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506 RECENSIONI RuT 54 (2013) 501-510

Ciuseppe Ciannerro
Idee innate e ontoogia
dea mente in Cartesio
C. CIANNETTO, Idee innate e onto-
loia della nente in Cartesio, La
scuola ui Piragoia euiriice, Napoli
2011, pp. 18, P 15,00

La piesenre monogiaia su Cai-


resio ui C. Ciannerro si airicola in
rie capiroli. I piimi uue capiroli,
Iuee innare, iguia e giuuizio in
Cairesio e Le iuee innare come
uisposizioni uella menre in Caire-
sio, sono la iipubblicazione iivisi-
rara ui uue libii euiri iisperrivamen-
re nel 2009 e nel 2010, non pi ie-
peiibili. Il reizo capirolo, Iuee in-
nare e la acolr ui riaile uoii ualla
menre, e ineuiro. In quesro lavoio
l`A. (pioessoie oiuinaiio ui Iiloso-
ia reoierica, piesso l`Univeisir ue-
gli sruui ui Napoli Ieueiico II) riar-
ra uno uei remi classici uella iloso-
ia cairesiana. le iuee innare.
La piemessa al piimo capirolo
unge ancle ua inriouuzione al li-
bio sresso. L`A., inarri, piima esa-
mina il concerro ui iappiesenrazio-
ne in Kanr pei merreilo a conion-
ro con quello cairesiano, poi nora
come sia in Kanr cle in Cairesio vi
sia una uuplice polaiizzazione uella
nozione ui iappiesenrazione. un laro
soggerrivo, legaro al iappiesenraie
sresso e un laro oggerrivo cle si ii-
eiisce al iappiesenraro. In Caire-
sio, uel iesro, le iuee, inrese come
iappiesenrazioni, possono esseie
consiueiare o in mouo oimale
(uunque in senso soggerrivo come
moui uel pensaie) o in senso obier-
rivo come quauii menrali cle iinvi-
ano, uieienzianuosi a seconua ui
ci cle iappiesenrano, a ci ui cui
sono immagini. Il ilosoo iancese
classiica le iuee in avvenrizie, arri-
zie e innare. Le iuee avvenrizie sono
geneiare ua una o pi o sensazioni,
ual conrarro con la iealr esreina,
lanno una naruia exria-soggerriva
(au esempio l`iuea ui albeio). Le iuee
arrizie sono un piouorro uella no-
sria immaginazione, la quale com-
bina elemenri colri ualla iealr esrei-
na (si pensi all`esempio celebie uel-
la siiena, mer uonna mer pesce).
Le iuee innare, invece, pui iiman-
uanuo a una iealr exria-umana,
come le iuee avvenrizie, si uiveisii-
cano ua quesre, peicl sono posre
ua Dio nella menre uell`uomo, come
il maiclio uell`airigiano sulla sua
opeia. Ne e piova ui ci l`impossi-
bilir uel soggerro ui mouiicaie a
suo aibiriio le nore uelle iuee inna-
re, le quali possono esseie inrese
come riacce uell`Esseie cle pui ii-
guaiuanuolo, non lo compienuono,
siccl l`immanenza non escluue la
riascenuenza (21). Inolrie, nora
Ciannerro, cle le iuee innare, non
essenuo mouiicabili ualla menre
umana, si palesano come sriurruie
univeisali e necessaiie piesenri e
opeianri inevirabilmenre pei l`enre
iniro e non pei l`Esseie supiemo,
cosiccl la naruia uell`iuea innara
iivela un alrio asperro uell`onrolo-
gia cairesiana. la naruia onniporen-
re uell`esseie supiemo, il quale non
e legaro alla scelra cle la eerrua-
ro. Inarri, Dio pu sceglieie libeia-
menre quale logica seguiie. l`Esseie
supiemo, non solo pu mouiicaie
a suo piacimenro ogni piopiier ui
una iguia geomeriica, ma pu au-
uiiirruia anuaie conrio il piincipio
ui non conriauuizione. Ciannerro,
ua quesro asperro, consiueianuo il
nesso ria l`iuea innara e la naruia
uell`Enre supiemo cle l`la posra
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nella menre, merre in luce come,
nella ilosoia cairesiana, il uaro an-
riopologico e onrologico la sriur-
ruia uella menre si iivela uno sriu-
menro eimeneurico capace ui lega-
ie i uiveisi piani in cui airicola la
speculazione uel ilosoo iancese.
Inolrie, l`analisi uel Ciannerro si
iivela specularivamenre oiiginale,
quanuo a emeigeie il iappoiro uelle
iuee innare con l`inrellerro e l`im-
maginazione. Bisogna renei piesenre
cle vi e una pluialir ui iuee innare.
vi e una geiaiclia uell`innaro, la
quale aioia appena si consiueii le
iuee innare in senso obierrivo a se-
conua ui ci cle esse iappiesenra-
no. L`iuea ui Dio au esempio e pi
complessa specularivamenre e onro-
logicamenre uell`iuea ui numeio o
ui iguia geomeriica, ma l`iuea ui
riiangolo si iivela pi airicolara sul
piano anriopologico, cliamanuo in
causa uue acolr uell`uomo. l`inrel-
lerro e l`immaginazione. A rale pio-
posiro, l`A. merre in luce le uiveise
caiarreiisricle cle pu assumeie
l`immaginazione a seconua uei con-
renuri menrali cle essa inrenziona.
E possibile una riiplice ripizzazione
uell`immaginazione. empiiica, lega-
ra al uaro espeiienziale; combina-
riice, capace ui agiie sugli elemenri
riarri uall`espeiienza; iipiouurriva a
piioii. Pei un veiso, lo sruuioso si-
ciliano merre in luce come a ogni
ripo ui iuea si possa associaie un
uiveiso agiie uell`immaginazione
iuee avvenrizie e immaginazione
empiiica o iipiouurriva a posreiio-
ii, iuee arrizie e immaginazione
combinariice, iuee innare geomerii-
cle e immaginazione iipiouurriva a
piioii pei un alrio analizza la sin-
golaie reoiizzazione arra implicira-
menre ua Cairesio ui una reiza ca-
pacir uell`immaginazione (non sru-
uiara ua alrii inreipieri uel pensieio
cairesiano) consisrenre nel iipiouui-
ie in mouo a piioii le iuee geome-
riicle. Quesra capacir uell`imma-
ginazione e iilevanre peicl l`im-
maginazione iipiouurriva a piioii e
in giauo ui poiie in ielazione l`ani-
ma cle inrenue e il coipo, ueiniro
pei Cairesio uall`esrensione, ualla
iguia e ualla uivisibilir (30).
Poi lo sruuioso siciliano passa a
inreipieraie il riiplice iappoiro ria
iuearo (ci cle viene iappiesenra-
ro), iueaie, inreso come l`arrivir
iappiesenrariva uel soggerro, e iuea
consiueiara in ielazione al ciireiio
uell`eviuenza. Inarri, il conrenuro
uell`iuea innara non viene iipiouor-
ro in mouo srarico, ma necessira, pei
esseie colro ual soggerro iniro, ui
un agiie inrellerruale. L`A. pei clia-
iiie meglio quesro punro esamina
un esempio cairesiano, piesenre nei
Irincipi di jilosojia, uove il ilosoo
iancese mosria le uiveise uereimi-
nazioni ui cui e suscerribile un igu-
ia composra ua rie lari. La iguia
geomeriica uel riiangolo si piesen-
ra alla menre, a una piima visione
essenziale, come uelimirara ua rie
lari e composra ua rie angoli, ma la
menre, iiroinanuo a osseivaie con
maggioie arrenzione la meuesima
iguia, coglie alrie piopiier ui que-
sro enre geomeriico. si incomince-
i a noraie cle il riiangolo e ierran-
golo, cle la un angolo cle misuia
novanra giaui e cos via. Ma come
vengono colre le uereiminazioni cle
ui seguiro vanno a inuiviuualizzaie
il riiangolo Il ilosoo iancese non
lo uice espliciramenre, ma ci in
iealr uipenue ual ciireiio uell`evi-
uenza, concepiro come conrinuo
passaggio ualla cliaiezza alla uisrin-
zione, anzi la uisrinzione, nora op-
poirunamenre Ciannerro, pu esse-
ie inreipierara come inciemenro ui
cliaiezza (34). Inine il piimo ca-
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pirolo si cliuue con un paiagiao
uensissimo cle analizza il celebie
esempio uel pezzo ceia nella Secon-
da Meditazione.
Nel seconuo capirolo l`A. muove
le sue consiueiazioni sulla nozione
ui iuea innara assumenuo come jo-
cus specularivo un resro cairesiano
riascuiaro ualla bibliogiaia secon-
uaiia. Note contro un certo nanije-
sto. In quesr`opeia Cairesio cliaii-
sce alcuni punri uel suo pensieio,
polemizzanuo conrio l`inreipiera-
zione a suo avviso eiiara, cle ne
aveva uaro un suo ex-allievo, Regius.
Aeima Cairesio, a quesro piopo-
siro, cle la menre opeia con le iuee
innare inrese come qualcosa ui ui-
veiso ualla sua acolr ui pensaie.
Disringuenuo alcuni pensieii cle si
riovano nel soggerro cle ueiivano
solo ualla acolr ui pensaie, e re-
nenuo piesenre cle i pensieii assu-
mono come oima oiuinanre le iuee,
Cairesio cliama innare quesro ripo
ui oime cle si uisringuono ua quelle
avvenrizie e arrizie. L`inreipiere
pone in luce come l`iuea innara reo-
iizzara nelle Note, a uieienza ui
quella pioposra nelle Meditazioni,
si piesenra come una uisposizione
in giauo ui esseie sviluppara e non
come un conrenuro menrale gi
uaro. Inarri, sosriene Cairesio nel-
le Note, la possibilir ui inreipiera-
ie le iuee innare come uisposizioni,
viene esempliicara ua malarrie come
la gorra o la ienella o ua viir come
la geneiosir. Tali uisposizioni, pui
essenuo piesenri in una uiveisa ri-
pologia ui inuiviuui, possono ancle
non maniesraisi, essenuo piesenri
allo sraro larenre. Sono necessaiie
uue cause aincl quesre malarrie
(la ienella o la gorra) o quella viir
(la geneiosir) si maniesrino. A ral
pioposiro Cairesio uisringue cause
iemore o seconuaiie ua cause pios-
sime o piimaiie le quali peimerro-
no alla uisposizione ui arruaisi. La
causa piimaiia e la sressa uisposi-
zione oiiginaiia, menrie la causa se-
conuaiia e inresa come una ceira oc-
casione cle peimerre la maniesra-
zione uella uisposizione oiiginaiia.
L`inreipiere pone giusramenre in ii-
salro come il uiscoiso cairesiano,
iisperro au alrie opeie cle lanno
pei oggerro l`iuea innara, si sposri
uall`iuea al mouo ui oiuinaie. Si
passa, cos, ual conrenuro uell`arro
menrale, al mouo ui pensaie quesro
conrenuro. L`A. nora cle, a uieien-
za uelle Meditazioni, uove l`iuea in-
nara poreva esseie iiconuorra a un
iappoiro inreino al soggerro, il quale
analizzava il conrenuro uell`iuea in-
ruira, nelle Note, la nozione ui in-
naro si uisringue in oima e conre-
nuro cle iiclieue ancle l`appoiro
ui ci cle e esreino al soggerro.
l`espeiienza. Il uaro empiiico iisper-
ro all`iuea innara si pone nel meue-
simo iappoiro con cui si pongono
oima e conrenuro. Cairesio poira
a quesro pioposiro l`esempio uegli
airigiani (assunri iuealmenre come
causa piimaiia o uisposizione), i
quali possono sviluppaie le loio ca-
pacir a seconua uelle iicliesre uei
commirrenri (causa occasionale).
L`iuea innara e suscerribile ui svilup-
pi uiveisi in iappoiro all`espeiienza
uel soggerro conoscenre. Inolrie, nel
momenro in cui il soggerro uiviene
consapevole uell`iuea innara, in vii-
r uella sollecirazione ui un ceiro
uaro empiiico, ancle l`iuea innara,
nel uaigli un oiuine, a sua volra agi-
sce sul meuesimo uaro empiiico. A
ral pioposiro, aeima Ciannerro, si
passa ua una nozione ui iuea innara
come sriurruia innara, nel senso ui
renuenza oiuinanre posra ua Dio
nella menre uell`uomo, a iuea come
oima oimanre pei l`agiie uell`uo-
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mo. Tenenuo piesenre le analisi pie-
ceuenri e possibile leggeie il pen-
sieio cairesiano ua una piosperriva
eimeneurica, poicl ci cle e in-
naro e come un`impionra cle ogni
uomo la in s cle, pei, meuianre
un`espeiienza uiveisa, viene inrei-
pierara in mouo uieienre (126),
siccl l`innaro, assumenuo una sro-
iicir uovura alle espeiienze uivei-
se cle lo sollecirano, non ueporen-
zia l`umano a meio iicerracolo uel-
l`Esseie sommo.
Nel reizo capirolo l`A. aionra il
rema uelle iuee innare in ielazione
alla capacir uella menre ui riaile
uoii. Il capirolo si apie con un`ana-
lisi uel reimine elicere, sul suo valo-
ie semanrico, anriopologico e on-
rologico. La poirara uel reimine eli-
cere appaie nella uecima Risposta
cle inarri, Cairesio u alle Terze ob-
biezioni ui Hobbes, le quali iiguai-
uano il mouo ui giungeie all`iuea ui
Dio. Cairesio aeima cle l`iuea in-
nara non va inreipierara come una
piesenza srarica nella menre, anzi se
osse inresa cos non ve ne saiebbe
nessuna. L`iuea innara ueve esseie
inreipierara meuianre una capacir
ui cui e uoraro l`uomo ui riaila uo-
ii. nos babere in nobis ipsis jaculta-
ten illa eliciendi. Ciannerro a emei-
geie, muovenuo ua quesra inuica-
zione uel ilosoo iancese, una ui-
veisa piosperriva ua cui si pu con-
siueiaie l`iuea innara. Le nore co-
srirurive uella nozione ui innaro non
sono uare, non si piesenrano in
mouo cliaio alla menre, cos come
non si uisringuono immeuiaramen-
re le uiveise nozioni innare le une
ualle alrie. Pei rale iagione e neces-
saiio riaiie uoii, elicere, ci cle a
un piimo sguaiuo iimane avvilup-
paro, piivo ui una oima ueinira.
Ma elicere pu assumeie ancle al-
rii signiicari. Au esempio, si posso-
no inrenueie rurra una seiie ui ope-
iazioni cle il soggerro compie pei
compienueie le airicolazioni uell`in-
naro. uelineaie, sclizzaie, abbozza-
ie. Il veibo larino elicere pu essei
inreso come il iisulraro ui un ope-
iaie reoierico uella menre, nel pas-
saie ua un veueie insieme un giup-
po ui iuee come un veueie non airi-
colaro, a un veueie enrio un insie-
me, in mouo ua porei coglieie asper-
ri comuni uell`innaro e asperri ui-
veisi. Dunque, pei un veiso abbia-
mo la iappiesenrazione uell`insie-
me, cioe ui pi iuee e ui pi nore
cle compongono le iuee; pei un
alrio, abbiamo la iappiesenrazione
uegli elemenri uell`insieme. Consi-
ueiara ua quesra piosperriva l`iuea
innara pu esseie ueinira come
unir complessa. L`A., renenuo pie-
senre le uiveise inreipierazioni uel
reimine elicere in ielazione alle iuee
innare, si soeima poi sui uiveisi
signiicari cle possono esseie arrii-
buiri al reimine inrenueie nelle rie
accezioni. abbiaccianre, uiveisii-
canre e uisringuenre. Dio la posro
nella menre uell`uomo le iuee inna-
re, ma le arrivir uella menre pei-
merrono cle quesre iuee possano
esseie compiese nelle loio nore. Ma
qual e lo status gnoseologico ua cui
muove il soggerro iisperro alle iuee
innare Il soggerro la uenrio ui s,
conrempoianeamenre, rurre le iuee
innare, le une insieme con le alrie
in mouo non ueiniro.
Poicl pei le iuee innare si pie-
senrano inizialmenre, al piimo
sguaiuo uel soggerro, come unio-
ne inuieienziara (11), l`arrivir
uel soggerro cle le inrenziona ueve
esseie capace ui coglieie l`insieme
uelle iuee piivo ui uieienze, iagion
pei cui si pu ueiniie come inren-
ueie abbiaccianre. Ma quesra piima
arrivir uella menre iisperro al suo
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conrenuro implica la capacir ui rio-
vaie ci cle appairiene a pi iuee in
mouo ua iiuniile in un giuppo cle
la piopiier comuni au alrie iuee
uello sresso giuppo (iti). La secon-
ua arrivir cle uisringue, nora le ui-
eienze ria le uiveise iuee innare, e
un inrenueie uiveisiicanre (12).
E inine si palesa, seconuo l`inrei-
pierazione uello sruuioso siciliano,
un reizo mouo ui inrenueie, capace
ui inuiviuuaie le nore peculiaii ui
un`iuea innara, cle e in giauo ui
qualiicaie la uiveisir (iti), iiuscen-
uo a iilevaie le nore cle compon-
gono un nucleo concerruale, piopiio
in iagione uel arro cle un`iuea in-
nara palesa una uiveisir ui livello
nei conionri uelle alrie iuee (14).
Ma quesri rie moui ui inrenueie
sono piesenri nell`arrivir piopiia
uell`elicere, uel riaiie uoii, cle il
soggerro compie menrie inrenziona
le iuee innare, siccl non sono ua
consiueiaisi quesri rie signiicari uel
reimine elicere come rie arrivir cle
opeiano in mouo sepaiaro.
Un`ulrima consiueiazione sul li-
bio uello sruuioso siciliano va arra
sull`insieme ui quesro lavoio. Il
merouo e l`appioccio specularivo
sull`opeia ui Cairesio mosriano un
valoie non asciivibile solo alle uen-
sissime analisi specularive sulla no-
zione ui innaro, ma ancle alla pos-
sibilir oeira al lerroie ui esami-
naie alcuni momenri uel pensieio
cairesiano ua una piosperriva ine-
uira. Tioppo spesso Cairesio ua una
riauizione sroiiogiaica sopiarrurro
legara a ceiri clicb e sraro consiue-
iaro in mouo semplicisrico come il
ilosoo uel soggerro o uel merouo,
iniziaroie uella ilosoia moueina,
a cui anuiebbe arriibuira auuiiirru-
ia la pareinir uell`ouieino ielarivi-
smo. rurr`alrio e il Cairesio cle vie-
ne uisegnaro ualla biillanre mono-
giaia uel Ciannerro. La soggerrivi-
r si inneiva in sriurruie onrologi-
cle cle essa non pu muraie. le iuee
innare. La naruia sressa uel sogger-
ro viene legara a un uaro oggerrivo
ual quale non pu piescinueie. La
ilosoia cairesiana si piesenra come
un`onrologia uella menre. Ma poi,
seconuo noi, sussisre una morivazio-
ne pi pioonua cle ci consenre ui
segnalaie la lerruia ui quesro libio.
la monogiaia ui Ciannerro si inse-
iisce in quel mouo nobile ui aie
reoiesi, cle puirioppo si va peiuen-
uo in Iralia. L`A., allievo uel iloso-
o napolerano R. Iianclini, con
quesro lavoio non si misuia solo con
l`opeia cairesiana ma, in mouo leg-
geimenre celaro, si conionra con
un`iuea ui ilosoia inresa come spe-
culazione puia. Inarri, il jocus uel-
l`inuagine, non esauienuosi nella
meia analisi o in un`arrenra compa-
iazione uei resri ui un ilosoo, si
viene airicolanuo in un seiiaro con-
ionro con un`iuea piurrosro cle con
un pensaroie. e la piosperriva reo-
ierica a ungeie ua baiicenrio eime-
neurico nell`esame uell`opeia caire-
siana e non la meia uiscussione con
la lerreiaruia seconuaiia.
Luca Ierrara

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