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Te Deum

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Dettagli Categoria: Sussidi Creato Mercoled, 31 Dicembre 2008 13:45 Visite: 2776

Grassetto = sacerdote, diacono o cantore Corsivo = assemblea

oi ti lodiamo, Dio * ti proclamiamo Signore. O eterno Padre, * tutta la terra ti adora. A te cantano gli angeli * e tutte le potenze dei cieli: Santo +, Santo +, Santo il Signore Dio dell'universo. I cieli e la terra * sono pieni della tua gloria. Ti acclama il coro degli apostoli * e la candida schiera dei martiri; le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; * la santa Chiesa proclama la tua gloria, adora il tuo unico figlio, * e lo Spirito Santo Paraclito. O Cristo, re della gloria, * eterno Figlio del Padre, tu nascesti dalla Vergine Madre * per la salvezza dell'uomo. Vincitore della morte, * hai aperto ai credenti il regno dei cieli. Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre. * Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi. Soccorri i tuoi figli, Signore, * che hai redento col tuo sangue prezioso. Accoglici nella tua gloria * nell'assemblea dei santi.

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Te Deum

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Salva il tuo popolo, Signore, * guida e proteggi i tuoi figli. Ogni giorno ti benediciamo, * lodiamo il tuo nome per sempre. Degnati oggi, Signore, * di custodirci senza peccato. Sia sempre con noi la tua misericordia: * in te abbiamo sperato. Piet di noi, Signore, * piet di noi. Tutti: Tu sei la nostra speranza, * non saremo confusi in eterno.

Note sul Te Deum

- fonte dalla rete

L'inno Te Deum laudamus, con cui tradizionalmente ringraziamo il Signore Dio dei benefici da Lui ricevuti, pure se detto "inno ambrosiano", una composizione poetica adesso attribuita con certezza a Niceta di Remesiana, intorno all'anno 400.Originariamente si rivolgeva a Cristo Dio e Signore: "Te (o Cristo) noi lodiamo Dio! Te (o Cristo) noi professiamo Signore!". Successivamente, con l'attenuarsi delle eresie sulla Persona Divina e sulla Divina Signoria di Ges, poco alla volta la piet cristiana lo ha indirizzato al Padre e al Figlio e allo Spirito; infatti, con questa qualificazione trinitaria noi lo abbiamo recepito e a nostra volta lo trasmettiamo.Nella Chiesa cattolica il Te Deum legato alle cerimonie di ringraziamento; viene tradizionalmente cantato la sera del 31 dicembre, per ringraziare dell'anno appena trascorso, oppure nella Cappella Sistina ad avvenuta elezione del nuovo pontefice, prima che si sciolga il conclave.Nella Liturgia delle Ore trova il suo posto nell'Ufficio delle letture, nelle solennit e nelle feste, in tutte le domeniche, nei giorni fra l'ottava di Natale e quelli fra l'ottava di Pasqua. Diversi autori si contendono la paternit testo. Tradizionalmente veniva attribuito a san Cipriano di Cartagine oppure, secondo una leggenda dell'VIII secolo, si sostenuto che fosse stato composto a due mani da sant'Ambrogio e da sant'Agostino il giorno di battesimo di quest'ultimo, avvenuto a Milano nel 386, per questo stato chiamato anche inno ambrosiano.Oggi gli specialisti attribuiscono la redazione finale a Niceta, vescovo di Remesiana (oggi Bela Palanka) alla fine del IV secolo.Dall'analisi letteraria, l'inno si pu dividere in tre parti. La prima, fino a Paraclitum Spiritum, una lode trinitaria indirizzata al La seconda parte,

Padre. Letterariamente molto simile ad un'anafora eucaristica, contenendo il triplice Sanctus. da Tu rex glori a sanguine redemisti, una lode a Cristo Redentore.

L'ultima, da Salvum fac, un seguito di

suppliche e di versetti tratti dal libro dei salmi. La sua recitazione facoltativa. Solitamente viene cantato a cori alterni : Sacerdote o celebrante e il popolo.

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