. Comdies et actes divers, d. de Minuit, Paris 1966 ; trad. it. Id. Teatro, cit. pp. 236-239. Samuel Beckett, Film. Complete scenario/Illustrations/Production Shots with an Essay On Directing Film by Alan Schneider, Faber, London 1967; trad. it. Id. Film, Einaudi, Torino 1985. Come si citano i film utilizzati nella messa in scena -nel testo sufficiente la citazione sintetica del tipo: Film (USA, 1965) di Alan Schneider -negli apparati (bibliografia, filmografia etc.) utile mettere una vera e propria scheda filmografica, come quelle che si trovano in dizionari tipo Morandini, Mereghetti ecc. oppure nel sito di Internet Movie data Base: Film (USA, 1965), regia: Alan Schneider; sogg. e scen. di Samule Beckett; fot. Boris Kaufman; mont. Sidney Meyers; scenogr. Burr Smidt; Interpreti: Buster Keaton; Nell Harrison, James Karen. Come si cita un articolo di rivista: C. Hampton, Samuel Becketts Film, in Modern Drama, vol. II, n. 3 [oppure n.3 (2)], dicembre 1968, pp. 299-305. Come si cita un capitolo di un libro contenente un saggio utilizzato per la preparazione della messa in scena Cesare Segre, Le funzioni del linguaggio nellActe sans paroles di Samuel Beckett, in Id., Le strutture del tempo, Einaudi, Torino 1974, pp. 253-274. Come si cita un saggio del quale si sceglie volutamente unedizione successiva alla prima, perch riveduto e ampliato o modificato Gianni Celati, Su Beckett, linterpolazione e il gag, in Id. Finzioni occidentali, Einaudi, Torino 20012, pp. 167-194 (da notare che la seconda edizione si indica con un due in apice; se si ritiene opportuno, si pu eventualmente aggiungere tra parentesi: I ed. 1975).

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Come si cita unopera apparsa originariamente in una lingua straniera, ma utilizzata nella versione italiana Gilles Deleuze, Cinma 1. LImage-mouvement, ditions de Minuit, Paris 1983; trad. it. Cinema 1. Limmagine movimento, Ubulibri, Milano 1984, pp. 85-90 [si tratta di unanalisi di Film che si suppone abbia ispirato regista e scenografo per lallestimento]. E, per finire, come si cita un articolo di quotidiano [questo lunico esempio bibliografico assolutamente inventato, tutti gli altri sono veri, oltre che verosimili!] Valentino Rossi, Una messa in scena che vi far uscire di testa, in La Gazzetta di Venezia, 30 luglio 2006 [da notare che per i quotidiani non occorre indicare la pagina]

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Esempio n. 2 Sommario dellelaborato finale di arte Quello che segue un exemplum fictum di sommario di un elaborato finale della laurea in Arti visive e dello spettacolo in cui ipotizzato un elaborato basato su un progetto realizzato (o da realizzare) nellambito di un laboratorio di arte. -copertina e frontespizio [la copertina potr essere perfettamente uguale al frontespizio (impostazione tradizionale) oppure essere il risultato di una originale impostazione grafica; in tutti casi il frontespizio, che la parte pi importante ai fini della schedatura bibliografica, dovr contenere i dati ufficiali relativi allelaborato, secondo lo schema sotto riprodotto]. Hiroshima 6 agosto 2005 Note a margine di uninstallazione - Indice - Introduzione Si precisa sinteticamente che la tesi un dossier di documentazione di riflessione su un progetto realizzato nellambito del laboratorio di ***, diretto dal prof. ***, periodo in cui il progetto stato realizzato, quale destinazione ha avuto (esposizione collettiva, rassegna, festival ecc.) - Scheda tecnica dellinstallazione -titolo completo, datazione -eventuali collaboratori (sia nel caso siano co-firmatari, sia nel caso abbiano dato un qualche contributo) -dati tecnici (materiali, supporti, apparecchiature, elettroniche o non, necessarie per attivarla, oggetti utilizzati; dimensioni e tecnica della (o delle) eventuale(i) parti pittoriche, grafiche, fotografiche ecc.); -titoli e coordinate filmografiche-videografiche-fotografiche-bibliografiche di materiali direttamente citati o utilizzati; - Contestualizzazione e motivazioni Sintetiche informazioni sulle motivazioni che hanno portato alla scelta del tema e del format. Contestualizzazione storica del soggetto scelto con riferimenti a trattazioni giornalistiche, letterarie, cinematografiche o altro del tema (verranno evidenziati stimoli, suggestioni ricevute dai materiali esaminati, ma anche i limiti eventualmente individuati e gli aspetti di originalit o di novit ricercati nel nuovo progetto). Se si tratta di un modulo di una mostra collettiva o di una manifestazione a tema, verranno definiti i rapporti tra questa opera e il contesto in cui ha trovato (o trover) collocazione.

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- Linstallazione [o videoinstallazione]: dallideazione alla realizzazione Descrizione analitica dellopera, corredata da adeguata documentazione fotografica e grafica, preceduta dalla descrizione del percorso dallideazione alla realizzazione (con documentazione adeguata; per esempio: scaletta; eventuale sinossi e sceneggiatura se si tratta di un video o di un prodotto multimediale; eventuali schizzi, story board). Se si tratta di una serie fotografica saranno riprodotte le immagini che la compongono; se si tratta di un video saranno riprodotte alcune fotografie di scena e cos via. -Considerazioni conclusive. Valutazione dei risultati che si ritiene di aver raggiunto, anche in relazione alle motivazioni e il processo attraverso cui lopera ha preso forma. Ipotesi su ulteriori forme di circolazione dellopera e su eventuali altre realizzazioni sullo stesso tema. - Bibliografia. preferibile adottare il modello della bibliografia ragionata (da ricordare che una bibliografia comprende non solo libri ma anche articoli di rivista e eventualmente interventi giornalistici).La bibliografia selettiva: non deve essere esaustiva, cio comprendere tutto quello che stato scritto su Hiroshima, ma i testi che sono stati effettivamente usati per la realizzazione dellesperienza e per la documentazione di base. In questo caso la bibliografia potrebbe essere cos articolata: -testi selezionati sul tema prescelto (sessantesimo anniversario della bomba atomica su Hiroshima): opere storiche sulla seconda guerra mondiale, riflessioni filosofiche, politiche ecc. sul nucleare; articoli e interventi della stampa periodica sullanniversario di Hiroshima; -testi selezionati sullestetica delle installazioni, sulle nuove frontiere delle arti visive; -una terza sezione potrebbe riguardare una selezione di opere sullargomento prese in considerazione (volumi e cataloghi di mostre, film, video, opere multimediali): questa sezione andr suddivisa in bibliografia, filmografia e videografia; internet (siti web). - Abstract Una sintetica esposizione dellelaborato da redigere sia in italiano che in lingua inglese (non superare per ciascuna versione 1 cartella, vale a dire le 2000 battute) -appendici di documentazione: in questa potranno essere riprodotte rassegne stampa, documenti collettivi preparati durante lesperienza didattica e altri documenti ritenuti utili.

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Come si fanno le citazioni (nelle note e nella bibliografia) [Sempre a titolo di esempio si citano vari titoli che potrebbero figurare o meno nella bibliografia di questo elaborato] Come si cita un articolo di quotidiano: -Alan Dersowitz, L prima bomba forse giustificabile, la seconda un crimine, intervista a cura di Massimo Gaggi, in Corriere della sera, 6 agosto 2005 [N.B.: il titolo dellarticolo va normalmente in corsivo, in questo caso ci sono le virgolette perch fanno parte del titolo scelto dal quotidiano; per i quotidiani normalmente non si d la pagina] -Manlio Dinucci, Sessanta anni dopo, per chi suona la campana di Hiroshima e Nagasaki?, in Il manifesto, 6 agosto 2005. [si possono adottare anche altri criteri: cfr. U. Eco, Come si fa una tesi di laurea, Bompiani, Milano 1977 o ed. succ.; limportante che, una volta adottato un critierio lo si segua lungo tutto il lavoro]. Come si cita un articolo di rivista -Jean Narboni, Homo ludens (Dr. Strangelove, or How I Learned to Stop Worrying and Love the Bomb), in Cahiers du Cinma, 155, maggio 1964, p. 45; trad. it. in Michel Ciment (a cura di), Stanley Kubrick, La Biennale di Venezia-Giorgio Mondadoi, Venezia-Milano 1997, pp.231-233. -Burt Cardullo, The symbolism of Hiroshima mon amour, in Film Criticism(Meadville, Pennsylvania), vol. 8, n. 2, inverno 1984, pp. 39-44. Come si cita un libro -Manlio Dinucci, Il potere nucleare. Storia di una follia da Hiroshima al 2015, Fazi, Roma 2003. -Peter Bryant (pseud. di Peter George), Red Alert, Ace Books, New York 1958; trad. it. Peter George, Il dott. Stranamore ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi ed ad amare la bomba, trad. di Roberta Rambelli, Bompiani, Milano 19642 [il n. 2 in apice o esponente sta a indicare che si tratta della seconda edizione]. Come si cita un film o un video Above and Beyond (Il prezzo del dovere, USA, 1952), di Melvin Frank e Norman Panama Hiroshima mon amour,(Id., Francia, 1959) di Alain Resnais Dr. Strangelove or: How I Learned to Stop Worrying and Love the Bomb (Il dottor Stranamore, ovvero: come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba, Gran Bretagna, 1964) di Stanley Kubrick Le conte du monde flottant (Francia, 2001) di Alain Escalle (video digitale)

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Come si cita un sito web -[il video di Alain Escalle sopra citato visibile sul sito internet che verr pertanto citato cos: http://www.escalle.com/conte.html] --Hiroshima Picture Gallery: http://www.punahou.edu/acad/english/shigemitsu/Picture%20Gallery%20.html Come si cita uninstallazione Douglas Gordon, 24 Hour Psycho, videoinstallazione [video di 24 ore; dimensioni variabili], Glasgow, 1993 Douglas Gordon, Dj vu, Videoinstallazione, dimensioni variabili, Lisson Gallery, London, 2000 [ buona norma quando si cita uninstallazione accompagnare la citazione con unimmagine; dal momento che in genere queste immagini vengono desunte dal sito web di una galleria si utilizza la formula fonte: .http://www.lissongallery.com/theArtists/Gordon/deja-vu.html ].

NOTA BENE I criteri di citazione bibliografia qui suggeriti a titolo di esempio non sono gli unici possibili. Per avere una variet di esemplificazioni pi ampia, si consiglia la lettura di Umberto Eco, Come si fa una tesi di laurea, Bompiani, Milano 1977 e edizioni successive, con una sola raccomandazione: una volta adottato un determinato criterio di citazioni, attenersi solo a quello. (Attenzione: per quanto il libro di Eco venga regolarmente ristampato e utilizzato con grande profitto dagli studenti delle facolt umanistiche, esso non mai stato aggiornato e, essendo stato scritto e pensato in epoca pre-PC e pre-Internet, deve essere mentalmente aggiornato dal lettore di oggi. Il lettore deve quindi sapere che, quando Eco mette in un esempio un titolo sottolineato, esso corrisponde a un corsivo. Inoltre tutte le volte che il lettore trova riferimenti a problemi di battitura a macchina gestione manuale di schede ecc., oppure a viaggi in treno per andare a consultare i cataloghi della Nazionale di Firenze (oggi consultabili via Internet), faccia mente locale sul fatto che, tutto il tempo e le energie che il PC fa risparmiare nelle noiosissime questioni bibliografiche e che Internet fa risparmiare nella costruzione di una bibliografia di partenza, pu essere impiegato per lelaborazione delle idee, per lapprofondimento dei contenuti e per la cura dello stile espositivo, insomma, per pensare in modo originale e per scrivere in modo chiaro!

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FAQ TANDEM Poich vorremmo presentare un progetto realizzato in due, vorremmo sapere se possibile e quali sono le modalit di svolgimento della parte scritta. Supponiamo che il vostro progetto (o lavoro realizzato in un laboratorio) sia uninstallazione o un video dal titolo Hiroshima: 6 agosto 1945-6 agosto 2005. Il progetto che avrete elaborato assieme sar realizzato secondo i criteri concordati con il supervisore. Gli elaborati finali saranno due e distinti. Ma ambedue conterranno come premessa il progetto elaborato in comune. A titolo di esempio, - lelaborato a) potrebbe essere costituito dal seguente scritto Note a margine del progetto di installazione [o di video] Hiroshima 6 agosto 1945-6agost0 2005; esso svilupper considerazioni teoriche e metodologiche relative al progetto realizzato (prendendo ad esempio spunto dagli articoli apparsi sulla stampa periodica italiana e straniera in occasione del 60.o anniversario del bombardamento atomico di Hiroshima); - lelaborato b) potrebbe essere costituito dal seguente scritto: Hiroshima nel cinema. E potrebbe essere articolato in tre capitoletti che analizzano tre esempi molto diversi tra loro di approccio audiovisivo al tema trattato: 1) un war movie del cinema hollywoodiano classico Above and Beyond (Il prezzo del dovere, 1952, di Melvin Frank e Norman Panama; 2) un film dautore Hiroshima mon amour, 1959 di Alain Resnais; 3) il cortometraggio digitale di Alain Escalle Le conte du monde flottant (2001; visibile sul sito: http://www.escalle.com/conte.html). -Ognuno dei due elaborati si concluder poi con una bibliografia divisa in due parti: bibliografia generale (comune) e bibliografia specifica relativa ai due temi trattati. -Naturalmente questi due distinti elaborati comportano un tipo di ricerca che potrebbe essere unottima premessa allelaborazione del progetto o comunque fornire spunti per la formalizzazione del progetto stesso (vedi motivazioni). Per lelaborato b) ho fatto unipotesi di tipo cinematografico (per ovvi motivi), ma potrebbe essere anche di altro tipo: ad esempio Hiroshima (o latomica) nelle arti figurative oppure nel teatro. Nel caso di un unico progetto elaborato in due oltre al progetto che unitario, deve esserci lelaborazione di due discorsi autonomi. Lesempio fatto suggerisce la possibilit che uno sia pi di carattere teorico-metodologico o tematico e uno di carattere storico, ma si possono trovare anche soluzioni di altro tipo.

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