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LA RELAZIONE DEGLI ESPERTI Lineamenti di Didattica Modulare

Daniela Villani comandata presso la Cattedra di Docimologia dell'Universit di Roma Tre 1. Ragioni didattiche della modularit Numerose ed accreditate ricerche in campo educativo hanno dimostrato che per quanto le caratteristiche socio-culturali degli allievi siano cruciali nel determinare il successo scolastico, e che per quanto la disponibilit di risorse materiali di una scuola (o di un intero sistema scolastico possano contribuire a spiegare esiti positivi negli apprendimenti scolastici, alcuni processi di !un"ionamento di ogni singola scuola, soprattutto quelli relativi alla organi""a"ione della didattica, risultano in grado di innal"are la qualit dei saperi promossi anche oltre quanto prevedibile sulla base delle caratteristiche socio-economiche e !amiliari degli allievi# $li esiti di queste ricerche, pertanto, sottolineano il ruolo !ondamentale della didattica, che consiste, con buona approssima"ione, nella complessa opera"ione di scelta di quelle solu"ioni, tra le tante possibili, capaci di rendere e!!icace l'intervento !ormativo, e che quindi sulla base delle caratteristiche di ingresso degli allievi % delle caratteristiche del materiale di apprendimento % delle risorse disponibili consentano al pi& alto numero possibile di allievi di conseguire quegli obiettivi che, stabiliti a livello na"ionale e'o locale, siano considerati condivisibili ed accessibili e nello stesso tempo irrinunciabili nell'odierna societ caratteri""ata da richieste conoscitive sempre pi& complesse# ( queste esigen"e sembra rispondere, cos) come dimostra l'esperien"a di altri paesi e di circuiti !ormativi non scolastici, l'organi""a"ione modulare della didattica che pu* essere praticata in modo e!!icace anche in contesti poveri di risorse# +a modularit , una strategia didattica !lessibile e in quanto tale consente di corrispondere alle diversit interindividuali degli allievi !ondandosi su procedure scienti!iche di individuali""a"ione del processo di insegnamento-apprendimento- ma al contempo rigorosa nel rispetto di quei requisiti !ormali che costituiscono l'essen"a di un piano strategico tale da permettere di disporre di .tattiche. di intervento che si rivelino e!!icaci e pertinenti nelle diverse !asi del processo !ormativo sen"a rimanere schiacciati dall'urgen"a delle condi"ioni contingenti# /i pu* quindi dire che .l'organi""a"ione modulare della didattica , una vera e propria strategia !ormativa altamente strutturata in cui l'organi""a"ione del curricolo, delle risorse, del tempo e dello spa"io prevede l'impiego !lessibile di segmenti di itinerario di insegnamentoapprendimento - i moduli - che hanno struttura, !un"ioni ed estensioni variabili, ma !ormalmente ed unitariamente de!inite# Ciascun modulo viene a costituire una parte signi!icativa, altamente omogenea ed unitaria di un pi& esteso percorso !ormativo capace di !ar perseguire ben precisi obiettivi cognitivi ##### in rapporto alla tipologia degli insegnamenti, delle aree di contenuto, delle attivit didattiche, delle esigen"e individuali, delle risorse, della qualit ottimale del rapporto docenti-alunni.#0 Come , evidente, la modularit richiede una analisi appro!ondita e una rilettura di tutti gli aspetti che costituiscono l'a"ione !ormativa1 le caratteristiche modali sia cognitive che a!!ettivo-motiva"ionali degli allievi % la struttura delle discipline, % la de!ini"ione degli obiettivi, % la composi"ione del gruppo classe% la disponibilit di risorse spa"io-temporali% le !un"ioni e gli strumenti valutativi# 2uindi, se correttamente impiegata, la modularit si prospetta sia in termini generali come architettura di sistema che !acilita l'ammodernamento dei curricoli e che pu* consentire la progetta"ione di itinerari pi& e!!icaci per il conseguimento di traguardi speci!ici di un ciclo o di un corso di studi- sia come strategia didattica di adattamento della proposta !ormativa ai

singoli soggetti1 . (ll'interno di un itinerario di studi programmato modularmente, ciascun modulo pu* venire cos) disinserito, se necessario modi!icato nei contenuti e'o nella durata, sostituito, mutato di posto nella sequen"a originariamente progettata, al !ine di adattare contemporaneamente la proposta !ormativa alle necessit dell'allievo e ai traguardi di conoscen"a e competen"a previsti da un percorso complessivo di istru"ione.# 3

2. Alcune premesse relative all'insegnamento della seconda lingua comunitaria nella scuola media +a modularit , stata individuata come la modalit didattica pi& idonea all'introdu"ione dell'insegnamento della seconda lingua comunitaria nella scuola media, e due elementi, tra quelli sopra elencati, sembrano essere gi stati motivo di ri!lessione, come risulta dalle .+inee guida.1 da una parte la chiara de!ini"ione degli obiettivi (e dei corrispondenti livelli di competen"a esplicitati anche tramite descrittori, che !a presupporre, e questo , il secondo elemento, un'attenta rilettura dei nodi concettuali e delle strutture di base che sono sottesi all'apprendimento di una lingua straniera# Un altro elemento che sembra positivamente acquisito, ed anche questo emerge dalla lettura delle .+inee guida., , la motiva"ione con cui gli allievi (essendo l'introdu"ione della seconda lingua comunitaria un insegnamento !acoltativo si avvicinano a questo studio, cos) che uno dei !attori determinanti dell'apprendimento dovrebbe essere gi presente- spetta poi ad una didattica orientata al successo, attraverso strategie individuali""ate, mantenere sempre .disponibile. questa positiva predisposi"ione# 4n!ine la scelta di adottare un'organi""a"ione modulare, in questo caso disciplinare, sembra essere in linea con tutte le indica"ioni provenienti dall'attuale dibattito sull'(utonomia, e quindi pu* rappresentare non tanto una sperimenta"ione, quanto un laboratorio utile non solo per questo particolare progetto, ma per tutto il processo innovativo innescato nella scuola italiana# 3. Caratteristiche formali dei moduli 4n questa ottica sembra quindi pi& opportuno so!!ermarsi sugli aspetti !ormali del modulo, su quelle caratteristiche cio, che devono essere rigorosamente rispettate# Da questo punto di vista sembra utile ribadire che il modulo , un segmento signi!icativo, omogeneo ed unitario di un pi& esteso percorso !ormativo programmato in grado di !ar perseguire obiettivi cognitivi veri!icabili, documentabili, capitali""abili, % garantire la promo"ione di conoscen"e e competen"e talmente signi!icative da modi!icare la mappa cognitiva degli allievi e quindi tali da permanere nel tempoinoltre .i moduli, pur rappresentando una se"ione unitaria ed altamente omogenea di un curricolo !ormativo, possono a loro volta essere costituiti da ulteriori segmenti unitari1 le unit didattiche.#5 6' quindi utile appro!ondire l'analisi delle di!!eren"e esistenti tra modulo e unit didattiche che pure lo possono costituire# come chiaramente esempli!ica Domenici, il modulo promuove saperi .molari. per la cui acquisi"ione , per* di!!icile, quando non impossibile, prescindere da unit concettuali .molecolari. che sono proprie dell'unit didattiche# (n"i, la modularit permette di tesori""are alcuni elementi della programma"ione per unit didattiche, come per esempio la de!ini"ione dei prerequisiti, la chiara esplicita"ione degli obiettivi, il ricorso ad una !requente e puntuale valuta"ione !ormativa che consente la tempestivit degli interventi di recupero, ma nello stesso tempo supera alcuni limiti che la ricerca (e l'uso hanno eviden"iato nella programma"ione per unit didattiche# 7rimo !ra tutti quello relativo al tipo di conoscen"e e competen"e che si acquisiscono al termine di un'unit di apprendimento# 4n!atti, le abilit apprese al termine dell'unit didattica danno l'idea di un insieme di conoscen"e .discrete. - parcelli""ate - e non sempre , chiaro il rapporto tra esse e un problema nuovo da risolvere# 4l modulo consente invece di organi""are queste conoscen"e in un contesto unitario, omogeneo e strutturato e di utili""are le competen"e acquisite in un modo nuovo ed integrato, di tras!erirle cio, da una situa"ione consueta ad una nuova, a

dimostra"ione che si , venuto costituendo quel reticolo di conoscen"e capace di permanere nel tempo e che , il !ondamento di nuovi saperi# $li obiettivi di un modulo non corrispondono quindi alla somma o a un sottoinsieme degli obiettivi de!initi per le unit didattiche che lo costituiscono# 4n particolare, , opportuno veri!icare la capacit degli allievi di1 applicare in contesti diversi le conoscen"e, abilit, competen"e acquisite% prendere decisioni in situa"ioni operative, reali o simulate7er questo motivo la prova di veri!ica sommativa in uscita da un modulo non pu* coincidere con quella !inale dell'ultima unit didattica che eventualmente lo compone, ma deve avvalersi di una pluralit di strumenti di rileva"ione coerenti con gli obiettivi e le competen"e individuati come !inali del modulo e quindi sar !ormata da una batteria di prove comprendenti prove di veri!ica strutturate e semistrutturate, rapporti di ricerca, esercita"ioni e rapporti di laboratorio, prove di simula"ione, ecc# 6' quindi necessario preparare delle prove !inali di modulo speci!iche e diverse da quelle delle unit didattiche che eventualmente lo compongono, anche se in qualche caso si possono riutili""are item o elementi di prova pi& signi!icativi# 2uesto percorso consentir di attribuire un credito che espliciter in modo descrittivo chiaro ed univoco le competen"e acquisite dall'allievo al termine del modulo# 4n questa ottica si precisano anche la diversit tra le !un"ioni valutative dell'unit didattica e del modulo# 4n!atti, la valuta"ione all'interno di un'unit didattica , essen"ialmente !ormativa e analitica, cio, utile per veri!icare la posi"ione degli allievi rispetto a tutti gli obiettivi dell'unit e per identi!icare tempestivamente le lacune al !ine di attivare percorsi di recupero# +a valuta"ione !inale di un modulo, invece, serve all'attribu"ione di un credito, .quindi per conoscere con precisione, immediate""a e in ogni momento la posi"ione relativa del soggetto lungo l'itinerario !ormativo che conduce al pieno raggiungimento dei traguardi !ormativi di corso, per sapere quanta e quale strada , stata !atta e deve ancora percorrersi###8# /i sar certi, cos), che ad un determinato numero di crediti corrisponderanno ben de!inite conoscen"e individuali e che occorrer un certo numero di crediti . 9 per conseguire una certi!ica"ione# 4. Tempo - pa!io - "ruppo classe 4n quanto organi""a"ione didattica, la progetta"ione modulare deve prevedere, oltre alla ri!lessione su aspetti disciplinari, obiettivi e strumenti di valuta"ione, anche una coerente utili""a"ione del tempo, dello spa"io e della composi"ione del gruppo classe in !un"ione dei diversi momenti !ormativi# 4n primo luogo ci* richiama ad un orario modulare !lessibile in cui !inalmente il tempo sia .costruito. intorno alle esigen"e didattiche e non viceversa e in cui si possa variare di conseguen"a la .durata delle ore., il rapporto docente'alunno e la composi"ione del gruppo classe in virt& della necessit di diversi!icare i trattamenti non solo tra le discipline, ma anche all'interno di una stessa disciplina in rapporto alle diverse !asi del processo !ormativo# Cos), per esempio, nella presenta"ione generale di un argomento , possibile prevedere la presen"a di un solo docente per pi& classi, mentre, invece, nelle attivit di esercita"ioni ed operative sar pi& opportuno prevedere un rapporto di 0docente per :'; alunni# < ancora alcune attivit quali l'avvio e la reali""a"ione di un lavoro di gruppo, di simula"ione o di laboratorio possono richiedere un'unit di le"ione pi& lunga dell'ora, mentre il tempo necessario per una prova oggettiva pu* essere in!eriore all'ora scolastica#:# +a variabilit del gruppo classe ,, poi, correlata ad una utili""a"ione realmente didattica del tempo, sia al !ine di corrispondere alle diverse esigen"e didattiche ma anche ai !ini di attivit di recupero e'o consolidamento# +a divisione delle classi per gruppi di livello deve comunque essere usata con molta cautela e solo temporaneamente, soprattutto perch, verrebbe meno quella .dissonan"a cognitiva. che la ricerca ha dimostrato essere a !ondamento della crescita delle conoscen"e e che pu* pi& e!!icacemente essere stimolata in gruppi di abilit mista# 6' poi possibile !ormare gruppi per attivit relative al recupero, quindi con omogenei livelli di apprendimento, ma pu* essere reali""ata anche una composi"ione di gruppi indipendente da considera"ioni legate solo ad aspetti cognitivi e !inali""ata ad altre attivit (lavori di gruppo di ricerca ed appro!ondimento, esercita"ioni cooperative, role-pla= , valori""ando cos) particolari capacit degli allievi non direttamente correlate a quelle strettamente cognitive# Ci* permetter di evitare raggruppamenti stabili in cui alcuni allievi si troveranno con pi& !requen"a inseriti in gruppi di

.livello basso., circostan"a che, come , noto, pu* incidere negativamente sia sulla motiva"ione e sulla stima di s> degli alunni, sia sulle aspettative dei docenti# 6' di chiara eviden"a che la !orma"ione temporanea di gruppi richiede la ricogni"ione degli spa"i disponibili e una loro coerente utili""a"ione# 2uanto !in qui detto d corpo ad un pro!ilo di modulo che pu* essere cos) rappresentato1 #rofilo di un modulo 1. % % % % 1. 1. e!ione di ingresso$ titolo del modulo e breve descri"ione obiettivi in termini di competen"e (espresse in modo descrittivo preconoscen"e (necessarie per intra prendere la nuova proposta !ormativa colloca"ione del modulo rispetto alla proposta !ormativa complessiva indica"ione del credito conseguito con quel modulo (trovano qui colloca"ione le prove di veri!ica di ingresso e i suggerimenti di recupero Corpo centrale ?ateriali di apprendimento (anche strutturati in unit didattiche e!ione di uscita @atteria delle prove di veri!ica % 4ndica"ioni delle connessioni con altri moduli %urata &rgani!!a!ione di tempi e spa!i ' eventuali compresen!e( classi aperte( lavori di gruppo ecc.)

4n generale la progetta"ione modulare richiede l'attiva"ione di un processo le cui !asi possono cos) essere indicate1 1. un gruppo di docenti della stessa disciplina (e'o di discipline a!!ini determina l'estensione del curricolo avendo come punti di ri!erimento da una parte gli obiettivi !inali del corso e dall'altra le probabili conoscen"e possedute dagli allievi in ingresso e determinate sulla base delle caratteristiche modali degli allievi degli anni precedenti- si suddivide quindi il curricolo in unit concettuali omogenee !ino a ricoprire gli anni di studio previsti# 2# lo stesso gruppo di lavoro identi!icher i moduli ovvero le se"ioni del programma annuale ad alta omogeneit interna rispetto ai contenuti, alle conoscen"e che gli alunni acquisiranno alla conclusione del modulo e alle preconoscen"e necessarie per poterne a!!rontare lo studio# Aiene quindi determinata la durata del modulo espressa in ore- per quanto essa possa essere variabile , bene che non superi i 3'5 mesi3# de!initi e intitolati i moduli si proceder alla determina"ione e descri"ione degli obiettivi !inali e dei prerequisiti necessari alla tipologia di connessione tra moduli, se cio, saranno collegati - in serie, laddove , necessario rispettare una sequen"ialit lineare tra argomenti e concetti legati da una logica di propedeuticit, - in parallelo, quando invece risultano evidenti elementi di interconnessione trasversale tra concetti ed argomenti di pi& moduli4. il gruppo di lavoro, eventualmente suddiviso in pi& gruppi, proceder alla individua"ione, struttura"ione e produ"ione delle unit didattiche (con relativi materiali di apprendimento, prove di veri!ica, itinerari di recupero, ecc# che costituiscono i moduli- sar in questa !ase prevista anche la variabilit della composi"ione del gruppo classe, in rela"ione alle diverse !asi dell'attivit didattica- la mobilit dei docenti ed eventuali compresen"e- l'utili""a"ione dei tempi e degli spa"i+# si proceder quindi alla costru"ione di una batteria di prove per la veri!ica e la valuta"ione !inale delle conoscen"e e competen"e pi& rappresentative indicate come obiettivi del moduloB a# *.

Ciuggi, 0: aprile 0DDD

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G.Domenici, Manuale dell'orientamento e della didattica modulare, Laterza, Bari, 1998, pag.117 IBIDEM, pag.121 IBIDEM pag. 117 IBIDEM, pag.127 !er un appro"ondimento della #ue$tione relati%a alle modalit& di utilizzazione del tempo, $oprattutto po$$i'ili oggi nei nuo%i $cenari aperti dal (egolamento dell)*utonomi, $i %eda G. Domenici, +Il tempo come ri$or$a educati%a. L)orario modulare "le$$i'ile,, in *. *l'erti - G. Domenici, .rganizzazione didattiica e nuo%i programmi della $cuola elementare , /u%enilia, Gg. 1980 !er una puntuale e preci$a de"inizione dei momenti e delle caratteri$tic1e di una progettazione modulare $i rimanda a G.Domenici, Manuale dell'orientamento e della didattica modulare, Laterza, Bari, 1998, in particolare alle pagine 128-1 2. 3i %eda anc1e G.Domenici, L.4a5ola, *.6uagliata, 7ela'orazione elettronica di *.(izzo8 !rogrammazione didattica e progettazione modulare 4D, 4on%enzione Dipartimento di 3cienze dell'Educazione dell'9ni%er$it& di (oma :re - M!I Direzione Generale I$truzione :ecnica, 3cienti"ic ; Educational Management 3rl., (oma, 1997

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