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LA STAMPA
SABATO 20 GENNAIO 2007
PAGINA I

TUTTOlibri
SETTIMANALE
LEGGERE
GUARDARE
ASCOLTARE
NUMERO 1547
ANNO XXXI
tuttolibri@lastampa.it

Per Filippo La Porta i nostri narratori non credono BEN PASTOR DIZIONARIO DIARIO DI LETTURA
FULMINI alla «realtà» che raccontano. Lo scrive sul
NICO ORENGO
«Corriere» dicendo che possono descrivere Il ritorno Viaggio Nel cuore
nico.orengo@lastampa.it «l’apocalisse» ma come qualcosa che non li
riguarda. Non come gli scrittori alla Ballard che
di Martin Bora nel comunismo di Gomorra
L’ ufficiale della Un’opera Per Bocca
SCRITTORI sono coinvolti emotivamente e i cui lettori
intendono la letteratura come «conoscenza». Per
Wehrmacht monumentale ammirazione
SOLO
La Porta i nostri scrittori «trascrivono» dalle
fiction televisive. Ma perché, secondo lui, fan così?
Perché i lettori italiani vogliono essere «voyeur» di
a Salò 1944 da Einaudi e protesta
DI FICTION? fiction. E La Porta chiude, a doppia mandata. PENT P. V BOATTI P. IX VASSALLI P. XII

Ritorno Nei Meridiani Mondadori


lo scrittore che con «Il taglio del bosco»
si lasciò alle spalle la prosa d’arte

CASSOLA
ERA SOLO
1/2 LIALA
RENATO mo al grande caso di Joyce, i Dubli-
BARILLI
ners erano appena una stazione di
E' più che opportuno riapri- partenza, poi vennero le complicazio-
re periodicamente i dossier sugli au- ni crescenti dell'Ulysses e del Finne-
tori del passato e andare a vedere se i gans Wake, l'irlandese ci insegnò a
giudizi dati un tempo reggono anco- scavare nelle profondità psichiche,
ra, o se bisogna mutarli in meglio o in nei fitti incroci linguistici del lavoro
peggio. Un'occasione d'oro per con- onirico. Cassola invece, in luogo di
durre questi riesami è data senza procedere in avanti, si arrestò a quel-
dubbio dall'uscita dell'opera di uno la prima casella, e anzi, se possibile,
scrittore nei Meridiani Mondadori, tornò indietro. I suoi romanzi succes-
l'equivalente nostrano della Pléiade sivi rimasero nudi, spogli, affidati a
francese. Ora quest'onore tocca a un traliccio di piccoli fatti e gesti, con
Carlo Cassola. Io, negli Anni 60, e nel bando dei grandi sentimenti. Era leci-
clima legato al Gruppo 63, cui mi van- to e doveroso che questi grandi moti-
to di aver fieramente partecipato, da- vi non fossero esibiti in primo piano,
vo dell'autore maremmano una valu- e che magari rimanessero a pesare
tazione assai negativa; forse che oggi nelle retrovie, illuminando dalle quin-
mi considero un «pentito»? Allora te la povertà dei fatti esibiti allo sco- Carlo Cassola
non arrivai a dire di lui che era un perto, per questa via Cassola avreb- in un disegno
equivalente di Liala, secondo lo sprez- be potuto essere considerato un pre- di Radpour
zante giudizio di Sanguineti, infatti decessore dei minimalisti, di un Car- Dariush
non gli apparteneva certo il lacrime- ver, poniamo. Ma il guaio era che, in
vole sentimentalismo di quella scrit- lui, «dietro il vestito, nulla», o meglio,
trice, caso mai il suo limite stava in di- ci stava solo un desolante perbeni-
rezione opposta, non c'è titolo, nella smo, una paura di avventurarsi nelle
sua numerosa produzione, che me- terre incognite dell'indagine di co-
glio lo rappresenti quanto Un cuore scienza, delle nuove tematiche del
arido. Ma, pur per altra strada, giun- sesso, dell'eros.
gevo a pronunciare una condanna In fondo, l'Ita-
non certo minore, anche se, come tut- lia del dopoguerra
ti, muovevo da un giusto apprezza- voleva crescere, la-
mento del suo punto di partenza. In- sciarsi alle spalle le
fatti in genere gli si riconoscevano miserie della civil-
buoni meriti per il racconto posto all' tà contadina, muo-
inizio del suo percorso, Il taglio del bo- vere verso la cultu-
sco, arido e scabro come più non si po- ra industriale, l'ur-
teva; ma fin lì le carte erano in regola, banesimo. Ma que-
si trattava infatti di prendere conge- ste nuove frontiere
do dal clima «tra le due guerre», ca- facevano paura, a
ratterizzato dall'ermetismo in poesia Cassola, egli se ne ri-
e dalla «prosa d'arte» in narrativa: ci trasse con ostinazio-
voleva un «ritorno alle cose stesse», a ne, costringendo i
una sequenza di atti nudi e crudi; si suoi personaggi a sof-
parlò anche, per lui, di una sorta di fermarsi in un mondo
comportamentismo analogo a quan- riduttivo, chiuso al
to veniva predicato in filosofia, o addi- progresso.Sulle sue pa-
rittura di un'anticipazione sulla gine egli versava litri di
«scuola dello sguardo» di Robbe-Gril- detersivo, che le corro-
let e compagni. Del resto, egli dichia- devano, ne rendevano
rava un padrino di tutto rispetto nella smunte le trame, tutta
persona del principe degli sperimen- pelle e nervature,nean-
talisti del Novecento, Joyce, ripreso che un po' di grasso.
nel primo gradino attestato dai rac-
conti «fatti di niente» dei Dubliners. A pag. III un ritratto
Quindi, un buon avvio. Ma, se venia- critico di Lorenzo Mondo
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Agenda Tuttolibri
SABATO 20 GENNAIO 2007
II LA STAMPA

SCRIVERE A LA RUPE
LA POSTA DI CARLO FRUTTERO Carlo Fruttero, Tuttolibri-La Stampa, via Marenco 32, 10126 Torino cf@fruttero.net
TURPEA
I vicini vare alla scoperta del colpevole, riscatta in qualche modo anche il LUCIO
salta praticamente mai fuori. CALPURNIO BESTIA
Grazie da B. Losano (Cremona) ciò che gli succede dopo (se sarà o perdonato. Mentre nella squallida
no perdonato dalle vittime) porte- realtà della nostra vita i colpevoli
DOVE SEI
di casa Il giallo rebbe soltanto a una deviazione in
territori fastidiosamente incon-
grui. Altrimenti uno si rivolge a
nemmeno sembrano valere il per-
dono, ne sono quasi sempre al di
sotto, meri, casuali strumenti del- FINITA
Gentile signor Fruttero, in questi
giorni anch'io, come molti italiani,
mi sto chiedendo se sarei capace di
non perdona Dostojevski, si rivolge a Manzoni,
sommo esperto, lui sì, di perdoni,
col cardinale Federico che perdo-
le circostanze. Il perdono a me
sembra piuttosto un prezioso stru-
mento di sopravvivenza, riesce a
AGOTA?
perdonare i miei vicini di casa (per Gentile lettore, lei fa bene a scusar- na l'Innominato, frà Cristoforo strapparti dal cranio quel chiodo

P
carità, bravissime persone) qualora si, io non sono un "esperto" di che viene perdonato dalla famiglia velenoso che giorno per giorno di- er Agota Kristof è
sterminassero la mia famiglia. Ma a niente, nemmeno di "gialli". Mi è del gentiluomo da lui ucciso in strugge te mentre l'altro se la go- una trilogia anche
lei chiedo, da esperto giallista solo capitato e mi capita di legger- duello, e Renzo che un po' tirato de in qualche blanda comunità ria- la vita. Parte pri-
(scusi la parola) come mai nei ne un bel po' ed effettivamente per la collottola perdona don Ro- bilitativa (o magari alla sua nuova ma: scrive tre brevi
romanzi e film polizieschi, che pure non ricordo grandi perdoni in quel drigo. Ma qui e in tanti altri luoghi scrivania di vice capo, quel viscido romanzi, uno la
si svolgono attorno a stragi ramo. Ma è facile capire perché: il "alti" della letteratura, il perdono arrivista pugnalatore). prosecuzione dell'altro. In Ita-
terribili, il tema del perdono non meccanismo ha l'unico fine di arri- è gesto solenne, gesto nobile, che Carlo Fruttero lia li pubblica Guanda. Certe
domenica mattina, capita an-
cora di trovarli sulle banca-
relle in piazza, ingrigiti. Chi
li comprò o li ebbe in regalo,
se ne disfò. Comunque vendet-
tero pochissimo. Si chiamava-
PROSSIMAMENTE no «Il grande quaderno»,
«La prova» e «La terza men-

I
l 30 gennaio, all’Istituto IL MONDO ARABO tre La vita offesa è citata da zogna». Se, attratti dalla co-

A TEL AVIV
Italiano di Cultura di Tel I saggi del penultimo libro ci Alessandro Portelli nel suo sag- pertina o dal titolo, aveste let-
Aviv, sarà presentata, per conducono anch’essi a un capi- gio sulle fonti orali dell’Olocau- to il secondo o il terzo senza
la Giornata della Memo- tolo cruciale su «Le reazioni al- sto, viene invece tralasciato tut- aver letto il primo, non ci
ria, la Storia della Shoah l’Olocausto nel Medio Oriente to il resto della ventennale ope- avreste capito nulla. Il primo

LA STORIA
edita dalla Utet. A illustrare Arabo». Il ciclo si chiude al V razione. Un «sorvolo» che sor- è l'unico che sta in piedi da so-
un’impresa che potrebbe esse- volume con oltre 600 pagine di prende, da parte di un editore lo, questo era il problema.
re un unicum mondiale «per documenti. Per l’edizione inte- di livello internazionale ma pur Parte seconda: Einaudi ha
estensione ed entità», come grale della Storia (presente an- sempre radicato a Torino. l'idea. Riunisce i romanzi in

DELLA SHOAH
sottolinea Enrico Cravetto di- che in una versione in due soli un unico volume (è il 1998) e
rettore editoriale delle Grandi volumi) la Utet sta già appron- MILENA E «LE MONDE» gli assegna un nuovo titolo:
Opere Utet, vi saranno l’ad tando la terza tiratura. E ciò Non accade spesso che il sup- «La trilogia della città di K».
della editrice torinese Sergio che più conforta - afferma Cra- plemento letterario del quoti- E' come se il puzzle si fosse
Colleoni e due dei curatori, vetto - sono le richieste «che ci diano parigino dedichi tre co- composto. Agota Kristof non
Marcello Flores e Simon Levis arrivano diffusamente anche lonne ad un romanzo italiano e è più soltanto lo strano nome.
Sullam. da privati». MIRELLA per di più ad una autrice, Mile- La sottomarca di Agatha
APPIOTTI na Agus, da poco conosciuta in Christie, come le Tiberlans o
MONUMENTALE UN’OMISSIONE Italia e sconosciuta sinora al- le giacche Armadi. La «Trilo-
Già richiesta all’estero: oltre In un’opera così complessa, l’estero. E’ un grande piacere gia» è l'evento dell'anno e se-
Il 30 gennaio sarà presentata l’opera Utet: 5 volumi,
4000 pagine in 5 volumi più quasi inevitabili le lacune. Pur- leggere la recensione di Raffael- condo alcuni del decennio. Le
tre dvd e un cd, notevole appa- troppo in essa ritroviamo solo 3 dvd, un cd, di grande impatto i video dei processi le Rerolle a Mal di pietre («sto- prime cento pagine - corri-
rato iconografico (Contrasto), una esile traccia del grande la- di Norimberga e ad Eichmann, nonché la storia di Moshe ria intrisa di mistero e di passio- spondenti a «Il grande qua-
4 anni di lavoro per una ses- voro compiuto, su questo terre- Beijski, l’uomo che ha fondato il Giardino dei Giusti di Israele ne»), secondo romanzo della derno» - sono fulminanti e di
santina di autori scelti da un no, a Torino, tra gli Anni 80 e il scrittrice sarda dopo l’ottimo bellezza agghiacciante. Parte
comitato scientifico interna- nuovo secolo, da un gruppo di esordio con Mentre dorme il pe- terza: Agota è diventata una
zionale altamente seleziona- valenti studiosi, stimolati e gui- scecane. Entrambi pubblicati da specie di Michael Jackson do-
to, curatela di Marina Catta- dati da Bruno Vasari, supersti- Nottetempo, raffinata e com- po «Thriller»: tutti aspettano
ruzza e Enzo Traverso con te dello sterminio e autore, nel battiva sigla di Ginevra Bompia- il lavoro nuovo. Prima silen-
Flores e Levis Sullam. Di gran- ’45, del racconto della sua terri- ni. zio e ristampe insignificanti
de impatto i video dei processi bile esperienza in «Mauthau- di vecchi scritti. Ora librini a
di Norimberga e ad Eich- sen, bivacco della morte». Vasa- CARTOLINE ILLUSTRATE ripetizione. Nel 2005 escono
mann, ma è soprattutto la ri, al tempo presidente dell’As- Di Attilio Bertolucci. Ciascuna «L'analfabeta» e «La vendet-
scansione dei temi nei vari to- sociazione Nazionale ex Depor- accompagnata da una tavola ta». Da poco è uscito «Dove
mi, tutti accompagnati dal sot- tati di Torino, con la collabora- inedita del pittore William Xer- sei Mathias?», costituito da
totitolo «La crisi dell’Europa, zione dell’Università e il coin- ra, a cura di Gabriella Palli Ba- due racconti. In tutto cin-
lo sterminio degli ebrei e la volgimento fattivo della Regio- roni, editore MUP di Parma. quanta pagine per 8 euro, edi-
memoria del XX secolo», a di- ne (unica in Italia), ha realizza- Sono 13 più 3 pezzi brevi: 34 ri- te da Casagrande. I due rac-
segnare un percorso di ricer- to 20 convegni internazionali e ghe, non una di meno non una conti sono due lunghe (si fa
ca di assoluto interesse. Parti- fatto pubblicare 21 titoli, primo di più, commissionate all’auto- per dire) conversazioni. La
colarmente importante l’av- tra tutti la Vita offesa più volte re di La camera da letto da Enzo prima fra due bambini, la se-
vio dell’opera dedicato alle ori- ristampata da Franco Angeli Golino per la rubrica dell’« conda fra una ragazzina e il
gini e al contesto che ha con- dove Anna Bravo e Daniele Jal- Espresso» «Viaggio a» e uscite suo irraggiungibile e adulto
sentito il prodursi della massi- la hanno scelto brani di inesti- dall’ottobre 1981 all’aprile ’83. amore. Quello che rimane del-
ma tragedia del ’900. «La di- mabile valore civile, morale e Tra Fontanellato e Mantova, la città di K è un po' di ritmo,
struzione degli ebrei» occupa, anche poetico tratti dalla regi- Busseto e Castelveccho, le un po' di secchezza, un po' di
poi, per intero, il secondo volu- strazione, oggi conservata dal Apuane e Marina di Pietrasan- ansia. In più c'è parecchio
me. Mentre nel terzo, la sezio- subalpino Istituto Storico della ta ascoltiamo «una voce cordia- sbrigativo ermetismo che sa
ne intitolata a «La memoria e i Resistenza, delle testimonianze le e comunicativa, dai toni di furbino. In meno c'è tutto il
suoi conflitti» tocca il nervo di tutti (alcune centinaia) gli al- smorzati, con qualche punta ar- resto.
scoperto dei negazionismi. lora superstiti piemontesi. Men- guta o dissonanza...».

BLOC NOTES
LETTERA direttamente la gestione. La CESARE PAVESE GIACOMO DEBENEDETTI
Scheiwiller scadenza era prevista quattro
anni fa ed è stata semplicemente
La tesi Il critico
e L’Impresa rispettata. Voglio solo aggiungere e il professore e la sua scuola
che la testata, sospesa dal Sole 24
= Leggo l’articolo di Mirella Ore nel 1998, è stata da noi = Federico Olivero, professore = «L’Università di
Appiotti su Libri Scheiwiller. Per rilanciata con eccellenti risultati in di letteratura inglese alla Facoltà Debenedetti: il critico e la sua
quanto riguarda L'Impresa, la termini economici, diffusionali e di di Lettere e Filosofia scuola quarant’anni dpo» è il
frase non è priva di ambiguità, autorevolezza". dell’Università di Torino dal 1932 tema del convegno sul critico
per cui chiedo di pubblicare la Francesco Bogliari all’immediato dopoguerra, era un letterario (fra i maggiori del
seguente precisazione: Amministratore delegato Libri singolare personaggio. Parlava un Novecento) nato nel 1901,
«C'è una frase relativa alla Scheiwiller Periodici Direttore de impeccabile inglese con accento scomparso il 20 gennaio 1967.
testata L'Impresa che rischia di «L'Impresa» 2003-2006 piemontese; spesso ricorreva al devota; inoltre, detestava il Ara Pacis, 22 e 23 gennaio, a cura Contorbia («Debenedetti e
creare un malinteso. Si parla Sono lieta di poter ritornare su vernacolo a lezione. Ricordo che modernismo e ogni forma di di Giulio Ferroni e John Butcher. Montale»), Jacqueline Risset
infatti di "ritiro da parte del Sole «L’Impresa», la storica rivista di una volta, parlando del figlio di letteratura sperimentale. Stentai Relazioni, fra gli altri, di Giulio («”Quella cometa dalla lunga
24 Ore della storica rivista di management che, fondata del Oliver Cromwell, lo definì «n’ a laurearmi con una tesi su T.S. Ferroni, Raffaele La Capria chioma”: Debendetti lettore di
management L'Impresa". Non si 1959 dal prof. F.M. Pacces Ferrer badòla» (un fessacchiotto). Si Eliot, e mi accordò soltanto il («Ricordo di Giacomo Proust»). Le principali opere di
tratta di "ritiro", sostantivo che dell’Università di Torino, grande laureò con lui - tesi su Conrad - voto di media. Whitman non Debenedetti»), Walter Pedullà Giacomo Debenedetti sono nel
può prestarsi a fraintendimenti, rilevanza ha avuto nel mondo Italo Calvino e modestamente, il poteva che orripilarlo da ogni («La lezione di Giacomo catalogo Garzanti, da «Il romanzo
ma di fine contratto. Tra gennaio economico italiano. Quanto al sottoscritto. Olivero, che si punto di vista e un problematico Debenedetti»), Filippo La Porta del Novecento» a «Il
2003 e il dicembre 2006 la termine «ritiro» della testata da rifiutò di discutere la tesi di Pavese insospettirlo. Il rifiuto, («Ultime notizie del perseonaggio uomo», a «Pascoli:
rivista è stata da noi pubblicata parte del suo proprietario allo laurea di Cesare Pavese, che ci appare oggi clamoroso, personaggio-uomo»), Tobia Zevi la rivoluzione inconsapevole». Di
in virtù di un contratto di scadere del contratto con la paradossalmente accettava di trova dunque una spiegazione («Memoria e testimonianza a due recente, per i tipi di Bollati
comodato con Il Sole 24 Ore, che Scheiwiller, esso non mi pare tutto: ricordo una tesi su Cronin lineare e non sollecita alcun generazioni da “16 ottobre Boringhieri, sono apparsi tutti gli
ne ha mantenuto la proprietà e «ambiguo», ma solo rispecchiante in traduzione. Ma era un cattolico dibattito. 1943”»), Giuseppe Leonelli («Il scritti, editi e inediti, del critico
adesso ne riprende un dato di fatto. m.app. di rigida ortodossia e di pratica Claudio Gorlier Pascoli di Debenedetti»), Francon su «Proust»
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Il classico Tuttolibri
SABATO 20 GENNAIO 2007
LA STAMPA III

Triangolo Fra Volterra, Grosseto Il manifesto


del film «La

e Siena «accadono» le sue storie:


ragazza di Bube»,
tratto
dall’omonimo
il bozzettismo si apre alla modernità romanzo di Carlo
Cassola

CASSOLA
Lo girò nel 1963
Luigi Comencini

RINNOVA
IL TOSCANO
REALISMO
MAGICO
LORENZO Non una trama distesa e personag-
MONDO
gi a tutto tondo ma la loro immer-
Bentornato Cassola. Lo sione in un segmento temporale e
scrittore che sembrava confinato ambientale che nel suo asciutto ni-
da tempo in una zona d’ombra, nel tore suggerisce una sorta di reali-
disinteresse della critica e del pub- smo magico (e, stando alla termino-
blico, viene riscoperto e celebrato logia di Cassola, subliminare).
in un Meridiano Mondadori che at- «Magico» nelle parole di Luzi è il
tinge alla parte più significativa triangolo formato da Volterra,
della sua opera. Alba Andreini, Grosseto e Siena in cui «accadono»
l’eccellente curatrice del volume, le sue storie. Ed in effetti il tenace
apre la sua scelta con il breve rac- bozzettismo toscano si apre in lui al-
conto Paura e tristezza, del 1937, e la piena modernità: tenendo conto
la chiude con il romanzo dello stes- dei battistrada Tozzi e Bilenchi, del-
so titolo, uscito nel 1970, segnalan- la lezione sottesa dell’Ermetismo e
do vistosamente un percorso nar- soprattutto delle «epifanie» joycia-
rativo che, con le sue deviazioni e ne. I Dublinesi rappresenteranno
riprese, mantiene una sostanziale per lui un costante punto di riferi-
fedeltà alle origini. Almeno per mento. Dice bene Alba Andreini
quanto riguarda i testi considera- che la sua musa è la semplicità: nel-
ti, senza tenere conto di quelli suc- l’asciuttezza dello stile e nella me-
cessivi, nei quali Carlo Cassola si dietà del linguaggio, nell’umiltà del-
ripete stancamente o, convertito le figure che popolano le sue pagi-
all’ecologismo e al pacifismo mili- ne.
tante, si abbandona a previsioni Romano di nascita, e di famiglia
apocalittiche: calandosi in un alle- borghese, Cassola si mostra più sen-
gorico mondo animale e tentando sibile alle origini maremmane della
perfino il romanzo storico. madre, e si ritaglia un mondo ideale
Un comportamento che nasce- in cui, sullo sfondo di un paesaggio
va, come sempre in lui, da genero- circoscritto da pochi toponimi ri- prio per una aderenza ai suoi motivi
si impulsi ma finiva col tradire il correnti, si muovono contadini, bo- originari, appena intormentita dal-
senso più vero della sua scrittura. scaioli, carbonai, alabastrai (e per- l’eco di tempi furiosi. Ad onta del IL LIBRO AL CINEMA
E rappresentava forse - nella buli- sonaggi femminili, che sembrano travolgente successo della Ragazza
mia dei titoli e nella voce sonora dotati di una naturale vividezza). di Bube, rischiando di compiere una NEL ’63 BUBE
del pamphlettista - una risposta In questa direzione, il racconto scelta autopunitiva, Cassola tende
rancorosa alla disaffezione di un Il taglio del bosco risulta il suo capo- tuttavia a rimuovere, insieme a E LA VISITA
pubblico che pure gli aveva decre- lavoro. La storia di Giacomo, che quello, i suoi romanzi «impegnati».
tato uno straordinario successo. cerca di reagire alla perdita della Che pure non hanno nessun rappor- Il film tratto dal romanzo
La chiusura segnata dall’anno moglie stremandosi nel lavoro, con- to con il detestato neorealismo e so- «La ragazza di Bube», che avrà un
1970 ha dunque il valore di una op- fortandosi nell’abbraccio della natu- no semplicemente l’espressione di grande successo, fu girato nel 1963,
zione critica da parte della cura- ra e nella rude solidarietà con i com- una risentita coscienza morale. per la regia di Luigi Comencini.
trice che non si può fare a meno di pagni, colpisce per una essenzialità Adesso vuole rifarsi alla purezza Con Claudia Cardinale (che si doppia
condividere. rappresentativa, per una contrazio- delle origini, calarsi nel suo mondo da sola), George Chakiris, Marc
Per il resto, suona ormai remo- ne dei sentimenti appena addolcita di gesti e sentimenti elementari, Michel, Dany Paris e Monique Vita.
to, e improponibile, il verdetto del- da un velo di malinconia esistenzia- protetti da ogni incrostazione intel- Fotografia di Gianni Di Venanzo.
la Neoavanguardia che faceva di le. lettuale o supremazia tematica. «La Un altro film ispirato alla narrativa
lui (e dell’amico Bassani) un idolo Cassola non può fare a meno di vita - mi confidò in una intervista - è CARLO CASSOLA di Carlo Cassola - il suo filone
pagare il suo debito con la Storia. Romanzi e racconti migliore, quello dei racconti - è
Lontano sia dal romanzo Lo fa con I vecchi compagni (qui ac-
colto a esemplificare i vari racconti
«La vita - dirà - è più ricca MONDADORI
«La visita», anch’esso realizzato
nel 1963, per la regia di Antonio
naturalistico che sulle arrischiate trame cospirative e misteriosa dell’arte, pp. 2000, €55
Pietrangeli, sceneggiatura dello
dal romanzo ideologico: contro la dittatura) ma soprattutto inesauribile: l’arte Il Meridiano dedicato a Carlo Cassola
si apre con il racconto «Paura e
stesso Pietrangeli, di Ettore Scola e
con Fausto e Anna, che di questa di Ruggero Maccari.
intende captare compromissione con i grandi eventi paradossalmente non è stata tristezza» del 1937e si chiude con Formano il cast: Sandra Milo (che
i ritmi segreti dell’esistenza è il risultato più alto. Cassola è sta- che un commento alla vita» l’omonimo romanzo del 1970. Nel Pietrangeli aveva lanciato
to partigiano e presta all’alter ego volume si alternano racconti brevi in «Lo scapolo»), François Périer,
polemico, proclamandolo una «no- Fausto, insieme alle sue più limpide più ricca e misteriosa dell’arte, im- (come, appunto, «Paura e tristezza»), Mario Adorf, Didi Perego,
vella Liala». Sia pure che il Grup- motivazioni di ribelle, l’orrore per il prevedibile e inesauribile. E si può raccolte di racconti («La visita»: Gastone Moschin.
po ’63 guardasse soprattutto a La sangue inutilmente versato (anche dire paradossalmente che l’arte l’esordio dello scrittore, risalente al
ragazza di Bube, che sembrava of- quando a macchiarsene sia la sua non è stata finora che un commento 1942, nitido l’influsso dei «Dubliners»
frire più libero spazio all’espres- stessa parte), la smarrita constata- alla vita». Scrive allora Un cuore ari- di Joyce), racconti lunghi («Le
sione dei sentimenti, ma ben altro zione sui pacifici che diventano vio- do, Il cacciatore, Paura e tristezza, amiche» e «Il taglio del bosco») e LA CURATRICE
riguardo meritava uno scrittore lenti. Fu accusato per questo, in sviluppando i germi degli antichi romanzi («Fausto e Anna», «La
che aveva ottenuto il più schietto analogia a ciò che accadde a Beppe racconti che conserverebbero, in- ragazza di Bube», «Un cuore arido», Alba Andreini, curatrice del Meridiano
consenso da parte di un Montale e Fenoglio, di «lesa Resistenza», e ne tatta, la possibilità del romanzo. E’ «Il cacciatore», «Paura e tristezza»). dedicato a Carlo Cassola, di origine
di un Luzi (non a caso tra i suoi restò a lungo amareggiato. (Fino an- la sua nuova ambizione, nascono di «La chiusura segnata dall’anno 1970 - toscana, è ordinario di Letteratura
estimatori figurano i poeti) e che cora alla Ragazza di Bube, dove rac- qui i suoi libri più folti che, pur con- come osserva Lorenzo Mondo - ha il italiana contemporanea alla Facoltà di
si era foggiato un suo personale conterà l’espiazione, nutrita dal- tenendo pagine assai notevoli, sem- valore di una opzione critica da parte Lettere e Filosofia dell’Università di
sperimentalismo. l’amore di una donna, da parte di un brano diluire la sua ispirazione, della curatrice che non si può fare a Torino. Si è occupata, tra l’altro, di Elio
Fin dalle prime prove, di poche ex partigiano incarcerato per omici- compromettere il senso della sua meno di condividere». Dopo Vittorini, Carlo Emilio Gadda, Elsa
pagine, Carlo Cassola vuole tener- dio). Ma in Fausto e Anna la paren- poetica. Il Cassola più sicuro, con quell’anno, «Cassola, convertito Morante e Eugenio Montale. E’ da
si lontano sia dal romanzo natura- tesi resistenziale viene contornata l’eccezione di Fausto e Anna, resta all’ecologismo e al pacifismo poco uscito, sempre a sua cura, il
listico che dal romanzo ideologico, e come risucchiata dal consueto stu- quello dei racconti brevi e lunghi militante, si abbandona a previsioni volume «Una Mole di parole», otto
intende captare piuttosto i ritmi pore di fronte alla vita, dall’adesio- che, approfittando dell’ultima rico- apocalittiche: calandosi in un passeggiate nella Torino degli
segreti dell’esistenza, restituirla ne ai suoi valori perenni. A rilegger- gnizione offerta dal Meridiano, pos- allegorico mondo animale e tentando scrittori, per i tipi di Celid
nel suo lento, sorgivo fluire, co- lo, il romanzo finisce per apparire il siamo leggere con rinnovata ammi- perfino il romanzo storico». (pp. 223, €20).
gliendone i montaliani «barlumi». più rappresentativo di Cassola, pro- razione.
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Narrativa italiana Tuttolibri


SABATO 20 GENNAIO 2007
IV LA STAMPA

«Un'estate
decisiva, come
le, come quella di non aver
chiuso il gas o la porta, di aver Pesca in acque dolci Lungo CAPE TOWN
tutti ne dimenticato il passaporto a ca-
abbiamo sa prima di un viaggio in terre il torrente il crepuscolo d’un uomo IL FUOCO
avute», lontane?

LA VITA CHE NON


la stagione E poi Enrico è anche vitti-
che impronta ma di un'altra paura che lo
il romanzo
di Carra
avvelena: quella che un solo
errore possa essergli fatale,
SI SPEGNE

IN FONDO
possa costargli il lavoro, co-
stringendolo a ricominciare
tutto da capo.
Nell'insieme, il romanzo di

ALLA TROTA
Leopoldo Carra non presenta
eventi particolari, come è di-
chiarato in copertina: «Una
storia dove nulla è speciale,
ma tutto è straordinario. Un'
estate decisiva, come tutti ne
abbiamo avute». Cose ordina-
rie, insomma, eppure decisive La vita che rimane sospesa e
Carra Nell’«Estate che muore» per qualcuno. Qui per Enrico,
per la sua crescita, per il suo
ha uno scarto proprio nel pieno
del suo scorrere tranquilla e sere-
diventare adulto. Quasi un ro- na è un tratto - un destino - che
le ossessioni di un giovane laureato p Bianca Garavelli
manzo di formazione, L'estate accomuna anche gli altri prota- p AMORE A CAPE TOWN
che muore, anche attraverso gli gonisti dei racconti del libro di p AVAGLIANO

I RUBINETTI
intoppi della relazione del pro- Piero Rinaldi, che prende il titolo p pp. 145, €12
p ROMANZO
tagonista con la sua Isabella. proprio dal vivido racconto della
Con il vantaggio di alcune si- discesa lungo il torrente, Pesca in
tuazioni, o episodi, di viva e acque dolci.

ALLAGANO
molto agevole lettura. Come A dispetto della perizia pisca-
quando il dott. Granito chiede toria mostrata nel racconto Ri-
a Enrico di restare a cena da naldi non è un pescatore. Per l'oc- BRUNO
QUARANTA
lui, aprendogli sereno la sua Piero Rinaldi casione però ha intervistato alcu-

GLI AMORI
p
umanità. Come nella descrizio- p PESCA IN ACQUE DOLCI ni membri del circuito italiano Forse è la scrittura il
ne della partita a calcio balilla, p SIRONI della pesca sportiva con quella petalo pregiato di Amore a Ca-
tra colpi di taglio e gol del por- p pp. 137, € 13,50 scrupolosità che spesso si confà pe Town, un viaggio geografi-
p RACCONTI
tiere. E come nelle lezioni del allo scrittore padrone dei suoi co, sì, ma soprattutto interio-
corso di ballo, per le quali il mezzi, e che ritroviamo anche ne- re, là dove si annida la donna,
protagonista non mostra una gli altri racconti. lei mistero senza fine. Ad archi-
particolare attitudine o un par- Stanno tutti su un confine i tettarlo (a soffrirlo, ma lucida-
descritta, plausibilissima e ticolare interesse, anche se protagonisti di questi racconti - mente, modellandolo con paro-
tutt'altro che granitica, nella non si tira indietro quando Isa- ENRICO rappresentanti operai padri inge- le asciutte, lievi, malinconica-
ROSSI
sua semplice nobiltà di modi. bella, in discoteca, lo fa ballare gneri amanti - persone come tan- mente ironiche) è Bianca Gara-
Enrico, il protagonista, appare più a lungo di quel che vorreb- Scendendo al mattino te che a un certo punto, volenti o velli. Insegnante fra Milano e
all'interno di un gruppo di ami- be, e lui si fa coinvolgere, tra lungo il torrente, Salvatore Gat- nolenti, si ritrovano davanti a un Vigevano, dantista (il commen-
ci di cui l'autore registra le l'altro, in una scena di gelosia tico aveva incontrato le trote e fatto, un avvenimento, un ogget- to alla Commedia per Bompia-
chiacchiere e i piccoli affari, con inizio di rissa e relativo ne aveva pescate un paio a mi- to, una parola (il Tavolinetto dell' ni), un’escursione nel thrilling
aprendo sulla realtà di un mon- sangue. Adorabilmente goffo, sura. Col passar delle ore erano emblematico racconto), un qual- esoterico (Il passo della dea,
do giovanile d'oggi, tra l'inge- potremmo dire. Ma sempre arrivati anche i barbi, pesci più cosa insomma che li porta in una Passigli).
nuo e l'ozioso. Il personaggio orientato verso la sostanza del- «muscolosi», lottatori, e poi sa- terra di nessuno, sospesi tra quel Da Itaca, la privata terra
femminile più importante è le cose, e poco propenso a im- rebbe stata la volta di cavedani che è sempre stato e quel che lombarda, affidandosi alla
Isabella, di cui Enrico si inna- carpe e forse anche qualche an- Grande Anima del Viaggio,

p Leopoldo Carra
mora, ricambiato, ma dentro
una storia complicata dai pro-
Chiacchiere e piccoli guilla, giù verso il mare. Era la
«sua maratona di pesca» che
I personaggi di Piero una donna di mezza età che sa
essere bella raggiunge un’ami-
p L'ESTATE MUORE blemi familiari della ragazza. affari, un certo anche per quell'anno l'aveva Rinaldi, volenti ca in Sudafrica. Un po’ Thelma
p
p
PONTE ALLE GRAZIE
pp.224, €14
E da quelli di Enrico. Sì, per- mondo giovanile portato al solito posto, dove o nolenti, ad ora incerta un po’ Louise, un po’ festa mo-
ché il protagonista è un tipo avrebbe piantato la tenda per bile un po’ Lost in translation,
p ROMANZO
quieto e scrupoloso, che si de- d’oggi, sospeso quei due giorni all'anno che era- saranno catapultati inseguendo «il miraggio della
dica al suo lavoro con speran- tra l’ingenuo e l’ozioso no «l'unica cosa veramente sua in una terra di nessuno soluzione straniera».
za e precisione estrema, ma che aveva conservato». E sarà Estate, coloratissimi shops,
che è spesso tormentato da mergersi nel frivolo in cui la proprio in questo punto fermo non si sa ancora cosa potrà esse- coffee bars, restaurant e big et-
piccole ossessioni noiosissime, compagnia e le sue abitudini di una vita, che la vita stessa si re, ma di sicuro sarà diverso da nic markets, sabbia bianca, lu-
MAURIZIO che gli guastano la pace e l'ar- potrebbero assorbirlo. incepperà ingarbugliandosi nei prima. ci stroboscopiche, «la forza an-
CUCCHI
monia delle ore migliori. Per Leopoldo Carra non strizza pensieri di un'esistenza così Rinaldi si intrufola nelle pie- cora infantile di un popolo che
Un'opera prima sot- esempio se ne va con Isabella a l'occhio a nessun tipo di letto- tranquilla e appagante da smar- ghe della vita e ne scruta gli inter- sta costruendo la propria sto-
tilmente inquieta eppure cor- trascorrere qualche giorno re, non cerca situazioni accat- rirsi nei meandri del tempo che stizi usando stili e registri diver- ria». Ma non sarà un viso deli-
diale, affabile. Un romanzo d'amore, e ci riesce, ci riesco- tivanti, non usa un linguaggio passa senza un perché definito. si: ci sono racconti brevi e più lun- cato come una porcellana nera
venato da una malinconia no entrambi. Solo che lui, a un e uno stile ammiccanti. Pre- Quel mondo che fino ad allora ghi, l'inizio de «La scarpa rossa» a ipnotizzare la turista. Bensì
dolce. Leopoldo Carra, qua- certo punto, è afferrato dal ti- senta dialoghi efficaci, si pro- appariva ed era sempre stato potrebbe essere quello di un poe- un ibrido «fra un lord inglese,
rantaquattro anni, esordisce more insinuante di essere usci- pone in una scrittura equilibra- piacevole e rassicurante, perde ma in versi, e ci sono perfino un un viveur francese, e natural-
raccontando di un personag- to di casa senza chiudere un ta ed elegante, scorrevole e di senso e si dissolve nell'inco- monologo e un pezzo a due voci mente un rappresentante di
gio sensibile e delicato, un rubinetto dell'acqua. E dun- trasparente, felicemente nor- gnito di fatti o punti di vista scritti come drammi teatrali. Ar- quell’indefinibile genia che è la
giovane neolaureato che sta que è afflitto dall'idea dell'alla- male. E' un autore nuovo che nuovi. Era passato tutto, feste riva in fretta la fine di questo li- sudafricanità bianca».
cercando di lavorare come gamento, del suo appartamen- si muove con sicurezza, per- amori figli, era passata tutta la bro, che proprio nel suo dipinge- Riavvolgerà il gomitolo, la
redattore editoriale, occu- to e dell'intero stabile, dell'ar- ché colto e maturo, sorretto vita; e intanto era arrivata se- re l'indefinitezza lascia un senso fascinosa signora, tornerà a
pandosi di un libro che lo rivo dei pompieri in sua assen- dal buon gusto, dall'onestà del- ra. Ci sarebbe stata anche sta- di compiuto, accompagnato dal- casa, certa che l’ultimo incon-
mette in contatto con un an- za. Drammi psicologici soppor- la scrittura e dalla semplice ve- volta l'amata moglie ad aspet- la sensazione che forse l'essenzia- tro ancora l’aspetta. Ma non
ziano signore, il dottor Grani- tabili, in fondo. Chi non è stato rità delle figure e del mondo tarlo, vicino al ponte in fondo al le della vita è quello che ci accade con l’«ibrido». Com’è ribaldo
to, una figura piacevole e ben vittima di qualche paura simi- che ci rappresenta. fiume, come tutte le altre volte? mentre la viviamo. il cuore...

L’amore buono J’accuse che nulla tamenti altrui i suoi stessi sieri (più o meno retorici), sazione, le canzoni, la ritmica,
GIOVANNI
TESIO
comportamenti, attraverso i che quando ci sono procedo- la mimica, la clownerie. Ci so-
Dopo Pinocchio nero, pensieri altrui i suoi stessi no da quella che viene chiama- no momenti di struggente bel-
concede alla predicazione virtuosa la cronaca dello spettacolo al- pensieri. ta «dialettica di nutrimento», lezza come quelli della Rift
lestito con i ragazzi di strada Un io che dietro la dura in cui si insinuano tuttavia Valley, dove si percepisce la

CUORE D’AFRICA di Nairobi, ecco L'amore buo-


no appena pubblicato da Riz-
zoli, la cronaca di un altro
scorza di un fare che esclude
ogni sentimentalismo sa met-
tersi in gioco, sa cedere al ca-
formidabili dubbi di fondo.
Qui si lavora su materiale dif-
ficile e l'impresa procede tra
presenza sovrumana e stra-
niera della natura. Ma c'è an-
che l'orrore che sta all'origine

TRA EUFORIA spettacolo che Marco Baliani


ha preparato in parte con gli
stessi ragazzi, in parte con al-
lore degli affetti, e persino
piangere senza vergogna su
di sé e su un mondo «perduto,
grandi difficoltà, molte delle
quali legate a pregiudizi, abi-
tudini mentali, resistenze an-
del campo di Gulu, nel Nord
dell'Uganda, dove vengono ac-
colti gli ex ragazzi guerriglie-

E INFINITE PIAGHE tri, nella stessa Africa marto-


riata dalle malattie, dalla pro-
miscuità, dal degrado. Un li-
avvilito, umiliato fin nella car-
ne, nei corpi, nelle cose più
semplici». Non senza tenere
nidate in una «mentalità».
I personaggi sono molti.
Con l'io che si rappresenta
ri. Ci sono i momenti dell'im-
potenza e del panico, e ci sono
quelli della gioia e persino
bro-diario, un libro-verità, un costantemente d'occhio lo svi- raccontando i movimenti del dell'euforia.
libro-racconto che cerca di di- luppo dell'impresa, da cui vie- suo percorso non sempre ret- Attraverso la sua impresa
re sull'Africa tutto ciò che ne il senso di un teatro capace tilineo, c'è il figlio Mirto, c'è Baliani racconta la crescita di
p Marco Baliani nessuna guida turistica dirà di straniare, di spiazzare, e se Kuki Gallmann, una donna un gruppo, l'urgenza e la pas-
p L’AMORE BUONO mai, nessuno sguardo corrivo la parola non fosse troppo ar- fuori del comune che molto sione del fare, il sogno di una
p RIZZOLI potrà mai riportare. dita o troppo compromessa, ha da insegnare senza darlo a trasformazione e di una rina-
p pp. 222, €14,50 L'Africa, il teatro, l'io che anche di redimere. Un modo vedere. Ci sono i ragazzi coin- scita. Profondamente calata
p ROMANZO
narra sono i tre fili lungo i per cercare e per sperimenta- volti nel progetto dello spetta- nella coscienza del reale, la
quali il libro si muove. L'Afri- re nuove vie al senso stesso colo: Nancy, la ragazza che storia del mondo-condom che
ca afflitta dall'Aids, lo spetta- che il teatro porta con sé. non demorde, Kajohn, lo spi- i ragazzi allestiscono diventa
colo che Baliani cerca di met- Non un romanzo d'inven- lungone capobanda, John Mu- la storia di tutte le storie. Una
tere insieme su questa piaga zione, dunque, ma un'aspra thama, Commando, John K., difficile scommessa. Una fan-
tremenda, dietro cui si muo- requisitoria che poco o nulla George, Jango, Joseph, Mi- tastica avventura che con-
vono pregiudizi atavici, e su cede per altro alla predicazio- chael, Daniel, James, Evans, giunge i corpi al cuore, l'etica
tutto un io interrogante che ne virtuosa. Una requisitoria che si misurano con le discus- al dono, la follia all'«amore
indaga attraverso i compor- di cose e di azioni, non di pen- sioni preliminari, l'improvvi- buono» di cui il titolo parla.
W

Il personaggio Tuttolibri
SABATO 20 GENNAIO 2007
LA STAMPA V

convinto di rappresentare e difendere è


innanzitutto un omaggio alla memoria
delle tradizioni familiari risalenti ai fa- IL LIBRO
sti del Kaiser, mentre il percorso sulle
piste sanguinose della guerra lascia in-
dietro gradualmente le illusioni, unita-
mente alla fede religiosa di un uomo che
ha visto morire la sua generazione nella
indifferente vastità della steppa russa.
Non c'è consequenzialità anagrafi-
ca negli episodi della saga ideata da
Ben Pastor, ma la Storia è il territorio
delle sorprese e dei sussulti, e Martin
Bora una figura complessa e idealmen-
te pura, tradita dalla fiducia in un fana-
tismo politico e sociale destinato a nau-
fragare nel delirio. Bora è un personag-
gio che cambia in funzione di una gra- BEN PASTOR
duale presa di coscienza etica in cui l'uf- La Venere di Salò
ficiale continua a rivestire il suo ruolo HOBBY & WORK
predeterminato, mentre l'uomo si ac- pp. 362, €18
cartoccia lentamente sotto le grandina-
te della realtà, e il senso estremo dell' Ben Pastor è una scrittrice severa e
onore diventa un alibi per condurre se malinconica, professorale nella
stesso fuori dall'orrore. precisione quasi filigranata del
Ben Pastor è una scrittrice severa e dettaglio storico, ma ricca di
malinconica, professorale nella preci- un'inventiva che sa cogliere l'aspetto
sione quasi filigranata del dettaglio sto- romanzesco della quotidianità in uno
rico, ma ricca di un'inventiva che sa co- scenario che non è solo rievocazione,
gliere l'aspetto romanzesco della quoti- ma ri-creazione di un disagio epocale.
dianità in uno scenario che non è solo ri- Figlia di italiani, laureata a Roma e
evocazione, ma ri-creazione di un disa- trasferitasi negli Stati Uniti, ha
gio epocale. Figlia di italiani, laureata a insegnato Scienze Sociali presso il
Roma e trasferitasi negli Stati Uniti, ha Vermont College della Union
Una scena di «Salò o le 120 giornate di Sodoma», il film realizzato da Pier Paolo Pasolini nel 1975 insegnato Scienze Sociali presso il Ver- University. Scrive in inglese ma
mont College della Union University, possiede una padronanza della lingua
ma trascorre ormai parecchi mesi all' italiana che metterebbe all'angolo

Ben Pastor Si spegne la follia nazista: la scrittrice anno nei tepori inquinati della capitale.
Scrive in inglese ma possiede una pa-
qualunque giovane laureato di belle
speranze e cultura da dopolavoro.
dronanza della lingua italiana che met-
di origine italiana segue con umana generosità terebbe all'angolo qualunque nostro
giovane laureato di belle speranze e cul-
il giovane ufficiale della Wehrmacht a Salò 1944 tura da dopolavoro. Il progetto roman-
zesco del ciclo di Martin Bora assume
piazza tra le montagne d'Abruzzo ed è
stato impegnato nella soluzione intrica-
una funzione di passaggio di consegne ta di un triplice omicidio nella Roma

MARTIN BORA
della Storia senza infingimenti e senza 1944 di Kaputt mundi, in cui la strage del-
retorica, in cui, a ogni puntata, il senso le Fosse Ardeatine è rivisitata coi toni
del dovere del protagonista entra in straordinari, dolorosamente allegorici,
conflitto con le aperte contraddizioni di di una tragedia dantesca.
un superiore decisionismo politico e mi- Bora è ormai inviso ai suoi superiori,

UN UOMO SOLO
litare sempre più feroce e assoluto. In pedinato dalla Gestapo, in questo nuovo
questa dinamica metaforica Ben Pa- capitolo della sua faticosa epopea, La
stor regge le fila di una tragedia in cui Venere di Salò: sulle rive del lago di Gar-
Martin Bora è chiamato a confrontarsi da si gioca forse una delle ultime partite
ogni volta come investigatore per risol- per il colonnello della «Wehrmacht», al-

NELLA TRAGEDIA
vere casi delittuosi. Sì, perché al di là di le prese con alcuni omicidi di donne bel-
tutto, i romanzi della Pastor continua- lissime e la ricerca - anch'essa emblema-
no a venire etichettati piuttosto ridutti- tica - del dipinto di Tiziano sottratto dal-
vamente - o selettivamente - come «mi- le sale di una villa.
stery», dimenticando quindi a priori la La capacità di coniugare il ritmo
dimensione quasi hemingwayana del lo- umano ed epocale alla ricerca quasi ca-
ro tracciato narrativo. In una recente suale di un colpevole, costituisce la vera
intervista l'autrice ha affermato che responsabilità narrativa non ancora ab-
SERGIO zionalisti della guerra civile spagnola che una mano in un attentato a Verona, per Martin Bora - e per lei - la risoluzio- bastanza riconosciuta di questa scrittri-
PENT
nel 1937, capitano in bilico tra eroismo e il giorno successivo al fatidico 8 settem- ne di un crimine non è la compiaciuta ce che ha avuto il coraggio di scegliere
Il passo della tragedia traccia sacralità in una gelida Cracovia del '39 bre 1943. soluzione di un puzzle, ma una sorta di un protagonista idealmente «da odia-
l'odissea di un uomo nobilmente solo invasa dalle truppe hitleriane, colonnel- La generosità semplicemente uma- simbologia della morte violenta in cui è re», trasformandolo gradualmente in
nella devastante banalità della guerra. lo sulla via dell'esilio da sconfitta in una na con cui Ben Pastor segue la sua crea- importante trovare il colpevole di una una vittima magari non pentita, ma avvi-
Martin Bora è un personaggio epico Salò del 1944 in cui i ruoli della Storia tura in un'Europa sulla quale si spengo- morte metonimica che rappresenta, in lita, dalla routine dolorosa della guerra.
perché quotidiano, esemplare perché sono ormai stati tutti interpretati. Ma no le luci della follia nazista, è diventata qualche modo, la temporanea consola- Ed è proprio questa grandezza di inten-
credibile, emblematico perché si porta dalle «sierras» d'Aragona all'inverno in pochi anni un'epopea in grado di far zione per i milioni di vite perdute nel ti, ispirazioni e risultati che suscita am-
addosso il lamento collettivo e le grida sul lago di Garda è sfumata una giovi- riflettere sui dilemmi e sulle illusorie conflitto bellico. mirazione nella «recherche» ormai pon-
di morte di un'epoca gravida di illusio- nezza, c'è stata la delirante campagna velleità di trionfo politico di un'epoca E così Bora ha seguito le ipotetiche derosa di Ben Pastor, in cui il tracciato
ni, tormenti e massacri. Ci siamo abi- di Russia, si sono persi per strada amici determinante. Ben Pastor è una storica tracce spagnole dell'omicidio di Federi- di un'identità umana diventa il metro di
tuati a rincorrerlo sui fronti dei conflitti e compagni del caso, mentre una mo- della memoria in grado di penetrare a co García Lorca in La canzone del Cava- confronto di un periodo storico che pos-
bellici, questo giovane ufficiale della glie splendida e altera - Dikta - è diven- fondo nelle pieghe più oscure delle con- liere, ha risolto il caso in odore di santità siamo sempre rivisitare, discutere e tal-
«Wehrmacht» protagonista di una sa- tata una penitenza da scontare nel ri- flittualità intellettuali del suo personag- della morte di una suora polacca in Lu- volta ridisegnare mettendo di fronte vit-
ga storico-evocativa generosamente cordo e nel rancore. Ha perso anche gio, un tedesco di nobili origini, con un men, ha fiutato le piste che portano al time e giustizieri, ma da cui - a prescin-
lambita dai toni cupi del noir: volonta- qualcosa dei propri miopi ideali di fede bel bagaglio di studi umanistici e musi- delitto di un gerarca fascista in Luna bu- dere da ogni giudizio postumo - l'umani-
rio ventitreenne del «Tercio» tra i na- politica, il colonnello Martin Bora, oltre cali. La Germania che Martin Bora è giarda, ha risolto l'enigma del Morto in tà intera uscì sconfitta e annichilita.

CINEMA FRANCESCO
TROIANO

VITE PARALLELE C’ERA UNA SVOLTA LADRI DI BICICLETTE EDGAR REITZ FANTOZZI
Il cinema Leggere Il neorealismo Il regista L’ultima
a fumetti lo schermo più puro di Heimat maschera
= 1895: l’anno in cui il cinema, = Originale saggio sulla = In un suo saggio, il critico e = Reso famoso dall’imponente = Ultima maschera in ordine di
ad opera dei fratelli Lumière, sceneggiatura, «C’era una svolta» storico del cinema André Bazin trilogia di «Heimat» (1984, 1992, tempo figliata dalla nostra ricca
vide la luce nel tardo dicembre, (Le Mani, pp.160, € 15,00) non ha ebbe a definire «Ladri di biciclette» 2004), Edgar Reitz (1932) è tradizione, quella del «rag. Fantozzi
aveva già registrato in maggio la «la presunzione di insegnare a (1948) «l’espressione più pura del cineasta di eccezionale Ugo» fu pure, all’epoca della sua
nascita del fumetto, sulle pagine scrivere film, ma l’ambizione di neorealismo [...]». Accolta dal complessità e ricchezza. Formatosi genesi, l’incarnazione di un inedito
del «New York World» di Joseph aiutare a leggerli», tra teoria, plauso pressoché unanime degli nei tardi Anni 50 a Monaco, egli fu tipo di comicità, fondata
Pulitzer. Così, le novelle muse del prassi e critica cinematografica. intellettuali (Cesare Pavese indicò tra i 26 firmatari del manifesto di sull’iperbole ed il paradosso, grazie
ventesimo secolo emettevano L’autore, Alessandro Bencivenni, in De Sica il più grande narratore Oberhausen, atto di fondazione del alla quale Villaggio riusciva «a far
nello stesso tempo i primi loro che ha licenziato molte valide nostrano), insignita di importanti Giovane Cinema Tedesco. Autore esplodere il “banale punk
vagiti. La storia di questi cose per il cinema (dagli ultimi riconoscimenti (l’Oscar per il di corti sperimentali e, negli Anni quotidiano” in quadretti di un
rapporti viene narrata ne «Il «Fantozzi» al recente «Le rose del miglior film straniero, nel ‘49), la 70, di film poco noti, Reitz è cattivo gusto iperreale e
cinema dei fumetti» (Gremese, deserto» di Mario Monicelli), pellicola venne fieramente adesso protagonista dell’ottima tragicomico»
pp.190, €25,00) da Roberto insegna pure sceneggiatura avversata da parte dell’opinione monografia di Matteo Galli - (O. Del Buono). Il personaggio del
Chiavini, Andrea Lazzeretti, Luca all’Accademia dell’Immagine de pubblica conservatrice, che la docente a Ferrara - pubblicata da Il travet gogolianamente servile e
Somigli e Michele Tetro, i quali L’Aquila ed alla Facoltà di Scienza tacciò di filocomunismo ed Castoro Cinema (pp.288, €15,50). dimesso torna nelle pagine di
ripropongono - con l’ausilio di della Formazione dell’Università inopportunità politica. Ora, Corredato da un vasto apparato «Mostruosamente... Fantozzi»
numerosissime immagini, spesso di Perugia. E’ facile immaginarlo consegnata alla storia del cinema, iconografico, il volume (unmondoaparte, pp.172, €16,00),
inedite - la saga dei personaggi analizzare con trasporto, assieme essa viene analizzata nel bel saggio ricostruisce, nella prima parte, esaustiva ricognizione curata da
che, dalla staticità di graphic ai suoi studenti, capolavori come di Giaime Alonge, docente al Dams l’itinerario artistico del regista; Alberto Pallotta, costruita a partire
novels e strisce, sono transitati «Quarto potere» o serie televisive di Torino, «Ladri di biciclette» nella seconda si concentra, invece, da un'ampia messe di interviste,
sul grande schermo. di culto quali «Six Feet Under». (Lindau, pp.108, €11,00). sull’affresco epocale di «Heimat». aneddoti, citazioni e fotografie.
W

Narrativa straniera Tuttolibri


SABATO 20 GENNAIO 2007
VI LA STAMPA

J.P. Donleavy
è nato
danna: «Non vedevano il mondo
di tenerezza che avevo nell’ani- PAROLE Philip Kerr Il Führer a Teheran tra
a New York ma». Bugiardo, impenitente,
nel 1926, sconsiglia a una delle sue donne IN CORSO Roosevelt, Stalin, Himmler e Beria
figlio di sposarsi. Potrebbe toccarle un

E HITLER
GIANLUIGI
di immigrati irlandese, e gli irlandesi «torna- BECCARIA
irlandesi no a casa ubriachi e ti spaccano
la testa. Ti saltano sul culo tutti i
sabati sera e ti trombano a mor- PANDORA
SIPARIO
PERSE
te. E le altre sere, pure. Maiali».
Da buon irlandese, Sebastian
odia gli irlandesi, anche qui un
esempio palmare di amore rove- SUL VASO
LA PACE
sciato. Scassinatore incallito,
spiega che, dopo aver svuotato

C’
una cassaforte, si preoccupa di ri- è un fatto che og-
chiuderla accuratamente. Il suo gi mi colpisce
erotismo sostanzia una creativa molto. Noto ogni
verbalità, come quando racconta giorno, e sempre
a una delle sue amanti di «una ra- più di frequente,
gazza, un altro corpo di muscoli che molte locuzioni che io uso un gioco ulteriore: quello della
Donleavy La storia di Sebastian, teneri che amava strofinarsi con-
tro i miei peli ricci e spumeggian-
tranquillamente, come se le
conoscessero tutti, in realtà
ricostruzione segreta di una tes-
sera di storia che, se avesse avu-
ti. E assaporare il succo e la con- non rientrano più nella com- to esito felice e non fosse invece
una irresistibile trasgressività solazione fra le mie cosce». Sia- petenza linguistica delle nuo- fallita, avrebbe davvero cambia-
mo di fronte a uno dei grandi ap- ve generazioni. Molti, se dico to la vita di tutti noi. Sia chiaro,

GINGER MAN
prodi della tradizione picaresca, togliere le castagne dal fuo- non è il solito tentativo fantapo-
e non stupisce che Ginger Man co, mi guardano stralunati. litico del tipo se Hitler avesse
sia diventato un riconosciuto Eppure ha trasmesso quel vinto. Al contrario: gli esiti fina-
classico. Ha osservato sottilmen- modo, pensavo durevolmen- li rimangono gli stessi, solo si

PICARO
te V. S. Naipaul, in un commento te, alle lingue d'Europa una fruga in angoli che la Realpoli-
riportato in terza di copertina favola stranota di La Fontai- tik avrebbe obbligatoriamente
dell’edizione italiana: «Comico, ne, Le singe et le chat. Invece, tenuto nascosti tanto era di-
delizioso e indecente, uno di quei anche le più semplici frasi Philip Kerr rompente e moralmente desta-

D’IRLANDA
p
libri che rivelano le proprie quali- idiomatiche, rimaste traspa- p LA PACE DI HITLER bilizzante il tentativo.
tà già dalla prima riga». S’inten- renti per secoli, oggi non lo so- p Trad. di Ennio Bertolucci Autunno 1943, la disfatta di
de che Donleavy si cimenta con no più. La damnatio memori- p Passigli Stalingrado ha già lanciato om-
p pp, 477, €18,50
alcuni modelli agevolmente iden- ae e le riforme della scuola p ROMANZO
bre mortali sul sogno del
tificabili. Uno è, quasi prevedibil- stanno dando i loro primi Führer e le voci di uno sbarco al-
mente, Joyce, un altro è Henry frutti? Molto del mondo clas- leato sono sempre più inquie-
Miller: anche i suoi libri chiave, sico si è inestricabilmente fu- tanti. Tra i gerarchi serpeggia il
ricolo, e «field», campo - un ame- tra cui i memorabili Tropici, ban- so nelle nostre parole quoti- panico. E molti incominciano a
ricano, anzi, come si presenta, diti negli Stati Uniti, apparvero diane, noi apriamo continua- PIERO intessere personali rapporti
SORIA
uno yankee di origine irlandese, in prima edizione a Parigi. mente il nostro dire a narra- clandestini per salvare la pelle e
ventisettenne, che dopo la fine L’eccellente traduzione di zioni e miti antichi, rinnovia- Philip Kerr è un affa- arrivare a una pace separata
della seconda guerra mondiale si Massimo Ortelio presenta la pri- mo concetti tratti per metafo- scinante camaleonte lettera- sia con Roosevelt e Churchill
è trasferito a Dublino e studia al ma versione italiana completa ra da quelle età lontane, e tut- rio che si cela tra le maglie del sia con Stalin per liberarsi alme-
Trinity College. Sebastian è il del romanzo di Donleavy, ma ti ci capiscono. Continuiamo tempo sgusciando tra presen- no di un fronte. Il plot centrale è
protagonista di Ginger Man - os- non dimentichiamo la spumeg- a definire una donna un'ar- te e passato come se fossero tutto teso a questo, a mettere
sia «l’uomo zenzero eco di una giante, prima traduzione italiana pia, o una sirena, o una sfin- vivide foglie dello stesso ra- cioè i grandi, con Himmler e Be-
storiella infantile» - il romanzo di di Luciano Bianciardi, Zenzero. ge; i nostri sogni sono chime- mo. Tipico figlio della Edim- ria sullo sfondo, attorno al tavo-
J. P. Donleavy. Nato nel 1926 e di Pubblicata già nel 1959 da Feltri- re, centauri i motociclisti, burgo colta e raffinata, possie- lo della Conferenza di Teheran.
inequivocabile origine irlandese, una debolezza è ancora il no- de una fantasia quasi onni-

p J.P. Donleavy
protestante, dunque celta, l’ame-
ricano Donleavy si trasferì in Ir-
La prima versione stro tallone di Achille, e ca-
vallo di Troia mi indica un
sciente che gli consente di spa-
ziare con garbo nelle ere, rico-
Da una delicata trilogia
p GINGER MAN landa e ne divenne cittadino nel italiana completa dono subdolo che danneggia struendo pezzi di storia con la berlinese ai tempi del
p
p
trad. di Massimo Ortelio
Neri Pozza
1967. Ginger Man è del 1955, e la del romanzo apparso chi lo riceve. Però, ripeto, è in- precisione del cronista o con- nazismo (stupende
sua irresistibile trasgressività ap- dubbio che le molte metafore dendo persino la più avveniri-
p pp. 395, €17,00
pare chiara dalla citazione che nel ’55 a Parigi, presso di uso ancora colloquiale che stica delle attualità con la ma- le «Violette di marzo»)
p ROMANZO
ho utilizzato. Nessun editore l’editore di «Lolita» risalgono alla mitologia o al- lìa di echi lontani, sprofondati al gioco della storia
americano volle pubblicarlo, e la storia antica suonano sem- nella memoria e nella tradizio-
uscì a Parigi presso la Olympia nelli ma priva del capitolo deci- pre più ricercate-antiquate ne inventando quasi un nuovo Ma la vera chicca sono i plot se-
Press, specializzata in libri mar- mo e di alcuni passi, e completa- agli orecchi dei più. È il caso genere: il thriller affabulato- condari. Gli squarci di verità e
CLAUDIO chiati come pornografici: tanto ta dalla figlia Luciana Rizzoli. Co- dell'espressione vaso di Pan- rio. Fu così con la trilogia ber- di costume che si aprono sui ser-
GORLIER
per fare un esempio, Lolita di munque il testo integrale inglese dora, di spada di Damocle, o linese («Violette di marzo», vizi segreti, il racconto puntua-
Secondo un detto po- Nabokov, Pasto nudo di Burrou- è del 1968. Il lettore apprende di spada di Brenno, e già si «Il criminale pallido» e «Un le delle strategie, delle mosse e
polare irlandese, Dio creò il ghs, Beckett. In effetti, anche se queste notizie dalla utile Nota fi- va spegnendo nella competen- requiem tedesco») dove uno delle contromosse per portare i
mondo e, subito dopo, gli irlan- originariamente di buona fami- nale, dove purtroppo si legge za media dei parlanti il nodo stupendo commissario ai tem- rispettivi capi di Stato in posi-
desi. I quali, cattolici o prote- glia, Sebastian, bel giovane non Finnegan’s Wake, anziché Fin- di Gordio o nodo gordiano. pi del nazismo placava con la zione favorevole al vertice. Con
stanti, sono devoti, fantasiosi e privo di doti intellettuali, rifiuta negans, di Joyce. Quante traver- Divertitevi a fare un'inchie- sua dura umanità le gelide de- ricostruzioni attente e assai cre-
appassionatamente irriveren- ogni serio codice di comporta- sie per un autentico capolavoro, sta. La mia mostra che tela vianze autoritarie di un regi- dibili, se non addirittura proba-
ti. Ecco uno di loro che si esibi- mento. Abbandona la moglie e la vittima non tanto del puritanesi- di Penelope fa ancora parte me mai sopportato. Fu così in bili. Un gioco di specchi conti-
sce a una festicciola di Natale a figlioletta, salvo rubarle il poco mo americano, come ha sostenu- della competenza comunicati- «Gabbia d’acciaio», ambienta- nuo, spiazzante, in cui il prota-
Dublino: «Natale è una fregatu- denaro che le spetta. Erotoma- to Piperno su «Tuttolibri», ma va del parlante, mentre sono ta in una Los Angeles futuribi- gonista principale è un filosofo-
ra. Gesù era un celta e Giuda ne, sfrenato bevitore e gozzovi- della stolidità dell’industria edito- sul punto di essere dimentica- le che inaugurava il suo stra- spia, Willard Mayer, costruito e
un inglese... Gesù era un cazzo gliatore, truffatore a cui va quasi riale, quella che ha fortunata- ti supplizio di Tantalo, fati- ordinario grattacielo intelli- formato ad Harvard, ebreo, in-
di irlandese e Giuda un inglese sempre bene, Sebastian vive una mente assicurato il successo a Pi- che di Sisifo. Da una genera- gente governato in ogni suo tellettuale ex comunista e dun-
del cavolo». Chi parla è Seba- quasi fanciullesca innocenza ro- perno. Grande, giusta, ma tarda, zione all'altra, perdono la lo- aspetto dal megacomputer que ex informatore sovietico
stian Dangerfield - nome pro- vesciata. Scatenato o triste, si la- rivincita, quella di Sebastian ro immediata trasparenza. Abraham. ma ora con lo spettro dei forni
grammatico, con «danger», pe- menta del prossimo che lo con- Dangerfield. Ne «La pace di Hitler» c’è crematori davanti agli occhi.

Naufragi Navigatori famosi e non, ra» di cui ci hanno parlato, tra gli Gulf of Aden, andato a fondo il 12 la balena, I conquistatori dell’An-
PAOLO
COLLO
altri, Lucas Bridge con il suo stra- marzo 1890... tartide, tanto per citarne alcuni...
La storia di naufragati e ordinario The Uttermost Part of E poi, via via, di naufragio in Un Paese di «piogge torrenziali,
conquistatori e umili balenieri di naufragi ha, ahimè, una lunga the Earth (ancora inedito in Ita- naufragio, in un libro terribile cieli apocalittici e improvvisa-
tradizione. Dallo spagnolo (e par- lia, ma speriamo per poco) all'in- ma godibilissimo, e sempre fa- mente luminosi», di incredibili

CON COLOANE tiamo dal Cinquecento postco-


lombiano, per affinità elettive
con l'autore) Alvar Núñez Cabe-
vece notissimo e ipercitato Pata-
gonia di Bruce Chatwin (che non
poco trasse proprio dal summen-
cendosi accompagnare dal testo
(del 1874) del direttore del Di-
partimento Idrografico del'Uni-
ghiacciai che «hanno sedotto tan-
ti ansiosi di avventure, di gloria,
o di imprese memorabili, perso-

ALLA FINE za de Vaca, narratore del suo


personale naufragio e delle pere-
grinazioni che lo trasformarono
zionato Bridge), e poi il cileno Lu-
is Sepúlveda... e l'argentina Syl-
via Iparraguirre...
versità del Cile, Francisco Vidal
Gormaz, autore di quei prece-
denti Naufragi, editi nel 1901 (in
ne lanciate alla conquista di un
sogno, sfidando l'ignoto al di là
del mondo conosciuto». Qualco-

DEL VIAGGIO così profondamente - come ci


spiegava nel suo splendido sag-
gio d'accompagnamento il mai di-
Dunque, il vecchio Coloane
(scomparso due anni fa a Santia-
go del Cile) decise di raccogliere
questo testo se ne censiscono
ben 1500!) che costituiscono la
vera guida cui Coloane (ammet-
sa di molto simile, nella storia e/o
nella fantasia, a ciò che ispirò il
meglio della letteratura di tutti i
menticato Cesare Acutis (Nau- in un volume, a novant'anni suo- tendolo, cosa che altri, ben più tempi: Conrad, Stevenson, il Poe
fragi, prima ed. 1542, trad. it. nati (era infatti del 1910), tutte famosi, forse non avrebbero fat- del Gordon Pym, tanto per fare
1989) - a quelle «pagine gialle» quelle storie che hanno avuto co- to) fa riferimento. E per finire qualche esempio, ma soprattut-
p Francisco Coloane della «sfiga» per mare rappre- me focus la fine, sì, la fine del con il naufragio d'un anonimo to, prima, molto prima, qualcuno
p NAUFRAGI sentato dalla Storia tragico-marit- viaggio e del sogno, di navigatori catamarano, forse australiano, che forse come nessun altro de-
p Traduzione di Pino Cacucci tima (prima ed. 1735-1736, trad. famosi o anonimi, di conquistato- rinvenuto senza equipaggio, ver- scrisse un naufragio, quello, solo
p GUANDA it. 1992) del portoghese Bernar- ri o di umili balenieri: dal naufra- so la fine di novembre del 2000 a immaginato, del più grande navi-
p PP. 200, E 14
p RACCONTI
do Gomes de Brito. Ma, in questo gio della Santiago (1520) della Punta Tablaruca, dalle parti gatore di tutti i tempi: Ulisse.
caso, nel caso del cileno Franci- spedizione Magellano, a quello dell'isola di Chiloé. ... de la nova terra un turbo
sco Coloane, i «suoi» di naufragi della Sancti Spiritus, partita dal- Il Cile, per Coloane, è un Pae- nacque / e percosse del legno il
si inseriscono in quel mondo, an- la Coruña il 22 luglio 1525 e diret- se «spinto verso il mare dalla cor- primo canto. / Tre volte il fé girar
ch'esso ormai ben conosciuto - ta alle Molucche; da quello del va- digliera delle Ande», con una re- con tutte l'acque; / a la quarta le-
anche se più da lettori che da scello Challenger, della Marina gione costiera di impressionante var la poppa in suso / e la prora
viaggiatori -, rappresentato dall' di Sua Maestà Britannica, salpa- bellezza. E' il Paese che ha de- ire in giù, com'altrui piacque, /in-
estremo Sud delle Americhe. Da to da Rio de Janeiro i 2 aprile scritto in tutti i suoi libri: Terra fin che'l mar fu sovra noi richiu-
quell'«ultimo confine della ter- 1835, a quello del vapore inglese del Fuoco, Capo Horn, La scia del- so. (Dante, Inferno, canto XXVI)
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Il caso Tuttolibri
SABATO 20 GENNAIO 2007
LA STAMPA VII

IL LIBRO

HÉLÈNE GRIMAUD
Variazioni selvagge
traduzione di Patrizia Farese
BOLLATI BORINGHIERI
pp. 169, €18,00

Hélène Grimaud nasce a


Aix-en-Provence il 7 novembre 1969.
Entra al Conservatorio di Parigi nel
1982, a tredici anni, nella classe di
Jacques Rouvier. Vince il primo
premio di piano tre anni dopo. Nello
stesso anno, registra il Secondo
Concerto di Rachmaninov, con cui
ottiene il Grand Prix du Disque
dell’Accademia Charles Cros. Nel
1987 partecipa al Midem di Cannes, al
festival di La Roque-d’Antheron,
interpreta il suo primo recital da
solista a Parigi, suona con l’Orchestra
di Parigi diretta da Daniel Barenboim
e con varie altre orchestre di diversi
Paesi. A ventun anni si trasferisce
negli Stati Uniti. Dopo una profonda
crisi, ha ripreso da alcuni anni a
suonare e a dare concerti nei
maggiori teatri del mondo. Suona
spesso per Amnesty International. I
suoi dischi sono pubblicati dalla
Deutsche Grammophon.
«La civiltà e i suoi peccati: se ho
conquistato qualcosa - questo è il
messaggio fondamentale della
Grimaud - lo devo alla mia tenacia e
alla capacità di dire no. Andava tutto
bene in famiglia, eppure qualcosa mi
mancava per essere felice».

Hélène Grimaud Trentotto anni, francese della Provenza, pianista Un lupo pianista e mancino che
adora Chopin perché la sua scrittu-
ra ha rivelato la libertà possibile al-
ed etologa, sulle orme di Jean Grenier, un licantropo del Seicento la mano sinistra, emancipandola
dalla sottomissione alla destra, do-

LA LUPA BORGHESE
nandole libertà di melodie, di respi-
ro, di silenzi. Alle proprie mani, così
diverse una dall’altra, l’autrice dedi-
ca alcune delle pagine migliori di
questo racconto autobiografico, li-
neare nello svolgimento temporale

CULLATA DA CHOPIN
della narrazione, colmo di divaga-
zioni, di veloci rasoiate saggistiche,
non tutte memorabili, sempre im-
mediate, vissute e restituite in car-
ne viva, collegate da un unico nesso:
le passioni dell’io narrante. La pri-
ma persona è il credo letterario del-
l’autrice e questa libera soggettivi-
tà dello sguardo la accompagna an-
SANDRO bambini. E’ un licantropo, lo è diven- E’ la provincia, la «ripetizione di terno dei quali sono evidenti gli che nelle scelte interpretative.
CAPPELLETTO
tato seguendo una precisa procedu- giornate sempre eguali», a soffoca- abissi che separano la qualità vera Liszt, Schumann, Brahms, Rachma-
Il pianoforte e i lupi. Come ra di iniziazione, ma non per questo re la bellezza, le aspirazioni di una dalla verissima mediocrità. ninov, Bartók, e ancora Chopin, so-
in una sceneggiatura scritta a mon- è incapace di innamorarsi e attra- ragazza alla quale non mancheran- La musica salva Hélène: si inca- no gli autori prediletti. Mentre
taggio incrociato, seguendo contem- verso l’amore di salvarsi. La tenera no mai un fortissimo spirito autocri- nalano lì le sue ossessioni per la sim- Glenn Gould - «l’illusione di un fra-
poraneamente due storie, Hélène lupa del Campidoglio, madre di Ro- tico come una rabbiosa voglia di di- metria delle cose, per l’ordine meti- tello maggiore» - e Sviatoslav Ri-
Grimaud, trentotto anni, francese ma, il «fratello Lupo» riscattato da re: «Imparai di essere più vicina al coloso nella disposizione degli og- chter - «mente da monaco zen, un
della Provenza, pianista ed etologa, San Francesco, che sapeva parlare grido che al mutismo: protesto spes- getti in camera e, anni dopo, in quel- uomo dell’altrove» - i due colleghi di
in questo romanzo autobiografico, a lui e agli uccelli. Perché Cristo no? so, e protesterò sempre». l’estensione della propria dimora riferimento. Martha Argerich
che volentieri si concede a riflessio- E in Hélène ragazzina che in mol- In casa le provano tutte, dalla che per un concertista in giro per il l’amata «leonessa». Nei cinque di-
ni da saggio, racconta i due più lon- ti giudicano intrattabile, incostan- mondo diventa la camera d’albergo. schi finora incisi, in una carriera ini-
gevi amori della sua vita.
A sette anni inizia a studiare mu-
te, imprevedibile, soprattutto in-
transigente, quanto sopravvive di
Mangia rane e vermi, Il Prix al Conservatorio, il primo di-
sco, la consapevolezza da subito for-
ziata precocemente, bloccata dalle
sue stesse inquietudini, ora decolla-
sica e presto anche a raccogliere in- Marie-Angélique, l’adolescente che vive nuda, imita il canto tissima del proprio potenziale, la de- ta e riconosciuta, forse non emerge
formazioni sui tanti processi agli nel Settecento diventa un caso euro- degli uccelli, sta benissimo, cisione folle di partecipare al Con- il dettaglio rivelatore, né convince
animali ritenuti colpevoli di ogni peo? Mangia rane e vermi, solo car- corso Caikovskij di Mosca, dove il la solidità della campata espressiva.
atrocità e condannati a essere ne cruda, scuoia conigli, vive nuda, almeno fino a quando suo Super Io patisce una delusione Piuttosto, gli estri migliori obbedi-
squartati, bruciati, impiccati. C’è sa imitare il canto degli uccelli, è do- non si pretende di educarla fortissima, ma dove matura una scono al principio della folgorazio-
un nesso tra queste passioni? Sì, lei; cile e sta benissimo, almeno fino a scelta poi definitiva: «L’idea di una ne improvvisa, perché lei, pianista,
donna che si ama descrivere come quando non si pretende di educarla danza alle arti marziali, fino a vita solitaria, e il bisogno di fuggire scrittrice e personaggio, è comun-
selvaggia, solitaria e imprevedibile, e allora quella fanciulla - simbolo quando il babbo ha l’intuizione giu- lontano, lontano». que una mistica: «Quando è al pia-
capace di scelte nette, di amorosi dell’essere umano naturaliter buo- sta: la ragazzina «soffre» di un ec- L’incontro con Jeff, la Florida, noforte, il musicista è come la mor-
abbandoni struggenti, di decisioni no secondo la fede degli Illuministi - cesso di energia psichica. Provia- ma lontano dall’oceano, nel borgo di te: né più, né meno, in mistica egua-
inattese. Una «lupa» borghese, col- si intristisce, deperisce e muore. mo con la musica; il talento è indi- Tallahassee; le tournée, lo studio, le glianza». E in lui, quando suona e
ta e consapevole come non è stato La civiltà e i suoi peccati: se ho scutibile, per fortuna subito ricono- passeggiate notturne in compagnia crea, «si incarnano i tre misteri
concesso alla protagonista della no- conquistato qualcosa - questo è il sciuto da una buona insegnate e co- del proprio cane, fino alla notte in maggiori: Incarnazione, Resurrezio-
vella di Verga, e dotata di una vera messaggio fondamentale della Gri- sì Hélène a tredici anni diventa la cui un uomo e una lupa si fermano a ne, Ascensione».
vocazione. maud - lo devo alla mia tenacia e al- più giovane allieva del Conservato- conversare con lei, che dei lupi sa Come il lupo possiede la terra e
Ama i Notturni di Chopin e Apol- la capacità di dire no. Andava tutto rio Superiore di Parigi. In Francia, tutto: organizzazione sociale, ritua- il pesce l’oceano, «così l’uomo de-
lo Lykeios, dio «nato dal lupo»; pre- bene in famiglia, non avevamo pro- se pensi che la musica possa diven- li d’amore, il nostro immaginario ve trovare il quinto elemento, il so-
dilige i nervi scoperti del pianismo blemi economici, malattie, disastri, tare il mestiere della tua vita, hai simbolico verso di loro. Anche loro lo da cui non sarà mai escluso: l’ar-
di Schumann e studia negli archivi adoravo mia madre e le nostre com- due scuole da scegliere: Parigi o Li- lo sanno: la riconoscono, la chiama- te». Questa verità bisogna tra-
la mirabile storia di Jean Grenier, il plicità, mio padre era l’espressione one, non c’è il triste equivoco italia- no, la amano per quanto ha fatto, a smettere ai bambini, prima che al-
ragazzo tredicenne del Périgord pura di uno spirito cartesiano com- no dei settanta Conservatori, che cominciare dal New York Wolf Cen- tri lupi, troppo umani, azzannino
processato nel 1604 a Bordeaux con prensivo e affettuoso, eppure qual- la legge riconosce tutti di pari di- ter. Lei non balla coi lupi, si sente le loro fantasie creative. Grimaud
l’accusa di aver divorato cinquanta cosa mi mancava per essere felice. gnità didattica e legale, ma all’in- un lupo prestato alla specie umana. homini lupus.
W

Percorsi Tuttolibri
SABATO 20 GENNAIO 2007
VIII LA STAMPA

ni antiche e moderne, considerate


nei loro rapporti con la rivoluzio-
ne francese. Così accade di veder TERRE PROMESSE
messi insieme Eraclito e Rousse- ELENA
au, Tirteo e la Marsigliese, Ana- LOEWENTHAL
creonte e Voltaire, gli sciiti e gli

IL RABBINO NE FA
svizzeri. Una macedonia, direte
voi. Sì, però insaporita dai lenoci-
ni dello stile.

DI TUTTI I COLORI
Gli strali più acuminati vengo-
no scagliati contro i lampionai
dello spirito, ossia gli illuministi.
Secondo l’autore, il mondo sareb-
be stato scardinato dalle teorie
di pochi, segnatamente di Voltai- Il turbinoso passaggio in Piemonte di Rav Belais
re, Diderot e D’Alembert. E qui, ricostruito da Giorgina Arian Levi e Davide Viterbo:
proprio non ci siamo: le guerre di Primo Levi avrebbe voluto dedicargli un romanzo
religione, che per secoli insangui-
narono l’Europa, furono forse
scatenate dai Voltaire e dai Dide-
rot? E lasciamo stare l’ateismo,
che di per sé non ha mai arrecato
danno a nessuno. Fanatico e
spesso sanguinario è semmai
l’uomo religioso, non l’ateo. Ci si
sente molto più al sicuro accanto
all’ironico e sghignazzante Volta-
ire che non vicino a un sant’Igna-
zio di Loyola o a un san Pio V.
La parte più interessante del
libro è la seconda. Vi compare,

E
François-René de Chateaubriand (1768-1848), autore di «Memorie d’oltretomba»
sorprendentemente, anche il no- ra appena smontato qui, anzi. All'inizio degli scorsi
me di Giordano Bruno: «In Euro- dalla carrozza il no- Anni Trenta, rav Belais affiora
Chateaubriand Tra le rivoluzioni te, in cui lo scrittore rinnega i
suoi ardori giovanili e canta la pa-
pa emersero infine tre uomini,
Giordano Bruno, Girolamo Car-
to semi-Rabbino am-
bulante ficca-naso
dagli archivi: Giorgina Arian
Levi sta lavorando a una tesi
linodia. Si salva solo Rousseau, dano e Francesco Bacone… con venuto dal paese do- sull'«evoluzione sociale-politi-
dell’antichità e quella francese che egli antepone a Voltaire, e essi comincia la filosofia moder- ve si fa magazzino di peste, ca degli ebrei in Piemonte» e
questo è una bestemmia. na». Dette da un reazionario cle- ad intorbidare le nostre con- s'imbatte in documenti atte-

RENE’
Per l’andamento, il Saggio è ricale, queste parole sono doppia- trade colle sue prepotenti stanti il turbinoso passaggio
un pot-pourri. Lo stesso autore mente degne di nota. Altrove, in- estorsioni di titoli di cariche, del rabbino. Passa ancora mol-
definisce questa sua opera giova- vece, l’autore smarrona in modo e di paghe… Ecco spuntare il to tempo, e oggi la studiosa, in-
nile un «caos», dove «ogni parola clamoroso: «Ho sempre lo stesso turbante di Barbaria sopra il sieme al nipote Davide Viter-

IN ARMI
contraddice la parola che se- orrore del fanatismo e dell’intol- ceffo barbuto del summento- bo, dà alle stampe per La Giun-
gue». C’è più la fantasia del poeta leranza; ma lo spirito dei sacer- vato diavolone…». tina di Firenze il volume Un
che l’erudizione minuziosa e ma- Le contrade sono quelle rabbino tunisino nei ghetti del
gari pedantesca dello storico. Lo Il libro fu pubblicato del Piemonte, gli anni remoti Regno di Sardegna, 1818-1830:

CONTRO
si potrebbe anche paragonare a scorrono fra il 1817 e il 1830, Gli ebrei non lo gradiscono ma
un bazar in disordine, in cui gli la prima volta a Londra, dove l'oscuro Abraham Be- la corte lo protegge (pp. 90,
oggetti, preziosi e meno preziosi, dove l’autore, unitosi lais approda dalla natìa Tuni- €10).
siano messi alla rinfusa. Inoltre, si. Eccolo ancora, pirandellia- Giorgina Arian Levi ha al

I LAMPIONAI
ci vuole molta pazienza per leg- ai controrivoluzionari, namente: «Era sempre vesti- suo attivo una bibliografia suc-
gerlo, sia perché Chateaubriand visse sette anni in esilio to sfarzosamente secondo il cessiva al novantesimo com-
piange continuamente come il costume orientale… il capo pleanno (è nata nel 1910) che
suo amato Rousseau, sia perché doti cristiani non era affatto l’in- coperto da un ampio turban- non sfigura accanto alla son-
il testo è preceduto da sessanta tolleranza e il fanatismo». te, che conferivano alla sua tuosa lista di opere del rabbino
pagine di preamboli, prefazioni e Alla fine Chateaubriand, do- persona una nota di grave au- Belais. Di lui la studiosa scrive
introduzioni che si accavallano e po aver constatato che «ogni go- sterità». Il rabbino ha qua- qui con attenzione documenta-
ANACLETO si uncinano. verno è un male, ogni governo è rant'anni e una nutrita biblio- ria ma anche con una spensie-
VERRECCHIA
Eppure il libro va letto e medi- un giogo», ripensa alle foreste grafia, testimone della sua in- ratezza ironica più che mai
Dai bastioni di Saint-Ma- tato, non foss’altro che per certi del Canada, dove si era aggirato traprendenza intellettuale. congeniale alla materia. Il suo
lo si vede uno sperone roccioso aperçus di grande attualità e per per lunghi mesi nel 1791, e con la Ma fra i confini del regno sa- piglio documentario s'accosta
isolato e ben saldo sulle acque la bellezza di certe descrizioni. E testa ancora piena del mito del voiardo rav Belais ne combi- al pensiero di Primo Levi, il
agitate dell’Atlantico. Là, in nobi- poi non fa male sentire un contro- Buon Selvaggio di rousseauiana na di tutti i colori, getta quale avrebbe voluto trarre un
le isolamento, però sotto gli occhi canto ai peana e agli epinici sulla memoria, esclama: «Liberato dal scompiglio fra i torpidi ghet- romanzo dalla vita di questo
della città che gli aveva dato i na- rivoluzione francese, che, comun- giogo tirannico della società, ti del Piemonte. La sua vita è avventuriero. Accanto a Gior-
tali, volle essere sepolto Chateau- que la si giudichi, decapitò intel- compresi allora il fascino dell’in- un frenetico viavai: Tunisi, gina Arian Levi il nipote Davi-
briand. Un modo per fare cucù lettualmente la Francia e le tolse dipendenza della natura, che su- Cuneo, Amsterdam, Parigi, de Viterbo, professore univer-
anche dall’oltretomba? Di certo il primato culturale in Europa. pera di gran lunga tutti i piaceri Livorno, Torino, Nizza (en- sitario di chimica, dimostra
quella sepoltura rispecchia l’in- Se si taglia la testa a un Lavoi- di cui l’uomo civile può avere trambe: quella costiera e qui di non disdegnare le mate-
dole dello scrittore, anticonformi- sier, il fondatore della chimica idea. Compresi allora perché non quella del Monferrato), Asti. rie storiche. La prefazione di
p François-René sta e distaccato osservatore del- moderna, allora si favoriscono le un solo Selvaggio si sia fatto Eu- Il tutto si conclude, più o me- Deborah Kaye contestualizza
p de Chateaubriand le pazzie umane, ma anche vani- tenebre e non i lumi. ropeo, e perché diversi Europei no felicemente (visto che in la vicenda e invita il lettore a
p SAGGIO SULLE toso e teatrale. Scopo dell’autore, che strizza si siano fatti Selvaggi [...]. Ci sono Piemonte il nostro si è pure guardare a una cornice stori-
p RIVOLUZIONI Il libro fu scritto e pubblicato l’occhio a Plutarco, è quello di fa- arrivato! Facciamoci Selvaggi». accasato), nell'ottobre del ca molto meno convenzionale
p MEDUSA
p pp.453, €36
la prima volta a Londra, dove re dei paralleli tra l’epoca classi- Ottima idea! Mito a parte, nessu- 1830, quando cala il silenzio: di quanto non ci si aspetti, do-
l’autore, che si era unito ai con- ca e l’Europa del suo tempo, tra no vorrà negare che sentire can- sappiamo solo che due anni ve «i confini delle comunità
trorivoluzionari, visse in esilio le rivoluzioni dell’antichità e quel- tare un merlo o ululare un lupo più tardi Belais passò per la ebraiche nel Piemonte della
dal 1793 al 1800. Poi fu ripubblica- la francese. E’ detto chiaramente sia molto più gradevole che ascol- Francia e che fra il 1840 e il Restaurazione erano molto
to tale e quale nel 1826, ma con nel titolo originale: Saggio stori- tare le stucchevoli litanie dei no- 1853 visse a Londra. più permeabili che in periodi
l’appendice di un profluvio di no- co, politico e morale sulle rivoluzio- stri redentori politici. Ma la storia non finisce precedenti».

Messaggeri In trenta «giornate» inserite nel nostro quotidia- ziana, autore del rifacimento me circolari e mattoni che
FIORELLA
MINERVINO
no, non relegata all'infanzia; del Teatro della Scala a Mila- paiono uscire da un quadro
Un delizioso volume egli stesso si rivolge numero- no, nonché del Museo Mart a di Vermeer. Per la Chiesa
viaggio nell’incantesimo del bene rintraccia e recupera, in cer- se domande poi destinate ai Rovereto e di mille edifici del «Santo Volto», di recente
to senso alla maniera dei co- lettori, come: che linguaggio per le vie del mondo, sono un inaugurata a Torino, ha scel-

FUOCO CELESTE dici miniati con parole più


immagini, la figura degli an-
geli, messaggeri del bene,
parlano gli angeli? Con pas-
sione scandaglia ogni possibi-
lità per comprenderli e ap-
incanto. Simili alle prime
idee dei suoi edifici, riempio-
no ciascuno una pagina con
to i messaggeri del Beato An-
gelico, mentre i due celesti
accompagnatori a fianco del-

L’ALFABETO ambasciatori fra cielo e ter-


ra, nostri fedeli custodi, in
un mondo come l'odierno
prenderne la lingua, a parti-
re dall'apparizione dell'Ar-
cangelo Gabriele a Maria a
mirabili messaggeri celesti,
ripresi dai Maestri del passa-
to fino a oggi, poggiati sopra
la «Madonna del parto» di
Piero della Francesca pre-
sentano la scuola di Morbio,

DEGLI ANGELI che predilige il male, mostri


fantascientifici, odio, guer-
re. E' pensato come un dia-
Nazareth, una «ragazzina
forse ansante e impolverata,
che deve esser rimasta pietri-
i suoi edifici. Ecco i memora-
bili angeli del Cavallini in
Santa Cecilia a Trastevere
un angelo di Leonardo pare
precipitarsi sul Museo Wata-
ri-Um di Tokyo. Per la Scala
rio in 30 puntate o meglio ficata per la paura». affollare il cielo sopra l'edifi- si volge al Michelangelo del
«giornate» alla maniera di Fertilio nutre un'incrolla- cio Ransila a Lugano degli Giudizio Universale, prefe-
affreschi antichi, anzi vuol bile fede nella parola, nei Anni 80, mentre la Cattedra- rendo il Lotto per Rovereto,
p Mario Botta e Dario Fertilio imporsi come un vocabola- suoi poteri, nella magia e ma- le di Evry è sorvolata dai deli- Raffaello per Seul, il Rosso
p LA LINGUA DEGLI ANGELI rio veloce «per principianti» lia del linguaggio, il verbo ziosi emissari celesti di Giot- Fiorentino per Gerusa-
p PER PRINCIPIANTI onde imparare la lingua de- che ci lega agli emissari cele- to nel «Sogno di Gioacchino» lemme e altri quali Tiziano,
p SKIRA gli angeli, quasi si trattasse sti, poi al Verbo, il fuoco cele- nella Cappella degli Scrove- Domenichino, Poussin per
p pp. 71, €25
del cinese, in realtà assai ele- ste. Sicché la divinità è la pa- gni. Via via l'incantesimo di- raggiungere Klee, Picasso,
mentare a confronto e meno rola, quell'esile e possente viene più profondo, coinvol- Chagall, Savinio, Keith Ha-
imperscrutabile. suono che supera fin le armo- gente, c'è commozione nel ring, Cucchi.
Gli scritti appartengono a nie musicali. Che cosa sareb- grande architetto nel raf- Un libro prezioso: aiuta a
Dario Fertilio, già autore de be mai stata la nostra storia frontare esseri immateriali capirsi meglio, a comprende-
Le notizie del diavolo, il quale dell'arte senza gli angeli? I con le forme fisiche ben radi- re le gioie improvvise, i mille
dopo tutto quel male ci pre- disegni tracciati a penna da cate nella terra, specie per misteri che ci avvolgono in
senta ora le creature alate Mario Botta, l'architetto Botta goloso di simboli, di lu- questo mondo di consumo e
come aiuto, realtà positiva, svizzero, di formazione vene- ce zenitale, misticismo, for- lotte sfrenate.
W

Storia Tuttolibri
SABATO 20 GENNAIO 2007
LA STAMPA IX

entusiasticamente appoggiato la rivolu- nismi», attribuito all'opera, sono le voci,


zione bolscevica, per giungere sino alla ampiamente presenti, che mettono in lu-
«Legge marziale in Polonia» del 1981. ce le modalità più significativa attraver- 193 LEMMI
Un senso di ulteriore, vertiginosa va- so le quali ciò che all'origine pareva il so-
riegazione si fa strada anche negli gno di una palingenesi liberatrice si ro-
asciutti ma imperdibili ritratti biografi- vescia nel suo contrario, ponendosi co-
ci. E questo accade sia quando le schede me un incubo totalitario dal quale deri-
biografiche sono dedicate, come succe- vano, scrivono i curatori, «alcune delle
de il più delle volte, ai leader che si sono peggiori tragedie e dei più infami crimi-
installati alla testa dei partiti, dei movi- ni contro l'umanità compiuti nella storia
menti e degli Stati che nel corso del No- contemporanea».
vecento hanno composto l'universo del A rendere questa dimensione non so-
mondo comunista, sia quando si ram- no solo voci fondamentali sul sistema re-
menta il ruolo di alcuni primattori della pressivo, quale quella sul «Gulag» di Ni-
storia del secolo coi quali il movimento colas Werth, sul Kgb di Marta Craveri,
comunista si è trovato drammaticamen- sui «campi» disseminati da Cuba alla Ci-
te contrapposto in una lotta mortale. na alla Jugoslavia sino ai «campi della SILVIO PONS E ROBERT SERVICE
Non manca, dunque, in questo diziona- morte» nella Cambogia, ma altri appro- (a cura di)
rio, neppure Hitler: nemico acerrimo e fondimenti apparentemente meno Dizionario
tuttavia, nella micidiale stagione con- drammatici. Si prenda il tema, ad esem-
trassegnata dal patto di non aggressio- pio, dell'«autobiografia».
del Comunismo
ne tra Mosca e Berlino firmato nel 23 In una splendida messa a fuoco, Igal nel XX secolo, A-L
agosto 1939, transitorio alleato. Halfin ricostruisce i passaggi attraver- EINAUDI

Dizionario Una monumentale opera Altrettanto variegato è il bouquet


delle figure di notissimi, emblematici in-
so i quali la narrazione del percorso esi-
stenziale e politico che i militanti rendo-
pp. 535, €68

In questo primo volume dell’Opera


tellettuali che intrecciano le loro strade no alla propria organizzazione muta
tra storia, ideologia, economia, cultura col comunismo. Alcuni, come Louis Ara-
gon, sono difensori dell'ortodossia di
progressivamente di significato, paralle-
lamente all'imporsi di modelli sempre
confluiscono 193 lemmi - da
«alfabetizzazione» e «autocritica»
sino a «Lunga marcia» e a «Rosa
partito sino al limite della totale cecità più autoritari e dittatoriali. Quello che Luxemburg». Asciutti, ma imperdibili,

IL COMUNISMO politica. Altri, invece, rappresentano vo-


ci critiche capaci, con lungimirante luci-
dità e in tempi non sospetti, di affronta-
poteva sembrare, all'inizio, il racconto
della propria vicenda esistenziale che
viene ad approdare, attraverso incontri
i ritratti biografici, dai leader agli
intellettuali, come l’ortodosso Louis

DALLA RIVOLUZIONE
Aragon e il coraggioso Vàclal Havel .
re nodi centrali e conseguenze tragiche e prove, lotte e sacrifici, assai simili alla
dell'ideologia comunista. E' il caso, ad confessione cristiana, a una sorta di ri-
esempio, del coraggioso Vàclal Havel - nascita umana e spirituale contrasse-

ALLA LEGGE MARZIALE la voce a lui dedicata è di Francesco Ca-


taluccio - destinato a diventare, dopo nu-
merosi anni di galera nelle carceri di
gnata poi dall'impegno militante, perde
ben presto ogni elemento di spontanei-
tà. Già dopo pochi anni dopo l'avvento al
Praga, presidente della Repubblica Ce- potere dei bolscevichi il canovaccio di
coslovacca post-regime. O dell'ex-mili- ogni autobiografia è imposto dall'alto. ALTRI LIBRI
GIORGIO con quella dinamica diversificatrice che tante Arthur Koestler, autore di Buio a L'autenticità dell'io, la concretezza delle
BOATTI
pare imprimere un movimento centrifu- mezzogiorno, rievocato da Tom Villis. O situazioni in cui ogni vita evolve e matu- TRA GULAG
Inutile nasconderlo: c'è un in- go a molti degli elementi che costituisco- di Hannah Arendt, della quale Abbott ra, cedono rapidamente il passo a un
terrogativo, e non di poco conto, che si no la poderosa e complessa costruzione Gleason inquadra il fondamentale lavo- prototipo di racconto monotono, osses- E MASSACRI
presenta al lettore che ha la costanza e che viene offerta. ro attorno alle origini del totalitarismo. sivo, dettato dall'alto e dove ogni verità
la curiosità di attraversare le cinquecen- Questa sensazione emerge davanti a L'apparente frammentazione di mol- e soggettività sono severamente espian- Wu Harry Hongda
to pagine del Dizionario del comunismo voci di compatta sintesi quali quelle che te di queste voci - tutte redatte con un ri- tate. Tutto questo si accentua negli anni «Laogai. I gulag di Mao Zedong»
nel XX secolo, monumentale opera cura- fanno riferimento alle diverse temperie gore storiografico e una concretezza di del terrore staliniano quando «chi scri- L'ancora del mediterraneo
ta da Silvio Pons e da Robert Service e - storiche, ideologiche, economiche, cul- dati che tracciano uno spartiacque fon- veva la propria autobiografia non rac- pp. 166, €15
di cui Einaudi ha appena pubblicato il turali - con cui il comunismo prende cor- damentale rispetto a opere di polemica contava più il proprio divenire comuni- Victor Zaslavsky
primo volume. Dopo che ci si è confron- po nello spazio e nel tempo. Si va, per ca- ideologica andate per la maggiore in an- sta - dunque la storia della propria rina- «Pulizia di classe. Il massacro di
tati con i 193 lemmi - da «alfabetizzazio- pirci, dalla «Bolscevizzazione» alla «Col- ni recenti - rivela, nell'intreccio comples- scita - ma si limitava a insistere di non Katyn»
ne» e «autocritica» sino a «Lunga mar- lettivizzazione delle campagne», dal sivo, di non essere affatto tale. A far ben essere mai stato altro che tale». L'auto- Il Mulino
cia» e a «Rosa Luxemburg» - che conflu- «Grande Balzo» cinese alla «Guerriglia comprendere come si sia effettivamen- biografia si trasforma in indagine giudi- pp. 133, €11
iscono in questo lavoro viene infatti da in America Latina» o a «Kronstadt», te alle prese con un fenomeno unitario, ziaria predisposta, dall'individuo, con-
chiedersi se il titolo dell'opera sia coe- con la disperata rivolta del marzo 1921 tale da giustificare quel titolo di «dizio- tro se stesso.
rente. Se non sia cioè in contraddizione dei marinai baltici che nel 1917 avevano nario del comunismo», e non dei «comu- gboatti@venus.it

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RENATO TAVELLA CRISTIANO ARMATI SOPHIA MCDOUGALL MICHAEL BYRNES


Il libro nero Italia criminale Romanitas Il vangelo dei Templari
del calcio italiano «Il libro è una testimonianza di un paese «La scrittrice inglese immagina in un misto Il furto di una misteriosa reliquia
L’ombra dell’illegalità nella storia del calcio violento, ribelle e disperato.» di fantasy e storia, modernità e barbarie, a Gerusalemme innesca un thriller
in Italia, dagli esordi fino alla “Calciopoli” Corriere della Sera che cosa sarebbe oggi l’impero romano, mozzafiato che intreccia archeologia
di oggi, dai contrasti in seno alla neonata «La meglio gioventù dei rapinatori se fosse continuato.» e azione, religione e politica,
Federcalcio alla violenza degli ultras, nostrani [...] la controstoria dei grandi Corrado Augias, Il Venerdì scienza e fede.
dal doping al calcio scommesse: nomi della rapina all’italiana. «Una storia commovente, irresistibile, «Nel filone dei mistery storico-religiosi [...]
scandali, inchieste e scomode verità. Una vicenda di lacrime e di sangue [...] narrata con vivacità e con talento.» ha il merito di immaginare scenari
un gruppo di uomini disperati Conn Iggulden davvero ambiziosi.»
votati al delitto.» GQ
City «...un thriller archeologico di sicuro appeal.»
la Repubblica

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Società Tuttolibri
SABATO 20 GENNAIO 2007
X LA STAMPA

La sifilide:
sulle sue
ai legami tra malattie ses-
suali e senso di colpa, ai rap- Vaginismo Il rifiuto di sé nella
origini
circolano
porti tra etica e salute, alla
politica della prevenzione. società della totale disponibilità ZIG ZAG
le ipotesi più La sifilide c’era da chissà TRA I GIOCHI

QUANDO
improbabili, quanto tempo, ma l’anno ENNIO PERES
inclusa della comparsa è il 1494,
quella di certe
nefaste
quando Carlo VIII corre
l’Italia per riprendersi il Re-
ALBA

LA DONNA
congiunzioni gno di Napoli, alla testa di I mali del mondo
astrali 18 mila cavalieri e 22 mila
fanti che a loro volta trasci- questi enigmi
nano un numero imprecisa- = L'enigmistica e la

EVITA EROS
to di ragazze allegre. Il pa- ludolinguistica sono sempre
ziente zero è un ferito della state considerate due discipline
battaglia di Fornovo finito distinte e contrapposte. «Alba,
sotto i ferri del chirurgo fotoreporter» di Maria
Marcello Cumano da Vene- Maraviglia (Quaderni della
zia. Pustole nella zona geni- Sibilla, pp. 24) è un lavoro che,
tale sono il sintomo disgu- per la prima volta, si pone
stoso del nuovo flagello. come la possibilità di rimanere l'obiettivo di coniugare gli

Mal francese Lo «rivelò» nel 1494 Grazie alla stretta paren-


tela tra piacere e contagio,
intatte, di sfuggire all'oltraggio
del tempo e del corpo pesante.
aspetti più rilevanti di questi
due diversi modi di giocare con
la malattia si propaga rapi- Femminili dunque che evitano
un chirurgo, lo debellò la penicillina damente e nei primi decenni Eros e Dioniso, Eros e Afrodite,
le parole. In prima lettura,
presenta una veemente
è terribilmente aggressiva. volgendosi ad Atena e ad Arte- denuncia dei mali del mondo,

SOLO IERI
Sulle sue origini circolano le mide, le dee vergini, mai toccate ma tra le righe nasconde una
ipotesi più improbabili, in- dalla mano dell'uomo, mai umi- concatenazione di intriganti
clusa quella di certe nefaste liate, sporcate dalla trasforma- enigmi e di raffinati giochi
congiunzioni astrali. E’ Giro- zione del corpo della ragazza - la grafici e linguistici. La

SIBILAVA
lamo Fracastoro, medico, po- kore - in quello della donna e del- pubblicazione può essere
eta e astrologo veronese, a la madre. richiesta gratuitamente alla
battezzarla, nel 1630. Prima Gli strumenti con cui Lucia- rivista La Sibilla, Viale
la descrive in un poema di Luciana Tumiati na Tumiati si muove sono dupli- Montenero, 68 - 20135 Milano,

LA SIFILIDE
p
1300 esametri dedicato al p LA FRECCIA E IL DOLORE ci: da un lato l'esperienza della allegando un francobollo da €
cardinal Bembo, «Syphilis, p BOLLATI BORINGHIERI ginecologa pratica, dall'altro 1,50.
sive de morbo gallico» (un p pp. 239, €20 l'ermeneutica psicoanalitica, in
best seller: 50 edizioni, tra-
dotto in 60 lingue), poi nel
un'ottica junghiana. D'altro can-
to la psicoanalisi stessa nasce
BILIARDO
trattato «De contagione et dal tentativo di dar voce al cor- I segreti
na sociale. Rivelò un concet-
contagionis morbis» del
1546, fondamento dell’infetti-
po femminile che soffre: si pensi
al caso di Anna O. (Bertha von delle biglie
to nuovo, quello del conta- vologia. ALESSANDRO
DEFILIPPI
Pappenheim) curata da Freud e = L'ufficiale dell'Aeronautica
gio, aprendo uno spiraglio Il seguito è una storia di Breuer con la neonata talking cu- Militare, Girolamo Sansosti, nel
sul microcosmo delle forme dilemmi morali (il medico de- Un mondo apparente- re e infine abbandonata da tempo lavorativo si occupa di
di vita invisibili e onnipre- ve mantenere il segreto pro- mente votato alla velocità, fino Breuer nel momento in cui il cor- tempo meteorologico per la Rai,
senti. E’ la sifilide, malattia fessionale o violarlo per av- alla perdizione di sé. Un mon- po si fa più manifesto, più perico- mentre nel tempo libero fa il
oggi sconfitta, ma che per vertire del rischio mogli o do liquido, dice Bauman; dedi- loso. Bertha va incontro a una bello e il cattivo tempo sui
tanto tempo terrorizzò mariti?), di terapie e tentati- to all'autoreverse dell'esperien- gravidanza isterica e, di fronte a tavoli da biliardo... Questa sua
l’umanità. La parola, sibilan- vi di prevenzione più o meno za, aggiunge Filippo La Porta. questa manifestazione di un passione unita a una profonda
te come un serpente, non ve- falliti. Solo nel 1905 Fritz In questo mondo, costellato di femminile sofferente, la scelta di esperienza, lo ha portato a
niva neppure pronunciata, Schaudinn scopre al micro- manuali di autoaiuto e di istru- Breuer è la fuga: dopo un'ultima scrivere, nell'arco di più di 25
si preferivano espressioni al- zioni per la realizzazione di un seduta parte con la moglie per

p Eugenia Tognotti
lusive o, appunto, sciovini-
ste. Era il mal francese per
Un universo culturale, dubbio Sé, Luciana Tumiati ha
il coraggio di scrivere un libro
Venezia e vi concepisce un nuo-
vo figlio.
p L’ALTRA FACCIA DI VENERE gli italiani, il «mal de esplorato da Eugenia «pesante». L'aggettivo non si Dove l'analisi scopre il corpo
p
p
presentazione
di Giorgio Cosmacini
Naples» o «morbo italico» Tognotti in tutti i suoi riferisce certo allo stile né alle femminile per poi subito nascon-
per i francesi, il «mal dei po- idee, quanto alla scelta di af- derlo, Luciana Tumiati propone
p FRANCO ANGELI
lacchi» in Russia, il morbo aspetti: storici, scientifici frontare un tema, il vaginismo, una terapia che è innanzitutto
p pp. 270, €21
lusitano in Spagna, il «mal sociali, politici, culturali oggi trattato con modalità un prendersi cura, un accudire
dei cristiani» per gli arabi. «americane», in un modo che un corpo e una psiche dolenti. Di
L’avevano portato i francesi scopio l’agente batterico, il ci ricollega alla nostra storia, questo corpo nascosto, scoto-
in Italia o regalato i napole- Treponema pallidum. L’an- alle emozioni e ai sentimenti. mizzato, Tumiati fa quasi un'
PIERO tani ai francesi, o i marinai no dopo August Wasser- Vaginismo: parola ispida. equivalenza col femminile, co-
BIANUCCI
di Cristoforo Colombo agli mann mette a punto il test Una sorta di cultura della re- me se esso fosse più corpo del
Prima malattia glo- europei, tornando dall’Ame- diagnostico. Nel 1910 Paul strizione - il rifiuto di sé, della maschile. Femminile e corpo: i
bale, unì il vecchio e il nuo- rica, all’epoca ancora confu- Ehrlich trova la prima cura propria intimità - nella società grandi nascosti. E ancora una
vo mondo. Fu anche demo- sa con le Indie. specifica. Nel 1943 la penicil- della totale disponibilità. Una volta si guarisce, come scrisse
cratica: colpiva poveri e Non una malattia ma un lina vince per sempre la ma- patologia che può essere assi- Freud, per recidiva d'amore, af-
ricchi, nobili e plebei, igno- intero universo culturale. lattia. Che peraltro con il milata all'anoressia, altra ne- fidandosi a chi del corpo e del do-
ranti e uomini di cultura, Ha fatto bene Eugenia To- passar del tempo era diven- gazione del corpo e del piace- lore si pone in ascolto con empa-
bestemmiatori e cardinali. gnotti, docente di storia del- tata gradualmente meno ma- re. Donne che cercano di subli- tia, con compassione. Così quel- anni, diversi trattati
Mise in luce lo sciovinismo la medicina all’Università di ligna. Anche i mali hanno marsi parlando il linguaggio in- la richiesta inaudita d'amore di sull'argomento. Laureato in
sommerso in ogni popolo: Sassari, ad esplorarlo in tut- un’ascesa e un declino. Ma corporeo degli angeli - scrive cui ci parlano il corpo e il rifiuto fisica, ha approfondito le leggi
era sempre la malattia del- ti i suoi aspetti storici, scien- nel 1982 il Treponema palli- Augusto Romano nel saggio in- della donna può finalmente tro- della meccanica che regolano i
l’altro. Fece nascere gli in- tifici, sociali, politici e cultu- dum passa il testimone al vi- troduttivo - come Ehrengard, vare un luogo dove dirsi, dove movimenti e gli urti delle biglie.
terrogativi della bioetica. rali. Il risultato è L’altra fac- rus dell’Aids. Cambia l’agen- l'eroina di Karen Blixen, come imparare ad amare e ad amarsi. «Biliardo da manuale»
Sfidò la scienza medica per cia di Venere, un libro denso te infettivo, rimangono le pa- la regina delle Nevi. Donne che Perché, come diceva Thomas (Gremese, pp. 170, € 18) è la sua
quattro secoli. Generò le di notizie minute e insieme ure, la corsa al rimedio, i si muovono nell'archetipo del- Mann, «ogni malattia è una me- opera più recente che, arricchita
prime iniziative di medici- capace di guardare lontano: drammi umani, i pregiudizi. la parthenia, la verginità, vista tamorfosi dell'amore». da diverse tavole esplicative, si
rivolge sia ai professionisti che
ai dilettanti di questo
coinvolgente gioco di abilità.

Il battesimo Da atto mitico da Lévinas a Lotman lo si è riba-


dito fortemente.
ancestrale funzione antropologi-
ca di indicare senza significare,
Difatti, l'esaurimento di quella
che Patrizia Calefato definisce PARTY-GAME
Eppure, a osservare usi e co- di radicare tradizioni, di impian- funzione «maschile» del nome,
fondamentale a vestito da cambiare stumi onomastici dei nostri gior- tare mitologie? Ma poi: siamo si- la designazione, conduce para- Cercare il senso
ni, le cose sembrano diverse. Se curi che l'abbiano perduta? dossalmente a una moltiplicazio-
in sette carte
MI PIACE TANTO oggi un tizio vuol sedurre una ti-
zia, non le dice più «che begli oc-
chi che hai», ma «mi piace tanto
A leggere l'ultimo, intrigante
libro di Patrizia Calefato, Che no-
me sei?, ci rendiamo conto che le
ne esponenziale dei battesimi e
degli autobattesimi. Mai come
oggi proliferano nomi e sopran-
= Una delle proposte ludiche
più apprezzate dai lettori del

IL TUO NOME il tuo nome». Sicché, nei lunghi


mesi di gravidanza la conversa-
zione familiare e amicale verterà
cose non stanno proprio così.
L'attuale estetica popolare del
nome è forse solo un fenomeno
nomi, nomignoli, pseudonimi,
eteronimi, nickname e così via. E
mai come in questo periodo la
nuovo mensile Focus giochi ed
enigmistica si chiama Il gioco
delle parole creative ed è stato
sempre sul medesimo argomen- che nasconde ben altre, più deli- gente tende a cambiar nome: ci ideato dal cantautore milanese,
GIANFRANCO to: come lo chiamerete? E lì ore e cate questioni. I nomi non hanno sono quelli che a quarant'anni Claudio Procopio. Con il titolo
MARRONE
ore di chiacchiera su un'estetica perduto le loro funzioni, le hanno decidono di abbandonare il dimi- «Adesso ci penso» (Fioriverdi,
Può un nome proprio es- dei nomi propri tanto pignola semmai modificate seguendo, e nutivo col quale li si è sempre in- €7), lo stesso gioco si può
sere bello? Esiste un'estetica quanto inconsistente, escluden- in parte generando, mutamenti tesi, e si offendono a morte se trovare in vendita, in una
dell'onomastica, una poetica dei do a monte l'idea di poter ricor- socio-antropologici più ampi. non ci si adegua immediatamen- confezione pratica ed
battesimi, un'agudeza dei modi rere a criteri di scelta d'altro ge- Quel che è in gioco, manco a dir- te al nuovo regime; quelli che re- economica, in grado di
in cui si viene chiamati? Razio- nere: oggi nessuno si chiama co- lo, è l'identità personale. Perdu- cuperano in età avanzata il pro- coinvolgere fino a 17 persone.
nalmente no. Un nome proprio me i nonni («orrore!»), e meno te le solide basi culturali entro prio nome di battesimo; quelli Ogni partecipante, dopo aver
non ha significati concettuali ma che mai prende come nome il co- cui storicamente si radicava, che provano a nasconderlo; quel- ricevuto sette carte, ognuna
funzioni pratiche: serve a desi- gnome d'un eroe (Garibaldi) o di l'identità è da tempo divenuta li che decidono di prendere il co- delle quali riporta sette parole,
gnare qualcuno, a fornirgli un' un mito politico (Lenin). Pense- un'entità labile ed evanescente, gnome dell'altro genitore... deve a comporre una frase di
identità, a collocarlo in una tradi- reste a un ragazzino chiamato qualcosa che si costruisce, si per- Insomma, si cambia nome senso compiuto e
zione familiare e in una cerchia Bush? Molto meglio tutti quei no- de e si ricostruisce di continuo, come ci si cambia d'abito. Cosa grammaticalmente corretta,
p Patrizia Calefato sociale, in una cultura. Non cer- mi con l'acca (Deborah, Saman- si negozia con gli altri, si conqui- che Calefato prende alla lette- utilizzando una sola parola per
p CHE NOME SEI? to ad abbellirlo. Il battesimo, a tha, Sarah...), che sanno tanto di sta non senza conflitti e sacrifici. ra: i vestiti, dice giustamente, ogni carta. Altri originali giochi
p MELTEMI ben pensarci, è un atto mitico esotico e conturbante. E in questa costante lotta per sono oggi nostri veri nomi. Evo- ideati da Procopio sono
p pp. 190, € 17 fondamentale, non una creazio- Che cosa è accaduto? Com'è darsi un Io sociale, la nominazio- cano, raccontano, alludono. E consultabili nel sito
ne artistica. Da Russell a Kripke, che i nomi hanno perduto la loro ne gioca un ruolo fondamentale. sono tanto belli. www.adessocipenso.it.
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La classifica Tuttolibri
SABATO 20 GENNAIO 2007
LA STAMPA XI

E’
Gore Vidal l’unico ingresso tra i primi 10 ragazzi, dato il traino del film (in attesa che gli editori o Mulino, ma nemmeno saggi di Feltrinelli ed Einau-
AI PUNTI in questa prima classifica del 2007. L’intel- scommettano un po’ di più sulla fantasia invece di af- di. C’era una volta «l’egemonia culturale»: i venerati
LUCIANO lettuale liberal ha sponsorizzato la secon- fidarsi al tran tran della fantasy). Naturalmente, di- maestri hanno lasciato lo scranno ai divulgatori. Que-
GENTA da parte del cammin di sua vita tra Hol- magrisce anche il valore dei 100 punti, una inevitabi- sta ed altre osservazioni si possono imbastire navi-
lywood e il Tevere, tra letteratura e cine- le dieta dopo i gran pranzi delle feste: siamo intorno gando tra i dati della classifica: non «a vista», ma in
ma, con un giro di incontri in libreria e in tv (tappa or- alle 5000 copie. C’è spazio dunque per qualche consi- base a numeri, proiezioni, statistiche. Premettendo,
QUI NON mai d’obbligo la poltroncina di Fazio), mietendo con-
sensi, prima ancora che come scrittore, forse per la
derazione a margine del bilancio generale del 2006
pubblicato la settimana scorsa. E sottolineare ad
con onestà e chiarezza, la misura e il metodo delle ri-
levazioni. Così da sempre è nostro costume: spiegan-

SI NAVIGA sua icona anti Bush. Troppo presto per registrare le


nuove uscite dell’anno (fa capolino, fra i romanzi stra-
nieri, solo il thriller di Deaver). Per il resto, è un perio-
esempio le difficoltà della saggistica (solo 18 titoli tra i
100 più venduti, di cui ben 14 firmati da giornalisti).
Una costante perdita di visibilità del saggio di ricerca
do che il campione si riferisce solo alle librerie. Certo,
resta in ombra la grande distribuzione, ma sul mer-
cato delle librerie almeno si fa una pallida luce. Fin-
A VISTA do di riflusso, a parte il balzo all’insù di Eragon, fra i e di studio. Non c’erano, tra i primi 100, titoli Laterza ché non si leverà il sole su tutto l’orbe terracqueo.

I PRIMI DIECI

1 100
2 86
3 67
4 66
5 54

Gomorra Il cacciatore Rivergination Inchiesta Le ali


SAVIANO di aquiloni LITTIZZETTO su Gesù della sfinge
MONDADORI MONDADORI
HOSSEINI AUGIAS, PESCE CAMILLERI
PIEMME MONDADORI SELLERIO

6 48
7 41
8 38
9 36
10 35

Stagioni Fuori da Ragionevoli Navigando a Innocente.


RIGONI STERN un evidente dubbi vista Una storia
EINAUDI destino CAROFIGLIO VIDAL vera
SELLERIO FAZI
FALETTI GRISHAM
BALDINI CASTOLDI DALAI MONDADORI

Narrativa Narrativa Saggistica Varia Tascabili Ragazzi


italiana straniera
1. Gomorra 100 1. Il cacciatore di aquiloni 86 1. Inchiesta su Gesù 66 1. Rivergination 67 1. L’ombra del vento 30 1. Eragon. L’eredità. Vol. 1 30
Saviano [1] Hosseini [1] Augias; Pesce [1] Littizzetto [1] Ruiz Zafon [1] Paolini [1]
15,50 MONDADORI 17,50 PIEMME 17,00 MONDADORI 15,00 MONDADORI 12,00 MONDADORI 18,90 FABBRI

2. Le ali della sfinge 54 2. Innocente. Una storia vera 35 2. Navigando a vista 36 2. Oggi cucini tu. Vol. 3 23 2. Il mio nome è rosso 23 2. Eldest. L’eredità. Vol. 2 22
Camilleri [3] Grisham [2] Vidal [-] Clerici; Moroni [2] Pamuk [2] Paolini [9]
12,00 SELLERIO 18,60 MONDADORI 17,50 FAZI 17,00 MONDADORI; RAI ERI 11,80 EINAUDI 15,90 FABBRI

3. Stagioni 48 3. Inés dell’anima mia 31 3. La scomparsa dei fatti 32 3. Caledario atlante... 18 3. L’amico ritrovato 14 3. Eldest. L’eredità. Vol. 2 20
Rigoni Stern [4] Allende [3] Travaglio [6] Autori Vari [-] Uhlman [-] Paolini [10]
10,80 EINAUDI 17,00 FELTRINELLI 15,00 IL SAGGIATORE 15,90 DE AGOSTINI 5,00 FELTRINELLI 6,00 FABBRI

4. Fuori da un evidente... 41 4. Io & Marley 29 4. Opus Dei segreta 24 4. La classe fa la ola mentre... 17 4. Ti amerò per sempre 13 4. Il piccolo principe 17
Faletti [2] Grogan [4] Pinotti [-] Berr (Cur.) [4] Angela [-] Saint-Exupéry [2]
18,90 BALDINI CASTOLDI DALAI 14,50 SPERLING & KUPFER 11,50 BUR RIZZOLI 10,00 RIZZOLI 5,00 MONDADORI 7,00 BOMPIANI

5. Ragionevoli dubbi 38 5. Ehi, prof! 26 5. La grande bugia 23 5. Il libro delle risposte 12 5. Lo strano caso del cane ucciso... 10 5. Viaggio nel tempo. Vol. 2 14
Carofiglio [7] McCourt [5] Pansa [5] Bolt [8] Haddon [6] Stilton [4]
12,00 SELLERIO 18,50 ADELPHI 18,00 SPERLING & KUPFER 6,00 SONZOGNO 9,80 EINAUDI 23,50 PIEMME

6. Ad occhi chiusi 35 6. Rivoglio la mia vita 20 6. Sull’amore 23 6. Gli uomini vengono da Marte 12 6. Tre metri sopra il cielo 10 6. Cronache del mondo emerso 12
Carofiglio [-] De Laurentiis; Strick [-] Crepet [-] Gray [-] Moccia [-] Troisi [6]
10,00 SELLERIO 16,50 E/O 12,50 EINAUDI 6,00 SONZOGNO 9,00 FELTRINELLI 20,00 MONDADORI

7. Donne informate sui fatti 31 7. Fiume di sangue 18 7. Quello che non si doveva dire 20 7. La danzatrice bambina 12 7. Il sentiero dei nidi di ragno 10 7. Il talismano del potere 7
Fruttero [5] Deaver [-] Biagi; Mazzetti [2] Flacco [-] Calvino [-] Troisi [-]
16,50 MONDADORI 12,00 SONZOGNO 18,00 RIZZOLI 16,50 PIEMME 7,40 MONDADORI 8,40 MONDADORI

8. Come Dio comanda 30 8. L’origine perduta 16 8. I barbari.Saggiosulla mutazione 18 8. Il gambero rozzo 2007 12 8. Seta 9 8. L’incanto del buio 6
Ammaniti [6] Asensi [8] Baricco [-] Cambi [5] Baricco [-] Gnone [5]
19,00 MONDADORI 19,00 SONZOGNO 12,00 FANDANGO 22,00 NEWTON & COMPTON 5,00 BUR RIZZOLI 15,90 DE AGOSTINI RAGAZZI

9. Ascolta la mia voce 25 9. Il diavolo veste Prada 14 9. Le piccole cose che cambiano... 14 9. Il cammino al vero è... 11 9. Se questo è un uomo 9 9. Harry Potter e l’Ordine della.... 5
Tamaro [9] Weisberger [-] Morelli [-] Giussani [-] Levi [-] Rowling [-]
15,50 RIZZOLI 13,50 PIEMME 15,50 MONDADORI 15,00 RIZZOLI 9,80 EINAUDI 24,00 SALANI

10. Testimone inconsapevole 25 10. Istanbul 13 10. L’Italia spezzata 14 10. E’ facile smettere di fumare... 11 10. Il castello bianco 9 10. Il piccolo principe 5
Carofiglio [-] Pamuk [6] Vespa [3] Carr [-] Pamuk [9] Da Saint-Exupéry [-]
11,00 SELLERIO 18,50 EINAUDI 18,00 MONDADORI - RAI ERI 10,00 EWI 9,80 EINAUDI 6,90 BOMPIANI

LA CLASSIFICA DI TUTTOLIBRI È REALIZZATA DALL’ISTITUTO DEMOSKOPEA DI MILANO, ANALIZZANDO I DATI DELLE COPIE VENDUTE OGNI SETTIMANA, RACCOLTI IN UN CAMPIONE DI 120 LIBRERIE A ROTAZIONE, DI CUI 80 EFFETTIVE. SI ASSEGNANO I 100
PUNTI AL TITOLO PIÙ VENDUTO TRA LE NOVITÀ. TUTTI GLI ALTRI SONO CALCOLATI IN PROPORZIONE. LA CIFRA FRA PARENTESI, SOTTO IL PUNTEGGIO, INDICA LA POSIZIONE IN CLASSIFICA NELLA SETTIMANA PRECEDENTE.
LA RILEVAZIONE SI RIFERISCE AI GIORNI DAL 6 AL 12 GENNAIO.

P
eraltro, laggiù è tem- dio, poi in libreria. Ora con soli to il pianeta aspetta, A Thou- Patterson e Grisham molto più
po di vacanze, tutti al 16 dollari e 95 centesimi, Shan- sand Splendid Suns di Khaled delle glorie nazionali. Il «colonia-
mare, tutti sul surf. CHE LIBRO FA... NEL MONDO non Lush risolve una nevrosi an- Hosseini, dopo Il cacciatore di lismo» è anche televisivo: il blog
Risulta allora una GIOVANNA tica (il perfezionismo femmini- aquiloni, e The Solomon Key di Happy Antipodean racconta
stranezza ancora più ZUCCONI le) e una moderna (l'ansia per il Dan Brown). Di più: fra gli ac- che la tivù sta trasmettendo il
strana il successo di Speedclea- tempo che non basta mai), pro- quirenti australiani di libri su In- serial della Bbc My Family, do-

ASPIRAPOLVERE
ning, che è un libro sulle puli- mettendo Una Casa Impeccabi- ternet, sette su dieci si servono ve gli uomini leggono Tom Clan-
zie domestiche. Cioè sull'ulti- le In Solo Quindici Minuti. O for- di librerie online straniere, an- cy e fingono di leggere Ritorno a
ma cosa alla quale si ha voglia se rappresenta il sogno realizza- che quando comprano prodotti Cold Mountain di Charles Fra-

D’AUSTRALIA
di pensare, standosene spapa- to - una persona comune che si nazionali. zier «ma solo per rimorchiare le
ranzati in spiaggia. Invece, lag- occupa di cose comuni, e diven- Ovviamente, i giornali lamen- pupe». Che ridere. E dire Jessi-
giù, è nei top ten. Orde di casa- ta famosa. tano il colonialismo editoriale. ca Milner Davis in A Serious
linghe che non prendono il so- Ma non è questo il punto. Il Altrettanto ovviamente, avver- Frolic, bel saggio sul carattere
le (in Australia l'allarme mela- punto è che Speedcleaning è tono che il mercato inglese è in nazionale, sostiene che lo hu-
noma è fortissimo) e intanto si Trionfano le pulizie domestiche fra le casalinghe l'unico titolo australiano nelle flessione («librerie indipendenti mour australiano deriva dagli
svagano leggendo di detersivi che si abbronzano: Una Casa Impeccabile classifiche australiane, insieme in crisi, editoria al minimo co- aborigeni e non certo dagli ante-
e aspirapolvere? La racconta- In Solo Quindici Minuti per poco più di 16 dollari a un manuale di diete. Tutti gli mune denominatore, dominio nati britannici... Ma si prevede
no così: un bel giorno un'ascol- altri sono americani o inglesi. del marketing, biografie di ogni che l'aussie più famoso del 2007
tatrice di nome Shannon chia- Tutti i libri più attesi per l'anno pseudo-celebrità televisiva - e il sarà il biblista Frank Moloney,
mò in diretta un programma appena incominciato sono ame- pubblico reagisce comprando autore di The Gospel According
radiofonico dove si dibatteva- ricani o inglesi (Norman Mailer, sempre meno»), mentre quello to Judas insieme al romanziere
no questioni come padelle bru- Ian McEwan, Toni Morrison, australiano tiene. Eppure «gli inglese Jeffrey Archer: «colonia-
ciate e macchie impossibili, e Wilbur Smith, Sebastian editori inglesi vogliono ancora lismo» o coproduzione che sia,
in un battibaleno fornì soluzio- Faulks, Iain Banks, Michael decidere che cosa succede qui». la rilettura di Giuda Iscariota si
ni a tutti i cotali problemi. E di- Chabon, Marina Lewycka, e so- Francamente, come non capirli, prevede sarà un successo inter-
ventò una star, prima alla ra- prattutto i due «sequel» che tut- se i lettori australiani premiano nazionale.

TUTTOlibri RESPONSABILE: NICO ORENGO. IN REDAZIONE: LUCIANO GENTA, BRUNO QUARANTA. E-MAIL: tuttolibri@lastampa.it SITO INTERNET: www.lastampa.it/tuttolibri/
W

Diario di lettura Tuttolibri


SABATO 20 GENNAIO 2007
XII LA STAMPA

Sebastiano La vita Sebastiano Vassalli è nato a Genova nel 1941. Ma fin da piccolo ha vis-
suto a Novara. Già insegnante (è laureato in Lettere con una tesi sull’arte con-
temporanea e la psicanalisi), ha partecipato, anche come pittore e fondando
Le opere Il maggiore successo di Sebastiano Vassalli è «La chimera» (Einau-
di). Sempre nel catalogo di via Biancamano, «La notte della cometa» (roman-
zo-verità su Dino Campana) e «Amore lontano» (sette vite di poeti). Per le edi-
Vassalli riviste quali “Ant. End.” e “Pianura”, alle vicende del Gruppo ’63. zioni Interlinea è autore di «Il mio Piemonte».

loro non fanno altro che assecondarla.


Gli ultimi libri che ho letto nel 2006
LE SUE SCELTE sono stati Un sorso di Gattinara e altri
racconti di Mario Soldati (Interlinea),
Stagioni di Mario Rigoni Stern (Einau-
di) e Maria Corti. Dialogo in pubblico a
cura di Cristina Nesi (Bompiani). Ho
anche ripreso in mano il Trattatello in
laude di Dante di Boccaccio, perché do-
vevo scrivere un articolo sul rapporto
tra il carattere delle persone e i loro
nomi. Infine, nei giorni tra Natale e
Capodanno, ho riletto il Discorso sopra
lo stato presente dei costumi degl’italia-
ni di Giacomo Leopardi. Leopardi è il
mio autore di riferimento, la Bibbia
che non mi ha mai tradito: «Gl’italia-
f ni... uniscono la vivacità naturale,
maggiore assai di quella de’ francesi,
all’indifferenza acquisita verso ogni
cosa e al poco riguardo verso gli altri
cagionato dalla mancanza di socie-
tà...».
Dal 1824 al 2007, siamo sempre lì.
Ho due libri sul tavolo, mentre sto
ROBERTO SAVIANO scrivendo, di due autori ben rappre-
Gomorra sentati nella mia biblioteca e che ora

SALVO GOMORRA
MONDADORI, PP. 331, €15,50
invece ho deciso di non leggere, per-
ché mi hanno deluso. Li punisco con lo
«Il libro più venduto - osserva sciopero della lettura. La grande bugia
Sebastiano Vassalli - può essere di Giampaolo Pansa è un libro che ha
assolutamente banale, e spesso lo è, suscitato polemiche e malumori, e che

PANSA? NON AMO


ma può anche essere Gomorra di oltre alle pagine letterarie dei giornali
Roberto Saviano: un bel romanzo, che ha interessato anche le pagine di cro-
ci fa sognare di vivere in un Paese naca. E’ un libro che racconta a suo
capace di produrre anticorpi contro le modo una verità, e che non può essere
sue malattie, e di metterli in tacciato di dire cose false perché due

IL BICARBONATO
circolazione (gli anticorpi) attraverso più due fa quattro anche se si somma-
la letteratura. Invece viviamo in Italia, no lucciole con lanterne. (O capre con
dove gli anticorpi sono rari e, di solito, cavoli). Credo che sia anche un libro
non hanno fortuna; e la domanda che ci necessario, e che, per digerire il suo
si pone, finita la lettura, è: “Cosa farà, passato, l’Italia abbia bisogno di quel
Saviano, dopo questo libro?”». bicarbonato: ma a me il bicarbonato
non piace. (Eduardo De Filippo: «Te
piace ’o bicarbonato?» «No, nun me
SEBASTIANO per strada o dovunque si trovano, e sitivo né in negativo. Il libro più vendu- piace»).

La lettura più interessante e


VASSALLI
raccontano le loro storie. (Savinio
avrebbe voluto vivere abbastanza a
to può essere assolutamente banale, e
spesso lo è, ma può anche essere Go-
f Le mie montagne di Giorgio Bocca è
sicuramente un bel libro, che merite-
più importante è quella della realtà. lungo per ascoltarli. Il suo invito pe- morra di Roberto Saviano: un bel ro- rebbe di essere letto. Io non lo leggo,
Ogni essere umano, diceva Manga- rentorio: Narrate uomini la vostra sto- manzo, che ci fa sognare di vivere in almeno per il momento, per protesta-
nelli, è un libro rilegato in pelle: e, in ria è del 1942; ma allora non c’erano i un Paese capace di produrre anticor- re contro il suo autore: che, da bastian
quanto libro, contiene una storia. telefonini). Parlano con il panettiere o pi contro le sue malattie, e di metterli contrario quale è sempre stato ed è,
Non tutti i libri e non tutte le storie con il vicino di casa; raccontano di un in circolazione (gli anticorpi) attraver- da qualche anno a questa parte si osti-
sono interessanti, anzi le storie che loro conoscente, un certo Oblomov, so la letteratura. Invece viviamo in Ita- na in un suo personale «negazioni-
meritano di essere raccontate sono che non fa proprio niente. Si danno ap- lia, dove gli anticorpi sono rari e, di so- GIORGIO BOCCA smo» riguardo ai ghiacciai e, più in ge-
poche: ma come si fa a scoprirle? Co- puntamenti; spiegano la ricetta del- lito, non hanno fortuna; e la domanda Le mie montagne nerale, all’ambiente. I ghiacciai, dice
me si fa a distinguere l’Ivan Il’ic di l’ossobuco alla milanese. Da quando che ci si pone, finita la lettura, è: «Co- FELTRINELLI, PP. 152, €14
Bocca, vanno e vengono; non è vero
Tolstoj da un uomo qualsiasi che esistono i telefoni cellulari, la Bibliote- sa farà, Saviano, dopo questo libro?». ciò che dicono in tanti, che la loro su-
muore in una maniera qualsiasi? Co- ca Universale si è trasferita per stra- La tendenza in atto, nella nostra Secondo Vassalli, «Le mie montagne» perficie si sta riducendo in modo
me si fa a distinguere la signora Bo- da; siamo tutti lettori e tutti possiamo letteratura, è di segno opposto. Trion- di Giorgio Bocca è «sicuramente un bel drammatico; ma, se anche fosse vero,
vary di Flaubert da una signora qual- diventare scrittori, con un po’ di atten- fano i libri che non servono a pensare libro, che meriterebbe di essere letto. sarebbe un fatto normale. (E gli orsi
siasi che ha una relazione qualsiasi zione nell’uso delle virgole. Che altro ma a «spensare» (la parola non esiste: Io non lo leggo, almeno per il momento, che non vanno in letargo, sono norma-
con il panettiere o con il vicino di pia- occorre? il suo significato sì). Trionfano le sto- per protestare contro il suo autore: che, li? E gli ibis che si sono trasferiti nelle
nerottolo? Una volta, il talento dello Il mondo dei libri di carta è un mon- rie e i personaggi che vengono dalla te- da bastian contrario quale è sempre risaie tra Novara e Vercelli? E la tem-
scrittore consisteva appunto nella do a parte, con i suoi tic e le sue mode levisione, e un certo genere di roman- stato ed è, da qualche anno a questa peratura media del Mediterraneo che
sua capacità di individuare e di por- e le sue «classifiche dei più venduti». zo poliziesco dove la letteratura è una parte si ostina in un suo personale si è alzata di più di un grado, è norma-
tare alla luce «il personaggio»: di di- Orientarsi in quel mondo non è facile. macchina che risolve se stessa. Una “negazionismo” riguardo ai ghiacciai e, le?). Bocca fa benissimo a difendere la
stinguere, tra milioni di storie indivi- La critica letteraria fa quel che può, macchina celibe, per passare il tempo più in generale, all’ambiente). Fa Resistenza dai revisionisti; fa male a
duali, la storia che interessa tutti. cioè quasi niente; le classifiche produ- senza fare nemmeno la fatica che chie- benissimo a difendere la Resistenza dai non capire che «la rivoluzione, oggi, è
Ancora adesso è così, ma da quando cono l’«effetto mosca» («Mangiate derebbero, che so, le parole crociate. revisionisti; fa male a non capire che “la non cambiare il mondo». (Slogan pub-
esistono i telefonini le cose sono più merda. Mille miliardi di mosche non Naturalmente non critico gli autori: rivoluzione, oggi, è non cambiare il blicitario della nostra azienda di Stato
facili. Il signor Il’ic e la signora Bo- possono sbagliare») ma non garanti- sono tutti bravi e qualcuno è anche mondo”». per l’energia elettrica, cioè dell’Enel).
vary parlano ad alta voce, sui treni o scono la qualità del prodotto, né in po- simpatico, ma la tendenza è questa e Perciò, sciopero!

DAL 18 AL 28 GENNAIO
Nelle librerie della Sicilia dal 1° all’11 febbraio 2007

SCONTO DEL
Vendita promozionale comunicata in data 8/1/2007

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