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SETTIMANALE
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NUMERO 1562
ANNO XXXI
tuttolibri@lastampa.it
Fiera del Libro di Torino 2007 Il tema conduttore della 20ª edizione:
una linea che è sempre più arduo definire, rispettare, varcare, cambiare
PENSARE I CONFINI
Interventi
GIORGIO FICARA
LA LETTERATURA
GIORGIO BOATTI
LA GEOPOLITICA
AUGUSTO ROMANO
LA PSICHE
ENZO BIANCHI
L’ETICA
PIERO BIANUCCI
LA SCIENZA
MARCO BELPOLITI
LE VISIONI
CLAUDIO GORLIER
LE LINGUE
GIUSEPPE CULICCHIA
I GIOVANI
La storia
1988 - 2006
DAL SALONE
IN RIVA AL PO
ALLA FIERA
DEL LINGOTTO
20
CRONACHE E IDEE
LUCIANO GENTA
SCRIVERE A PAROLE
LA POSTA DI CARLO FRUTTERO Carlo Fruttero, Tuttolibri-La Stampa, via Marenco 32, 10126 Torino cf@fruttero.net
IN CORSO
E’ lontana Cara Martina, non si spaventi, di mente naturale che anche lì nascano ro- GIAN LUIGI
questo si svolge in una grande città BECCARIA
asiatica lontanissima da me e dal mio questi romanzoni etnici ne vedremo manzieri che di fronte a una situazione
mondo; e la cosa, invece di incuriosirmi, sempre di più. E' come la Cina, dove so- kafkiana scrivano romanzi kafkiani,
SE TUTTO
l’Asia... interessarmi, vedo che mi respinge, mi
affatica. Tutti quegli strani nomi e
nomignoli da tenere a mente... E quelle
no oggi in grado di fabbricare delle Fer-
rari identiche alle Ferrari, ma «false».
Dev'essere questo che la frena, la di-
magari un po' prolissi. E via dicendo.
Un Mallarmé sudanese? E perché no al-
la fine. Certo non sarà proprio la stessis- E’
ALLARME
Gentile Maestro, parole in corsivo, intraducibili, che devi sturba: il prodotto è buono, corre, va, sima cosa, ma è pur sempre globalizza-
una mia amica che come me legge molto andare a cercare nel glossario in fondo al ma noi abbiamo già guidato l'originale, zione che fa comunque bene a tutti, di-
(ne abbiamo il tempo, ormai) mi ha volume. Non sono certo razzista, Tolstoj e Dickens, Dumas e Proust, e le cono. In questo momento Adam e Alan
regalato un romanzone di quasi mille frequento senza pregiudizi i ristoranti «vibrazioni», chiamiamole così, non so- due miei amici (inglesi, d'accordo; pazzi
S
pagine, di cui non le dirò né il titolo né «etnici» e nel mio piccolo cerco di dare no le stesse. Anche in quelle terre un inglesi, se vuole) stanno montando con correndo, durante
l'autore. Ma fin dal primo capitolo mi una mano al Terzo Mondo. Ma quelle tempo remote e oggi a portata di Alita- pochi soldi e molto entusiasmo un'ope- la settimana, i tito-
sono resa conto che non sarei andata mille pagine mi spaventano. Che cos'è la lia (salvo scioperi) anche lì ci sono evi- ra come «Il flauto magico». Dove? In li dei giornali mi so-
avanti, non me la sentivo. Il libro è scritto mia? Semplice pigrizia, o diffidenza, o dentemente mogli infelici, mariti infede- Cambogia, sulle gradinate di un antico no convinto sem-
bene, a quel che mi pare, con una rifiuto dell'«altro», come sostiene la mia li, zii perfidi, potenti criminali, fidanzati tempio sperduto nella giungla. Se potes- pre più dell'uso
quantità di personaggi che s'intrecciano, amica? che non riescono a sposarsi, legati da si non me la perderei una cosa così. «ipereccitato» che oggi fac-
si amano, si odiano eccetera. Ma tutto Martina Celassi, Roma trame complicatissime. Ed è perfetta- Carlo Fruttero ciamo nella nostra lingua.
Basta guardare anche ai tito-
li dei telegiornali. Certo, ciò è
dovuto alle cose gravi che ac-
cadono nel mondo, guerre, di-
sastri, malattie, maltempo,
stragi. Ma sono le modalità
PROSSIMAMENTE dell'annunciarle che si sono
evidenziate. Nei mass-media
O
spite d’onore alla sia, rappresentata da nomi or- andare a cercare e curare i ma- tutto è diventato allarme + x
NEKROSIUS
Fiera, la piccola Li- mai internazionali (Neringa lati nel campi profughi «da lì alla : allarme attentati, allarme
tuania, ricca di sto- Abrutyte, Gintaras Grajauskas, militanza politica il passo è bre- kamikaze, allarme terrori-
ria, sarà al Lingotto Kornelius Platelis e altri) con il ve. Il rapporto con Arafat, i con- smo, allarme ambientale, al-
molto più che una jazz; gli scrittori tenteranno di tatti con Hamas, la delusione larme nucleare, oppure emer-
E GREIMAS
invitata, per la gran parte del rispondere a una domanda «tec- per il fallimento del programma genza + x: emergenza inqui-
pubblico, «esotica». Nei tredi- nica» quanto planetaria: «L’indi- di pace, la nuova Intifada e final- namento, emergenza crimi-
ci appuntamenti previsti, si fa- viduo nella prosa lituana: mo- mente la speranza di una convi- nalità, emergenza droga,
ranno scoperte, incontri con derno o postmoderno» compien- venza pacifica con la creazione emergenza democratica, ecc.
AL LINGOTTO
personaggi di alto livello, si di- do anche un’incursione nella no- di uno Stato palestinese indipen- La tendenza è dovuta anche
scuterà di religione, filosofia, vellistica lituana guardando al dente o con un Unico Stato in all'intenzione di smuovere
musica, teatro, cinema, archi- passato. Personaggio di spicco cui le due parti vivano insieme chi legge. Come se si volesse
tettura, letteratura e poesia. politico, ma prima di tutto stori- in assoluta parità...». Utopia? spingere il lettore a fare o far
ca dell’architettura, Irena Vai- Barghouthi, militante e pacifico, fare qualcosa, a trarre delle
DA VILNIUS A BOSE svilaite terrà la sua lectio magi- musulmano illuminato, non è né conseguenze, ad agire. Il che
Mentre con Diego Marani an- stralis sul barocco «al confine MIRELLA un illuso né un ingenuo. Ma lavo- è sempre stata una caratteri-
dremo alla «scoperta della lin- orientale» d’Europa. Last but APPIOTTI ra perché l’utopia diventi realtà. stica dell'atto del comunica-
gua lituana», con il libro di not least, il grande omaggio di re, che non soltanto dà delle
Claudio Carpini sulla Storia Paolo Fabbri, Massimo Leone e QUELLA BAMBINA DOWN informazioni, ma induce a
A rappresentare la Lituania, paese ospite della Fiera, il regista
della Lituania, ovvero nell’« Kestutis Nastopka ad uno dei La Figlia del silenzio dell’esor- un'azione. Il parlato e lo scrit-
identità cristiana e europea di padri della moderna semiologia, del «Don Juan» e l’omaggio a uno dei padri della semiologia diente Kim Edwards (Garzanti) to difatti possono essere con-
un popolo» entreremo, attra- «l’immortale» A. J. Greimas. Ab- Tra i numerosi invitati stranieri Mustafa Barghouthi, è un altro di quei romanzi «fuori siderati come forma di agire
verso il colloquio tra l’autore e bastanza perché la piccola Litua- il ministro per l’Informazione dell’Autorità Palestinese dalle righe» di cui certo si parle- linguistico all'interno di una
Franco Cardini, nel cuore del- nia dimostri quanto è grande. rà in Fiera anche se esce solo il data situazione comunicati-
la singolare situazione di que- 17 maggio. Trattasi di due ge- va. Noi rispondiamo molto
sto Paese in prevalenza cattoli- DA NORD A ORIENTE melli separati alla nascita, il ma- spesso alle intenzioni, non
co tra vicini ortodossi e prote- Da Vilnius a Ramallah. Dalla re- schio sano, la piccola con handi- già alle parole. Ci sono enun-
stanti (vedi la Lettonia che ab- lativa quiete di oggi in Lituania cap che il padre rifiuta, fa crede- ciati dotati di sola forza
biamo conosciuto tra le pagine dopo tante vicissitudini) al re alla moglie sia morta ma che, «pragmatica», e sono quelli
bellissime di Marina Jarre). In- dramma palestinese-israeliano. allevata da una generosa single, che fanno in modo che chi
contro culminante, quello tra Con un libro d’eccezione (che se- tornerà ad incrociare la sua vita ascolta faccia o capisca quel-
il Cardinale di Vilnius Audrys gnaliamo tra i tantissimi che ap- con quella della famiglia d’origi- lo che il parlante vuole da lui,
Juozas Bachis e Enzo Bianchi proderanno alla Fiera proprio ne. Ispirato a una storia vera nei e quindi funzionano soltanto
(«Essere cristiani in Europa»). per questa sua peculiarità) Re- Sessanta quando i pregiudizi se sono intesi in modo non let-
stare sulla montagna (nottetem- verso i «diversi» erano più forti. terale. Se chiedi «sai l'ora?»
POESIA E JAZZ po) di un autore d’eccezione, E adesso? I tre milioni di copie non ti si deve rispondere «sì»,
Con Franco Quadri, Nekro- Mustafa Barghouthi, presente negli Usa grazie a un fortissimo ma si deve dire l'ora esatta
sius il regista del «Cantico dei al Lingotto venerdì con Vincen- passaparola, oltre a critiche en- («Sono le quattro e mezzo»).
cantici», del «Don Juan» di Pu- zo Consolo e Lorenzo Cremone- tusiaste, non rivelano forse, ol- Se rispondi in forma lettera-
skin, di «Amleto», del «Faust», si. Attuale ministro per l’Infor- tre al talento dell’autrice, un le, fallisce l'atto linguistico.
parlerà del suo teatro, ben no- mazione dell’Autorità Palestine- grande senso di colpa colletti- Comunque sia, le parole sono
to agli spettatori italiani più av- se, candidato nel 2005 alla presi- vo? Il 22 maggio all’Istituto dei una sorta di azione. Provoca-
vertiti; un testa a testa si svol- denza, Barghouthi in una con- Ciechi di via Vivaio a Milano si no o vogliono provocare un ef-
gerà tra Gianni Rondolino e Jo- versazione con l’editore france- aprirà un dibattito sul «senso fetto, una reazione, esercita-
nas Mekas, uno dei massimi se Eric Hazan che è una altret- della felicità, l’abbandono, l’ado- re linguisticamente un con-
esponenti del «New American tanto eccezionale testimonianza zione». Chi può ci vada. O alme- trollo sulla realtà. Perciò il lo-
Cinema», fondatore della rivi- della vita in Palestina, racconta no legga. In questo caso oltre ro uso che si dice «drogato» o
sta cult «Film Culture». Altro la propria esperienza di medico che piacere è dovere. Sarà poi «ipereccitato» entra total-
giro, altri protagonisti: in due all’ospedale di Gerusalemme si- anche un affare editoriale, ma mente nella norma.
puntate l’incontro tra la poe- no al momento in cui decide di Il regista lituano Eimuntas Nekrosius per una volta ben venga.
I confini della letteratura In Occidente è stata spesso e ampiamente comunicativa, gere il gesto arcaico di leggere lette-
ratura di fronte alla possibilità di
contenerne nello sguardo l'insieme
esponendosi al rischio odierno di essere sommersa nell’ipnotica informazione globale ridotto? L'uomo tutto occhi e tutto
carne, previsto e disdegnato da Car-
SOLO LA COSCIENZA
tesio nella Quinta Meditazione, colui
che non sa «concevoir sans imagi-
ner», è l'uomo d'oggi, il «nuovo bar-
baro» o «uomo meccanico» per Mon-
tale, colui che esteriorizza l'interiori-
SALVERA’ LA PAROLA
tà e l'umanità della lettura nella disu-
manità «interattiva» dello sguardo.
Si potrebbe obiettare che se la bar-
barie vince sulla civiltà, i «mostri» su-
gli uomini, Elisa su Pamela, cioè se la
letteratura è in difficoltà, la colpa è in-
nanzitutto della letteratura. «La lit-
GIORGIO térature perdit tout crédit et tout
FICARA
moyen de traiter la réalité», scrive
Quando Ernesto Ferrero, William Marx nel suo libello; non ce la
per la Fiera del Libro 2007, ha indi- fa a seguire e sbrogliare le matasse
cato il «confine» come tema di rifles- dei dati che una realtà sempre meno
sione, di fatto ci ha invitati tutti a reale le sottopone, incalzando di ora in
una metariflessione. Il «confine», la- ora, di minuto in minuto.
bile quanto si vuole, minacciato Anzi, la letteratura è così debole e
quanto si vuole, ma oggi più che mai, indigente, oggi, che il sistema della co-
è la letteratura. municazione può permettersi di pro-
Certo, un confine eroso e sboc- durne continue imitazioni e contraffa-
concellato, che non ci custodisce zioni, o addirittura cancellarla e co-
quasi più, non ci fa sentire più a casa. struire letterature nuove di zecca.
Qualcuno anzi dice che ormai ci tro- Che cosa sono questi innumerevoli li-
viamo in una terra di nessuno e di bri di cantanti e presentatori (gli stes-
tutti, dove i linguaggi dell'informa- si che oggi, perlopiù, insegnano nelle
zione con la loro assoluta potenza università) se non comunicazione al
hanno snervato e vinto l'intenzione quadrato e di fatto caricature di libri?
stessa di un'eventuale critica del lin- Anche la comunicazione, come un
guaggio. Alla letteratura si dice ad- tempo la letteratura, vuole essere
dio e si cercano nel passato i prodro- tramandabile, ci sarà una nonna un
mi della sua fine o della sua impoten- giorno che racconterà alla nipotina
za o deprezzamento («dévalorisa- le avventure di Fabio Volo come un
tion»: William Marx, L'adieu à la lit- tempo raccontava quelle di Barry
térature, Paris 2006). La letteratura Lyndon. Una «letteratura» vale l'al-
tace nella barbarie onniavvolgente tra. Il lettore del secondo millennio
dello spettacolo e dell'illusionismo forse chiuderà un cerchio: l'«uomo
mediatico (George Steiner, Le silen- che guarda» forse tornerà ad essere
ce des livres, Paris 2006). La lettera- «uomo che legge», il gesto della lettu-
Dall’Anabasi al Nobel
Ivo Andric che prefigurava
il cozzo di nazionalismi
e odi etnici dentro e fuori
la Jugoslavia di Tito
mo spazio - la terra di nessuno appunto
- si mescolano combattenti e caduti, in
un intreccio che segna l'infrangersi del-
la frontiera tra vivi e morti.
Più tardi la natura della frontiera co-
me luogo spettacolare, come palcosce-
nico drammaticamente efficace nel de-
lineare la portata dello scontro tra op-
poste sovranità, è riaffermato dal ter-
I confini della geopolitica Oltrepassati e ridefiniti con il sangue nei secoli, mine «Cortina di ferro» utilizzato in Oc-
cidente a partire dal 1946, per designa-
re il confine che separa l'Occidente dai
una fabbrica narrativa che non conosce né cassa integrazione né dismissioni Paesi del blocco comunista. La denomi-
nazione viene impiegata per la prima
UN PASSAPORTO
volta da Winston Churchill nel discorso
tenuto il 15 marzo 1946 a Fulton (Mis-
souri) che secondo molti storici dà for-
male inizio alla Guerra Fredda e dun-
que a un contrasto tra i blocchi che du-
Venerdì 11 ore 18,00 Sabato 12 ore 15,30 Sabato 12 ore 20,00 Domenica 13 ore 11,00
10-14 maggio 2007
Laterza
Sala Rossa Sala Azzurra Sala Book – Bookstock Village Sala Azzurra
a cura di Editori Laterza a cura di Editori Laterza a cura di Fiera del Libro a cura di Editori Laterza
e Fiera del Libro
Le religioni della politica. Un’estate a Teheran Confini.
Da Mussolini a Bush Confini. di Farian Sabahi Finzione/Non-finzione.
Le vespe di Panama. Scrittori tra narrazione
Lectio magistralis di Ne discute con l’autrice
Emilio Gentile Una riflessione e reportage
Cesare Martinetti
su centro e periferia
Introduce
Lectio magistralis di
Simonetta Fiori
Zygmunt Bauman Intervengono
Mauro Covacich
Introduce Massimo Gramellini
Paolo Di Paolo
Francesco Piccolo
Editori www.laterza.it
Coordina
Daria Bignardi
R
MAI CHIUDERE
mazione teorica dei distretti della psi- studi psicologici ispirati alle scienze
che, sia per le procedure operative naturali. Del resto, già von Kleist ave-
(setting, interpretazione). Tutti sap- va proposto di suddividere gli uomini
piamo però che l'analisi non è solo in due classi: «quelli che si intendono
questo: che il setting in certi casi vie- per mezzo di metafore, e quelli che si
LA PORTA AL MITO
ne sconvolto, che a volte le interpreta- intendono per mezzo di formule».
zioni ammutoliscono, che l'ordine del Si potrebbe anche aggiungere
discorso - l'ordine della vita - deve es- che la letteratura psicoanalitica,
sere sovvertito. con la sua insistenza sui «casi clini-
In altre parole, altrettanto impor- ci» e sui sogni, e con le sue temera-
tante dei confini e dei limiti è il loro at- rie riflessioni teoriche, appartiene
traversamento, e talvolta la loro rot- alla stessa temperie culturale in
tura. E' questo del resto un tema tipi- to come la semplice opposizione geo- gli scambi con materie quali l'antro- cui sono nati i grandi romanzi-sag-
co della modernità e della post-mo-
dernità, con la differenza che ciò che
metrica tra il fuori e il dentro acqui-
sta significati aggressivi, in quanto
INCONTRI pologia, la scienza delle religioni, la
mitologia, l'iconologia. Basti pensare
gio del ventesimo secolo (Mann,
Broch, Musil...).
nella modernità era vissuto dramma-
ticamente, nella post-modernità è agi-
possiede «l'affilata nettezza della dia-
lettica del sì e del no che decide di tut-
CORPO-ANIMA a Totem e tabu di Freud (Bollati Borin-
ghieri), a La libido - simboli e trasfor-
La terza rottura di confini è quel-
la che la psicoanalisi opera, nella teo-
to in modo ludico e disimpegnato.
Per restare nel campo delle scien-
to». E' così che i limiti diventano bar-
riere. A questa enfatizzazione del con-
DI PAESE IN CITTA’ mazioni di Jung (Bollati Boringhieri)
o anche, di Jung e Kerenyi, Prolegome-
ria e nella terapia, tra conscio e in-
conscio. Sia che si ponga, con Freud,
ze umane, basterà ricordare due au- flitto, che contiene in sé un'opzione ni allo studio scientifico della mitologia il compito di «colonizzare» l'incon-
Corpo-Anima è fra i sentieri della
tori, l'antropologo A. von Gennep e il monistica, Bachelard oppone l'imma- ( Bollati Boringhieri). scio (Introduzione alla psicoanalisi,
Fiera, nell’area Bookstock. Giovedì
filosofo e saggista G. Bachelard. gine dell'uomo come «essere socchiu- Il senso di queste ibridazioni sta Bollati Boringhieri), sia che, con
Il primo (I riti di passaggio, Bollati so» e della porta come generatrice di 10, ore 13, «Il paese spensierato e nell'esigenza di connettere la psicopa- Jung, riaffermi l'esigenza di un co-
Boringhieri) scrive: «Vivere significa una rêverie che si affaccia sul cosmo quello no», con Enzo Bianchi e tologia alle radici universali della con- stante rinnovamento attraverso ripe-
disaggregarsi e reintegrarsi di conti- del socchiuso con le sue esitazioni, Francesco Piccolo. Venerdì 11, ore 18, dizione umana, sottraendola allo spe- tuti processi di integrazione di con-
nuo, mutare stato e forma, morire e tentazioni, desideri... Wladimir Kaminer e Giuseppe cialismo medico. Con il che viene indi- scio e inconscio (Introduzione alla psi-
rinascere; in altre parole, si tratta di Torniamo ora alla psicoanalisi. Al- Culicchia a colloquio su «Berlino, cata un'altra rottura di confini: quella cologia analitica, Bollati Boringhieri),
agire per poi fermarsi, aspettare e ri- meno tre sono i punti in cui essa mani- città di frontiera». Domenica 13, ore tra normalità e patologia. la riflessione psicoanalitica ha sem-
prendere fiato per poi ricominciare festa in modo evidente l'importanza e 12, «Tra Occidente e Islam» con Questa solidarietà tra psicoanalisi pre tenuta aperta una porta su quell'
ad agire, ma in modo diverso. Sono l'utilità del travalicamento dei confi- Pietrangelo Buttafuoco e Hamid e scienze umane è la spia di quel recu- aldilà che dimora nel fondo della no-
sempre nuove le soglie da valicare...». ni. Il primo riguarda i rapporti con al- Ziarati. Lunedì 14, ore 12, incontro pero della dimensione mitologica, stra psiche e che sempre si difende
Il secondo (La poetica dello spazio, tre discipline. Sin dalle origini, la psi- con Samuel (Subsonica). che rappresenta il secondo punto di dai tentativi dell'Io di ridurlo al lin-
Dedalo ) ha vigorosamente sottolinea- coanalisi ha mostrato la fecondità de- rottura di confini: quello tra scienza e guaggio discorsivo.
a cura di ALDO GRASSO STEVEN LUKES FRANÇOIS BŒSPFLUG PIERANGELO SEQUERI FRED HALLIDAY
Fare storia Il potere La caricatura L’ombra di Pietro Il Medio Oriente
con la televisione Una visione radicale e il sacro Legami buoni Potenza, politica
L’immagine come fonte, Islam, ebraismo e altre beatitudini e ideologia
pp. 188 - € 16,00
evento, memoria e cristianesimo a confronto pp. 160 - € 14,00 pp. 496 - € 25,00
Prefazione di Paolo Mieli pp. 150 - € 13,50
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DALLA
Le droit d'être un homme. Anthologie
mondiale de la liberté (Unesco-Lattès
1968, a cura di Jeanne Hersch) - ha po-
tuto raccogliere in occasione del ven-
tesimo anniversario di quella Dichia-
GENESI
razione una ricchissima antologia di
testi di ogni epoca, cultura e tipologia
- dai codici legislativi alla poesia - a te-
stimonianza di quanto alcuni principi
che si sarebbero potuti pensare come
SI ARRIVA
figli dell'Occidente ebraico-cristiano
siano in realtà da sempre patrimonio
dell'intera umanità. E' quanto cerca
di mostrare anche André Chouraqui -
non a caso tra i redattori della Dichia-
AI LAGER
razione universale - nel suo I dieci co-
mandamenti: i doveri dell'uomo nelle
tre religioni di Abramo (Mondadori
2001), affrontando la tematica dal ro-
vescio della medaglia: i doveri che de-
rivano per ciascuno dal suo apparte-
nere all'unica umanità.
Ma allora dal baratro dei campi di
ENZO ventare una necessità in situazione di sterminio si alza una domanda terribi-
BIANCHI
legittima difesa, un atto di giustizia le: chi è venuto meno in quell'immane
Il discernimento etico attra- nell'esecuzione della pena di morte o
versa l'intera Bibbia, fin dalle sue
prime pagine: nel libro della Genesi
addirittura un sacro dovere quando
viene compiuta indossando una divi-
Cos’è giusto, cos’è ingiusto?
l'albero della conoscenza del bene e sa diversa da quella della vittima. Un interrogativo che nel ‘900
del male è collocato assieme all'albe- Sempre l'essere umano si è dun- si è fatto lancinante: da
ro della vita al cuore di quel giardino que interrogato sul confine tra il bene
dell'Eden che accoglie e rappresen- e il male, cercando di fissare criteri un lato la tracotanza della
ta gli elementi fondanti la condizio- per stabilire il limite tra giusto e ingiu- scienza, dall’altro i genocidi
ne umana. E, non a caso, la possibili- sto, tra diritto e sopruso, tra tentazio-
tà e capacità di scelta è posta in ne e ideale. Ma nel secolo da poco con- tragedia, Dio o l'uomo? Sì, non possia-
stretta relazione proprio con il con- cluso questo interrogativo si è fatto mo fare a meno di chiederci, come in-
cetto di limite e di confine. L'essere lancinante essenzialmente per due ra- vitava a fare Primo Levi, «se questo è
umano non accetta il limite - l'esor- gioni: da un lato la progressiva eman- un uomo», così come nessun credente
tazione a rispettare un limite è la pa- cipazione della tecnica dalla scienza può eludere la domanda che si è posta
rola prima di Dio all'umanità: «po- e, quindi, dall'etica che abita quest'ul- esplicitamente anche Benedetto XVI
trai mangiare di ogni albero, eccetto tima; d'altro lato l'aver sperimentato nel corso della sua visita ad Au-
uno» - e, rifiutando la propria condi- nei due conflitti mondiali e nei genoci- schwitz: «Dov'era Dio?». E' forse que-
zione di essere limitato, subisce il di che li hanno accompagnati, prece- sto l'ambito in cui, seppure come a
«confino», l'espulsione al di là di una tentoni, più è avanzata in questi ulti-
frontiera delimitata e invalicabile
(cf. Gen 2,16; 3,2.23-24). Ma non è so-
Tutto cominciò quando l’uomo mi decenni la riflessione sui confini
tra il bene e il male, a cominciare da Il
lo la tradizione biblica - e quindi mangiò il frutto vietato concetto di Dio dopo Auschwitz di Hans
quella ebraica e cristiana - a tra- da Dio: ma non solo la Bibbia Jonas a Le origini del totalitarismo di
smettere il discrimine fondamenta- Hannah Arendt, non a caso costante-
le tra bene e male, ma ogni ambito di trasmette il discrimine mente riediti.
pensiero umano, sia esso mitologi- fondamentale tra bene e male Riflessione che, a partire dalle di-
co, religioso o semplicemente giuri- mensioni cosmiche raggiunte dal ma-
dico-legislativo, in ogni epoca e cul- duti o seguiti il «male assoluto», l'abis- le, non può non addentrarsi nella no-
tura, a qualsiasi latitudine e sotto so profondo di malvagità nel quale stra quotidianità per scandagliarvi
qualunque regime politico e ammini- non ci si sarebbe potuto aspettare che quella «banalità del male» che ancora
strativo, da quello tribale a quello l'uomo precipitasse. la Arendt ha saputo far emergere da-
statuale o sovranazionale. Se tutto ciò che è tecnicamente ed gli atti del processo al criminale di
Naturalmente, nel fluire della economicamente possibile diviene le- guerra Eichmann. Sì, perché nessuno
storia e nel variare degli orizzonti, i cito e se nessun freno religioso, filoso- di noi può affermare la propria estra-
confini dell'etica - il proibito e il per- fico o ideologico trattiene il male che neità assoluta al male che un altro es-
«Editoria e religione. Il nuovo portale
messo che dovrebbero rispettiva-
mente mettere in guardia dal danno-
posso infliggere all'altro, allora chi
può stabilire un confine invalicabile e
INCONTRI Rebeccalibri» (Franco Garelli, Roberto
sere umano è stato capace di compie-
re: gli orrori che sovente ci affrettia-
Bava, Simonetta Pillon, Andrea Tenetti,
so e incoraggiare al benefico - hanno
conosciuto e conoscono spostamen-
come può difenderlo da quanti lo cal-
pestano? Non a caso è proprio dopo la
RUINI: TEOLOGIA Vittorio Sozzi). Alle 15, sala blu, «Storia
mo a definire «inumani», «bestiali» -
quasi a volerli esorcizzare - sono in re-
ti anche significativi, così come pre-
scrizioni e divieti vedono la loro as-
sciagura della seconda guerra mon-
diale e l'inferno della shoah che uomi-
E CULTURA della Lituania. Cultura e religione nell’ex
Unione Sovietica» (con Franco Cardini,
altà alla portata di uomini e donne co-
me noi, sono, per riprendere nuova-
solutezza assottigliarsi o scompari- ni di pensiero e di governo hanno av- Irena Vaisvilaite e Claudio Carpini). Il 12 mente una espressione della Genesi,
Lectio magistralis del cardinale Camillo maggio, sala blu, ore 21: «Maschio e
re a seconda di chi, quando e come vertito il bisogno improcrastinabile di «accovacciati alla nostra porta». Allo-
compie o omette una determinata un soprassalto di umanità che desse Ruini, venerdì 11, ore 16, sala gialla. Il femmina li creò? La fine della differenza ra i confini dell'etica sono là dove noi
azione: così, per esempio, l'uccisio- consistenza e concretezza a un'etica tema è: «Teologia e cultura. Terre di sessuale» (con Chiara Saraceno e ogni giorno, coscientemente o inco-
ne di un altro essere umano viene universale che da qualche secolo si fa- confine». Intervengono Valter Danna e il Lucetta Scaraffia). Il 13, sala blu, ore 13, scientemente ma sempre in modo «re-
considerata universalmente un cri- ceva strada all'interno e al di là di am- cardinale arcivescovo di Torino Severino «Televisione ed educazione. Amore e sponsabile», li spostiamo: là dove cia-
mine, ma ci sono stati tempi e luoghi biti di pensiero diversi. Poletto. sesso in Tv» (con Massimo Bernardini e scuno di noi con la propria condotta si
in cui poteva essere concepita come La Dichiarazione universale dei di- Altri appuntamenti: alle 11, sala blu, Giorgio Simonelli). erge a loro difesa oppure si rassegna
atto di culto e, ancora oggi, può di- ritti dell'uomo proclamata nel 1948 è a capitolare.
Speciale Fiera Tuttolibri
SABATO 5 MAGGIO 2007
VIII LA STAMPA
I confini della scienza Dopo il senso di colpa dei fisici che idearono la bomba Confini raggiunti. Pur con tutta la
cautela di Kuhn e di Popper, la scien-
za vanta una lunga serie di confini
atomica: ad entrare in scena sono adesso chimici, biologi, genetisti raggiunti. Galilei e Keplero hanno in-
tegrato Copernico, Newton ha dato
MA LA FORMULA
pilastri matematici alla visione coper-
nicana, Einstein ha incluso la conce-
zione di Newton come un caso parti-
colare nella teoria della relatività. Su
un altro fronte, Darwin ha fondato
I confini della visione La novità del secolo scorso proviene dalla Gestalt, compresa I nomi sono quelli di Koffa,
Köhler e Wertheimer.
la risoluzione di un problema senza ricorrere al procedimento «per prove ed errori» Tutto quello che di nuovo
c'è nel campo della percezio-
ne visiva nell'ultimo secolo
DAL RINASCIMENTO
proviene dagli studiosi della
Gestalt, compresa la nozione
di insight, ovvero la risoluzio-
ne di un problema pratico e
teorico senza ricorrere al pro-
LA FRONTIERA
MOBILE VINCE
OGNI BABELE
CLAUDIO di Stevenson, a cominciare da parola che significa «cavallo»,
GORLIER
L’isola del tesoro. Poi, sempre ma pensiamo all’India, ai Carai-
Il West, o la Frontie- dall’Inghilterra, sopravviene bi, all’Africa, all’Australia, alla
ra: l’unico grande confine in prepotentemente Rudyard Ki- Nuova Zelanda, allo stesso Ca-
movimento dei tempi moder- pling con la sua India, lui che de- nada anglofono.
ni, dall’Oriente americano fi- finì appunto l’Inghilterra il pae- Torniamo un attimo alla
no al Pacifico. Così - e sappia- se straniero prediletto. Russia per estrapolare un caso
mo bene a che prezzo - si com- E i russi? La lingua preferita unico: Vladimir Nabokov nasce
pletarono gli Stati Uniti. Cu- degli aristocratici è il francese; a San Pietroburgo nel 1890,
riosamente, l’inglese non tro- Turgeniev, per questo motivo emigra in Europa dopo la rivo-
vò una parola per definire gli ironizzato da Dostoevskij, è im- luzione, e alla fine si trasferisce
spazi immensi del West, e si bevuto di francese, ma lo stesso negli Stati Uniti. Scrive in rus-
dovette ricorrere a un impre- debito dell’autore di Delitto e ca- so ma, a partire dagli Anni Qua-
stito francese, negli Stati Uni- stigo non appare indifferente. ranta, sceglie l’inglese, e tiene a
ti e in Canada: prairie, prate- Nel Novecento, il rimbalzo definirsi «scrittore america-
ria. La appropriò anche Mel- delle lingue madri e la loro fre- no». L’autore di Lolita si affer-
ville, in un paragone con il ma- ma come uno dei supremi speri-
re in un capitolo di Moby Dick,
per decenni equivocato al pun-
Stendhal pseudonimo mentatori del secolo. In un’in-
tervista gli domandai in che lin-
to che, nella classica traduzio- tedesco di uno gua sognasse, e lui esitò un atti-
ne di Cesare Pavese, il titolo si scrittore francese mo: «In inglese - mi rispose - ma
chiama «Preghiera» (ma nella occasionalmente in russo».
sua, Ruggero Bianchi ha rime- che si proclama, La reinvenzione dei confini
diato: «Prateria»). in italiano, milanese linguistici e letterari va sicura-
L’inglese d’America, del re- mente giudicata come uno dei
sto, provvide fin dagli inizi a quente metamorfosi dilaga. Il fenomeni cruciali del nostro medaglia. A quale territorio ap- scorso, all’immenso territorio gnue, dall’ hindi all’inglese total-
coniare termini per così dire colonialismo inglese, francese e tempo, e rimette in gioco il prin- partiene il maori neozelandese africano che spazia dalla classi- mente riposseduto. E’ l’India di
in proprio, e i confini degli Sta- ispanico-portoghese produce cipio stesso di «lingua madre», Whiti Ihimaera, uno degli ospi- cità di Senghor al lampeggiante Whitman, Passage to India, una
ti Uniti divennero una lingua: nuovi confini linguistici e lette- sostanziando un dibattito che ti, con il suo peculiare inglese? moderno di Soyinka il quale ha pregnante poesia appropriata
vicenda singolare, se teniamo rari affascinantemente bastar- da qualche anno anima la Fiera O l’indiana Bapsi Sidwa, o sempre rifiutato ogni risolutiva da E. M. Forster nel titolo del
presente che classici come di. Trascuriamo magari il caso del Libro, che opportunamente l’americana Sandra Cisneros, sudditanza occidentale. L’India suo ormai classico romanzo.
Hawthorne pensavano di ap- del francese del Québec, vera quest’anno approfondisce le con il suo anglo-ispanico? Ma del resto è un territorio sconfi- Lo scompaginamento dei
partenere al grande territorio neolingua definita joual, dalla due facce di questa irresistibile pensiamo, riprendendo il di- nato con la sua cultura multili- confini, la loro reinvenzione,
della letteratura inglese. possono acquistare addirittura
I confini linguistici e lette- contorni drammatici. Penso a
rari già in pieno Ottocento ri- un altro polacco, uno del Nove-
fiutavano di coincidere. Ecco cento, che conobbi assai bene,
allora che un polacco, di nome INCONTRI Jerzy Kosinski. Nato nel 1933,
Sellerio
Teodor Józef Konrad Korze- trasferitosi negli Stati Uniti,
niowski, nato in Ucraina nel LINGUA MADRE prese a scrivere in inglese, con
1857, si trasferisce dopo lun- uno stile lineare, opposto al lus-
ghi viaggi per mare in Inghil- VOCE DELL’IRAQ sureggiante Conrad: penso a
terra, e adottata la nuova lin-
gua diventa uno dei più gran-
Novità «Lingua Madre», la porta
L’uccello dipinto. Mi spiegò il
suo tormentoso passaggio di
di scrittori dei tempi moderni. spalancata alle culture confine, tale da portarlo nel
Non basta: se da un lato Con- Andrea Camilleri Maj Sjöwall, Per Wahlöö extraeuropee, allarga ancora i 1991 al suicidio.
rad rinnova profondamente Le pecore e il pastore Il poliziotto che ride suoi confini. Saranno a Torino gli In un mondo riplasmato
Da una nota a piè di pagina, il caso delle dieci scrittori Sandra Cisneros (nata a (odio il termine «globale») le
«Un classico del poliziesco. Gli autori hanno
Conrad rinnova monache, Sicilia anni Cinquanta, che si lasciaro- cambiato il genere. E chi scrive polizieschi dopo Chicago da padre messicano e cittadinanze letterarie e lingui-
stiche impongono un costante
no morire per salvare il loro vescovo. Camilleri questi romanzi si ispira a loro in un modo o nel- madre chicana); il maori Whiti
l’inglese innestandovi risale agli archivi e dona uno dei suoi indimenti- l’altro» (Henning Mankell). Himaera (Nuova Zelanda); la ripensamento. Quali sono il
la sintassi polacca, cabili affreschi di storia dell’iniquità e della sof-
ferenza. Maria Attanasio
vietnamita Monique Truong (la confine originario o il nuovo
coppia Gertrude Stein-Alice
ma i suoi modelli Il falsario di Caltagirone Toklas raccontata dal loro cuoco Per Kipling «non c’è
Alicia Giménez-Bartlett
originari sono francesi Nido vuoto Il mistero umano di Paolo Ciulla, pittore, bohé- vietnamita); la cinese Wei Wei,
né Est né Ovest, né
mienne, corridore di avanguardie, omosessuale, ora a Parigi, che rievoca
Nuova avventura per Petra Delicado e il vice uomo candido; infine famoso falsario, per far
l’inglese, innestandovi, a det-
Garzón nelle strade di Barcellona: inseguendo del bene ai poveri e vendicarsi della vita beffar-
un’infanzia durante la confine né stirpe
ta degli esperti, la sintassi po- Rivoluzione culturale.
lacca, i suoi modelli originari una piccola ladra, con l’aiuto di un’altra bambi- da. (Una storia che sarebbe piaciuta a Brancati).
E ancora: il poeta cheyenne quando due uomini
na, scoprono il crimine più vigliacco. Un genio
sono francesi, in particolare latino per il giallo, tra noir, commedia e genere Claudio Strinati Lance Henson (la cultura dei forti si confrontano»
Flaubert, proprio sotto il profi- comico-picaresco. Il mestiere dell’artista. Da Giotto a Leonardo nativi d’America), dalle Isole
lo linguistico. Mauritius Nathacha Appanah, la confine di Milan Kundera? Co-
Nasce l’artista, tra medioevo e rinascimento;
Nello stesso secolo, uno Budd Schulberg nasce lo stile personale, «l’aria» inconfondibile rhodesiana Tsitsi Dangarembga, me vedete, il discorso si punteg-
dei maggiori romanzieri fran- I disincantati del pittore che esce dall’anonimato della manie- la sudafricana Sindiwe Magona, gia di interrogativi, con un capi-
cesi adotta uno pseudonimo «Conosco questo libro dal 1950, quando è usci- ra. Una galleria del genio pittorico. la camerunense Léonora Miamo, tolo a parte, magari, per Kafka.
tedesco, Stendhal, e si procla- to negli USA. Da allora, l’ho riletto ogni due trasferitasi a Parigi. Indiani sono Ho a portata di mano un
ma, in italiano, «milanese». anni, forse più spesso. Sono pochi i libri di cui Giuseppe Zecchini Tarun Tejpal, Bapsi Sidwa, Alka paio di risposte. Una si trova
Sta prendendo corpo il fe- posso dire lo stesso» (Anthony Burgess). Il Attila Saraogi, Anosh Irani e Laila in un ampio saggio di Salman
nomeno che va sotto la defini- romanzo sul tramonto della leggenda di Francis Il re degli Unni, «flagello di Dio» o eroe primi- Wadja. Dal mondo islamico: Rushdie, pubblicato anche in
zione di «perdita del centro». Scott Fitzgerald. genio di una saga nazionale, in un documentato Fouad Al-Takarli, patriarca della italiano. L’indiano islamico
In buona sostanza, il baricen- ritratto del personaggio storico che è insieme un letteratura irachena; i marocchini trapiantato in Inghilterra, co-
Toni Maraini ritratto dell’inquietudine del morente Impero.
tro letterario si sposta dall’Eu- La lettera da Benares Bensalem Himmish e Aldelkader me il caraibico V. S. Naipaul -
ropa per toccare nuovi confi- Franco Farinelli Benali; la siriana Maram el Masri. che ha cancellato la sua Trini-
ni. «Io partirò», proclama Fosco Maraini, lo scrittore, il viaggiatore, l’o- Isrealiani sono Rina Frank, Alon dad - sostiene che scrittori co-
rientalista: il personaggio, in un romanzo episto- L’invenzione della terra
Stéphane Mallarmé, un pro- lare, fatto di lettere del padre mai spedite e Altras (insegna nell’Università di me lui non scrivono l’inglese
fessore di inglese radicato a L’evoluzione della cartografia, dei modi di rap- Siena). Dalla Russia: Mikhail degli inglesi: «Non possiamo,
risposte postume della figlia. E si apre l’archivio presentare la terra, racconta di un progressivo
Parigi, nella memorabile Brise di una famiglia anglo-siculo-ungherese e un disincantamento: dal Mondo-Cosmo insepara- Shiksin, oggi in Svizzera. Da Los non vogliamo, e questo ci ren-
marine, e sollecita l’approdo secolo d’Europa. bile dal suo senso e destino, alla Terra-estensio- Angeles, il nigeriano Chris Abani. de liberi».
in una «natura esotica». Un ne delle carte geografiche. Mentre Alicia Gaspar de Alba è Ci viene in soccorso, ancora
viaggio mentale, quello di Mal- John Mortimer autrice di romanzi-documento una volta, l’incomparabile Ki-
larmé, ma Baudelaire trascor- Nuovi casi per l’avvocato Rumpole Alessandro Barbero sulle stragi di giovani donne alla pling. Andiamo a rileggerci la
se una decina di mesi di viag- Continua la serie dell’avvocato dell’Old Bailey, Federico il Grande frontiera tra Messico e Stati sua folgorante Ballata dell’Est e
gio «esotici» soggiornando al- nata per il teatro e lanciata dalla televisione «Un re filosofo, un re illuminista, l’amico di Uniti. Dall’Olanda, la somala dell’Ovest: «Non c’è né Est né
le Isole Mauritius, abitate da inglese. Thriller legali, di gusto ironicamente Voltaire, ma anche colui che ha interpretato al Ayaan Hirsi Ali, perseguitata per Ovest, né confine né stirpe né
emigrati indiani di lingua fran- britannico e movimento da commedia, che rap- peggio gli umori dell’Europa prerivoluzionaria. la sceneggiautra del film sulla nascita quando due uomini for-
presentano il variegato mondo di un’Alta Corte Una figura contraddittoria è quello che ci vuole
cese: un esempio singolare di di Giustizia. condizione delle donne nella ti si confrontano, anche se ven-
incrocio di confini. Si tratta per una bella biografia» (Sergio Valzania). società islamica «Submission» gono dagli estremi della terra».
proprio della natura in cui si che costò la vita la regista Theo Nonostante la conflittualità
articolano i romanzi di Con- www.sellerio.it van Gogh. che divampa, è a quel confronto
rad, o le avventurose fantasie che dobbiamo rivolgerci.
Speciale Fiera Tuttolibri
SABATO 5 MAGGIO 2007
LA STAMPA XI
SONO I CLASSICI
L’ULTIMA ZATTERA
GIUSEPPE
CULICCHIA
C B C N S
on i libri della Scala d’Oro, ella, visionaria ed eccitante hi conosce Giovanni Sartori sa el 2006 al Lingotto per i ono trascorsi quasi vent’anni.
da ragazzo e da adolescente, la Fiera delle origini, che, che non è facile impegnare il 150 anni dalla nascita di Eppure ricordo come se fosse
grazie ai prestiti di una mentre faceva toccare con suo tempo. Eppure quando gli Freud. La Bollati ieri l’emozione del momento in
vicina di casa, passando da mano ad un popolo di lettori proposi di venire alla Fiera di Boringhieri che sta cui Giulio e io ci siamo
Tolstoi a Dostoevskij, da che non esistevano solo Torino a presentare il libro di ottimamente trattenutidavanti allo stand
Remarque a T. Mann, nacque il mio Mondadori ed altri grossi editori, Paolo Sylos Labini Berlusconi e gli programmando, per questo suo della casa editrice Bollati Boringhieri
amore per la lettura. La proposta per consentiva a Stampa Alternativa di anticorpi accettò seduta stante. Il suo «autore» di punta, una serie di che era nata esattamente un anno prima
una fiera libraria, di Pezzana, nell’87, battezzare i primi libri «MilleLire», aereo deve atterrare a Caselle nel primo manifestazioni, mi chiede di (il 20 maggio 1987). In quel momento
fu decisiva. Le indispensabili verifiche fino ad allora venduti solo sui pomeriggio, ma la partenza viene organizzare una lettura commentata tutti e due abbiamo pensato
che feci con Gianni Merlini, Luciano marciapiedi: fatto sta che il primo ritardata. All’ora dell’incontro la Sala di passi significativi dell’opera all’avventurastraordinaria e al
Mauri, Valentino Bompiani e Giulio giorno li vendemmo tutti quanti. Rossa è gremita e dopo un po’ la gente dell’inventore della psicoanalisi. contempo un po’ pazza in cui ci eravamo
Bollati mi resero ragionevole il rischio Poi, al Lingotto l’aria è cambiata e comincia a spazientirsi. Sylos Labini e Mi ricordo allora di una lanciati. Ne abbiamo sorriso consapevoli
finanziario che affrontavo per il la Fiera è diventata bazar di David Lane, il giornalista «intervista impossibile» che avevo, in entrambi - pur da due diversi punti
Salone. Con un certo brivido torno ai cineserie, gelateria, rifugio per dell’Economist,che coordina il dialogo, anni ormai lontani, realizzato d’osservazione- che era un passo da fare,
momenti in cui sognavo che i libri cattivi editori a pagamento e sono già seduti sul palco. Sto quasi per insieme a Paolo Bonacelli il quale un viaggio che avrebbe riservato attimi
esposti fossero pari al diametro della passerella per chi ha già scalato annunciare che l’incontro è annullato interpretava il protagonista e che faticosi ma anche esperienze uniche e
Terra e che «la candela accesa» col classifiche, salotti e talk show. quando squilla il cellulare. E’ aveva avuto un certo successo anche arricchenti. La Fiera del libro è legata
Salone «non si sarebbe spenta mai». Io personalmente ritorno sul l’inconfondibiletimbro di voce di editoriale. anche un ricordo per me tristissimo, alla
Dopo dieci anni, affiancato da marciapiede che non ho mai Sartori: «Sto arrivando, sono stanco e Decidiamo di riproporla dal vivo. morte di mio fratello Giulio, otto anni
eccellenti collaboratori e responsabili abbandonato per proporre nuove affamato... se non mi dai qualcosa da Bonacelli, contentissimo, arriva da dopo. La sera precedente la sua morte
letterari, l’avventura finì per me! Ogni provocazioni e nuovi sogni ad occhi mangiare, non parlo!». Corro al bar della Londra apposta per questo ero infatti al Lingotto dove mi aveva
avventura ha le sue storie incredibili e aperti. Fiera e porto il primo panino che trovo a appuntamento. Mettiamo su una pregato di sostituirlo in una cena con
irrinunciabili: la prova contraria non è Sartori che se lo mangia seduto fuori specie di spettacolino bizzarro e Rossana Rossanda, Marco Revelli ed
parte della nostra vita. Con mio dalla sala, in mezzo agli sguardi della curioso: che sorprende e diverte. altri amici. Il dolore fu fortissimo e il
piacere, durante un recente convegno, gente incuriosita. Quando entriamo si è ricordo lo riacutizza, lo lenisce solo la
è stato detto che con il SdL si era data rinfrancato. Sylos da lontano lo vede, consapevolezzache il nostro viaggio nel
una nuova visibilità nazionale sorride e gli fa un largo saluto, il pubblico mondo dell’editoria è sempre stato come
culturale a Torino: spero sia così! esplode in un grande applauso. lui lo voleva: libero e indipendente.
Ricordi quella
Fiera... Quando
lanciai
la sfida
ANGELO
PEZZANA
Astronave,
musica
e minigonne
SERGIO
FANUCCI
La voglia
di festeggiare
Sofri
DACIA
MARAINI
Dietro
i banchi
che flirt
ALBERTO
CASTELVECCHI
Falcone
ucciso
a Capaci
ROSARIA
CARPINELLI
D E O Q T
a una felice intuizione ad ra maggio ‘96, avevo vunque si festeggiano i uando arrivi ti senti come un ra i primi ricordi, un viaggio
un successo che dura da riprodotto la plancia libri io sono contenta. Ci maniaco del cioccolato in di ritorno in treno dal Salone
vent’anni, e, cosa rara per dell’astronave Enterprise in sono milioni di feste che visita alla fabbrica Willy del 1992. E’ il pomeriggio del
Torino, una istituzione uno stand di 200 mq con propongono cibi e Wonka. Ti piace tutto, ma 23 maggio, lo sguardo perso
che non ha preso il volo tanto di appassionati vestiti bevande. I libri sono il cibo anche quest’anno il tempo di un ferroviere, il silenzio
per altri lidi. da capitano Kirk e compagni. In della mente, senza libri si muore non ti basterà: per questo la Fiera è oppressivo in corridoio, solo
Quando vent’anni fa, spinto e quell’anno arrivai a vendere 120 mila come si muore senza mangiare e come una soap televisiva, solo che all’arrivo a Milano la terribile notizia:
motivato dalla mia professione di copie dei romanzi della serie Star senza bere. invece di una puntata al giorno ne va in Giovanni Falcone ucciso a Capaci con
libraio, lanciai agli editori italiani la Trek, mostrando così l’esistenza di Io ricordi ne ho tanti: tra i più onda una all’anno. Amici, nemici, la moglie e tre uomini della scorta.
sfida del Salone del Libro, molti un mercato di nicchia significativo. teneri la presentazione di un libro di fidanzamenti e divorzi, tradimenti Resta l’orgoglio di aver pubblicato il
erano gli scettici, a Torino poi, dove Attorno all’astronave quattro Sofri mentre lui era in prigione. Si improvvisi, nostalgie (cinque minuti di suo testamento spirituale, il
credevamo di essere, a Milano? casse mandavano musica a tutto festeggiava il suo pensiero, di cui ci conversazione con Luciano Mauri libro-intervista a Marcelle Padovani,
Invece tenacia, lavoro duro e volume e cinque splendide ragazze in nutriamo. Ricordo la grande voglia di valevano per una vita). Torino è anche Cose di cosa nostra.
fiducia in se stessi, hanno fatto sì minigonna facevano da cassa, era un discutere, di capire, di apprendere una scuola di educazione sentimentale, E nel 1995 la Sala dei 500 si riempie
che oggi, con il rinnovato nome di modo insolito e originale per vendere dei nostri giovani che affollano con una commedia galante, e il genere di gente venuta ad ascoltare Eric
Fiera, l’appuntamento torinese sia libri ma molto efficace e divertente. passione commovente le sale della letterario più praticato tra le quinte è il Hobsbawm, in occasione dell’uscita
uno degli avvenimenti culturali più Fu allora che, in un pomeriggio della Fiera, che si raccolgono attorno a flirt. Qui i Don Giovanni conoscono i del Secolo breve. A discorrere con lui
significativi del mondo culturale. Fiera del Libro, Giulio Einaudi riuscì scrittori più noti e meno noti loro castighi: dieci anni fa mi piaceva di Destra e Sinistra, Cardini, Scalfari
Se ci fosse una sfilata per il ad avvicinarsi al mio stand e a non chiedendo le parole per dire la loro da morire una collega, che oggi dirige e Beniamino Placido, quell’anno
«Book Day», ebbene, a quella, capire il mio stile, un po’ blasfemo e curiosità, la loro indignazione, i loro una casa editrice molto specializzata in direttore del Salone.
parteciperei con entusiasmo. stravagante, di fare l’editore. Non mi desideri. cinema. Lei per prendermi in giro mi In tempi più recenti, maggio 2006,
strinse la mano: rimase a distanza e Lo scrittore non è migliore o più fa: «Per risparmiare sugli alberghi, noi Filippo Timi salta su un tavolo colmo
scosse la testa in segno di diniego. E bravo di altri, ma possiede le parole dormiamo sotto i banchi, allo stand. di libri nel piccolo stand d’angolo
fu in quel momento e in quel gesto per dire le cose. Le parole sono Vuoi venire più tardi?». Il guaio è che della Fandango e con il suo monologo
che capii di essere sulla strada giusta mattoni con cui si costruiscono le io, svelto come una trota di fiume, getta nel caos il traffico degli
e i numeri di oggi, il mio progetto e la case, e molti ti chiedono mattoni abbocco sempre. Vi lascio immaginare inconsapevoli visitatori del
stima che ho dal mondo editoriale ne perché case ce ne sono poche. gli sghignazzi che si sentivano per tutta Padiglione Uno. La Fiera è anche
sono un’ulteriore conferma. la città, quella sera, fino ai Murazzi... questo: improvvisazione e genio.
Tuttolibri
SABATO 5 MAGGIO 2007
LA STAMPA XIII
N A U A D
on c’è forse parola che più ll’inizio c’era un’aria di n episodio per me nch’io non posso non a mezzo secolo Torino e Libri
di «Fiera» strida se messa grande curiosità, come se un indimenticabile al primo ritornare all’87. Era appena sono per me inseparabili.
accanto alla parola «libro», Salone del Libro fosse di per Salone nell’87. La sera nata la mia rivista Leggere Correva infatti il 1957, quando
che chiama a sé sé qualcosa di alquanto della vigilia, quando, come di cui ero molto fiera e solo i migliori patroni - Pietrino
raccoglimento, solitudine, esotico. Tanto più a Torino… in tutte le mostre, si è da un anno, dopo aver Bianchi , Roberto Longhi e
silenzio. Eppure una volta dentro lo E anche un tono di vaga e irragionevole ancora nel caos. Vedo spuntare due dedicato la mia casa editrice Anna Banti, Mario Pannunzio, Paolo
sterminato labirinto, qui sospesa euforia. Ricordo Natalia Ginzburg, personaggi eccezionali, Agnelli e esclusivamente ai libri per i bambini, Milano, e altri - giudicarono:è l’ora di
cattedrale, là curva calcistica, a me insolitamentefrivola e divertita, che Spadolini: quest’ultimo ha appena avevo varato gli «Epistolari». fare un libro. Dunque Einaudi; e Calvino
viene naturale immaginare tutti lottava vanamente con la portiera di una ricevuto la copia staffetta di La storia Per me era l’inizio di una nuova come editor. Un pacco di racconti, in
quegli espositori in tricorno e codino, macchina e spiegava che lei non era del Partito d’Azione di Giovanni De vita, un periodo entusiasmante. Al gran parte inediti, sulla fine del
arrivati qui dritti dalle fiere tedesche adatta per capire certe cose, mentre ci Luna, ristampato da noi. Ne Salone, non ancora al Lingotto, mi fu dopoguerra.E lui: «Lo so che a un
e olandesi del Settecento, quando i avviavamo al ricevimento di apertura parliamo, poi loro se ne vanno. assegnato uno stand tutto di marmo, giovane autore piange il cuore per ogni
libri erano ancora pochi, costavano del Salone, fra i nobili e possenti alberi L’indomani aprendo La Stampa bellissimo dove, ad un certo punto, esclusione.Ma il libro d’esordio
molto, e tuttavia cominciavano a dei giardini di Palazzo Reale. E poi vedo già e con enorme sorpresa anch’io ho ricevuto la visita di dev’essere breve, sennò non ti leggono e
«fare mercato», scendendo Brodskij che leggeva troppo l’articolo del futuro presidente del Spadolini con Gianni Agnelli. non ti recensiscono.Poi però t’aspettano
allegramente tra le cipolle, le pere, i rapidamente, con un passo febbrile e Senato su questo importante saggio. Guardavano libri e rivista, al varco del secondo libro, dove non hai
cavolfiori. E i clienti, in parrucca e trascinante, al Teatro Regio. E «Ma come ha fatto Spadolini a commentavano, sembravano stupiti. potuto più mettere tutta la tua vita. Ma
spadino, credevano fermamente che approfittava di ogni pretesto per scriverlo in così poche ore?», mi Conservo ancora le foto di tu non preoccuparti:il secondo è già qui,
col tempo, con la diffusione crescente cogliere il fascino architettonico di chiedo. quell’incontro, mi si vede con una negli altri racconti. Non si butta via
e ormai inarrestabile di quelle pagine, Torino, con la sua squadratura militare. «Gente come noi si sveglia presto, faccetta felice... niente». Ecco dunque Le piccole vacanze,
le cose nel mondo sarebbero andate E l’apparizione di Padre Pozzi, che con la alle sei siamo già in giro», mi apparse nei «Coralli» perché Italo disse:
meglio. Non fu così, come ben sua sola presenza bastava a disarmare spiegherà l’Avvocato. «Questo ha già ventisette anni, non si
sappiamo. Ma passando tra i miei ogni banalità. E James Hillman, Wendy Incontri come questi ne ho avuti può mettere in una collana di giovani
compagni di viaggio nei secoli, non ce Doniger, Cesare Garboli… E poi tante moltissimi, in vent’anni. E li avremo debuttanti».E nessuno rise.
n’è uno davanti al quale non mi tolga fisionomie ignote, in giro per gli stand, di anche tra pochi giorni, nel nostro Più tardi, sempre da Einaudi,
il tricorno, o il cilindro, o la bombetta, persone che si rallegravano nel trovare nuovo stand (che non assomiglierà incominciòun vero sodalizio con Elena
o il borsalino. Non si poteva fare di un libro che cercavano da anni o di cui più a un «pollaio»!) De Angeli, editor mirabile. Il mio più bel
più, dati i tempi, dati gli uomini. non sapevano nulla… E poi… giro al Salone torinese fu fatto con lei.
E’ M D C T
il mio primo Salone del libro, i disse che mi aveva visto a i primo acchito mi viene in redo di essere andata al ra i miei ricordi più vecchi
sono editor di Theoria ma con una trasmissione mente un signore - sarà Salone di Torino nell’87, riguardo alla Fiera del libro,
mansioni anche da fattorino: televisiva. Pensai che si stato una quindicina d’anni l’anno dell’apertura. Avevo c’è una visita fatta
il mio compito è allestire lo trattasse di un fa - venuto al nostro stand passato sei mesi a Parigi e, accompagnando mio zio
stand. Arrivo un po’ tardi ma manoscritto: poesie o una per cercare tornando in Italia, raggiunsi là Giulio. Era molto omaggiato
ci danno tempo fino a mezzanotte. Niente narrazione lirica della propria disperatamente un saggio di cui mio padre. Mi ricordo di aver mentre passava tra gli stand, ma lui era
colla e chiodi, niente istruzioni, Ikea non adolescenza. Aveva un fisico fuori sapeva l’argomento ma di cui aveva attraversato caracollando l’unica sala interessato soprattutto a visitare gli
c’è ancora. Devo solo assemblare dei cubi moda, era un po’ grossa, come la solo una vaghissima idea del titolo (si piena di grandi editori (era lui che stand più piccoli, di piccoli editori a me
di gomma nera. Fatico fino a tarda notte e protagonista di Happy Days di Beckett. ricordava solo che conteneva caracollava, io gli andavo dietro). sconosciuti, dove si fermava dando
vado via convinto di aver fatto un buon Invece no, cercava un libro. Sapeva qualcosa di simile a «ismo» e non Ci sono tornata nel 2003, il primo subito del tu, interessandosi del lavoro,
lavoro, ma con un leggero senso di l’autore, uno sconosciuto, e il titolo in cui sapeva altro). salone da quando era nata nottetempo. della grafica, commentando le
claustrofobia.Il giorno dopo arrivo allo c’entravano le colline, un’aria di Langhe Cercando in «Alice» - il servizio Ci siamo iscritti all’ultimo, perché copertine. Mi ha sempre colpito il suo
stand prestissimo per mettere in mostra i e Pavese minore. Ma non sapeva d’informazione elettronica su tutti i qualcuno ci ha detto che era modo di tenere in mano un libro simile
nostri libri, classici di storia della scienza l’editore. Le dissi che mi spiaceva, ma... libri in commercio che allora veniva imperdibile, e ci siamo trovati come al tocco di un medico o di un ostetrico
e romanzi gotici con le bellissime eccetera.. Insistette. Cercai uno stand svolto per conto del Salone -, tricicli sperduti in un parco di Ferrari. che visita un neonato. I suoi
prefazionidi Malcolm Skey. dove ci fosse un Catalogo dei libri in eravamo riusciti a trovargli quello L’impressione di inadeguatezza è stata interlocutori sembravano intimiditi,
Però c’è qualcosa che non va. I libri commercio. Ma nel Catalogo non c’era che cercava. molto forte, quasi definitiva. E allora ma lui li incoraggiava a raccontare, pur
possono essere osservati e sfogliati solo né l’autore né il titolo. «Ma qui dentro - Mi pare di ricordare che fosse un sono andata in cerca di altri tricicli, e ne non risparmiando critiche, la peggiore
da giocatori di pallacanestro alti non inquisì - quanti libri ci sono?». Dissi che libro che aveva direttamente o ho trovato uno, insperato: il piccolo delle quali era sentirsi dire «che
meno di due metri. Mi accorgo di aver non lo sapevo di preciso. «Ma in tutto - indirettamente a che fare con il valoroso editore di «Sensibili alle noioso». Con la sua aria falsamente
allestito lo stand in verticale invece che in continuò - quanti libri ci sono?». Già più costruttivismo. foglie». Dietro al suo banchetto c’era svagata era attentissimo e curioso di
orizzontale, in effetti assomiglia a un sul sicuro spiegai la differenza tra in È stata una bella soddisfazione. Renato Curcio, da solo, con i capelli tutto e di tutti. Mi ha sorpreso, ricordo,
bunker. Mentre me ne sto lì preso dallo commercio e fuori commercio, tra le Per lui e per noi. grigi, i gesti modesti, i libri ospitali. Gli la domanda fatta a un piccolo editore,
sconfortosi avvicina quel meraviglioso varie lingue, per poi aprire la ho lasciato un libro nostro e dopo un po’è di cui non ricordo il nome. «Ma tu sei
gentlemen dell’editoriache si chiama vertiginosa prospettiva di tutti i libri arrivato lui con i suoi. Un altro modo di contento? Tu e i tuoi collaboratori siete
Paolo Boringhieri, e mi dice con tono mai esistiti. Era delusa e rassegnata. traversare il Salone, non caracollante, felici del lavoro che fate insieme?».
educato: «Bello stand, letture impervie, «Ah - disse - e io che credevo che qui ci piuttosto un piccolo trotto. Dopotutto, ci La felicità del fare, ecco quello che è
immagino». fossero tutti i libri del mondo...». si poteva anche sentire a casa. importante quando si lavora insieme.
Speciale Fiera Tuttolibri
SABATO 5 MAGGIO 2007
LA STAMPA XV
1988 1990
dire che questa è la più bella età della vita». Per rio di idee, lasciando alla critica dei topi pettego-
una volta si può smentire il celebre incipit del ro- lezzi, mondanità e polemiche. Il bambino, supera-
manzo di Paul Nizan Aden Arabia. Quelli della te le crisi di crescita, è oggi un robusto giovanot-
Fiera sono vent’anni ben portati, ripercorsi in to. Cosa farà da grande? Non è il caso che ingras-
una mini antologia, avendo per fonte (quasi) si. La sfida sarà sui contenuti, non sulla quantità.
SI COMINCIA esclusiva gli speciali del nostro supplemento, che
l’ha accompagnata fin dalle origini. Di questo ven-
Varcare altri confini, avendo presente il senso del
limite. La qualità val bene una «crescita zero».
ORMAI
E NON SAI tennio (la parola qui si può “revisionare”) cerchia- Luciano Genta STA BENE
QUANTO SULLE RIVE
SIA SEXY Il disegno
di Claudio
DEL PO
S S
Parmiggiani per il
i aprì il 19 aprile a To- nostro speciale alone anno terzo, dal 18
rino Esposizioni il in occasione al 22 maggio, grande fe-
primo Salone del li- della prima sta di inaugurazione al
bro, ideato da Guido Fiera del Libro, Castello di Rivoli con il
Accornero e Angelo 1988 Nobel spagnolo Cela.
Pezzana, logo di Armando Te- Gli editori sono saliti a 800; tra
sta, vetrina di 500 editori, ospi- gli invitati stranieri Amado, Der-
te d’onore il Nobel Brodskij, rida, Gadamer, Glucksmann,
quattro miliardi di investimen- Hillman, Heller, Savater, Ver-
to, un successo (insperato) nant.
con 100 mila visitatori, bigliet- Alla guida sempre Accornero,
to d’ingresso 5000 lire. che dichiara, in un’intervista ad
Così sulle pagine di Tuttoli- Alberto Papuzzi: «La prima edi-
bri lo accolsero Carlo Fruttero zione era una sfida, la seconda ha
e Franco Lucentini: confermato la bontà dell’idea.
«Questo primo Salone del Con la terza edizione si avvia un
Libro che sta per aprirsi a To- consolidamento».
rino ha finito per suggerirci, Scrive alla vigilia Nico Oren-
anzi in un certo senso ci ha im- go, su La Stampa: «Da domani
posto, un curioso esperimen- apre la più grande libreria d’Ita-
to struttural-linguistico. Da lia. Anzi: la libreria Italia. Apre
settimane ne sentivamo parla- senza polemiche, in un clima se-
re un po’ da tutti e un po’ in reno. Ormai sono gli editori a vo-
tutti i modi, non solo a Torino, lerla. E non c’è più quel
non solo in Italia; e quei discor- “desiderio rivendicativo” dell’edi-
si, quegli accenti, quel lessico, toria milanese a portarla sotto la
ci ricordavano qualcosa d’al- Madonnina o Canale 5. Ormai so-
tro, vagamente ma insistente- no tutti d’accordo, sta bene a To-
mente. Perplessità, eccitazio- rino, sulle rive del Po [...] Il peri-
ni, sillogismi, moralismi, pudo- colo di una crisi d’identità sem-
ri, deplorazioni, perorazioni, bra dunque fugato. Ma un rovel-
crudezze che suonavano al no- lo ancora turba le notti degli or-
stro orecchio “già sentite”, ganizzatori e gli appassionati del
che ruotavano intorno al pro- perfezionismo sabaudo. E’ quello
blema con movenze colloquia- che va sotto il titolo di “tema por-
li allusive, elusive, di cui la gri- tante”. Nato come motivo con-
glia di riferimento ci restava duttore del Salone, come invito
sulla punta della lingua, come agli editori per appoggiarci altre
avviene quando si stenta a iniziative, è finito per essere tra-
identificare un’azione mimica scurato, come lo fu l’anno scorso
sulla scena. il rapporto fra “libro e cinema”, o
«E poi, di colpo, l’illumina- in sottofondo quest’anno con la
zione. Abbiamo provato a so- musica. Dalle iniziative dei singo-
stituire la parola “libro” con la li editori s’è capito che ognuno
parola “sesso”, e tutto si è vuol crearsi il proprio “tema”, la
chiarito. propria “cassa di risonanza”.»
«“Ma mia cara ragazza, il li- Fra gli stand, tre sole piccole
bro (il sesso) è una cosa impor- lamentele: «temperatura da sau-
tantissima, cruciale, che coin- na, servizi igienici sgarruppati,
volge l’intera personalità!”. pochi telefoni pubblici, spesso
«“Sa com’è, il lavoro, gl’im- muti».
pegni... alla fine uno non trova
mai il tempo per il libro (il ses-
so), purtroppo”.
1989
«“Durante il giorno, per for- per regalare un libro alla nonna. ne di prima necessità. Nel 1988
za, ci sono tante altre cose che La gente che non legge ma che il 53 per cento dei libri, in Italia,
mi tengono occupato, ma la se-
ra, anche se sono stanco, il li-
potrebbe leggere, che forse ha
voglia di leggere, che un giorno
è stato acquistato dal pubblico
sotto i 35 anni, che corrisponde PREMIO
bro (il sesso) per me è una ne-
cessità as-so-lu-ta, mi disten-
de, mi rilassa, mi aiuta a dor-
MERAVIGLIA:
o l’altro leggerà è una popolazio-
ne clandestina, silenziosa, sfug-
gente all’identikit: e sicura.
a poco più di un terzo della po-
polazione adulta. La fascia di
età sopra i 55 anni, che rappre-
DI CULTURA
mire”.
«“Guardi, se un domani do-
RITORNA «Nessuno sapeva, l’anno
scorso, quando si aprirono le
senta il 30 per cento della popo-
lazione, ha più tempo e più de-
“FRONTINO MONTEFELTRO”
vessi per ipotesi rinunciare al
libro (al sesso), mi sparerei, lo
LA MARCIA porte del Salone, che si era mes-
sa in moto, a Torino, una mar-
naro, ne ha acquistato appena
il 15 per cento.
- Fondato da Carlo Bo nel 1981 -
dico seriamente”. DEI 100 MILA cia dei centomila. Chi erano? «E’ lì, fra quei ragazzi che cre- XXVI Edizione 2007
«“Non facciamola tanto Professionisti, studenti, fetici- scono, il serbatoio per i lettori di È bandito per le sezioni:
complicata: il libro (il sesso) è sti dell’edizione rara e divoratri- domani. Ma è anche lì che si de-
L
una merce come qualsiasi al- a formula ha funziona- ci di romanzi. Ma ci dovevano cide la sorte del libro. [...] Narrativa (Euro 5.000)
tra, in definitiva”. to: editori, scrittori e let- essere, infiltrati, gli avamposti «Il Salone, l’anno scorso, ha Saggistica Ambientale (Euro 2.500)
«“Per me, non esagero, il li- tori gomito a gomito e dei non lettori. Quinte colonne portato alla ribalta i piccoli edi-
bro (il sesso) è una passione un fitto programma di sparse, non spaurite, nel gran- tori, che vendevano i libri di- Cultura Marchigiana (Euro 2.500)
totalizzante, è di lì che mi sono mostre e convegni, cu- de alveare gutenberghiano. menticati dai grandi, e risponde-
sempre venuti gli stimoli, le rato da Adalberto Chiesa. Si re- L’esperienza del libro - novissi- vano alle curiosità del nuovo Le opere, edite in volume, devono pervenire
curiosità, le avventure, le vere plica dal 12 al 18 maggio. Così, su ma cosa - per molti doveva co- pubblico. Era un incontro fra il al Comune di Frontino (PU), CAP 61021
soddisfazioni della vita”. Tuttolibri, Giorgio Calcagno minciare di lì. [...] lettore ignorato e il libro nasco-
«“Sarò cinico, sarò ridutti- commentò la scommessa vinta: «Quanti torneranno, nel nuo- sto, che finalmente avevano la entro il 31 maggio 2007.
vo, ma il libro (il sesso) è il mo- «Chissà se tornerà al Salone vo Salone? Le analisi ci dicono possibilità di trovarsi. Quando Tel. 0722.71131-71135
do migliore per passare piace- del libro, quest’anno, la signora che la percentuale di lettura questi lettori saranno venuti al-
volmente un paio d’ore”. che l’anno scorso cercava I mi- cresce perché crescono i lettori la luce, potranno cambiare radi- comune.frontino@provincia.ps.it.
«“Cosa vuole, con l’età il li- steri dell’unghia nera. E chissà se giovani. Passano direttamente calmente la carta geografica del-
bro (il sesso) diventa un po’ ha messo da parte altri denari la dalla scuola alla società dell’in- la nostra cultura. Qualcuno, là La Giuria è presieduta dal Rettore dell’Uni-
impegnativo, la televisione bambina che si era presentata formazione, il libro, per molti, dove si decidono i titoli e le tira- versità degli Studi di Urbino “Carlo Bo”.
stanca meno”». con quaranta pezzi da 500 lire può cominciare a essere un be- ture, dovrà pur tenerne conto».
XVI Speciale Fiera
La storia Dopo 4 edizioni il passaggio da Torino Esposizioni alla fabbrica del Lingotto,
con «genio e regolatezza», e finalmente si intravede il traguardo di una Fondazione
P I A
er il quarto anno a mostra qualche affanno. Ancora rebbe necessario, necessario un l sesto Salone, dal 20 al 25 ccornero, «che voci
Torino Esposizioni, non si è arrivati a trasformarlo tema unificante. Puntare, che maggio, si annuncia molto maliziose della vigilia
dal 16 al 20 maggio, in Fondazione, come le istituzio- so, su quel pubblico che non leg- placido. Placido nel signifi- avevano dato per tra-
840 editori, nuovo ni cittadine avevano promesso, ge, cercare il volto di chi si astie- cato di tranquillo e un po’ ballante», finalmente
consulente culturale e il peso, finanziario e organizza- ne. Indagare la scuola. Dotare il anche dimesso, obbligata può annunciare: «La
«il giovane Alessandro Baric- tivo, finisce col gravare sulle salone di un programma concor- scelta di austerità, per tagli al Fondazione - l’organismo che
co», star ospite Vargas Llosa. spalle del suo inventore, Guido dato con gli editori, che si svilup- bilancio (un 30%), risparmian- darà radici e stabilità al Salone -
Così in un’intervista a Tuttoli- Accornero, e su pochi sponsor pi oltre i suoi giorni d’apertura, do anche su tartine e dolcetti è cosa fatta».
bri il presidente Accornero dalla borsa non pingue. così da dargli un carattere di la- della serata inaugurale. E placi- La settima edizione, dal 19 Tre illustrazioni
riassume il cammino percor- «Ma il problema, prima an- boratorio permanente». do nel senso di Beniamino Placi- al 24 maggio - osserva Nico di Stefano Faravelli
so: «Nell’88 c’erano l’entusia- do, neoregista dei dibattiti, che Orengo - «arriva dopo gli inizi per lo speciale
smo e l’ansia del debutto, ave- in un’intervista a Mirella Serri, di un anno non facile per i li- Fiera di TuttoLibri
vamo tutto da scoprire, è stata nonostante tutto, lancia come brai e gli editori, le elezioni po- 1992
la sagra dell’improvvisazione, parola d’ordine l’allegria: «Io so- litiche prima, quelle europee
ma anche un successo inspera- no una persona allegra per na- fra poco, i Mondiali di calcio
to, con 100 mila visitatori. L’an- tura e l’idea che la cultura sia subito dopo, “distrazioni” forti
no dopo abbiamo commesso spesso e volentieri concepita co- per chiunque».
un gravissimo errore, la psico- me qualcosa di noioso se non ad- Beniamino Placido, confer-
si del record: ci siamo ingran- dirittura di tetro e di malinconi- mato tutor culturale, ha puntato
diti e dispersi troppo, a scapito co, mi fa rabbrividire... Il libro su un omaggio al cinema che sta
della qualità. Già l’anno scorso non è un dovere ma una bella per compiere un secolo. «Oggi -
è iniziata la svolta: proposte se- emozione. Si paga con un po’ di scrive su Tuttolibri Gianni Ron-
lettive, meno dibattiti e conve- fatica. Ma anche giocare a ten- dolino - noi vediamo in larga mi-
nis costa fatica... Leggere dà la sura attraverso quello che pos-
carica. Il volume di cui si è appe- siamo chiamare lo sguardo fil-
1992
na letta la parola “fine”, anche mico. Non solo, ma leggiamo an-
quando si conclude con il suici- che, in alcuni casi, come se ve-
dio di Anna Karenina, dà una dessimo un film: per quella tra-
sferzata di vitalità». sformazione della parola in im-
Che il clima generale del Pae- magine, della narrazione verba-
LA NUOVA se comunque non sia dei miglio-
ri, lo si rileva anche dal commen-
le in serie di inquadrature e se-
quenze, che è propria del lin-
CASA È to di Gianni Vattimo: «Il Salone,
di cui quest’anno si dice che sia
guaggio cinematografico».
E Lietta Tornabuoni fa osser-
L’ANTICA molto più austero e meno ram-
pante, non soffre in realtà solo
vare come «in principio il cine-
ma ci ha cambiato fornendo mo-
OFFICINA tra il verde del vocava la vocazione del Lingot-
dell’inerzia di Torino né solo del-
l’aria di crisi che ha colpito tanti
delli di comportamento, di lin-
guaggio, d’eleganza, di gestuali-
Valentino?». Ac- to: «Nato 70 anni fa ora brucia settori dell’economia del Paese; tà, di seduzione a milioni di per-
I
l Salone compie cinque an- cornero ci scom- le tappe verso il suo nuovo as- ma anche, anzitutto, della sone d’ogni Paese ancora impac-
ni e cambia casa: da Tori- mette: «Abbia- setto definitivo. Ma il suo desti- “recessione intellettuale” che si ciate e inesperienti di vita socia-
no Esposizioni al Lingotto, mo mantenuto la no di luogo di spettacolo in sen- manifesta nel nostro clamoroso le o amorosa, ancora sfornite di
in via Nizza 294, porte promessa: una so lato - mostre, esposizioni, disavanzo sia in termini econo- formule, stilemi, e luoghi comu-
aperte dal 21 al 26 maggio. sede più ampia e congressi, concerti - non solo è mici, di import-export librario, ni quotidiani, ancora disarmate
«La nuova sede - scrivevamo ospitale, con par- in linea con la vocazione fine se- cinematografico, artistico, sia di fronte alle parole e alle situa-
su Tuttolibri - ha il fascino del cheggi e servizi. colo e fine millennio di questo come vera e propria mancanza zioni della modernità. I divi so-
Monumento, archeologia in- Il vecchio Salo- nostro mondo di sfogare senza di creatività da parte di intellet- prattutto hollywoodiani sono
dustriale (“maestosità e eurit- ne appariva co- limiti la voglia e la capacità di tuali, artisti, saggisti e cultori di stati non solamente o non tanto
mia” dicono i manuali di archi- me un villaggio, avere e fare spettacolo. Lo è an- scienze umane. [....] Può persino idoli internazionali, quanto mae-
tettura) e preistoria della lot- con la sua piazza che nell’eredità genetica tra- darsi che una certa maggior so- stri di disinvoltura, professori
ta di classe (roccaforte opera- centrale, con gli smessa attraverso l’architettu- brietà e austerità del Salone, do- di uso del mondo, insegnanti di
ia, organismo regolato da stands dei grandi ra di questo edificio in cui è po anni di boom e di vitalità un know how e di passepartout: por-
macchine e lancette, etica au- editori, e i corsi e le scritto quell’embrione di spetta- po’ disordinata, ci faccia capire tatori di segni fisici e verbali
stera quanto feroce, nelle pa- vie laterali per i più piccoli. Il colarizzare la produzione che che quel che conta davvero, nei omologanti ovunque le conven-
gine di Gobetti e Gramsci, in nuovo sarà invece una città poli- fu il suo carattere originario». libri, è la loro intatta e inegua- zioni comportamentali, fornito-
quel lontano ‘23). Richiamerà centrica, con tanti quartieri, do- Non a caso, il tema dell’anno, gliata potenza di parlare all’ani- ri di risposte alle Grandi Do-
i 100 mila visitatori che per 4 ve gli editori, grandi e piccoli, si scelto dal nuovo consulente cul- ma, il loro essere, alla lettera, mande dell’Esistenza (cosa mi
anni hanno affollato Torino mescoleranno». turale Sapo Matteucci, è «Il ge- l’ultima risorsa cui possiamo ri- metto, come lo faccio, che gli di-
Esposizioni, sulle rive del Po, Così, Oddone Camerana rie- nio e la regolatezza». correre per non perderci». co, farò brutta figura?)».
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SABATO 5 MAGGIO 2007
LA STAMPA XVII
1995 1997
del ‘900, Norberto Bobbio, che in libreria nemmeno gratis. Una
in un’intervista ad Alberto Pa- ipotesi folle, non funzionerà». Ac-
puzzi dichiara: «Io appartengo canto un grafico dimostra che l’in-
a una generazione che è stata credibile si è avverato: la crescita
costretta a interessarsi di de- progressiva dei visitatori, dai 100
IL 95% mocrazia dal momento in cui
ha capito che la dittatura fasci-
DECENNALE, mila dell’esordio ai 156 mila del
1994 (con un solo calo nel ‘90, a
DEL ’900 CON sta portava l’Italia alla catastro-
fe». Tra i suoi maestri, il filosofo
NEL NOME DI quota 90 mila) fino ai 232 mila del
‘96. Con parallelo aumento degli
LE LETTURE indica Stuart Mill e Tocquevil-
le, Kelsen e Popper e «fuori dal-
PRIMO LEVI, editori, dagli iniziali 553 fino a
1250, con uno spazio per gli stand
DI BOBBIO le opere disciplinari», Masse e
potere di Canetti, che gli ha fat-
IMMORTALE quasi triplicato, da 17.500 a
46.484 metri quadri. Altrettanto
to «vedere la politica anche co- impressionanteil moltiplicarsi de-
O T
ttavo Salone, dal 18 me volto demoniaco del pote- orta con dieci candeline gli incontri (da 18 il primo anno a
al 23 maggio, il pri- re». Ma Bobbio non si ferma al- per il Salone dal 22 al 27 184 l’anno scorso).
mo con la neonata le letture d’obbligo per i suoi maggio, e per la prima «Torino può dunque esibire
Fondazione che lo studi: «Sono stato un lettore volta un Paese straniero questo fiore in più - scrivono
àncora a Torino, inti- piuttosto disordinato, leggevo ospite d’onore, la Fran- Fruttero e Lucentini - un’intuizio-
tolato al «Novantacinque %», di tutto un po’. Leggevo anche cia. «Diciamocelo francamente - ne intelligente che dopo 10 anni è
tanto è trascorso del nostro se- molti romanzi. Credo che ci sia- scrive su Tuttolibri Giorgio Calca- diventata, come sempre, una ve-
colo e quel che resta conviene no poche persone che abbiano gno - nessuno ci avrebbe scom- rità ovvia». Con un tale
dedicarlo a verifiche e bilanci, letto tanti romanzi di Balzac co- messo su, all’inizio. Ci credeva for- “avvenire” alle spalle, il magister
come abbiamo consumato (be- me me. Nella biblioteca della ca- se Angelo Pezzana che aveva lan- idearum Beniamino Placido si
ne? male?) il Novecento: questo sa di camopagna c’era la Pléia- ciato l’idesa. Ci doveva credere, fa- permette di proporre come ambi-
il filo conduttore di convegni e de dove l’opera di Balzac occu- cendo coraggio a se stesso, Guido zioso tema dell’anno nientemeno
incontri scelto da Beniamino pa molti volumi. Adesso di ro- Accornero, che l’aveva raccolta e che «l’immortalità». Tuttolibri
Placido. Il logo è un Dick Tracy manzi ne leggo meno. Ma letto- messa a segno. Nessun altro. Il lancia il tradizionale referendum
che conta le ore, il fumetto di re disordinato sono rimasto». progetto era stato guardato con tra i lettori che proclamano «eter-
Chester Gould rivisitato dalla Intanto gli editori sono saliti diffidenza da una parte del mon- no del ‘900» Primo Levi.
pop art «rivelazione-rivoluzio- a 900, i visitatori a 150 mila e nel do editoriale, visto con distacco Giulio Einaudi ne ripercorre il
ne» del modi di guardare, vede- corso degli anni è salito pure il dall’opinione pubblica, atteso con cammino di uomo e scrittore, ri-
re, rappresentare la cultura del prezzo del biglietto, dalle inizia- cautela dalla stampa. Ma come, a corda l’ultimo incontro, due gior-
«secolo breve», con Roy Li- li 5.000 lire, raddoppiate l’anno Torino, quando la capitale dell’edi- ni prima della tragica dipartita:
chtenstein invitato d’onore. scorso, ora si è ar- toria è a Milano. Ma come, far pa- «Cosa avvenne, nelle ore seguen-
Tra gli ospiti chiamati a deli- rivati alle gare un biglietto per vedere i li- ti, nel suo animo schiacciato, non
neare la loro biblioteca ideale 12.000. bri? quando la gente non entra è dato sapere».
1996
dei Frustrati e di Agrippine, una
matita tenera e insieme crude-
le, che in un’intervista a Enrico
Benedetto racconta: «Per le
donne la nevrosi è uno stato di
LE DONNE, natura. Inutile provare a elimi-
narla. Fa parte del nostro mon-
L’ALTRA do come l’inquinamento. Anche
quando ci siamo messe a scopa-
METÀ re in giro, negli Anni 70, quella
liberazione era in definitiva pri-
DEL SECOLO gionia. Mica male, comunque,
poter imbarcare maschi non
stop: bisogna pur dirlo in tempi
L
e donne protagoniste calamitosi come questi. Invece,
del nono Salone, dal 16 ecco le femministe di ieri cerca-
al 21 maggio. Beniami- re spasmodicamente un princi-
no Placido ha proposto pe azzurro per le loro grazie re-
il tema con un punto in- sidue. E invidiarmi il marito ca-
terrogativo: «Il secolo delle rino che mi ritrovo. [...] Il fem-
donne?». Così commenta Nico minismo aveva e ha tuttora le
Orengo su Tuttolibri: «Per co- sue bravi ragioni. Smascherare
glierne l’interesse basterebbe l’uomo virtuale che popola la
ribaltare il titolo con il termine ra per il mercato, per le grandi mini dicevano di serie A. Non fantasia di noialtre ragazze. Ma
“uomo”, ne verrebbe fuori tut- tirature. L’uomo faceva invece sarebbe difficile tracciarne non si può dire che quelle de-
ta la sua schematicità ristret- la letteratura di serie A, quella una mappa. Confusione di ruo- nunce servissero a molto. Con-
ta, maschilista. Quel “donna” lucida, razionale. Poi si è assi- li, ricerca di identità? Provoca- scie, le autrici hanno preso a
accoglie tutto, fa da specchio, stito a una “femminilizzazione” toriamente, sensibilmente, que- razzolare male».
parla di sé e dell’altro. Fa riflet- della scrittura maschile, per ra- sto tema forte, “Il secolo delle Nel refendum di Tuttolibri
tere. Può farci pensare, ad gioni di lettura, per ragioni di donne?”, appare come il tenta- per eleggere la più bella del
esempio, che in letteratura mercato. Anche molte scrittri- tivo di interrogarsi su un seco- ’900 i lettori hanno votato la La-
quella femminile è sempre sta- ci hanno cercato una scrittura lo, a parità di sessi». ra del Dottor Zivago, seguita da
ta, o per molto tempo conside- “al maschile”, un cammino ver- Tra gli ospiti, Claire Brete- Micol (Il giardino dei Finzi Conti-
rata, di serie B. Una letteratu- so quella letteratura che gli uo- cher, la disegnatrice francese ni) e Angelica (Il gattopardo).
www.lastregadiportobello.it
XVIII Speciale Fiera
La storia Dopo 11 anni Accornero lascia la sua
creatura, parte la Fiera di Picchioni e Ferrero
1998
di massa con operazioni di élite, una virtù di massa. Dopo di che, Il disegno di Altan per
be’ non ha l’aria di essere una si potrebbe cominciare a far ca- la copertina del nostro
grande idea». pire che i libri sono un oggetto speciale Fiera 1999
Proposta di un «uso disincan- secolarizzato, che non è neces-
tato del libro» cui perviene at- sario adorarli, ma che conviene
POLEMICHE, traverso una riflessione sul rap-
porto tra mercato asfittico
usarli. Ho imparato da Eco che i
libri vanno maltrattati, sottoli-
CAMBI, GUAI: («quello librario è l’unico setto-
re industriale che non è diventa-
neati, le pagine piegate: me ne
sono convinto molto tardi ma
UNA BELLA to un’area di consumo di mas-
sa») e pubblico incolto (almeno
adesso mi accorgo di quanto so-
no comode certe sottolineature
ODISSEA secondo i pessimisti, «il lettore è
un povero idiota, incapace di tut-
e certe orecchie nelle pagine».
Tra le novità, uno «Spazio un-
to, che va accompagnato passo der 16», un’area riservata alle ri-
F
iliamo al Salone, tito- passo in un mondo ostile»). viste e un «Caffè letterario»;
la Tuttolibri: l’undice- Per Berselli «una delle ragio- ospite d’onore il neo Nobel ‘97
simo - dal 21 al 25 mag- ni per cui i libri non si comprano Dario Fo, l’ospite straniero è an-
gio (i giorni della Sin- e non si leggono consiste pro- cora la Francia. Per il suo refe-
done e della visita di prio nell’aura sacrale che i bi- rendum Tuttolibri domanda «Di
papa Wojtyla) - con quattro fili bliofili attribuiscono alla carta che mito sei?» e i lettori scelgo-
(azzurro, rosso, verde e giallo) stampata. Bisognerà capire che no Ulisse, mentre si avvia l’odis-
per definire i quattro filoni dei l’amore per i libri non si tramet- sea nel web di Internet e Stefa-
dibattiti, anch’essi tornati nel- te a comando, che la devozione no Bartezzaghi avvisa: urge «in-
le sale colorate tra gli stand: il sacerdotale per il possesso di tegrare la lettura che umetta il
sacro, la letteratura di fine se- una biblioteca è un vizio indivi- pollice e la lettura che sposta il
colo, il Sud America e il thril- duale che non diventerà mai mouse».
ler. Vigilia in affanno: Beniami-
no Placido ha lasciato il posto
1999
di consulente a Bea Marin e a passa a Rolando Picchioni, neo- dedicare una forte attenzione». del romanzo americano. Al let- ha conosciuto o incontrato nel
un «comitato di esperti», non segretario della Fondazione del Tuttolibri domanda a scritto- tore adoolescente del romanzo corso del tempo [...] Soprattut-
proprio in sintonia; Accorne- Libro dall’ottobre ‘98. Arriva Er- ri, artisti, scienziati, imprendito- piacevano soprattutto la gran- to, per svago, infine l’avvocato
ro, per guai di bilancio, «ha fat- nesto Ferrero, nuovo direttore ri come abbiano coltivato il pia- dezza shakespeariana, il roman- legge ora Le stanze di Indro
to un passo a lato nella gestio- editoriale, con due «consulenti» cere della lettura e quali siano ticismo byroniano, la tenacia Montanelli: libro regalatogli dal-
ne, pur restandone l’anima».
Commentando le consuete po-
CHE SFIDA d’eccezione, Giuseppe Pontig-
gia ed Emilio Tadini.
stati i migliori libri della loro vi-
ta. «Da bambino leggevo Salga-
d’una battaglia mai abbandona-
ta, lo spirito e la prassi della lot-
l’autore durante i festeggiamen-
ti per il novantesimo complean-
lemiche (a che serve? dove
vuole arrivare? non è meglio
MOBY DICK, Dal 12 al 16 maggio sarà «la
Fiera delle passioni» titola Tut-
ri, da ragazzo Moby Dick» rac-
conta Giovanni Agnelli in una in-
ta. Adesso i gusti dell’avvocato
Agnelli sono cambiati ma non
no del giornalista italiano più fa-
moso».
farlo a Milano? o farlo itineran-
te?), Edmondo Berselli osser-
RACCONTA tolibri in copertina, illustrata da
Altan. Prima fra tutte la passio-
tervista a Lietta Tornabuoni
che spiega: «pochi romanzi ri-
radicalmente, non del tutto. E’
ancora la grandezza di fatti che
In Fiera Tuttolibri porta
«C’era una svolta» il gioco che
va: «Non c’è da appassionarsi
troppo al destino del Salone.
L’AVVOCATO ne del leggere: «L’emozione -
scrive Nico Orengo - gioca un
sultano formativi come “quel li-
bro malvagio” di Herman Mel-
portano gli uomini all’estremo
sottoponendoli a prove cruciali
invita i lettori a inventare nuovi
personaggi e cambiare i finali
L’importante è di non sovrac- ruolo fondamentale nell’appren- ville, avventura della conoscen- e a prezzi terribili da pagare per delle fiabe. Daniel Pennac, inter-
A
caricarlo di intenzioni, per nno dodici, si cambia: dimento e allora un’attenzione za ma anche del nichilismo sul- vincere ad attrarlo nella lettura vistato da Enrico Benedetto, ri-
quanto nobili. Funziona fintan- il Salone diventa Fie- tutta particolare va indirizzata l’oceano vasto come il mondo, di Stalingrado di Antony Beevor corda che senza le favole mori-
to che è una fiera, una festa, ra, con un nuovo logo allo scoccare di quella scintilla con il segreto della realtà affida- [...] E’ il desiderio di riflettere remmo: «Salvo eccezioni. Ieri,
una gran confusione, una lotte- sempre disegnato da che può segnalare la nascita di to alla grande balena bianca e al- sulla propria storia e dei propri in treno, il mio vicino spiegava
ria di libri. Finché insomma è Testa. Accornero la- un futuro lettore. Proprio ai la natura onnipotente, con la sfi- coetanei a portarlo alla lettura brandendo un bilancio: “Io fac-
popolare. Perché alla fin fine scia la sua creatura (accasciata bambini e dunque alla famiglia da irriducibile tra Moby Dick e il delle memorie di Isaiah Berlin cio solo letture utili”. Non sa che
la pretesa di creare il consumo dal rosso dei bilanci), la guida la Fiera di quest’anno ha voluto capitano Achab, figure mitiche fitte di personaggi che Agnelli viviamo grazie al sogno».
In questo numero:
Editoriale
Marta Dassù e Lucia Annunziata
TransLatin Watch
Il continente a una svolta
Idea
America Latina:
l’era dei governi populisti
Sergio Romano, Moisés Naim, Hector E. Schamis,
Carlo Jean, Rodrigo de Rato y Figaredo,
Ian Bremmer, Philippe C. Schmitter, Luis E. Giusti L.,
Francisco Rodriguez, André Urani,
Jonathan Power, Gabriele Garibaldi, Arturo
Valenzuela, Lucía Dammert, Roger F. Noriega,
Julia E. Sweig, Ted Galen Carpenter, Carlo Secchi
Scenario
Europa:
l’era dei governi impopolari
Larry Siedentop, Silvio Fagiolo, Mark Leonard,
Michael Stürmer, Paolo Scaroni, Daniel Vernet,
Miguel Ángel Quintanilla Navarro, Angel Ubide,
Ivan Krastev
Forum Italianos
Massimo D’Alema, Beppe Severgnini,
Roberto Toscano, Giuseppe Schlitzer,
Antonella Mori, Claudio Bisogniero
Macro
Riccardo Perissich, Federico Fubini
Le letture di Aspen
Valentina Pisanty
La storia Si comincia il nuovo secolo interrogandosi su scontri e incontri tra civiltà e culture
e sul futuro ecologico del pianeta (mentre uno spazio verde copre l’assenza di Mondadori)
2001
blicitari (la carota della Natura Invitata a scegliere il suo
per il bastone del Consumo), al- «giardino letterario» preferito,
le cartoline del turismo di mas- Marella Agnelli non ha dubbi:
sa, o ai vagheggiamenti di un «E’ Il giardino di Elisabeth, il ro-
certo ambientalismo semplifica- manzo di Elisabeth von Arnim
CERCANDO to (natura buona contro Artifi-
cio cattivo). Ha scritto Italo Cal-
che racchiude non solo il mon-
do della natura (una natura nor-
LA NATURA vino: “... La vera descrizione
d’un paesaggio finisce per con-
dica, siamo in Pomerania), ma
la vita dell’autrice. ... Elisabeth
OLTRE tenere la storia di quel paesag-
gio, dell’insieme dei fatti che
è stata la prima donna a “fare”
un giardino, impresa sino allo-
IL GIARDINO hanno lentamente contribuito a
determinare la forma con cui es-
ra abitualmente affidata solo
ad architetti, dimostrando una
so si presenta ai nostri occhi, sorprendente capacità, anche
L
a natura, l’ambiente, il l’equilibrio che si manifesta in nella descrizione, di entrare nei
paesaggio: la Fiera - ogni suo momento tra le forze dettagli pur non essendo una
quattordicesimna edi- che lo tengono insieme e quelle specialista: mai pedante, anzi
zione dal 17 al 21 mag- che tendono a disgregarlo”... Ge- divertente, da quella gran don-
gio, per madrina Inge ografia come Storia, come scrit- na che era».
Feltrinelli, paese ospite l’Olan- tura di percorsi umani, work in Natura a parte, consueta
da - ha un cuore verde. Per Tut- progress. Paesaggio come tem- giungla di dibattiti. Tra i libri
tolibri, il direttore Ernesto Fer- po pietrificato, memoria da ricu- presentati in anteprima Editori
rero spiega cosa significa que- perare, interrogare. La sua de- italiani ieri e oggi (Laterza), da
sta scelta, «oggi che il sentimen- crittazione richiede acume di se- cui è tratto l’intervento del
to del paesaggio sembra ridotto miologo, pazienza d’antropolo- «gran capo» Mondadori Gian
agli imbonimenti degli spot pub- go, profondità di storico». Arturo Ferrari, anticipato da
Tuttolibri: «Non sono molto
d’accordo sull’identificazione
2000
senta Gianni Riotta: «Molti te- trario. [...] Un saggio brillante, nella congerie del pianeta. più che mai bisogno di libri, ma tra editoria di progetto ed edi-
mono nel nostro tempo la perdi- presto invecchiato, predicava «E’ bello che sia Torino a anche loro hanno bisogno di noi. toria a vocazione pedagogica,
ta di identità. Sono i parrucconi lo scontro tra le civiltà, e un ospitare questo dibattito, per- Qual più bel privilegio di porci al di pedagogia nazionale, volta al-
che difendono il latino delle ac- pamphlet bizzarro lo scontro ché di tutte le le nostre città To- loro servizio?»). la “formazione” dei lettori... Di
cademie. Sono i seguaci di Hai- tra Jihad, la guerra santa e il rino è certo quella che di più, e Tra gli ospiti il Nobel Wal- editori di progetto io ne ho vi-
TERZO der, in culotte e cuoio. Sono i ra-
gazzi e le ragazze colorate che
mondo omogeneo del fast food.
Trattasi di bubbole: colte, pati-
più drammaticamente, si sta
battendo per diventare capitale
cott, Okri, Pamuk, Matvejevic e
lo storico Hobsbawm che pre-
sti, da lontano, solo due: l’Einau-
di degli Anni 50 e 60 e l’Adelphi
MILLENNIO, tirano sassi a Seattle. Sono i ne-
onazisti d’America e i Talebani
nate, diffuse online, ma vere,
chiare, bubbole a 24 carati.
multietnica, ma senza smarrir-
si, senza perdere il passato. Un
senta la sua Intervista sul nuovo
secolo. Ad Alberto Papuzzi di-
dalla metà degli Anni 60 alla
metà degli Anni 80. Un sistema
SOCIETÀ afghani. Gente perbene e mal-
fattori, colti e ignoranti, ricchi e
«Lo scontro culturale del
mondo di oggi, di cui le giorna-
luogo bizzarro, magico, dove ci
sono già scrittori italiani di et-
chiara: «La globalizzazione ha
aumentato la distanza fra la no-
di inclusioni ed esclusioni fero-
ci, una vera indifferenza al lato
GLOBALE poveri, uniti solo da un obietti-
vo. Difendere il proprio essere
te torinesi saranno teatro vi-
vo, è tra due diverse concezio-
nie lontane, e dove, tra non trop-
pi anni, sentirete un arabo, un
stra realtà e le decisioni soprat-
tutto di carattere economico...
economico, considerato subor-
dinato e servile, una fede asso-
nell’epoca globale di Internet e ni della vita e della cultura. cingalese, un filippino, bere un Un enorme problema: la grande luta, titanica, in se stessi e nel
T
redicesima edizione, dintorni. Tra chi vede nella propria bicerin lagnandosi piano: “Non disuguaglianza, all’interno di nucleo delle proprie certezze...
dall’11 al 15 maggio, co- «Noi, e crediamo anche Erne- identità un diamante freddo e ti pare che la vecchia Torino sia uno stesso Paese e soprattutto Oggi non vedo nulla del genere
mincia il terzo millen- sto Ferrero e gli altri organizza- inflessibile, da difendere a tut- ormai perduta, neh?”». a livello internazionale, fra ceti all’orizzonte e non so neppure
nio, ne vedremo «Di tori della kermesse torinese, ti i costi, e chi invece è dispo- Tra gli stand, un giardino fio- che possono godere vantaggi se quel modello potrà mai ripre-
tutti i colori» titola Tut- non siamo nella falange di colo- sto a perdere un’oncia, a conta- rito, a ombreggiare l’assenza di economici e tecnici e miliardi di sentarsi. Non ha più dunque
tolibri. Tema conduttore è la so- ro che temono per la propria minarlo, mischiarlo, arricchir- Mondadori. Serata inaugurale persone che non hanno accesso molto senso la contrapposizio-
cietà multietnica. Così lo pre- identità nel 2000. Tutto al con- lo, per integrarsi e rafforzarsi con George Steiner («Abbiamo a queste risorse». ne con l’editoria commerciale».
XX Speciale Fiera
La storia Un passaggio decisivo, nell’anno d’avvio della moneta europea, mentre
il mondo affronta lo choc delle Torri Gemelle e l’Italia si divide su Berlusconi
2002 2003
l’arte ha fatto con lo spazio), si da al silenzio senza faccia di un
immerge in un flusso interiore pezzo di carta o di una e-mail... «Sei libri»
ininterrotto... Ma oggi si profila Ho indossato il giubbotto anti- opera di Salvo
un ritorno all’ordine: forse per- proiettile che infilo sempre so- per la copertina
ché abbiamo sempre meno tem- pra le emozioni quando entro dello speciale
RITROVARE po, forse perché sempre più il
tempo è denaro».
I COLORI, nella città delle parole assedia-
ta da solitudini, sogni e tradi-
Fiera 2003
C U
ome passa il tempo... erano 12.000 lire). E quanto all’ n Lingotto arlecchi- nada - , «è ormai tra i simboli
«Giù al Valentino - ri- «ordine», è la prima dopo lo no, dal 15 al 19 mag- conosciuti e vitali di una Torino
corda Nico Orengo -, schock dell’11 settembre, l’atten- gio, invita a racconta- non più soltanto città fabbrica -
fra stand di marmi, tato dei fondamentalisti islamici re i colori. «Il logo scrive su Tuttolibri Marcello
entusiasmo e un po’ alle Torri gemelle di New York. che la Fiera si è dato Sorgi - ma anche multicultura-
di improvvisazione nacque il In Fiera Samuel Huntington pre- 5 anni fa, sette barre di colore le e multietnica fabbrica di
primo Salone del Libro. Oggi la senta i nuovi scenari internazio- che sono altrettanti dorsi di li- idee, di iniziative, di futuro: pen-
Fiera compie, al Lingotto, i nali, di fronte all’incombente bri - scrive su La Stampa Erne- sate a due occasioni formidabili
suoi quindici anni. Di tempo ne «scontro di civiltà». sto Ferrero - e lo stesso motivo come le Olimpiadi del 2006 e i
è passato, fra alti e qualche bas- Quanto poi alla più modesta conduttore dell’edizione 2003, centocinquant’anni dell’unità
so, la festa intorno al libro, ad scena politica di casa nostra, i colori, ci ricordano che l’im- d’Italia del 2011, per i quali, inco-
autori, editori e lettori è cre- Pier Luigi Battista, su La Stam- magine della realtà è fatta di raggiati dal presidente Ciampi,
sciuta, si è aperta ad ospiti stra- pa, osserva che «sono finiti gli an- milioni di sfumature diverse. I già fervono i progetti... Il salone
nieri. E’ un adolescente in cre- ni del lamento di destra. Da lu- buoni libri fanno proprio que- nato nel 1988 ha fatto di Torino
scita, che quest’anno affronta stri ormai la Fiera veniva accom- sto: si occupano di sfumature, e una “capitale del libro”, resi-
un tema importante, uno di pagnata dai mugugni e dalle pro- ci aiutano a distinguerle. Tutto- stendo alle reiterate polemiche
quelli da spremer le meningi e teste di una cultura politica gene- libri affronta il tema con i suoi sulle ipotesi di trasferimento a
far venire le rughe: sì, lui, il ricamente etichettata come “di collaboratori, a Massimo Gra- Milano: la città laboratorio ha
tempo». destra” incline a immaginare la mellini tocca il «rosa», colore prevalso, forte di una tradizio-
Tuttolibri propone un suo kermesse il luogo deputato della simbolo della posta del cuore: ne editoriale che va da Pomba
viaggio del tempo nel roman- “egemonia culturale della sini- «Faccio questo mestiere da cin- alla Einaudi, alla Utet, a Para-
zo, nella storia, nella scienza, stra”... Nel ‘94 la Fiera si trasfor- que anni - scrive -. Giornalismo via, a Bollati Boringhieri. E che
nell’anima. «Senza il tempo - mò in una chiassosa tribuna del- dell’anima. Consiste nel legge- la Fiera sia un perno di questo
scrive Marco Belpoliti non sa- la “nuova resistenza” a Berlusco- re emozioni, sceglierne una la laboratorio è provato dalle atti-
rebbe pensabile nessuna for- ni. L’anno scorso, il centro de- settimana e pubblicarla dopo vità permanenti con le quali du-
ma di narrazione. Il romanzo stra aveva appena vinto le elzio- averle cambiato i nomi, talvol- rante l’anno coinvolge scuole e
ha bisogno del tempo: del suo e ni e nelle sale del Lingotto venne ta anche quando i protagonisti musei. Non è forse soltanto una
del nostro... La letteratura del messo in scena lo sconforto della non me lo chiedono. E’ il mio coincidenza che con la Fiera sia
‘900, con Proust, Joyce, Kafka sinistra all’indomani della disfat- modo di difendere coloro che cresciuta a Torino una nuova
è diventata la vera macchina ta». Invece quest’anno sarà la scrivono dagli sguardi dei pet- generazione di scrittori: Tori-
che manipola, dilata o compri- Fiera «delle scelte bipartisan», tegoli e dal demone del narcisi- no può vantare il maggior nu-
me a piacere ogni minuto, ritro- inaugurata dal presidente del Se- smo, di ribadire la differenza mero di esordienti nell’ultimo
va il passato, inventa il futuro, nato Marcello Pera. Si segnala che passa tra chi si affanna in decennio, indipendentemente
infrange ogni sequenza crono- «una nuova atmosfera ecumeni- tv a strepitare i suoi guai spes- dalla prima scuola di scrittura
logica, lineare ed esatta (come ca, un’attenzione “pluralista”». so inventati e chi invece li affi- italiana, la Holden di Baricco».
Tuttolibri
SABATO 5 MAGGIO 2007
LA STAMPA XXI
La storia Torino «capitale mondiale del libro» guarda già al nuovo traguardo del 2011,
Tuttolibri festeggia i suoi 30 anni, i visitatori superano l’impensabile quota 300 mila
2005 2006
«La mia capitale del libro sarebbe bra che dà luce, / se non il sogno libri, festeggiati in Fiera con un
una città in cui fermarsi a legge- che si raccomanda / se non la pa- reading, guidato da Alberto Sini-
re, pensare, magari scrivere, e poi rola che uno non dirà mai / nean- gaglia, fra Giulio Anselmi e Arri-
ripartire... Torino si presta a com- che dopo la morte». go Levi, che con Carlo Casale-
porre la propria passeggiata co- Protagonista della serata gno varò nel 1976 il primo nume-
LA MAGGIOR me se si scrivesse un libro: flâne-
rie, lecture et on repart».
inaugurale, al teatro Carigna-
no, è la poetessa polacca
E’ STATA ro del nostro supplemento.
Trent’anni ripercorsi sceglien-
ETÀ E SOGNI E Giuseppe Culicchia si augu-
ra che «chi verrà nella Torino
Wislawa Szimborska, premio
Nobel 1996, da illustre scono-
E SARÀ do e leggendo per ognuno un li-
bro da non dimenticare.
NON SOLO 2006 e vedrà i torinesi leggere
nella metroplitana o nei caffé o
sciuta (quando Brodskij la citò
nel suo discorso d’apertura del
UNA LUNGA Serata inaugurale al Palaiso-
zaki con «Bookstock», notte
OLIMPICI nelle piazze o nei parchi godrà
di questa visione inedita: la sfac-
primo Salone del libro) diventa-
ta una «scrittrice di culto». Il
AVVENTURA bianca di reading e musiche fir-
mata Baricco-Vacis. Ospite an-
ciata, almeno per gli abitanti di suo traduttore e critico Pietro nunciato, atteso e non pervenuto
C E’
ompie 18 anni la Fiera questa città, ostentazione di leg- Marchesani su Tuttolibri spiega stata fin dall’inizio e il Nobel Saramago (mentre Coe-
(dal 5 al 9 maggio) e si gere un libro. Altro che veleggia- «il fenomeno» come sintesi di sarà un’avventura. Il hlo sarà inseguito e coccolato dai
abbandona al sogno, re sullo yacht di Briatore». più fattori: «la straordinaria ca- tema della dicianno- fans come una star). Madrina El-
con l’ottimismo della Tuttolibri offre in copertina pacità di aderire al reale... l’uso vesima Fiera, dal 4 al- da Tessore, prezzo invariato a 7
volontà: il manifesto una poesia di Alda Merini: «So- del linguaggio della modernità, l’8 maggio, è insieme euro, ma per la prima volta dalle
«Tutti i libri del mondo /non è gno, limite estremo della paura cioè della complessità... un for- una diagnosi e un augurio: «Il origini obbligo di biglietto (a 5 eu-
un sogno» invita a scoprire il / dove s’affaccia la nostra infan- tissimo senso della propria indi- senso dell’avventura - osserva ro) anche per i «professionali» (li-
Lingotto e a prepararsi a Tori- zia / mutevole ragazza che ge- vidualità e al tempo stesso della Ernesto Ferrero su La Stampa - brai, insegnanti, bibliotecari, tra-
no capitale mondiale del libro me: / sogno, finestra dell’amore condivisione... una raffinata sa- è il tratto distintivo della società duttori, consulenti editoriali)
2006. La scelta del tema indica / come angelica perfezione / tu pienza linguistica e letteraria e umana. E’ la curiosità, la voglia con immediati malumori: «Ma
che si accetta la sfida, che si è non vedrai mai i passi della me- una non comune capacità di dia- di andare oltre, di mettersi alla come, proprio quest’anno, quan-
pronti a «bandire la parola im- moria / né la morte che accom- logo, di interrogarsi sul mon- prova, di sfidare le proprie capa- do la promozione del libro, visto
possibile», proclama il napoleo- pagna le speranze / se Lui non si do... conservando quell’inesauri- cità e tutto quello che ci appare che Torino ne è la capitale mon-
nico direttore Ernesto Ferrero, fa vedere. / Ma chi è quel Lui bile stupore dei bambini picco- ostile». Tuttolibri svolge il tema diale, dovrebbe essere al massi-
con all’occhiello una rosa di car- che en- tra nelle li... Ogni sua poesia è per il letto- nelle sue multiformi diramazio- mo?». Nonostante ciò, è stato un
ta Allemandi . nostre stanze re una voce che gli dà voce». ni, dalla letteratura alla scienza, trionfo: a conti chiusi, 300 mila
Intervistato da Gabriella Bo- / se Tra le nuove iniziative della dall’arte al cinema e ne mostra visitatori, superata ogni previsio-
sco, Marc Augé, l’antropologo dei non la Fiera - quest’anno senza madri- la complessità e le metamorfosi. ne anche ottimistica, 80 mila in
non luoghi, dice: tene- na (non è stato possibile a Ro- Scrive ad esempio Lietta Torna- più (cioè ben il 40%) dello scorso
milda Bollati accogliere l’invi- buoni: «L’avventura quasi non anno, e in aumento anche le ven-
to), paese ospite il Portogallo, c’è più: gli effetti speciali sostitui- dite, tutto esaurito in molti degli
grande festa d’apertura nella scono l’ignoto, lo spavento, lo spi- 800 incontri. «Perché stupirsi? -
suntuosa reggia di Venaria - c’è rito di scoperta, l’ardire umano. si domanda infine Ferrero trac-
«Lingua madre», in collabora- Tutto il cinema mondiale si è ciando un bilancio per La Stam-
zione con la Regione Piemonte: puerilizzato, l’avventura si fram- pa -. Le trivelle della Fiera e di al-
una cinquantina di scrittori e menta in sottogeneri: fantasy, tri eventi hanno rivelato giaci-
studiosi africani, asiatici, latino- thriller, azione, film derivati da menti di lettori che fino a ieri
americani per conoscere le ra- fumetti. Soprattutto horror, di- sembravano impensabili. Ades-
dici di chi proviene da mondi venuto il prediletto dell’esplora- so si tratta di servirli sempre me-
considerati «altri». zione nell’atrocità e dei ragazzi glio, di non lasciare cadere quel-
E poi, aspettando le Olim- amanti dell’estremo». lo che con un po’ di enfasi po-
piadi, un ciclo di incontri L’anno felix per Torino, insie- tremmo anche chiamare il nuo-
che affrontano il tema me capitale mondiale del libro e vo Rinascimento del libro». E al-
della competizione in tut- sede delle olimpiadi invernali, lora: che l’avventura continui, ol-
te le sue forme. coincide con i trent’anni di Tutto- tre i confini, con buoni venti.
2004
LEGGI CHE
TI PASSA,
LA RIVINCITA
DEL COMICO
F
orse per scara-
manzia, per la sua Uno dei disegni
edizione n. 17 la Fiera di Irene Bedino
- dal 6 al 10 maggio - ha per lo speciale Fiera
scelto la comicità, l’umo- 2005
rismo, la satira, con lo slogan
«Leggi che ti passa». Commenta
su Tuttolibri Carlo Fruttero:
«Raccontare un libro che ti ha
fatto ridere è un po’ come raccon-
tare un fuoco d’artificio, o lo vedi
coi tuoi occhi o altrimenti resta- da, bloccata della realtà. Chi non di ridere continuamente di se
no solo scintille nel buio». Poi, ri- possiede il minimo senso del- stessa, incapace di vedersi allo
percorrendo i suoi umoristi pre- l’umorismo è un talebano poten- specchio se non attraverso le fat-
feriti, dal Jerome K. Jerome di ziale, pericoloso a sé e agli altri. tezze edulcorate e normative dei
Tre uomini in barca a Wodehouse Negli ultimi tempi il comico si è propri comici, siano essi una ma-
a Dorothy Parker, osserva: «so- preso una rivincita anche troppo schera televisiva o un politico
no racconti che si assaporano co- clamorosa, al punto che l’antico che racconta barzellette».
me chicche prelibate, ora dolcis- eccesso di deprecazione si è rove- Madrina della Fiera è Martina
sime al palato, ora piccanti, ora sciato in un consumo di massa: Mondadori, bisnipote di Arnol-
amarognole, sempre comunque impazzano le barzellette, si ride e do, che in un intervista ad Alain
preziose per risollevare il morale sghignazza senza guardare trop- Elkann si sofferma sul difficile
di chi legge. Sarebbe allora que- po per il sottile». rapporto tra i giovani e i libri:
sto in conclusione lo scopo del- E proprio su questo insiste «Se dovessi pensare a un modo
l’umorismo in letteratura? Avrei Marco Belpoliti, ancora su Tutto- per incentivare la lettura, credo
non poco imbarazzo a risponde- libri: «Oggi che la comicità è che la forza dell’esempio in casa
re. E’ un po’ come per le barzel- ovunque, che il comico sembra sia fondamentale. E’ importante
lette, tutto dipende dalla verve diventato la forma stessa del- vedere i genitori con un libro in
(dallo stile) di chi le racconta. La l’espressione sociale nella politca mano e sentirli parlare di libri».
minuziosa descrizione di una mo- come nella pubblicità, nel discor- Il paese ospite è la Grecia, tra i
struosa macchina di tortura non so pubblico come in quello priva- suoi scrittori Vassilis Vassilikos.
parrebbe aver nulla di esilaran- to si capisce quale abissale di- L’autore di Z. L’orgia del potere di-
te, così a prima vista. Ma se è stanza vi sia tra il discorso sov- chiara a Cesare Martinetti: «Ho
Kafka che la mette in piedi...». versivo (quello teorizzato da Ba- dei legami forti con Torino.
Su La Stampa Ernesto Ferre- chtin, studiato da Camporesi, Gramsci e Pavese. Da un punto
ro motiva così la scelta del tema: narrato da Celati, messo in scena di vista politico io sono sono
«Ironia e satira servono a rende- da Scabia) e la comicità quale gramsciano. Poi Italo Calvino... E
re più vivibile una società. E in- mezzo per far cassetta o, peggio poi la cosa più importante, la Ju-
versamente: l’incapacità di sorri- ancora, come sistema consolato- ve...: tutta la Juventus, sempre, è
so corrisponde a una lettura rigi- rio di un’intera società che cerca un concetto, un’idea».
Classifica Tuttolibri
SABATO 5 MAGGIO 2007
XXII LA STAMPA
V
ista la data, parafrasando il poeta, si potreb- perdonate l’espressione, una gran rompiballe... Eppu- Meyer con il seguito della quadrilogia iniziata da Twili-
AI PUNTI be dire: «Ei sta. Siccome immobile, dando re tutti noi la apprezziamo. Dirò di più, siamo tutti un ght, gli amori proibiti tra la diciottenne Bella, di nome e
LUCIANO un vital respiro». Ratzinger primeggia su po’ innamorati di Petra, e la ragione di questo nostro di fatto, e l’irresistibile vampiro Edward: una passione
GENTA Odifreddi (che per sua fortuna nessuno an- amore è che rappresenta l’essenza di quel che una don- che ha contagiato migliaia e migliaia di giovanissimi
cora ha paragonato a Toni Negri). Anche se na deve essere»: così il commissario capo descrive la fans nei blog della Rete. Il successo del romanzo indica
il valore in copie vendute scende rispetto alla settima- poliziotta Petra Delicato alla sua festa di matrimonio, tra l’altro che i mass media possono «fare squadra»,
UNA FEDE na scorsa poco sopra le 15 mila e così gli altri punteggi
possono, in percentuale, riprendere quota. In alternati-
con cui si conclude l’indagine di Nido vuoto. Già, ecco la
sorpresa: la Montalbano spagnola, femminista liberti-
senza fagocitarsi. E conferma inoltre che la classifica
ragazzi è sempre più «per bambini». Gli adolescenti or-
I PRIMI DIECI
1 100
2 36
3 32
4 26
5 25
6 24
7 20
8 19
9 17
10 15
2. Le pecore e il pastore 19 2. Il cacciatore di aquiloni 26 2. Perché non possiamo... 17 2. L’amore è un dio 8 2. L’ombra del vento 12 2. Ritorno a Rocca Taccagna 4
Camilleri [1] Hosseini [2] Odifreddi [2] Cantarella [1] Ruiz Zafon [1] Stilton [4]
10,00 SELLERIO 17,50 PIEMME 14,60 LONGANESI 13,00 FELTRINELLI 12,00 MONDADORI 8,20 PIEMME
3. Mi fido di te 14 3. I love shopping per il baby 24 3. Inchiesta su Gesù... 9 3. Del perché l’economia... 5 3. La masseria delle allodole 8 3. Un ponte per Terabithia 4
Carlotto; Abate [-] Kinsella [1] Augias; Pesce [3] Milani [-] Arslan [3] Paterson [3]
14,00 EINAUDI 18,00 MONDADORI 17,00 MONDADORI 13,00 KOWALSKI 10,00 BUR RIZZOLI 16,00 MONDADORI
4. Scusa ma ti chiamo amore 13 4. New moon 20 4. Senti chi parla 8 4. E’ facile smettere di fumare... 5 4. Mattatoio n. 5 6 4. Via dei Matti 3
Moccia [2] Meyer [-] Giordano [-] Carr [3] Vonnegut [5] Endrigo; Costa [-]
18,00 RIZZOLI 17,80 LAIN 17,50 MONDADORI 10,00 EWI 7,00 FELTRINELLI 7,90 GALLUCCI
5. Manituana 8 5. Il ritorno del maestro di danza 15 5. Storia nera. Bologna la... 7 5. 10+ il mio mondo in un... 5 5. I fermenti lattici dello yogurt... 5 5. Ci vuole un fiore 3
Wu Ming [5] Mankell [-] Colombo [-] Del Piero [2] Mist & Dietnam (cur.) [-] Rodari; Endrigo [-]
17,50 EINAUDI 18,50 MARSILIO 17,00 CAIRO PUBLISHING 14,00 MONDADORI 10,00 TEA 7,90 GALLUCCI
6. La leggenda dei monti naviganti 7 6. La cattedrale del mare 15 6. La scomparsa dei fatti 7 6. Il collo mi fa impazzire... 5 6. Le uova del drago 4 6. Il mostro di Lago Lago 3
Rumiz [4] Falcones [5] Travaglio [5] Ephron [6] Buttafuoco [6] Stilton [-]
18,00 FELTRINELLI 18,60 LONGANESI 15,00 IL SAGGIATORE 10,00 FELTRINELLI 6,00 MONDADORI 6,50 PIEMME
7. Il gioco dell’universo 6 7. La ragazza di polvere 14 7. Infedele 6 7. TFR e fondi pensione 4 7. La versione di Barney 4 7. Una truffa coi baffi 3
Maraini; Maraini [-] Connelly [3] Hirsi Ali [-] Cesari [-] Richler [-] Stilton [-]
17,00 MONDADORI 19,90 PIEMME 18,50 RIZZOLI 8,80 IL MULINO 10,00 ADELPHI 6,50 PIEMME
8. Ragionevoli dubbi 6 8. Non dire notte 14 8. Modus vivendi. Inferno e... 6 8. Quelli che corrono 3 8. Maigret e il ladro indolente 4 8. Le due guerriere 3
Carofiglio [-] Oz [7] Bauman [-] Baldini [4] Simenon [-] Troisi [2]
12,00 SELLERIO 15,00 FELTRINELLI 14,00 LATERZA 13,00 MONDADORI 8,00 ADELPHI 17,00 MONDADORI
9. Il colore del sole 6 9. Jezabel 12 9. Così parlano le stelle 6 9. Tutto il Grillo che conta 3 9. Il giorno della civetta 4 9. I due liocorni 3
Camilleri [7] Némirovsky [6] Hack; Gjergo [4] Grillo [-] Sciascia [-] Grotti [7]
14,00 MONDADORI 16,50 ADELPHI 17,00 SPERLING & KUPFER 13,00 FELTRINELLI 7,50 ADELPHI 7,90 GALLUCCI
10. Il segreto di Ortelia 6 10. La tredicesima storia 11 10. Quello che non si doveva... 5 10. Alejandro Jodorowsky 3 10. Se questo è un uomo 4 10. La setta degli assassini 2
Vitali [6] Setterfield [4] Biagi; Mazzetti [-] Baresi [8] Levi [4] Troisi [8]
15,00 GARZANTI 18,00 MONDADORI 6,00 RIZZOLI 16,00 FELTRINELLI 9,80 EINAUDI 17,00 MONDADORI
LA CLASSIFICA DI TUTTOLIBRI È REALIZZATA DALL’ISTITUTO DEMOSKOPEA DI MILANO, ANALIZZANDO I DATI DELLE COPIE VENDUTE OGNI SETTIMANA, RACCOLTI IN UN CAMPIONE DI 120 LIBRERIE A ROTAZIONE, DI CUI 80 EFFETTIVE. SI ASSEGNANO I 100
PUNTI AL TITOLO PIÙ VENDUTO TRA LE NOVITÀ. TUTTI GLI ALTRI SONO CALCOLATI IN PROPORZIONE. LA CIFRA FRA PARENTESI, SOTTO IL PUNTEGGIO, INDICA LA POSIZIONE IN CLASSIFICA NELLA SETTIMANA PRECEDENTE.
LA RILEVAZIONE SI RIFERISCE AI GIORNI DAL 21 AL 27 APRILE.
C
he cosa sappiamo, e Bertrand Cantat dei Noir Dé- ma questo non c'entra. Prima americana, in cui gli eroi fanno
sul tema «Lituania e sir. Che nelle Correzioni di Jo- repubblica sovietica a dichia- mucchi di quattrini con traffici
libri»? Non moltissi- nathan Franzen, Chip finisce CHE LIBRO FA... IN LITUANIA rarsi indipendente, nel 1990 la illeciti: anche questa è una rea-
mo, ammettiamolo in Lituania per una losca fac- GIOVANNA Lituania aveva 6 case editrici, zione alla narrativa sovietica.
pure. Sappiamo che cenda. E che anche Marko ZUCCONI ovviamente statali, e ovviamen- * Quanto alla letteratura-let-
i sommi poeti polacchi Adam Ramius (Sean Connery!), te sottoposte a censura: adesso teratura, dopo l'indipendenza
L’EDEN
Mickiewicz e Czeslaw Milosz eroe della Grande fuga dell' sono oltre cinquecento; e molti la scena è stata dominata da
erano nati in terra lituana, Ottobre rosso di Tom Clancy, scrittori, non più stipendiati tre scrittori: Ricardas Gavelis,
che però all'epoca era russa. è mezzo lituano. Insomma: pubblici, si sono dovuti arra- classe 1950, fece scandalo con
DEI LETTORI
Che è di origini lituane pure poche nozioni, e confuse. Per battare. Nel 1991 i titoli pubbli- Vilnius poker; Jurgis Kuncinas,
Hannibal the Cannibal - tanto fortuna alla Fiera del Libro di cati furono 2500, con tirature anche traduttore di Günter
che all'uscita del film l'eroe quest'anno, come già a Fran- oltre le 10 mila copie (25 milio- Grass; e soprattutto Jurga Iva-
nazionale Sarunas Marciulio- coforte nel 2002, la Lituania è ni di libri venduti in totale, equi- nauskaite, l'anticonvenzionale
nis, campione di basket e star il Paese ospite, e ne sapremo valenti in Italia a qualche centi- «signora del punk» e seguace
dell'Nba, mandò una lettera finalmente di più. Nel Paese ospite della Fiera, oltre 500 case editrici per 3,7 milioni naio di milioni...): nel 2005 ol- del Dalai Lama, morta in feb-
indignata a Ridley Scott, a *Nel frattempo. I lituani so- di abitanti, un bestseller è tale se vende 5-6 mila copie in un paio tre 4000 i titoli, ma con crollo braio, a quarantacinque anni:
Sir Anthony Hopkins e anche no 3,7 milioni, in maggioranza di mesi: amatissima Jurga Ivanauskaite, «signora del punk» della tiratura a 1.874 copie in molto amata, e anche molto
allo scrittore Thomas Harris. cattolici, parlano la più antica media. Significa che un bestsel- tradotta (Italia esclusa). Nel
Che l'Ubu Roi di Alfred Jarry lingua indeoeuropea vivente ler è tale se vende cinque o sei- 1993 La strega e la pioggia
càpita in Lituania, dove non (assomiglia al sanscrito). È mila copie nel giro di un paio di venne proibito: vendita am-
succede mai niente, nevica e l'unico popolo che ha eretto mesi. Vanno bene gli stranieri: messa solo nei pornoshop,
basta: per fortuna un orso ir- monumenti ai distributori di li- Milan Kundera, Umberto Eco, perché raccontava dell'av-
rompe in scena, e viene ucci- bri, eroi della resistenza otto- Alessandro Baricco, e ultima- ventura erotica di un prete
so e mangiato crudo dagli centesca contro i russi: quando mente Robin Sharma capolista (con flashback su una strega
astanti. Che Vilnius compare lo zar impose l'alfabeto cirilli- con Il monaco che vendette la medievale e su Maria Madda-
nel bel libro di Susi Brescia co, contrabbandavano volumi sua Ferrari. Vendono decine di lena: molti anni prima di Dan
Tu mi dai il male (Nutrimen- in alfabeto latino, e venivano fu- migliaia di copie vari, tosti volu- Brown). Fu un bestseller for-
ti), sull'amore finito tragica- cilati. A Vilnius c'è anche un mi di storia patria. Ed esistono midabile, dal quale è appena
mente tra Marie Trintignant monumento a Frank Zappa, anche romanzi popolari all' stato ricavato un film.
Diario di lettura Tuttolibri
SABATO 5 MAGGIO 2007
LA STAMPA XXIII
Umberto Sarà Umberto Eco, l’autore de «Il nome della rosa», a inaugurare la ventesima
edizione della Fiera del Libro di Torino. La manifestazione, reading e musica
sul modello di «Bookstock», la «notte bianca» del 2006, è in programma il 9
Gabriele Vacis. I biglietti, gratuiti, sono in distribuzione (dal 2 maggio) presso
Atrium, in piazza Solferino a Torino. Umberto Eco pubblicherà in autunno, per
i tipi di Bompiani, il suo nuovo libro «Dall’Albero al labirinto»: vi raccoglie tutti
Eco maggio, nel padiglione 5 del Lingotto. Conduce Marino Sinibaldi, la regia è di i suoi saggi di storia della semiotica, dal Medioevo ai giorni nostri.
“ASPETTO SEMPRE
edizione, ho un buon incunabolo della
Divina Commedia. Dovessi proprio ag-
giungere qualcos'altro dovrei sostitui-
re con la prima edizione la mia anasta-
tica di Topolino agente della polizia se-
I TRE MOSCHETTIERI”
greta. Ma parliamo dei Promessi sposi.
È un libro che tutti odiano perché so-
no stati costretti a leggerlo a scuola.
Invece a me lo ha regalato mio padre
quando facevo la prima media. Non
avendolo letto per obbligo, mi era pia-
ciuto moltissimo e da allora è uno dei
libri che rileggo di più. Il Cyrano, poi,
letto verso i tredici anni, può farti im-
pazzire. Ancora adesso, non appena
in qualche paese lo rimettono in sce-
na, vado a vederlo e giudico la nuova
esecuzione (ovviamente anticipando-
mi in silenzio tutte le battute) come se
fossi un degustatore di vini.
Quando ha pensato che avrebbe scritto
un romanzo?
«Ho iniziato a scrivere racconti e ro-
manzi tra gli otto e i quindici anni,
poi ho smesso, per riprendere solo al-
le soglie dei cinquanta. Ho iniziato a
scrivere romanzi così. Prendevo un
quaderno, e scrivevo il frontespizio.
Il titolo era di tipo salgariano, come
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