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(tratto da Massimo Baldini, Scienza e tecnica una espiazione di creativit , in Uomini e tempo contemporaneo, a cura di Roberto Barbieri, Jaca

Book, Milano 1987, pp. 79-87 ora in M. Baldini, Filosofia e scienza. Lottocento e il novecento, vol. 3, ed. rmando, Roma 1991, pp. 9-3!"

Capitolo primo

Scienza e tecnica nell'Ottocento


#$a scien%a non si accresce ordinatamente e re&olarmente' essa procede per salti e per rivolu%ioni. (ono i cambiamenti di teorie c)e indicano i bal%i in avanti. $a scien%a * rivolu%ionaria+.
,$ -./ B/R0 R.

1.1 progressi delle scienze $e scien%e nell12ttocento subiscono una evolu%ione tumultuosa. 3ale evolu%ione * 4avorita sia dalla nuova politica della scien%a c)e 4anno tanto 0apoleone 5uanto &li altri &overnanti europei, sia dal pro4ondo rinnovamento educativo c)e viene attuato in 6rancia e in 7ermania. 8uesto * il secolo in cui nascono, tra l1altro, varie nuove discipline scienti4ic)e, 5uali, ad esempio, la sociolo&ia e la psicolo&ia sperimentale. 0ell12ttocento, in4atti, la sociolo&ia, &ra%ie all1opera di /mile .urk)eim (1899-1917" cessa di essere una disciplina essen%ialmente 4iloso4ica, per divenire una disciplina scienti4ica autonoma. (e la sociolo&ia nasce come scien%a in 6rancia, la psicolo&ia sperimentale nasce e si sviluppa essen%ialmente in 7ermania ed * le&ata ai nomi di 7ustav 6ec)ner (18:1-1877", ;ermann von ;elm)olt% ( 18<1 -189!" e =il)elm =undt (183<-19<:". (i deve a 5uest1ultimo, tra l1altro, la 4onda%ione, avvenuta a $ipsia nel 1879, del primo >stituto di psicolo&ia sperimentale. 0ovit? nella &eometria e nella matematica. @ro4onde modi4ica%ioni teoric)e subiscono anc)e la &eometria e la matematica. 0ella prima di 5ueste due discipline si veri4ica, intorno al 18<A, la nascita delle &eometrie non-euclidee per opera dell1un&)erese Janos BolBai (18:<-18A9", del russo 0icolai >vanovic $obaceCskiD (1793-189A" e, successivamente, di Bern)ard Riemann (18<A-18AA". $a matematica * invece pervasa da una esi&en%a di &rande ri&ore. 5uesto processo di ri&ori%%a%ione contribuirono in modo determinante $ouis u&ustin ,auc)B (17891897", c)e ridusse i concetti 4ondamentali dell1analisi in4initesimale allo studio dei numeri reali, e Earl =eierstrass (1819-1897", con le cui opere ebbe ini%io la determina%ione delle basi aritmetic)e di tutti i concetti matematici, aritmeti%%a%ione c)e ra&&iunse il culmine nel 187< con la de4ini%ione dei numeri reali operata da Ric)ard .edekind (1831-191A" e 7eor& ,antor (18!9-1918". 8uest1ultimo va anc)e ricordato come creatore della teoria de&li insiemi. .ue altre &randi 4i&ure di matematici c)e operano in 5uesto secolo sono 7ottlob 6re&e (18!81899", c)e cercF di riportare l1aritmetica alla lo&ica e 7eor&e Boole (1819-18A!". La geologia e l'astronomia. 7randi contributi ven&ono dati alla &eolo&ia da ,)arles $Bell (1797-1879" e da /duard (uess (1831-191!", le cui ricerc)e danno vita alla tettonica o &eolo&ia strutturale. nc)e l1astronomia nel corso di 5uesto secolo subisce tras4orma%ioni 5ualitative e 5uantitative di enorme importan%a. (i mi&liorano strumenti e si creano nuovi osservatori. La biologia. nc)e per le scien%e della vita l12ttocento * un secolo di pro4onde rivolu%ioni teoric)e. 3ali e tanti sono i pro&ressi c)e si puF a ra&ione a44ermare c)e * in 5uesto secolo c)e la biolo&ia si costituisce come scien%a pienamente autonoma sia rispetto alla 4iloso4ia c)e alla 4isica e alla c)imica. -no dei momenti centrali del dibattito scienti4ico del G>G secolo * dato dal dibattito sull1evolu%ione. 6ino alla prima met? del (ettecento la

teoria dominante era stata 5uella secondo la 5uale nel mondo biolo&ico non si davano mutamenti o tras4orma%ioni delle specie, in 5uanto 5ueste erano state 4issate una volta per sempre al momento della loro crea%ione. 3ale conce%ione statistica del mondo biolo&ico cominciF, nella seconda met? del (ettecento, ad essere accantonata e prevalse un punto di vista c)e non escludeva la possibilit? di una 5ualc)e tras4orma%ione. 8uesta tesi 4u ripresa da Jean-Baptiste de Monet de $amarck (17!!-18<9" c)e nell1opera Filosofia zoologica ( 18:9" &iunse a costruire una teoria dell1evolu%ione. /&li a44ermF, in4atti, c)e le specie, sotto lo stimolo dell1ambiente, si tras4ormano lentamente col passare dei secoli divenendo sempre piH per4ette e complesse. 8uesta teoria 4u 4erocemente avversata da 7eor&es ,uvier (17A9-183<", 4ondatore dell1anatomia comparata e creatore della moderna paleontolo&ia, il 5uale sostenne c)e in epoc)e diverse si sarebbero veri4icati sulla terra dei cataclismi o catastro4i c)e avrebbero distrutto le specie viventi. 0on, 5uindi, una evolu%ione della specie, ma una serie di successive crea%ioni di nuove specie. >l dibattito sull1evolu%ione c)e si c)iude in 6rancia con 7eo44roB (aint-;ilaire (177<-18!!", di4ensore delle tesi evolu%ionistic)e lamarc)iane, rinasce in >n&)ilterra ad opera di ,)arles Robert .arCin (18:9-188<", e sar? &ra%ie alle sue opere c)e l1evolu%ionismo provoc)er? nella biolo&ia dell12ttocento una vera e propria rivolu%ione scienti4ica. .opo aver studiato sen%a molto successo medicina e teolo&ia, .arCin si appassionF alle scien%e naturali e nel 1831 si imbarcF, come naturalista, sulla nave Bea&le c)e doveva compiere una spedi%ione scienti4ica intorno al mondo. 3ale spedi%ione durF cin5ue anni e 4u decisiva per la elabora%ione di 5uelle con&etture c)e lo porteranno alla 4ormula%ione della sua teoria dell1evolu%io-ne. 0el 1899 .arCin pubblica L'origine delle specie per selezione naturale, in cui a44erma c)e le specie sono i1 4rutto di una sele%ione naturale, da parte dell1ambiente, delle varia%ioni ereditarie piH idonee. >n altre parole, il 4enomeno evolutivo viene inteso da .arCin come un adattamento, alle condi%ioni ambientali, casualmente determinato e 4aticosamente con5uistato. 0el 1871, in4ine, .arCin pubblicF i due volumi su L'origine dell'uomo, in cui sostenne c)e anc)e la specie umana era il risultato di una sele%ione da specie precedenti. 8uest1opera per le sue implica%ioni 4iloso4ic)e e reli&iose 4u subito al centro di violente polemic)e. >n particolare attirF su .arCin le accuse di ateismo e materialismo, accuse c)e e&li respinse #ritenendo c)e la sua dottrina potesse conciliarsi benissimo con la 4ede reli&iosa. /ssa, in4atti, si limitava solo ad a44ermare c)e tra le le&&i di natura preposte al 4un%ionamento dell1-niverso doveva essere incluso anc)e il meccanismo della sele%ione naturale, responsabile del processo evolutivo &iunto 4ino all1uomo. ,on 5uesto non si metteva necessariamente in discussione l1esisten%a e l1intervento di .ioI bastava pensare, ponendosi in una rinnovata prospettiva deistica, c)e il ,reatore operasse indirettamente attraverso le le&&i naturali, sen%a sostituirsi ad esse e 5uindi sen%a intervenire direttamente su o&ni sin&ola specie+ (7. ,imino". Quattro grandi scienziati. lmeno 5uattro altre &randi 4i&ure di scien%iati debbono essere ricordate per avere un panorama completo, nelle sue linee &enerali, dei pro&ressi compiuti dalle scien%e della vita del G>G secolo, e 5uesti 5uattro &randi scien%iati sonoI ,laude Bernard (1813-1878", 7re&or Mendel (18<<-188!", $ouis @asteur (18<<-1899" e Robert Eoc) (18!3-191:". ,laude Bernard si devono importanti ricerc)e nel campo della 4isiolo&ia. >n particolare, e&li studiF la 4un%ione del pancreas e il ruolo svolto dal succo pancreatico nel metabolismo dei &rassi, scoprJ la 4un%ione &lico&enetica del 4e&ato e nel corso delle sue ricerc)e sul sistema nervoso scoprJ i nervi vasomotori, condusse anc)e una serie di inda&ini sulle sostan%e tossic)e e medicamentose, in particolare studiF &li e44etti di veleni 5uali il curare e l1ossido di carbonio. $e sue ri4lessioni metodolo&ic)e sono contenute nell' ntroduzione allo studio della medicina sperimentale, c)e * opera

di a44ascinante lettura. La microbiologia. ,on $ouis @asteur e Robert Eoc) nasce la microbiolo&ia. $e ricerc)e ini%iali di @asteur vertano sulle 4ermenta%ioni. >n particolare studia la 4ermenta%ione lattica, 5uella alcolica e 5uella acetica, le malattie del vino e della birra. 8uesti suoi studi mostrarono come in o&ni 4ermenta%ione 4ossero implicati or&anismi di specie diverse. partire da&li anni settanta cominciF a lavorare intorno all1ipotesi c)e alcune malattie potessero essere di ori&ine parassitaria. 0el 1877 studiF il carbonc)io, malattia c)e colpiva il bestiame. >solato con la tecnica della coltiva%ione in vitro il bacillo del carbonc)io ed inoculate poc)e &occe della cultura di tale bacillo in alcuni animali ne provocF la malattia dimostrando cosJ la validit? della teoria del conta&io. 0el 1881 partendo dal principio dell1immuni%%a%ione per me%%o di una Kcultura attenuataK, vaccinF contro il carbonc)io alcuni montoni. 0el 1889 scon4isse, sempre tramite vaccino, la rabbia. Mentre @asteur compiva 5ueste ricerc)e, in 7ermania Robert Eoc) si poneva problemi analo&)i. >l suo nome * le&ato alla scoperta del bacillo della tubercolosi e del vibrione del colera, scoperte avvenute entrambe a&li ini%i de&li anni ottanta. La genetica. ,on le ricerc)e di 7re&or Mendel, 4rate a&ostiniano, nasce la &enetica. (tudiando per otto anni &li incroci di piselli, Mendel &iun&e a scoprire alcune delle le&&i 4ondamentali dell1ereditariet?. 0el 18AA pubblica i suoi studi su&li !tti della societ dei naturalisti di "rno, ma passano inosservati. 0el 19::, a sedici anni dalla sua morte, tre botanici (l1un&)erese /. 3sc)ermak, l1olandese ;. .e Lries e il tedesco ,. ,orrens", indipendente-mente l1uno dall1altro, riscoprono 5uelle stesse le&&i. La fisica. (ostan%iali pro&ressi compiono nel secolo G>G. tanto la meccanica 5uanto l1elettrolo&ia, l1ottica, l1acustica e la termolo&ia. >l 4atto di ma&&ior rilevan%a teorica * l1entrata in crisi, nel corso di 5uesto secolo, della meccanica classica. &li ini%i dell12ttocento si * convinti c)e &ra%ie all1appro4ondimento della meccanica e all1estensione delle sue le&&i si sarebbero potuti spie&are tutti i 4enomeni naturali. /, di 4atto, il meccanicismo permise di conse&uire successi tanto nell1ottica (dove erano in competi%ione la teoria corpuscolare e 5uella ondulatoria" 5uanto nell1acustica (c)e venne concepita come uno studio meccanico delle onde". Ma * dalla termodinamica c)e nac5uero le prime di44icolt? alla reali%%a%ione del pro&ramma di ricerca meccanicistico. 7i? dalle ricerc)e di Josep) 6ourier (17A8-1839" sulla condu%ione termica venne sollevato il sospetto c)e i 4enomeni termici non 4ossero spie&abili con la meccanica, ma c)iedessero una teoria nuova. (uccessivamente, con la scoperta del primo e del secondo principio della termodinamica (ad opera rispettivamente di James @rescott Joule e Robert ,lausius" e con la prima sintesi teorica di 5uesta disciplina elaborata da =illiam 3)omson, il 4uturo $ord Eelvin (18<!-19:7", c)e introdusse il concetto di entropia, sembrF c)e le di44icolt? del meccanicismo divenissero insuperabili. 3uttavia, il primo ostacolo invalicabile a 5uel pro&ramma di ricerca venne dalle ricerc)e nel campo dell1elettricit? e dell1elettroma&netismo. L'elettricit. 0el 18:: lessandro Lolta (17!9-18<7" reali%%a la prima pila. 3ra il 18<: e il 18<9 ndre-Marie mp*re (1779-1838" al 4ine di spie&are uno sconcertante esperimento (la devia%ione dell1a&o di una bussola in presen%a di corrente elettrica", esperimento ese&uito 5ualc)e tempo prima da ;ans ,ristian 2ersted (1777-1891", &iunse a colle&are l1intero complesso de&li eventi elettrici e di 5uelli ma&netici. partire da&li anni 5uaranta Mic)ael 6aradaB (1791-18A7" porta a compimento una serie di esperimenti c)e pon&ono le premesse della crisi del paradi&ma scienti4ico meccanicistico. 3ra le molte ipotesi avan%ate da 6aradaB vi 4u anc)e 5uella secondo la 5uale era possibile ottenere una corrente elettrica con la varia%ione di un campo ma&netico. 3ale 4enomeno (l1indu%ione elettroma&netica" 4u controllato sperimentalmente da J. ;enrB. ll1elettrodinamica e all1elettroma&netismo si devono 5uelle applica%ioni tecnolo&ic)e (il motore, i &eneratori elettrici, il tele4ono, ecc." c)e, come tra breve

vedremo, mutarono pro4ondamente la societ? del G>G secolo. ,on James ,lerk MaMCell (1831-1879" il pro&ramma delineato da 6aradaB trova il suo appro4ondimento e la sua sistemati%%a%ione ($a no%ione di campo ma&netico e la possibile dipenden%a da essa di tutti i 4enomeni naturali 4u da lui compendiata in 5uelle c)e vanno sotto il nome di e5ua%ioni di MaMCell". 3ra il 189: e i primi anni del 0ovecento si consumF l1ultimo atto della crisi della meccanica classica, crisi c)e trover? una solu%ione &eniale &ra%ie all1opera di lbert /instein (1879-1999". (ul 4inire dell12ttocento si pon&ono le basi di 5uella svolta teorica c)e porter? (&ra%ie a&li studi di =illiam ,rookes, ;endrik nton $orent%, =il)elm Roent&en, Josep) Jo)n 3)omson e MaM @lanck" alla teoria dei 5uanti e allo studio della struttura interna all1atomo. 2. Le innovazioni tecnologiche $12ttocento * il secolo della &rande rivolu%ione industriale, il secolo di 5uelle molte innova%ioni tecnolo&ic)e c)e &etteranno le basi dell1odierna societ? dei consumi. $12ttocento, in4atti, * il secolo in cui il nesso 4ra scien%a e tecnolo&ia, tra sapere scienti4ico cio* e societ? industriale si 4a particolarmente stretto. Mentre #la prima rivolu%ione industriale (c)e aveva trovato ispira%ione soprattutto nell1industria meccanica, i cui aspetti sono piH accessibili all1esperien%a tattile e al senso comune" non aveva avuto stretti le&ami con la scien%aI le armi da 4uoco o la macc)ina a vapore erano state inventate ben prima c)e si conoscessero le le&&i della termodinamica+, di contro l1inven%ione delle macc)ine elettric)e o delle radiotrasmissioni, c)e )anno luo&o durante 5uella c)e comunemente viene de4inita seconda industriali%%a%ione, non possono prescindere dalla conoscen%a prioritaria delle le&&i dell1elettroma&netismo. La trasformazione delle citt e dell'edilizia. 0ell12ttocento le citt? mutano rapidamente volto. >n primo luo&o si assiste ad un 4enomeno di 4orte concentra%ione urbana dovuto al 4atto c)e le 4abbric)e, ormai indipendenti da 4onti 4isse di ener&ia (le&name e corsi d1ac5ua" e pressate dalla necessit? di ridurre i costi di trasporto si concentrano in 5uei centri c)e sono commercialmente 4avoriti. 0el contempo, si urbani%%ano lar&)e masse di contadini attratti dal lavoro nell1industria. >n 5uesto secolo muta anc)e la 4orma tradi%ionale delle abita%ioni c)e si sviluppano verticalmente e ciF &ra%ie alla scoperta di nuovi tipi di cemento (si pensi al cemento @ortland ottenuto da J. spdin nel 18<!" e all1ado%ione di nuove tecnic)e di costru%ione. @rima il 4erro e poi l1acciaio entrano in modo massiccio in tutte le costru%ioni edili. 0ella seconda met? di 5uesto secolo J. Monier (18<3-19:9" ottiene il brevetto relativo al cemento armato. (i costruiscono i primi ponti in 4erro (nel 1883 viene aperto al tra44ico il ponte di BrooklBn, il primo al mondo ad avere 4uni d1acciaio come cavi di sospensione" e per l1esposi%ione di @ari&i del 1889 .7. /i44el costruisce, impie&ando acciaio, la celebre torre. partire dal 188< si ini%iano a costruire palazzi con piH di cin5ue piani, nel 4rattempo /.7. 2tis (1811-18A1" aveva &i? dotato &li ascensori di dispositivi di sicure%%a. !c#ua, gas, elettricit. >n 5uesto secolo si risolvono anc)e i problemi connessi alla distribu%ione centrali%%ata dell1ac5ua, del &as e della ener&ia elettrica. 0el 187! viene illuminata con il &as la prima casa, nel 1798 la prima 4abbrica (la 4onderia #Boulton and =alt+", nel 181<, in4ine, a $ondra verr? 4ondata la prima societ? addetta alla produ%ione del &as propriamente industriale. >n4atti nel 1811 (. ,le&& (1781-18A1" inventF la conduttura a tenuta idraulica, il &asometro c)iuso ad ac5ua, le valvole e il contatore in uso ancora o&&i, strumenti 5uesti c)e consentono, in tutta sicure%%a, la distribu%ione capillare del &as. 0el 1813 il ponte di =estminster * 4inalmente illuminato con 4anali a &as e nel 181A $ondra )a circa !: Em di strade illuminate con 5uesta 4onte di ener&ia. (ar? l1interesse delle industrie per una 4onte di illumina%ione a buon mercato c)e renda possibile 4ar prose&uire il lavoro anc)e nelle ore serali e notturne c)e 4ar? decollare l1industria del &as. 0ella seconda met? del secolo l1illumina%ione a &as viene sostituita pro&ressivamente con l1illumina%ione elettrica. 0elN1881 ad ppleton (=isconsin" viene messa in 4un%ione la

prima centrale elettrica per illumina%ione e nel 188< a 0eC Oork viene inau&urata la 4amosa centrale di @earl (treet con la 5uale si ini%ia #il sistema della 4ornitura di ener&ia a o&ni sin&olo consumatore. $e prime centrali (4un%ionanti a corrente continua a bassa tensione" potevano distribuire ener&ia solo entro un ra&&io di poc)e centinaia di metri e dovevano essere installate nel centro stesso della %ona di distribu%ione+. $e applica%ioni dell1elettricit? rivolu%ionano anc)e i trasporti' alla 4ine de&li anni 2ttanta 4anno la loro prima comparsa i tram elettrici. Le innovazioni dei trasporti e delle comunicazioni. 3rasporti e comunica%ioni sono settori c)e nel corso del G>G secolo subiscono una tremenda serie di innova%ioni tecnolo&ic)e. 8uesto * il secolo in cui 4anno la loro comparsa le prime locomotive a vapore, le prime motociclette, le prime auto. 8uesto * il secolo della costru%ione del ,anale di (ue%, (18A9", della costru%ione, con ardite opere di in&e&neria, della rete 4erroviaria europea e americana, del tra4oro del Moncenisio (1871", del (an 7ottardo (188:", * il secolo in cui l1intera rete stradale subisce notevoli ampliamenti e radicali mi&lioramenti. L'asfalto per pavimentare le strade. $e strade c)e, in se&uito alla rivolu%ione industriale, devono sopportare un tra44ico di merci particolarmente intenso ini%iano ad ' esser costruite con modalit? diverse rispetto al passato. Ri4acendosi a 5uanto il .e (assenaB aveva dimostrato nel 18<: si comincia a pavimentarle #stendendo e levi&ando as4alto naturale, mescolato al catrame. >l metodo viene impie&ato nel 1839 per pavimentare @iace de la ,oncorde a @ari&i e successivamente esteso ad altre citt? 4rancesi e in&lesi. 0el 1837 .e ,oulaine scopre c)e l1as4alto naturale riscaldato si polveri%%a e c)e la polvere, una volta stesa, puF venire compressa con un rullo a vapore, sino a ridurla a un pavimento compatto e impermeabile. @olenceau nel 1838 inventa un pesante compressore adatto allo scopo. 8uesto tipo di strada, particolarmente adatto ai carri e ai cavalli, resister? 4ino alla 4ine del secolo+. $alla caldaia alla locomotiva. &li ini%i dell12ttocento la macc)ina a vapore di J. =att )a ormai ra&&iunto un &rado di per4e%ione ed un rendimento tale da trovare applica%ione a me%%i di trasporto sia terrestri c)e marittimi. 0el 18:1 viene sperimentata una carro%%a a vapore su strada e nel 18:! una locomotiva percorre una strada 4errata di &)isa di 19 km alla velocit? di 8 km orari. 3ale prova perF non eliminF del tutto la s4iducia, allora dominante, sulla possibilit? di aderen%a tra ruote e rotaie. 3anto c)e vi 4u c)i per aumentare l1aderen%a utili%%F ruote dentate c)e in&ranavano una crema&liera 4issata ai binari e c)i portF ad otto le ruote della locomotiva. Le ferrovie. 0el 181! (tep)enson ini%ia le prove con la sua locomotiva a vapore. 0el 183: 4onda la prima 4abbrica di locomotive. >n 5uello stesso anno viene inau&urata la linea 4erroviaria $iverpool-Manc)ester, il cui successo da il via a una vera e propria 4ebbre 4erroviaria c)e investe molte na%ioni. (empre nel 183: tanto in 6rancia 5uanto ne&li (tati -niti si costruiscono i primi tronc)i 4erroviari. >n 7ermania la prima linea 4erroviaria * aperta nel 1831, in Russia nel 1837 e in >talia nel 1839. $a velocit? delle locomotive raddoppia in meno di dieci anni e nel 1837 * &i? di 9A km all1ora. >n due anni, dal 1839 al 1837 ven&ono 4ondate 88 compa&nie 4erroviarie. $e prime rotaie in &)isa ven&ono sostituite con rotaie in 4erro c)e saranno successivamente soppiantate da 5uelle in acciaio. >ntorno al 183: si adottano, al 4ine di stabili%%are le rotaie, delle traversine in le&no 4isse in una massicciata di pietrisco. l vapore va sul mare. >l vapore oltre c)e nel tra44ico terrestre trovF impie&o, come abbiamo &i? detto, anc)e in 5uello marittimo, ini%ialmente soprattutto nei rimorc)iatori e nei battelli per il trasporto delle persone e delle merci. 0el 18:1 =. (Bmin&ton (17A31831" costruJ una motrice per a%ionare le ruote a pale delle imbarca%ioni e le applicF al

rimorc)iatore K,)arlotte .undasK. 0el 18:7 R.6ulton (17A9-1819" applicF a sua volta una motrice al pirosca4o a ruote K,lermontK c)e 4aceva servi%io da 0eC Oork ad lbanB. >l primo battello a motore del Mediterraneo * il K6erdinando >K costruito per il re di 0apoli, ma siamo &i? nel 1818. $a propulsione a vela viene pro&ressivamente abbandonata (sar? ancora il 9:P del tonnella&&io nel 188A, ma solo il 7P nel 191!". @arallelamente si abbandona la costru%ione di le&no delle navi per passare prima ad una costru%ione mista (le&no e 4erro" e poi all1acciaio. 0el 1897 viene varata la prima nave rompi&)iaccio. @er tutto il secolo cresce pro&ressivamente la velocit? media delle navi e il navi&lio mercantile aumenta rapidamente la propria consisten%a. L'automobile. (ul 4inire del secolo si delinea il boom dell1auto. 0el 19:: si producono &i? in tutto il mondo piH di diecimila veicoli motori%%ati all1anno, la cui velocit? passa in breve dai 18 km all1ora (velocit? con cui 4u vinta nel 189! la corsa @ari&i-Rouen" ai 1:: km all1ora (velocit? con cui una Renault vinse nel 19:A la prima venti5uattrore di $e Mans". 3ale esplosivo successo * tanto piH sorprendente se si pensa c)e solo nella met? de&li anni ottanta si era compiuta l1ultima decisiva evolu%ione del motore a combustione interna. /1 nel 1883, in4atti, c)e viene abbandonata la pre4eren%a ini%iale data al &as e #7. .aimler ( 183!-19::" e =. MaBbac) ( 18!A-19<9" costruiscono il loro primo motore a scoppio (verticale monocilindrico" a ben%ina c)e sviluppa una velocit? di 9:: &iri al minuto+. 0el 1889 ,.6. Ben% costruisce la prima automobile a tre ruote con un motore ori%%ontale monocilindrico. @er avere la prima auto a 5uattro ruote con motore a 5uattro tempi si deve attendere il 189!. 0ascono cosJ in poc)i anni sul 4inire del secolo molte delle case automobilistic)e c)e ancora o&&i dominano il mercatoI la .aimler (c)e assumer? successivamente la denomina%ione Mercedes", l1 ustin, la 6ord, la @eu&eot, la Renault e la 6> 3. grandi complessi industriali. $12ttocento * anc)e il secolo in cui nascono alcuni tra i piH &randi complessi industriali. > primi a costituirsi sono 5uelli siderur&ici (nel 1811 6. Erupp apre ad /ssen la prima 4onderia tedesca di acciaio" e, a partire da&li anni sessanta, anc)e 5uelli c)imici (nel 18A3 nasce la BaBer, nel 18A8 la $epetit, nel 1871 la (c)erin&". >n >talia la Montecatini verr? 4ondata nel 1888, ma nel 4rattempo erano &i? sorte numerose industrie collaterali a 5uelle c)imic)eI saponi4ici, industrie tessili (,otoni4icio ,antoni, 187<' $anerossi e Mani4attura lane Bor&osesia, 1873 ceramic)e (Ric)ard 7inori, 1873", articoli di &omma (@irelli, 1883". 0ascono anc)e verso la met? de&li anni ottanta le &randi industrie di sostan%e 4armaceutic)e (nel 1889 la ,iba e l1anno successivo la (ando%". La trasformazione dei processi produttivi. $a meccani%%a%ione ini%ialmente limitata a sin&ole opera%ioni 4inisce con l1investire l1intero ciclo produttivo. 3ra le prime ad essere interamente meccani%%ata * l1industria tessile. @er tutto l12ttocento aumenta verti&inosamente la ric)iesta di macc)ine utensili standardi%%ate. 8uesto * per antonomasia il secolo del carbone e dell1acciaio, ma il numero delle materie di base si amplia notevolmente. (i scoprono e si s4ruttano nuovi ricc)i &iacimenti di nic)el, si elaborano processi per produrre, in ma&&ior 5uantit? e piH a buon mercato, alluminio, si ini%iano a produrre acciai specialiI al nic)el, al cromo e al tun&steno-man&anese. (i mettono in eserci%io i primi po%%i petroli4eri (il primo * per4orato da /.$. .rake nell1a&osto del 1899, per la per4ora%ione aveva impie&ato scalpelli di 4erro con bordatura d1acciaio". 0el 188! ;. 7oldsmit) introduce il processo alluminotermico c)e consente la prepara%ione allo stato puro di metalli come il cromo, il molibdeno e il vanadio. (i scoprono nuovi materiali sintetici. .ue c)imici in&lesi, ,.6. ,ross e /J. Bevan, scoprono la viscosa (c)e viene brevettata nel 189<", da 5uesta sostan%a si otterr? la prima 4ibra arti4icialeI il raB on. 0el 18A9 J. =. ;Batt prepara la prima materia plastica arti4icialeI la celluloide. La riproduzione delle immagini e dei suoni e le trasmissioni. 0el G>G secolo si compiono anc)e alcune scoperte tecnolo&ic)e destinate a &randi sviluppiI si pensi alla 4oto&ra4ia

(la prima Soci%t% &'otograp'i#ue * del 183: ed * 4ondata da J.0. 0iepce e $.J. .a&uerre", ma anc)e al cinema (* nel 1899 c)e i 4ratelli $umi*re presentarono il con&e&no da loro batte%%ato Kcinemato&ra4oK". /1 5uesto il secolo dell1inven%ione del tele4ono (ad opera dell1italiano . Meucci", del 4ono&ra4o (apparecc)io con cui /dison nel 1877 riuscJ a re&istrare e a riprodurre i suoni", del tele&ra4o e della tele&ra4ia sen%a 4ili (c)e dobbiamo alla &enialit? inventiva di 7. Marconi". Le tecnologie militari. nc)e armi ed esplosivi e nel loro complesso tutte le tecnolo&ie militari compiono in 5uesto secolo rapidi sviluppi. $a ma&&ior parte dei 4ucili passa dall1avancarica alla retrocarica, nelle arti&lierie si tende ad introdurre l1acciaio, si scoprono i vanta&&i della ri&atura all1interno delle bocc)e da 4uoco, si costruiscono le prime mitra&liatrici, le prime mine sottomarine, i primi siluri. $12ttocento se&na la 4ine delle navi da &uerra non cora%%ate. $a ricerca c)imica consente &rosse scoperte anc)e nel campo de&li esplosivi. 0el 18!A ,.6. (c)oenbein scopre il 4ulmicotone e . (obrero in 5uello stesso anno scopre la nitro&licerina. 0el 18A7, in4ine, # . 0obel trova la maniera di 4are assorbire la nitro&licerina dalla 4arina 4ossile ottenendo una miscela a cui da il nome di dinamite (altrettanto potente 5uanto la nitro&licerina, ma di uso meno pericoloso"+. (ovit tecnologic'e in agricoltura. 0el corso di 5uesto secolo anc)e l1a&ricoltura ini%ia a meccani%%arsi soprattutto ne&li (tati -niti dove, ad esempio, dopo la &uerra civile, la mietitrice e la seminatrice, trovarono ampia di44usione. 3ra il 18A: e il 19:: vennero messi a coltura oltre un milione e me%%o di ettari di terreno e nel contempo aumentarono di molto &li allevamenti all1aperto. Risal&ono alla seconda met? del secolo i primi esperimenti di J. von $iebi& (18:3-18A3" sull1uso dei primi 4ertili%%anti non naturali. L'industria alimentare e conserviera. >n 5uesta epoca si comincia a di44ondere l1inscatolamento dei prodotti sotto vuoto e il &)iaccio sostituisce il sale nella conserva%ione del pesce. 0el 1873 si tentarono a Melbourne i primi esperimenti di con&ela%ione della carne. $e tecnic)e di con&ela%ione mi&liorarono notevolmente nel decennio successivo. 0e&li anni (ettanta l1industria americana della carne in scatola (c)e era concentrata a ,)ica&o" era &i? in &rado di ri4ornire il mercato europeo. $e tecnic)e di inscatolamento subirono perF un vero e proprio salto di 5ualit? 5uando a partire dal 1899 4u possibile utili%%are in modo sistematico le conoscen%e c)e nel 4rattempo si erano ac5uisite in campo batteriolo&ico. lla 4ine del secolo si per4e%ionarono anc)e le tecnic)e della disidrata%ione e si cominciF a 4ar ricorso per la prima volta, tra non poc)e polemic)e, a&li additivi c)imici. capitolo secondo

Scienza e tecnica nel Novecento


#@oic)Q la scien%a dei nostri &iorni supera cosJ enormemente tutto ciF c)e si * avuto prima, noi siamo ovviamente entrati in una nuova era c)e * stata completamente sbara%%ata di tutto, tranne c)e delle tradi%ioni 4ondamentali del passato (..." >l carattere &i&antesco della scien%a moderna, nella sua novit? e onnipoten%a, * cosJ evidente c)e per descriverla * stata coniata la 4elice de4ini%ione di K7rande (cien%aK. $a 7rande (cien%a * cosJ nuova c)e molti di noi possono ricordarne l1ini%io. $a 7rande (cien%a * cosJ immensa c)e molti di noi cominciano a preoccuparsi della mole del mostro c)e abbiamo creato. $a 7rande (cien%a * cosJ diversa da tutto ciF c)e l1)a preceduta c)e noi possiamo voltarci indietro a &uardare, ma&ari con nostal&ia, la @iccola (cien%a c)e un tempo era la nostra vita+. ./R/E J. ./ (2$$ @R>,/

1. La "grande scienza" e la "piccola scienza"1 8uali sono le caratteristic)e di 4ondo della scien%a del 0ovecentoR >n c)e cosa la scien%a di /instein di44erisce da 5uella di 7alilei e di .arCinR 5ueste e altre domande cerc)eremo di rispondere nelle pa&ine c)e se&uono. >n4atti, prima di passare ad esaminare per sommi capi le scoperte scienti4ic)e e le innova%ioni tecnolo&ic)e c)e sono state e44ettuate nel nostro secolo, riteniamo c)e sia 5uanto mai opportuno so44ermarsi sulle caratteristic)e piH eclatanti della repubblica de&li scien%iati c)e sono emerse in 5uesti ultimi decenni. .i 4atto nel nostro secolo si * passati, per usare una espressione cara a .e (olla @rice, dalla #piccola scien%a+ (scien%a 5uesta caratteri%%ata di ricercatori isolati c)e sovven%ionati da un mecenate, ma talora anc)e a loro spese, 4acevano scoperte' la scien%a per intenderci cosJ com1era ai tempi di 7alileo, ma anc)e 5uella de&li ini%i di 5uesto secolo" alla #&rande scien%a+ (una scien%a cio* caratteri%%ata, ad esempio, da teams di ricerca e c)e abbiso&na di &randi investimenti economici". /cco alcuni dei principali tratti caratteristici di 5uesta K&rande scien%aKI 1. $1attivit? scienti4ica ne&li ultimi trecento anni, a partire cio* dal suo KdecolloK seicentesco si * sempre sviluppata esponen%ialmente. >l 4attore di propor%ionalit? * tale, come )a osservato 7.B. Sor%oli, c)e si assiste &rosso modo ad un raddoppio delle sue dimensioni, misurate attraverso vari parametri (numero dei ricercatori, di pubblica%ioni scienti4ic)e, ecc." o&ni 5uindici anni. >l c)e e5uivale dal 1AA: ad o&&i ad un incremento di due milioni di volte. 2&&i sono viventi l187,9P di tutti i ricercatori esistiti sulla 4accia della terra da damo ai nostri &iorni. 8uesto * vero o&&i, ma lo era altrettanto uno o due secoli 4a, solo c)e o&&i 5uesto comporta c)e ne&li (tati -niti vi sia un ricercatore o&ni due contadini. <. 0ella K&rande scien%aK scompare la 4i&ura dello scien%iato dilettante, di 5uella 4i&ura, il ricercatore KamateurK, c)e sino a tutto il (ettecento e per buona parte dell12ttocento aveva 4ornito contributi anc)e interessanti al pro&redire delle conoscen%e scienti4ic)e. >l ricercatore KdilettanteK (nel senso positivo del termine" * stato ormai totalmente sostituito dal ricercatore a tempo pieno. 3. 0ella K&rande scien%aK scompare anc)e la 4i&ura del ricercatore sin&olo a 4avore di un lavoro di ricerca 4atto in Q5uipe. $a tenden%a verso inda&ini 4rutto di collabora%ione 4ra teams di ricerca, scrive il sociolo&o della scien%a Robert E. Merton, #si ri4lette sui modelli di pubblica%ioni, con un numero sempre ma&&iore di articoli suI ricerc)e 4atte da piH autori piuttosto c)e da uno solo+. .e&li articoli pubblicati dai 4isici #prima del 19<: il 93 per cento erano di autori sin&oli' per 5uelli tra il 19<9 e il 19!: scende al A9 per cento' e per 5uelli dal 19!: al <A per cento. @rendendo soltanto il piH recente periodo, troviamo c)e il <8 per cento erano di due autori, il 19 per cento di tre, il 1! per cento di 5uattro e il 13 per cento di cin5ue o piH autori+. @arallelamente al numero dei ricercatori aumentano, in modo esponen%iale, anc)e i 4ondi destinati alle ricerc)e. !. $1alto numero dei ricercatori incrementa il 4enomeno delle scoperte multiple. (u <A! casi di multipli, Barber e Merton )anno visto c)e #la ma&&ior parte di 5uesti, 179, sono doppi' 91 tripli' 17 5uadrupli' A 5uintupli' 8 sestupli+2 .ei trentasei multipli prima del 17::, esaminati da Merton, #il 9< per cento 4u
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> dati utili%%ati in 5uesto para&ra4o sono stati ricavati dalle se&uenti opereI Robert E. Merton, La sociologia della scienza, ed. it. a cura di Mauro @retti, n&eli, Milano 1981' .erek J. de (olla @rice, Sociologia della creativit scientifica, trad. it. di Roberta Rambelli, Bompiani, Milano 19A7. Robert E. Merton, Scoperte singole e multiple nella scienza , in >d., La sociologia della scienza, op. cit., pp. !9A-!97.

ener&icamente contestato+3 da&li scien%iati coinvolti' di contro nella prima met? del ventesimo secolo le contesta%ioni )anno toccato solo il 33 per cento. 9. $a scien%a, sulla 4ine di 5uesto secondo millennio, * come molte altre attivit?, a44ollata e accelerata. $1uomo di scien%a vive in una situa%ione c)e si * 4atta 4ortemente competitiva. 8uanto il clima c)e si respira nella repubblica de&li scien%iati sia cambiato lo si co&lie splendidamente da 5uesto bel brano di ;ans 7a44ronI #$o studioso di o&&i - e&li scrive - trova di44icile credere c)e, almeno per molti di noi, nel 19<:, non esistesse la preoccupa%ione di 4ar presto o di dover pubblicare i risultati prima del tempo, e piH di una volta per timore c)e venissero trascurati oppure ripresi per intero da 5ualcun altro. nc)e le scoperte importanti venivano lasciate per un anno o due nelle mani di c)i le aveva 4atte perc)Q 5uesto potesse svilupparle secondo i suoi me%%i e le sue abilit?. .icevamoI #una mela &i? morsicata non * molto attraente+. ,i si aspettava, in4atti, c)e c)i avesse dato il primo morso tenesse e man&iasse la sua mela. Ma, poi, cominciF a comparire sempre piH &ente c)e non sentiva nessuna ver&o&na a morsicare o&ni mela a portata di mano, per poi lasciarla cadere con altrettanta rapidit?. >l tutto era considerato un caso di cattiva educa%ione, ma essi erano &li uomini del 4uturo. $1ecce%ionale crescita del numero di persone c)e entrano, per il loro lavoro, in contatto con la ricerca scienti4ica, )a modi4icato non soltanto l1imma&ine dello scien%iato medio ma anc)e le sue motiva%ioni e le sue rela%ioni con i colle&)i. 8uesti ultimi non sono persone c)e lavorano in campi limitro4i - i loro campi - ma, sempre piH spesso, sono diretti concorrenti impe&nati in esperimenti simultanei, assolutamente identici. 0on soltanto la spietate%%a delle ra44inate tecnic)e del mondo de&li a44ari )a invaso le aree in cui lo s4ruttamento industriale in parte coincide con la ricerca, ma 5uesto tipo di comportamento non * piH considerato estraneo alla scien%a+4. .a 5uanto abbiamo sinora detto, emer&e c)e non ci si deve troppo meravi&liare se in una societ? 4ortemente competitiva, c)e premia lo spettacolo e la diretta televisiva, l1annuncio delle KscoperteK ven&a dato attraverso con4eren%e stampa davanti alle telecamere e non con la pubblica%ione di un sa&&io su una rivista. .el resto, c)e il clima nella societ? de&li scien%iati stesse cambiando lo si era &i? avvertito ne&li anni ,in5uanta, 5uando nell1aprile 1993 ,rick e =atson annunciarono la scoperta della doppia elica del .0 con un articolo-lettera di sole novecento parole apparso sulla rivista #0ature+, a cui se&uJ dopo 5ualc)e tempo il resoconto detta&liato della scoperta di 5uarantamila parole. 0essun scien%iato si trova o&&i nella stessa posi%ione di MaM @lanck, il 5uale di 4ronte al disinteresse dei colle&)i verso il suo lavoro di ricerca poteva a44ermare c)e tale mancan%a di interesse, era #un1autentica benedi%ione+, in 5uanto e&li poteva lavorare sui suoi calcoli del tutto a suo a&io, #in assoluta libert?, sen%a paure di inter4eren%e+5. 2&&i&iorno lo scien%iato sente il 4iato dei colle&)i-concorrenti costantemente sulla nuca e le &are a cui partecipa si svol&ono sulla stessa pista, sulla stessa distan%a e con &li stessi materiali. #7li annali contemporanei della scien%a - )a scritto Merton - sono conditi di casi di scien%iati spronati ad uno s4or%o sempre piH intenso, sapendo c)e altri stavano se&uendo la stessa pista. 0elle interviste di ;arriet Suckerman ai premi 0obel, molti di essi dic)iararono, per citarne testualmente uno, c)e Kera una scoperta da 4arsi presto. (e non l1avessi 4atta io, ... restava l? in attesa di 5ualcun1altro...K. 2 per spostarci dalle mobili 4rontiere della scien%a verso le sue re&ioni piH interne, =arren ;a&strom trovF c)e due ter%i di un campione di circa 5uattrocento scien%iati era stato anticipato da altri nelle proprie scoperte e, per molti di essi, in piH di un1occasione+6. 3anto 6aradaB (per il 5uale lo scien%iato doveva #$avorare, terminare, pubbli3 ! 9 A

>bidem, p. !97. ,it. in Robert E. Merton, op. cit., pp. !17-8. >bidem, p. !<9. >bidem, p. !<:-1.

care+" 5uanto /)rlic) (c)e consi&liava ai suoi allievi di #$avorare molto, pubblicare poco+" sono 4i&ure c)e apparten&ono a tempi in cui il numero dei ricercatori attivi nel campo scienti4ico era basso, i nostri, di contro, sono tempi in cui i sentieri della scien%a sono molto a44ollati, dove si procede talora tra spintoni e s&ambetti, tempi in cui anc)e le scoperte si danno in diretta e &li scien%iati amano moltissimo le luci dei ri4lettori. A. (e nell12ttocento il 4enomeno della speciali%%a%ione all1interno della repubblica de&li scien%iati ini%iF a 4are la sua timida comparsa, nel 0ovecento * divenuto un 4enomeno macroscopico. $a grande scienza * la scien%a de&li specialisti e de&li specialismi, di 5ue&li scien%iati c)e mane&&iano conoscen%e ra44inatissime su ambiti sempre piH ristretti della realt?. >l 4enomeno della speciali%%a%ione * al tempo stesso un 4enomeno positivo e ne&ativo. /sso, in4atti, consente c)e le nostre conoscen%e scienti4ic)e pro&rediscano, ma, nel contempo, mina l1or&anicit? delle scien%e e ci 4a perdere la comprensione delle cose nella loro unit?. ,)i colse con &rande c)iare%%a i &ravi pericoli della speciali%%a%ione 4u #sen%a dubbio .avid ;ilbert, c)e si c)iese accorato - nella 4amosa rela%ione da lui letta al con&resso matematico interna%ionale di @ari&i del 19:: - se prima o poi sarebbe accaduto anc)e per la matematica ciF c)e &i? si era veri4icato a suo parere per molte altre scien%e, e cio* di 4rantumarsi in tanti rami indipendenti i cui studiosi non sarebbero piH stati in &rado di intendersi a vicenda. $a cosa importante * c)e non si limitF a rispondere con 4erme%%a di non credere alla 4atalit? di 5uesto destino, ma tracciF un &randioso pro&ramma rivolto appunto ad impedire c)e esso si reali%%asse. (i puF condividere o no il pro&ramma )ilbertiano' esso vale comun5ue a dimostrarci - anc)e per la sede in cui venne enunciato - c)e l1ur&en%a di trovare un rimedio ai minacciosi danni dello specialismo cominciava ormai ad essere percepita e discussa non piH soltanto da 5ualc)e cultore di problemi 4iloso4ici &enerali (..." ma pure da autorevolissimi scien%iati militanti+7. 7. $a &rande scien%a, a di44eren%a della piccola scien%a * strettamente le&ata al mondo della produ%ione. >n altre parole, via via c)e l1industria si scienti4ici%%ava, la scien%a tendeva a industriali%%arsi. 0ei due secoli precedenti i le&ami tra scien%a e produ%ione erano stati indubbiamente piH labili, talora inesistenti. # >n e44etti, la prima rivolu%ione industriale 4u dovuta, ben piH c)e al pro&resso della scien%a, a in&e&nose e 4ortunate innova%ioni operate da tecnici e da imprenditori pressoc)Q estranei a&li ambienti scienti4ici. /1 stata invece la cosiddetta rivolu%ione industriale ( ini%iata verso il 189:" a subire pesantemente l1in4luen%a dei pro&ressi reali%%ati dalla scien%a (dalla c)imica, dall1elettroma&netismo, dalla termodinamica, ecc.", in 5uanto all1epoca in esame la tecnica perde 5uasi interamente la propria autonomia per svilupparsi solo sotto la &uida de&li scien%iati, cio* come scien%a applicata. T per l1appunto 5uesto mutamento c)e a poco a poco 4a cambiare radicalmente il comportamen-to della classe diri&ente nei con4ronti della scien%a. Mentre nel (ettecento i monarc)i illuminati appo&&iavano la scien%a per dimostrare la propria muni4icen%a e il proprio amore per il pro&resso, ora i &overni la appo&&iano per i vanta&&i c)e intendono ricavarne. 6ondano nuove universit?, ristrutturano le vecc)ie accademie, 4inan%iano l1istitu%ione di &randi laboratori, bibliotec)e, e cosJ via, perc)Q )anno compreso c)e le scien%e applicate costituiscono uno dei 4attori tramanti dello sviluppo dell1industria. Lerso la met? del secolo ventesimo, diverr? poi c)iaro a tutti c)e la poten%a de&li stati non si misura piH soltanto in base alla 4or%a dei rispettivi eserciti o alla ma&&iore o minore produ%ione di acciaio, ma anc)e in base alle attre%%ature scienti4ic)e de&li istituti di ricerca annessi alle loro universit? e al livello di c)i lavora+8. 2. La scienza, la tecnologia e i problemi ecologici $o scien%iato dei nostri &iorni * c)iamato a 4ronte&&iare nuove e piH pressanti responsabilit?
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!lle soglie del (ovecento, in .LL., Scienza e tecnica del (ovecento. !nnali dal )*++ al )*,+, Mondadori, Milano 1977, vol. >, pp. <-3. >bidem, p. 9.

morali e civili sia sul versante della di4esa dell1autonomia della ricerca sia nel campo delle applica%ioni delle scoperte e44ettuate, applica%ioni c)e possono arrecare talora anc)e danni all1umanit?. $a scien%a non * piH vista dall1uomo comune come apportatrice solo di e44etti bene4ici, ma come un 7iano bi4ronte c)e possiede un volto an&elico ed uno diabolico. (ul 4inire del ventesimo secolo, inoltre, )anno preso 4or%a movimenti di pensiero al cui interno vi sono componenti portatrici di 4orti sentimenti antiscienti4ici e antitecnolo&ici, ci ri4eriamo al 4ondamentalismo verde. $1esplodere del problema ecolo&ico a livello planetario )a determinato, in4atti, a livello emotivo, la nascita di un pensiero verde caratteri%%ato talora da motivi antiindustriali e antiscienti4ici. >n realt?, un si44atto modo di pensare dimentica, per dirla con BarrB ,ommoner, c)e # nel mondo delle bombe nucleari, dello smo& e delle ac5ue in5uinate, per comprendere l1ambiente occorre l1aiuto dello scien%iato+. >n breve, l1idea di saltar 4uori da una societ? scienti4ica, tecnolo&ica e industriale * un1idea assurda e irreali%%abile, in 5uanto un ecolo&ista c)e sostenesse si44atta tesi dovrebbe nel cancellare la tradi%ione scienti4ica cancellare necessariamente se stesso insieme a tutte le sue idee e ai suoi pro&etti. >n4atti, la stessa ecolo&ia * una scien%a e non una mera espressione di sentimenti vitali o di risentimenti ideolo&ici, anc)e se talora 5uesti ultimi sono spesso presenti nelle produ%ioni verbali di non poc)i ecolo&isti. >n altre parole, se * vero, come * vero c)e la scien%a e la tecnica )anno implicato nel loro sviluppo non poc)e conse&uen%e dannose per l1ambiente, * perF vero c)e sono solo la scien%a e la tecnica, se lo vo&liamo, c)e ci possono 4ornire i me%%i piH ade&uati per porre riparo ai &ravi &uasti ambientali c)e ci troviamo a dover o&&i 4ronte&&iare. 0on c1*, dun5ue, a44atto biso&no di atte&&iamenti antiscienti4ici o antitecnolo&ici. 2ccorre, invece, impe&narsi a44inc)* scien%a e tecnica 4orniscano solu%ioni e44icaci contro il terricidio c)e * in atto. # 0oi ci so44ermiamo - )a scritto il premio 0obel @eter B. MedaCar - sui mis4atti della tecnolo&ia e consideriamo come scontati i suoi bene4ici. (iamo costernati per l1in5uinamento atmos4erico, ma non ralle&rati in modo propor%ionale per la virtuale spari%ione della poliomielite, per 4are un esempio (..." ,1* una tenden%a, an%i una perversa predile%ione ad ammettere c)e il sacc)e&&io operato talvolta dalla tecnolo&ia sia un processo inevitabile e irrinunciabile, la &rande macc)ina c)e sc)iaccia la natura. 0on c1* nulla del &enere. >l deterioramento dell1ambiente prodotto dalla tecnolo&ia * un problema tecnolo&ico, per il 5uale la tecnolo&ia )a trovato, sta trovando e continuer? a trovare solu%ioni. ,1* un motivo per cui scien%a e tecnolo&ia possono essere c)iamate a rendere conto 5uando inventano nuovi strumenti di &uerraI ma * il colmo della 4ollia condannare l1arma invece del delitto. @otrei anc)e esprimermi cosJI nel diri&ere le nostre cose siamo stati troppo spesso cattivi arti&iani, e come tutti i cattivi arti&iani diamo la colpa ai nostri strumenti. (ono completamente 4avorevole a un atte&&iamento di critica severa verso le innova%ioni tecnolo&ic)e' dovremmo anali%%are a 4ondo tutti i tentativi di mi&liorare la nostra condi%ione per essere sicuri c)e in realt? non la pe&&ioriamo. Ma c1* tutta la di44eren%a di 5uesto mondo 4ra una critica in4ormata e seria e il lan&uido scora&&iamento c)e non o44re rimedi per &li abusi c)e deploriamo+9. >ndubbiamente non sar? 4acile ristabilire, secondo una bella espressione di 7abriel Marcel, 5uel Kle&ame nu%ialeK dell1uomo con la vita e con la natura c)e in 5uesti ultimi decenni10 sembra
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1:

@. B. MedaCar, $ifesa della scienza, trad. it. di Mario ,imati, rmando, Roma 1978, pp. 1<A-7. >n realt? &i? sul 4inire del (ettecento &li utopisti avevano denunciato i danni c)e l1uomo stava arrecando all1ambiente in cui viveva. $ouis-(Qbastien Mercier nell1opera L'an deu- mille #uatre cent #uarante, reve s'il en faut .amais , opera c)e 4u pubblicata nel 177:, se la prendeva con l1in5uinamento delle ac5ue della (enna ad opera dei tintori e ,)arles 6ourier, 5ualc)e decennio piH tardi, colloc)er? il suo 6alansterio in aperta campa&na al 4ine di evitare &li inconvenienti della vita metropolitana da lui ossessivamente esecratiI il 4an&o, le

essersi spe%%ato in modo irreparabile. $1elimina%ione de&li sprec)i, dell1abuso delle risorse della natura e dello spa%io, dell1in5uinamento ambientale non * realisticamente dietro l1an&olo. nc)e perc)Q non c1* molto da illudersi sul 4atto c)e i valori individualistico-possessivi su cui * 4ondato il modello della crescita materiale e consumistico della nostra societ? sia in crisi o possa entrare in crisi 4acilmente. $1uomo dei nostri &iorni * un uomo narcisista c)e * vittima della 4ascina%ione del super4luo e dello spreco, * un uomo c)e )a 4atto proprio il celebre motto di 2scar =ildeI # .atemi il super4luo e 4arF a meno del necessario+. >l narcisista vuoi vivere per il presente, vuoi vivere per se stesso. /&li )a perduto #il senso della continuit? storica, il senso di appartenen%a a una successione di &enera%ioni c)e a44onda le sue radici nel passato e si proietta nel 4uturo+. $a 4rase c)e piH 4re5uentemente compare sulle sue labbra e con la 5uale tende a &iusti4icare le sue scelte di vita * appuntoI #(i vive una volta solaU + 11. >l narcisista vive come se il tram della storia 4osse &iunto con lui all1ultima 4ermata, *, 5uindi, portato ad innescare sen%a troppi rimorsi 5uei processi c)e portano in4allibilmente al terricidio. (e un &iorno si riuscir? a porre rimedio al dissesto ecolo&ico ciF sar? reso possibile dal 4atto c)e l1uomo avr? 4inalmente adottato uno stile di vita improntato ad una sincera e altruistica &enerosit? verso le &enera%ioni 4uture. 3uttavia, un uomo si44atto se vorr? risolvere alla radice i complessi problemi sollevati dall1in5uinamento dovr? anc)e servirsi delle piH ra44inate scoperte tecnolo&ic)e, dovr?, cio*, costrin&ere la tecnolo&ia a #creare &li autocorrettivi delle sue stesse applica%ioni+, dovr? 4ar sJ c)e essa si 4inali%%i #in maniera piH diretta ed esplicita alla conserva%ione e alla di4esa di 5uelle risorse naturali c)e sono un patrimonio inalienabile dell1umanit? intera+12. 3. Le scoperte scienti iche 7li sviluppi delle scien%e diven&ono nel 0ovecento cosJ rapidi e complessi da rendere molto di44icile una loro esposi%ione sintetica. ,erc)eremo, dun5ue, di indicare sen%a alcuna pretesa di esaustivit? alcuni dei pro&ressi compiuti c)e sono, a nostro avviso, particolarmente si&ni4icativi. (ovit nell'astronomia classica e nascita dell'astronomia e-tragalattica. >n astronomia si )anno vi&orosi sviluppi dell1astronomia classica, in un primo momento, &ra%ie alla costru%ione di nuovi e piH &randi telescopi e, in tempi a noi piH vicini, &ra%ie alla messa in orbita di telescopi spa%iali, di satelliti astronomici, nonc)Q di sonde planetarie. T nel nostro secolo c)e l1astronomia eMtra&alattica diviene uno dei rami dell1astronomia piH 4ertile di risultati. / ciF * tanto piH sorprendente se solo si pensa c)e #a&li ini%i del secolo non era ancora nota con certe%%a l1esisten%a di un universo eMtra&alattico, al di 4uori della Lia $attea e de&li o&&etti in essa contenuti, anc)e perc)Q i telescopi di allora non erano su44icientemente potenti per risolvere in stelle &li o&&etti di44usi (nebulose" (..." (i pensava in &enere c)e essi 4ossero delle nubi di &as risplendenti per eccita%ione o ri4lessione della luce di 5ualc)e stella contenuta in essi+13. 0el 19:! si ebbe &ra%ie a 7. ;artmann il primo indi%io della presen%a di materia nello spa%io interstellare. 0el 191< si riuscJ per la prima volta a misurare la velocit? relativa di una nebulosa rispetto alla terra. 0e&li anni 8uaranta nac5ue la radioastronomia.
immondi%ie, i pessimi odori e, in4ine, i troppi rumori della @ari&i del suo tempo. ,it. in ,ristop)er $asc), La cultura del narcisismo. L'individuo in fuga dal sociale in un 'era di disillusioni collettive, Bompiani, Milano 1981, p. 18. ,4r. il sa&&io di @ietro @rini in . LL., /erso il terr0cidioR, #@roteus+, 1971, n. !. . LL., Scienza e tecnica del (ovecento. !nnali dal )*++ al )*,+ , op. cit., vol. >, p. 11.

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Le teorie sull'origine dell'universo. (empre in 5uesti anni vennero 4ormulate due importanti teorie sull1ori&ine dell1universo. 0el 19!8, in4atti, lp)er, 7amoC ed ;erman proposero la teoria del "ig bang, secondo 5uesta teoria l1universo sarebbe stato ori&inato #da un &rande scoppio (big bang1, cio* da una palla di K4uocoK (fireball1 densa e caldissima dalla 5uale, per me%%o di successive rea%ioni di 4usione, si sono creati tutti &li elementi+14. (empre nel 19!8 * stata avan%ata da Bondi, ;oBle e 7old una teoria completamente diversa, #essa prevede un modello di universo sen%a alcuna sin&olarit? ini%iale, c)e viene mantenuto in uno stadio sta%ionario (stead2 state1 da una crea%ione continua di materia, a un ritmo troppo lento per essere osservabile+15. La f0sica. $a 4isica del ventesimo secolo * caratteri%%ata in modo decisivo dal#sor&ere e dall1a44ermarsi di due teorie rivolu%ionarie rispetto al 5uadro concettuale dominante in preceden%a. ,i ri4eriamo naturalmente alla teoria #uantistica e alla teoria relativistica, entrambe proposte proprio a&li ini%i di 5uesto secolo. 3ali teorie, c)e costituiscono il nucleo centrale della 4isica moderna, )anno in4atti determinato rivolu%ioni concettuali di enorme portata+16. >l 1! dicembre del 19:: M. @lanck avan%F l1ipotesi dei 5uanti e nel 19:9 . /instein enunciF, in un breve e celeberrimo sa&&io, il principio di relativit? ristretta. (empre a&li ini%i del 0ovecento ven&ono proposti i primi modelli atomici (Eelvin e 3)omson". 0el 1919 /instein #pubblica un altro articolo 4ondamentale, c)e se&na l1ini%io della teoria della relativit? &enerale. >n esso /instein &enerali%%a il carattere invariantivo delle le&&i della 4isica nel passa&&io da un sistema di ri4erimento a un altro comun5ue in moto rispetto al primo, e anc)e 5uando si ten&ano in considera%ione &li e44etti di un campo &ravita%ionale+17. 0el 19<7 ;eisenber& propone il cosiddetto #principio di indetermina%ione+. 0el 193: @auli postula l1esisten%a del neutrino (c)e verr? osservato per la prima volta nel 1993", nel 193< ,)adCick scopre il neutrone e nel 1939 OukaCa i mesoni. 0e&li anni 3renta ven&ono costruiti i primi acceleratori. 0el 19!< 6ermi costruisce la prima Kpila atomicaK e nel 1991 si ottiene ne&li (tati -niti la prima elettricit? nucleare. 3racciando un bilancio di 5uesta serie a44ascinante di scoperte Remo Ru44ini )a scrittoI #&li anni Lenti )anno permesso di capire la semplice e bellissima struttura dell1atomo attraverso l1analisi delle ri&)e spettrali' &li anni 3renta )anno svelato la struttura interna dei nuclei a cui sono associati dei processi di ener&ia 4antasticamente alta' &li anni ,in5uanta e (essanta )anno disc)iuso, &ra%ie ad una nuova 4ami&lia di acceleratori, la complessit? piH intima della struttura delle particelle elementari, c)e presenta ancora o&&i un insieme enorme di problemi e di possibili scoperte. 2&&i, in 5uesto senso unico e 4antastico, l1uomo * di 4ronte ad una s4ida ancora piH &i&antescaI capire e spie&are, per la prima volta, la vita e l1evolu%ione della &alassia in cui vive+18. La scienza della vita. 0ei primi anni del 0ovecento le scien%e della vita compiono notevoli passi in avanti. 0el 19:: ven&ono riscoperte da parte di ;. .e Lries, E. /. ,orrens ed /. 3sc)ermak von (eBsene&& le le&&i di Mendel sulla trasmissione dei caratteri ereditari. >noltre, )a ini%io la vitaminolo&ia. (ul 4inire dell12ttocento #vari ricercatori avevano se&nalato c)e animali alimentati esclusivamente con diete arti4iciali, composte da 4attori alimentari 4ino ad allora noti - ac5ua, proteine, &lucidi, &rassi, sali alimentari - non potevano sopravvivere. (e ne
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>bidem, p. <A9. >bidem, p. <7:. @. ,aldirola V $. Belloni, La fisica nel 33 secolo , in . LL., Storia delle Scienze, ,itt? 0uova, Roma 198!, vol. >>, p. <99. .LL., Scienza e tecnica del (ovecento. !nnali dal )*++ al )*,+, op. cit., vol. >, p. 9:. R. Ru44ini, 4elativit generale e fisica della galassia , nnuario della /(3 Mondadori, Milano 1973, p.79

dedusse c)e le diete KnaturaliK dovevano contenere, seppure in piccole 5uantit?, dei 4attori KaccessoriK dell1alimenta%ione non ancora identi4icati+. Ma a&li ini%i del ventesimo secolo si 4ecero ulteriori scoperte in 5uesto settore di ricercaI ,. /iDkman dimostrF c)e #il beri-beri * una malattia da de4icien%a alimentare curabile mediante la somministra%ione di un componente idrosolubile contenuto nel rivestimento dei c)icc)i di riso. 0el 19:A ;opkins riconosce il rac)itismo e lo scorbuto come malattie causate dall1assen%a nella dieta di K4attori 5ualitativamente minimaliK e nel 19:7 . ;olst riesce a riprodurre nella cavia lo scorbuto+19. 0el 19:A R. Eoc) scopre il bacillo della tubercolosi e 6. R. (c)audin l1a&ente della si4ilide. 0el primo decennio del 0ovecento E. $andsteiner &iun&e a determinare i &ruppi san&ui&ni. 0el 1911 E. @unk ottiene dalla pula di riso una sostan%a cristallina c)e c)iamF KvitaminaK (e cio*, ammina indispensabile per la vita1. 0el 19<A B. Jansen isola la vitamina B1, nel 19<8 @. Earrer isola il B-carotene e ne dimostra l1attivit? come vitamina e sempre sul 4inire de&li anni Lenti . (%ent-7Bor&Bi isola la vitamina ,. Le prime ricerc'e sul cancro. 0el 1919 due ricercatori &iapponesi E. Oama&iCa e E. >c)ikaCa comunicano di aver provocato in laboratorio un cancro epidermico in coni&li ai 5uali avevano pennellato per tre anni con del catrame le orecc)ie. 8uesta 4ondamentale scoperta aprJ la via #al ritrovamento di sostan%e c)imic)e pure o anali%%abili capaci di produrre tumori mali&ni+20. 8uesta via #mise un poco in ombra l1altra via della cancero&enesi, 5uella a base virale, la 5uale invece meritava 4orse altrettanta e 4orse ma&&iore atten%ione. .el resto, si era &i? cominciato a sospettare (..." c)e i tumori potessero insor&ere per cause assai varie e poco correlate 4ra loro+21. La scoperta della penicillina. 3ra il 19<: e il 193: ven&ono scoperti antimalarici e44icaci. >n 5ue&li stessi anni . 6lemin& #sviluppa il suo costante interesse a combattere le sepsi, 5uale &li deriva dalle esperien%e bellic)e e, nel 19<<, studia l1e44etto antibatterico del liso%ima, secreto, per esempio, dalle &)iandole lacrimali, mentre nel 19<9 4a la prima osserva%ione sull1a%ione antibiotica esercitata da un @enicillium su una coltura di sta4ilococc)i. 6a anc)e 5ualc)e tentativo di applica%ione pratica, usando penicillina &re%%a disciolta nel li5uido di coltura della mu44a, ma l1esperimento rimarr? sen%a se&uito 4ino alla seconda &uerra mondiale+22. 7li anni 3renta sono &li anni dei sul4amidici, della scoperta del cosiddetto Kciclo di ErebsK, della scoperta delle proteine anticorporali e dell1anti&ene . o 4attore R). 0e&li anni 8uaranta si pon&ono le basi dell1immunoclinica, si individuano la natura e la struttura de&li anticorpi, si elaborano &li anestetici di sintesi e &li anticoa&ulanti. 0e&li anni ,in5uanta si compiono notevoli pro&ressi nell1individua%ione della struttura delle proteine. 0el 1993 J. .. =atson e 6. ;. ,rick scoprono la struttura a doppia elica del .0 . 0el 199A J. ;. 3Dio e . $evan dimostrano c)e i cromosomi umani sono !A e non !8 come 4ino ad allora si era creduto. Le ricerc'e di 4. Levi56ontalcini. partire dal 199! #un nuovo problema comincia a trovare solu%ione &ra%ie alle ricerc)e di R. $evi-Montalcini. $1or&ani%%a%ione di un individuo non dipende solo da come le cellule si di44eren%iano, ma dai rapporti particolari c)e esse instaurano tra loro e dalla posi%ione c)e sanno occupare. Merito della scien%iata italiana * 5uello di avere scoperto e successivamente isolato una proteina, c)iamata 076 (nerve gro7t' factor1, responsabile dell1allun&amento e dell1orientamento dei neuriti+23.
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.LL., Scienza e tecnica del (ovecento. !nnali dal )*++ al )*,+, op. cit., vol. >, p. !8. >bidem, p. 11:. >vi. >bidem, p. 173 .LL., Scienza e tecnica del (ovecento. !nnali dal )*,+ a oggi , Mondadori, Milano 1977, vol. >>, p. !:1

progressi della genetica8 La bioingegneria. -na delle tecnic)e c)e ne&li anni (essanta 4a #compiere alla &enetica umana i pro&ressi piH spettacolari * la coltura dei tessuti. $a possibilit? di coltivare sterilmente cellule al di 4uori dell1or&anismo era stata scoperta da . ,arrell nel 191<. 0onostante le molte speran%e c)e 5uesta tecnica aveva 4atto sor&ere, per molti anni i risultati erano stati deludenti e nessun reale pro&resso alle conoscen%e biolo&ic)e ne era derivato. -n 4ortissimo impulso alle ricerc)e viene dato in se&uito alla scoperta (da parte di 7. Barski e collaboratori, 19A1, di B. /p)russi e (. (orieul, 19A<, e di J. $ittle4ield, 19A1", c)e con vari accor&imenti * possibile 4ondere cellule di ceppi diversi 4ra loro. (i vedr? successivamente c)e * possibile ottenere la 4usione anc)e 4ra cellule di specie diverse, per esempio di uomo e di topo e c)e ne risulta un clone cellulare capace di moltiplicarsi normalmente+24. (empre in 5uesti anni &ra%ie alle ricerc)e di 3. ,aspersson e di @rets e ()oC ven&ono identi4icate #tutte le coppie del corredo cromosomico umano in modo da permettere una sicura attribu%ione dei &eni ai cromosomi. /1 5uesto un risultato c)e porter? a conse&uen%e anc)e pratic)e importantissime perc)Q permetter? di mi&liorare le possibilit? di individuare i portatori di alcune malattie ereditarie+25. -n altro problema c)e trova solu%ione all1ini%io de&li anni (essanta, &ra%ie a&li studi di 6. Jacob e J. Monod, * la re&ola%ione della sintesi proteica. 0el 199! J. /. (alk e nel 19A< . (abin prepararono vaccini antipoliomielitici. 0el 19AA (c)Car% &iun&e ad ottenere il vaccino antimorbilloso. 0el dicembre del 19A7 ,. Barnard e44ettua il primo trapianto cardiaco umano. &roblemi di bioetica. 7li enormi sviluppi compiuti dalle scien%e della vita nel ventesimo secolo )anno posto &li scien%iati di 4ronte a scelte etic)e non piH rinviabili. 3emi 5uali 5uelli dell1aborto, del controllo delle nascite, dell1in&e&neria &enetica, della clona%ione, della sperimenta%ione dell1uomo costrin&ono &li scien%iati a interro&arsi sulla dimensione etica della loro pro4essione e sulle loro responsabilit? verso la societ? di 5uesta 4ine del secondo millennio. #$a scoperta della 4un%ione del .0 - * stato scritto - )a consentito di con4ermare l1unitariet? del processo vitale a livello molecolare e cellulare e la deci4ra%ione del codice &enetico di comprendere la modalit? di trasmissione dei caratteri ereditari. $1uso cosciente e responsabile di 5ueste con5uiste * 4ondamentale per la sopravviven%a dell1umanit?. (e da un lato alcuni ricercatori a44ermano la possibilit? di ottenere bambini in provetta (.. Bevis, 197!", contemporaneamente un &ruppo di 11 biolo&i, 4ra cui il premio 0obel J. .. =atson, sollecitano la sospensione temporanea delle ricerc)e d1in&e&neria &enetica sui virus e sui batteri in vista delle possibili conse&uen%e ne&ative c)e tali ricerc)e potrebbero avere per l1umanit?. 8uesto avvertimento sottolinea la necessit? di una de4ini%ione ben precisa de&li obiettivi dell1in&e&neria &enetica+26. !. Le innovazioni tecnologiche Le prime materie plastic'e. &li ini%i del 0ovecento 4anno la loro comparsa varie e nuove materie plastic)e (nel 1911, ad esempio, ven&ono prodotti i primi 4o&li di cellop)an" e si operano numerose sintesi di nuovi coloranti. 0el 19:A ven&ono messe in commercio le prime lastre per 4oto&ra4ie a colori. L'energia elettrica. >l secolo GG si apre all1inse&na del predominio del carbone, ma si mani4estano &i? i primi se&ni dell1ascesa del petrolio. $1industria elettrica ini%ia a s4ruttare le risorse idraulic)e de4inite Kcarbone biancoK. $1ener&ia elettrica trova applica%ione in tre diversi campiI nell1illumina%ione, nella tra%ione 4erroviaria e urbana, e, in4ine, nell1industria. > centri di produ%ione di ener&ia elettrica ven&ono col passare de&li anni ampliati e poten%iati, cosJ
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come ven&ono ampliate le reti di distribu%ione di si44atta ener&ia. .el resto, le tensioni sempre piH alte ne consentono il trasporto a distan%e via via crescenti. 0el 19<3 ven&ono costruite le prime linee a <3: EL e ne&li anni 3renta linee a <87 EL, 5uest1ultime sono in &rado di trasportare l1ener&ia elettrica sino a !8: kilometri di distan%a. 0el 19A1 in -R(( ven&ono messe in eserci%io le prime linee a 9:: EL e, nel 197<, ne&li -( due linee a 79: EL. 0e&li anni Lenti #la &rande sta&ione dell1ener&ia idroelettrica comincia a declinare, perlomeno in senso relativo. partire dal 19<3 l1ener&ia elettrica di ori&ine termica incide per piH della met? sulla produ%ione totale (e ra&&iun&er? i <W3 nel 19!: e i 3W! nel 197:"+27. partire da&li anni ,in5uanta si ini%iano a costruire i primi impianti nucleari e alla 4ine de&li anni (ettanta tali impianti costituiscono il <:P della poten%a elettrica installata. 0el 19AA viene costruito il primo impianto in &rado di s4ruttare l1ener&ia delle maree. l carbone, l'acciaio e il petrolio. >l 0ovecento #si apre all1inse&na di una i accelerata industriali%%a%ione (...". 8uesta rivolu%ione, paci4ica ma sconvol&ente, si i 4onda sulla disponibilit? di ener&ia e di materialiI carbone e acciaio sono i simboli della nuova epoca. $a produ%ione mondiale di carbone si avvicina al miliardo di tonnellate annue, e la 7ran Breta&na, c)e in passato * sempre stata il ma&&ior produttore, * ormai superata da&li (tati -niti e incal%ata da presso dalla 7ermania. >l petrolio non * un serio rivale del carbone, ma vi * un campo in cui il suo impie&o * inevitabile, la tra%ione su strada, c)e si 4onda sull1a44erma%ione del motore a scoppioI la ben%ina in4atti * il distillato le&&ero (o basso bollente" del petrolio+28. &li ini%i del GG secolo tra i metalli non 4errosi emer&e l1uso dell1alluminio e 4ra i materiali non metallici cresce la domanda della &omma, di cui si 4a uso nell1industria elettrica e in 5uella automobilistica. >ntorno al 191: compaiono i primi acciai inossidabili e alcune le&)e c)e resistono alla corrosione. $e tecnic)e estrattive dei metalli, del carbone e del petrolio mi&liorano continuamente col passare de&li anni. >ntorno al 19<: ne&li -( le per4ora%ioni petroli4ere si spin&ono sino a duemila metri. 0el 19<< si scoprono le propriet? antidetonanti del piombo, ciF consente di pro&ettare i motori a scoppio con un alto potere di compressione. (empre ne&li anni Lenti la seta arti4iciale ini%ia a 4are concorren%a alle 4ibre naturali (lana, cotone, seta, lino, ecc." 0el 1939 viene reali%%ata la prima 4ibra sinteticaI il nBlon. 0el 193: si ini%iano a produrre &randi 5uantit? di &omma sintetica. 0el secondo dopo&uerra crolla l1uso del carbone, mentre la ric)iesta di petrolio non conosce battute d1arresto. >n4atti, #il carbone, c)e nel 19A: contribuisce ancora per il 91,9P alla disponibilit? totale (contro il 39,8P del petrolio e il 13,7P del &as naturale", vede nel 197: la sua propor%ione ridotta al 39,9P (contro il !A,3P del petrolio e il 18,<P del &as naturale"+29. metalli in via d'estinzione. &li ini%i di 5uesto nostro decennio tra le materie prime piH ric)ieste c1* l1uranio naturale, mentre alcuni metalli appaiono in via d1estin%ione e si prospetta l1impie&o di nuovi materiali in loro sostitu%ione. @rima della 4ine di 5uesto secondo millennio, ad esempio, sar? #probabilmente estinto lo sta&no, cosicc)Q la banda sta&nata dovr? essere sostituita da acciaio c)e abbia subito particolari trattamenti super4iciali. ltrettanto ne&ative sono le prospettive per il rame, lo %inco e il piombo. >l rame, tuttavia, potr? essere lar&amente sostituito dall1alluminio, le cui riserve (non come bauMite ma come ar&ille" sono praticamente in4inite. 8uanto al piombo, esso &i? in 5uesti anni sta per essere messo al bando come additivo nei carburanti e la tecnolo&ia delle batterie di accumulatori sar? rivolu%ionata per escluderne il piombo. ltri metalli c)e vanno verso l1estin%ione sono il tun&steno e il molibdeno, le cui pre%iose caratteristic)e re4rattarie si ritrovano perF nei nitruri,
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.LL., Scienza e tecnica del (ovecento. !nnali dal )*++ al )*,+, op. cit., vol. >, p. 18A. >bidem, p. A3. .LL., Scienza e tecnica del (ovecento. !nnali dal )*,+ a o &&i, op. cit, vol. >>, p. 9<A.

siliciuri carburi di elementi molto piH abbondanti. mplissime sono invece le riserve di titanio, di cui * prevedibile una &rande espansione, mentre la tecnolo&ia delle 4errole&)e muter? in 4un%ione non solo dello sviluppo dei nuovi prodotti, ma anc)e della scarsit? di certi componenti, come 5uelli sopra citati. -n1altra cate&oria di prodotti c)e potr? sostituire metalli in via di spari%ione * costituita dai materiali plastici rin4or%ati con 4ibre di vetro e con 4ibre di carbonio. -n1ultima 4onte di materie prime in un 4uturo sia prossimo sia lontano sar? probabilmente costituita dal tentativo di riciclo delle scorie, 4inora disperse con &rave nocumento dell1ambiente. 8uesto 4atto e lo sviluppo dell1in&e&neria dei materiali da studiare ad )oc per o&ni particolare applica%ione, dovrebbe tradursi in una minor pressione sulle materie prime piH pre&iate. >n de4initiva, la relativa penuria di molte materie di base potrebbe risolversi non in una scarsit? di beni o servi%i, ma in un uso molto piH oculato di risorse erroneamente considerate 4ino ad o&&i illimitate+30. La scientificizzazione dell'agricoltura. @er tutto il 0ovecento la popola%ione mondiale aumenta costantementeI si passa dai 199: milioni del 19:: ai 3A:: del 197:, per &iun&ere 4orse ai 7::: milioni nel duemila. @er alimentare 5uesta massa crescente di popola%ione si espandono pro&ressivamente le super4ici coltivate, si estende la boni4ica delle %one paludose, si per4e%iona la tecnica della conserva%ione de&li alimenti, si mi&liorano &eneticamente le piante, si cominciano ad utili%%are i &rassi ve&etali (soprattutto 5uelli della soia", tra l1altro, si riesce ad idro&enare i &rassi e a deodori%%are i &rassi ve&etali. 0el 1913 ne&li -( si comincia a sterili%%are l1ac5ua mediante clora%ione, in /uropa 5uesto procedimento si di44onder? solo dopo la prima &uerra mondiale. >n a&ricoltura si di44onde rapidamente la concima%ione minerale (passando dai 4os4ati ai per4os4ati" e si comincia a ricorrere ai diserbanti c)imici. $a meccani%%a%ione dell1a&ricoltura procede lentissimamente, prima ne&li (tati -niti, dove nel 1917 erano &i? in 4un%ione 9:.::: trattori e, successivamente, in /uropa. #$a disponibilit? di poten%a per a&ricoltore, di circa 1,9 ,L (tutta ottenuta da animali domestici" nel 189:, * ne&li (tati -niti di A,7 ,L nel 193: e salir? a 1<,! ,L nel 19A:. l 19<1 risale il primo impie&o di aerei nell1a&ricoltura, utili%%ati nell12)io per spar&ere insetticidi+31. 0el 19<1 si ini%ia a coltivare il &ranoturco ibrido, la resa sale cosJ da <: a 99 )iW )a. l 19:7 risal&ono le prime ricerc)e per la conserva%ione della 4rutta e dei ve&etali. >l processo di con&elamento per la conserva%ione di tali prodotti sar? perF messo a punto solo ne&li anni Lenti. 0e&li anni 3renta, invece, si di44onde perla conserva%ione del latte la sua pastori%%a%ione. $1elettri4ica%ione delle campa&ne e la conse&uente meccani%%a%ione di molte opera%ioni a&ricole nonc)Q l1uso di 4ertili%%anti portano nel 0ovecento ad una ridu%ione crescente della manodopera e ad un notevolissimo aumento della produttivit?. >n4atti, se #ne&li (tati -niti nel 18:: occorrevano 1::: ore lavorative per produrre un ettolitro di &ranoturco, nel 191: ne occorrevano !<: e nel 19A: ne occorrevano solo 11. 0el 18A9 un a&ricoltore riusciva a produrre cibi e 4ibre tessili (animali e ve&etali" per 9 abitanti, nel 19:: per 7 e nel 19A: per 3:. 6ra il 1937 e il 1997 si riscontra un aumento della produttivit? oraria del A:P nell1a&ricoltura, contro il <8P nell1industria+32. l telegrafo e il telefono. &li ini%i del 0ovecento il tele&ra4o * ormai presente in o&ni paese e il tele4ono comincia a di44ondersi soprattutto ne&li -( , dove nel 191: si )a &i? un apparecc)io o&ni dodici abitanti, mentre in >talia nel 19<: risultano installati solo 11:.::: apparecc)i. >n 5uesti anni #si ini%iano a trovare solu%ioni per il problema della telesele%ione automatica, e44ettuata mediante la composi%ione di numeri codice su un disco rotante. $1attenua%ione c)e il se&nale tele4onico subisce lun&o il percorso, ini%ialmente limita la portata delle linee tele4onic)e, e le pone in condi%ioni di svanta&&io rispetto a 5uelle tele&ra4ic)e' ma presto l1inconveniente viene ridotto con opportuni arti4ici tecniciI nel 191! si
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>bidem, p. 9A7. .LL., Scienza e tecnica del (ovecento. !nnali dal )*++ al )*,+, op. cit., vol. >, p. 19:. .LL., Scienza e tecnica del (ovecento. !nnali dal )*,+ a oggi, op. cit., vol. >>, pp. !<8-9

arriver? a tele4onare, sen%a ampli4ica%ioni intermedie, 4ino a 3::: km di distan%a+33. l cinema. 0el 19:< 4u prodotto il celebre /iaggio sulla Luna di MQli*s. >l primo 4ilm sonoro risale al 19<7 e il cinema parlato uccide nel &iro di poc)i anni il cinema muto. .i contro, le pellicole cinemato&ra4ic)e a colori, disponibili &i? in 5ue&li stessi anni, non incontrano un e&uale successo commerciale. &li ini%i del nostro secolo la durata media di una proie%ione cinemato&ra4ica si a&&irava #su 19-<: minuti. 6in dall1ini%io si tratta di uno spettacolo di massa, destinato in prevalen%a a un pubblico c)e non )a i me%%i per 4re5uentare i teatri. $1arte muta cerca ben presto di sbara%%arsi delle didascalie' il primo tentativo di cinema parlato risale al 19:<, ma la pesante%%a dell1attre%%atura, basata sull1uso di apparecc)i 4ono&ra4ici, ne impedisce il successo, c)e dovr? attendere l1avvento della colonna sonora. 0el 19:A-7 ven&ono inventati i cartoni animati, basati sulla successione di in5uadrature, ciascuna delle 5uali reca lievi varianti rispetto alla precedente e c)e, proiettate in rapida se5uen%a, simulano il movimento. 0el 19:8 &li (tati -niti dispon&ono &i? di 1:.::: sale cinemato&ra4ic)e e nella sola 0eC Oork si stimano <9:.::: spettatori &iornalieri. 0el 191: in Russia esistono 1<:: cinemato&ra4i, dei 5uali 19: a @ietrobur&o e 8: a Mosca. $a prima produ%ione di pellicole su base industriale avviene in 6rancia, dove * nato il me%%o tecnico, ma alla corsa partecipano anc)e paesi piH arretrati, come Russia e >talia, mentre altri, piH industriali%%ati, come 7ran Breta&na e 7ermania, danno un contributo trascurabile+34. La diffusione dei giornali e della radio. $a lettura dei 5uotidiani si di44onde rapidamente. >n4atti #le copie &iornalmente vendute nel mondo, c)e ammontavano a circa dieci milioni nel 188:, saliranno a 7: milioni alla vi&ilia della prima &uerra mondiale+35. $e prime trasmissioni radio risal&ono al 19<:, anno in cui da @ittsbur&) (ne&li -( " la societ? =estin&)ouse ini%iF le trasmissioni. >n >talia i pro&rammi di radiodi44usione ebbero invece ini%io nel 19<1 e in >n&)ilterra nel 19<<. $o sviluppo della radiodi44usione * subito trion4ale. 0e&li -( si passa dai centomila apparecc)i radio del 19<< ai due milioni del 19<9. 0el 1933 /.;. rmstron& inventa la modula%ione di 4re5uen%a. Le innovazioni delle comunicazioni. 3ra il 191: e il 19<: si riuscJ ad utili%%are uno stesso cavo tele4onico per varie conversa%ioni c)e si svol&evano contemporaneamente. 0el 193A ven&ono adoperate ne&li (tati -niti e in /uropa i primi cavi coassiali c)e consentono circa un mi&liaio di conversa%ioni contemporanee. (empre nel 193A )anno ini%io a $ondra le prime trasmissioni televisive. $o sviluppo delle reti televisive si )a a partire dalla 4ine della seconda &uerra mondiale, in >talia ne&li anni ,in5uanta. (e &li anni 3renta sono stati &li anni del boom della radio, &li anni (essanta sono &li anni del boom televisivo. 0el 19A: ne&li (tati -niti ci sono &i? 99 milioni di televisori, di cui un milione a colori. 0e&li anni 3renta ini%iano le ricerc)e per riprodurre i suoni su 4ilo e su nastro. 0el 19!A viene costruito il primo calcolatore, si tratta dell1/0> ,. $o )a commissionato l1esercito americano. 0el 19!7 viene inventato il primo transistore, c)e sostituisce, in modo rivolu%ionario, la valvola termoionica. 0el 19!8 4anno la loro comparsa (ad opera di @.,. 7oldmark" i primi disc)i a 33 &iri e ne&li anni ,in5uanta i disc)i stereo4onici. (empre nel 19!8 /.;. $and elabora il sistema polaroid di 4oto istantanee. 0el 1998 appaiono i primi circuiti inte&rati, nel 19A: il $aser ed * a partire dal 19A< c)e si ini%iano ad utili%%are i satelliti per le telecomunica%ioni. l declino delle ferrovie. &li ini%i del 0ovecento le 4errovie sono ancora l1unico me%%o di trasporto di massa. > va&oni passe&&eri e i carri merci sono ancora costruiti essen%ialmente in le&no, sar? solo a partire dal 191: c)e si comincer? a costruirli par%ialmente in acciaio. llo scoppio della prima &uerra mondiale in 5uasi tutte le na%ioni europee (tranne la 6rancia e
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.LL., Scienza e tecnica del (ovecento. !nnali dal )*++ al )*,+, op. cit., vol. >, p. A8. ivi. ivi.

l1>n&)ilterra" * ormai avvenuta la na%ionali%%a%ione delle reti 4erroviarie. 0e&li anni Lenti si di44onde nelle 4errovie europee la tra%ione elettrica' dieci anni piH tardi la costru%ione delle reti 4erroviarie nel 0ord merica e nel nostro continente * ormai &iunta a satura%ione. partire da&li anni ,in5uanta il tra44ico passe&&eri delle 4errovie * per la prima volta ne&li -( in declino. i treni cominciano a 4ar concorren%a prima le auto e poi &li aerei. 0e&li (tati -niti #il movimento passe&&eri a opera delle 4errovie scende dall187P nel 19<A al A9P nel 19!1 e al 3AP nel 199!, mentre le autocorriere sal&ono rispettivamente al 9P, al <8,8P e al 3<P' &li aerei, c)e nel 19<A )anno trasportato un numero di passe&&eri trascurabile, nel 19!1 ne portano &i? il 3P, c)e passa al 3:P nel 199!+3A. l trionfo dell'automobile. 0el 19:: in tutto il mondo vennero costruite 1:.::: autovetture, ma nel 19<: nei soli (tati -niti ne 4urono messe su strada due milioni c)e salirono nel 19<9 a 5uattro milioni e me%%o. ,ome si puF vedere da 5ueste ci4re la tra%ione su strada mediante motore a scoppio conobbe nei primi decenni del 0ovecento i uno sviluppo impetuoso e inarrestabile. 0el 19:3 in >n&)ilterra 4u introdotta, per la i prima volta, la patente di &uida. 0el 191: ne&li (tati -niti venne adottata la catena di monta&&io nelle 4abbric)e automobilistic)e. 0el 191< 4u introdotto #l1avviamento mediante un motorino elettrico, alimentato da una batteria di accumulatori caricata dallo stesso motore durante la marcia. 0el 191A &li autocarri, c)e avevano 4ino allora adottato le &omme piene - c)e limitavano molto la velocit? del me%%o e la condi%ione delle strade praticabili - passano ai pneumatici+37. 0el 1937 viene introdotto il cambio automatico. 0e&li anni 3renta ven&ono costruite le prime autostrade. 0el 1939 vi sono sulle strade del nostro pianeta !9 milioni di auto, di cui ben 3< milioni via&&iano sulle strade de&li (tati -niti. 7li anni ,in5uanta videro l1ini%io della motori%%a%ione di massa anc)e in /uropa. 0el 1971 #circolano nel mondo <9: milioni di autoveicoli, di cui il !:P concentrato ne&li -( (contro l18:P nel 19<9 e ancora il A:P nel 19A<", mentre la produ%ione annua si a&&ira sui 3: milioni di autome%%i. 3uttavia ulteriori pro&ressi nel campo della motori%%a%ione su strada sono condi%ionati dallo sviluppo di motori non in5uinanti (dato c)e la tra%ione su strada * responsabile del <9P dell1in5uinamento delle citt?". ,iF implica la diminu%ione del rapporto di compressione (per poter eliminare la presen%a nelle ben%ine del piombo tetraetile, impie&ato come additivo perc)Q innal%a la capacit? antidetonante delle ben%ine" e l1uso di catali%%atori lun&o il condotto di scarico, per diminuire drasticamente la concentra%ione di ossido di carbonio e di idrocarburi incombusti+38. Lo sviluppo dei trasporti aerei. 0el 191: in 7ermania viene inau&urato dal conte von Seppelin il primo volo commerciale aereo, ne 4u prota&onista l1aeronave .eutsc)land sul percorso 6riedric)s)a4en-.iisseldor4, vennero trasportati venti passe&&eri. 0el 1919 4urono istituiti i primi servi%i di posta aerea e nel 19<: servi%i passe&&eri &iornalieri tra $ondra, @ari&i, BruMelles e msterdam. 0e&li anni Lenti ini%ia il declino dei diri&ibili in 4avore de&li aerei, declino c)e diventa irreversibile dopo la distru%ione, a causa di un incendio, dell1aeronave ;indenbur& avvenuto nel 1937. 0e&li anni 3renta 4urono istituiti i primi servi%i intercontinentali con aeroplani. 0el 1939 viene costruito in 7ermania il primo aereo a rea%ione e nel 19!: in 7ermania e ne&li -( 4urono costruiti i primi elicotteri. 0el 19!7 un aereo americano supera per la prima volta il muro del suono e ra&&iun&e la velocit? di 199A EmW). (e nel 1937 in aereo vennero trasportati <,9 milioni di passe&&eri, nel 19!7 5uesti 4urono ben <1 milioni. #Mentre &li aerei a elica all1ini%io de&li anni ,in5uanta sono capaci di volare non oltre !9: EmW) (con una durata di volo di 1!-19 ore sulla rotta dell1 tlantico settentrionale", con l1avvento de&li aerei a rea%ione 5uesta si riduce a 7-7 ore e me%%o, con un
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. LL., Scienza e tecnica del (ovecento. !nnali dal )*,+ a oggi , op. cit., vol. >>, pp. !<!-9. . LL., Scienza e tecnica del (ovecento. !nnali dal )*++ al )*,+ , op. cit. vol. >, p. 1<: . LL., Scienza e tecnica del (ovecento. !nnali dal )*,+ a oggi , op. cit., vol >> pp. 97:-971

dime%%amento della durata dei voli. 0essun punto della 3erra * distante da un altro piH di un &iorno di volo. $a capien%a de&li aerei, ra&&iun&e i 13:-19: posti. (u tutti i velivoli * &enerali%%ato l1uso della cabina pressuri%%ata+39. 0el 19A: ven&ono superati per la prima volta i cento milioni di passe&&eri trasportati e nel 198: un miliardo. trasporti e-traterrestri. 0e&li anni Lenti 4urono compiute le prime ricerc)e sui trasporti eMtraterrestri ad opera de&li scien%iati R. ;. 7oddard e ;. J. 2bert). >l 3 ottobre del 19!< 4u lanciata la prima L< ad opera di =. von Braun. 0el 1997 l1-R(( #lancia in orbita terrestre il primo satellite arti4iciale, lo (putnik 1 (di 8< k& di massa e 97 cm di diametro" a cui se&ue, il 3 novembre dello stesso anno, lo (putnik < (di 9:: k& di massa e con a bordo un cane". >l A dicembre 1997 &li -( tentano il lancio di un satellite con un missile Lan&uard, il 5uale, dopo essersi innal%ato di poc)i metri, collassa e precipita. (olo il 31 &ennaio 1998 &li -( riescono a mettere in orbita terrestre l1/Mplorer 1 (di appena 8 k& di massa", la cui strumenta%ione di bordo rivela l1esisten%a, intorno alla terra, di una 4ascia radioattiva (detta di van llen"+!:. lla 4ine de&li anni ,in5uanta risultano essere stati messi in orbita dalle due superpoten%e ben 38 satelliti. / #il 1< aprile 19A1 l1-nione (ovietica sorprende ancora una volta il mondo mettendo in orbita un satellite, il Lostok 1, con un uomo a bordo' il ma&&iore Ouri 7a&arin. nc)e &li (tati -niti l18 ma&&io successivo lanciano una capsula MercurB con un uomo a bordo. Ma si tratta di un breve volo suborbitale, poco piH lun&o della parabola di cui era capace una L-<. >ntanto la 0 ( mette allo studio tre pro&rammi spa%iali alternativiI l1esplora%ione della $una e dei pianeti con veicoli automatici' le applica%ioni pratic)e delle attivit? spa%iali mediante satelliti per comunica%ioni radiotelevisive e per le previsioni meteorolo&ic)e' lo sbarco umano sulla luna+!1. Lo sbarco dell'uomo sulla Luna. 4ar sbarcare i primi uomini sulla $una saranno &li (tati -niti. 0el lu&lio del 19A9, in4atti, parte da ,ape ,anaveral, in 6lorida, l1 pollo 11. bordo l1e5uipa&&io * composto da 0eil . rmstron&, /dCin /. ldrin e Mic)ael ,ollins. (aranno i primi due c)e 5uattro &iorni dopo il lancio scenderanno sul suolo lunare. # rmstron& * il primo a calpestare il suolo della $una, dopo di c)e insieme al suo compa&no si muove per oltre due ore intorno alla navicella. Raccol&ono circa <: k& di minerali e lasciano sulla $una diversi strumenti, tra cui un ricevitore-ri4lettore di ra&&i laser c)e consente una misura esatta della distan%a 3erra-$una. .opo una permanen%a di <1) e 37m sul nostro satellite, rmstron& e ldrin ripartono con manovra per4etta. >l ria&&ancio con modulo di comando avviene sen%a di44icolt? e i tre rientrano sulla 3erra il <! lu&lio, 9:: mi&lia a sud delle ;aCaii. $1impresa * stata teletrasmessa in diretta in tutto il mondo+!<.

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>bidem, p. !<9 >bidem, p. !<A. >bidem, p. 93:. >bidem, p. 93<.

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