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Sistema strutturale

STRUTTURE A PARETI

Sono di due tipi: a pareti semplici o accoppiate

Una parete accoppiata consiste di due o pi pareti semplici collegate tra loro ai piani delledificio da travi di collegamento disposte in modo regolare lungo laltezza. Sotto azioni laterali si comportano come una mensola. Gli spostamenti relativi dei piani derivano dalla deformazione flessionale dei muri e quindi presentano una forma convessa dalla parte dei carichi.

La distribuzione del taglio proporzionale al momento di inerzia della sezione dei muri.

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STRUTTURE A PARETI

Limite: Essendo sistemi molto rigidi possono sopportare notevoli azioni sismiche a fronte per di elevati momenti alla base. Questo comporta che la richiesta di duttilit locale in corrispondenza della base sia elevata e quindi che la crisi venga raggiunta a causa di un danno concentrato e non, come preferibile, a causa di un danno distribuito. Richiedono inoltre un impegno molto pi oneroso per le fondazioni.

Predimensionamento: Le azioni verticali e quelle orizzontali dovute al sisma possono essere trattate separatamente. Le pareti devono essere disposte in modo regolare nelledificio

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STRUTTURE MISTA PARETI-TELAIO

In questo tipo di strutture la resistenza alle azioni verticali affidata prevalentemente ai telai; la resistenza alle azioni orizzontali affidata in parte ai telai ed in parte alle pareti

A causa delliterazione dei due sistemi, la risposta del sistema accoppiato altera i diagrammi di taglio e momento di entrambi. In particolare, nei piani pi bassi il muro vincola il telaio limitandone le deformazioni, mentre nella parte superiore il telaio a limitare gli spostamenti del muro.

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STRUTTURE MISTA PARETI-TELAIO

Anche in questi edifici si possono verificare condizioni di elevato rischio di concentrazioni di danno o di rottura fragile. Oltre a dover fare particolare attenzione alle fondazioni, si possono verificare rotture localizzate nei casi di discontinuit del muro al di sopra o al di sotto di un certo piano.

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STRUTTURE A TELAIO

E la tipologia costruttiva maggiormente diffusa, le sollecitazioni sia di natura statica che dinamica sono affidate alle travi e ai pilastri che costituiscono lossatura portante.

Il primo passo da fare quando si inizia a progettare una struttura quello relativo allimpostazione della carpenteria, in tale operazione i principi fondamentali da rispettare sono i seguenti:

a)

Per compensare parzialmente lincremento di sollecitazioni sulle travi dovute al sisma, bene ridurre leffetto dei carichi verticali adottando, sia per le travi che per i solai e gli sbalzi, delle luci ridotte rispetto a quelle consigliate i assenza di sisma;

b)

bene evitare la disuniformit di luci delle travi. Essa infatti negativa in quanto causa concentrazioni di sollecitazioni nelle campate pi corte. Se necessario adottare luci differenti bene ridurre la rigidezza delle travi nelle campate pi corte utilizzando travi a spessore.

c)

bene evitare una forte disuniformit di carico verticale sui pilastri. Essa infatti comporta la necessit di sezioni maggiori, e quindi concentrazioni di azioni sismiche.

Sistema strutturale

STRUTTURE A TELAIO

Una corretta impostazione della carpenteria dovrebbe garantire un irrigidimento uniforme in entrambe le direzioni.

In realt questa regolarit risulta fortemente virtuosa in termini di risposta sismica, e la normativa permette per questo tipo di strutture una analisi semplificata rispetto a quella dinamica modale, obbligatoria per le strutture cosiddette irregolari.

Sistema strutturale

STRUTTURE A TELAIO

Nellambito della carpenteria si dovranno individuare quali sono le travi destinate a portare i solai, che saranno quindi soggette a consistenti carichi verticali oltre a fungere da traversi dei telai sismo-resistenti.

In una progettazione di soli carichi verticali la convenienza economica a minimizzare il numero di travi porta necessariamente a mantenere il pi possibile costante lorditura dei solai. Al contrario la necessit di disporre in zona sismica di una doppia orditura di travi porta alcuni progettisti alla scelta di variare continuamente lorditura dei solai.

Anche se in tal modo si pu ottenere una pi uniforme distribuzione dei carichi sulle travi, si ritiene che tale scelta comporti complicazioni esecutive tali da rendere gli svantaggi prevalenti rispetto ai vantaggi.

Sistema strutturale

STRUTTURE A TELAIO

Nella scelta degli elementi strutturali si osservi che le travi alte costituiscono un efficace controvento per i pilastri che se vincolati a travi a spessore potrebbero risentire di un deficit di rigidezza trasversale.

Un pilastro con travi a spessore fornisce un contributo relativamente basso in termini di rigidezza ai piani superiori al primo, che invece risente dellincastro della fondazione, pertanto si prevedono in tali casi elevati spostamenti di interpiano crescenti dal basso verso lalto sotto azione sismica.

Anche pilastri troppo esili (bassa rigidezza sezionale) sono sconsigliabili per lo stesso motivo.

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STRUTTURE A TELAIO

In caso di carpenterie eccessivamente irregolari si consiglia ladozione di giunti per rendere la struttura maggiormente regolare.

GIUNTI

Sistema strutturale

STRUTTURE A TELAIO: P Predimensionamento di i d del l solaio l i

Si possono ritenere valide le prescrizioni del D.M. 1996 (spessore non inferiore a 1/25 della luce o 1/30 nel caso di nervature precompresse)

Deve adottarsi uno spessore con soletta di almeno 40 mm con armatura di ripartizione ben ancorata alle travi di bordo

Si richiede un incremento di spessore nel caso le prescrizioni architettoniche richiedano luci superiori ai 5 m senza impiego di travi emergenti

Il solaio nella analisi statica equivalente considerato un impalcato con rigidezza infinita.

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STRUTTURE A TELAIO: Predimensionamento travi

TRAVI A SPESSORE

Si consideri che leffetto del sisma sulle travi a spessore modesto se sono presenti travi emergenti nel telaio pertanto nel predimensionamento ci si pu basare sui soli carichi verticali.

Le travi di collegamento, parallele allorditura del solaio e quindi poco caricate, avranno dimensioni ridotte dettate principalmente da motivazioni geometriche (per esempio la larghezza pu essere pari a 60 cm, ottenuti eliminando dal solaio una fila di laterizi).

ATTENZIONE!

Se ledificio tutto con travi a spessore, esse collaborano alla resistenza sismica, ed essendo meno duttili rispetto alle travi alte (CD-B obbligata!) consigliabile partire con solaio H=25+5 in zona sismica anche per luci non richiedenti tali prescrizioni sotto le sole azioni verticali

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