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I regolamenti statali e locali I regolamenti statali e locali vengono chiamati fonti secondarie e questo significa che non debbono

essere in contrasto n con la Costituzione n con le leggi e gli atti aventi valore di legge (decreto legge e legislativo). Il motivo di questa loro minore importanza nella gerarchia delle fonti dipende dal fatto che non vengono n prodotti n autorizzati dal Parlamento. I Regolamenti vengono emanati: dal overno e dai !inistri" dagli enti pubblici territoriali (Regioni# Province# Comuni). $n esempio di Regolamento che potresti trovare interessante % quello relativo agli esami di &tato. 'a pochi anni % stato introdotto un nuovo tipo di regolamento: quello delegato. Il overno viene autorizzato dal Parlamento a emanare norme su determinate materie attraverso un regolamento. (lla sua entrata in vigore# tutte le leggi precedenti su quel tema vengono abrogate. &e successivamente lo si vorr) modificare# sar) sufficiente che il overno produca un nuovo regolamento. *o scopo di questo provvedimento % di togliere al Parlamento l+onere di produrre leggi su temi particolari o che riguardano fasce ristrette di cittadini# lasciandogli cos, pi- spazio per le questioni generali (delegificazione). .i sono infine alcuni argomenti che la Costituzione trova cos, importanti da riservarli esclusivamente alla legge: su queste materie non sar) possibile produrre regolamenti e si dice che vi % una /riserva di legge/.

La riforma del Titolo V della Parte II della Costituzione recata dalle leggi cost. n. 1 del 1999 e n. 3 del 2001 ha profondamente mutato l assetto della potest! regolamentare dello "tato e delle #egioni. In $re%e& la modifica costituzionale& nell intento di %alorizzare la fonte regolamentare regionale 'nell am$ito del pi( ampio processo di potenziamento dell autonomia regionale& da un lato& e della forte espansione del regolamento statale in atto gi! da molti anni& dall altro) ha interessato sia la titolarit! del potere regolamentare regionale& sia l am$ito materiale entro il *uale esso pu+ essere esercitato. ,el primo caso& con la soppressione dell inciso -e regolamentari. contenuto nell art. 121& comma 2& Cost.& / stata sottratta ai Consigli regionali l attri$uzione della potest! regolamentare& non essendo per+ chiaro se ci+ implichi l immediata attri$uzione di tale potest! alle 0iunte o se in%ece comporti solo il %enir meno della esclusi%it! della competenza consiliare& spettando poi la scelta a ciascuna #egione in sede di appro%azione dei nuo%i "tatuti. Corollario di *uesta seconda opzione interpretati%a / che& fino al momento dell adozione dei nuo%i "tatuti regionali& la competenza all esercizio del potere regolamentare permane in capo alle assem$lee eletti%e. In riferimento al secondo aspetto& in%ece& il no%ellato art. 111& comma 2& Cost. limita la potest! regolamentare dello "tato soltanto alle materie in cui esso ha competenza legislati%a esclusi%a& fatta sal%a la possi$ilit! di delega alle #egioni. In ogni altra ipotesi 'materie di competenza concorrente e residuale) il potere regolamentare / affidato agli enti regionali. Le suddette modifiche costituzionali hanno dato origine ad una serie di nodi interpretati%i di non age%ole soluzione& alcuni dei *uali sono stati oggetto di una serie di pareri del Consiglio di "tato in sede consulti%a 'sia dell 3dunanza 0enerale& sia della sezione consulti%a per gli atti normati%i).

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