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Il distretto tessile pratese nel processo di internazionalizzazione

In questo articolo si parla della trasformazione e deindustrializzazione del distretto. Il distretto nasce e conosce il suo culmine dagli anni 50 al 63. Poi la situazione cambia dal punto di vista dei prodotti offerti sul mercato, cos da venire incontro alla domanda che inizia a decrescere. La organizzazione produttiva per rimane la stessa. Dal 51 all81 c una grande crescita delle aziende, degli addetti e del giro di affari nel distretto pratese . Dall81 tutto cambia, con una decrescita della domanda , e nell83 nasce prato futura. Dall81 al 91 c un abbattimento degli addetti al settore tessile del 30%, crescono invece i servizi e il commercio, cosa che non si era mai vista prima, visto che prato era un centro manifatturiero. Il tessile per resiste, mantenendo sempre la percentuale di addetti maggiore degli altri settori- Questa caratteristica rilevante se pensiamo alla definizione di distretto che dava Becattini, per la quale ci deve essere la prevalenza della manifattura e in particolare di uno o due settori. Si temeva, vedendo la decrescita della domanda, una deindustrializzazione e un tracollo come accadde nelle altre citt del Nord Europa (Nord Pas de Calais), ma cos non fu. Prato infatti seppe ascoltare la domanda, quella dellabbigliamento che dal 68 muta significativamente. Se era nato come distretto della lana cardata, specializzato nella produzione di coperte, negli anni 80 cambia i propri prodotti. Prima degli anni 70 cera richiesta di un abbigliamento strutturato da impigeato di banca. A prato allora si lavoravano tessuti ortogonali. Poi dagli anni 70 si passa a un abbigliamento destrutturato cos che si lavorano tessuti pi morbidi e in maglia, che hanno fasi di lavorazione diverse. C sempre la industria capofila con le n imprese di fase che lavorano per lei. Ci sono importanti cambiamenti per in queste imprese di fase. Si produce secondo le esigenze del mercato, della famiglia e del piccolo imprenditore. LE donne che hanno il marito che lavora nel tessile, mettono su a casa una tessitura per servire entrambi i mercati. Si introducono cos prodotti nuovi. Commercio estero e internazionalizzazione: Nel 79 per la prima volta c la manifestazione fieristica Prato Expo., che comprende le aziende pi importanti he

presentano le loro collezioni. Prato in questa occasione dimostra di saper realizzare non solo prodotti in lana, ma anche confezioni in cotone e tessuti pi leggeri. Poi considerando che cera la tendenza a farsi i maglioni in casa prato sviluppa 2 produzioni di filati. Una per lindustria tessile, laltra per i consumatori dEuropa con i loro punti vendita.(nascevano anche hop in the shop nel magazzino, con corner dedicati ai filati). Nascono anche altri nuovi prodotti, come i tessuti spalmati e i tessuti non tessuti, che normalmente non si trovano in aree a forte specializzazione, Prato reagisce alla crisi offrendo una vasta e nuova gamma di prodotti, diventando un melting pot. Tutti sono sicuri che cercano una fornitura, l la troveranno. Ci non accade da per tutto. Vedi Biella che rimane nella sua produzione specializzata del tessuto a ciclo pettinato. Inoltre prato a differenza di Biella si rivolge a un pubblico femminile, che consente di sperimentare maggiormente di quello maschile. Infine, se a Biella le innovazioni mantenuta chiusa nelle varie imprese a dimensione media, Prato un laboratorio a cielo aperto, grazie al frastagliamento produttivo e al dialogo fra imprese. SENTIERI DI INTERNAZIONALIZZAZIONE NEL DISTRETTO PRATESE. Limprenditore deve sempre scegliere tra make or buy. Comprare un semilavorato, o realizzare tutta la lavorazione al suo interno. Per la lavorazione di questi nuovi prodotti come lino o si decideva di fare un investimento produttivo significativo anche mediante un consorzio di imprese, per poter poi lavorare questi nuovi tessuti. Oppure comprare il semilavorato nel paese di origine, in cui di tradizionale lavorazione e in cui i prezzi sono concorrenziali, per poi differenziare il prodotto introducendovi qualcosa di nuovo, come la tintura o il finissaggio. Prevaleva lottica del buy. Prato dimostra cos apertura sia per lesportazione, sia per limportazione. Bella invece non cambia mai il modo di approvvigionarsi in quanto si concentrava sempre sullo stesso prodotto. Prato adotta la logica del Buy anche perch essendo i suoi prodotti rivolti al pubblico femminile, che molto sensibile ai cambiamenti, non avrebbe avuto senso fare investimenti in particolari produzioni, se lanno dopo quel tessuto passava di moda. Negli anni 80 si riduce il giro di affari, ma si ha innovazione e sperimentazione continua. Esempio: Como era specializzato nella lavorazione della seta, offrendo prodotti di alta qualit. Ci fu un anno che andava di moda la seta e prato sapeva di

non poter competere con la seta di como. Allora si fa spedire la seta dalla cina a prezzi convenienti, e introduce un nuovo tipo di lavorazione trattandola come fa con la lana. Con lIron pettinato venne fuori la cosiddetta seta monopesca, che al tatto sembrava velluto, morbida e fluida. Linnovazione nacque dalla collaborazione tra imprese meccano tessili e impresse tessili, si poteva cos sperimentare e inventare, con tessuti utilizzati poi dalle grandi griffe italiane. Prato abbiamo detto che aveva una buona internazionalizzazione grazie allapertura alle importazioni e alle esportazioni. Vi sono per due situazioni diverse: Quella dei produttori di filati e quella dei produttori di tessuti. I primi avevano un dimensione di impresa media pi alta di quelli di tessuti. Questo perch certi tipi di lavorazione non potevano essere frazionati come per i tessuti ma dovevano avere delle fasi interne. Poi avevano una certa stabilit visto che la loro domanda data dai produttori di tessuto e non pu variare pi di tanto. Avevano capacit di reagire meglio ai mutamenti del mercato. Negli anni 90 i produttori di filati spostano la produzione in Romania , mantenendosi non molto distanti dalla Germania, in cui avviene la confezione. Limpresa doveva capire come gestire i rapporti con :a) la casa madre che formula lipotesi di prodotto. B)luogo di produzione, per la realizzazione in concreto del prodotto. Vanno scelti quindi clienti e fornitori internazionali e decidere se fare o far fare a livello locale. Cos no si capisce pi se il prodotto in cui la materia prima viene dal paese dorigine e la confezione viene fatta allestero si effettivamente made i italy. produttori di tessuto invece non potevano fare un discorso di internazionalizzazione perch avevano un tipo di lavorazione diversa con un raggio molto pi corto e problemi di rifornimento. I produttori di filati Negli anni 80 la moda si presentava con 18 mesi di anticipo per la messa in vendita del prodotto, per cui a febbraio si anticipavano le collezioni le collezioni autunno inverno e a settembre quelle primavera estate. Ora questo periodo diminuito, con la diffusione della moda pronta. Ci ha determinato la perdita della possibilit di sperimentare e innovare che cera prima, quando cera pi tempo. Cambia il modello organizzativo. Le imprese di Prato per la piccola dimensione, e poi per la moda cos schizzofrenica stanno soffrendo. Biella invece, facendo prodotti pi standard resistono attraverso la internazionalizzazione produttiva con prodotti di fascia pi bassa.

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