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Transmedia Storytelling

Raccontarsi oltre il racconto

Storyfactory I Ebook. N.2 Agosto 2013

Transmedia Storytelling Raccontarsi oltre il racconto

Indice

Che cos il Transmedia Storytelling?


pagina 3

Lo Storyholder
pagina 5

I 4 principi del Transmedia Storytelling: Sincronia


pagina 7

Molteplicit
pagina 8

Worldbuilding
pagina 9

Esperienzialit
pagina 10

o non Transmedia Storytelling?


pagina 11

Conclusioni
pagina 12

Storyfactory I Ebook. N.2 Agosto 2013

Transmedia Storytelling Raccontarsi oltre il racconto

Che cos il Transmedia Storytelling?


Denizione

Il Transmedia Storytelling fondamentalmente una sola cosa: lunico modo ragionevole di affrontare un Universo irragionevolmente complesso. Un Universo nel quale la semplice declinazione su diversi media delle attivit di comunicazione non funziona pi, e lunico modo di trovare un senso nella frammentazione delle esperienze che viviamo, disperse in diversi luoghi, diversi momenti e diversi media, ricostruirlo in una narrazione pi ampia, una narrazione Transmediale. Una narrazione che ci permetta di raccontarci oltre le limitazioni di un singolo racconto.

Il Transmedia Storytelling quindi la costruzione di ununica narrazione, attraverso diversi media, che a ogni passaggio evolve lesperienza del suo lettore, sfruttando le specicit e le unicit di ciascun mezzo. Lo scopo quello di generare una narrazione totale immersiva e coinvolgente, attraverso la gestione strategica di media diversicati, per raggiungere obiettivi e pubblici diversicati.

Storyfactory I Ebook. N.2 Agosto 2013

Transmedia Storytelling Raccontarsi oltre il racconto

Storyfactory I Ebook. N.2 Agosto 2013

Transmedia Storytelling Raccontarsi oltre il racconto

Lo Storyholder
Il lettore il protagonista

Il Transmedia Storytelling un approccio che nasce dal basso, dallesigenza che ognuno di noi ha di trovare senso, coerenza, e soddisfazione nellinnita molteplicit delle proprie esperienze quotidiane (private, professionali, estetiche, o di consumo). Sono i consumatori i primi a scontare ogni giorno il peso della complessit, cercando di tenere le la della propria autobiograa di consumo: raccontano e si raccontano attraverso i prodotti che acquistano, i servizi che usano e i Brand che scelgono, denendone in questo modo il valore. Possiamo chiamarli Storyholder, detentori di storie perch a conti fatti sono loro ad avere in pugno frammenti, pi o meno consistenti, delle storie che riguardano appunto prodotti, servizi, Brand e aziende, e a rielaborarle continuamente attraverso processi grassroots.

Oggi gli Storyholder consumano (o meglio, scelgono, vivono e condividono narrazioni di consumo) allinterno di ussi esperienziali incrociati, e questo rende il Transmedia Storytelling prima di tutto un dato di fatto. Sono le nostre vite, prima delle nostre narrazioni, ad essere diventate Transmediali.

Storyfactory I Ebook. N.2 Agosto 2013

Transmedia Storytelling Raccontarsi oltre il racconto

I 4 principi del Transmedia Storytelling


Molteplicit Worldbuilding

Sincronia

Esperienzialit

Storyfactory I Ebook. N.2 Agosto 2013

Transmedia Storytelling Raccontarsi oltre il racconto

Sincronia
Solidit e coerenza per la narrazione

Quella di sensemaking la funzione fondamentale di ogni narrazione: costruire una sequenza ordinata e sensata di eventi o rappresentazioni. Quando cresce il numero di elementi da tenere assieme, e di pari passo aumentano la frammentazione e la diversicazione di queste schegge di esperienza, il bisogno di coerenza si fa sentire con unurgenza ancora maggiore. Il primo principio del Transmedia Storytelling, quello di Sincronia, richiede alla narrazione transmediale continuit, coerenza e armonia. Serve una dorsale: un lo rosso che, esplicitamente sotto forma di racconto o implicitamente come linea tematica o regia dellesperienza, dia un senso alla narrazione nel suo complesso. Nel Transmedia Storytelling non fruisco frammenti incoerenti o giustapposti di racconti sparsi, ma vivo sulla mia pelle una narrazione immersiva articolata su pi livelli di racconto.

Deve sempre esserci una buona ragione per includere o escludere un racconto dalla propria narrazione transmediale, e questa ragione deve essere valida e condivisibile prima di tutto dal punto di vista del lettore.

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Molteplicit
Molte diramazioni per ununica esperienza

Detto questo, lessenza stessa del Transmedia Storytelling risiede nel suo saper far leva sulla Molteplicit per sviluppare una storylistening experience immersiva, avvolgente, ricca e trasformativa. Il secondo principio del Transmedia Storytelling, quello di Molteplicit, agisce a diversi livelli sul fronte della produzione, della diffusione, della fruizione e dello sviluppo della narrazione transmediale.

Molteplici sono i punti di accesso e immersione nella narrazione da parte del suo lettore. Molteplici sono i punti di osservazione sulle vicende narrate allinterno del Mondo Narrativo che il lettore pu esplorare ed estendere. Molteplici sono i canali e i dispositivi che ne veicolano lesperienza, ed espandono la presenza della narrazione nel mondo reale del suo lettore. Molteplici sono le possibilit di fruizione, di interazione, di diffusione, e di espansione della narrazione originale, in buona parte imprevedibili e ingovernabili (ma gestibili ex-post).

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Worldbuilding
La narrazione mette radici

Anche il terzo principio, quello del Worldbuilding, un elemento che il Transmedia Storytelling eredita da forme di narrazione pi convenzionali: la capacit di una narrazione di evocare un Mondo Narrativo, pi o meno zionale, e di creare dei punti di contatto per accedervi dal Mondo Ordinario (quello reale) del suo lettore. Lobiettivo radicare la propria narrazione nelluniverso immaginativo degli storyholder, creando un terreno condiviso che trasmetta autenticit, continuit con la loro esperienza quotidiana e che soprattutto sappia coinvolgere, evocando emozioni e sensazioni vibranti.

Fare Worldbuilding quindi non tanto inventare un mondo fantastico, quanto ricostruire la porzione di mondo che si vuole raccontare attraverso una narrazione efcace, ricca e profonda. Un terreno fertile dal quale attingere materiali solidi, capaci di entrare in risonanza con luniverso immaginativo dei lettori, di contaminarlo e di stimolare la loro immaginazione e creativit anche dopo lultima pagina.

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Esperienzialit
Potenziare lintensit della narrazione

Il quarto principio del Transmedia Storytelling il principio di Esperienzialit. Il Transmedia Storytelling ha un uso ben preciso: proporre ai suoi lettori unesperienza narrativa in trasformazione. La realt del lettore aumentata, arricchita dalla narrazione transmediale: lorizzonte del suo universo immaginativo ampliato nel momento stesso in cui si immerge in un racconto che da un lato lo sda a interagire, e dallaltro lo gratica generando comprensione additiva per ogni elemento che lesperienza svela. Nella comprensione additiva risiede il grande potere del Transmedia Storytelling, quello che trasforma ogni frammento di racconto che aggiungiamo allesperienza un dispositivo narrativo di sensemaking.

In altre parole, espandere una narrazione in senso transmediale ci permette di potenziare e ridenire il valore complessivo dellintera narrazione ogni volta che aggiungiamo un nuovo racconto, attivando nuovi livelli di senso su livelli di esperienza diversicati. Ogni lettore pu scegliere e combinare le diverse modalit di fruizione in base alle sue abitudini, le sue inclinazioni e i suoi bisogni, vivendo una narrazione che non solo rilevante, non solo interessante, non solo divertente, ma che sa entrare profondamente in sintonia con ciascuno storyholder.

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Transmedia Storytelling Raccontarsi oltre il racconto

o non Transmedia Storytelling?


SOLO UN ADATTAMENTO TRANSMEDIALE
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SOLO CROSSMEDIA STORYTELLING

ENDO GLI (SCATURLI SPUNTI UNI DAGA )O DEGLI LTRI

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Storyfactory I Ebook. N.2 Agosto 2013

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Transmedia Storytelling Raccontarsi oltre il racconto

O Conclusioni I GL E AGGIUNT NTI O

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ELE

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La morale qui non dovete fare tutti Transmedia Storytelling, sempre e comunque. Ogni contesto ed ogni pubblico presentano caratteristiche diverse, e queste richiedono una strategia di racconto adeguata. Non tutti gli Storyholder sono pronti a seguirti in una narrazione fortemente immersiva, complessa, interattiva, partecipativa e frammentata. Ma il Transmedia Storytelling non solo una strategia da applicare nel racconto. E non si limita a moltiplicare lintensit e la variet della narrazione messa in atto, o a far esplodere levocativit del Mondo Narrativo. Dal punto di vista di chi si vuole raccontare, il Transmedia Storytelling permette di coordinare processi di racconto e ussi comunicativi frammentati, provenienti dai pubblici interni e diretti a pubblici esterni differenziati, andando oltre le limitazioni dei singoli racconti e massimizzando lefcacia nale della macro-narrazione complessiva messa in atto.

Il Transmedia Storytelling permette di intercettare pubblici diversi e offrire a ciascuno unesperienza di lettura diversa, quella pi adatta ai suoi bisogni e alle sue inclinazioni, gestendo contemporaneamente diversi livelli di racconto in una narrazione unica e coerente. Perch fare Transmedia Storytelling? Per raccontarsi oltre il racconto.

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NTI! COMPLIME IA TRANSMED
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STORYTELLING!

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Storyfactory I Ebook. N.2 Agosto 2013

SOLO UN FRANCHISE

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Transmedia Storytelling
Raccontarsi oltre il racconto
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Ebook N.2 Transmedia Storytelling Raccontarsi oltre il racconto A cura di

www.storyfactory.it Testi Claudio Branca Progetto graco &1 lab Tempi di lettura 9 minuti e 15 secondi Per approfondire Cultura Convergente, Henry Jenkins http://www.anobii.com/books/Cultura_converge nte/9788850326297/0156ff2cc585a09621/ The Revenge of the Origami Unicorn: Seven Principles of Transmedia Storytelling, Henry Jenkins Prima parte: http://henryjenkins.org/2009/12/ the_revenge_of_the_origami_uni.html Seconda parte: http://henryjenkins.org/2009/12/ revenge_of_the_origami_unicorn.html What the hell *is* Transmedia?, di Steve Peters: http://www.stevepeters.org/2011/05/18/whatthe-hell-is-transmedia/

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