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Luca Beltrami Gadola EXPO, ULTIMA CHIAMATA Giulia Mattace Raso MILANO I NOVELLI GIARDINIERI E IL PD Eugenio Comencini IMU: METTERE I CITTADINI CONTRO LA LORO CITT Domenico Muscianisi LA GRECIA NON SOLO CRISI: MILANO INCONTRA IL PONTO Maurizo De Caro PADIGLIONE ITALIA: IL RAPPRESENTABILE E IL PREVEDIBILE Silvia Cutaia PAGARE I DEBITI DELLO STATO O CAMBIARE SOLO DEBITORE? Giuseppe Gario ECONOMIA: C TRIPPA PER TUTTI MA NON GRATIS Vinicio Peluffo EXPO: IL GOVERNO A UNA SVOLTA? Jacopo Gardella BOVISA: LA GOCCIA DEGLI ERRORI Maria Berrini LA NUOVA MOBILIT UN SOGNO? VIDEO DUCCIO FACCHINI (ALTRECONOMIA) QUELLO CHE NON SAPEVATE SUI DERIVATI MILANESI suggerimento musicale ODLAZAC (Partenza) Canta ARSEN DEDI rubriche di attualit MUSICA a cura di Paolo Viola ARTE a cura di Virginia Colombo LIBRI a cura di Marilena Poletti Pasero SIPARIO E. Aldrovandi e D.G. Muscianisi CINEMA Marco Santarpia e Paolo Schipani
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www.arcipelagomilano.org lettive di orti giardino dartista, le potremmo chiamare. A leggere di ulivi e potature potrebbe quasi tornare il buon umore:"Lulivo si pota a fine marzo.La potatura dellulivo una operazione da eseguire nella stagione invernale, successivamente al raccolto, anche se non mancano casi in cui lintervento lo si esegue contemporaneamente alla operazione di raccolta, che tra laltro risulta velocizzata e facilitata. Orientando lintervento in misura maggiore sui rami destinati a legna, rami cio che non producono frutti, assicurando spazio e luce ai rami di ultima generazione cui fa capo la produzione.". La legna poi la si brucia, o se va bene ci si fa il tagliere.
perto, un partito in cui ci si misuri sui meriti e non sulla fedelt a qualche corrente, un partito in cui venire valutati, appunti, per il proprio progetto e per la capacit di portarlo a compimento. Da qui il nome Democratici a Progetto. Non siamo una nuova corrente: il gruppo non si dato alcuna forma correntizia o verticista, ma anzi coinvolge persone che nellimmediato passato hanno anche fatto scelte culturali e politiche diverse dentro il PD, che vuole parlare e coinvolgere al di l della classe anagrafica di appartenenza, perch, se vero che molti di noi sono giovani, anche vero che chi crede nel Partito Democratico in cui crediamo noi non ha limiti di et. Vogliamo infatti
parlare ai tanti simpatizzanti, militanti, amministratori, coordinatori di circolo che come noi assistono disarmati alle lotte tra le correnti interne, ai caminetti tra dirigenti e capobastone e che, invece, si sporcano le mani sul territorio, sostenendo il PD dal basso". Salvaguardia della biodiversit vegetale in ambiente urbano? Subito. La piantina cresciuta, gli innesti hanno dato frutto, quasi sicuramente una pioniera, tenace colonizzatrice, andr avvertito il vivaista. Del Pd acefalo si detto di tutto e di pi, eppure proprio come organismo esiste e agisce nelle sue propaggini territoriali, oltre ai circoli, con i gruppi consigliari nelle zone, in comune, in provincia, in regione: pratiche col-
www.arcipelagomilano.org imposta che generi pari gettito. Ma se si tornasse ai trasferimenti statali (dopo che dal 2013 questi sono stati completamente eliminati) lo Stato dovrebbe cercare risorse da garantire non una tantum nel 2013, bens ogni singolo anno. E se lo Stato decidesse invece di dar vita a un nuovo tributo (legato agli immobili o ad altro), la scelta apparirebbe come una grossa presa in giro, poich alla fine, dopo molto rumore, per i cittadini con cambierebbe nulla, se non il nome della tassa da pagare. Una terza via sarebbe quella di rimettere nella casse dei Comuni il gettito derivante dallIMU sugli edifici in classe catastale D (capannoni, ecc.), che oggi finisce nelle casse dello Stato: ma questo significherebbe per il Governo reperire altre risorse per le proprie esigenze di bilancio. Chi fa lAmministratore locale ha (purtroppo) spesso levidenza che chi redige le norme (e chi le vota) non si renda conto di quali reali effetti esse generino e di quale dispendio di energie e risorse economiche e non comporti il continuo susseguirsi di cambi nelle norme e nelle strategie (quattro cambi di norme sullIMU in due anni). Mi rivolgo a Governo e maggioranza: vi prego, fermatevi! Ora serve un po di seriet e responsabilit. La presenza di Graziano Delrio nel Governo per noi Sindaci la garanzia che non si compiano pi gli errori del passato: sono certo che il Ministro degli Affari Regionali non potr avallare norme e scelte che vadano a detrimento del sistema dei Comuni e in ultima istanza degli interessi dei cittadini. *Lautore sindaco di Cernusco sul Naviglio
www.arcipelagomilano.org Non vogliamo e non possiamo sottrarci al tentativo di argomentare, pur con la modestia dei nostri mezzi, sul "Fatto" perch anche noi (come tutta la stampa specializzata) siamo rimasti moderatamente colpiti dagli esiti del pi importante dei concorsi simbolici possibili: il Padiglione Italia. Il Luogo Matrice del paese ospitante, il Ventre plastico della Nazione, ha lasciato quasi tutti i commentatori perplessi, tiepide le poche reazioni. Concorso destinato a gruppi con fatturati milionari (non ne comprendiamo il recondito motivo rispetto all'auspicata capacit di produrre buona architettura), e dunque rivolto a quanti, e sono poche decine nel paese, potevano e possono garantire solidit operativa spesso rinunciando a velleitarismi estetizzanti cos difficili da digerire e ancor pi da giudicare. Per altro un concept-dogma doveva accompagnare docilmente ogni potenziale candidato a una risoluzione scolastica, e qualche volta accademica del tema: un cubo, una piazza coperta, un bel ristorante sul tetto. Vivaio Italia e sai che bei giochi di parole tra Colture e Culture. Missione compiuta e con poca fatica i progetti hanno seguito la traccia imposta dal bando senza porsi velleit palingenetiche, senza sconfinare oltre la rigidit ortogonale dei tracciati voluti dall'Ente Supremo. nella sua irrappresentabilit concettuale del tema che si sviluppa tutta la contraddizione della sequenza dei vincoli imposti e purtroppo accettati supinamente da tutti. Il risultato oltre alla inevitabile prevedibilit diffusa (sia pure con alcuni spunti interessanti) esprime una impressionante omogeneit nelle linee e nei tracciati espressivi che in alcuni casi potrebbe trasformarsi in una intercambiabilit di render, uno scenario indifferenziato di consuetudini, un magma omogeneo di certezze. Difficile riconoscere autori (poco conosciuti) e ricerca innovativa (poco conosciuta). Ha vinto "l'albero della vita" e devo dire che non riesco a trovare molti collegamenti col controverso e immaginifico film di Malick, se questa l'ispirazione oppure con i paesaggi italiani, le piazze, i materiali oppure i colori, o forse le forme? Il nido ecologico? Una zattera sostenibile? Nelle forme renderizzate ambientate in unatmosfera esasperata e cupa, si rivedono palesemente troppi progetti precedenti, vincenti o perdenti del rutilante scenario mondiale delle competizioni: c' tutta Internazionale Concorsuale Unita. L'omogeneit anche noiosa di molte delle proposte rende complessa o inutile l'azione di approfondimento aggravata per l'imprevista assenza delle stelle (Benedetta Tagliabue esclusa) che denota una scarsa propensione all'azzardo delle griffe di successo, l'incapacit di mettersi veramente in gioco, o forse solo il reale interesse che i grandi nomi rivolgono a questa manifestazione. Non ha vinto la solita archi-star, non ha vinto un emergente, ha vinto la solida capacit professionale, ha vinto il mestiere. Ha vinto una modalit operativa e manageriale, ha vinto chi stato capace di rassicurare come hanno cercato di fare quasi tutti i partecipanti: un appello all'ordine condiviso senza discussioni, un campionario di retoriche visioni, coerenti ma senza slancio. E in tutti i progetti questa concretezza si respira, potrebbe essere, tranne per una decina di progetti francamente e normalmente improponibili, una nuova scuola improntata dalle necessit al tempo della grande crisi, sulla normalit delle consuetudini formali dettate dai vincoli funzionali e dalla rigidit programmatica. Questa diffusa omogeneit delle proposte, questa tranquillit del gesto creativo sembra essere ben accettata dai concorrenti come se la prevedibilit potesse scongiurare l'irrappresentabilit dei tracciati concettuali che il contenitore dovr comunque tentare di rappresentare. Compito di altri certo, coniugare Fellini e i Vanzina, Bruno Maderna e Puccini, Fontana e De Chirico, Baricco e Tabucchi e forse chiss Gregotti e Portoghesi, insomma dare una casa adeguata all'infinita sequenza di ossimori di cui composta la caleidoscopica e camaleontica identit del paese. Proprio per questo nell'insostenibile prevedibilit del Padiglione (e delle due varianti) troviamo ancora una volta materiali emblematici sufficienti per considerarla l'ennesima occasione perduta, tristemente in linea col pi ampio progetto perennemente rinviato per rinnovare il paese. Come pu l'architettura produrre eresie, se l'antropologia della nazione si avviluppa sempre di pi su qualsiasi espressione di pavidit? Tutto perfettamente in linea dunque ma eterni sognatori quali siamo, ci aspettavamo una nuova Arca capace di condurci verso la ricerca di identit difficilmente immaginabili. L'architettura non ha retto al peso della drammatica congiuntura professionale, si accontentata di proporre un grande e sereno stand da riempire di nuove retoriche nazionali, o forse capace di rappresentare soltanto la precariet culturale in cui si dibatte da troppo tempo. L'Expo, in fondo lo specchio della capacit di produrre modelli conformi alla societ che lo ha fermamente voluto ma mai compiutamente digerito e l'architettura vincente o perdente di questo concorso si perfettamente adeguata al programma. Comunque vada sar un successo.
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Qual il ruolo istituzionale delle Ragionerie Territoriali dello Stato? Tra gli altri, il controllo e lautorizzazione degli atti di spesa delle Amministrazioni statali. Ovvero: un Ufficio, per esempio Soprintendenza, Provveditorato alle Opere Pubbliche, Motorizzazione civile ha delle spese da affrontare. Indice una gara, una impresa si aggiudica lappalto per la fornitura di servizi o opere, si stipula un contratto, questi servizi vengono resi e arriva il tempo del pagamento. A questo punto lUfficio che ha ricevuto il servizio, manda il conto alla Ragioneria Territoriale dello Stato che controlla che la spesa sia imputata al capitolo di bilancio corretto, che corrisponda a quanto approvato nel contratto, che siano stati rispettati tutti gli elementi contrattuali. Verifica, per citare solo alcuni mbiti, che il pagamento vada a favore dellimpresa che ha fornito il servizio su un conto corrente dedicato a tale contratto (norma sulla tracciabilit dei flussi finanziari); che il contratto sia registrato e che le fatture citino tale registrazione; che limpresa sia in regola con gli oneri contributivi (lotta al lavoro nero); che sia in regola con il pagamento delle imposte (lotta allevasione fiscale). . Se le
imprese hanno adempiuto a tali obblighi, si procede al pagamento, in caso contrario si chiede la documentazione mancante. Appena questa viene perfezionata, si provvede al pagamento. Con il decreto legge 35/2013, le Ragionerie dovranno s controllare, ma il dover dar corso comunque al pagamento avr diverse conseguenze: una minore puntualit delle imprese fornitrici e degli uffici fruitori di servizi nel trasmettere quanto dovuto; il non riuscire a contrastare le irregolarit. La Corte dei Conti verr invasa da segnalazioni per pagamenti gi effettuati per i quali avviare, forse, provvedimenti di recupero. Al di l degli effetti contabili delle nuove disposizioni, quel che nel tempo risulter dannoso sar proprio la mancanza di controllo sul rispetto delle regole quali la tracciabilit del flussi finanziari, i versamenti contributivi e la regolarit dei pagamenti delle imposte. La domanda : perch, per saldare i propri debiti, lo Stato abdica al controllo sul regolare adempimento delle norme? Il timore che, nelle more di una norma pensata per risolvere unurgenza, si possano inserire anche imprese non propriamente virtuose; che soprassedere su una
parte del controllo, diventi un volano che si ritorce contro lo Stato stesso che, ex post, non sar in grado di chiedere di rispettare le regole che nel tempo si riusciti a esigere. Lart. 12 presenta altre criticit: per reperire i fondi necessari verranno emessi 40 miliardi di euro in titoli di Stato, con un aggravio ulteriore di spesa per il pagamento degli interessi. Inoltre a oggi la stima dei debiti dello Stato verso imprese ammonterebbe a pi di 90 miliardi di euro, e la manovra rischia s di dar fiato a una parte delle imprese, ma di non risolvere il problema. Si afferma, sempre allart. 12, che nel caso lemissione titoli fosse insufficiente, si provveder con tagli lineari, ovvero blocco di stipendi e pensioni, e riducendo le previsioni di spesa per gli anni a venire, ovvero minori investimenti, altro che rilancio delle imprese! Lauspicio che il Parlamento, nella conversione del Decreto legge, apporti le opportune correzioni in modo da ripianare s le posizioni debitorie dello Stato, ma senza indebolirlo e trovando modalit di ripresa delleconomia non tagliando le spese, ma intervenendo sugli sprechi.
www.arcipelagomilano.org matico il caso del produttore di macchine utensili Alfred Schtte di Colonia, che nel 2009, allapice della recessione, con oltre 700 dipendenti registr una caduta degli ordinativi di quasi il 90%. Invece di licenziare un personale altamente qualificato, Carl Wecker, imprenditore erede del fondatore, ha preferito rompere un tab e chiedere, per la prima volta in oltre centotrenta anni di storia aziendale, un prestito bancario. Meno di due anni dopo il volume daffari raddoppiato, il prest ito rimborsato e il personale fidelizzato al massimo. Sono le centinaia di imprese come la Schtte la forza della industria tedesca e che assicurano il pieno impiego quando il resto dEuropa cammina sullorlo del baratro. [Daniel Pinto, Le Choc des capitalismes, Odile Jacob, Paris 2013, pp. 54-5]. Che dire? Non resta che trarne profitto, nel nostro interesse personale e collettivo. Ma sembra che non sappiamo farlo e invece di investire le garanzie le monetizziamo o sprechiamo. Come mai? la frenesia del denaro facile, da noi anche ostentata eccitazione sessuale. I soldi resi disponibili ai paesi mediterranei inclusa ad honorem lIrlanda dalla moneta unica con labbattimento dei tassi di interesse, ci sono stati subito sottratti con il cambio interno di 1 euro a 1000 lire invece che a 1936,27, da un governo Berlusconi che con Tremonti port limposta di bollo da 1000 lire a 1 euro: fu il via al generalizzato raddoppio dei prezzi non soggetti a concorrenza, da noi quasi tutti, mentre in Francia ancora oggi sugli scontrini i prezzi sono in euro e in franchi. Invece di essere investiti in riforme di sistema, poi, sono finiti in condoni fiscali, eventi, emergenze, leggi ad hoc, Alitalia. Se in Spagna e in Irlanda la bolla stata immobiliare, da noi stata pi semplicemente una truffa sui prezzi di merci e servizi correnti, privati e pubblici. Lhanno fatto milioni di italiani, a danno di altri milioni; molti vorrebbero imitarli, altri si accontentano di ammirarli. Chi cerca i motivi della nostra profonda divisione sociale e politica, esplosa nelle ultime elezioni e successive vicende, non deve andare lontano. Mors tua vita mea, purtroppo non solo metaforicamente dati i crescenti suicidi registrati in questi tempi di crisi e a causa della crisi, a quanto si capisce. questione di soldi, ma anche di cultura, di saper fare. Il culto del denaro al governo ha lo stesso effetto del sacco di Roma ad opera dei lanzichenecchi. Da decenni tagliamo i fondi alla scuola, alla ricerca, ai beni culturali, alla cultura. come scaldarsi bruciando quadri dautore e biblioteche rare. Crolla Pompei, rovina il Colosseo, si progetta il ponte di Messina, ma il nuovo che avanza svanisce, come il ponte, insieme al vecchio. Chi fuori un amico, moderato, giorni fa a Parigi vede unItalia profondamente, estesamente corrotta. Non un giudizio, una diagnosi non solo politica, e viene (francesi, ma anche inglesi e tedeschi) da paesi capaci di fare barriera politica alla malavita organizzata e, perci, di pensare e agire insieme, mentre noi siamo avvitati su interessi e calcoli individuali, sempre pi criminali. La corruzione non si limita a fare circolare soldi sporchi, agisce soprattutto con la violenza e il ricatto, molto meno costosi, molto pi efficaci. Basata sul principio che nessuno si fida di nessuno, quando penetra in un sistema lo svuota, cercando di salvare la facciata. Ecco perch non esiste il sistema Italia. Ecco perch una societ attenta e coesa pu tenere a bada la corruzione e, se non lo fa, perch non ne ha i mezzi culturali o non vuole, chi sa mai. Come Vespasiano, pensiamo che i soldi non puzzano ma dobbiamo convivere con corruzione, violenza, ricatti. Prima o poi dovremo ricostruire un sistema di relazioni fiduciarie, corrette, legali, a partire magari dalla scelta di parlamentari che hanno la fiducia di chi li elegge perch li conosce e stima, non solo sul web. un buon uso della garanzia europea, oltre a lavorare alla edificazione degli Stati Uniti di Europa. Primo fondamentale passo pensare e progettare bene, come quando cuciniamo. Intanto, per questa precaria Italia la buona notizia che c ancora trippa per i gatti, poca. Quella cattiva che non pi gratis, anzi. LEuropa pu fornirla e decider per noi. Buon lavoro.
www.arcipelagomilano.org alla normativa vigente in materia; potenziare l'organico degli Ispettorati del lavoro al fine di potenziare lopera di prevenzione e contrasto alle irregolarit nei molteplici cantieri; Predisporre, con gli Enti locali, un piano strategico per la promozione e la conoscenza dellevento, accompagnato da un programma dettagliato sulle infrastrutture turisticoricettive e sulle potenzialit di riutilizzo delle stesse anche in unottica di ritorno sociale per la cittadinanza; programmare un piano comunicativo internazionale sul tema dell'Expo e attuare un tavolo permanente tra Governo, Expo, ONG, privati ed Enti locali per lo sviluppo di progetti di cooperazione internazionale, anche attraverso l'apertura di bandi specifici. Proprio per affrontare tutte le questioni sopra citate, il PD ha presentato una mozione che chiede al Governo di ottemperare a questi impegni, cos da consentire a Expo di affrontare l'ultimo miglio con tutti gli strumenti necessari a vincere una sfida che stata resa complicata dagli incredibili ritardi accumulati negli anni e dai continui litigi all'interno delle Istituzioni allora mal governate dalla coalizione di centrodestra.
www.arcipelagomilano.org da terreni costruibili in terreni vincolati a verde, purch sia disposto ad addossarsi gli obblighi economici che una simile operazione comporta nei confronti dei proprietari privati. Occorre infatti che venga avviata una azione di esproprio o che venga assegnato, a compenso del terreno espropriato, un nuovo terreno avente prerogative urbanistiche analoghe a quelle originarie. Le modalit di accordo sono molteplici e le possibilit di salvaguardare il verde esistente, sebbene complesse, non sono impossibili. Le Legge 10 anno 2013 contiene ulteriori concetti degni di attenzione; ne citiamo alcuni: (Art. 6.1) le Regioni, Le Provincie, i Comuni devono promuovere l'incremento di spazi verdi urbani, di cinture verdi intorno alle conurbazioni () tramite la riduzione dell'impatto edilizio e il rinverdimento dell'area oggetto di nuova edificazione () e tramite lincremento, la conservazione e la tutela del patrimonio erboso esistente () nonch devono essere disponibili alla previsione e alla realizzazione di grandi aree verdi pubbliche nell'ambito della pianificazione urbanistica, con particolare riferimento alle zone a maggior densit edilizia. Tutte le prescrizioni elencate dalla Legge ricadono puntualmente nel caso in esame. Non vi sono impedimenti n remore n pericoli che si oppongono alla conservazione del patrimonio arboreo esistente; e vi sono, al contrario, tutte le premesse urbanistiche, tra le quali lalta concentrazione edilizia, che impone la rigorosa tutela di quel patrimonio. Come si vede, e come si usa dire, la Legge parla chiaro; e tuttavia, con linsediamento previsto da EuroMilano, della legge ci si fa beffa. Non solo la legge viene disinvoltamente ignorata, ma anche la destinazione naturale e storica della zona viene totalmente stravolta; un terreno da anni mantenuto a verde, e oggi arricchito da numerosi alberi di alto fusto, cresciuti rigogliosi e fitti, sar destinato, per effetto della futura urbanizzazione, a diventare un disordinato coacervo di densi fabbricati, complessivamente diversi e poco coordinati fra loro. Il progetto Euro Milano firmato dal celebre architetto olandese Koolhaas ed il pi favorito tra quelli studiati per la sistemazione dellarea: purtroppo, nonostante la fama dellarchitetto, il progetto un esempio del peggiore formalismo, sia urbanistico che architettonico. Larea battezzata pomposamente Science Park, viene suddivisa in anelli stradali di circonferenza non costante; e viene riempita di numerosi fabbricati disposti nelle posizioni pi disparate e casuali. Da una foto aerea della zona si vede con chiarezza la differenza tra il tessuto edificato, formatosi in passato intorno e allesterno dellarea La Goccia, e il coacervo di edifici futuri, previsti dal progetto allinterno della stessa area. Il tessuto esistente presenta un tracciato regolate, e una disposizione degli edifici composta e ordinata, mentre ledilizia prevista dal progetto appare confusa, priva di ordine, e disposta a caso. Le nuove costruzioni sembrano essere disseminate e sparpagliate sul terreno da un pianificatore cieco e distratto. Nella planimetria del progetto si vedono edifici a pianta pentagonale, o triangolare, o rombica; corpi di fabbrica dal profilo dentato o a pettine o circolare. Non si individua un disegno planimetrico chiaro e comprensibile; un allineamento stradale semplice e razionale, un tracciato edilizio regolare e ordinato. I volumi progettati sembrano corpi eterogenei, piovuti dallalto e caduti disordinatamente al suolo. Ci che indigna maggiormente la totale noncuranza nei confronti del verde, lassoluto disprezzo per il bosco di alberi dalto fusto, cresciuto e irrobustitosi nel corso degli anni; lo spregio e loffesa nei confronti della vasta zona di prato destinata a essere invasa del nuovo insediamento edilizio; pochi brandelli di superstite vegetazione verranno lasciati tra un volume edificato e laltro. Si sa che a Milano manca il verde; si sa che rispetto a molte grandi citt europee Milano ha il pi basso indice di verde per singolo abitante; si sa anche che la espansione edilizia a nord della citt si svolta in modo caotico e confuso; e ha dato origine a una urbanizzazione fitta, congestionata, malsana; per colpa della quale oggi ci si lamenta di una grave mancanza di adeguati spazi pubblici, destinati alla ricreazione, al riposo, allo svago; e si invoca la necessit di luoghi messi a disposizione dello sport per i giovani e della sosta per gli anziani. Ogni appezzamento di verde ancora superstite, in una periferia urbana cos disastrata e impoverita, merita di essere salvaguardato, protetto, e dove possibile potenziato. Ogni zona occupata da alberi di alto fusto merita di essere vincolata e difesa. Il verde cresciuto allinterno della area chiamata la Goccia rappresenta, nellambito della circostante perif eria urbana, la sola riserva di vegetazione nobile, ossia composta non di banali cespugli ma di alberi alti e rigogliosi; il solo verde sopravvissuto lasciata in uso alla popolazione, preziosa riservate in mezzo a un ininterrotto e compatto tessuto di densi caseggiati. un verde da accogliere come una benedizione; un patrimonio da preservare e proteggere; una riserva da ampliare e intensificare. Di questo verde il progetto EuroMilano fa scempio: lattuale ampia distesa di alberi verr frantumata, da una accozzaglia di edifici posti a pochissima distanza gli uni dagli altrui. Il noto architetto internazionale, vincitore di molti prestigiosi premi, si dimostra incapace di rispettare la natura del luogo e di cogliere le caratteristiche ambientali del terreno che ha avuto lincarico di urbanizzare.
www.arcipelagomilano.org no i tre quarti delle risorse statali e locali disponibili per il settore trasporti a opere pubbliche che favoriscono lo sviluppo del trasporto collettivo e di quello individuale non motorizzato. Una legge che impegni le amministrazioni locali a darsi (con Piani Urbani della Mobilit Sostenibile) e a raggiungere (con azioni concrete) specifici obiettivi, in termini di riduzione percentuale della quota di spostamenti motorizzati a favore di quelli pi sostenibili e che gestisca incentivi e disincentivi per i Comuni concedendo pi fondi a quelli pi virtuosi. una sfida forte, prima di tutto rivolta alla politica, quella che oggi pi che mai dovrebbe ridurre le spese inutili e utilizzare la fiscalit per restituire servizi che diminuiscano la pressione rappresentata da una costosa mobilit autocentrica. Protagonisti sono state associazioni e gruppi di pressione, quelle che lo scorso anno avevano organizzato linvasione dei ciclisti nel centro di Roma, che poi hanno consolidato proposte concrete nel Libro Rosso emerso dagli Stati generali della Mobilit Nuova: Salvaiclisti, Legambiente, FIAB, i comitati dei pendolari, oltre 150 sigle fino a Slow Food e Libera. Questo ventaglio largo di adesione rappresenta bene un altro messaggio centrale della manifestazione. Le soluzioni vanno costruite in modo integrato. Serve una capacit di mettere in atto risposte ampie, che non riguardano solo la mobilit, ma devono saper ridisegnare e rendere pi belle le citt, rendere pi animati gli spazi pubblici, inventare nuovi prodotti e servizi. Non possibile garantire mobilit per pedoni e ciclisti se non si riduce numero e velocit delle auto in circolazione. Non possibile convincere le persone a lasciare lauto se non si offrono alternative in grado di essere competitive. Ma soprattutto bisogna tenere ben presente che ognuno di noi ha necessit di muoversi per tante diverse ragioni e distanze. Siamo pedoni, prima di tutto, e abbiamo bisogno di sicurezza e di spazi pubblici che ci diano la precedenza. Siamo sempre pi numerosi ad aver scoperto che muoversi in bici il modo pi intelligente per affrontare gli spostamenti in citt, fatti soprattutto di distanze brevi e medie. O a scoprire che, invece che farsi carico dei costi di mantenimento di unauto, si spende meno e ci si muove bene anche utilizzando lauto in condivisione, il Taxi, il Car sharing o il Car pooling. E siamo in gran parte pendolari e viaggiatori, a cui serve un trasporto pubblico moderno, integrato a livello locale e regionale, capace di soddisfare davvero la nostra disponibilit a lasciare lauto fuori dai centri urbani (nei parcheggi di interscambio con le stazioni del treno e della metropolitana) o addirittura a liberarsi dellauto in propriet, troppo costosa, inquinante, ingombrante. Oggi lItalia il paese europeo con la pi alta densit di automobili: 36 milioni di auto, il 17% del parco circolante in Europa a fronte di una popolazione pari al 7%. Nel nostro paese in dieci anni, la congestione ha fatto perdere oltre 142 miliardi d PIL e lincidentalit stradale ha ucciso pi di 40.000 persone. veramente ora di cambiare. Verso una nuova mobilit.
MUSICA questa rubrica curata da Palo Viola rubriche@arcipelagomilano.org Piano City a Milano
In questo fine settimana la citt sar sconvolta da un vero e proprio ciclone pianistico; per il secondo anno di seguito si svolger a Milano una sorta di festival del pianoforte, con pi di 260 eventi (7 tipologie di concerto: 121 city concert di cui 15 in cortile, 96 house concert, 19 special concert, 15 guest concert, 8 piano kids, 5 educational concert) che da venerd 10 a domenica 12 maggio vedranno protagonista quel
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www.arcipelagomilano.org meraviglioso strumento supporto fondamentale, per pi di due secoli, di ogni genere di produzione musicale. Piano City lo raccontavamo lanno scorso stata inventata dal pianista tedesco Andreas Kern che in un weekend dellottobre 2010 a Berlino organizz 70 concerti di pianoforte fra cui quello di Ludovico Einaudi, unico italiano invitato, che si innamor dellidea e volle riprodurla a Milano. Lanno scorso Einaudi riusc a organizzare circa 160 eventiconcerti, questanno ha superato ogni previsione. Per tre giorni si ascolter il suono del pianoforte nei luoghi pi simbolici della citt e nelle abitazioni private dei milanesi che vorranno aprirsi al pubblico, ospitando concerti dai generi pi diversi eseguiti da professionisti, studenti, semplici amatori. Con la sponsorizzazione dellAssessorato alla Cultura del Comune di Milano (merito che va ancora riconosciuto a Stefano Boeri), di Banca Intesa e di Edison, con la collaborazione della Civica Scuola di Musica e del Conservatorio "G. Verdi", con il sostegno dei tanti che metteranno a disposizione i pianoforti, si vedranno alle tastiere alcuni fra i pi noti pianisti, italiani e non, come Michele Campanella, Monica Leone, Ricciarda Belgiojoso, lo stesso Ludovico Einaudi e Carlo Boccadoro, Davide Cabassi, Andrea Rebaudengo, Michele Di Toro, Cesare Picco, Alice Baccalini, Luca Schieppati con tanti altri che daranno vita al fittissimo calendario. Il limite di Piano City consiste proprio nel fatto che, con tutti questi eventi, gli spettatori non ne potranno godere che una minima parte e dovranno faticare non poco per rovistare nel programma (in www.pianocitymilano.it, ci si pu anche prenotare, peraltro gratuitamente) e per scegliere che cosa ascoltare. Il concerto inaugurale intitolato "Cut the jam" si svolger venerd sera davanti al PAC in via Palestro, con 21 pianoforti posizionati lungo la strada - chiusa al traffico per l'occasione - sui quali saranno eseguite musiche di Nyman, Rossini, Louri Formes, Nancarrow, Lombardi e Riley; prodotto con il Conservatorio G. Verdi e diretto dal maestro Daniele Lombardi, il concerto sar strutturato in due set separati, uno alle 20 e laltro alle 22, e concluder la serata, nel giardino della Villa Reale, una lettura di Filippo Timi accompagnato dal pianoforte di Ludovico Einaudi. Il cuore di Piano City sar costituito, come lanno scorso, dagli House Concert, una formula molto stimolante per la speciale atmosfera che si crea quando uno spazio cos privato, come quello della abitazione, viene aperto al pubblico e si trasforma in luogo di incontro e di riflessione musicale; e come si detto sono un centinaio i milanesi che si sono resi disponibili ad aprire la loro casa! Particolari novit sono invece il Piano World, che attraverso il Forum delle Culture vedr alcuni nomi del panorama pianistico internazionale dar vita a un percorso multietnico; i Pianoforti in Cortile, che estendono il concetto degli house concert allesterno delle abitazioni private; e il Piano City ATM che trasformer stazioni metropolitane e tram in location di concerti (due corse saranno dedicate rispettivamente a Enzo Jannacci e ai Beatles). Da segnalare soprattutto i due concerti clou di sabato 11, legati in un unico programma organizzato intorno alle Variazioni per pianoforte: alle 16, al Museo del 900 in piazza del Duomo, inizia Monica Leone con le barocche Variazioni Goldberg di Bach - o Aria con variazioni, uno dei capolavori del Kantor, scritto ovviamente per clavicembalo - di cui una delle massime interpreti. In successione, alle 18 - nella sede della Edison di Foro Bonaparte avremo il ritorno a Milano di Michele Campanella che completer il programma andando da Mozart a Beethoven, da Schubert a Brahms, con una serie di Variazioni dal classico al romantico. Un evento particolarmente curioso si svolger infine nel cortile del PAC dove dieci pianoforti, dislocati l'uno a pochi metri dall'altro, saranno elaborati dai due noti street-artist milanesi Fungo e Zoow24 - in questi giorni come si sa messi molto in discussione - sicch ogni strumento sar anche un'opera d'arte. Nove pianisti si cimenteranno nella esecuzione di una Suite mentre il decimo pianoforte (che verr elaborato venerd sera nel corso della inaugurazione in una performance di live painting) rester senza pianista: chiunque potr sedersi e improvvisare sulle note della suite. Insomma, ce ne sar per tutti i gusti, limportante come sempre sar partecipare (ovviamente, purtroppo, solo in parte).
ARTE questa rubrica a cura di Virginia Colombo rubriche@arcipelagomilano.org Le rane nel Naviglio
Se vi dovesse capitare di passare per il Naviglio Grande in queste settimane, certamente notereste che lalveo del fiume, cos come alcune case circostanti, sono stati invasi da rane colorate. No, non sono i postumi di una serata troppo allegra, bens il lavoro di un collettivo internazionale di sei artisti, il Cracking Art Group, che in occasione del FAN (Festival dellacqua sui Navigli) ha addobbato la citt con migliaia di ranocchie colorate. Gli artisti del Cracking Art Group hanno da sempre lavorato con forme animali (pinguini, tartarughe ecc), e con materiali di recupero, nellottica di un impegno ambientale e sociale usando materie plastiche biodegradabili per riprodurre organismi animali. Durante la performance di apertura gli artisti hanno gettato, accompagnati dal pubblico, 5mila rane di plastica colorata, che hanno invaso il Naviglio Pavese, quello Grande e i balconi delle case antistanti, non solo a Milano ma anche in altri comuni del sistema dei Navigli. Una invasione positiva questa di PIENADIRANE, e con un buono scopo. Cos come era stato per le chiocciole che avevano invaso anni fa Palazzo Reale e piazza della Scala, e di recente le terrazze del Duomo (ve le ricordate? erano centinaia di chioccioline blu che si affacciavano tra una guglia e laltra), Cracking Art Group ha deciso di vendere le sue rane per beneficenza. Gli artisti infatti doneranno mille sculture-rana di piccole dimensioni allente promotore Navigli Lombardi per contribuire al recupero delle chiuse leonardesche della Conca dellIncoronata, in San Marco, e in generale per la riqualificazione dei
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www.arcipelagomilano.org Navigli. Si pu acquistare una rana al costo di 20.00 scrivendo a info@navigliacquafestival.it oppure recandosi presso lo spazio lounge di FAN - Navigli Lombardi Acqua Festival Alzaia Naviglio Grande 6 tutti i giorni dalle h11,00 alle 20,00 a partire dal 6 aprile per tutta la durata del Festival. Installazione visibile fino al 20 maggio
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www.arcipelagomilano.org posizione a ci che ci circonda. Esperienza di s e del limite entra nel merito della conoscenza dei propri limiti e dei confini tra s e laltro, cercando di definire cosa ci rende umani e come vorremmo essere nel prossimo futuro. Con Il mondo nella testa la mostra chiude il cerchio testimoniando come la fonte delle nostre idee, Ragione compresa, e della conoscenza della realt e rimane anche per lartista la nostra mente. Le opere in mostra serviranno quindi a mostrare la visione di ciascun artista sul tema e a rispondere agli interrogativi connessi al tema della libert individuale e collettiva, che poi un invito pi ampio a riflettere sul senso stesso dell'arte in unepoca cos travagliata. I nomi sono quelli di alcuni grandi protagonisti degli ultimi decenni, come Gerhard Richter, Mario Merz, Christo, Richard Hamilton, Niki de Saint Phalle, Alberto Giacometti, Damien Hirst, Arman, Jannis Kounellis, Yves Klein, Emilio Vedova e molti altri. Desire for freedom. Arte in Europa dal 1945 Palazzo Reale, fino al 2 giugno. Orari: Lun: 14-30-19.30, Mar-Dom: 9.30-19.30, Giov e Sab: 9.30-22.30. Biglietti: 9,50/ 6,50 comprensivi di audioguida
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www.arcipelagomilano.org se intorno a s con lindicazione della direzione e della distanza. Un utile aiuto per conoscere Milano antica e integrare meglio i luoghi e i reperti presentati alla mostra di Palazzo Reale.
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www.arcipelagomilano.org e altri artisti dellEst- e non soloscappati da una vita di miseria per approdare a Parigi, citt ricca di promesse, di collezionisti e simbolo, con Montmartre, Montparnasse e i loro caff, di una vita bohemien e ribelle. Certo non tutto al livello delle opere di Modigliani, sono presenti anche pittori minori e nomi forse poco conosciuti. Ma daltra parte la coll ezione il frutto del gusto e dellestetica personale di Netter, che ha saputo riunire tutti quegli artisti, diversi per storia, cultura e Paese, e che hanno segnato la storia dellarte europea. Dice il curatore, Marc Restellini: Questi spiriti tormentati si esprimono in una pittura che si nutre di disperazione. In definitiva, la loro arte non polacca, bulgara, russa, italiana o francese, ma assolutamente originale; semplicemente, a Parigi che tutti hanno trovato i mezzi espressivi che meglio traducevano la visione, la sensualit e i sogni propri a ciascuno di loro. Quegli anni corrispondono a un periodo demancipazione e di fermento che ha pochi eguali nella storia dellarte. Di Jonas Netter, uomo nellombra, oggi non rimane quasi niente, solo un suo ritratto fatto da Moise Kisling e qualche lettera. La sua eredit pi grande sono senza dubbio le opere darte che oggi, dopo pi di settanta anni, tornano a essere esposte insieme per ricreare una delle epoche doro della pittura europea. Modigliani, Soutine e gli artisti maledetti - Palazzo Reale, fino all8 settembre 2013 - Orari: Luned: 1430 - 19.30. Dal marted alla domenica: 9.30-19.30. Gioved e sabato: 9.30-22.30 - Costo: Intero 9 euro, ridotto 7,50 euro.
LIBRI questa rubrica a cura di Marilena Poletti Pasero rubriche@arcipelagomilano.org Sergio Romano Morire di democrazia
Tra derive autoritarie e populismi Longanesi 2013 116 pp., euro 12,90
Mercoled 8 maggio, il saggio sar presentato a Palazzo Sormani, via F. Sforza 7, Milano, Paolo Mieli relatore, a cura di Unione Lettori Italiani Milano Morire di democrazia, per difetto come nelle istituzioni europee o per eccesso come nel web, indica un presente continuo che pu portare solo a derive autoritarie o populiste, se non si applicano degli antidoti validi, afferma Sergio Romano, che in sole 116 pagine delinea in maniera nitida, secondo il suo stile, i perch della inadeguatezza della democrazia oggi in Europa e in particolare in Italia. Egli considera, allo stato attuale, i mali delle democrazie europee irreparabili, se curati con i vecchi sistemi e la democrazia nazionale virtualmente fallita. Si chiede l'autore se siamo di fronte a una crisi nel sistema o del sistema e a cosa servono le elezioni, a ridare legittimit a sistemi politici o a evidenziarne i mali, se vero che in molti Stati europei le urne hanno portato a governi di coalizione eterogenei, (vedi Inghilterra e Germania, Italia) o alla emersione di partiti stravaganti, frutto di malumore sociale e indignazione, la Lega prima, i Grillini poi. E se questi ultimi partiti sono vissuti come patologie della democrazia, quali le cause e i rimedi possibili? Possiamo dire che ci troviamo di fronte alla crisi delle democrazie rappresentative, insidiate dalla democrazia virtuale del web e prima ancora dalla globalizzazione, conseguenza ultima della decolonizzazione e del fallimento del comunismo? La democrazia presuppone uno Stato nazionale, con tradizioni e interessi comuni, un patto di convivenza e di solidariet, uno Stato che si basa su libere elezioni dei cittadini, che con il loro voto esprimono persone di fiducia in grado di soddisfare le esigenze dei pi. Lo strumento principe della gestione della democrazia il trasferimento equo delle risorse nazionali alle varie fasce della societ. E qui sta il principale vulnus delle democrazie m oderne, segnala Romano. Se le scelte nel campo dell'economia di uno Stato sono eterodirette in maniera palese, vedi direttive europee, o in maniera occulta, vedi certe decisioni prese oltre atlantico; o peggio manipolate da flussi di denaro inconfessabili in mano a potentati malavitosi, detentori privilegiati di masse ingenti di denaro sporco facilmente disponibile, a vantaggio di politici indegni, affamati di denaro per le loro campagne elettorali e/o interessi personali, ci troviamo di fronte a democrazie prive di autentici strumenti di potere. Nuove signorie del denaro, banche in testa, hanno distorto il funzionamento leale della democrazia. E mentre un tempo il politico era eletto per merito, oggi vince chi prende pi voti, comunque rastrellati, come l'acquisto di pacchetti di voti in mano alle mafie. La politica diventata cos da servizio, improntato alla solidariet, a un affare di denaro e ambizione, dove il pubblico e il privato si mescolano spudoratamente, a danno del cittadino inerme. Come negli anni '20 - '30, a seguito della Guerra e del crollo delle Borse nel '29, si manifesta oggi nell'opinione pubblica un forte discredito verso le istituzioni parlamentari, incapaci di porre argine all'inerzia pilotata dei governi. Il che ha una origine principale, si chiama corruzione, dilagante in Italia a tutti i livelli. Per arginare il malcostume, nasce la iurecrazia, neologismo dell'Autore, e cio lo strapotere della magistratura, la qual cosa mina alla base l'idea di democrazia propria di Montesquieu, fondata sulla separazione dei tre poteri. La malattia della democrazia italiana, le sue incoerenze e contraddizioni, dice Romano, si basano su quattro anomalie che risalgono al Risorgimento e alla presunta Unit d'Italia, in realt un collage di situazioni affatto diverse. Da noi in primis manca un senso di appartenenza comune, divisi come siamo nella percezione dello Stato, tra Nord e Sud. Viviamo poi nell'ipocrisia collettiva del mito antifascista, estraneo ad almeno due generazioni di amministratori pubblici del dopoguerra. L'Italia ha inoltre il primato di averequattro assemblee parlamentari, Camera e Senato, il CSM e la Conferenza episcopale, con il relativo
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www.arcipelagomilano.org imperium cogente della Chiesa sul governo laico del paese. Ultima anomalia, unico caso in Europa, da noi il comunismo ha prevalso sul socialismo. Oggi il web ha radicalmente modificato il sistema delle comunicazioni, e quindi la formazione del consenso, antefatto della democrazia rappresentativa. La velocit del messaggio via Internet ha scalzato i giornali, i comizi, la pubblicit, la stessa TV, a vantaggio di un voto e di un Referendum continuo, in tempo reale, in grado di creare all'apparenza dal nulla un partito e un leader, all'insegna supposta della trasparenza e della giustizia.
Ma proprio cos? Con una manciata di voti via web si diventa parlamentari, ma questa la democrazia? E questo nuovo popolo virtuale si erge a giudice delle vecchie istituzioni e vuole cambiarle, in nome anche di un sanculottismo dilagante (neologismo dell'Autore) che se la prende con i nuovi ricchi e la forbice iniqua delle retribuzioni tra le varie fasce sociali, a vantaggio solo dei manager, dei banchieri, dei politici. Certo, un rinnovamento radicale si impone se vogliamo che la democrazia non muoia: per l''Europa Romano suggerisce di eleggere separatamente i leader nazionali e quelli
europei, al fine di evitare promesse menzognere, in patria; e per la politica estera europea auspica una neutralit interventista. A livello nazionale, propone una lotta dura alla corruzione, che rende lo Stato impotente, insieme alla riforma delle istituzioni e della legge elettorale, per evitare di scrivere il necrologio della democrazia rappresentativa, di cui parlava gi nel 1961 Paolo Vita Finzi, come nota l'autore, cadendo in tentazioni demagogiche o autoritarie, perch la storia - come insegna Brecht - sempre gravida di nuovi mostri.
SIPARIO questa rubrica a cura di E. Aldrovandi e D.G. Muscianisi rubriche@arcipelagomilano.org Risveglio di primavera
di Frank Wedekind adattamento e regia Claudio Autelli scene e costumi Claire Pasquier video Lorenzo Facchinelli luci Luigi Biondi con Alessandro Carnevale Pellino, Marcello Mocchi, Antonella Vercesi, Brenda Bronfmann, Irene Scova, Mauro Eusti, Matilde Facheris, Alice Conti, Mattia Stasolla
In scena allOut Off un progetto nato nel 2011 come saggio di diploma della scuola del teatro Fraschini di Pavia e diventato, grazie al lavoro di Autelli, alla crescita artistica di alcuni componenti del cast e allaggiunta delle attrici Alice Conti e Matilde Facheris, uno spettacolo vero e proprio, che non ha niente da invidiare ad alcune produzioni vere viste questanno. Anzi, dove i giovani attori peccano di esperienza e tecnica (e in effetti appare subito evidente che il cast non omogeneo dal punto di vista del livello di maturazione raggiunto) sopperiscono, aiutati da scelte registiche che li favoriscono, con freschezza e coesione. Il testo un classico della letteratura teatrale, messo in scena soprattutto, come fa notare Maria Maderna nella presentazione dello spettacolo, da gruppi giovanili. Sia perch la coralit dellazione permette una distribuzione dei ruoli adatta a un saggio, sia per le tematiche trattate: Wedekind racconta la storia damore fra due giovanissimi, Melchior e Wendla, allinterno di un contesto sociale in cui il puritanesimo degli adulti annichilisce la curiosit e la spinta vitale dei ragazzi. Melchior, dopo che lamico Moritz si tolto la vita perch non vuole dire ai genitori che stato bocciato, viene accusato di istigazione al suicidio per un breve saggio sul coito da lui scritto e trovato fra le carte di Moritz. Wendla, non avendo ricevuto dalla madre nonostante le ripetute richieste spiegazioni su come avviene il concepimento, resta incinta di Moritz e a sua volta muore. Il testo ha una struttura atipica, che per molti anticipa Brecht, composta da scene brevi senza unit di luogo e montate quasi per antitesi, ma Autelli bravo a rendere omogenea lazione per mezzo di un ambiente scenico non realistico e facilmente modificabile grazie a una quinta mobile composta da sottili strisce di tessuto bianco che si spostano, dalle quali escono gli attori e su cui vengono proiettate immagini e video. Fra gli attori spiccano i tre giovani protagonisti, Alessandro Carnevale Pellino (Melchior), Marcello Mocchi (Moritz) e Antonella Vercesi (Wendla). Teatro Out Off dal 2 al 12 maggio In scena Al Piccolo Teatro Grassi dal 7 al 19 maggio Un amore di Swann, di Marcel Proust, regia di Federico Tiezzi Al Teatro Elfo Puccini dal 7 al 12 maggio T nero notte, di Laura Tassi e Cristina Belgioioso. Al Teatro I dall8 al 13 maggio Richard III di Giuseppe Massa.
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www.arcipelagomilano.org cidio, non pu che proporre alla ragazza una serie di sedute per affrontare la depressione in cui caduta. Emily ha solo 28 anni ma ha gi vissuto al contrario tutto il sogno americano: un matrimonio da favola, un marito ricco e in carriera (Channing Tatum) finito in carcere per reati finanziari e una serie di amici facoltosi che non hanno esitato a voltarle le spalle nel momento pi difficile. Il dottor Banks in grande ascesa professionale, i soldi dell'industria farmaceutica gli hanno garantito una tranquilla agiatezza ma hanno offuscato il suo sguardo di fronte alla giovane paziente. La depressione, apparentemente irreversibile, di Emily lo convince a testare sulla ragazza un nuovo tipo di psicofarmaco dagli effetti collaterali ancora sconosciuti. Steven Soderbergh, il camaleonte di Hollywood, ci spinge a credere che la sua nuova pellicola sia un manifesto contro le case farmaceutiche, una specie di Erin Bronckovich. Niente di pi sbagliato. La depressione di Emily una trappola tanto per il dottor Banks quanto per noi spettatori. Soderbergh truffa virtuosamente il suo pubblico riuscendo a nascondere il risvolto giallo della sua storia per gran parte del tempo. Lo fa grazie a false piste, indizi a doppio senso, ai visi e alle espressioni dei personaggi che prevalgono sulla loquacit dei dialoghi. L'unico difetto che possiamo attribuirgli l'inchiesta forse troppo analitica e laboriosa del dottor Banks per svelare il complotto. Una fase del film in cui il regista d l'impressione di voler mantenere il mistero senza giungere a una conclusione. Ma si sa, anche i farmaci pi efficaci hanno qualche effetto collaterale. Marco Santarpia In sala a Milano: Colosseo, Eliseo, UCI Cinemas Certosa, UCI Cinemas Bicocca, The Space Cinema Odeon.
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DUCCIO FACCHINI (ALTRECONOMIA): QUELLO CHE NON SAPEVATE SUI DERIVATI MILANESI http://youtu.be/kkDdDnbyoqc
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