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LA STAMPA
SABATO 17 FEBBRAIO 2007
PAGINA I

TUTTOlibri
SETTIMANALE
LEGGERE
GUARDARE
ASCOLTARE
NUMERO 1551
ANNO XXXI
tuttolibri@lastampa.it

Sull’ultimo numero dell’americana «Hemingway IL PERSONAGGIO ROMANZI ITALIANI DIARIO DI LETTURA


FULMINI Review», lo studioso Mark Cirino firma un breve
NICO ORENGO
saggio in cui identifica l’autista di ambulanze L’Italia ipocrita Cordero Che umorista
nico.orengo@lastampa.it Bartolomeo Aymo, in «Addio alle armi», pubblicato
nel 1929, nell’omonimo ciclista piemontese, nato a
di Fortunato e Niffoi il Novecento
Quando Il filosofo del Da Guareschi
UN CICLISTA Carignano nel settembre del 1889. Hemingway era
un appassionato delle due ruote, si sa e lo ricorda
l’omosessualità ‘700 e il mistero a Za nel segno
PER
anche Dos Passos. Aymo era un bel gregario, terzo
nel Tour de France del ‘26, terzo nel Giro d’Italia
del ’28. Anche se il «vero americano» in bicicletta
è il detonatore del medico di Collodi
HEMINGWAY era l’ex lottatore Gaetano Belloni. ZUCCONI P. III QUARANTA-MONDO P. IV CONTI P. XII

Elementare, Wittgenstein “Chi ha fatto questo?”: in viaggio con Umberto Eco


tra i meandri del racconto poliziesco, un modello ridotto della ricerca metafisica

IL DETECTIVE INDAGA
COME ARISTOTELE
Il cuore filosofico del racconto poliziesco è esplorato in «Elementare, Wittgen-
stein!», un saggio di Renato Giovannoli che esce per i tipi di Medusa (pp. 368,
€29), con la prefazione di Umberto Eco, che pubblichiamo qui in anteprima.
Allievo di Eco, Renato Giovannoli, di professione bibliotecario, si occupa
di semiotica della cultura. Il suo lavoro si articola in tre parti. La prima, «La
catena e il filo. Logica dell’indagine», muove da Holmes («Le “deduzioni” di
Sherlock Holmes sono abduzioni?») per approdare a Wittgenstein («Witt-
genstein e la massima pragmatica»). La seconda sezione, «L’impronta e
la maschera. Ontologia degli indizi», va dagli indizi artefatti alle «prove
morali», dagli indizi «vaghi» al «gotico razionalista». La terza, «La scac-
chiera e il labirinto. Geometria del mistero», giunge a visitare «il labirin-
to nel poliziesco moderno» (dai labirinti cinesi di van Gulik a «labirinto e
crittogramma» nel «Nome della rosa», a «un labirinto-crittogramma
nella «Città di vetro» di Paul Auster).

UMBERTO semplicemente traendone le


ECO
conseguenze più estreme, se-
Renato Giovannoli è guendo rigorosamente non tan-
autore (tra l’altro, ma a parer to una logica dell’inverosimile
mio anzitutto) di uno dei libri quanto una logica dell’ipoteti-
«scientifici» più appassionan- co; e la terza è che alcune delle
ti, La scienza della fantascienza. idee ventilate dalla fantascien-
Chi ha letto questo libro sa che za (e basterebbe partire dai pa-
non è una storia della fanta- dri fondatori, o almeno da Ver-
scienza, né una riflessione sul- ne e dalle meraviglie del futuro
l’attendibilità scientifica della descritte da Salgari o Robida)
fantascienza, bensì un libro di fatto sono poi diventate real- Umberto Eco:
sulle principali idee finzional- tà, come i viaggi spaziali, o le è sua la
mente scientifiche che circola- applicazioni dell’intelligenza prefazione
no nei principali romanzi e rac- artificiale, tal che non si può al saggio
conti di fantascienza. Queste prescindere dal sospetto che di Renato
idee dimostrano una insospet- per tanti aspetti la scienza del- Giovannoli
tabile coerenza, come se costi- la fantascienza avesse non so- sul romanzo
tuissero un sistema, pari per lo anticipato ma in un certo poliziesco
omogeneità e consequenziali- qual modo ispirato la scienza in uscita
tà a quello della scienza. della scienza. dall’editore
L’indagine di Giovannoli è Coerentemente col suo vec- Medusa
stata possibile (e appare plausi- chio libro, Giovannoli avrebbe
bile, nella sua rigorosa tratta- dovuto intitolare quest’ultimo
zione delle leggi della robotica, L’epistemologia dell’epistemolo-
della natura degli alieni e dei gia poliziesca, o La logica dell’in-
mutanti, dell’iperspazio e della dagine fittizia, perché di fatto
quarta dimensione, dei viaggi qui egli applica all’arcipelago
nel tempo e dei paradossi tem- della letteratura poliziesca lo
porali, degli universi paralleli e stesso metodo che aveva appli-
via dicendo) per almeno tre ra- cato alla fantascienza: assu-
gioni: la prima, e la più banale, me cioè che i detectives della no il nostro universo, ma con al- nella vita reale, e certamente co- La differenza non è da poco.
è che gli autori di fantascienza narrativa abbiano ideato e ap- cune interessanti variazioni o me si sono comportati e si com- Se La scienza della fantascienza
si leggevano e si leggono tra lo- plicato i loro metodi di indagi- estensioni, e pertanto resta legit- portano filosofi o scienziati. Altri- poteva essere il manuale un po-
ro, e quindi alcuni temi migra- ne in maniera affine ai filosofi timo il sospetto che quello che av- menti il romanzo poliziesco, se si co provocatorio di una scienza
no da storia a storia, e vengono e agli scienziati, per cui di que- viene in un romanzo di fanta- riferisse non al nostro universo possibile, questo libro rappre-
ripresi e approfonditi, così che sti metodi va alla ricerca rico- scienza potrebbe non accadere ma a un Altro, non sarebbe inte- senta una indagine filosofica
si è creato come un sistema pa- struendoli come procedimen- mai nella realtà, e che le leggi del- ressante come di fatto è. sul modo in cui realmente si
rallelo a quello della scienza uf- ti coerenti e suscettibili d’in- la scienza fantascientifica non Dunque si potrebbe conclu- pensa. A questo titolo ci si può
ficiale; la seconda è che i ro- dagine logica. possano mai coincidere con quel- derne che, mentre i narratori davvero chiedere, come fa in
manzieri di fantascienza aveva- Salvo che c’è una differenza. le della scienza. Invece, per quan- di fantascienza fanno finta di fondo l’autore, se esso rappre-
no sottocchio i problemi posti I narratori di fantascienza presu- to riguarda la narrativa polizie- essere scienziati di domani, i senti una filosofia del racconto
dalla scienza, e sviluppavano le mevano che potessero darsi (un sca, il detective ragiona o si com- narratori polizieschi descrivo-
loro finzioni non in opposizione giorno o in un universo paralle- porta come di solito ci compor- no il modo in cui si è pensato
alle soluzioni della scienza, ma lo) leggi affini a quelle che regola- tiamo noi, o i più acuti tra noi, ieri e si pensa oggi. p Segue a pagina II
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Agenda Tuttolibri
SABATO 17 FEBBRAIO 2007
II LA STAMPA

SCRIVERE A LA RUPE
LA POSTA DI CARLO FRUTTERO Carlo Fruttero, Tuttolibri-La Stampa, via Marenco 32, 10126 Torino cf@fruttero.net
TARPEA
Ingannevoli meglio dietro) un fondoschiena che a fare il dovuto controllo. L'urlo non gli LUCIO
buone le più grosse panzane promozionali. CALPURNIO BESTIA
Se quelle hanno tutte un fondoschiena da non corrisponde alla descrizione pub- viene, assolutamente. E nemmeno uno
urlo, com'è il mio allora? Da miserere? E blicitaria. Cosa fare? Manca un sinda- strillo, un gridolino, giusto uno schioc-
L’OMERTA’
nidi d’amore... promette di scrivere al ministro delle Pari
Opportunità e quantomeno all'ente che
controlla la pubblicità ingannevole. Voglia
cato di categoria cui presentare il caso,
né un programma come «Mi manda
Rai3» accetterebbe, temo, di dibattere
co pigro, trasognato, cui segue la paro-
la «però…». E allora reprimende e san-
zioni di vario tipo, che Piero Chiara CHE
REFRAIN
Caro signor Fruttero, leggendo sabato perdonarmi questa lamentela che lascia una simile questione. L'ideale sarebbe avrebbe saputo escogitare magistral-
scorso quella sua breve esplorazione tra intatta la mia ammirazione per lei. potersi rivolgere a una sorta di sex-au- mente. Ho appena ricevuto il «Meridia-
gli annunci economici osé io, che vivo in Senza firma thority bipartisan e transormonica, no» che raccoglie tutti i suoi romanzi,
provincia, mi ci sono divertito; ma mia una commissione che funzionerebbe con una assai fine prefazione di Mauro

B
moglie vorrebbe addirittura farla Gentile Senza Firma, mi spiace di come una commissione di censura a ro- Morelli. Un libro fondamentale per rivi- isogna subito chie-
ingrandire, incorniciarla e appenderla averle creato dei grattacapi coniugali vescio, per così dire. I probiviri (o piut- sitare la provincia italiana degli Anni dere scusa all'auto-
sopra la mia parte del letto matrimoniale. ma sua moglie mette spiritosamente il tosto i pornoviri) si riuniscono, decido- Trenta, ma la sua lettera mi fa pensare re: riassumere la
Per farti sognare, dice, ma è solo dito, come spesso succede alle donne, no di mandare un loro meticoloso con- che nel secondo millennio le cose non si- trama è sempre un'
sarcasmo. Secondo lei quelle offerte su un punto cui non avevo pensato. sulente già noto per aver smascherato ano poi così cambiate, a dispetto (o pro- operazione vaga-
dimostrano la dabbenaggine e credulità di Uno telefona, combina, si presenta al tutta una serie sospetta di sedicenti «6ª prio a causa) delle pantere caraibiche e mente truffaldina. Per dire,
noi uomini, sempre pronti a prendere per «nido d'amore» e si trova davanti (o naturale» (erano 3ª siliconata!) che va dei trans mostruosamente dotatissimi. c'era un amico mio che riassu-
meva così la Divina Comme-
dia: «Firenze. Uno scrittore,
avvilito da un amore non cor-
risposto, si mette alla ricerca
della Madonna. Lo accompa-
gna un amico di Mantova».
PROSSIMAMENTE Quindi scusa e ancora scusa,
però sentite questa: il capo-

T
endenze: 1ª) editori e è morta di Patrick Besson «un forti, capaci di contemplare il commesso di un negozio d'ab-

LA CARICA
relative redazioni pre- grande autore - dice Perrone - male: è l’Alberto Castelvecchi bigliamento, già di carattere
feribilmente molto pochissimo noto in Italia») o ri- pensiero che, pur restando fede- solare, è su di giri perché ha
giovani. Sono in pa- svolto esistenziale (come nel le al suo filone saggistico, riapre trovato una fidanzata con
recchi ormai. 2ª) edi- Diario di uno gigolò di Joys, pseu- alla narrativa dove, tra i primi 5 cui funziona e soprattutto

DEGLI
tori che puntano sempre più donimo di un giamaicano, non titoli, 4 sono a firma femminile: perché ha appena comprato
sulla narrativa: pericolosa ma porno ma vero narratore, uno si parte subito con la catalana casa, accendendo un mutuo.
capace di forte visibilità sui dei successi della casa). Imma Turbau e la sua tenera- Una mattina va con l'archi-
media (anche quando non la terribile storia di due adolescen- tetto e gli operai per avviare i

UNDER 30
meriterebbe) e le classifiche ANTOLOGIE DI «NUOVI» ti nel Gioco dell’impiccato; a se- lavori di ristrutturazione e la
confermano. 3ª) editori che, Nella collana apposita, le prove guire rocambolesche situazioni casa non c'è più. Scomparsa.
nella narrativa, riconoscono la di esordienti che si legano a fatti di amore e sesso per La ragazza E' rimasto soltanto il giardi-
potenza espressiva delle don- reali, tra Ricucci e Vanna Mar- definitiva dell’italiana Gisy Sher- no. Nessuno, nel quartiere, ri-
ne scrittrici lasciando loro una chi, tra il pallone e il tema della man; Il chiodo fisso di Abby Lee, corda di aver mai visto la ca-
sorta di primato. morte, e che poi confluiscono la blogger più famosa d’Inghil- sa. Allora il capocommesso
singolarmente nelle «Onde» co- MIRELLA terra, tutta sesso senza se e sen- va dalla polizia che giusta-
PERRONE NELLO ZAINO me Alessandro Salas il cui Schi- APPIOTTI za ma; Corpus Christine della mente lo piglia per matto, ma
Sei persone, tutte coetanee, zoamore è un saporito antiSan- giovane francese Max Mon- dopo una verifica catastale
un consulente di appena 23 an- Valentino. Perrone non si fa nhaye, rapporto di coppia un accerta la sanità di mente
Editori e redazioni sempre più giovani,
ni, Paolo Di Paolo, cui si deve mancare neppure una collana di po’ alla Nothomb. Unico ma- dell'uomo. La banca, tutta-
Come un’isola ovvero «viaggio «classici» affidata a Walter si punta sulla narrativa capace di forte visibilità sui media schio William Brandt nel Libro via, non gli cancella il mutuo.
con Lalla Romano», in questi Mauro, tra Svevo Flaubert Ver- (anche se non lo meriterebbe), alle donne del film della storia della mia vi- Lui non si rassegna e cerca di
giorni molto segnalato in occa- ga Wilde ecc., «sempre sceglien- scrittrici riconosciuta una sorta di primato ta, sfigato sceneggiatore pianta- capire meglio finché, scavan-
sione del centenario di una del- do tra le operine meno note», to dalla moglie diventata famo- do in giardino, scopre nel sot-
le nostre massime e più amate uno scouting anche questo. La sa in una superscena di sesso ci- tosuolo un bimbo nero da cui
autrici. Nata a Roma nel 2005, collana «Poiesis» come atto nematografica. Come si vede i viene a sapere che la casa gli
è proprio attraverso il suo im- d’amore (la poesia civile di temi preferiti da Castelvecchi è stata rasa al suolo nottetem-
pianto giovane che la sigla fa Goytisolo) e due nuove collane non cambiano. Cambiano lo sti- po. Difatti, sollevando un
scouting tra i propri simili e in autunno: «Cattive ragazze» le - assicura l’editore -, la forza strato di erba artificiale, rin-
cerca di far leggere «anche affidata, pour cause, alla Ravera della scrittura, con l’energia e viene le macerie. E proprio al-
con eventi, book party, feste». e «iNoir» a Montanari «atipico l’intelligenza di quella femmini- lora viene contattato dall'
Così ha lanciato 35 titoli in 6 nel genere». Ulteriore impegno le, la cosa più interessante che emissario di un uomo molto
collane. In pocket, forse pro- dell’editrice: diffondere i nostri c’è oggi in Europa». potente e molto buono il quale
prio pensando agli zaini dei ra- autori all’estero». Tutti lo dico- (l'uomo potente, non l'emissa-
gazzi, a cura di Di Paolo, i no, pochi lo fanno. CONTROPIEDE rio) gli offre una stupenda vil-
«Racconti d’autore»: Pensieri «Ahlambra», collanina di Data- la al mare in cambio del terre-
crudeli di Riccarelli, Rosso di CASTELVECCHI FICTION news che inalbera grandi nomi, no (e del silenzio) su cui vuole
Cinzia Tani, imminente il noir «Oggi è finita la generazione di da Hobsbawn a Mahfuz, da edificare un palazzo. Intanto
di Raul Montanari sul mondo Trainspotting, l’autocompiaci- Octavio Paz a Stigliz a Camille- la fidanzata, stufa dei piagni-
della haute couture E’ di moda mento del disfacimento» sottoli- ri. Ultime, Le voci di Istanbul di stei, lo ha pure mollato. Fina-
la morte; nei prossimi mesi una nea l’editore della cultura giova- Pamuk. Peccato si tratti, per il le all'altezza del resto, con in-
Ravera e un Picouly. Formati nile trasgressiva, che scoprì a più recente Nobel come per gli tervento del Quirinale. Omer-
normali e bella grafica per bio suo tempo Nove, la Santacroce, altri, di brevi scritti degli autori tà, prepotenza, connivenza,
e autobiografie di personaggi Labranca, la cultura «over- seguiti da interviste apparse su mafia eccetera sono il cuore
famosi e non nella collana «Bio- ground», i cybernauti, dando giornali stranieri e anche, in della stravista e stavolta
tòn»: risvolto antropologico spazio a Deleuze-Guattari, ai si- gran numero e recenti, italiani. strampalata denuncia socia-
(come nel prossimo Sorridimi tuazionisti, forte di solida cultu- Un copia e incolla che può esse- le di Michele Perriera in La
ancora, 12 autrici italiane dan- ra quanto innamorato dello re utile ma non può chiamarsi Casa, editore Sellerio, 81 pa-
no voce a 12 pakistane) o risvol- sberleffo. Oggi gli autori affron- vero «libro» (e ha fatto arrabbia- gine per nove euro.
to surreale (come in M. Monroe tano la negatività con scritture re l’inventore di Montalbano).

Il detective come Aristotele affine al passaggio dal Witt-


genstein del Tractatus a quel-
lo delle Philosophische Unter-
matismo, in cui il detective,
più che risalire alle cause,
provoca effetti.
onore ad Agatha) getta un’om-
bra di déjà-vu su Martin. Eh, le
trame dello Zeitgeist!
suchungen (che in inglese si Ma i rapporti tra pensiero fi- Io avevo scritto tempo fa che
re, almeno per alcuni autori poi, di una indagine polizie- traduce non a caso come Phi- losofico e pensiero poliziesco un libro poliziesco è un modello
p Continua da pag. I
che mostrano una notevole
consapevolezza dei metodi di
sca). Ma certamente, a parti-
re come minimo dai racconti
losophical Investigations) e,
siccome è difficile pensare
non si arrestano qui. Mi piace-
rebbe dilungarmi sui paragrafi
ridotto della ricerca metafisica,
visto che entrambi si risolvono
poliziesco (il che secondo me ragionamento, e altrimenti di spettri della gothic novel e che bestioni maccartisti tutti in cui si discutono i rapporti nella domanda «Chi ha fatto
sarebbe riduttivo) o un manua- non si spiegherebbe perché da Sue o da Poe, il racconto stupore e ferocia come Spilla- possibili tra Woolrich, Agatha questo?» – che è poi la versione
le di filosofia che prende le mos- Holmes poteva parlare di dedu- poliziesco ha forse influenzato ne avessero letto Wittgen- Christie e Heidegger. Certa- filosofica del whodunit. Giovan-
se, anziché da esempi tratti dal- zione. L’aspetto più stupefacen- più di quanto sappiamo i pen- stein, è piuttosto pensabile (e mente Giovannoli non ardisce noli mi ricorda che un problema
la vita reale, da esempi di ragio- te è che alcuni pensatori non satori accademici – i quali non documentato) che Wittgen- individuare influenze docu- analogo si era posto Chesterton
namento tratti dalla finzione. E avrebbero pensato (forse) co- tutti avevano l’onestà o la stein avesse letto i maestri mentabili tra Dieci piccoli india- definendo il racconto poliziesco
pertanto non so se raccoman- me hanno pensato, se non aves- spregiudicatezza intellettuale dello hard boiled novel. Il sal- ni, che è del 1939, ed Essere e un simbolo di misteri più alti, e
darlo a chi vuole capire il ro- sero letto romanzi polizieschi, di Wittgenstein, e io so di miei to epistemologico di cui parlo tempo, che è del 1927, e (direi che Deleuze aveva detto che un
manzo poliziesco o a chi vuole e mi riferisco alle pagine che maestri d’università, dall’inse- è quello da un paradigma del- io) per due buone ragioni, una libro di filosofia dovrebbe esse-
capire la filosofia, e per pruden- giustificano il titolo del libro, in gnamento rigoroso e pensoso, la deduzione (che prevede un che una dame inglese non re una specie di poliziesco. Che
za lo raccomando a entrambi. cui si vede quanto partito il se- che la sera a letto o durante le mondo ordinato, una Grande avrebbe ritenuto chic leggere cosa sono le cinque vie per dimo-
Uno degli aspetti più appas- condo Wittgenstein avesse vacanze leggevano con diletto Catena dell’Essere spiegabile un rozzo pensatore tedesco, e strare l’esistenza di Dio in San
sionanti del libro non è tanto la tratto dalla lettura degli hard e profitto i Gialli Mondadori in termini di rapporti quasi l’altra che Heidegger (anche se Tommaso se non un modello
dimostrazione che alcuni auto- boiled novels. (ma non me lo dicevano). obbligati tra cause ed effetti e cronologicamente avesse potu- d’indagine poliziesca? E per lo
ri di polizieschi erano al corren- Siamo onesti, probabilmen- Se proprio qualcuno non retta da una sorta di armonia to) non avrebbe mai letto un ro- hard boiled? Basta Pascal con la
te di problemi filosofici e scien- te prima viene la filosofia e poi avesse né voglia né tempo di prestabilita per cui l’ordine e manzo poliziesco inglese visto sua scommessa, via, proviamo a
tifici (si vedano per esempio gli il poliziesco, dato che non riu- leggere questo libro, potrei in- la connessione delle idee nel- che per lui si poteva filosofare scompigliare le carte, e poi ve-
appassionanti paragrafi scirei a trovare fonti «gialle» degnamente sintetizzarlo (a la mente del detective rispec- solo in greco e in tedesco. Ma il dremo che succede.
153-156 sui rapporti tra al pensiero di Aristotele, che servono altrimenti le pre- chia l’ordine e la connessione colpo di scena per cui si ricon- Ultima annotazione per chi
Dashiell Hammett e la teoria Ockham, Cartesio o Kant (ma fazioni?) dicendo che il pas- vigente nella realtà) a un pa- duce l’idea di una presenza co- non ritenesse utile leggere que-
della relatività, la topologia e al- chissà... in fondo anche Edipo saggio tra il poliziesco di de- radigma che in modo abba- stante della morte e del suo es- sto libro: andatevi a vedere le
tre questioni) – perché questo re è la storia, prima, della de- tection a quello hard boiled, ov- stanza geniale Giovannoli sere-per-essa a una tradizione pagine su Hammett e lo spazio
si poteva agilmente immagina- crittazione di un enigma e, vero il poliziesco di azione, è ascrive all’eredità del prag- medievale, certamente (se fa in forma di cavatappi.
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Il personaggio Tuttolibri
SABATO 17 FEBBRAIO 2007
LA STAMPA III

Mario Fortunato «I giorni innocenti IL LIBRO


della guerra»: l’omosessualità come
detonatore che porta i nodi al pettine

“IPOCRITA
ITALIA: SI FA MARIO FORTUNATO
I giorni innocenti

NON SI DICE”
della guerra
BOMPIANI, pp. 224, €15
ROMANZO

GUERRA E GIOVANI
GIOVANNA stenza sanitaria dei giornalisti al suo
ZUCCONI
compagno. Un'immagine seppiata, due giovani in
Così, goffamente, tanto per «Non chiesi, semplicemente e perfino divisa nello slancio di un abbraccio, e
rompere il ghiaccio, chiediamo a Ma- ingenuamente comunicai che il mio quel titolo che già dice di tragedie
rio Fortunato: questo articolo tenterà compagno viveva con me more uxo- collettive e insieme di privata
un suo ritratto, ma se lei invece doves- rio, e dunque per regolamento aveva spensieratezza. «I giorni innocenti
se fare il proprio autoritratto? diritto alla mutua. Ci fu grande dibat- della guerra» di Mario Fortunato
«Una pittrice amica, Serena No- tito, alla fine la cosa è passata: io non racconta come si diventava adulti
no, dipinse una serie di ritratti londi- ne ho mai usufruito, però mi fa piace- (quanto intensamente, quanto
nesi, fra cui il mio. Il mio compagno re che sia un diritto acquisito». precocemente) nell'Europa dei primi
lo vide e disse: you look miserable, sei Altre polemiche scoppiarono nel anni Quaranta, quando allo scoppio
patetico». 2002, quando sembrò che Berlusco- ormonale dell'adolescenza facevano
Non era neanche una domanda, ep- ni, allora premier nonché ministro de- riscontro ben altre esplosioni, e altre
pure nella risposta c'è già tutto, è un gli Esteri ad interim, non volesse rin- battaglie. «Volevo scrivere la storia
vero fulmineo autoritratto: l'ironia mi- novarle l'incarico di direttore dell'isti- mélo di qualcuno che torna a casa e dà
te, Londra dove ha diretto l'istituto ita- tuto di cultura a Londra. Eccelsi intel- fuoco a ciò che ha di più caro», dice
liano di cultura, l'accenno non ostenta- lettuali sia inglesi sia italiani firmaro- Fortunato svelando quanto ardenti
to a una rete di relazioni importanti, e no vibranti petizioni. sono le passioni dei suoi personaggi.
quella maniera così matter-of-fact, di- «Una vicenda pietosa, volevano cac- «Poi è scoppiata la guerra in Irak. La
rebbe lui che è anglofilo e anglofono, ciarmi per ragioni non corrette. Poi prima l'avevo seguita come inviato
di parlare dell'omosessualità. Che è in- rimasi, quattro anni in tutto». dell'”Espresso”, all'inizio della seconda
vece un tema dolente sia nell'attualità Adesso è ancora direttore, ma della Mario Fortunato: esce da Bompiani il romanzo «I giorni innocenti della guerra» ero a Londra e rimasi impressionato
italiana (corre sottotraccia nel dibatti- Fondazione Ratti, a Como. da quanto gli inglesi, tradizionalmente
to sui «Dico»), sia nel suo romanzo, I «Mi chiamarono proprio mentre leggersi a vicenda. Solo che il 99% de- copie sarei più felice e soprattutto più tutt'altro che pacifisti, protestassero
giorni innocenti della guerra. passavo quel momentaccio, ne sono gli italiani non sapeva l'inglese...». ricco. Dico solo che in Italia siamo contro. Sono anche andato a qualche
«Quando debuttai come scritto- molto grato. Siamo una delle poche Né viceversa, suppongo. Ma faccia i no- malmessi, bloccati, c'è una deriva manifestazione, inclusa quella in Hyde
re, una ventina di anni fa, ebbi recen- vere fondazioni culturali, abbiamo a mi, la prego. strana, la quantità è un valore come Park di cui parla Ian McEwan in
sioni di Alberto Moravia, di Natalia Como un museo di storia del tessuto «Baricco, cosa che mi ha stupefatto. mai altrove. Negli ultimi anni è suc- “Sabato”. Insomma, ho sentito il
Ginzburg, e un tema ricorrente era molto visitato da stranieri e meno Fra tutti, soltanto Dacia Maraini e cesso qualcosa di terribile. Siamo di- bisogno di riflettere sul problema
quello dell'omosessualità racconta- da italiani, ospitiamo artisti residen- Andrea De Carlo parlano inglese be- ventati completamente immorali». della guerra».
ta in maniera non drammatica: con- ti (la prossima estate sarà Joan Jo- ne. Sarà un caso, ma sono stati gli uni- Che cosa ama e che cosa disprezza dell' Nel romanzo, è la seconda guerra
sapevole, ma accettata. In questo ro- nas), organizziamo seminari, pubbli- ci due davvero liberi, non rigidi per la Italia? mondiale: fra la campagna laziale
manzo invece ho seguito la strada in- chiamo libri». preoccupazione di fare bella figura, «Amo il cibo, il clima, le tante persone all'ombra del monte Soratte, dove
versa, l'omosessualità torna a far de- Londra non le manca? bensì serenamente, piacevolmente se armoniose e belle anche fisicamente. Fortunato ha una casa, e Londra. Il
flagrare le contraddizioni, porta i no- «Ci vado spesso, il mio compagno è stessi anche in pubblico». Disprezzo, per esempio, la nostra ridi- tema del libro, dice, è quello del
di al pettine». londinese. Però, sì, ho una nostalgia Con chi era in coppia Dacia Maraini? cola esterofilia. Ridendo, dico che do- rapporto fra guerra e gioventù: alcuni
L'omosessualità come detonatore: nell' strepitosa. L'altra sera, qui a Milano, «Con P D James, la giallista». vrei firmare i miei libri con un nome ragazzi, italiani e inglesi, scoprono
Italia degli Anni Quaranta, quella del li- ho proposto ai miei amici: andiamo a Anche in Gran Bretagna è obbligatorio inglese di donna. Rebecca Foster, per ciascuno a suo modo il desiderio, la
bro, e anche in quella di oggi? mangiare thai. Pensa che ti ripensa, dire che il giallo è l'unico vero romanzo esempio, le piace?». propria linea d'ombra, «mentre è in
«Il problema dei Pacs è il solito che ha non ci è venuto in mente niente, sia- sociale? Mica male. Lei parla spesso di libertà e corso quel grande rito di passaggio del
sempre afflitto questo Paese e l'ha re- mo finiti in un'osteria. Mi manca quel- «Ma no, non si fa confusione come da di blocchi. Novecento che fu la guerra». Un
so così arretrato: si fa ma non si dice. la ricchezza di scelte, quella libertà. A noi. Qui non se ne può più, troppi gial- «Mi colpisce quanto noi italiani siamo sottotema è quello dell'omosessualità:
A me personalmente non me ne im- Covent Garden puoi andare anche all' li e troppo sopravvalutati. Lì invece bloccati dai vizi di sempre. Quello di «mi dicono che durante il fascismo
porta nulla dei Pacs, vivo da dieci an- ultimo minuto, alla Scala devi farti quando c'è stato l'attentato del 7 lu- compiacere, che rende così fragile la scorresse sotterranea una vivace vita
ni una libera unione con il mio compa- raccomandare mesi prima». glio i giornali hanno chiesto commen- nostra democrazia. Quello di non gay, e non mi sorprende perché nel
gno e non ho mai sentito il desiderio E la società letteraria italiana, al con- ti a scrittori come Ian McEwan, mica scandalizzarci se qualcuno non sol- machismo italiano c'è il suo rovescio,
di formalizzarla. Però in un Paese ci- fronto con quella inglese? all'autrice di Harry Potter o a quella tanto esprime il proprio punto di vi- cioè l'esclusione violenta e arrogante
vile chiunque deve poter esercitare «È bloccata, poco sincera. Dalle re- di Bridget Jones. Qui l'unica logica è sta, ma impone la propria verità pre- del corpo femminile».
questo diritto. Quando si è sposato, censioni non capisci se vale la pena il successo. Ha ragione Arbasino, è scrittiva anche a chi con lui non c'en- Sarà Colin Firth (obbligatorio
Elton John ha invitato Blair al suo leggere un libro o no». come giudicare un ristorante dal nu- tra niente». definirlo «l'attore di Bridget Jones») a
matrimonio. Ovunque è una cosa ov- E i suoi colleghi scrittori? mero di coperti». Sta parlando dei vescovi? leggere pagine del romanzo giovedì 8
via, qui sarebbe crollato il palazzo». «A Londra ho organizzato una serie Dunque lei spera di vendere pochissi- «E se fra qualche anno fosse un marzo alla Feltrinelli in Galleria
A proposito di diritti dei gay, lei anni fa di incontri fra scrittori inglesi e italia- mo del suo romanzo. imam a dire: alt, questa legge non Colonna, a Roma. [g.z.]
chiese e ottenne l'estensione dell'assi- ni: un modo semplice per conoscersi, «Ma no, se vendessi cinque milioni di va bene?».

BLOC NOTES
DARIO FO CRONACHE D’AUTORE FILM E ALBUM ALTRO CALCIO FARNESINA
Mondo Rushdie, Márquez Edith Piaf La partita Tra arte
giullare e Sepúlveda la vie en rose memorabile e diplomazia
= Così parlò il Nobel della = Oltre la narrativa. Di saggio = «La môme» in Francia, «La = Accadde nel 2000. A Parigi. = Dal Palazzo delle Segreterie,
letteratura. «Il mondo secondo in articolo. Tre raccolte d’autore. vie en rose» in Italia. E’ il film su Davide contro Golia. I dilettanti in piazza Castello, a Torino, al
Fo» è una conversazione del Salman Rushdie, in «Superate Edith Piaf di Olivier Dahan del Calais contro i professionisti fiorentino Palazzo Vecchio in
Gran Giullare con Giuseppina questa linea» (Oscar Mondadori, presentato al Festival di Berlino. del Nantes. Finale della Coupe de piazza della Signoria, alle romane
Manin (Guanda, pp. 157, €13,50). pp. 486, €9,40, traduzione di La vita della cantante, «môme», France. Un evento, calcistico e sedi, Consulta, Chigi, Villa
«Ho ottant’anni ma ne ho vissuti Giovanna Capogrossi) varia dagli piccina, era alta solo un metro e oltre. Perché sul rettangolo verde Madama, nonché il Palazzo della
almeno centocinquanta». Di ottant’anni di Arthur Miller alla quarantasette, è ripercorsa anche in palio non solo era un trofeo di Farnesina, dov’è il nostro
battaglia in battaglia: «per un morte di Diana, dal rock all’Islam, nel volume «Piaf. Passione e football, ma il destino di una città ministero degli Esteri. Ugo
mondo migliore, per un pianeta dal calcio alla fatwa iraniana. Arte» di Angelo Giannecchini, in declino. E dunque: Alé Calais, Colombo Sacco di Albiano, in
meno violento, per città più a Gabriel García Márquez, in Mauro Baroni editore (pp. 469, come suona la «favola» di diplomazia dal 1981, ha compiuto
misura d’uomo e di natura...». «Periodismo militante» (Fuori €50). Una breve esistenza, dal Edith Piaf Osvaldo Guerrieri (in uscita da un elegante, nonché puntiglioso
Per la Bellezza, fra i suoi dalle rotte, pp. 295, €9,90, 1915 al 1963, dalla tragica, Flaccovio, pp. 75, €10). Il football, viaggio, tra parole e immagini:
testimoni Raffaello, a cui Dario traduzione di Gianni Guadalupi), squallida infanzia, alla gloria, fino una galleria curatissima, tra ma non solo, rimbalza anche nel «Dove la diplomazia incontra
Fo dedica una singolare lettura: segue il filo rivoluzionario del al diapason toccato all’«Olympia» notizie, fotografie (molte rare), romanzo di Cristiano Cavina l’arte» (Editore Colombo, pp.
«Bello figlio che tu se’» mondo, quale prima rivoluzione poco prima della scomparsa. Mai testi di canzoni leggendarie. «Le «Un’ultima stagione da 325, €90, prefazione di Paolo
(Franco Cosimo Panini, pp. «scrivere bene». Luis Sepúlveda, commiserandosi: «Non, je ne mie canzoni! Come parlare delle esordienti» (Marcos y Marcos, pp. Bucci di Benisichi). In particolare
191, €20, a cura di Franca in «Cronache dal cono sud» regrette rien, / né il bene, né il mie canzoni? Gli uomini, per 219, €14). Tredicenni in campo, il il volume vuol essere «un museo
Rame) in occasione (Guanda, pp. 113, €11, traduzione male che mi han fatto, / tutto ciò quanto li abbia amati, restano calcio sopra ogni cosa. «... non era virtuale della memoria»,
dell’esposizione «Raffaello: di Ilide Carmignani), oscilla fra mi resta indifferente». sempre gli “altri”. Le mie canzoni per niente facile batterci. Ma ripercorre le vicende delle sedi
una mostra impossibile» a l’incubo di Pinochet e la speranza Angelo Giannecchini ha composto sono me stessa, la mia carne, il eravamo affamati del pallone. centrali della diplomazia italiana
Napoli, Palazzo Reale. incarnata da Michelle Bachelet. un omaggio mirabile a Edith Piaf, mio sangue...». Eravamo nati per quello». fra l’Unità e oggi.
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Narrativa italiana Tuttolibri


SABATO 17 FEBBRAIO 2007
IV LA STAMPA

Franco
Cordero
mondo»). Anzi: la Biblioteca, col-
ma di tesori, «così fuori mano - è Niffoi In «Ritorno a Baraule» «stanchi e mangiati dalla tristu-
ra». Incontra pescatori, contadi-
in un disegno annunciata a Fert -, a casa del ni, piccoli notabili, si arrampica fi-
di Ettore Viola diavolo, ma sappiamo dal novel- un chirurgo ricerca la sua identità no a uno scosceso convento di
liere quanto siano sottili i diavo- monache, alla desolazione mura-

IL SARDO
li». L’iter, per diventare doctor ta di un manicomio, ottenendo
philosophiae, mirando poi a una versioni contrastanti.
sedia dottorale, è variegato, peri- Chi ha davvero ucciso la bella
glioso, infido: tali, nei secoli dei e smaniosa Sidora? Si tratta di
secoli, le congreghe accademi- un delitto passionale, inteso a

MEDICO
che, le miniere di turpitudini che vendicare un tradimento? E chi è
sono. «Che affare maligno la tra- il vero padre del bambino venuto
versata del mondo...». dal mare? Tutto si complica con
Spavaldo, di una spavalderia la storia un poco criptica di una

DEI CUORI
che ignora la spocchia, Fert. Nel grotta che nasconde un tesoro,
tempio del sapere, è «interlocu- con un seguito di feroci ammazza-
tore efferato» di Pascal e di Ago- menti. Carmine non si scoraggia,
stino, di Spinoza e di Mastro anche se per via prova una stra-
Eckhart, di Leibniz e di Tomma- na sensazione: di essere diventa-
so, di Abelardo e di Hume... Di to il confidente di persone che,
ogni classico scoprendo l’anello mentre cercano di soddisfare le
L’armatura Con Franco Cordero mancante. Insieme scoprendosi
sospettato fra i sospettati, quan-
sue richieste, raccontano le «lo-
ro» storie, riaprendo antiche feri-
do il sospettato, i sospettati ono- te. E’ la prima svolta in una trama
in una Biblioteca a casa del diavolo rano la cultura seminando dub- che sembrava rettilinea: «Senza
bi, copiosamente, a costo di man- che quasi se ne rendesse conto,

IL CASTELLO
dare l’universo, l’establishement, Carmine Pullana sentiva il vuoto
all’aria. che aveva dentro riempirsi piano
L’Armatura è una scommes- piano di cose altrui, che diventa-
sa «pericolosamente satura di vano anche sue...». Finisce dun-
pensiero» (questa l’identità cor- que, senza volerlo, per ubbidire

CONTRO
deriana, non sfuggita al Times Li- idealmente alla sua vocazione di
terary Supplement) di un solita- medico dei cuori. Sono per lo più
rio intonato alla disciplina di p Salvatore Niffoi storie di vite sacrificate, in cui
Port Royal, ancorché senza con- p RITORNO A BARAULE l’asprezza dei sentimenti si ac-

LA PESTE
fessione («anacoreta senza con- p ADELPHI compagna alle torbide pulsioni
fessione» si presenta Fert). L’ul- p pp. 199, €16 del sesso, all’esplosione del furo-
p ROMANZO
teriore capitolo di una parabola re vendicativo, anche se non man-
che, narrativamente, celebra il Salvatore Niffoi cano spiragli di tenerezza, di con-
quarantennale (nel 1967 viene divisione. In quella Sardegna sel-
concepito Genus, pubblicato nel vaggia i comportamenti umani si
fastidio intollerabile». 1969, seguiranno, tra gli altri ti- delitto, e nella rete di un pescato- rispecchiano in un paesaggio den-
La settecentesca fabula toli, L’Opera, Le Masche, Passi LORENZO re apparve un neonato inzuppato so e scolpito, che non concede re-
MONDO
(L’Armatura si dispiega dal 5 di- d’arme) e, saggisticamente, spa- di sangue. Quel bambino, vendu- frigerio alla violenza del sole.
cembre 1749 al 30 settembre zia da Gli osservanti a L’Epistola Dopo il catturante to a una coppia sterile di possi- Qui si scapriccia, offrendo le
1752) è, rigo dopo rigo, cesellata ai Romani, alle Fiabe d’entropia, esordio, nel 2005, della Leggen- denti, era cresciuto nell’agiatez- sue prove migliori, la tavolozza di
dal rasoio di Occam, obbedisce alle sonde inesorabili (d’inesora- da di Redenta Tiria e la solida ri- za, aveva frequentato l’universi- Niffoi, la sua lingua mescidata,
all’imperativo del filosofo antipa- bilità lucidità) calate nel caso ita- conferma della Vedova scalza, tà, era diventato in una parola ricca di inediti accostamenti, di
pista: tagliare le «premesse inu- liano, il Signor B. e dintorni. Salvatore Niffoi se ne esce con Carmine Pullana, non rassegnato ardimentose e perfino azzardate
tili», così svuotando «interi mu- C’è, nelle pagine visionarie, un altro romanzo, Ritorno a Ba- alla sua condizione di bastardo. metafore: «Più lontano, nel buio
sei», adottare (indossare) un vo- oniriche, fantastiche di Franco raule. Manifestando una esube- Adesso si aggira in paese e senza confine, sembrava che mi-
cabolario «lieve, asciutto, diafa- Cordero via via susseguitesi un ranza di temi e figure depositati dintorni, cercando di ricomporre lioni di vecchi si fossero messi a
no», all’osso. filo che rifulge di luce nuova in nella sua memoria e già affidati un credibile mosaico con le «mol- nuotare sopra un lenzuolo blua-
Franco Cordero è in armi, so- in parte a edizioni minori della te bugie e qualche verità» che gli stro lasciando galleggiare solo la
p
p
Franco Cordero
L’ARMATURA
prattutto, contro la peste del lin-
guaggio. Il suo trattato (L’Arma-
Nel Settecento natia Sardegna, prima che ap-
prodassero sotto l’autorevole si-
vengono fornite in cambio di de-
naro o per pietà dei suoi occhi
barba e quanto restava dei capel-
li. Ogni bracciata, un gemito, co-
p GARZANTI tura è un trattato romanzesco, o il giovane Fert gla di Adelphi. La Sardegna, me se i vecchi e il mare si fossero
pp. 661, €22
p
p ROMANZO
con ambizioni romanzesche, si addottora in filosofia: protagonista assoluta, continua messi d’accordo per cantare un
per essere riconosciuta appieno a nutrire le sue pagine con lo Dies irae agli abitanti di Baraule».
- direbbe Thomas Mann - come «Che affare maligno sfondo ambientale, lo scoglio L’investigazione di Carmine
«opera d’arte, giuoco, sia pure la traversata del mondo» del dialetto, la forza di chiuse INOLTRE resterà inconclusa. Arriverà a ri-
un giuoco molto serio» dovreb- passioni, senza pretendere tut- conoscersi nella madre «malfata-
be, avrebbe dovuto, artistica- L’Armatura (a proposito di natu- tavia a una semplice resa reali- Salvatore Niffoi, prima di ta», ma non riuscirà ad accertare
BRUNO mente elevarsi sui problemi che ra dell’Invisibile: Odilon Redon stica. Nel nuovo romanzo com- Adelphi, ha pubblicato l’identità del padre. D’altra parte
QUARANTA
la nutrono); ebbene: L’Armatu- è la copertina ad hoc). Negli Os- pare un personaggio abbastan- i suoi romanzi per i tipi quel tassello vuoto rimanda a
Quando un dottore in ra non dà tregua alla faciloneria, servanti avverte che l’uomo è za inconsueto per Niffoi. Que- delle Edizioni Il Maestrale un’altra assenza, la ricerca del pa-
giurisprudenza, sia Franz alla sciatteria, all’amnesia. Esi- grande quando è «capace di ne- sto Carmine Pullana ha studia- (www.edizionimaestrale. dre naturale svolta a poco a poco
Kafka o sia Franco Cordero, ge, dall’autore, una disciplina gare tutto il resto, contrappo- to in continente ed è diventato com). La casa sarda ripropone nella ricerca di un altro Padre.
imbocca il sentiero della lette- ferrea, richiede un lettore flâ- nendovisi e modificandolo senza chirurgo, prodigandosi nel sal- ora quattro romanzi dello Carmine lo contesta e lo invoca
ratura, testimonia l’esattez- neur, che del flâneur abbia requie». Sfarinando superstizio- vare bambini «dal cuore gua- scrittore, usciti fra il 1999 e il come un novello Giobbe, chia-
za. A sfolgorare in L’armatu- l’amorosa, stoica pazienza. ni, ottusità, servitù, incrostazio- sto». Adesso, mentre si sente in- 2003, avvalendosi della rete mandolo a testimone delle pro-
ra, nuova opera del professo- In L’Armatura i fatti sono le ni, in primis le ruggini che oscu- calzato da una grave malattia, di distribuzione Rcs Libri. prie sofferenze e di quelle che ha
re, maestro di Procedura pe- idee. La storia, in sé, è parca: il rano il Lógos travestendolo da torna al paese per scoprire un Si tratta di «Il viaggio degli conosciuto nel suo estenuante pe-
nale, è la terza lezione ameri- giovane Fert che si addottora in Dio. Tendendo infine, kafkiana- segreto che lo assilla da sempre inganni», «Il postino di regrinare. Sente ormai che la
cana di Italo Calvino, l’«iper- filosofia. Quale cuna della sua mente, verso la norma fonda- e che riguarda la sua identità. Piracherfa», «Cristolu» e «La morte è vicina e la sua sola preoc-
sensibilità» o «allergia» che la dissertazione la biblioteca del mentale, la Legge, «la parola re- Prima di morire, vuole sape- sesta ora». Nel mese di cupazione è di scoprire il Suo gio-
innerva: «Mi sembra che il lin- Castello e le sue propaggini (an- dentrice - come riassumerà un re cos’è accaduto la notte in cui, giugno, Il Maestrale co. «Ma tu, Signore, - ripete con il
guaggio venga sempre usato che l’agrimensore K. giunge nel lettore esimio di Kafka, Giuliano negli stagni che circondano Ba- pubblicherà di Salvatore salmista - fino a quando induge-
in modo approssimativo, ca- Castello, K. come Fert nella ne- Baioni - che liberi dall’inganno e raule, fu trovato il corpo di Sido- Niffoi «L’ultimo inverno». rai?» Il giallo esistenziale tende a
suale, sbadato, e ne provo un ve che «allunga le distanze dal dalla prigione del mondo». ra Molas, vittima di un atroce sforare nel giallo metafisico.

Letizia Muratori Il mal di vivere licamente evocato dalla sin- generazione, quella raccon- ha un figlio che ha allevato da
MIRELLA
SERRI
drome che colpisce fin da tata dalla Muratori, che si solo. Così tra college di lusso e
Il buio è oltre la siepe. bambina Tina, protagonista caratterizza per l’assenza giornalisti primedonne (come
di una generazione «senza famiglia» Niente di più vero, fuor di me- de La vita in comune. E’ il ter- di padri e madri «veri», pre- l’ex fidanzato di Tina) la colon-
tafora, s’intende, per la picco- rore, per lei manifestatosi da senti in carne e ossa. na sonora del bel libro sembra
la protagonista del secondo quando aveva 6-7 anni, del bu- essere Baci senza memoria. La

OLTRE LA PORTA straordinario romanzo di Leti-


zia Muratori, La vita in comu-
ne. La scrittrice, che ha esordi-
io oltre la porta della camera
da letto.
Tina chiede ripetutamente
GIORNALISTI «MASCHERATI»
Tina è una giornalista trenta-
cinquenne in un’agenzia di no-
cantava Paolo Conte e i baci se
li sono scambiati da ragazzi
Isayas e Tina, fan del cantauto-

L’INCUBO to come una delle ex Ragazze


che dovresti conoscere, antolo-
gia di short stories pubblicata
a sua madre di chiuderla a
chiave. La paura è la perdita
dell’autocontrollo. Di uscire
tizie ed è alle prese con un
mondo di figure a chiave, die-
tro le quali è possibile ricono-
re. Effusioni che sembrano
non aver lasciato nessuna im-
pronta. Ma la memoria di quel
da Einaudi Stile libero, ha poi nottetempo per accoltellare, scere volti noti dei talk-show, legame originario, nato nei bo-

DEI TUOI CARI proseguito con Tu non c’entri


sulla strada del racconto eroti-
co mettendo in in scena una vi-
senza motivo alcuno, in un ge-
sto psicotico e irrazionale, i
suoi «cari». Solo in seguito
politici e giornalisti, da Giulia-
no Ferrara a Oscar Giannino a
Giorgio Dell’Arti a Marco Min-
schi, sarà poi ritrovata per Ti-
na e Isayas.
A far uscire dal letargo esi-
cenda dolce-amara di sesso scoprirà di non essere figlia niti, sottosegretario alla Difesa stenziale la generazione dei
p Letizia Muratori selvaggio praticato da una naturale bensì adottata. I suoi molto amato dai generali. senza famiglia ci penserà infi-
p LA VITA IN COMUNE scatenata e tormentata teen genitori, quando lei confesse- In parallelo a quella della ne Joseph. E’ il figlio quindicen-
p EINAUDI-STILE LIBERO ager, affidandosi a una lingua rà le sue ossessioni, a loro vol- cronista non più in erba, scor- ne del medico nato eritreo che
p pp.360, €14 scattante, veloce, agilissima. ta le racconteranno analoghe re la vicenda di Isayas, ex pove- partecipa alle manifestazioni
p ROMANZO La verve ironica, incon- inclinazioni omicide verso pa- ro ragazzo eritreo divenuto contro le centrali nucleari in
La protagonista si presenta così :
trollata e scoppiettante, ora dri e madri. Una forma questa chirurgo a Erlagen. Anche nel Germania e scopre la vocazio-
«Sono nata due volte. La prima,
al policlinico di Roma. Da qualcu-
la Muratori la trasferisce in di atipica iniziazione alla vita. caso del medico nato nel Cor- ne ecologista.
no che mi ha lasciato alle cure di questa narrazione genera- «In quel momento capii no d’Africa la famiglia è inesi- L’ultimo bacio di Muccino è
una caposala. Il 30 giugno del zionale con ragazze un po’ che la felicità è dividere con stente. E’ stato mantenuto in stato la più rappresentativa fo-
1972... La seconda, il 14 luglio fuori di testa e amori trascu- gli altri lo stesso male», af- Svizzera dalla bellissima ma- to di gruppo dei trentenni alle
dello stesso anno. Giorno in cui rati e ritrovati. ferma Tina con un’ironia dre, prostituta di alto bordo prese con la vita di coppia. Ora
un uomo venne a prendermi al ni- Il mal di vivere dei trenta- che sarà poi il filo condutto- sempre assente e convivente c’è La vita in comune di Letizia
do» quarantenni o giù di lì è simbo- re di tutta la vicenda. Una con un ricco etiope. Lui stesso Muratori.
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Il ritorno Tuttolibri
SABATO 17 FEBBRAIO 2007
LA STAMPA V

Tim O'Brien «Inseguendo Cacciato»:


IL LIBRO
addio alle armi, un’epica, lunga marcia

DAL VIETNAM
ALLE HALLES
FUGGE IL FANTE TIM O'BRIEN
Inseguendo Cacciato
traduzione di Sandro Ossola
GIUSEPPE so: l'attuale presidente Bush, si sa, riu- FELTRINELLI
CULICCHIA
scì a restarsene a casa), un bel giorno pp. 300, €17
In attesa che le attuali guerre decide di mollare baracca e burattini Torna il romanzo che nel 1978
afghane e irachene e un domani forse per andarsene armi in spalla fino a Pa- vinse il «National Book Award»,
iraniane producano oltre alle note vit- rigi. Dato che si trova dalle parti del tradotto nel 1989 da Leonardo
time soprattutto civili qualcosa di si- Mekong, quindi, attraverso Laos, Bir-
mile al ragguardevole corpus di opere mania, India, Afghanistan, Iran, Tur-
letterarie ma anche cinematografiche chia, Grecia, Jugoslavia, Austria, Ger-
scaturite dall'intervento statunitense mania, Francia. A piedi. I fanti d'al- ALTRI VIETNAM
in Vietnam, Feltrinelli ripubblica a di- tronde in tutte le guerre s'abituano Vietnam 1968: soldati americani dopo un attacco dei vietcong
stanza di quasi un trentennio rispetto presto a fare lunghe marce, e quando Tra le numerose opere ispirate al
alla prima edizione americana un uno dei soldati impantanati nel fango il tenente Martin, per il quale gli stret- rivoluzionaria al tempo dello Scià, in conflitto del Vietnam, spicca «Dispacci»
gran bel libro di Tim O'Brien, Inse- del Sud-Est asiatico riferisce la scom- ti cunicoli vanno prima ispezionati da cui le strade sono ancora intitolate a di Michael Herr (Alet, 2005), resoconto
guendo Cacciato, premiato col Natio- parsa di Cacciato al tenente in coman- cima a fondo e solo dopo fatti saltare. Eisenhower e ci si diverte ad assistere dei suoi trascorsi di corrispondente di
nal Book Award nel 1978 e uscito in do e ne riassume a grandi linee il piano Salvo che Berlin, da parte sua, ama so- alle decapitazioni (uno tra i capitoli in- guerra nel Sud-Est asiatico che di lì a
Italia da Leonardo nel lontano 1989. di fuga, riferisce: «Dopo la Grecia il re- gnare davvero in grande. dimenticabili, altro che gli effettacci pochi anni avrebbe spinto il cineasta
Tim O'Brien in Vietnam ci finì davve- sto è facile, è così che mi ha detto». La strada per Parigi imboccata dal cui siamo ormai assuefatti al cinema Francis Ford Coppola a richiedere la
ro, quattordici mesi in fanteria tra il gruppo di ragazzi con ai piedi i loro an- come in letteratura), e si conclude in consulenza dell'autore per il suo
gennaio del 1969 e il marzo del 1970. E SOGNARE ALLA GRANDE fibi risulta per forza di cose tortuosa, una Parigi dove Les Halles sono anco- film-monstre «Apocalypse Now».
il Vietnam è ancora lì, in Inseguendo Non a caso, in epigrafe viene citato densa di rischi e di sorprese. Passa ra il mercato alimentare più popolare Un altro straordinario regista, Stanley
Cacciato, pronto a inghiottirti fin dalla Siegfried Sassoon: «I soldati sono so- per grossi fiumi limacciosi e placidi della capitale. Giorno dopo giorno, il Kubrick, si rivolse per il suo «Full Metal
prima pagina, giungla e risaie e insetti gnatori». E infatti: tra i membri della torrenti che s'inoltrano nella giungla, conto dei commilitoni morti si fa per Jacket» oltre che a Herr anche all'ex
e umidità e paura e voglia di tornare a squadra comandata alla missione, si e per la Regione dei Laghi più grande Berlin sempre più pesante da soppor- Marine Gustav Hashford, autore del
casa e tutto. distingue Paul Berlin, gran sognatore del mondo, che a Berlin ricorda para- tare. E la storia del drappello alle cal- romanzo «The Short-timers» (tradotto
La storia è dunque quella del lun- come appunto tutti i soldati, che ai so- dossalmente il Wisconsin e le gite tra i cagna di Cacciato, intessuta delle sto- nel 99 da Bompiani col titolo «Nato per
ghissimo, incredibile, allucinato inse- gni (non di rado indotti artificialmen- boschi compiute durante l'infanzia rie di Doc e Billy Boy, del mitragliere uccidere»), cruda testimonianza sulla
guimento, da parte del non più giova- te: in Vietnam com'è noto si combatte- con suo padre, a parte il fatto che lì gli Harold Murphy e tanti altri, si avvia al- vita quotidiana dei soldati americani
ne tenente Corson, sofferente di dis- va sotto l'effetto di anfetamine e poi si alberi sono stati tutti bruciati dal na- la sua inevitabile conclusione. prima della presa di Saigon, il 30 aprile
senteria, e del suo pugno di soldati più cercava rifugio nell'eroina o si prende- palm e che per laghi s'intendono i cra- Libro intenso, una prosa trasparen- 1975, da parte dei Vietcong.
o meno sull'orlo di una crisi di nervi, di va il volo con l'Lsd) ricorrono per libe- teri scavati dalle bombe sganciate dai te, Inseguendo Cacciato è uno di quei Sulle difficoltà dei reduci dopo il ritorno
questo disertore che di cognome fa rare la mente dalle paure con cui per B-52 e poi riempiti dalle piogge torren- romanzi capaci di far sorridere e di in patria, restano imprescindibili
Cacciato e di nome chissà, nessuno dei forza di cose devono convivere: su tut- ziali di un'acqua priva (ovviamente) di commuovere fin quasi alle lacrime. almeno tre film: : «Taxi Driver»
suoi commilitoni lo ha mai saputo o se te, forse, quella derivante dal doversi pesci. Tranne per Cacciato, che si osti- Magari siamo noi che stiamo invec- (Scorsese - De Niro), «Quel pomeriggio
lo ricorda. Cacciato, deciso a mollare sbarazzare delle gallerie sotterranee na a tentare di pescare qualcosa. chiando. Ma lui, più attuale che mai all' di un giorno da cani» (Lumet - Al Pacino)
la stupida guerra toccatagli in serbo a scavate dai Vietcong secondo le proce- L'inseguimento di Cacciato passa epoca del «nuovo Vietnam» medio- e «Nato il 4 di luglio» (Stone - Cruise)
causa di data e luogo di nascita (e cen- dure propugnate da un altro ufficiale, tra gli altri luoghi per la Teheran pre- rientale, porta benissimo i suoi anni.

NEWTON COMPTON EDITORI


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SOPHIA MCDOUGALL MICHAEL BYRNES BILL NAPIER NICK STONE


Romanitas Il vangelo dei Templari La profezia della croce L’esorcismo di
«La scrittrice inglese immagina in un misto Il furto di una misteriosa reliquia «Napier sfugge la mannaia della sintesi Mr Clarinet
di fantasy e storia, modernità e barbarie, a Gerusalemme innesca un thriller finale, fa d’ogni conclusione un nuovo In una terra di magia nera, riti voodoo
che cosa sarebbe oggi l’impero romano, mozzafiato che intreccia archeologia punto di partenza, d’ogni certezza e antiche maledizioni, troppi bambini
se fosse continuato.» e azione, religione e politica, scienza e fede. un dubbio. Non tira facili morali: sono scomparsi misteriosamente.
Corrado Augias, Il Venerdì «Nel filone dei mistery storico-religiosi [...] ma narra, semplicemente. È tempo di fare luce sulle ombre
«Una storia commovente, irresistibile, ha il merito di immaginare scenari E narra con la splendida felicità di narrare.» della leggenda: chi è Mr Clarinet?
narrata con vivacità e con talento.» davvero ambiziosi.» Francesco Fantasia, Il Messaggero
«Audacemente e senza tregua oscuro,
Conn Iggulden GQ «Intrigante e ricco di immaginazione. pieno di supercattivi [...] rende omaggio
«...un thriller archeologico di sicuro appeal.» Un esempio magistrale di narrazione.» alla pulp-fiction e ai film noir.»
la Repubblica Steve Berry, autore di The Guardian
Il terzo segreto e L’ultima cospirazione
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Narrativa straniera Tuttolibri


SABATO 17 FEBBRAIO 2007
VI LA STAMPA

il tema del salvataggio di una fan-


ciulla indiana, poi assimilata in
modo più o meno palese alla cul-
PAROLE RILKE
tura europea, da un virile eroe in-
glese bianco. I tradimenti amoro-
IN CORSO SGUARDO
si alquanto cinici esposti in Li-
speth o in Georgie Porgie fanno
GIAN LUIGI
BECCARIA CHE SALVA
dell'uomo bianco un cialtrone
fedifrago. Tuttavia Kipling non EPITETI IL MONDO
sfugge da un'ambiguità di fon-
do: Lispeth (deformazione loca- I BLASONI
le di Elizabeth) indica in inglese
anche il farfugliare, un balbet-
tio infantile, mentre l'incapaci-
POPOLARI
tà che ha Georgina nel secondo

I
racconto di capire il tradimen- n una società multietni-
to del suo Georgie allude all'in- ca come la nostra il fore-
feriorità mentale dei birmani, stiero è tornato a essere
incapaci di andare oltre il senso un nemico. Chi non è dei
letterale delle azioni e delle pa- nostri deve essere in qual-
role. D'altra parte il narratore che modo contrassegnato da
ci dice all'inizio che non dobbia- difetti caratterizzanti. Pur-
mo criticare il disordine in una troppo è sempre stato così.
casa nella quale si sta facendo Lo si vede anche nelle parole p Paola Capriolo
pulizia: ovvero Kipling prende che usiamo. Ricordo che i p RILKE
in giro il lettore quando sostie- miei nonni piemontesi chia- Biografia di uno sguardo
Una caricatura di Kipling corrispondente di guerra (a destra): esce una sua antologia di racconti anglo-indiani ne che la mascalzonata di Geor- mavano lo zoticone un mur- p ANANKE
p pp.111, €13
gie si giustifica con la costruzio- lách, dal veneto morlaco,
ne di un ordine imperiale? dai Morlacchi, popolazione
Racconti Un viaggio esoterico cultura e gente estranee. Contat-
ti questi che non coinvolgevano
Lasciando da parte il troppo
valutato Bee Bee, Pecora Nera, in-
slava. Nemico, dicevo, è per
definizione il forestiero, indi-
l'intera popolazione, ma settori farcito di richiami dickensiani e viduo da evitare. Di qui le
per un pubblico insulare inglese ben definiti e limitati della stes- che porta il lettore a dimentica- molte denigrazioni popolari. LUIGI
FORTE
sa: domestici, subalterni di vario re, nel gridato biografismo la di- Basta consultare raccolte di

L’ESANGUE
ordine e grado. stinzione tra autore limite e per- soprannomi e motteggi riferi- Leggendo l’intenso
In particolare il raccontino sona reale, mi soffermerei inve- ti agli abitanti di paesi e cit- saggio di Paola Capriolo, Rilke.
da cui trae origine il titolo di que- tà, quegli epiteti etnici scher- Biografia di uno sguardo, mi è
sta raccolta è rifacimento di una
serie di bozzetti pittoreschi, os-
«La città della zosi o ingiuriosi chiamati
«blasoni popolari»: in cala-
tornato in mente che Maria
Corti l'aveva definita una scrit-

MADRE
sia di atmosfera esotica, dedica- tremenda notte»: brese catanise significa uo- trice capace di «modellare la
ti, con tono in genere elogiativo caldo soffocante, mo furbo, in siciliano catani- materia assillante e vertiginosa
nei confronti dell'amministrazio- si vuol dire ingannatore, fal- di cui sono fatti i sogni». Anche
ne britannica, a varie città india- dormienti-cadaveri, so, sleale; a Siena chietino è la saggista maneggia l'impon-
tradimenti amorosi

INDIA
ne, secondo lo schema, assai po- il falso devoto, o un imposto- derabile: non lo spazio onirico
polare nella scrittura tardo-vitto- re, e con il significato di bac- stavolta, ma il regno delle cose
riana, dei vagabondaggi nottur- ce su Beyond the Pale, Oltre il limi- chettone è presente in molti investite dallo sguardo magico
ni alla Dickens nella Londra un- te (ma direi piuttosto «Fuori dal dialetti settentrionali (vene- e tra-sfigurante di un metafisi-
derground. A tale matrice biso- proprio territorio). ziano e trentino cetín, berga- co della parola come Rilke. La

DI KIPLING
gna aggiungere i toni più o meno Si tratta di un astuta storia masco cetí, bresciano chití). Capriolo sceglie la strada più
macabri che rovesciano, secon- falso esotica, che in realtà è ma- In Toscana lombardo signi- ardua nella sua avventura ver-
do lo schema dialettico anglo-in- gistrale riscrittura del Racconto ficava rozzo, villano, a Colle so il grande lirico tedesco: si mi-
diano, la visione del «gorgeous del mugnaio di Chaucer, colto Val d'Elsa uomo grasso e metizza nel suo mondo, lo glos-
East» nella «Land of Regrets», con diabolica precisione nelle mangiatore, nel Lazio mar- sa e parafrasa utilizzando lette-
«Terra dei Rimpianti», secondo sue radici bibliche. Un inglese va- cheggiano è l'imbroglione, re e versi, prosa e poesia. Con
ALESSANDRO la definizione di un altro poeta lica un rigagnolo (i corsi d'acqua nel Veneto maramán, ma- un linguaggio lieve e allusivo,
MONTI
anglo-indiano, Sir Alfred Lyall, come spartiacque culturale) e remmano alla lettera, non si- ma tutt'altro che vago. Anzi,
Il volume La città della governatore del Punjab. penetra nei vicoli di Lahore, do- gnifica allevatore di cavalli, impastato di vigore filosofico,
tremenda notte di Rudyard Ki- Quindi il caldo soffocante, la ve seduce la segregata Bisesa ma, a seconda dei luoghi, in- esso lascia filtrare un preciso
pling, a cura di Ottavio Fatica morte sempre in agguato, i dor- («narrow in a cage» come l'Ali- dica la persona trasandata, disegno che accompagna le va-
con una densa postfazione, rac- mienti-cadaveri (visione estre- son di Chaucer); scoperta, la ra- rozza, turbolenta, ignorante, rie tappe del cammino rilkiano.
coglie racconti anglo-indiani (os- ma dell'abitudine degli indiani di gazza ha le mani mozzate, come o genericamente il meridio- E' una lettura nel segno dell'em-
sia di matrice coloniale ottocen- avvolgersi da capo a piedi come si annuncia in modo criptico all' nale. E ancora: in triestino patia, più che una vera inter-
tesca) attinti in gran parte a in un sudario quando dormono), inizio del racconto, quando si di- istrián significa tirchio, i la- pretazione. Già nella poetica di
Plain Tales from the Hills (1888) e tipici di ogni scrivente anglo-in- ce che se Bisesa non avesse rice- dini confinanti col Bellunese Benn, a cui aveva dedicato un
a Life's Handicap (1891). Benché diano, ma rimescolati da Kipling vuto l'amante avrebbe potuto indicavano con lombérc, bel libro, L'assoluto artificiale
oggi si tenda a leggerli da parte come viaggio esoterico per una continuare a impastare il pane, plurale di lombárt, gli agor- (Bompiani 1996), Paola Caprio-
della critica italiana (spesso at- pubblico insulare inglese. È la eco di II Samuele 13, in cui l'atto dini (passa poi a significare lo aveva scoperto una forma di
p Rudyard Kipling tardata su posizioni post-orienta- «visione dell'India» contenuta di impastare è legato a un rap- «mendicante»); in romane- trascendenza con le stimmate
p LA CITTÀ liste) come esempio della capaci- nella poesia omonima di Kipling porto incestuoso tra fratello e so- sco lombardo significava la- del nichilismo: un'idea forte ma
DELLA TREMENDA NOTTE tà di Kipling di addentrarsi nei («Madre India, esangue ed ema- rella, quindi proibito, come non è dro, il verbo lumbardá ruba- senz'ombra di trionfalismi.
p a cura di Ottavio Fatica meandri di una labirintica ed ciata / Eccoti il nutrimento a te legittimo nella società coloniale re, pure il francese lombard In Rilke ella individua ora il
p ADELPHI
p pp. 271, € 18
esotica società indiana, si tratta destinato; / Prenditi il giovane il rapporto tra un bianco e una significa usuraio (è attestato travaglio di una modernità che
p RACCONTI di argomenti e visioni tipici del funzionario inglese / Uccidilo pu- nativa. Non basta: nel racconto almeno dal 1268); i lombardi rischia di sfigurare lo sguardo
Un’antologia di racconti an- discorso cronachistico e lettera- re a tuo piacimento») su cui si di Chaucer l'adulterio (altro atto comunque si vendicano, e in del poeta. E' la scoperta di Pari-
glo-indiani (ossia di matrice rio anglo-indiano. Incentrato fonda un racconto come Il mo- illegittimo) si consuma proprio Carlo Dossi (Vita di Alberto gi, la Città-Dolore, metropoli
coloniale ottocentesca) attin- quindi non tanto su una cono- mento del trapasso, cronaca di un in un mastello per impastare il Pisani ) è documentato il ver- dove la nuda angoscia si tramu-
ti in gran parte a «Plain Tales scenza estesa del subcontinente, delirio indotto dal clima indiano. pane. Certo Kipling è più com- bo infranciosare nel senso di ta in spazio. Ma anche il luogo
from the Hills» (1888) e a «Li- ma sui disagi dovuti al clima e Un ulteriore filone anglo-in- plesso, e meno «pittoresco» di corrompere, raggirare. Una dove Rilke matura la consape-
fe's Handicap» (1891). sulla condizione d'esilio sofferta diano è tuttavia presente in que- quanto a prima vista possa sem- serie infinita di cortesie. volezza di sottrarre le cose a un
nel contatto quotidiano con una sta raccolta: quello che rovescia brare. mondo in disfacimento con uno
sguardo nuovo che sa equilibra-
re l'astrazione del profondo e la
concretezza della realtà. Su
questo gesto, che la lezione del-
lo scultore Rodin aiuta a com-
piere, Rilke fonda la sua nuova
poetica: afferrare la sostanza
delle cose e trasporla in mate-
riale linguistico, straniando la
soggettività, l'io poetico, nelle
cose stesse, che solo allora, non
possedute, si svelano piena-
mente. Lo sguardo di Rilke «iso-
la, tornisce» e scioglie gli ogget-
ti dalla loro trama di abitudini,
dalla quotidiana alienazione. E'
un progetto di trasformazione,
di salvezza del mondo: l'inizio
di quella metamorfosi, che la
Capriolo segue con raffinata
complicità nelle lunghe peregri-
nazioni rilkiane.
L'itinerario della Capriolo
non segue le strade battute dal-
la critica: è questo il suo fascino
e un po' anche il suo limite. Ma
il corpo a corpo con Rilke spri-
giona intuizioni che solo uno
scrittore può elargire con tanta
generosità e finezza. E con una
punta di utopia, verso immagi-
ni non profanate dai demoni
www.librimondadori.it
della modernità.
W

Visioni Tuttolibri
SABATO 17 FEBBRAIO 2007
LA STAMPA VII

IL LIBRO

JAMES ELKINS
Dipinti e lacrime
Storie di gente
che ha pianto
davanti a un quadro
traduzione di Francesco Saba Sardi
BRUNO MONDADORI, pp. 276, € 26

L’autore, ricorda Gombrich in una


lettera in appendice, confuta il detto
di Leonardo: «Il pittore sarà mosso al
riso ma non alle lacrime, ché le lacrime
disturbano le emozioni più del riso».
«Il sogno», dipinto di Rousseau il Doganiere: un saggio di Elkins indaga sul come e il perché si può piangere davanti a un quadro, sull’arte come «tempesta di emozioni»

Sindrome Dal Prado al Moma, al Louvre: saggio quello di Elkins, intanto perché
implica, nel piagnisteo da choc artisti-
con il protocollare: «Mi può spiegare
il significato di quel dipinto?». Che è
co, opere che prendendo dal Rinasci- la domanda più insulsa che un amato-
quando ci si commuove di fronte a un dipinto mento (dal grande e sublime Giovanni
Bellini) arrivano fin a Mark Rothko e
re d’arte possa fare, specie se si dedi-
ca organicamente a ciò che sta scrit-
alla celebre cappella di Houston che to sulla targhetta del museo o nella

QUANTE LACRIME
accoglie 14 immense tele di questo arti- guida. È una fortuna se riesce a vede-
sta, in apparenza tutte eguali. re dell’altro. Una volta che si ha la te-
Prima di mettersi all’opera, da sta piena di informazioni frammenta-
buon americano - dalle sue parti, come rie, diventa più difficile percepire
noto, dichiarano sulle confezioni perfi- qualcosa che vada oltre le targhette,
no il tasso di umidità delle mele - la audioguide, i cataloghi che soffoca-

PER IL DOGANIERE
Elkins, diligentissimo, ha compiuto un no la capacità di sentire davvero.
circostanziato sondaggio tra quanti ha Il quadro, l’opera che un tempo
potuto rintracciare al mondo in grado era una forma stupefacente, in grado
di testimoniare d’aver lacrimato da- di ipnotizzare, è diventata argomen-
vanti a un dipinto. Ha poi allargato la to da telequiz e l’oggetto della miope
sua indagine a tetragoni storici dell’ar- perizia degli studiosi. Mettendo in
te che non si farebbero smuovere al azione la loro attrezzeria culturale,
GIUSEPPE stico. Oltre a certe opere degli Uffizi al Museo del Prado, a Madrid. La lacri- sentimento nemmeno dalle cannonate gli storici d’arte non vedono più ciò
MARCENARO
(particolarmente gettonato il Bacco di ma potrebbe non essere scesa per il ca- giacché, nel loro fervore accademico, i che stanno guardando. Si dedicano
Certo, davanti ai dipinti alli- Caravaggio), luogo di eccellenza per gnolino nella sua curiosa quanto enig- quadri li esaminano con il sadico di- alle qualità accessorie dell’opera: i
neati a pubblico godimento nei mu- deliqui artistici è la cappella Brancac- matica positura, e neppure a causa dal- stacco del perito settore quando sbat- materiali, le dimensioni, i nomi dei
sei e nelle gallerie succede di tutto. ci, con gli affreschi di Masaccio. Qui, a la gamma dei color bruno di cui è cam- te un cadavere sul tavolo anatomico. committenti. E infondendo nel pub-
La gente sfila in preda a un torpore quanto si dice, la gente tracolla. pita l’opera, piuttosto per la tensione Elkins, ripercorrendo la storia del- blico queste informazioni depistano
stupefatto, fa la bocca a uovo di pic- La causa? Sembra che i più sensibi- provocata dal dipinto nel suo insieme, l’arte, rievoca le forti reazioni che han- dall’essenzialità dell’opera. La storia
cione per la meraviglia, chiama qual- li soggiacciano sconfitti dalla geniale capace di vorticare un fortissimo muli- no suscitato alcuni dipinti in «spettato- dell’arte acceca le opere d’arte.
cuno del gruppo che venga a condivi- potenza di quanto stanno guardando. nello di flussi soggioganti. ri» di mondi ed epoche diverse, solleti- Nell’abbandono alla visione può in-
dere lo sgomento provocato dall’in- Si sviene tuttavia non soltanto per le Al Museum of Modern Art di New cando quell’umbratile luogo in cui l’oc- vece accadere qualcosa di insolito. Un
spiegabile. Nei religiosi brusii delle vertiginose pitture: qualche turista in- York, davanti alla Zingara dormiente e chio e lo spirito si fondono, dando luo- dipinto è energia fattasi materia. E tut-
sale il pubblico digerisce passabil- trinsecandosi alla bellezza viene meno leone di Rousseau il Doganiere che cre- go a un’emozione che da sempre l’uo- to sommato non è così difficile percepi-
mente immagini, nella maggior par- a causa del caldo; dell’infoiata stan- ava, nella medesima sala, un vibrante mo sente senza riuscire a spiegare. re il fruscio irradiato da un capolavo-
te dei casi collezionando soltanto me- chezza di voler vedere tutto a ogni co- cortocircuito con La notte stellata di La lacrima suscitata dalla possen- ro, la cui grandiosità viene dall’accu-
fitiche targhette - quelle dove sta sto frustrandosi il fisico; e magari an- Van Gogh, fu provata un’analoga verti- te enigmaticità di un dipinto non vie- mulo emozionale che emana. Il «lin-
scritto l’autore, il titolo e il donatore - che a conseguenza della carbonara ri- go. La «vittima», arrivata sull’orlo di ne dal nulla, arriva dalla tempesta del guaggio» di questa comunicazione può
senza guardare il dipinto che le inef- masta sullo stomaco. Ma davanti a cer- un collasso, implorava: «Portatemi cuore di chi lo contempla, insiste condurre a una felicità ritrovata: la
fabili contrassegnano. Qualcuno pe- ti dipinti - e non soltanto a Firenze - ol- via. Sto per piangere». Elkins. Intanto, è bene ricordarlo, le sorpresa di percepire un altro univer-
rò, in preda a uno «strano male», che tre a provare fatali vapeurs da collas- opere d’arte non sono soltanto deco- so. Forse per questo alcuni di noi pian-
prendendo dal diaframma sale alla so, c’è anche chi rompe in pianto. IL SONDAGGIO DI ELKINS razioni, bensì degli oggetti particola- gono davanti alla maestà rivelata. Ma
testa infiammandola, schianta a ter- Può capitare, confiteor, di trovarsi Secondo James Elkins, che alla lacri- ri che riescono a risucchiarci fuori questo è un discorso che vale per ogni
ra come un birillo. È l’eruzione del de- in preda al panico e con il ciglio umido mazione davanti ai quadri ha dedicato dal mondo. È dalla ricerca di una sin- vertiginosa forma dell’espressività
liquio noto come «sindrome di Sten- davanti a un dipinto raffigurante un ca- un intrigante quanto divertente libro, tonia con l’opera e di un abbandono umana. Poi se qualcuno non riesce a
dhal» che si prova prevalentemente gnolino seminascosto nella rena, zeppo di interrogativi e rare conferme, ad essa che può accadere qualcosa. mettersi in sintonia con un capolavo-
a Firenze, città dove tutto è troppo e un’opera «marginale» di Francisco Go- il fenomeno è ben più complesso di Fuorviante naturalmente la costante ro, versando la miracolosa lacrima, pa-
dove l’autore dei Souvenirs d’égotisme ya, che fa mostra di sé in mezzo al cor- quanto io abbia tentato di raffazzona- richiesta dei cultori del turismo mu- zienza. Può comunque essere esorta-
ebbe la sua botta di mal di mare arti- teo delle ammiratissime pitture nere, re fino a questo punto. Articolatissimo seale o mostraiuolo che si ostinano to: «Provaci ancora Sam».

Spy story al Museo Ritrovata oltre conta Mario La Ferla ne La biga to collezionista nonché generoso del Metropolitan Museum.
GIORGIO
BOATTI
rapita, il Comune di Monteleone, sponsor del Met, di farla appro- Si tratta di un gentiluomo pie-
A meno che intervenga- assieme alla regione Umbria, ha dare a New York. montese, Luigi Palma di Cesno-
un secolo fa, com’è finita a New York? no improbabili colpi di scena, sa- deciso di avviare una causa lega- L'impresa non è facile perché la, che dopo aver partecipato gio-
rà lei, la splendida biga etrusca le nei confronti del museo ameri- sulla faccenda s'alzano interpel- vanissimo all'assedio di Peschie-

LA BIGA ETRUSCA dorata, ritrovata oltre un secolo


fa sul colle del Capitano, presso
Monteleone di Spoleto, a essere
cano per tornare in possesso del-
lo straordinario reperto che do-
po il ritrovamento, avvenuto nel
lanze parlamentari rivolte al pre-
sidente del Consiglio Giolitti. Pe-
rò J.P. Morgan sa muovere bene
ra e alla campagna di Crimea è fi-
nito negli Stati Uniti. Qui, com-
battendo da eroe nella guerra ci-

DAL TOMBAROLO incoronata regina della festa di


primavera con cui il Metropoli-
tan Museum di New York aprirà
febbraio del 1902 per opera del
contadino Isidoro Vannozzi, si
pone al centro di una serie di vi-
le sue carte: proprio in quel peri-
odo porta a termine una serie di
generose acquisizioni che, favo-
vile, è stato fatto generale, poi è
diventato console a Cipro e quin-
di, avendo smistato in Europa,

AL METROPOLITAN tra poco i nuovi padiglioni dell'


arte etrusca, greca e romana.
Lungo gli 8000 metri quadri
cende che sono narrate col rit-
mo avvincente di una spy story.
Nell'ordine entrano in scena
rendo famiglie romane vicine al
governo, consentono di dotare
l'Accademia Americana al Giani-
ma soprattutto verso il museo
americano, preziosi reperti ar-
cheologici raccolti durante la
dell'esposizione - frutto di dieci contadini con la vocazione del colo di spazi adeguati. sua «missione diplomatica», vie-
anni di lavoro e di oltre 155 milio- «tombarolo», un mercante di fer- ne nominato direttore del Met.
ni di dollari di investimenti - the raglie di Norcia (che per 950 lire PAGATA 250 MILA LIRE Palma di Cesnola difende
p Mario La Ferla golden chariot, come lo definisco- acquista la biga, rinvenuta in Così, forte di qualche autorevole J.P. Morgan e assicura di aver
p LA BIGA RAPITA no gli addetti ai lavori, sarà il pez- una tomba etrusca assieme a complicità, la biga finisce - pare acquistato la biga a Parigi di pro-
p STAMPA ALTERNATIVA zo più prezioso esposto nella gal- due scheletri, probabilmente i re- nascosta in un treno merci cari- pria iniziativa e del tutto regolar-
p pp. 158, €13 leria intitolata a Leon Leky e sti di un re e della sua compagna, co di grano - a Parigi, in un cave- mente. Ma di quell'acquisizione,
p Altre sei storie di «arte rubata»
Shelby White, munifici trustee di sepolti accanto al loro golden cha- aux del Crédit Lyonnais, banca avvenuta oltre un secolo fa, non
sono narrate da Roberto Fagiolo quello che probabilmente, con riot). E poi avventurieri, traffi- di proprietà del finanziere ameri- esiste alcun atto ufficiale. Così il
in «L'ombra del Caravaggio» (Nu- sei milioni di visitatori, è il più canti d'arte, politici corrotti, poli- cano. E da qui, dietro pagamen- contenzioso legale tra il piccolo
trimenti, pp. 153, €10), dal furto frequentato dei grandi musei in- ziotti indolenti. Da Norcia, in to di 250.000 lire a misteriosi in- Comune umbro e il potente Met
della «Gioconda» (Louvre 1911) ternazionali. quel 1902, la biga finisce a Roma termediari, il reperto finisce al è approdato sui grandi media
alla «Natività» del Merisi (Paler- C'è però qualcuno che, lonta- dove J.P. Morgan, uno dei gran- 1000 di Fifth Avenue, sede del americani. E rischia di rovinare
mo 1969) al «Ritratto di signora» no dai frenetici preparativi in di robber baron americani dell' Met. Quando in Italia le accuse la festa di primavera attorno al
di Klimt (Piacenza 1997) corso presso la sede del Met, ri- epoca, la vede, rimanendone in- contro J.P. Morgan s'alzano di golden chariot.
schia di rovinare festa: come rac- cantato. Decide, da appassiona- tono entra in scena il direttore gboatti@venus.it
W

Storie Tuttolibri
SABATO 17 FEBBRAIO 2007
VIII LA STAMPA

tem guardavano come a un nu-


me, ma che non fu sufficiente a
impedire lo scoppiare reiterato TERRE PROMESSE
dei contrasti e la loro mancata ELENA
risoluzione. LOEWENTHAL
Lo scontro più aspro, e famo-

DOPO, LE PAROLE
so, fu quello Piccardi/Pannun-
zio generato da una nota nella
Storia degli ebrei italiani di Ren-

NON BASTANO
zo De Felice (1961), con un'accu-
sa sostanzialmente di antisemi-
tismo al primo, subito cavalca-
ta dal secondo, suscitando la
rabbia sconfortata di Rossi, e di
altri amici, che sul caso finirono Come testimoniare l’esperienza dei campi di concentramento?
per dividersi irrimediabilmen- Mengaldo esamina la letteratura della Shoah (e non solo),
te. Al di là dei torti e delle ragio- racconti necessari, eppure nel contempo sempre «inadeguati»
ni, Rossi rivelò la sua grandez-
za d'animo, lui che era stato
uno degli antifascisti più seri,
con quasi un decennio di prigio-
nia negli stessi anni in cui molti
di coloro che nel dopoguerra gli
furono amici scrivevano su gior-
nali o professavano ex cathedra,
tranquilli. Perciò l'accanimento
contro Piccardi a lui parve stru-
mentale e ipocrita. E ne fece, co-
me sempre, una battaglia di
principio. L'episodio rappresen-
Ernesto Rossi (a sinistra) negli Anni 60 con Mario Pannunzio, fondatore della rivista «Il Mondo» tò la fine della militanza radica-

I
le, ma anche della collaborazio- l saggio che Pier Vincenzo bili». Questo saggio si configura
ne al Mondo, sostituita, grazie Mengaldo, professore di sto- dunque come una vera e propria
Ernesto Rossi Le lettere 1943-1967, roso e fuori luogo soffermarsi.
Certo, anche questo ulterio-
all'intesa con Parri e altri, dall'
esperienza de L'Astrolabio, uno
ria della lingua italiana pres-
so l'Università di Padova,
sintassi del discorso che viene do-
po il campo di concentramento:
re capitolo del Rossi-pensiero dei settimanali politici più viva- ha appena pubblicato per i quando testimoniare diventa per
la ricerca laica di una «terza forza» offre ragione d'interesse, spe- ci dell'Italia fra i '60 e i '70. tipi di Bollati Boringhieri - La molti una necessità inevitabile,
cie a chi si ponga a comprende- vendetta è il racconto. Testimo- ma anche la frustrante consape-

UN BASTIAN
re il problema della transizione L’ITALIA «TISICUCCIA» nianze e riflessioni sulla Shoah volezza che le parole - tutte e
italiana dal fascismo alla Repub- Le lettere confermano, nel be- (pp. 175, euro 12) - è a prima vi- d'ogni lingua - sono inadeguate
blica, e quindi dal nuovo «regi- ne e nel male, le caratteristiche sta un percorso nella letteratu- all'esperienza. Ne sono immensa-
me» della Dc, come Rossi lo con- di questo «bastian contrario», ra intorno alla Shoah. mente lontane. Fra questi due
siderò, all'apertura al Psi. Si pronto all'ira e al perdono, acu- Lo studioso associa le testi- estremi, il bisogno cioè di narrare

CONTRARIO
tratta di documenti utili soprat- to nei giudizi, talora ingiusto, ef- monianze, le memorie indivi- per un verso e la frustrazione di
tutto per seguire dall'interno la ficace nelle analisi, benché spes- duali dell'esperienza, vissuta e non esprimere per l'altro, si situa-
galassia di quel mondo politico- so semplificatorie, ma onesto, e rimasta, alle analisi storiche no i racconti.
intellettuale di «terza forza», dalla notevole verve anche che sono seguite ai fatti. Anche Mengaldo li passa in rassegna,

TRA DC E PCI
tra i residui del PdA, via via più scrittoria (è uno dei grandi qui, il ventaglio di materiale spa- ne esamina il lessico e la costru-
lacerati e dispersi, i salveminia- esponenti dell'epistolografia po- zia dal testo più specifico alla zione linguistica, si sofferma sui
ni, i radicali (Rossi fu fondatore litica del ‘900 italiano). sintesi completa, come quella di silenzi. La mole di materiale che
del Partito), gli amici del Mon- Ma quale, in sintesi, il suo Raul Hilberg: La distruzione de- lo studioso affronta è davvero no-
do, con tutte le innumerevoli «programma politico» per l'Ita- gli ebrei d'Europa pubblicata in tevole: l'effetto nel lettore è quel-
diaspore, che mostrarono, con lia che cercava di fare (male) i italiano, in tempi diversi, da Ei- lo di una vera e propria «globaliz-
ANGELO la litigiosità degli individui, i li- suoi conti con il passato? Lo sin- naudi. zazione» dell'orrore.
D’ORSI
miti di una posizione che non tetizza in un'amara lettera alla Mengaldo entra in queste pa- Un piccolo appunto: la tratta-
Siano rese lodi a Mim- riuscì a trovare un centro di madre dei fratelli Rosselli, nel role. Affronta tutto l'universo zione è spesso interrotta, come
mo Franzinelli per l'amorevole gravità. L'anticonformismo, maggio '46. Non essendoci sta- concentrazionario e non soltan- sincopata, da riferimenti biblio-
lavoro di scavo che conduce nel- sventolato come una bandiera, to il crollo del fascismo per una to quello nazista (c'è anche il gu- grafici e numerici nel corpo del te-
la biografia di Ernesto Rossi, non fu un collante sufficiente, e rivoluzione, l'Italia «tisicuccia» lag di Solzenicyn) attraverso sto, piuttosto che nelle note: e
uomo vissuto all'insegna di una non soltanto le idiosincrasie ca- si avviava sulla strada di una ciò che emerge dall'esperienza questo spezza un poco l'attenzio-
triplice coerenza: antifascista, ratteriali, ma le differenze poli- grigia continuità, dominata da narrata e registrata: da Nedo ne. Ma certo, a margine di questa
democratica e anticlericale. Ho tiche che nella guerra fredda, «preti» e «padroni», divorata Fiano a Viktor Frankl, da Hans approfondita e sofferta disamina,
già espresso, davanti a tran- interna ed internazionale, dal cancro burocratico e centra- Jonas a Liana Millu, i nomi di emerge a poco a poco il centro
ches edite in precedenza, la mia emergevano sempre più nette, listico (Rossi è uno dei grandi queste voci sono davvero tanti. della questione. E cioè che le testi-
opinione sui limiti dell'autore, e provocarono l'implosione della padri del federalismo interno e Si potrebbe rilevare, a questo monianze sulla Shoah sono intac-
sull'«innamoramento» del suo costellazione dei «laici», sem- internazionale), schiacciata dal proposito, che praticamente cate dal paradosso dell'inesprimi-
p Ernesto Rossi curatore. Davanti a questo nuo- pre più a disagio tra Dc e Pci, peso dei corporativismi vecchi tutta questa storia è una rico- bilità di questa esperienza. Quan-
p EPISTOLARIO 1943-1967 vo capitolo epistolografico, non tra Nato e Patto di Varsavia. e nuovi, a cui una parte della Si- struzione di parole, attraverso to mai ci si avvicina alla realtà vis-
Dal Partito d'Azione posso esimermi da un dubbio: nistra non era estranea, per il le quali la realtà di quel passato suta (anzi sopravvissuta) con le
al centro-sinistra ha senso continuare con questo lungivedente Rossi. torna - più o meno sfocata. parole? Mengaldo, e noi con lui,
ALL’OMBRA DI SALVEMINI
p a cura di Mimmo Franzinelli
stillicidio di edizioni, tutte par- Eppure, che gruppo di persone! Davanti a tale quadro, egli fu L'originalità dell’analisi di trova la risposta nella voce di
p LATERZA
p pp. XXVII-554, € 38 ziali, che si intrecciano tra di lo- Oltre a Rossi, Lussu, Tasca, Si- subito una sorta di apolide, che, Mengaldo sta però nel ricostrui- Aharon Appelfeld: «Le parole
ro in orizzontale - tra un editore lone, Valiani, Paolo Barile, Ros- tuttavia, non rinunciò al sogno re l'esperienza concentraziona- non hanno la forza di fronteggia-
p Tra i destinatari delle lettere e l'altro - e in verticale, lungo i si Doria, Enriquez Agnoletti, e all'imperativo dell'azione di- ria dentro e non attraverso le re le grandi catastrofi; sono pove-
(circa 350, in gran parte ine- decenni? Il lavoro di cura dei Spinelli, Olivetti, Pannunzio, retta: per Rossi, infatti: «Non parole: «Come mostrano i testi- re, misere e mistificanti».
dite): Bobbio, Calamandrei, materiali epistolari è comples- Piccardi, Galante Garrone, fino basta riconoscere la necessità moni di più o meno forte scrittu- (L’autore discuterà il suo libro
Einaudi, Galante Garrone, Mi- so, richiede tempi non brevi, pe- ai più giovani, da Eugenio Scal- pratica. Un intellettuale, se è ve- ra, non si tratta di esprimere l'or- con Gian Luigi Beccaria e Marco
la, Olivetti, Parri, Salvemini, na risultati insoddisfacenti. Ma fari a Marco Pannella... Ombra ramente tale, ama la verità, e rore ma di testimoniarlo e cono- Revelli, martedì 20 febbraio a Tori-
Scalfari, Silone, Altiero Spi- sono questioni di metodo su cui, sovrastante, il vecchio Salvemi- non è disposto a confinarla nei scerlo, e in questo le parole, le no h. 17,30 al Museo diffuso della
nelli, Valiani
in questa sede, sarebbe ingene- ni, a cui tutti da vivo e post mor- trattati scientifici». sobrie parole, sono indispensa- Resistenza. n.d.r.)

Indagine Una classe dirigente priva facce, sicché per due terzi la sua Forse lo sapevamo già, ma le ri- mate nello stesso volume di Car-
MICHELE
AINIS
struttura è rimasta inalterata. cerche sociologiche hanno per- boni. In base a una rilevazione
La composizione delle Meno di uno su 4 ha fatto espe- lomeno il pregio di toglierci qua- Censis del 2000, in Italia solo il
di ricambio, che non premia il merito classi dirigenti di un Paese ne ri- rienze di studio e di lavoro al- lunque alibi, di farci sbattere il 4,4% della popolazione si sente
vela la sostanza più profonda, l’estero. Le donne costituivano muso contro la realtà dei fatti. rappresentato dai partiti. Un’al-

MASCHI, VECCHI ne mette a nudo l’ossatura. E


l’indagine operata da un gruppo
di sociologi diretto da Carlo Car-
l’8% nel 1990, ma sono ancora
appena il 12% nel 2004; e oltre-
tutto una su tre è un personag-
ASSUNTI SENZA CONCORSO
Un solo esempio: la nostra Co-
tra indagine dell’università di
Oxford attesta che nel 2002 il li-
vello medio di sfiducia degli ita-

E INCOMPETENTI: boni - ora pubblicata da Laterza


- ne offre una radiografia spieta-
ta. Quale? Un’oligarchia di 17
gio dello sport o dello spettaco-
lo. I giovani sotto i 35 anni rap-
presentano meno del 3% del to-
stituzione stabilisce che agli im-
pieghi pubblici s’acceda per
concorso, in modo da assicura-
liani sulle proprie istituzioni era
pari al 56,5%, di gran lunga su-
periore a quello tedesco (44%) o

ECCO L’ ÉLITE mila personaggi, «maschile, cen-


tronordista, invecchiata, con vi-
stosi problemi di ricambio, for-
tale. Solo un quinto delle classi
dirigenti è nato in una regione
del Sud. Al vertice della scala so-
re la selezione dei migliori, non-
ché la loro indipendenza dal po-
litico di turno. Ma questo princi-
inglese (40%). Per l’Istituto Cat-
taneo di Bologna, nel 2005 solo
un italiano su 30 aveva fiducia
te in consenso e debole in com- ciale si riduce lo spazio dell’eco- pio è ormai diventato carta nella pubblica amministrazione
petenza». nomia, mentre guadagnano po- straccia. Così, nel quindicennio (negli Usa il livello è superiore
A questa desolata conclusio- sizioni i politici e il mondo delle 1975- 1990 il 60% dei neoassunti di quasi 4 volte). E a propria vol-
p Carlo Carboni (a cura di) ne Carboni giunge sfogliando professioni. Cresce il potere del- è stato immesso in ruolo senza ta quest’ultima - secondo il Glo-
p ÉLITE E CLASSI DIRIGENTI uno per uno le migliaia di curri- le lobbies, e cresce altresì il peso alcun concorso, e dopo di allora bal Competitiveness Index -
IN ITALIA cula ospitati nell’edizione 2005 specifico della fedeltà, dell’ap- il fenomeno ha assunto dimen- precipita al 113˚ posto su 117 Pa-
p LATERZA di Who’s who in Itay, catalogan- partenenza a questa o a quella sioni ancora più imponenti, esi, quanto a inefficienza. Men-
p pp. 164, € 10 doli, comparandoli con le edizio- camarilla per farsi largo nella vi- senz’alcuna verifica preventiva tre la stessa fonte ci colloca al
Tra gli autori del volume: Ema-
ni precedenti. E i dati sono per ta. A tutto scapito ovviamente né delle esigenze d’organico né 114˚ posto circa l’acquiescenza
nuele Pavolini, Roberto Giulianel-
li, Italo Moscati, Renato Novelli,
l’appunto quantomai eloquenti. del merito, delle competenze della professionalità dei nuovi del nostro sistema fiscale verso
Ercole Sori. Nella prefazione Difatti: nel 1998 in questa élite personali. venuti. il privilegio.
Pierluigi Celli richiama il saggio c’era una maggioranza relativa Da questi dati esce il profilo Da qui una crisi di fiducia, Insomma: se l’élite che ci go-
di Ornaghi e Parsi «Le virtù dei di cinquantenni, nel 2005 pre- d’una società ingiusta, e ingiu- che ancora una volta investe in verna è una gerontocrazia chiu-
migliori», il Mulino (purtroppo valgono di gran lunga i sessan- sta perché ingessata nelle sue primo luogo la politica. A tale ri- sa e inossidabile, almeno in que-
fuori commercio) tenni. Ma per forza: perché vi strutture portanti, e perché non guardo ci vengono in soccorso sto caso c’è da dire che i capelli
s’incontrano sempre le stesse sa dare spazio ai suoi talenti. altre ricerche, talvolta richia- bianchi non portano saggezza.
W

Idee Tuttolibri
SABATO 17 FEBBRAIO 2007
LA STAMPA IX

ta, in effetti, di un attacco senza prece-


denti, tale da far passare ben più di un
brivido lungo la schiena dei malcapitati IL LIBRO
analizzandi odierni. L'assunto del libro,
pur nella complessità degli articoli di
cui è composto e nell'attendibilità di
molti di essi, è semplice. La psicoanalisi
è la grande truffa del ventesimo secolo,
più ancora del rock and roll: una costru-
zione ben più che inutile, dannosa fino
alla morte: «Le teorie psicoanalitiche
hanno ostacolato il trattamento della
tossicodipendenza e contribuito alla
morte di migliaia di persone»; oppure:
«cosa c'è di male nell'affermare che i di-
fensori di Freud “non si sono semplice-
mente sbagliati ma sono ipocriti e spu-
dorati”»? Non c'è male, davvero. AUTORI VARI
In realtà l'opera curata da Catheri- Il libro nero
ne Meyer ha molti meriti storiografici,
contribuendo alla comprensione - e alla della psicoanalisi
critica - di un fenomeno complesso e di- sotto la direzione di Catherine Meyer
scutibile. Ci sarebbe da dire che il conti- FAZI pp.689, €29,50
nuo tono brillante, addirittura sarcasti-
Il sottotitolo dice: «Vivere, pensare e
co, di certi articoli nuoce al libro e, in
Paesi in cui il potere degli analisti è stare meglio senza Freud». Nella
sempre stato molto minore che non in prefazione all’edizione italiana la
Francia, appare francamente sproposi- curatrice risponde a chi ha trattato gli
tato. Anche il titolo italiano, non citan- autori come «ragazzacci che se la
do Freud come quello originale, induce prendono con la vecchietta». Il loro
in qualche equivoco. L'opera è rivolta scopo, spiega, era solo «contestare la
contro Freud e i freudiani, mentre da pretesa della psicoanalisi di essere la
noi nel discorso profano, anche colto, si sola psicoterapia che funziona
tende ad accomunare sotto il termine veramente»
Freud in una caricatura di Marcenaro (tratta da «Panorama», 1982) di psicoanalisi le scuole psicodinami-
che, quelle, per intenderci, che credono
all'esistenza dell'inconscio, da Jung ad
Il libro nero della psicoanalisi Contro «la truffa del ’900» Adler, da Ferenczi alla psicologia dell' Un lavoro artigianale, dunque. Del
Io, con le quali gli autori dei saggi non resto, il fraintendimento sulla scientifi-
paiono sempre avere grande dimesti- cità dell'analisi è stato spazzato via mol-
inutile e dannosa: si attacca la teoria, ma si dimentica che chezza. ti anni fa dalla concezione junghiana di
equazione personale: ogni teoria psico-
quel che conta davvero è l’incontro tra terapeuta e paziente SOLO LADRI E IMBROGLIONI? dinamica non può non risentire delle
Il libro comunque inquieterà gli stessi caratteristiche intellettuali, emotive,
fedeli, e qualsiasi analista bennato si etiche del suo creatore. Ogni teoria non

NIPOTINI DI FREUD
sentirà spinto a un approfondito esame è quindi che una metafora, e ciò che
di coscienza per domandarsi se sia sta- funziona davvero è l'incontro tra tera-
to ipocrita e spudorato, disonesto fino peuta e paziente, con la loro capacità di
al ladrocinio o bugiardo. Ma qui inizia- creare uno spazio affettivo sincero. Poi,
no i dubbi. Nel testo la psicoanalisi è in quell'incontro, molte tecniche posso-
trattata come una costruzione con pre- no essere usate: è sufficiente che fun-

SANGUISUGHE
tese di scientificità e come tale facil- zionino. Vero è che la psicoanalisi freu-
mente criticabile, non rispondendo ov- diana ortodossa sembra non avere mol-
viamente al criterio di falsificabilità di te applicazioni cliniche e che si basa su
Popper. Al tempo stesso, si rimprove- un lavoro lungo, costoso e faticoso. A
rano agli analisti teorie fantasiose e in- questo proposito, un aneddoto persona-

DI SOLDI E POTERE
sostenibili, paragonandole a quelle, le: molti anni fa, il mio primo analista
d'indubbia efficacia clinica, delle scuole mi citò il caso di una persona affetta da
cognitivo-comportamentali. fobia; diciamo fobia dei ragni, per esem-
È facile dimostrare questi assunti: pio. Il paziente, nel giro di un paio d'an-
la psicoanalisi non è una scienza e, al- ni, aveva dato una straordinaria svolta
meno in Italia, pochi o nessuno sareb- alla sua vita: aveva trovato una compa-
bero disposti a affermare il contrario. gna, un lavoro migliore e si era bene in-
ALESSANDRO sua pubblicazione, piuttosto in sordina, namica; del resto, proprio un anello do- Al tempo stesso è vero che taluni testi serito nel suo ambiente. E i ragni, do-
DEFILIPPI
nel novembre scorso. Non vi fu altret- nato da Freud era il simbolo dell'appar- analitici sfiorano, nella loro autorefe- mandai? Ah, beh, la fobia è rimasta.
Nel settembre 2005 la Francia tanto clamore perché non ce n'era biso- tenenza alla sua più intima cerchia, il renzialità, il grottesco. Il problema è un Aneddoto grottesco? Non direi: il
celebrò le esequie di Freud e della sua gno: la Francia, con l'Argentina, è or- Comitato segreto. altro: è davvero questa la psicoanalisi punto è che bisogna sapere cosa chiede-
scuola. Venne pubblicato Il libro nero mai l'unico Paese in cui si guardi alla Il libro, in quasi settecento pagine di oggi praticata? Esistono gli psicoanali- re a un'analisi. Se ne può ottenere un per-
della psicoanalisi, atto d'accusa che su- psicoanalisi come a una roccaforte di attacchi vigorosi e sovente (non sem- sti di cui il libro presenta un quadro co- corso di vita, una meditazione sui propri
scitò scalpore e scandalo e che parve a potere da scalzare e non come a una pre) ben motivati, non può che far di- sì negativo: ladri e imbroglioni della psi- desideri, e, soprattutto, come dice Augu-
molti la definitiva sepoltura del mito delle molte metafore della psiche e del scutere, soprattutto se il ritratto che che? È osservazione comune che vi sia- sto Romano, «una riappropriazione emo-
del lettino. Le Monde, con inevitabile mondo. emerge del Professore è quello di un no terapeuti bravi e altri meno o affat- tiva di sé». Poco a che vedere con la medi-
sciovinismo d'ufficio, lo definì «il primo L'impatto del Libro nero è aggressi- cialtrone millantatore e un po' cocaino- to, ma tutti i terapeuti bravi, analisti cina o con la cura, dunque, molto invece
vero libro di storia della psicoanalisi». vo, fin dalla scaltra veste editoriale. Al mane, molto interessato ai quattrini compresi, sono abbastanza in accordo con il prendersi cura. L'analisi occupa
Non vi fu altrettanto clamore in altre centro di una copertina nero su nero, dei suoi talora facoltosi pazienti. Giudi- sui loro obiettivi e sul loro approccio al uno spazio diverso rispetto alle «magnifi-
nazioni, Italia compresa, dove, dopo degna del funerale che si celebra all'in- zio che, con l'eccezione della cocaino- malato, usando, con umiltà, strumenti che sorti e progressive» delle terapie co-
una certa curiosità (alimentata da un' terno, spicca una fotografia di Freud, il mania, viene riservato anche ai succes- di vario genere, dall'interpretazione all' gnitive e delle neuroscienze e anche ri-
intervista rilasciata da Elisabeth Roudi- caro estinto. Quel viso che emerge dall' sori di Freud, descritti non troppo vela- intervento pedagogico, dalla prescrizio- spetto al loro riduzionismo: quello del si-
nesco, pitonessa della psicoanalisi fran- oscurità pare l'immagine d'un onnipo- tamente come ignoranti approfittatori, ne comportamentale al consiglio basa- lenzio e della concentrazione su se stessi
cese), del libro ci si dimenticò fino alla tente Signore degli Anelli della psicodi- sanguisughe di denaro e potere. Si trat- to sul buon senso. in un mondo fragoroso e volgare.

Perversioni Dai feticisti ai sadici, pe e traduzioni. Il ragguardevole ti («non però curvi alla francese, giudizi dell'autore e della società
AUGUSTO
ROMANO
tomo raccoglie storie cliniche di ma diritti all'inglese»!) o per i pie- cui appartiene. Non va dimenti-
Jung racconta nelle sue diversa ampiezza, tutte relative di di «donne finemente educate, cato che il codice austro-ungari-
il catalogo fine ’800 di Krafft-Ebing memorie che, incerto sulla stra- a quelle che la scienza dell'epoca peraltro non lavati da diversi co puniva con la detenzione
da da intraprendere dopo la lau- considerava perversioni sessua- giorni», o anche per il crespo di l'omosessualità; l'autore ci ag-

CHE PIACERE
rea in medicina, la lettura del li (sadismo, masochismo, ipere- lutto portato sul cappello o sul giunge di suo una vera e propria
manuale di psichiatria di Krafft- stesia sessuale, omosessualità, braccio. E ancora: la signora fobia per la masturbazione («il
Ebing lo indusse a scegliere quel- feticismo, esibizionismo). che, quando va a letto col marito, funesto onanismo»).
la specialità. E non perché si trat- In verità, la lettura non con- esige di andarci con le scarpe; e Mi sono lasciato trascinare

GLI STIVALETTI tasse di un'opera particolarmen-


te originale, ma perché l'autore
nella prefazione affermava che
ferma le buone intenzioni espres-
se in quella prefazione che tanto
aveva impressionato Jung. Ciò
l'esibizionista che, per contrasta-
re la sua inclinazione, si propone
di ordinare al suo sarto un paio
dalla deriva aneddotica. Perché?
Credo che una parte di colpa sia
imputabile al libro, nel quale -

ALL’ INGLESE le psicosi erano «malattie della


personalità». Contrariamente al-
la cultura medica del tempo, in-
che soprattutto colpisce è
l'aspetto teratologico dell'insie-
me, l'assemblaggio, in una spe-
di mutande chiuse diversamen-
te. Né mancano le notazioni di
costume. Apprendiamo per
con la parziale eccezione di alcu-
ni scritti autobiografici - le vicen-
de degli individui esaminati ven-
cline a considerare le malattie cie di gabinetto dove si mescola- esempio che a Napoli era facile gono reificate nella forma della
mentali come malattie del cervel- no orrori e bizzarrie, non tanto trovare false vergini, ma anche diagnosi o del «caso clinico». Se
p Richard von Krafft-Ebing lo sostanzialmente incurabili, di frammenti di vita quanto di ge- «giovani superbi dagli occhi neri interroghiamo le parole, siamo
p BIOGRAFIE SESSUALI questa affermazione si apriva all' sti, tic, invenzioni sessuali di allu- e dai capelli ricciuti, per somme colpiti dal fatto che spesso il ter-
p traduzione di Piero Giolla idea che la persona umana è una cinata baroccagine. C'è vera- assai tenui». O che le famiglie di mine «caso» significa «evento
p NERI POZZA struttura unitaria, di cui fanno mente di tutto, dal tipo che strap- ceto elevato cercavano di far privo di necessità». Così è di que-
p pp. 590, € 38
parte anche le sue alterazioni pa- pa le mammelle e i genitali alla passare per pazzi i rampolli che ste monotone storie, cui per lo
p Queste «Biografie sessuali» so- tologiche. povera vittima per mangiarli poi si innamoravano di ragazze di più è stato sottratto lo spessore
no tratte dalla «Psychopathia Appaiono ora in italiano, a ol- cotti con gli gnocchi, a quello che condizione inferiore. umano, la sofferenza, la vergo-
sexualis» di von Krafft-Ebing, tre cento anni dalla edizione ori- si eccita facendo entrare una Oscillante tra il varietà e il gna, la colpa di cui sono intessu-
uscita nel 1886: pochi anni dopo ginale, le Biografie sessuali estrat- prostituta in un tino pieno d'olio, Grand Guignol, attraversato da te. Prive sia del fulgore del mito,
Freud avrebbe pubblicato «L'in- te dal testo più celebre di Ri- all'altro che trae massimo piace- lampi di un involontario surreali- sia del retroterra psicodinami-
terpretazione dei sogni». chard von Krafft-Ebing, quella re erotico dal disegnare reti di smo, serbatoio potenziale di rac- co, la vita di cui qui si tratta striz-
Psychopathia sexualis che all'epo- triangoli equilateri. Per non dire conti volta a volta gotici o natura- za l'occhio al teatro delle mario-
ca ebbe numerosissime ristam- della predilezione per gli stivalet- listici, il libro mostra anche i pre- nette, e al teatro anatomico.
NA

Società Tuttolibri
SABATO 10 FEBBRAIO 2007
X LA STAMPA

Rem Koolhaas
è un architetto
chitetto olandese descrive so-
miglia ai non-luoghi di Marc La società del consumo È tutto cessariamente un bel vedere:
ci si scopre soli di fronte agli
olandese Augé; meglio: è tutta un non- oggetti, senza nessuno con cui
che accusa luogo, così che la differenza tra un mettersi in mostra, corpi e anime condividere il desiderio voyeu-
i colleghi luogo e non-luogo è superata. ristico dell'ammirazione di

MA CHI SEI
di aver La stessa politica diventa in merci che quelle stesse vetri-
devastato questa visione cinica «un mani- ne, per proprietà transitiva,
l’ambiente festo fatto con Photoshop, pro- rendono ancora più brillanti.
con le loro getti ininterrotti del reciproca- Se pure l'individuo moderno,

SE NON STAI
costruzioni mente esclusivo arbitrati da perduti i punti di riferimento
«senz’anima» pochi trasparenti Ong». tradizionali, costruisce la pro-
In questo spazio sociale e pria identità nell'atto del con-
architettonico domina il Gran- sumo, d'altro canto quest'atto

IN VETRINA?
de Fratello di Orwell fornito di è quasi sempre solitario, avul-
videocamere e carte di credi- so da qualsiasi interazione con
to, tessere e moneta elettroni- gli altri. Si vive nell'istantanei-
ca: «Il soggetto è svuotato del- tà, inseguendo una gratifica-
la sua privacy in cambio dell' zione sempre diversa, in una
accesso al nirvana del credi- spaesante corsa all'ultima no-
to». Ma a differenza delle visio- vità. Accade così che le diffe-
Il disastro urbano Ormai le città ni apocalittiche di Orwell, qui
non c'è un Dittatore, mente oc-
renze fra guardante e guarda-
to si appiattiscano. Per dotar-
culta che regola tutto, bensì il si di un'identità, non basta più
sono scatole vuote, “non luoghi” sistema è policentrico e anoni- scegliere fra la varietà delle
mo, ovvero funziona per se proposte di mercato. Occorre

ARCHITETTI,
stesso e non ha altro scopo che mettersi in mostra, passare
la propria conservazione ed dall'altro lato della vetrina, ti-
espansione: «lo Junkspace è rarsi a lucido, farsi belli e dar-
uno spazio senza autore, e tut- si a vedere: trasformarsi cioè

BASTA
tavia sorprendentemente auto- in altrettante merci. È questa
ritario». Anche la diffusione la vetrinizzazione sociale: una
dell'inglese, la neo-lingua del logica perversa dell'esposizio-
Globo, è per l'architetto olan- ne di tutto e di tutti, a vantag-

SPAZZATURA
dese una vittoria di Pirro: «La p Vanni Codeluppi gio di tutto e di tutti.
bastardizzazione collettiva p LA VETRINIZZAZIONE
dell'inglese è il nostro succes- SOCIALE. Il processo di spet- PERSINO LA MORTE
so più impressionante». tacolarizzazione degli indivi- Il libro propone moltissimi
dui e della società
La visione del contempora- p BOLLATI BORINGHIERI
esempi a questo riguardo, pre-
neo che Koohlaas ci offre è scon- p pp. 109, € 11 si da ogni campo della vita dei
solante: un luogo dove i conflitti nostri giorni. Si pensi al corpo,
si trova oggi l'architettura con- tendono a risolversi nell'E-spa- non più destino che ci portia-
temporanea. Per Koolhaas il ce e a trasformarsi in mattoni mo dietro ma risultato momen-
movimento moderno ha deva- dello stesso Junkspace. L'ufficio GIANFRANCO studiosi italiani di sociologia taneo di una serie di sforzi per
MARRONE
stato il pianeta con il suo modo diventa la casa urbana, le scri- dei consumi, studia da tempo migliorarlo e cambiarlo, abbel-
di costruire, composto di gran- vanie sono mutate in sculture, il Che cos'è una vetri- le vetrine e tutto ciò che esse lirlo ed esporlo. Fra la moda, le
di scatole, parallelepipedi che pavimento illuminato da faretti na? Apparentemente è una la- comportano nella vita quotidia- palestre e la chirurgia estetica
ammorbano le periferie urbane a incasso. Un universo Post-it in stra di vetro che separa il ne- na. Qualche anno fa, ne Lo spet- c'è solo una differenza di gra-
come gli svincoli autostradali, i cui domina la «memoria di squa- gozio dal marciapiedi. Ma a tacolo della merce (Bompiani) do. Si pensi ai reality show, un
supermercati e le villette dell' dra», la «persistenza dell'infor- ben pensarci, si tratta di qual- aveva ricostruito le trasforma- fenomeno di straripante suc-
hinterland. Ma invece di pro- mazione» e l'agit-prop azienda- cosa di più complicato. Piutto- zioni dei luoghi di vendita e di cesso che ha trasferito la prati-
porre una nuova ecologia, un le. Di sicuro dal punto di vista sto che un oggetto del mon- relativo consumo: dalle botte- ca delle web cam dagli schermi
modo di pensare e usare lo spa- architettonico la visione di Ko- do, la vetrina è un dispositivo ghe ai mercati, dalle esposizio- dei computer a quelli televisi-
zio più consono alle risorse del al tempo stesso ottico e pro- ni universali ai passages, dai
p
p
Rem Koolhaas
JUNKSPACE
pianeta, Koolhaas sfida il con-
temporaneo ad andare avanti,
Ipermercati, autostrade, mozionale, un congegno che
trasforma il passante casuale
grandi magazzini ai centri com-
merciali, sino agli attuali con-
Per darsi un’identità
p a cura di Gabriele Mastrigli a superare la propria barriera periferie e villette, in un sicuro compratore. Die- cept stores e ai parchi a tema. sembra che non basti
Quodlibet
p
p pp. 123, €13,50
del suono, prendendo atto che un presunto progresso tro quel vetro largo e splen- Veniva fuori come la logica dell' più comprare, occorre
invece dello sviluppo lo Junk- dente, ogni negoziante espo- esposizione delle merci non so-
p SAGGIO
space offre entropia, invece del ormai al collasso: ne gli oggetti che più potreb- lo abbia occupato ogni luogo e trasformarsi in merci:
progresso una forma di collas- la denuncia di Koolhaas bero attirare l'attenzione del momento della vita individuale è la “vetrinizzazione”
so rallentato e senza fine. cliente, portandolo a entrare e collettiva, ma abbia anche
Dopo aver teorizzato l'esi- olhaas coglie nel segno: il singo- nel negozio e ad acquistare modificato l'idea di merce: da vi, istituzionalizzando l'idea di
MARCO stenza del XXL, l'extra large, lo edificio perde di significato e qualcosa. Una vetrina parla, cosa materiale a spettacolo im- poter trascorrere ogni momen-
BELPOLITI anche in architettura, il teori- diventa una semplice infrastrut- dice cose molto precise che, materiale, bene virtuale. to della vita giornaliera in una
Lo Junkspace, lo spa- co olandese di Delirious New tura della società, ricorda Ga- in fondo, sono suadenti pro- Seguendo questo ragiona- specie di vetrina. Si pensi al dif-
zio spazzatura, è il re- York propone la visione di una briele Mastrigli nella sua postfa- messe a chi, attraversandola mento, nel suo ultimo volume, fondersi delle città palcosceni-
siduo che l'umanità lascia sul post-architettura, spazio in cui zione al libro, prodotto più dell' con lo sguardo, punta su ciò La vetrinizzazione sociale, Code- co, insieme di luoghi dove non
pianeta. Di cosa è composto? il disastro viene gestito attra- incontro tra la scala mobile e che essa tuttavia gli impedi- luppi mostra come la vetrina solo ci si mette in mostra ma
Scale mobili, aria condiziona- verso categorie che ricordano l'aria condizionata che del dise- sce di toccare. Ogni vetrina ri- sia ormai diventata un modo di che si mettono in mostra essi
ta, sprinkler, porte tagliafuo- la critica della ragion cinica di gno dell'architetto. Koohlaas pete allora: «Ti faccio vedere fare e di essere: un dispositivo stessi, previamente e opportu-
co, lame d'aria. Se l'architettu- Sloterdijk, ma anche il dadai- non propone soluzioni, ma solo tante belle cose, sono tutte di visione che è un regime di or- namente imbellettati: Di-
ra separa gli edifici, l'aria con- smo di Schwitters; la nuova cit- attraversamenti; spinge il letto- qui, pronte per te, ti aspetta- ganizzazione sociale, una for- sneyword è dovunque.
dizionata li unisce. Essa sor- tà, che Koohlaas chiama Città re a varcare questa soglia del no; ma per possederle, ahi- ma comunicativa che supera i E finanche la morte viene
regge le nostre cattedrali: i Generica, assomiglia al Merz- presente come se si trattasse di mè, devi entrare e pagare». limiti del punto vendita - di messa in vetrina: funeral ho-
grandi centri commerciali. bau dell'artista tedesco: un col- superare una linea d'ombra, ap- Sembra di sentire persone ve- qualsiasi natura e dimensione - mes, cimiteri su Internet, anel-
Rem Koolhaas, architetto, lage tridimensionale, colonna pellandosi più al vitalismo che re, e peraltro con un ruolo per espandersi in luoghi e situa- li che contengono la cenere dei
saggista, grande provocatore, infinita composta di parti ete- non alla fede o all'ideologia. Nel- professionale tanto antico zioni anche molto diversi. cremati, clip nelle tombe... Ma
descrive nel suo saggio Junk- roclite e incongrue. Il program- lo Junkspace anche le ideologie quanto preciso. In una vetrina, ricorda in- non diciamolo ai black bloc:
space, in modo lucido e insie- ma dello Junkspace è dunque sono diventate spazzatura e Per questa ragione Vanni nanzitutto Codeluppi, ci si può troverebbero una qualche ra-
me cinico la situazione in cui l'escalation. La città che l'ar- producono solo entropia. Codeluppi, fra i più attenti anche specchiare. E non è ne- gione del loro operato.

LEGGERE LA MATEMATICA FEDERICO


PEIRETTI

UN SEMIOLOGO SI DIVERTE DAL MEDIOEVO DIVULGAZIONE DONALD COXETER GEOMETRIA


Enigmi La genialità Stranezze Lo studioso che A spasso con
e rompicapi di Fibonacci per i curiosi ispirò Escher Mr. Quadrato
= Marcel Danesi, semiologo = Fu Leonardo Fibonacci uno = Ghisetti e Corvi è uno dei rari = Donald Coxeter dichiarava di = Anna Cerasoli, docente di
canadese, studioso di didatica, dei primi a portare in Europa , nel editori scolastici che hanno il cercare nella matematica matematica delle superiori,
ha scoperto i vantaggi dell'uso 1200, lo zero e le cifre arabe. E coraggio di andare oltre il manuale soltanto la bellezza. Era scrive racconti matematici per
di giochi e puzzle, strumenti scrisse uno dei primi manuali di per proporre una collana di libri di affascinato dai caleidoscopi ragazzi. Dopo i numeri, oggetto di
ideali per aprire la strada al aritmetica, il «Liber Abaci», in cui divulgazione matematica di alto capaci di creare infinite strutture due suoi libri precedenti,
ragionamento matematico. Il illustrava le nuove, vantaggiose livello. L'autore di questi libri è simmetriche, dalle quali è prosegue ora con la geometria. E'
suo «Labirinti, quadrati magici e tecniche di calcolo. Ma ci vollero Jean - Paul Delahaye, uno dei arrivato a nuove, brillanti idee sempre il nonno ad
paradossi logici» (Dedalo, pp. più di due secoli prima che le migliori divulgatori francesi, della geometria e allo studio dei accompagnare il nipote nelle
309, €14,50) non è un libro da nuove cifre entrassero nell'uso docente di informatica politopi, considerati fra i più nuove indagini, portandolo a
raccomandare a chi già ama la quotidiano. Nei «Giochi matematici all'Università di Lille. «Matematica importanti oggetti matematici. scoprire quanta matematica ci sia
matematica e sa quanto sia del medioevo», Bruno Mondadori, curiosa» (pp. 136, €10,50) è il Molti artisti furono ispirati dai nascosta nei tramezzini o nelle
divertente, ma a chi la conosce pp. 150, €12,50), Nando Geronimi sesto libro della collana, rivolto a suoi lavori, primo fra tutti Escher, arance, negli specchi o nei
poco, non l'ha mai amata e forse ha svolto un accurato lavoro di chi è disposto «a meravigliarsi di suo grande amico. Ma la nuova pinguini, nel pallone o nelle
ingiustamente l'ha anche un po' selezione dei giochi e dei problemi fronte alle stranezze matematiche biografia di Siobhan Roberts, «Il comete. «Mr. Quadrato - A spasso
odiata. Danesi presenta dieci originali di Fibonacci, dimostrando del mondo». E' composto da re dello spazio infinito - Storia nel meraviglioso mondo della
enigmi classici, come La torre di la genialità del matematico pisano capitoli indipendenti, da leggere dell'uomo che salvò la geometria» geometria (Sperling & Kupfer,
Hanoi o Il quadrato magico. nella scelta delle situazioni più come meglio si crede, in un ordine ( Rizzoli, pp. 558, € 22) è un po' pp.162, e 12,50) è un libro per
Sono occasioni per scoprire opportune per l'avvio alla nuova qualsiasi. E' un libro affascinante, troppo agiografica e anedottica. giovani studenti delle medie e dei
nuove idee matematiche e pratica matematica di persone destinato a chi ama il gioco, l'arte, Una lettura divertente, alla quale primi anni delle superiori, invitati
nuovi, originali rompicapi che recalcitranti ad abbandonare i il paradosso, il ragionamento, le però non fermarsi per capire il a penetrare, attraverso i vari
incuriosiranno il lettore. metodi tradizionali. scommesse. Donald Coxeter pensiero matematico di Coxeter. racconti, nei segreti dello spazio.
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La classifica Tuttolibri
SABATO 17 FEBBRAIO 2007
LA STAMPA XI

C
ome previsto, il botto c’è stato: in libreria mimetico di un «passaggio» siciliano dell’artista av- l’infanzia africana di Le Clézio (un debutto, qui, del-
AI PUNTI dalle 21 del 6 febbraio con frotte di ragazzi- venturiero («...fino a quando durerà questa vita la piccola Instar), due altri «lanci» di Fabio Fazio: a
LUCIANO ne al seguito (manco fosse Harry Potter), mea raminga che non pace non requie trova?...»). conferma di quanto la tv, se e quando vuole, può in-
GENTA a Moccia son bastati tre giorni (la nostra Dal ’600 barocco si va nel Medioevo gotico con la cidere nella promozione del libro. Mentre ad esem-
rilevazione va dal 3 al 9) per conquistare lo Cattedrale barcellonese di Falcones. Dopo queste pio la ricerca di Ariel Toaf Pasqua di sangue. Ebrei
scettro della classifica e far salire il valore in copie prime tre novità, i punteggi dimagriscono rapida- d’Europa e omicidi rituali , al centro di focose polemi-
SCUSA MA vendute dei 100 punti intorno alle 15 mila. La prossi-
ma settimana l’effetto San Valentino farà ancor più
mente, arretrano ma resistono Agnello Hornby e
Roth. Nei primi dieci si contano ancora due nuovi in-
che sui giornali, resta fuori tabella (12˚). Comunque
sia, tutti i libri che di qui passano sono più che «for-

MI CHIAMO da volano. Il glamour rosa della coppia di fatto - lice-


ale intraprendente e pubblicitario scafato, vent’an-
ni di differenza - sopravanza così il nero caravagge-
gressi: il giallo normanno della Vargas, tra fanta-
smi, cadaveri profanati, animali mutilati, otto omici-
di; e il dialogo con il segretario di Wojtyla. Salgono
tunati». Si pensi che, secondo dati dell’Associazione
Editori, nel 2005 il 20% dei titoli entrati in libreria è
rimasto invenduto, il 47% ha venduto una copia so-
MOCCIA sco di un Camilleri «fuori ordinanza», frammento in saggistica il viaggio americano di Henri Levy e la, e il 18% due copie. E non è colpa di Moccia.

I PRIMI DIECI

1 100
2 74
3 65
4 43
5 34

Scusa ma ti Il colore La cattedrale Boccamurata Il cacciatore


chiamo amore del sole del mare AGNELLO HORNBY di aquiloni
FELTRINELLI
MOCCIA CAMILLERI FALCONES HOSSEINI
RIZZOLI MONDADORI LONGANESI PIEMME

6 33
7 31
8 28
9 26
10 23

Everyman Nei boschi Gomorra Hannibal Una vita


ROTH eterni SAVIANO Lecter con Karol
EINAUDI MONDADORI
VARGAS HARRIS DZIWISZ
EINAUDI MONDADORI RIZZOLI

Narrativa Narrativa Saggistica Varia Tascabili Ragazzi


italiana straniera
1. Scusa ma ti chiamo amore 100 1. La cattedrale del mare 65 1. Una vita con Karol 23 1. Rivergination 17 1. Predatore 14 1. Il piccolo principe 8
Moccia [-] Falcones [4] Dziwisz [-] Littizzetto [1] Cornwell [1] Saint-Exupéry [2]
18,00 RIZZOLI 18,60 LONGANESI 17,00 RIZZOLI 15,00 MONDADORI 6,00 MONDADORI 7,00 BOMPIANI

2. Il colore del sole 74 2. Il cacciatore di aquiloni 34 2. La scomparsa dei fatti 17 2. La classe fa la ola mentre spiego 10 2. L’ombra del vento 11 2. Arthur e il popolo dei Minimei 6
Camilleri [-] Hosseini [1] Travaglio [2] Beer (Cur.) [5] Ruiz Zafon [2] Besson [9]
14,00 MONDADORI 17,50 PIEMME 15,00 IL SAGGIATORE 10,00 RIZZOLI 12,00 MONDADORI 18,00 MONDADORI

3. Boccamurata 43 3. Everyman 33 3. Inchiesta su Gesù 12 3. Ti amo da impazzire 10 3. Il mio nome è rosso 9 3. Eragon. L’eredità. Vol. 1 5
Agnello Hornby [1] Roth [2] Augias; Pesce [1] Greive [4] Pamuk [7] Paolini [1]
15,00 FELTRINELLI 13,50 EINAUDI 17,00 MONDADORI 10,00 MONDADORI 11,80 EINAUDI 18,90 FABBRI

4. Gomorra 28 4. Nei boschi eterni 31 4. American vertigo 10 4. E’ facile smettere di fumare... 9 4. Se questo è un uomo 9 4. Salviamo la balena bianca 4
Saviano [2] Vargas [-] Lévy [-] Carr [2] Levi [4] Stilton [4]
15,50 MONDADORI 15,80 EINAUDI 19,00 RIZZOLI 10,00 EWI 9,80 EINAUDI 8,20 PIEMME

5. Testimone inconsapevole 15 5. Hannibal Lecter 26 5. Nessuno deve scegliere per noi 8 5. Ti adoro perché 8 5. Proibito parlare 8 5. Eldest. L’eredità. Vol. 2 4
Carofiglio [7] Harris [3] Veronesi; De Tilla [-] Bonetti [8] Politkovskaja [6] Paolini [6]
11,00 SELLERIO 19,00 MONDADORI 16,00 SPERLING&KUPFER 10,00 SPERLING & KUPFER 10,00 MONDADORI 6,00 FABBRI

6. Ragionevoli dubbi 15 6. La tana del lupo 10 6. Cancellare le tracce 6 6. The italian job 7 6. L’amico ritrovato 8 6. Cronache del mondo emerso... 4
Carofiglio [10] Patterson [-] Battista [6] Vialli; Marcotti [3] Uhlman [10] Troisi [-]
12,00 SELLERIO 17,60 LONGANESI 18,00 RIZZOLI 16,00 MONDADORI 5,00 FELTRINELLI 20,00 MONDADORI

7. Stagioni 15 7. L’africano 10 7. Sull’amore 6 7. Il piccolissimo libro delle risposte 5 7. Non siamo nati per soffrire 7 7. Eldest. L’eredità. Vol. 2 4
Rigoni Stern [3] Le Clézio [-] Crepet [9] Bolt [–] Morelli [5] Paolini [3]
10,80 EINAUDI 10,00 INSTAR LIBRI 12,50 EINAUDI 6,00 SONZOGNO 6,00 MONDADORI 15,90 FABBRI

8. Io sono di legno 14 8. Chi ama torna sempre indietro 10 8. La democrazia che non c’è 6 8. La danzatrice bambina 4 8. La mappa di pietra 7 8. Una notte al museo. La storia 4
Carcasi [6] Musso [8] Ginsborg [5] Flacco [–] Rollins [3] Goldman [-]
11,00 FELTRINELLI 17,50 SONZOGNO 8,00 EINAUDI 16,50 PIEMME 5,00 RL LIBRI 9,00 MONDADORI

9. Le ali della sfinge 12 9. Appuntamento al buio 8 9. Le piccole cose che cambiano... 6 9. I soldi fanno la felicità 4 9. Il passato è una terra straniera 6 9. Alla scoperta degli animali... 4
Camilleri [5] Steel [7] Morelli [10] Bardolla [–] Carofiglio [-] Ring [-]
12,00 SELLERIO 17,50 SPERLING & KUPFER 15,50 MONDADORI 16,00 SPERLING & KUPFER 7,40 BUR RIZZOLI 11,50 WALT DISNEY ITALIA

10. Ad occhi chiusi 11 10. Io & Marley 7 10. Opus Dei segreta 6 10. Tutto il Grillo che conta 4 10. Il sergente nella neve 6 10. Principesse. Libro puzzle 4
Carofiglio [8] Grogan [6] Pinotti [4] Grillo [9] Rigoni Stern [-] Autori vari [-]
10,00 SELLERIO 14,50 SPERLING & KUPFER 11,50 BUR RIZZOLI 13,00 FELTRINELLI 10,00 EINAUDI 7,90 WALT DISNEY ITALIA

LA CLASSIFICA DI TUTTOLIBRI È REALIZZATA DALL’ISTITUTO DEMOSKOPEA DI MILANO, ANALIZZANDO I DATI DELLE COPIE VENDUTE OGNI SETTIMANA, RACCOLTI IN UN CAMPIONE DI 120 LIBRERIE A ROTAZIONE, DI CUI 80 EFFETTIVE. SI ASSEGNANO I 100
PUNTI AL TITOLO PIÙ VENDUTO TRA LE NOVITÀ. TUTTI GLI ALTRI SONO CALCOLATI IN PROPORZIONE. LA CIFRA FRA PARENTESI, SOTTO IL PUNTEGGIO, INDICA LA POSIZIONE IN CLASSIFICA NELLA SETTIMANA PRECEDENTE.
LA RILEVAZIONE SI RIFERISCE AI GIORNI DAL 3 AL 9 FEBBRAIO.

C
olpisce che in cima identica asciuttezza, vengo- ricorre nei commenti sia all' Adolescenti turbati e tur-
alle vendite nel de- no espresse anche opinioni al- invettiva romanzesca di Mar- binosi a parte, dalle classifi-
voto Messico sia trove inaudite: «Non possia- CHE LIBRO FA... IN MESSICO tín Moreno, sia a un libro che sembra che la storia pa-
un libro contro la mo permettere che abbia un GIOVANNA molto diverso ma altrettanto tria e la religione, o almeno
Chiesa cattolica, canale televisivo o che tenga ZUCCONI fortunato. È una guida per la spiritualità, siano i due
colpisce ancora di più il to- lezioni di religione nelle scuo- adolescenti, un tutto-quello- principali interessi dei letto-

MANI SPORCHE
no seccamente didascalico le, perché è così che getta le che-avreste-voluto-sapere- ri messicani.
con cui recensioni e com- basi dei suoi business». ma-non-avete-mai-osato- C'è La otra historia de Mexi-
menti ne enumerano le col- E tutto ciò è scatenato non chiedere su sesso, droghe, co di un commentatore politi-

PER UN ROSARIO
pe storiche. Spigolando qua da un saggio storico, ma da anoressia, alcolismo, amici, co che si firma, modestamen-
e là: «La Chiesa cattolica in un romanzo con personaggi famiglia, emozioni: un «ma- te, Catón. C'è Francesco: una
collusione con i militari ro- fittizi e avvenimenti però nuale imprescindibile per af- vida entre el cielo y la tierra,
vesciò governi come quello comprovati. Si intitola Mexi- frontare l'assalto degli ormo- che non è una biografia del
di Juárez, impedì l'alfabetiz- co ante Dios, l'autore è Fran- ni», insomma. E deve essere poverello di Assisi ma la sto-
zazione di massa e l'impor- cisco Martín Moreno, in co- Nel Paese di antica devozione il bestseller della narrativa, vero, se nella versione per ria di uno che muore e quan-
tazione di libri sgraditi, pertina ci sono due mani «Mexico ante Dios», è un atto di accusa fanciulle ha venduto 300 mi- do arriva in cielo (cioè lieve-
bloccò la diffusione delle giunte che reggono un rosa- contro la Chiesa cattolica nell’Ottocento la copie, in quella per fanciul- mente fuori tempo massimo)
idee illuministe, si prostituì rio - ma sono, poco ascetica- li finora 100 mila. riceve ammaestramenti per
fino a utilizzare pulpiti e mente, cariche di trine e gio- Alcuni protestano per il benessere interiore dai ma-
confessionali a favore dei ielli. Colpisce che questo li- l'«arretratezza» di quei geni- estri spirituali. E c'è l'ennesi-
propri interessi terreni»; bro sia primo in classifica, tori scandalizzati perché vi si ma puntata del romanzo se-
«possedeva il 65% delle pro- colpisce ancora di più che fa dell'educazione sessuale. riale Caballo de Troya dello
prietà immobiliari del pae- nessuno, non uno, abbia dife- Altri, curiosamente, gioisco- spagnolo Benítez, avventure
se, aveva banche ipoteca- so pubblicamente il ruolo del- no perché tante copie signifi- di due soldati americani che
rie, sgravi fiscali, una poli- le gerarchie cattoliche nella cano che il Messico non è un viaggiano nel tempo per rac-
zia segreta e carceri clande- storia messicana del dician- Paese di non lettori. Senza cogliere informazioni sul Cri-
stine»; «si oppose alla Costi- novesimo secolo. O almeno ci capire che stavolta «letto» è sto. Una specie di «inchiesta
tuzione nel 1824 e nel 1857». abbia provato. un sostantivo, più che un par- su Gesù», ma non certo in sti-
Oltre ai fatti, ma con La parola «arretratezza» ticipio passato. le Augias-Pesce.
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Diario di lettura Tuttolibri


SABATO 17 FEBBRAIO 2007
XII LA STAMPA

Guido La vita. Guido Conti è nato a Parma, dove vive e lavora, nel 1965. Si è laureato
con Giuseppe Guglielmi su Sbarbaro. Ha fondato la casa editrice Monte Universi-
tà Parma, e la rivista, di cui è direttore, «Palazzo Sanvitale». Nel fascicolo appe-
Opere. È stato scoperto da Pier Vittorio Tondelli. Nel 1998 ha pubblicato i rac-
conti «Il coccodrillo sull’altare» (Guanda, premio Chiara). Premio selezione Cam-
piello con «I cieli di vetro». Di Zavattini ha curato «Dite la vostra», raccolta degli
Conti na uscito una monografia di José Régio. scritti giovanili. Da Guanda è appena uscito il romanzo «La palla contro il muro».

“IL MIO NOVECENTO LE SUE SCELTE

UMORISTA DI GENIO”
GUIDO
CONTI

Sono un lettore disordinato,


che legge anche più di un libro al gior-
no, e soprattutto leggo in modi diver-
f
si. Non c'è un modo solo. Ricordo che
una notte, una ventina di anni fa, sta-
vo leggendo Lo specchio storto e Uno
scherzetto di Cechov quando, nel silen-
zio della mia camera, sentii un risoli-
no. Stupore e meraviglia. Chi è che
stava ridendo? Proprio lui, Cechov. CARLO COLLODI
Quando si legge in silenzio e s'interio- Opere
rizza la parola altrui, capita che la no- MONDADORI
stra voce evochi anche la voce dell'au- a cura d Daniela Marcheschi
tore. Se si ascolta bene, quella voce pp. CXXIV-1130, € 55
sta sotto la nostra. E' un esercizio di
grande attenzione. Quella sera ho ca- «Sto leggendo gli umoristi tra Otto e
pito cosa volesse dire leggere davve- Novecento perché sto scrivendo su
ro: è un modo per evocare la voce dei Giovannino Guareschi. Ho cominciato
morti, è una commistione di due voci: da Collodi, il primo grande moderno,
una che fa rivivere l'altra, in un gesto di una attualità incredibile: leggetevi
magico e profondo, che offre implica- l'«Onorevole Cenè Tanti» in «Occhi e
zioni incredibili di cui sto scrivendo in nasi», e «Le tasse simpatiche» in
un lungo saggio. E' una lettura scia- «Pagine sparse», oggi nel Meridiano a
manica. Quando leggo i racconti di cura di Daniela Marcheschi. La
Cechov, sento sempre lui che ride iro- tradizione comico-umoristica del
nico e beffardo. Con Dostoevskij inve- Novecento è assai ricca e importante:
ce è diverso, il suo umorismo ha impli- Zavattini, Mosca, Metz, Manzoni,
cazioni molto più profonde, e la sua Marchesi, il giovane Federico Fellini».

«In cima pongo Guareschi,


il suo Diario Clandestino f
nel lager anticipa Benigni,
è un capolavoro degno
di stare accanto a Levi»
voce si porta dietro molte ombre e
ghigni non sempre benevoli. EZIO RAIMONDI
Leggere poi, da quando dirigo la Camminare nel tempo
Monte Università Parma editore, è di-
ALIBERTI
ventato anche un lavoro. Maria Corti
pp. 256, € 16
diceva sempre che in questo esercizio
ci vuole molta umiltà. La buona volon- «Sono dialoghi con Alberto Bertoni e
tà di leggere un dattiloscritto come se Giorgio Zanetti: una lunga intervista
fosse spedito da Dostoevskij s'infran- a Ezio Raimondi, il grande italianista
ge spesso alla seconda pagina, e il dat- di Bologna, che fa capire che la critica
tiloscritto finisce nel cestino per gros- letteraria e la vita s'intrecciano
solani errori di narrazione e di stile. I
visceralmente. Vita e letteratura
dattiloscritti sono sempre meno inte-
ressanti, sempre più noiosi, sempre sono un tutt'uno col destino: e non si
meno sorprendenti, la scrittura sem- Giovannino Guareschi, l’artefice del piccolo mondo antico di Peppone e don Camillo, nel suo ristorante con i figli Carlotta e Alberto bleffa. Renato Serra docet. Ho
pre più banale: scimmiotta le mode seguito all’Università tutte le lezioni
del momento o gli scrittori di succes- sti di genio: una realtà del Novecento le amanti giocose. E poi l'esordio di Leo- non si bleffa. Serra docet. di Ezio Raimondi: lui mi ha tenuto a
so. Solitamente li leggo ad alta voce letterario che nelle storie della lettera- poldo Carra, L'estate muore, dove Par- Leggo soprattutto i poeti contempo- battesimo la casa editrice Monte
per vedere se reggono alla lettura. tura è completamente ignorata. Diario ma s'illumina di malinconia nei tramon- ranei, perché da loro m'imbevo per scri- Università Parma e la rivista Palazzo
Difficilmente arrivo a pagina dieci. Clandestino di Guareschi, il diario di un ti degli Anni Ottanta, ho letto i racconti vere i miei romanzi e il primo amore so- Sanvitale con un incontro a Parma».
Leggo per fare ricerca. Sto leggen- umorista nel lager (ben prima di Beni- stralunati di Gianni Celati Vite di pasco- no i poeti liguri che ho studiato per la te-
do gli umoristi tra Otto e Novecento gni), è un capolavoro europeo, degno di lanti o le follie brevissime di Learco Pi- si poi centrata su Sbarbaro. Li rileggo
perché sto scrivendo su Giovannino
Guareschi. Ho cominciato da Collodi,
stare a fianco a quello di Primo Levi.
Leggo gli scrittori della mia terra
gnagnoli creato da Daniele Benati. Leg-
go questi scrittori e sento la loro voce
più volte, sorseggiandoli piano, perché
la poesia va meditata lentamente. Ho
f
il primo grande moderno, di una at- con un affetto speciale perché lì la mia come quella di amici vicini, dove ciò che appena finito l'ultima raccolta di Lucia-
tualità incredibile: leggetevi l'«Onore- lettura si accompagna ad un sentimen- conta è il riconoscersi perché nati in no Erba, Remi in barca, dove l'ironia del
vole Cenè Tanti» in Occhi e nasi, e «Le to particolare, anche di parte (perché una stessa fetta di terra. Da loro attin- poeta stempera il tragico sguardo su
tasse simpatiche» in Pagine sparse, og- no?). Ho letto l'ultimo romanzo della tri- go, imparo, sono i miei maestri. una realtà contemporanea di una natu-
gi nel Meridiano a cura di Daniela logia di Bevilacqua Lui che ti tradiva, do- ra indifferente ai destini dell'uomo in
Marcheschi. L'Italia di allora è pur-
troppo l'Italia di oggi. Ho letto i rac-
ve la parola rompe il confine con il reale
e cerca una sintonia con l'aldilà in un
«Leggo gli scrittori della mia un viaggio a ritroso verso le proprie ori-
gini poetiche. Ho riletto ristampate le FLAUBERT
conti di F.T. Marinetti, e consiglio Co- viaggio orfico complesso, dove la paro- terra con un affetto speciale: poesie erotiche, telluriche e carnevale- L’opera e il suo doppio
me si seducono le donne: ho riso molto e la tenta di vincere la morte ricostruen- dal viaggio orfico sche del vecchio Zavattini di Stricarm a cura di Franco Rella
non ho ancora capito se questo scrit- do un cordone ombelicale primigenio. in d'na parola, e fresco fresco mi accin-
tore mi prende in giro, se c'è o ci fa! Conosco tutta l'opera di Luigi Malerba, di Alberto Bevilacqua go ad aprire Trovatori di Gianni d'Elia.
FAZI
pp. XXVII-479, € 29,50
La tradizione comico-umoristica ma l'ultimo, Fantasmi romani, è un ca- ai fantasmi di Malerba» Sul comodino leggo da quasi un me-
«Sul comodino leggo da quasi un
del Novecento è assai ricca e impor- polavoro che racconta l'incomunicabili- se una lettera per sera, l'epistolario di
tante: Zavattini, Mosca, Metz, Manzo- tà della coppia, in un mondo inquinato Amo molto la pittura e compro mol- Flaubert L'opera e il suo doppio: un ca- mese, una lettera per sera,
ni, Marchesi, il giovane Federico Felli- fisicamente e moralmente, che vale tissimi cataloghi d'arte. Ultimamente polavoro di scrittura, di poetica e di stu- l'epistolario di Flaubert “L'opera e il
ni che è uno straordinario umorista e molti trattati sociologici e psicologici ho letto molti saggi, soprattutto diari di pore verso il mondo e la bêtise degli uo- suo doppio”: un capolavoro di
disegnatore satirico prima di diventa- sulla famiglia e il matrimonio. Ho letto pittori e interviste come quella di Mi- mini. Quello che rileggo più spesso so- scrittura, di poetica e di stupore
re regista. Insomma, proprio nel seco- Uomini di cenere di Roberto Barbolini, chel Archimbaud a Bacon, o il saggio no le avventure del Barone di Mün- verso il mondo e la bêtise degli
lo degli orrori e delle dittature c'è un con la sua prosa esuberante e arioste- sulle pitture nere di Goya di Yves Bon- chhausen: quando lessi per la prima uomini. Tra i classici, anche Cechov:
Novecento umoristico importante, di- sca, con le sue vertigini linguistiche che nefois. Leggo anche saggistica: consi- volta che raccontava come una grata quando ne leggo i racconti, sento
verso, ma non inferiore a quello teo- dentro il gioco letterario racconta l'apo- glio a tutti Camminare nel tempo una gli aveva tagliato il cavallo in due e co- sempre lui che ride ironico e
rizzato da Pirandello. Mentre la socie- calissi contemporanea in un viaggio lunga intervista a Ezio Raimondi, il me lui lo aveva ricucito continuando beffardo. Con Dostoevskij invece è
tà italiana si gonfia il petto sotto il fa- apotropaico contro la morte. Ho letto grande italianista di Bologna, che fa ca- poi a cavalcare, ho capito che la lettera- diverso, la sua voce si porta dietro
scio di Mussolini e tutto salta in aria Giuseppe Pederiali con le sue donne pire che la critica letteraria e la vita tura è un dono meraviglioso che Dio ha molte ombre e ghigni non sempre
nella polveriera della Seconda guerra emiliane, pettorute, amorose, dee me- s'intrecciano visceralmente. Vita e let- fatto agli uomini e chi non lo ha ancora benevoli».
mondiale, lavorano e scrivono umori- ravigliose della vita nel libro Il paese del- teratura sono un tutt'uno col destino: e capito, peggio per lui.

TUTTOlibri RESPONSABILE: NICO ORENGO. IN REDAZIONE: LUCIANO GENTA, BRUNO QUARANTA. E-MAIL: tuttolibri@lastampa.it SITO INTERNET: www.lastampa.it/tuttolibri/

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