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Corsica Adventure 2012

PREFAZIONE
Corsica Adventure 2012 In questa vacanza avrei voluto, come facevamo con Francesca nei nostri primi viaggi, tenere un diario per noi su un Moleskine, ma dopo i primi tentativi in cui nessuno di noi aveva voglia di scrivere ho iniziato a buttare gi alcune righe sulla app Moleskine per ipad per avere traccia di quello che facevamo. Le prime due giornate le ho pure riportate sul mio blog su tumblr (http://antoncino.tumblr.com/) . Purtroppo sulla app Moleskine o sono imbranato io o ci sono dei problemi e non riuscivo ad inserire le fotograe.. e quindi piano piano ho deciso che la via del mio primo ebook x ipad era la migliore, una cosa che mi aiuter poi in un progetto che ho e che sto iniziando a portare avanti! Alch ho deciso di scrivere le nostre avventure (nel nale vedrete che non ho esagerato con questo sostantivo!!) sia come traccia per qualcuno che debba affrontare viaggi simili che come ricordo di una vacanza meravigliosa ed unica dal primo allultimo giorno! Una vacanza unica perch a 38 anni, con
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Bastia Algajola

Porto ed il suo golfo!

Evisa!

una moglie al seguito e con voglia di relax assoluto non sono in molti quelli che decidono di partire per una vacanza su una moto politicamente scorretta come un KTM di alcuni anni fa, una moto che quando acceleri riesce a far ribollire il sangue per strada come in fuoristrada... molto pi facile come fanno in molti, ci si compra un GS della BMW e si mettono le gomme da fuoristrada perch fa co... visto che poi di fare fuoristrada non ci pensa praticamente nessuno. E invece i km alla ne sono stati tanti, i bagagli nonostante i bauletti non molto capienti sono addirittura risultati eccessivi e tutto andato alla perfezione, anche il nale a sorpresa si pu dire che... ci ha fatto apprezzare un altro pezzo di Corsica e in fondo in fondo... ha aumentato la suspense!

CAPITOLO 1

Sabato 21 luglio

Finalmente si parte! Dopo un cambiamento dellultimora nei nostri programmi.. ci siamo!!!! Direzione Corsica, dove con Francesca non eravamo mai stati insieme! Moto carica, bagagli ottimizzati e.. si parte!! Ovviamente il meteo non promette niente di ottimo ma.. pazienza!

1 G I ORN O

Pronti... via!!

In partenza da Livorno! Primo giorno di viaggio, Siena Livorno con immancabile la sulla pili dovuta a.. Niente come al solito! incredibile vedere come dietro ad ingorghi di km a volte non ci sia assolutamente niente!! Arrivati 30 minuti prima dell'ora canonica di anticipo richiesta ci siamo parcheggiati, in attesa del traghetto, accanto ad un austriaco con un vecchio cbr. Pochi minuti ed arriva un ktm 990s blu, la sola moto che mi piace pi della mia come colori ma.. Moto ad iniezione.. Da ragazzi!
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Si parte tranquillamente in super orario, traversata ottima, un po' di onda lunga, un ottimo linea blu sulla RAI e tanta ignoranza italica a giro, come un babbo che, al passaggio tra Capraia e Gorgona, risponde con accento milanese a suo glio che chiedeva che isole fossero: saranno l'Elba ed il Giglio! Sarebbe stato da applausi e da lanciarlo in mare a cercare la Costa Concordia!

Un simpatico fuori programma c' stato quando, dopo sguardi un po' interrogativi sul tipo "ma sar lei? Ma sar lui?" mi butto e saluto una ragazza.. Viviamo a 50 metri di distanza da 20 anni! Piccolo il mondo, eh?? Si arriva in perfetto orario a Bastia e Tina, dopo aver conosciuto l'asfalto sardo, elbano, ligure e toscano, esce dai conni e scende nalmente anche in Corsica! Primi km con la direzione dettata dalla scelta pi razionale, allunghiamo un po' ma passiamo dalle strade pi grandi e scorrevoli. Decisione condivisa e condivisibile.. Per 20 km... ma poi, all'ennesimo bivio per Saint Florent la decisione presa. Si taglia x stradine interne! Un panorama unico, fatto di rocce, gole e macchia plasmata dal vento, con curve meravigliose ed asfalto granuloso, con a centro strada una beffarda linea tratteggiata che autorizza sorpassi che nemmeno Alonso tenterebbe.. secondo me le hanno tratteggiate per risparmiare sulla vernice!! La strada per arrivare ad Algajola tortuosa, a tratti esaltante, le gomme di Tina si lasciano andare a curve rotonde e morbide in scenari da togliere il ato, il bicilindrico romba allegro e regala

momenti di adrenalina pura nei sorpassi delle poche auto che troviamo. Un bicilindrico 950cc a carburatori sa regalare accelerazioni e riprese degne di supersportive blasonate! Montagne, gole, laghi e rocce si alternano in un gioioso susseguirsi di scenari. Sono km molto "lunghi", le medie sono lente e, nonostante la voglia di arrivare a destinazione, la strada sembra non nire mai! D'accordo con Francesca decidiamo di provare a tirare no all'arrivo nonostante la stanchezza si faccia sentire. Finalmente la strada di montagna termina dopo una quarantina di km e ci lasciamo alle spalle i paesaggi "dolomitici" per arrivare nei pressi di Ile Rousse, la strada a 2 corsie ci sembra una autostrada, il paesaggio quello che cercavamo, brullo ed a picco sul mare. Nonostante la stanchezza si faccia sentire (dopo 2 anni in cui Tina era usata a mo di scooterone e noi ci eravamo abituati al comfort del subarone) qualche tappa per le foto la facciamo, senza scendere per paura di non avere la forza x risalire ed arriviamo a destinazione anche senza navigatore (iphone senza piano dati estero e gps volutamente senza cartograa francese) grazie ad una cartina con pochissimi dettagli.

Sono o non sono un Ufciale dei par specialista topografo??? L'hotel Stella Mare il pi carino del paese, credo il solo tre stelle, troviamo conferma alla scelta anche nella guida Michelin (l'avevo trovato io su internet, non avevo dubbi, ormai sono un professionista in materia!) e lo troviamo senza problemi, in fondo al paese in posizione rialzata domina il golfetto.

rossatra serale il castello di origini genovesi (1475), che ricorda il fortino di Camogli, e un tramonto sul mare come non ne vedevamo da anni! La cena oggetto di brevissimo processo decisionale. Ristorante U Castellu, in posizione strategica a 50 metri dal promontorio da cui ci siamo goduti il tramonto e con una coppia di cantanti corsi che rallietano i commensali. Cibo ottimo, spesa in linea con le attese, vino ros fattoria Torraccia. La giornata volge al termine, giusto il tempo di scendere in spiaggia e godersi la via lattea e una innit di stelle dal lungomare buio. Questa prima giornata corsa da 10 e lode!!

Giusto il tempo di mettere Tina in garage, rinfrescarsi in camera, scaricare i bauletti compiacendoci della lucida razionalit dei nostri scarni bagagli e siamo gi in paese a fotografare con la luce

CAPITOLO 2

Domenica 22 luglio

Preso possesso dellalbergo iniziamo ad ambientarci ad Algajola e dintorni! Primi bagni corsi in un mare cristallino

2 G I ORN O

Si inzia con il mare!

La spiaggia di Algajola

La domenica inizia con il pezzo forte dell'hotel, plurisegnalato su tripadvisor, la colazione vista golfo! Una terrazza vetrata infatti offre una visuale bellissima per iniziare la giornata! Dopo uno spuntino sostanzioso ci avventuriamo in spiaggia e, un po' x trovare un posto che ci andasse a genio, un po' per godersi i sassolini minuscoli che ci solleticano sul bagnasciuga.. Arriviamo quasi a ne spiaggia, dopo pi di un km di camminata resa

faticosa dal tipo di sabbia che ci fa sprofondare. Un maestralino splendido ci salva due volte, la prima non facendoci sentire troppo caldo permettendomi di ustionarmi i polpacci in santa pace, la seconda tenendo a qualche km da noi le nuvole nere e minacciose cariche di pioggia che restano nell'interno! Il maestrale tiene alte le onde e cos Francesca ha la gioia di essere sbatacchiata in terra in uno dei suoi primi ingressi e io dopo tanti
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anni riesco a dare una bella "gozzata" di acqua salata come non davo da anni. So' soddisfazioni... ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! La giornata scorre veloce e ci regala pompieri che passano con uno strano mezzo tipo baywatch riempiendo di sassolini tutti i vicini, alcuni folli in parapendio che si lanciano dalle montagne per atterrare in spiaggia, molti surfers che si ribaltano allegramente nelle onde, bambini a rischio annegamento nell'indifferenza dei genitori e poco altro per fortuna visto che cercavamo esattamente questo tipo di vacanza. Premio della giornata alla mia nikon
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Coolpix AW100 subacquea, antiurto e con GPS (ne volevo di pi??). Mi manca la mia da D60, ma fare le foto in mezzo al mare, pur non essendo il giorno giusto x la fotograa subacquea viste le onde, tanta roba. In pi il gps mi da tutta una serie di statistiche come il fatto che siamo a soli 200 km di strada da casa.. E io in moto ne ho fatti 260 di tachimetro senza contare ovviamente il traghetto.. Sarebbe bello andare sempre in linea retta!!

Rientro in albergo dopo una pausa gelato/crepe visto che abbiamo saltato il pranzo giusto in tempo per scoprire che l'aria

condizionata della camera, dopo 2 ore... Perde acqua su una presa elettrica!! Per fortuna mi sono chiesto cosa fosse quel rumorino prima di vedere le scintilline!!

La cena della seconda giornata volutamente over the top, ristorante "beau rivage", il migliore di qua, terrazza 3 metri sopra la spiaggia, tramonto nuvoloso davanti a noi con seguito di temporale con fulmini in mare aperto, pesce freschissimo e un vino bianco corso fruttatissimo che fa sembrare spento un traminer. Il conto alto ma in linea con le aspettative, il ristorante consigliabile a chi voglia abbandonarsi ad una serata molto particolare, di quelle che si ricorderanno per anni visto il panorama che copre dal Castellu a ne spiaggia!! Se si cerca il risparmio.. Meglio cenare altrove!! Il rientro allalbergo tranquillo, ci mettiamo sugli scogli e stiamo a guardare i fulmini che cadono in lontananza in mare. La potenza della natura impressionante, ci sono saette che cadono ogni 10/15 secondi.. lungo la strada iniziamo a preoccuparci sulla giornata di domani e su cosa fare in caso di temporale!

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CAPITOLO 3

Luned 23

Le previsioni non ci danno scampo e cos cambiamo i nostri programmi ben volentieri! Non prendiamo nemmeno una goccia ma solo un gran vento che, nellabitato di Calvi arroventato dal sole.. ci sta proprio bene!!

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3 G I ORN O

Meteo francese bocciato!!

Il tramonto ad Algajola, le nubi sembrano allontanarsi! La giornata inizia bene ma nessuno di noi due ha il coraggio di aprire le tapparelle di camera.. Il meteo gi dalla partenza dall'Italia segnalava per oggi la presenza di pioggia nella nostra zona, sensazione confermata dalle richieste fatte su "la mto" ai locali il giorno precedente. Che fare quindi se si in moto in vacanza estiva ed il meteo mette pioggia? La soluzione pi semplice di quello che si creda e arriva da Francesca. Si potrebbe prendere il treno ed andare a Calvi con quello! Rinfrancati dal piano B di giornata apriamo le nestre. Lato Ile Rousse nerissimo, interno nerissimo, lato mare aperto, meglio del previsto. La colazione la stessa gioia del giorno prima, con marmellate e yogurt degni di un 4 stelle e nel non saper decidere tra dolce o salato.. Assaggio tutto!!!

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La proprietaria dell'albergo ci fornisce gli orari del trenino, un salto in camera e siamo pronti, si prende il mezzo di traposrto che ieri mi ha fatto impazzire.. Volevo fotografarlo ma non sono riuscito a farlo come avrei voluto perch arrivava sempre quando ero in mare! Il marciapiede della stazione di Algajola in via di riempimento, il treno a due vagoni gi bello pienotto ed il viaggio di una mezz'oretta lo facciamo in piedi, tra cale e calette baciate dal sole.

Probabile x fortuna, visto che metteva pioggia no alle 17 e per ora sembra che il sereno regga. Arriviamo cos con tutta calma a Calvi accompagnati dal gioioso sferragliare di un treno pi lento di un ciclomotore e dalle poderose quanto inutili sgassate del macchinista. Il panorama della Fortezza di Calvi che emerge dal mare azzurro mentre ci avviciniamo da 10 e lode, non appena arrivati in paese ci buttiamo tra le botteghe per la gioia di

Francesca alla ricerca di..tutto e niente! Che il meteo francese che non ci dava scampo abbia toppato?

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La giornata di sole con nuvoloni minacciosi in agguato ha probabilmente invogliato molti turisti a fare come noi e il centro affolatissimo quindi, dopo aver visitato alcuni negozi, ci dirigiamo alla fortezza. Arrampicandosi verso la vetta troviamo due ragazzi in divisa davanti ad un grande portone ed entriamo incuriositi a capire cosa ci fosse all'interno. Museo della Lgion trangre, con uno speciale sui paracadutisti con sede a Calvi che festeggiano il loro sessantesimo anniversario. Per uno di quei casi del destino indosso la mia maglietta comprata a Pisa nel 1997 davanti alla SMIPAR in occasione delle selezioni per entrare nei par con scritto a tutta schiena PARACADUTISTI FOLGORE e con lo scudetto della Brigata pi bella del mondo sul petto. I due ragazzi mi guardano incuriositi e abbozzano un sorriso; chiss se sanno che per la Folgore il 2012 il settantesimo anniversario di qualcosa di importante.. 10 anni prima della fondazione del loro reggimento la Folgore si immolava tra le "sabbie non pi deserte" di El Alamein, in Egitto, riuscendo a coprire la ritirata delle truppe italotedesche coprendosi di gloria agli occhi di tutto il mondo. La leggenda dei "Leoni del deserto" ancora viva nei militari di ogni esercito. Riprendiamo il cammino salendo verso il centro della fortezza,

sferzata da un vento che ha carattere di bora; arriviamo alla chiesa del borgo e, dopo averla visitata, ci sediamo in un salone da th di fronte con vista strepitosa sul golfo oltre Calvi. Torniamo in gi dopo essersi rilassati un po' mentre il tempo, pur non lasciando spazio alla pioggia, si rovina ulteriormente; su di noi si addensano nubi cupe e allora decidiamo di rientrare prima del previsto ad Algajola. Nuovo tragitto in treno, stavolta seduti dopo un assalto all'arma bianca ai pochi seggiolini, e dopo una bella ronfata in hotel troviamo il tempo per una nuova girata per il paese terminata con una bella birra Pietra ghiacciata su di una terrazza sul mare. In anticipo rispetto ai nostri orari soliti ci dirigiamo al ristorante 'la vieille cave" che ci era entrato nell'occhio n dal primo giorno. Cibo ottimo, un ros grigio da urlo, pesce x Francesca e gatellu per me. Servizio velocissimo, cibo ottimo e alle 20,30 siamo pronti per goderci il tramonto in pole position sotto al Castellu! Tramonto splendido velato da nuvole rosa ed indaco (che colore ? Non l'ho mai capito!! Se un violetto ok!!), una mezz'ora abbracciati come due danzatini quindicenni sulla panchina in compagnia del rumore del mare sugli scogli e si torna in albergo presto, domani partiamo e voglio essere al 110%!!
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INFO GENERICHE

Algajola

Alcune informazioni e note sulla prima delle nostre due destinazioni.! In foto: il castello genovese di Algajola al tramonto Spiaggia bellissima esposta precisamente verso nord est, direzione da cui arriva per la gioia dei surfers il Maestrale, con una buona presenza di alghe che per non disturbano, da qui immagino che venga il nome. Paesino carinissimo davvero, con tutto concentrato in 60/70 case ed edici; una ventina sono hotel, bar o ristoranti. davvero il posto ideale per chi come noi si vuole riposare e rilassarsi arrostendo al sole. Tra l'altro la spiaggia fatta da sassolini piccoli perfetta per ripulirsi velocemente all'uscita dalla spiaggia. Vicinissimo a Calvi ed Ile Rousse dove invece c' pi vita per i pi agitati.

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CAPITOLO 4

Marted 24

Si riparte direzione Porto, una strada meravigliosa fatta da calette e rocce a picco sul mare fa da sfondo ad un trasferimento che sulla cartina sembra corto ed invece.... richiede un sacco di tempo!

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4 G I ORN O

On the road again!

Finita la prima parte della vacanza siamo di nuovo su Tina per raggiungere Serriera, seconda destinazione della vacanza, nel golfo di Porto. Io continuo a maledirmi per non aver portato la reex ma onestamente non era proprio possibile... Nuova sveglia con colazione annessa e siamo pronti a partire! Bagagli e bauletti pronti in pochi minuti, giusto il tempo di salutare e ringraziare i proprietari dell'hotel Stella Mare, di caricare Tina, ferma da due giorni in garage e ci siamo, salutiamo Algajola, localit che consiglierei a tutti, con la solita malinconia di quando si lascia qualcosa di bello ma... Citazione da diario di sedicenne da Sant'Agostino "il mondo un libro e chi non viaggia ne vede una pagina sola" quindi giriamo pagina! Con la cartina pi dettagliata della Corsica acquistata allo shop tutto si fa pi facile e capisco la strada da fare senza problemi n possibilit di errore, direzione Calvi per la strada costiera! Nel viaggio verso Calvi costeggiamo la ferrovia che abbiamo gi percorso e passiamo davanti alla caserma dei par lgion come li
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chiamano qua proprio mentre passa un G222 a bassa altezza, sembra impossibile che voli da quanto lento! Nuovi ricordi si ripropongono, il mio primo lancio da un "G" dopo i primi dal C130, SPETTACOLO, grazie al deettorino sotto allala ti godi tutta la bellezza di essere il primo alla porta! Traversato il paese di Calvi in moto parte la strada litoranea e tornano i ricordi classe 1992, rivedo le stradine che portano alle calette a pochi km da Calvi, percorse come passeggero della panda 4x4 accanto a mia sorella, che ricordi! Purtroppo il camping "le clos du mouon" in cui sostammo allora stato chiuso e una rete metallica impedisce di entrare nonostante dalla strada sia visibile tutta la viabilit e le strutture che portavano al mare. In tempi di tripadvisor immaginavo che avrebbe avuto vita breve trovandosi a 500 metri in linea d'aria dal poligono dei par della Legione Straniera, ricordo ancora il salto nel lettino fatto alle 6 quando sentimmo che iniziava una esercitazione con elicotteri e colpi di mortaio senza che nessuno ci avesse avvisato della cosa! Da Calvi a Serriera l'esperienza di viaggio si fa sempre pi coinvolgente; il bicilindrico a carburatori scoppietta gioioso, le sospensioni WP su cui ho fatto un lavorone di setup seguono tutte

le irregolarit della strada senza mai andare in crisi nonostante l'asfalto sia a tratti in condizioni devastate, i sorpassi sono frequenti e divertenti ed i panorami lasciano a bocca aperta; la strada a strapiombo su di un mare con colori da cartolina, le curve sembrano disegnate da Kevin Schwantz, con chicanes e staccate degne di Assen! Viaggiare in moto in coppia una esperienza che o si ama o si odia e per odiarla si devono aver vissuto esperienze negative magari a causa di piloti un po' troppo spericolati perch una cosa che naturalmente da amare. Dico questo perch non si pu non amare la sensazione di libert, di comunione con la natura e di leggerezza che si ha in moto. Si resta inebriati dagli odori che si susseguono, in questo caso di macchia mediterranea "calda", di co, di eucalipto, di asfalto, di vento di mare e da queste parti di incendi pi o meno recenti. un alternarsi di sensazioni, di stati d'animo che cambiano con il passare dei km, trascorsi in tre (io ci conto anche la moto), abbracciati ma da soli. A me capita di canticchiare (questa vacanza mi vede con "piazza grande" di Dalla sempre in testa), pensare, ragionare, carezzare magari un ginocchio di Francesca ed abbandonarmi totalmente all'esperienza di guida solo nei tratti pi guidati. Facciamo alcune soste solo per non affaticarsi inutilmente
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visto che non abbiamo orari, alcune tappe vanno fatte senza discutere e le detta il paesaggio, come quando dalla strada realizzo che il borghettino che vediamo a meno di un km in linea d'aria dall'altra parte del golfo Girolata, uno dei posti pi carichi di leggenda della intera Corsica, covo di pirati per decenni prima che i genovesi non riuscissero ad individuare questo micro golfo ed a debellare denitivamente la pirateria dai mari della Corsica. Ripartendo sento un brivido, mai stato cos vicino ad un covo reale di pirati, per me che sono cresciuto leggendo Salgari e l'isola del tesoro una emozione forte. I km si susseguono stancamente, a ne viaggio saranno solo una novantina.. Siena-Prato.. Ma ci abbiamo messo 2 ore e mezzo!! Finalmente riappaiono i cartelli (non che si possa sbagliare strada.. Ce n' una sola!!) e scopriamo di essere a pochi km da Porto e in prossimit di Serriera, nostra meta. Arriviamo cos un po' bolliti all'albergo, molto carino, a 300 metri dalla spiaggia di Bussaglia, la pi nota di questa parte del golfo di Porto. Camera carina, proprietari gentilissimi e dopo aver parcheggiato al riparo Tina la denudiamo per la prima volta di tutte le sue borse. L'hotel Stella Marina ci piace "a pelle", semplice e pulito, la spiaggia di Bussaglia ancora di pi, in sassoni che diventano sassolini mano a mano
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che ci avviciniamo al bagnasciuga. L'acqua ghiacciata ma mi tuffo e gioco a fare il sireno con la maschera e la macchina fotograca per 25 minuti prima di riuscire a convincere anche Francesca, che mi segue e sta con me a guardare fondali e pesciolini per quasi mezz'ora godendosi il rumore dei sassolini che rotolano nelle onde. ! Poi sonnellino, lettura e mentre la giornata volge al termine! colgo l'occasione di un bar in spiaggia per ipadizzarmi mentre Francesca dopo la pausa birra torna in spiaggia sotto un cielo nalmente non pi velato, come non si vedeva da domenica. Nuovo bagno e ! la serata nisce al ristorante dell'albergo, non abbiamo voglia di muovere ancora Tina e una cenetta a 20 metri dalla camera ci sta tutta!! Il ristorante dell'albergo ottimo, con menu interessanti di carne e di pesce.. E siamo ancora pi convinti della scelta fatta. Qualche minuto di fresco in terrazza e siamo a nanna!!

CAPITOLO 5

Mercoled 25

Secondo giorno a Porto, la svolta della giornata prendere la barca che ci porter nella riserva di Scandola ed a Girolata; pomeriggio nella spiaggia del paese. Giornata da 10 e lode in mezzo alla natura pi aspra di Corsica.

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5 G I ORN O

Il golfo dei Pirati!

La Torre Genovese di Girolata, costruita una volta debellati i pirati dalla zona; ancora oggi comprensibile come il golfetto di Girolata fosse una postazione invisibile e molto riparata per i pirati di Corsica, di origine spagnola e marocchina. Per la prima volta dormo no alla sveglia, che abbiamo messo alle 8,45, inizio a rilassarmi! 5 minuti dopo il risveglio ci bussa la donna delle pulizie, tutt'altro tipo di clientela rispetto ad Algajola dove scendevamo per fare colazione alle 9 ed eravamo primi!! Ringraziamo per l'efcienza ma chiediamo 5 minutini per prepararsi. Il programma di giornata prevede un salto a Porto di prima mattina per fare approvvigionamento di acqua e per capire cosa fare! Se Porto ci piacesse infatti niente ci vieterebbe di passarci la giornata, altrimenti si decider il da farsi! La proprietaria dell'albergo ci dice che siamo a 5/10 minuti dal paese e di goderci la giornata, con un cielo azzurro che ci accompagner! Riprendiamo Tina, che ha passato la notte con un K1200S bmw, la sola moto che comprerei della casa tedesca. Partiamo e dopo nemmeno un km nuovo tuffo nel passato.. Le mucche in mezzo di
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strada come nel 1992!! Ce ne sono due con un vitellino che ci guardano passare per nulla spaventate! Poche curve e siamo in paradiso, la strada si restringe tanto da permettere a stento a due auto di scambiarsi e sotto di noi il golfo di Porto ci regala fondali incredibili, di quelli che nemmeno photoshop pu ricreare! Solite soste per fare 2000 foto e in 10 minuti siamo a Porto. Paesino poco visibile dalla strada e dal mare, dietro alla enorme rocca che sovrasta il porto che essendo il Porto di Porto un Porto al quadrato!!!! . Ahahahahahaha. Non eravamo nemmeno scesi di moto e la giornata era gi segnata. Scendiamo al volo davanti a "Nave Va", un baracchino in cui vendono biglietti per girate in barca nel golfo. Giusto il tempo per guardare l'ora e decidiamo. Sono le 10,05, alle 10,30 parte il giro per la riserva di Scandola e per Girolata, con sosta a terra! Chiudo il lucchettone della moto, sistemo Tina ed i caschi mentre Francesca compra la immancabile bottiglia d'acqua! Arriviamo cos nel centro di Porto lungo la Fiumara. Mi viene in mente il mare nostrano con le sue 5 vele.. Saranno meritatissime per i canoni delliniziativa ma il confronto impietoso.. Qui di vele ce ne vogliono una ventina.. Anche la umara azzurra e trasparente.. Come la Bruna.. Pi o meno!! Saliti in barca (il tour di 3 ore, 37" a cranio) e constatato che abbiamo a caso scelto uno dei migliori mezzi ci accomodiamo a poppa pronti per partire. Uscire dal porticciolo splendido, la rocca vista dal basso mostra tutta la sua imponenza e ci accompagna nell'ingresso nel golfo. La navigazione viene fatta a velocit di crociera di 33 km/h circa (lo sapevate che sono autistico e che in vacanza non mi muovo senza il mio gps Colorado 500 della Garmin???) direzione nordovest per doppiare il capo oltre

Girolata; arriviamo cos alla riserva naturale di Scandola, patrimonio dell'umanit in cui si trovano alghe e specie animali rarissime; ci troviamo cos davanti la vera faccia della Corsica. Rocce vulcaniche tra il rossastro, il nero ed il verde, macchia mediterranea bassissima per i forti venti, golfetti con acqua

cristallina. Questa la Corsica che volevamo noi!! Con la barca ci muoviamo tra corridoi nella roccia, crepacci ed isolotti; sulla punta pi occidentale della Corsica c' una torre genovese che serviva sia per segnalazione che per avvistamento

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pirati. buffo pensare che anche qui sia l'Italia ad aver fatto la storia! Dopo aver navigato a lungo rientriamo verso Girolata e mentre ci avviciniamo il comandante ci fa passare in una piccola caletta, chiamata cala della morte visto che i pirati lasciavano morire in questa gola inscalabile gli equipaggi incatenati delle barche da loro razziate. Mentre ci avviciniamo a Girolata capiamo perfettamente come mai sia stata scelta dai pirati come base, completamente coperta alla vista, in una baia esposta ad ovest ma dietro ad una insenatura.. Le navi dei pirati erano sia nascoste alla vista che al riparo dal mare visto che non sicamente possibile che ci sia mare grosso nell'insenatura. Scendiamo a terra x un rapido giro fra le botteghe sulla spiaggia, abbiamo solo 25 minuti e ci sediamo in un bar ristorante che ci fa perdere tutto il tempo a nostra disposizione x una orangina ed una lemonade. Alla ripartenza scopriamo che da essere in 25 circa.. Siamo rimasti in 6.. Teoricamente non si sarebbe potuto scegliere la barca x il rientro.. Ma la gente lo ha fatto. Anche se stata breve, questa sosta piratesca mi piaciuta molto, appena rientro far sformare tantissimo i miei nipoti dicendo loro che sono

stato in un vero covo di pirati!! Il rientro a Porto ci ruba una ventina di minuti e ci dirigiamo in spiaggia, oggi il calore insopportabile senza rinfrescarsi. La spiaggia di Porto con poca sabbia e con tanti sassolini arroventati, ad una estremit c' la umara/porticciolo e dall'altra rocce verticali utilizzate da scalatori come vere e proprie salite attrezzate. La spiaggia di Porto dimostra, come se ce ne fosse bisogno, che il vincitore dell'estate 2012 il Decathlon.. Un trionfo di oggetti kipsta, quechua, tribord ecc ecc.. L'unico non contento sono io, che mi ero comprato al Decathlon dopo anni di miei riuti morali le scarpine di gomma x entrare in acqua.. Le avevo prese dallo scomparto 45-47 e mi ritrovo col 44/45... Con il leatherman riesco ad aprirle tagliando il "collo" x entrarci con i miei piedini di fata ma sono onestamente troppo piccole.. Un bel vaffa a chi non a rimesso a posto a Colle ci va tutto!! Il pomeriggio vola ed anche il ritorno in moto a Bussaglia, non senza aver acquistato una tonnellata d'acqua a prezzi umani allo SPAR. Giusto il tempo di arrivare in spiaggia a prenotare il ristorante Mare Chiare alla spiaggia di Bussaglia e torniamo in albergo.

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Alle 20 ci presentiamo al ristorante dove la cameriera, molto giovane, ci ha preso in simpatia, ha un nonno di Arezzo ed stata a Siena!! Cena di pesce meravigliosa a prezzo contenuto visto quanto e cosa abbiamo mangiato ma la cosa indescrivibile assistere al tramonto in spiaggia. Il sole infatti scompare relativamente presto dietro alle montagne ma per un'ora circa sono le rocce attorno a noi a dare spettacolo cambiando colore con il trascorrere del tempo.

Al nostro arrivo le rocce infatti erano beige e grigie, mano a mano che il sole cala i colori sono diventati sempre pi sanguigni e saturati per nire con tutte le rocce tra il rosso e l'arancio con un elevatissimo grado di contrasto. Un panorama unico a cui seguito un lento ritorno alle colorazioni naturali, uno dei pi bei tramonti mai visti anche se non abbiamo visto direttamente il sole, ma questo maestoso scenario!

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CAPITOLO 6

Gioved 26

Oggi la strada ci porta a visitare quella che tutti concordemente indicano come la parte pi spettacolare del golfo di Porto, fotografato sopra. I calanches. Un panorama che ci lascia onestamente senza ato..

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6 G I ORN O

Calanches.. che spettacolo!!

I calanches de Piana, patrimonio dellumanit tutelato dallUnesco, dove cielo e mare sono divise da rocce marroncine che cambiano colore durante il giorno e al colore del sole prendono tonalit esaltanti. La decisione sul da farsi arriva di nuovo di prima mattina visto che, a ne colazione, chiediamo consiglio al personale dell'albergo. Chiedendo quale spiaggia sia la migliore tra le due pi vicine.. Ce ne viene indicata una terza lontana e noi accettiamo di buon grado!! La spiaggia di Arone, alcuni km dopo ai mitici calanches de Piana! Il programma originario era quello di fare giornata nei dintorni
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per poi dirigerci verso Piana a fare cena l al tramonto, visto che i calanches a quell'ora sono indicati come strepitosi da tutte le guide. Ma in vacanza i programmi sono spesso soggetti a variazioni e noi facciamo in modo che capiti molto spesso e volentieri! Si sale in moto con bagagli "ottimizzati", mai come questa volta abbiamo fatto un buon lavoro in tal senso durante tutta la vacanza, e superiamo Porto. I calanches arrivano dopo

alcuni km in salita in cui Tina ha bisogno della ventola a ripetizione per smaltire il calore; 35/40 km/h in salita tra prima e terza con 28' non sono indicatissimi per il raffreddamento del motore! La prima roccia che vediamo una testa di cane, poi ne vediamo molte ! altre che, con molta fantasia, possono somigliare a.. Tutto! La strada torna a farsi strettissima ed a picco sul mare. Ci sono rocce dappertutto, sopra e sotto di noi, sono i calanches! Una zona brulla in cui le rocce granitiche appuntite nascono in un mare azzurrissimo e si stagliano verso il cielo altrettanto cristallino. La strada un budellino nel mezzo alla roccia, ogni curva superata un nuovo scenario che si apre davanti a noi. Nelle poche piazzole che troviamo la pausa foto d'obbligo, stando attento a non avvicinarmi troppo al vuoto per non far morire d'infarto la moglie. Dopo l'ennesima curva in cui abbiamo difcolt a scambiarci in moto con una macchina in senso contrario arriva la sorpresina. Un bus turistico in direzione Porto... Per fortuna lo troviamo in un punto in cui ci scambiamo ma mi sembra una follia farli passare da questa strada e una volta a casa scriver sia al comune di Porto che a quello di Piana, almeno che vengano usati pulmini da 9!!!!

Giusto il tempo di maledire i dementi che vanno in bus in una strada del genere e ci imbattiamo nei sopracitati dementi scesi dal bus che li attender a ne zona turistica.. In mezzo di strada, a gruppetti a correre, scherzare e fotografare. Inutile dire che due hanno le maglie del Napoli, uno dell'inter e molti di loro hanno zaini invicta, ormai quasi in disuso per tutti ma chiaro segnale di italianit! Bravi ragazzi... Tutto sommato ci si passava bene... Complimenti, facciamoci riconoscere!! Passato l'abitato di Piana, usciti dalla zona dei calanches in cui torneremo al tramonto, in direzione Arone la strada si fa pi larga, meno trafcata e semplicemente divina da fare in moto. Fino ad oggi le strade migliori percorse in moto nella mia 19ennale esperienza di patentato a due ruote sono il Muraglione, Bocca Trabaria e Bocca Seriola x ci che rappresentano, il Passo del Bracco e la Bosa-Alghero x il panorama che pensavo unico. Qui meglio, e parecchio... Curve morbide con visuali da cartolina, chicanes e asfalto granuloso e molto recente, un sogno!! Ci fermiamo alcune volte a fotografare il panorama, da un punto vediamo tutto Il Golfo di Porto da Scandola in gi. Lo spettacolo ci toglie il ato,

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avr fatto 100 foto! Quando torniamo alla moto troviamo un olandese che ci fa 10 minuti di complimenti per Tina, il nostro supermezzo KTM, x lui molto originale visto che , parole sue che faccio mie, "in corsica sembra di essere da un concessionario bmw"!! Ripartiamo e Tina inorgoglita dai complimenti coglie l'occasione, dopo poche curve, di tossicchiare e sputacchiare un po', non per la prima volta nella vacanza. Al ritorno si guadagnata una tappa da "san marco bellini" per un checkup completo! I carburatori, che garantiscono una erogazione molto pi brutale dell'iniezione come piace a me, a volte necessitano di attenzioni! Arrivati ad Arone lo spettacolo bellissimo. Una spiaggia di sabbia na in un golfetto meraviglioso. Parcheggiamo a 5 metri dalla spiaggia (altro motivo x cui adoro la vacanza in moto!!), ci mettiamo comodi alle 11 abbondanti e no alle 17 passate.. Il nulla, solo bagni e sole! A questo punto ci assale un certo languorino e allora ci mettiamo alla ricerca di "panin". Con la sfortuna che ci contraddistingue al caf de la Plage, a 50 metri dagli asciugamani, non fanno panini ma generiche "salades". Tocca accontentarsi di un tortino di granchio e di insalatina di langoustines... Che peccato! Prezzo in linea con le aspettative,

cortesissimi e con wi libero! Peccato non averci pranzato e/o cenato! Nuova ronfata in spiaggia no alle 19,30 orario di rientro per riprendere la programmazione originaria giornaliera, tramonto a Piana! Si riparte ed di nuovo un trionfo di colori, odori e tornanti; arriviamo a Piana per carico e scarico liquidi ma decidiamo di proseguire perch dal paese non siamo sicuri di vedere il tramonto no in fondo. Le rocce granitiche che ci circondano una volta ripartiti passano dal marroncino originario ad un giallastro, iniziando a virare verso l'arancione per la luce del tramonto. Arriviamo nella zona dei calanches, bacio di rito sotto la roccia a cuore, altre 100 foto nella speranza di cogliere il colore vero delle rocce (d60 mi manchi!!) e si riparte, direzione barrino "le roches bleu" lungo la strada. circa a met della zona dei calanches, ci accoglie un omino che all'inizio vorrebbe appiopparci la cena solo perch siamo seduti in un tavolino da "formula 2" bar e cena, in seguito, quando ci accomodiamo in un tavolo ad un metro ma che da "formula 3", solo bar, ci porta di buon grado un Pastis ed una

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Orangina mentre scattiamo altre 50 foto al disco arancione che sta iniziando a nascondersi dietro al mare Nel frattempo attorno a noi un trionfo di colori, il verde della

Ripartiamo abbracciati in moto godendoci l'imbrunire ed il fresco serale grazie alla nostra motona il cui rombo scoppiettante sta diventando la colonna sonora della vacanza. ! Rientramo cos verso Porto prima e verso l'albergo poi, salutando le nostre amiche mucche che ruminano lungo strada e decisi a fare una giornata con salto di cena, a volte si perdesse un etto...

macchia, il rosso del granito al tramonto, il blu ormai scuro del mare... Da brividi! L'omino quando ripartiamo si rivela molto cordiale, a differenza di prima.. Sar stata la mancia??? Probabile..

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CAPITOLO 7

Venerd 27

Facendo di testa mia la giornata la passiamo in una caletta che sulla carta sembra dietro langolo e che invece impieghiamo quasi un quarto dora a raggiungere. Un altro pezzo di paradiso di questa vacanza corsa!

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U Caspiu

Quello che vedete in foto per me stato un compagno di gioco per circa una mezzora.. un bel gronco innocuo.. o forse no?

Penultima giornata di mare, incredibilmente non siamo morti di fame durante la notte pur avendo saltato la cena e ci buttiamo sulla colazione a capo tto. I programmi della giornata li faccio io senza consigli, in moto destinazione Partinello, pochi km, e poi spiaggia U Caspiu. Segnalata anche sulla guidina Michelin, vista dall'alto mi era piaciuta molto! Poche curve e siamo in spiaggia, un quarto d'ora
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di strada in tutto, poca gente, moto parcheggiata all'ingresso in modo tale da averla sempre sotto controllo; vedere il suo occhione da ciclope facendo il bagno mi rassicura parecchio viste le storie che si sentono sui furti di moto in questa isola! Mi immergo subito, acqua tiepida, spiaggia di sassolini e sabbia in mezzo ad un golfetto roccioso; mi dirigo nuotando con la maschera tra gli scogli e dopo pochi minuti vedo qualcosa brillare

in un anfratto. Dopo anni di snorkeling inizio a riconoscere quando vedo qualcosa di "strano" anche solo con la coda dell'occhio.. Per me un bel gronco.. faccio diverse foto ma temo che sia troppo buio per essere visto dal sensore e allora mi diverto a giocarci con il tubo della maschera, rientrando dalla moglie mi consolo fotografando occhiate, orate e altri pesciolotti da porzione!!

indicarmi qualcosa, un altro gronco uscito dagli scogli e nuota sotto di noi. Il corpo marrone con brillantini dorati danza nell'acqua, la testolina di murena sembra addirittura simpatica. Stavolta le foto sono venute di sicuro!! NDR al rientro dalle vacanze parlo con mio padre e gli racconto del gronco, lui non convinto che sia un gronco dalla descrizione e vuole vedere la foto.. ho giocato con una murena.. quella con i dentini aguzzi rivolti verso linterno della bocca.. che se ti morde

Esco dall'acqua il tempo per incremarsi e rientriamo con Francesca, 35 minuti di snorkeling e mentre torniamo a riva proprio lei ad

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un dito molla se e solo se decide lei.. una ripassata alla zoologia marina sicuramente non ci starebbe male.. I fondali di qua sono belli ma gli scogli sono di pietra piena e con molti meno crepacci rispetto a liguria e toscana, quindi sono meno "divertenti" da esplorare. D'altra parte c' da dire che erano anni che non vedevo una variet e quantit di pesce in questo modo! Sembra di nuotare in un acquario.. Ridendo e nuotando si sono fatte le 15 e ci dirigiamo al ristorantino U ! Caspiu, sempre in spiaggia, segnalato dalla guidina Michelin. Mangiamo una orata al forno freschissima di giornata, scelta da noi all'arrivo in mezzo ad una decina di altri pesciolotti, servita con dei contorni ed un dolce tipico a base di brocciu, il formaggio corso, innafando il tutto con un bianchino ghiacciato di Patrimonio. Prezzo elevato ma giusticato, quando si mangia cos ci si alza comunque col sorriso! Ci accomodiamo sui lettini davanti al ristorante, gratis per i clienti (che li pagano incosciamente durante il pranzo!!) per una sonora ronfata che ci rimette al mondo, io nalmente sotto ad un po' di ombra grazie ad un ombrellone dopo 2 giorni di sole pieno e senza
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riparo. I programmi pomeridiani sono fumosi ma va bene cos, mi sa che non si fa niente!! Ricapitolando: colazione alle 9, arrivo in spiaggia alle 10, pranzo alle 15, il nulla no alle 17,30, bagnetto no alle 18, nuovo bagnetto alle 19 e poi rientro in albergo per le 20.. Se non torno abbronzato ora mi sdo!! Per la serata le opzioni sono due: o il nulla assoluto per continuare con il duro cammino intrapreso nella giornata oppure fare un salto a Porto per una passeggiata visto che abbiamo deciso di risaltare la cena replicando l'exploit di ieri! Andando a Porto magari un gelato lo strappo!!! E alla ne, visto che la vacanza inizia a volgere al termine, decidiamo per la seconda opzione e ripartiamo verso le 21 con Tina nalmente senza bagagli direzione Porto! La luce della sera quanto di pi indicato per godersi le rocce attorno a noi, senza sole le vediamo nalmente del loro colore naturale, un ocra tendente al rossiccio, il tepore accumulato dalla pietra nella giornata ci accompagna nel viaggio. Nella baia sottostante un motoryacht di una 40ina di metri ancorato nel golfo. Giuro che non dico una bugia a dire che non farei a cambio con chi sta l (magari Formigoni??), la moto non la cambio con niente!

Arriviamo in paese e lo spettacolo notevole, la luna scala le montagne e dalla piazzetta ci godiamo sia la rocca genovese illuminata che la luna sopra i monti..

nostra girata da danzatini per il paese e torniamo alla moto. Inutile dire che mando un sms di scherno ad un amico fraterno biemmewuista perch accanto a Tina abbiamo 6 moto, 5 sono Bmw GS, una una bmw xenduro.. Inizio a pensare che non sia vero che in Corsica rubano le moto.. Il vero problema che se hai un GS e non ti ricordi esattamente dove l'hai parcheggiato non lo ritroverai mai!! Si rientra e nel viaggio ringrazio sant'ebay per aver acquistato 2 anni fa, prima di partire x la Sardegna, una nuova lampadina pi potente per il faro anteriore, ! mi pare osram blue night o simili, adesso Tina ha un occhio che fa luce come i fari della subarona ed utilissimo visto che le mucche sono sempre per strada (per la cronaca stasera sono due, una marrone e una bianconera!) . Rientriamo alle 22,45, per essere una giornata senza programmi andata benone!!

Facciamo due passi tra i pochissimi negozi aperti e i duemila ristoranti. Alla ne decidiamo di prendere una crpe per uno al Sole e Mare, lungo la umara, Francesca con marmellata di fragole e io con crema di marroni, accompagnate da un salutare birrino (Pietra e Colomba, due birre classiche corse una alle castagne ed una alle erbe tipo mirto). Dopo esserci rifocillati ripartiamo nella

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CAPITOLO 8

Ultimo giorno di mare!

E siamo arrivati allultimo giorno di mare della vacanza, che abbiamo trascorso in una spiaggia dalla sabbia nissima in cui abbiamo lasciato un pezzo di cuore! Le vacanze estive allestero del 2012 si avviano verso la conclusione...

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Spiaggia di Pero

Lultima spiaggia visitata in Corsica, la spiaggia di Pero, su cui sventola una bandiera corsa. La vacanza volge cos al termine e ci si appresta al rientro purtroppo.. Mattinata iniziata con una certezza di cui avrei fatto volentieri a meno; non sono solo gli italiani a primeggiare in maleducazione visto che alle 7,45 un tedesco in partenza ha urlato ordini ai suoi familiari per almeno mezz'ora con tono da kap nazista. Spero sinceramente che abbia un guasto al motore nel rientro verso Bastia, possibilmente sulla Serriera - Porto nella parte stretta! La colazione la facciamo in serra visto che forse a causa del vento la veranda dell'albergo dedicata ai petit djuner chiusa e la temperatura inizia a salire in maniera pesante.. i programmi di giornata sarebbero di scendere sotto ad Osani, nella spiaggia dopo Caspiu direzione Nord. Si parla di 15 minuti di viaggio.

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La proprietaria dell'albergo ci propone nuovamente una meta pi lontana.. Spiaggia di Pero, sotto ad Arone, nella baia di Cargese, quella sotto a Porto. Ci facciamo nuovamente convincere ed alle 9,45 siamo in sella direzione Piana nuovamente, arrivati l dovremo cambiare rotta. buffo come la proprietaria di un albergo ci consigli di prendere la moto e fare un'ora di viaggio invece di promuovere la zona pi vicina, che a noi pare sensazionale!! Arrivati a Porto mentre facciamo benzina sentiamo un rombo strano e vediamo due canadair in picchiata nei crepacci che portano al golfo per rifornirsi d'acqua. Riesco al volo a fotografarne uno e mentre saliamo in zona calanches riusciamo a vedere il loro secondo rifornimento... Vedere dall'alto una manovra cos delicata effettuata con mare mosso onestamente emoziona.. In zona calanches fortunatamente superiamo una macchina con carrello poche curve prima di incrociare un enorme camion che sembrava gi in difcolt senza incrociare nessuno.. Per me stasera li ritroviamo incastrati l... Continuo a pensare che sia una follia

mandare mezzi del genere in posti in cui non riescono a transitare in sicurezza. Arriviamo a Piana godendoci i km di calanches di cui ormai siamo "esperti" e il tempo sembra buono, prendiamo per direzione Ajaccio/Cargese e il tempo sembra sciuparsi x la disperazione di Francesca... percorriamo diversi km di una strada larga ed interna che vede di nuovo il trionfo delle rocce e della macchia mediterranea, odore di mirto, di estate e di eucalipti, Tina si sgranchisce nalmente ma non supero mai gli 80 km/h, anche se ingiacchettati e con guanti non ha senso fare le corse visto che le mucche e le pietre in mezzo di strada sono all'ordine del giorno!! Arriviamo in spiaggia dopo 50 minuti di viaggio, spiaggia molto simile ad Arone, ma il tempo non buono. Per me non un problema, ormai ho capito che il tempo brutto resta all'interno, ma Francesca teme per la sua ultima giornata utile per abbronzarsi e si incupisce con il tempo! Alla ne (come spesso accade!) ho ragione io, le nuvole vanno via e la giornata torna ottima solo con nubi sporadiche. Giornata di nullafacenza assoluta

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no alle 18 abbondanti (con ombrellone annesso) quando, dopo un panino, decidiamo di ripartire. Dopo l'inattivit dei primi giorni nei tre giorni nali ho nito due libri, il primo iniziato da 0 di Giorgia Meloni, che volevo leggere da Natale, il secondo "la leggenda dei monti naviganti" di Rumiz, penso che sia il libro che ho impiegato di pi a leggere in assoluto.. L'ho iniziato a novembre su consiglio di due amici, Pineddu e Michele, e me ne sono innamorato a tal punto da essermi dato tutta una serie di regole per leggerlo e godermelo. Telefono spento, niente musica, aprirlo solo quando ho tempo per leggere davvero ecc ecc ecc. Finito in un giorno e mezzo qua dopo averne letto in otto mesi poco pi di 150 pagine! un libro meraviglioso che fa incazzare con un paese che non si merita dei politici a tutti i livelli servi solo del dio denaro e che, dall'altra parte, una dichiarazione d'amore all'Italia. Stesso sentimento che viene fuori dal libro della Meloni. Rumiz e la Meloni stanno su sponde opposte ma trasmettono la stessa voglia di voltare pagina.. Speriamo ma la vedo dura, spero sempre in un futuro migliore ma con i

delinquenti che abbiamo al potere da decenni servirebbe una implosione modello demolizione controllata dei vertici di..tutto.. Politica, magistratura, economia, esercito, istruzione ecc ecc. Allora potremmo forse essere ottimisti! Torniamo all'albergo dopo la sagra dei mezzi lenti nei calanches.. Ogni volta che ne supero uno dopo poche curve ne arriva uno pi lento, uno stillicidio! Sono consapevole di guidare in maniera uida la moto anche alle basse velocit nonostante sia un bicilindrico non ad iniezione, quanto di pi scrobutico ci sia per questo tipo di guida.. Ma oggi si esagera!! Prima di arrivare a Porto spero di non trovare anche un risci.. Arrivati all'albergo tiriamo a dritto per Bussaglia, la nostra ultima cena corsa la rifaremo al ristorante "mare chiare" in spiaggia, abbiamo mangiato bene e la cameriera ci rimasta simpatica. Arriviamo a prenotare per essere sicuri di avere posto in prima la davanti al mare e non solo la ragazza ci riconosce ma ci chiede anche se siamo passati nei calanches come ci aveva consigliato di fare. Per fortuna a questo mondo c' ancora

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spazio per il lato umano!! Cena ottima di pesce, antipasto misto e muscoli alla crema.. Mondiali.. Bagnati da un bianchino niente male mentre nella baia sosta il maxiyacht di Giorgio Armani, appena uscito dalla zona di Ajaccio.. Tutti fra le scatole nostre sti vippettoni!! ! A met serata la cameriera con radici toscane "sparisce"... Boh??? Rientriamo facendo una bella passeggiata in spiaggia per poi tornare a fare i bagagli in camera avviando un primo bilancio della vacanza. Il fatto che nessuno di noi due abbia in mente qualcosa 'che non andato' nella vacanza un ottimo punto di partenza. Alla quarta vacanza insulare in moto dopo 2 volte in Sardegna (una con Multina il Multistrada 620 e una con Tina) ! ed una all'Elba abbiamo raggiunto la perfezione!!! Bagagli ottimizzati, vacanza non stressante, posti scelti con cura! E domani si faranno i bilanci denitivi dopo l'imbarco a Bastia!!

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CAPITOLO 9

Follia finale!!

Che ci fa una foto di una moto in mezzo a maiali che sembrano di cinta senese in piena Corsica?? Una disavventura di cui avremmo fatto volentieri a meno che per, alla ne, ha reso ancora pi indimenticabile la nostra vacanza!!!

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Doveva essere facile..

Un epilogo a sorpresa per un vacanza bellissima.. sembrava tutto nito e invece ci siamo goduti una giornata un po dispendiosa ma bella piena!! Ma sono sicuro che in futuro si faranno delle risate a ripensare alla sga da ultimo giorno delle vacanze corse del 2012!! Ultimo giorno di Corsica? Ma anche no!! Visto che eravamo rimasti innamorati di questa isola brulla ma che non avevamo dedicato abbastanza tempo all'entroterra... Ecco che la nostra proverbiale fortuna arriva e provvede!! Non appena arrivo a caricare i bagagli vedo che c' qualcosa che non va... Gomma posteriore oscia! Dopo un attimo di sconcerto chiedo alla proprietaria dell'albergo se hanno un compressore.. La faccia che ottengo in risposta quella di un eschimese al polo a cui chiedo se ha un paio di infradito havaianas.. Ci dirigiamo quindi con la moto carica al distributore sopra all'albergo, sulla strada di Porto. Essendo partiti alle 9,05 ed avendo alle 13,45 il traghetto abbiamo una buona riserva di tempo. La responsabile del distributore ci d due bombolette per riparare la ruota, segnalandoci che a Porto c' un pneu service auto-moto, spero onestamente che sia sufciente.

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Arrivati a Porto con Tina che sculetta come la Minetti ad ognuna delle 1000 curve ci dirigiamo diretti al service, all'imbocco della strada dei calanches. Ci accoglie Ren, il proprietario che ha il dono di farmi quasi perdere la pazienza visto che ho l'ardire di chiedergli una mano.. Non sia mai, lui ha da fare la doccia sotto ad un ponte in cui riposa una Micra diesel a cui qualche genio ha messo benzina verde al posto del gasolio. Il fatto di stare sotto alla macchina a prendere schizzi di benzina sembra !piacergli.. La scena grottesca, Ren che non mi caga manco di striscio tutto contento sotto al suo tubo che getta benzina dappertutto meno che nella tanica, io che chiedo se sia possibile trovare qualcuno che sappia cosa fare, offrendomi pure di smontare la gomma da solo, alla ne Ren il proprietario di un pneu service, non di una boutique di moda.. Niente da fare, visto che la moto con la camera d'aria non riesco a convincerlo.. Dopo 10 minuti di gorgheggi all'indirizzo dell'Altissimo nel giorno del Signore nalmente mi considera e mi dice che lui la sola cosa che pu fare darmi un super bombolotto di "fast" che va bene anche per i 4x4.. Sperando che la camera d'aria regga visto che, anche domani, con l'arrivo dei suoi operai.. Senza camera d'aria non si fa niente e andrebbe ordinata ed complicato.. Chiedo da dove vada ordinata la camera d'aria e mi viene risposto"da Ajaccio", da come la faceva cascare dall'alto pensavo venisse da Reims.. Si parla di 60 km! Voglia di lavorare saltami addosso. Telefonata a San Marco Bellini per un consiglio, mi come al solito pi di aiuto lui di questo omone puzzolente di benzina. Bomboletta e poi gona tutto a 3,5 atmosfere con il compressore.. Poi in bocca al lupo! Stesso concetto espresso, ripartendo, dal corso che odora di benzina verde. Partiamo a

velocit di 40/50 km/h, con la moto che dopo poche curve inizia a sculettare e il fatto che siamo nelle Gole di Spelunca, con panorami maestosi a picco sul.. nulla.. non che mi rassereni! Comunque una volta fatta l'abitudine arrivo anche a ringraziare dentro di me per l'opportunit di fare la strada ad andatura ridotta. Ho appena nito il libro di Rumiz che nella seconda parte del libro percorre tutto l'appennino con una Topolino degli anni 30 ed esalta la sua lentezza che fa ammirare tutto il panorama e... devo dargli ragione! Avrei preferito magari farlo per scelta e non per "obbligo" ma difcilmente lo avrei fatto! Saliamo su per le gole e superiamo un piccolo paese senza nemmeno un distributore, Evisa, che avremmo dimenticato dopo poche curve se non fosse che, 7 km dopo, la gomma cede! Riesco a controllare la relativa scodata e per fortuna sono autistico con i numeri e mi ricordo alla perfezione che il nostro contakm parziale segnava 101 passando per il paese, ora siamo a 108. Nei 7 km davanti a noi non ci sono borghi o paesi ma solo una interminabile salita.. Provo a rigonare la camera d'aria ma la schiuma esce dal cerchio.. Camera d'aria scoppiata, triplo schio nale sulla nostra fuga! Mentre provo a rigonare la gomma mi si avvicinano pure tre "maiali setolosi" come li avrebbe chiamati "Attila re degli scpappari". Reggo alla tentazione di iniziare ad inveire nei confronti dell'Altissimo e con i santi patroni corsi, visto che alla ne non hanno grosse colpe in merito e dubito che ci aiuterebbero sentendosi offesi ingiustamene... faccio invece mentalmente il punto della situazione, mentre Francesca attende in silenzio. Con l'ipad cerco su google secors routier corse e ovviamente non c' un numero unico.. Solo il 112 ma non mi sembra il caso, in n dei conti non una emergenza! Siamo nel bel mezzo della foresta di Aitone, con fontane di acqua ogni 2/3 km, siamo in un paradiso
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naturale, abbiamo dei maiali selvatici che ci osservano.. C' di peggio! Leghiamo tutto ci che pesa alla moto e partiamo a piedi in gi, portando Tina a mano direzione Evisa. Con la camera d'aria distrutta la moto va spinta anche in discesa.. Che spettacolo! Si ferma subito una coppia di ktmisti corsi che per non sanno aiutarci, hanno una bomboletta ma ora come ora servirebbe una camera d'aria nuova.. La solidariet tra motociclisti va oltre le frontiere x fortuna! Ringraziamo e partiamo, lasciando soli i maiali curiosi nella piazzola, non penso abbiano mai visto una moto spinta in discesa. Nei 7 km che ci separano da Evisa si fermano altri motociclisti francesi e una coppia di Bologna, con un Tnr nuovo, che non sanno come aiutarci. Il pilota dopo aver cercato di rendersi utile mi chiede vedendo la tshirt della quattordicesima regalata dallamico fraterno biemmewuista "ex par"? Si, anche te? 185 rgt, 9' scaglione 1990! Ovviamente il mio stesso reggimento e amicizie di naja in comune!! Si riparte tra boschi di castagni e di alberi di alto fusto, si superano spiazzi pieni di turisti andati a vedere le cascate, riesco a spingere no a quando la strada non si fa in lieve salita, alch devo accendere il motore e camminare
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con la marcia ingranata, alla lunga pi faticoso che andare in discesa, devo controllare acceleratore, frizione e freno dal lato della moto.. In tutto questo Francesca silenziosa ma sorridente per fortuna. 7 km in queste condizioni mettono a dura prova anche un sico allenato... Figuriamoci il mio!!! Arriviamo nalmente ad Evisa dopo essere stati superati pure da una macchina della Gendarmerie che probabilmente riteneva una attivit normale spingere una moto in discesa in mezzo a un bosco, ci fermiamo al primo hotel ristorante, non reggo altri 500 metri per arrivare in centro!! Sono zuppo ma sorridente anche io, aver portato un bestione da 300kg per tutta questa strada mi ha ricordato come si affrontano le prove della vita. Avanti, sempre avanti senza mai fermarsi. Entro nel bar/hotel/ristorante la Scopa Rossa e mi rivolgo al ragazzo che ci viene incontro con una battuta: ho due problemi, il primo il pi facile, abbiamo fame, il secondo pi complicato.. Abbiamo bucato con la moto e dobbiamo arrivare a Bastia! Il ragazzo che sta guardando i 400 stile libero (Pellegrini delude) gentilissimo, si

attacca al telefono e trova la soluzione A, un service di Bastia che potrebbe venire qua a prendere la moto, costo 600 euro. Il service stesso mi dice che per converrebbe farsi portare a Corte, 60 km, invece di arrivare a Bastia. Costerebbe molto meno. Ringraziamo la persona molto onesta del service e il ragazzo dell'hotel contatta, dopo averci portato una insalata con mele, castagne, noci e formaggio per me e un assiette de charcuterie per Francesca, amici che ci danno il contatto con un service di Corte. Tutto ok sulla carta per la soluzione B, possiamo andare l, costo 625".. Ma ha senso??? 5"/km.. Nemmeno venisse con una rolls royce con carrello... e poi domani mattina siamo ancora lontani da Bastia.. Decidiamo di avviarci a Bastia e ricontattiamo il primo sevice, male che vada ci imbarchiamo con la gomma bucata e risolviamo a Livorno.. Lo aspettiamo per le 15,30/16,00. Arriva puntuale alle 16, un francese di Aix en Provence arrivato in corsica per amore pochi anni fa, a bordo del suo carro attrezzi mercedes giallo. Mettiamo su la povera Tina e Francesca fa un reportage con cui potermi ricattare con la macchina fotograca. Ripartiamo dopo aver ringraziato il personale della Scopa Rossa, direzione (nuovamente) Bastia.

La strada parte in salita ! e con Francesca ci meravigliamo di dove eravamo arrivati, 7 km sono lunghi fatti a piedi, spingendo una moto sono lunghissimi!! ! La strada semplicemente bellissima. Con curve che si susseguono, mucche, maiali bradi, belvedere sul vuoto, piste da sci ovviamente non innevate :-), gole magniche a strapiombo su umi, laghi e dighe. Francesca, che si era messa a destra per farmi parlare con l'autista lasciandomi il posto pi stretto al centro, ! si maledice, dal suo nestrino sembra costantemente di essere seduti sullo strapiombo. Il tempo passa veloce ma la strada scorre lenta, proprio come vuole Rumiz, ancora lui! Ci godiamo lo spettacolo dei umi in cui la gente fa il bagno felice, una caserma dei par lgion che sembra uno chalet alpino, paesini da favola, maiale mamme con maialini delle dimensioni di gattini a spasso in mezzo alla strada...Veramente un bello spettacolo! Peccato che quel bastardo di Ren sapesse che questa era la strada che dovevamo fare ed follia pensare che il fast reggesse con queste curve e tornanti...la prossima volta accendo un sigaro e glielo passo mentre si fa la doccia!

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I km trascorrono, tra una chiacchiera con il nostro caronte (alex??) e una con Francesca. Il cammino si fa pi agevole dopo la discesa quando la strada inizia ad essere scorrevole e quasi accettabile. Abbiamo fatto il passaggio coast to coast!! Arrivati sulla strada pi scorrevole ci fermiamo a prelevare due volte per pagare il conto del carro attrezzi e iniziamo ad intravedre i sobborghi di Bastia. Una telefonata a Massimo, amico sardo conoscitore del mondo dei traghetti mi rincuora, secondo lui c' un traghetto in tarda serata! Sarebbe ottimo visto che il nostro autista ci spiega che chi in Corsica fa il gommaio lo fa per le auto e non per le moto. I negozi di moto fanno anche gommaio ma, essendo aperti sabato sono chiusi il luned.. I gommai per auto, aperti il luned, sicuramente non hanno camere d'aria per moto!! E quindi domani rischiamo di trovarci invischiati in un immane casino tanto per cambiare!!! ! Arrivati a Bastia la previsione di Massimo si avvera, partiamo alle 23,45 con una nave lenta che arriva in porto alle 6,30 a livorno per soli 30" di sovrapprezzo, da l tutto dovrebbe farsi pi facile visto che avremo campo dati per i cellulari, che si parla la stessa lingua e che vicino al porto c' un gommaio di cui ho tutti dati grazie al livornesissimo Antonio che ragguaglio sugli ultimi avvenimenti! Che dire, nale di vacanza agitato, uno pu fare del suo meglio per programmare tutto da parte propria ma se c'entra di mezzo la sga.. Edura!! Arrivati a Bastia troviamo Leonardo un super ducatista pratese che ci rassicura, si parcheggia accanto a Tina e pensa lui a guardarla! Facciamo cena al bar "giro" a 50 metri dal porto e dopo aver fatto cena con hamburger siamo pronti. Cerchiamo di ottimizzare i bagagli per avere a bordo il necessario per la notte e ci dirigiamo

verso l'imbarco. Arrivati in vista della prima la il ragazzo di Prato, Leonardo, mi viene incontro a corsa x darmi una mano, graditissima visto che lo sforzo della mattina l'ho davvero accusato! Sbrigate le procedure x partire nuova sgroppata con Tina in prima verso l'imbarco pi lontano!! Che culo! Stavolta arriva nuovamente Leonardo ed anche un motociclista tedesco a darmi una mano. Sulla banchina ci mettiamo a chiacchierare partendo dalla nostra disavventura x arrivare a tutte le nostre reciproche esperienze motociclistiche incluso il suo viaggio all'isola di Man!! Simpaticissimo! Nel mentre noi discorriamo tranquilli Francesca nisce il libro della Meloni, i discorsi da bikers non la interessano! Con la nave in arrivo mi avvicino ad un tipo con la radio a cui spiego, in francese, che ho la moto in avaria e che quindi spero di non dover parcheggiare lontano una volta salito. L'omino mi guarda e risponde in una lingua che potrebbe essere uzbeko come greco antico.. No comment! Alch un commissario di bordo napoletano mi d l'ok per stare in basso! Arrivata la nave, la stessa dell'andata, salgo per secondo dietro ad uno scooter con cinghia di distribuzione demolita per la disperazione di un commissario che dice con accento napoletano :"ma ci stanno pi moto schiattate che buone???". Francesca si tuffa a cercare una cabina mentre io parcheggio! Missione compiuta, per soli 55 euri abbiamo l'ultima cabina ad un prezzo umano! Il tedesco dietro di noi paga 100"... E ora, mentre la nave esce dal porto di Bastia e Francesca presa dalla solita innaturale paura di chiss che a giro a far due passi... Finalmente chiudo gli occhi qualche minuto prima di mezzanotte.. Domani la sveglia alle 6 ma credo che ci buttino gi dal letto un po' prima!

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INFO GENERICHE

Porto

Alcune informazioni e note sulla seconda delle nostre destinazioni. ! In foto: Tramonto alla spiaggia di Bussaglia. I panorami offerti dalla zona di Porto, che si pari di Girolata, della riserva di Scandola, dei calanches o altro sono semplicemente strepitosi, quello che ci si aspetta dalla Corsica pi da cartolina! Il paese di Porto in s ha solo una bellissima torre genovese ed un porticciolo uviale che divide tra rive gauche e rive droite i pochi ormeggi. La differenza la fanno i dintorni, sia che si voglia andare verso linterno visto che la strada che va verso Evisa offre panorami meravigliosi su gole a picco, sia che si vada verso Piana con i suoi calanches (rocce a picco sul mare), sia che si decida di girare via mare il golfo, con chicche come Girolata e relative gole vicine. Il paesino di Porto offre molto ai turisti, ristoranti, bar, localini e permette di passare piacevoli serate alle pendici della rocca. Nel paese si possono trovare due supermercati, una farmacia, un benzinaio.. ma non un gommaio serio! Attenzione alle strade che portano al paese, ci sono mucche, maiali bradi, tir e bus che passano in stradine in cui due auto non si scambiano... il consiglio di andare MOLTO PIANO in questa zona!!

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CAPITOLO 10

Il rientro!

Nottata di onda lunga e conseguente difcolt a dormire in nave, risveglio alle 5,40 grazie alle voci gracchianti del personale della Corsica Ferries, sbarco a piedi spingendo la moto, colazione in porto alle 6,30 con Leonardo, il simpaticissimo pratese che mi ha aiutato a Calvi e poi.. 1,7 km di spinta a Tina per arrivare dal gommaio pi vicino che, appena aperto, in meno di unora e con 30! ripara la camera daria e ci fa ripartire. Rientro alle 12 a casa dopo un nuovo ingorgo sulla pili dovuto stavolta a restrizioni di carreggiata per lavori.... demoliti ma contenti!!
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CAPITOLO 11

Conclusioni

A fine vacanza il bilancio pi che positivo, la Corsica personalmente in alcuni punti mi piaciuta pi della Sardegna, lo stesso non posso dire di tutti i corsi, che se non mangiano grazie al turismo.. se ne fregano di te! La vacanza in moto (ormai sono a pi di una dozzina!) hanno un enorme fascino e ringrazio ovviamente Francesca che mi ha assecondato in questa nuova avventura. Un vacanza in moto lascia tanto tempo per pensare e ti porta a contatto con te stesso, con il passeggero e anche con il mezzo meccanico. Lideale dopo una annata stressante e con mille problemi, grandi e piccoli. ...in moto la strada non una semplice striscia di asfalto, ma diventa fertile terreno per le emozioni, per la vita...
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