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Comunicazione avvenuto incontro con il Prof.

Marco Ponti del Politecnico di Milano

Comunico che in data 7 Ottobre 2009 dalle ore 16 alle ore 18 una delegazione di Sevesoviva ha
incontrato il Prof.Marco Ponti, l’ing.Paolo Beria del Politecnico di Milano e l’ing.Borghi di
Ferrovienord per un approfondimento tecnico sull’Analisi Costi Benefici dell’interramento a Seveso
presentata da Ferrovie Nord a Maggio in questo Consiglio Comunale.

Avevamo chiesto l’incontro al Prof.Ponti nel mese di Maggio. Ponti, per incontrarci, ci ha chiesto
l’autorizzazione di Ferrovienord. L’autorizzazione è stata richiesta nel mese di Giugno.
Ferrovienord ha chiesto a sua volta di ottenere l’autorizzazione di Regione Lombardia che
abbiamo chiesto il 17 Giugno.
Nel mese di Agosto Regione Lombardia ha invitato Ferrovienord ad organizzare l’incontro “così da
poter acquisire le informazioni con il livello di approfondimento tecnico che riterrà più adeguato” -
così ci ha scritto Regione Lombardia.
Ferrovienord ha fissato l’incontro per il 7 Ottobre presso la sua sede di Milano.
Al Prof.Ponti avevamo chiesto a Maggio copia del modello logico/matematico con il quale è stata
realizzata l’analisi costi benefici. Ci aveva risposto, e anche qui leggo le sue testuali parole, che “il
modello di valutazione economico-finanziaria è patrimonio intellettuale del Politecnico, mentre
qualsiasi spiegazione sul modello stesso, o elaborazione su ipotesi o input diversi, è perfettamente
richiedibile alle Nord, che, se lo riterrà, ci girerà la richiesta”.

Per questo motivo abbiamo dovuto procedere in proprio alla ricostruzione integrale del modello
logico/matematico e alla sua verifica durante questo incontro. Sono state presentate 25 domande
tecniche riguardanti i dati di input e il modello stesso. Alcune hanno avuto risposta immediata. Altre
avranno risposta scritta nelle prossime settimane.
L’incontro si è svolto in un clima di cordialità e stima reciproca.
Il modello da noi ricostruito risulta perfettamente corrispondente a quello applicato dal Politecnico
ed è ora a disposizione, eventualmente anche dell’Amministrazione se è interessata, qualora si
vogliano fare delle simulazioni.
Ci è sembrato giusto comunicare al Sindaco, all’Assessore e al Consiglio Comunale questi fatti e
concludo con le parole del Prof.Ponti che ha dichiarato che raramente gli è capitato di incontrare
gruppi politici che abbiamo analizzato così a fondo i sui studi.

Replica su interrogazione gestione parcheggi

Con delibera n.17 del 14/3/2006 il Consiglio Comunale aveva affidato ad ASPES la gestione dei
parcheggi. Nella stessa delibera si legge: “su ASPES S.p.a. il Comune di Seveso esercita un
controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi”
Per questo non è accettabile una risposta nella quale l’Amministrazione dichiara che la domanda
sui costi e i ricavi dei parcheggi deve essere inoltrata ad ASPES.

I casi sono due


- o l’Amministrazione non sa rispondere a questa interrogazione perchè non “esercita un controllo
analogo a quello esercitato sui propri servizi” e quindi non rispetta gli indirizzi del Consiglio
Conmunale e ciò significa che ASPES è una azienda fuori dal controllo dell’Amministrazione.
- o l’Amministrazione non vuole rispondere alla mia interrogazione pur conoscendo i dati, e questo
significherebbe che l’Amministrazione vuole sottrarre alla conoscenza dei Consiglieri comunali e
dei cittadini alcuni fatti.

In ogni caso l’Amministrazione non fa quello che il Consiglio comunale ha deliberato che debba
fare ovvero esercitare il controllo su ASPES e pretendere che ASPES fornisca le informazioni
richieste.
Perchè vede assessore Belotti ormai sono tre mesi che richiedo queste informazioni ad ASPES e
se nè io nè Lei siamo in grado di ottenerle, significa che è venuto il momento che intervenga la
magistratura. A meno, ripeto, che Lei le conosca e le voglia nascondere.

E questo è il primo punto.

Il secondo punto è che i parcheggi a pagamento sono stati presentati nel 2007 da Galbiati come
un fatto sperimentale e limitato alla zona centrale.
Io credo che sia venuto il momento di fare una valutazione di questa fase sperimentale perchè
credo, anche senza i dati del 2008 che Matta ci deve comunque dare, che siamo al fallimento
economico di questa iniziativa.
E d’altra parte, se Matta nasconde questi dati l’unica cosa che si può pensare è questa.

Ed è un fallimento economico perchè si mettono a pagamento stalli disseminati in centro, difficili da


controllare, difficili da pagare per gli utenti della mezz’ora, perchè chi si ferma non trova le
macchinette o non capisce i cartelli, mentre non si mettono a pagamento stalli destinati a
raccogliere auto per tutta la giornata cioè facili da controllare.

Per capire anche il disorientamento dei più ligi, cioè di quelli che vogliono pagare la sosta, basta
leggere i cartelli che ci sono in piazza confalonieri che recitano : dal 1 settembre al 30 giugno dalle
9.30 alle 15.30 e dalle 16.30 alle 19 ma solo dal lunedi al venerdi e invece dal 1 luglio al 31 agosto
dal Lunedi al Venerdi dalle 8.00-19.00.

Le regole devono essere poche, chiare e semplici. Sosta per un ora. Punto. Le strade non sono nè
i box dei residenti, nè dei pendolari, nè dei dipendenti degli uffici, nè dei commercianti. Sono spazi
di fermata temporanea per chi vuole o deve fruire dei servizi della città.

Se qualcuno vuole lo stallo privato davanti a casa o davanti al proprio posto di lavoro significa che
ha bisogno di un box e le strade non sono box.
Questa funzione può essere assegnata solo ad alcune aree ben specifiche.

La risposta quindi mostra due debolezze strutturali di questa amministrazione:

l’incapacità di controllare ASPES, e dovrei dire la volontà di nascondere i fatti, ma non lo dico;
l’incapacità di gestire le risorse della città continuando senza ragioni su una strada sbagliata
tracciata da altri e dichiaratemente sperimentale.
Concludendo quindi mi sembra che su questo tema, che è un tema urbanistico, occorra che
l’amministrazione si apra subito ad un dialogo innanzitutto con chi è seduto in Consiglio Comunale.

Perchè sono i Consiglieri seduti in Consiglio Comunale che hanno avuto dai cittadini il mandato di
avere una visione della città. E sono i commissari seduti nella commissione urbanistica.

Non sono nè le associazioni, nè i singoli cittadini tantomeno i pendolari che vengono da fuori che
hanno il compito di indirizzare la gestione delle risorse pubbliche. Hanno il diritto di criticare e di
fare istanze ragionate come ragionate devono essere le proposte dell’Amministrazione e del
Consiglio ma non sono loro i primi interlocutori dell’Amministrazione.
Sono i Consiglieri e i commissari.

E non mi rimandi al piano urbano del traffico. Il piano urbano del traffico in centro potrà al massimo
aggiungere o togliere 10 posti auto facendo qualche altro deprecabile senso unico.
Ma non può incidere sulla gestione di quello che c’è.
Quindi invito l’Assessore Belotti a farsi promotrice di una riorganizzazione del sistema di gestione
dei parcheggi in centro che sia condivisa con i Consiglieri perchè la risorsa che abbiamo deve
essere gestita al più presto nel modo giusto e io sono convinto che si possa arrivare
unanimemente ad una gestione ben più soddisfacente per tutti di quella attuale.

Replica su interrogazione riguardante Bilancio ASPES

L’art.42 del T.U.E.L. stabilisce che il Consiglio Comunale ha competenza per quanto riguarda gli
indirizzi che le aziende pubbliche devono osservare.

Gli indirizzi non vengono dati una sola volta nella vita di una azienda.
L’art.114 del TUEL prevede infatti il controllo delle società di proprietà dell’ente pubblico attraverso
l’approvazione degli atti fondamentali.
E lo stesso articolo dice che gli atti fondamentali sono il bilancio di previsione, il bilancio consuntivo
e il piano-programma.

A me non risulta che questo Consiglio Comunale abbia mai approvato il bilancio consuntivo di
ASPES. Non mi risulta neppure che sia mai stato presentato un bilancio di previsione e tantomeno
un piano di utilizzo delle risorse.

Quindi questo Consiglio comunale con delibere del 2000 del 2002 del 2004 del 2006 ha
acconsentito a trasferire pezzi di pubblica amministrazione ad una società esterna il cui capo
viene scelto in forma privata dal sindaco e di questi pezzi non se ne sa più nulla salvo, quando
accade il peggio, pagare a piè di lista come sta accadendo a Meda.

Questo comportamento è certamente al di fuori delle legge.

Come è al di fuori delle legge che l’amministratore delegato dott.Antonio Matta non fornisca
ostinatamente da 3 mesi i saldi dei conti economici e patrimoniali disaggregati al 31.12.2008.
E questo con la copertura del Sindaco.

Non c’è ragione di nascondere questi dati ai Consiglieri comunali.


Oppure, se una ragione esiste, perchè dovrà pur esistere una ragione per negare la trasparenza in
modo così pervicace, l’unica ragione ipotizzabile è che qualcosa non vada.

Quindi, Signor Sindaco, io rimango qui ad attendere i dati che ho richiesto e rimango qui ad
aspettare che Lei porti in Consiglio Comunale per l’approvazione il Bilancio Consuntivo 2008 il
Bilancio preventivo 2009 e le linee di indirizzo 2009 di ASPES.
E rimango in attesa che questo Consiglio approvi questi documenti e decida, ad esempio, come
debbano essere impiegati i 150.000 euro di utili della famacia, se esistono.
Perchè questo è il compito del Cosiglio coomunale secondo la legge.
E questo a Seveso non si fà.

Dichiarazione di voto su approvazione verbali C.C. precedenti

Mi dispiace dover ribadire la necessità che i nostri cittadini possano leggere verbali fedeli e
completi di quanto viene detto in Consiglio Comunale come avviene in numerosi altri comuni
italiani e non la sintesi, quasi priva di contenuti, prevista dal nostro regolamento.

La richiesta di partecipazione dei cittadini alla politica e anche il concetto di sussidiarietà


rimangono formule astratte quando si negano, come a Seveso, strumenti primari di conoscenza e
partecipazione.
Ribadisco quindi il voto contrario all’approvazione di questi verbali e la richiesta che la trascrizione
delle sedute di Consiglio diventi verbali e siano pubblicate sul sito comunale come peraltro
promesso a Maggio dal Presidente del Consiglio Comunale.
In applicazione del principio di sussidiarietà, ricordo infine che le trascrizioni dei Consigli Comunali
possono essere lette nella sezione verbali del sito internet di Sevesoviva.

Piano casa: dichiarazione di voto

Possiamo essere d'accordo con l'obiettivo della legge cioè lo stimolo all'economia.

Ma siamo in totale disaccordo con lo strumento cioè l'ampliamento delle costruzioni.

E siamo in disaccordo con questo strumento per diversi motivi:

1. in primo luogo ogni strumento di deroga urbanistica è contrario ad un ordinato e organico


sviluppo urbanistico;

2. in Lombardia è uno strumento obsoleto: lo sviluppo edificatorio di questi anni, con i


pacchetti di leggi come quella sui sottotetti, hanno già esaurito da tempo il potenziale di
questo stimolo;

3. a Seveso poi è uno strumento totalmente incoerente con la situazione attuale di carenza di
servizi. Questa situazione è cresciuta per una politica di applicazione di oneri minimi che è
stata praticata quando c'era un mercato immobiliare molto florido, permettendo di edificare
molto incassando poco. Buona parte di questi oneri sono stati poi usati per coprire la spesa
corrente.

Da qui la carenza di risorse che si rileva oggi per fare aule scolastiche e quella lunga serie di opere
che, infatti, sono ferme.

Guardando a questa situazione il piano casa è un piano del tutto inutile.

Questo governo sta facendo una politica industriale da anni '80.

Il piano casa, il nucleare, gli inceneritori, i sussidi alla rottamazione, sono politiche industriali da
anni '80.
Per non parlare delle politiche per le banche che drenano soldi alla collettività quando minacciano
di fallire e poi presentano trimestrali straricche.

Cosa accomuna tutte queste politiche ?


Primo che sono tutte politiche di emergenza.
Secondo che i beneficiari industriali sono pochi e sono sempre gli stessi: edilizia, Enel, Fiat e
banche.

In queste politiche senza futuro la collettività le paga tre volte.

Prima paga con i dissesti idrogeologici, paga con la contaminazione da diossine degli inceneritori,
paga con le scorie nucleari nei mari.
E poi paga per le emergenze degli intervento per i dissesti idrogeologici, la decontaminazione da
diossine, la messa in sicurezza delle scorie nucleari.
E poi paga con le vite rovinate di chi ha conseguenze sanitarie per questi fatti.
Di queste politiche industriali di scambio gli italiani ne hanno piene le tasche.

A livello nazionale, come a livello locale, nel nostro comune, c'è una totale incapacità di progettare
il futuro. E soprattutto si è totalmente incapaci di coinvolgere le persone nel crearlo.

Basti leggere che per il 2010 è a rischio lo sgravio fiscale per chi fa opere edilizie di efficienza
energetica.
Comunque il mio voto sarà di astensione riconoscendo quantomeno all’assessore lo sforzo di un
confronto avvenuto in commissione urbanistica per l’applicazione locale della legge 13/2009.

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