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Metrica:
un componimento lirico, appunto di Francesco Petrarca. Questa poesia presenta quattro strofe, e quattordici versi. I versi sono endecasillabi piani. Le strofe si dividono in due quartine e due terzine. Le due quartine hanno una rima incrociata (con schema ABBA), mentre le due terzine presentano una rima inversa.
La Parafrasi:
Erano i capelli biondi mossi al vento che li avvolgevano in tanti dolci riccioli, e la luce vaga dei suoi bei occhi, che ora pian piano col passar degli anni sta diminuendo, splendeva in modo straordinario e mi sembrava, non so se fosse vero o falso, che il suo viso esprimeva nei colori, sentimenti di piet a piet: io che ero pronto allamore, c' da meravigliarsi se arsi damore subito? Il suo portamento non era mortale, ma angelico, e le parole suonavano con tono diverso dallumano; uno spirito celeste, un vivo sole fu quel che vidi, e anche se ora non risplende pi per gli anni, una ferita non si rimargina se larco non ha pi le corde tese.
Dante Alighieri
Tanto gentile e tanto onesta pare
Biografia del poeta:
Dante Alighieri nasce a Firenze nel 1265 in una famiglia della piccola nobilt fiorentina. Il suo primo e pi importante maestro di arte e di vita Brunetto Latini, che in questi anni ha una notevole influenza sulla vita politica e civile di Firenze. Ancora giovanissimo conosce Beatrice (figura femminile centrale nell'opera del nostro poeta), a cui Dante legato da un amore profondo e sublimato dalla spiritualit stilnovistica. Beatrice muore nel 1290. Dopo questa disgrazia Dante vive un momento di crisi. Dante, a partire dal 1295, entra attivamente e coscientemente nella vita politica della sua citt. La sua carriera politica raggiunge l'apice nel 1300 quando Dante, guelfo di parte bianca, viene eletto priore. L'anno successivo, il papa Bonifacio VIII decide di inviare a Firenze Carlo di Valois, fratello del re di Francia, con l'intenzione nascosta di eliminare i guelfi bianchi dalla scena politica. Il poeta non ritorner mai pi nella sua citt natale, condannato ingiustamente all'esilio. Col passare degli anni Dante inizi a vedere il suo esilio come simbolo del distacco dalla corruzione, dagli odi e dagli egoismi di parte. La denuncia e il tentativo di indirizzare di nuovo l'uomo verso la retta via sono per lui l'ispirazione di una nuova poesia che prende forma nella Divina Commedia. Muore a Ravenna nel 1321.
Testo Poesia:
Tanto gentile e tanto onesta pare la donna mia, quand'ella altrui saluta, ch'ogne lingua devn, tremando, muta, e li occhi no l'ardiscon di guardare. Ella si va, sentendosi laudare, benignamente d'umilt vestuta, e par che sia una cosa venuta da cielo in terra a miracol mostrare. Mostrasi s piacente a chi la mira che d per li occhi una dolcezza al core, che 'ntender no la pu chi no la prova; e par che de la sua labbia si mova un spirito soave pien d'amore, che va dicendo a l'anima: Sospira.
Metrica:
In questo sonetto, si presentano quattro strofe e quattordici versi. I versi sono endecasillabi. Le strofe si dividono in due quartine e due terzine. Le rime sono incrociate nelle quartine (ABBA) e invertite nelle terzine (CDE-EDC).
La Parafrasi:
La mia donna appare tanto nobile e onesta quando saluta la gente, tanto
che tutti fanno silenzio e gli occhi non osano guardarla. Ella procede, sentendosi lodare, con lapparenza esterna di cortese benevolenza e pare sia una creatura discesa dal cielo sulla terra per mostrare la potenza divina. Si mostra cos bella a chi la guarda, che tramite gli occhi trasmette una dolcezza al cuore che chi non la prova non pu capire e sembra che dal suo volto provenga un soave spirito damore che dice allanima: Sospira.
Catullo
Baci, baci e ancora baci
Biografia del poeta:
Gaio Valerio Catullo nacque a Verona nell'allora Gallia Cisalpina nell'84 A.C. in una famiglia molto agiata. Pare che nella splendida villa di famiglia a Sirmione, sul lago di Garda, sia stato ospite pi di una volta persino Giulio Cesare. Proprio a Roma conosce la donna che sar il suo grande amore, ma anche il suo tormento: Clodia, sorella del tribuno Clodio Pulcro e moglie del proconsole per il territorio cisalpino, Metello Celere. Catullo canta il suo amore per Clodia nei suoi carmi attribuendole il nome poetico di Lesbia, per il paragone implicito con la poetessa di Saffo. La relazione tra i due molto difficile perch Clodia, di dieci anni pi grande di lui, s una donna elegante, raffinata ed intelligente, ma anche molto libera. Ella infatti pur amando il poeta non gli risparmia una serie di dolorosi tradimenti fino alla definitiva separazione. Alla notizia della morte del fratello, Catullo torna nella nativa Verona rimanendovi per circa sette mesi. Ma la notizia dell'ennesima relazione di Clodia, legatasi nel frattempo a Celio Rufo, lo induce a tornare a Roma. L'insostenibile peso della gelosia lo rende irrequieto al punto da lasciare nuovamente Roma per seguire, nell'anno 57, il pretore Caio Memmio in Bitinia. Gli ultimi due anni della sua vita sono funestati da un oscuro male, secondo alcuni il mal sottile, che lo consuma nella mente e nel fisico fino alla sua morte. Non si conosce con esattezza la data della sua morte che dovrebbe essere avvenuta intorno al 54, a Roma, quando Catullo ha appena trent'anni.
Testo Poesia:
Viviamo, o mia Lesbia, e amiamoci e i mugugni dei vecchi troppo severi stimiamoli tutti un soldo. I giorni possono tramontare e risorgere ma non appena muore la breve luce della nostra vita, una continua, eterna notte ci attender. Dammi mille baci e poi cento e ancora altri mille e poi di nuovo cento. Quando ce ne saremo dati a migliaia, li mescoleremo, affinch nessun maligno possa farci il malocchio, sapendo che possono esistere tanti baci.
Metrica:
una poesia lirica composta da una strofa e tredici versi.
Created By.
Massimo Deplano