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Il principio del giusto processo.

Osservazioni di diritto comparato europeo di Chiara Meoli*

Lesperienza italiana Con la legge di revisione costituzionale n. 2 del 1999 il Parlamento ha introdotto nellart. 111 Cost. cinque nuovi commi che canonizzano nella Carta fondamentale i principi del giusto processo. In parte si tratta di enunciati dichiaratamente ispirati al procs quitable consacrato allart. 6 della Convenzione europea dei diritti delluomo co. 1!"#$ in parte si tratta di principi %autoctoni& finalizzati a porre fine ad una %antica querelle& tra Corte costituzionale e legislatore sorta in relazione al tema delicato della prova dichiarativa nel processo penale co. ' e (#. I primi due commi dellart. 111 sanciscono principi che non si riferiscono soltanto al processo penale) *ens+ devono informare di s,) come una sorta di denominatore comune) tutti i contesti nei quali si ravvisa lesercizio di un potere giurisdizionale. Il primo comma dellart. 111 sta*ilisce che %la giurisdizione si attua mediante il giusto processo regolato dalla legge&. -a norma impone una riserva di legge in materia processuale. .i / chi ha sottolineato come la disposizione costituisca un limite per lattivit0 della Corte costituzionale. 1uando lattuazione di un principio costituzionale consente una pluralit0 di scelte alternative) la decisione / rimessa alla discrezionalit0 del legislatore ordinario e occorre ridurre al massimo gli interventi nomopoietici della Corte. -a dottrina / divisa circa il significato da attri*uire all2espressione %giusto processo&. 3a un lato) essa / dotata di quella portata evocativa che / comune a tutte le pi4 solenni proclamazioni del moderno costituzionalismo. 3a un altro lato) e corrispondentemente) sconta la propria vaghezza. Cos+ da alcuni si afferma che si tratta di una formula di incerto significato giuridico in quanto i connotati del %giusto& processo sono definiti nei commi successivi 1. 5econdo altri) saremmo dinanzi ad un concetto limite) funzionale ad orientare nella scelta delle diverse soluzioni
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Dottorando di ricerca in diritto pubblico comparato presso la Facolt di economia

dellUniversit degli Studi di Siena e collaboratrice presso la cattedra di diritto costituzionale della Facolt di giurisprudenza dellUniversit Roma Tre.

processualmente possi*ili2. .i / ancora chi sostiene che la locuzione allude ad un concetto ideale di 6iustizia) che preesiste rispetto alla legge ed / direttamente collegato ai diritti inviola*ili di tutte le persone coinvolte nel processo". 5i / infine rilevato che il termine indica gli stessi principi successivamente enunciati) visti nel loro dinamico com*inarsi in una dimensione concreta e fattuale '. Inoltre) una clausola cos+ generale pare rendere aperto e non tassativo lelenco dei diritti e delle garanzie sanciti nei commi successivi(. Il comma 2 afferma in esordio il principio del contraddittorio. 5i tratta di una proclamazione che ricorre anche nel comma '$ pertanto) / opportuno tracciare sin da ora una distinzione tra le due nozioni. Il comma 2) come a**iamo accennato) concerne indistintamente tutti i tipi di processo) pertanto il contraddittorio / affermato nella sua accezione pi4 ampia e generale. 5econdo la classica definizione tale canone postula che la decisione del giudice sia emanata audita altera parte. Il soggetto che su*ir0 gli effetti di un provvedimento giurisdizionale deve essere messo in condizione di esporre le proprie difese prima che il provvedimento stesso sia emanato. 7el comma ') che si riferisce esclusivamente al processo penale) il principio in oggetto / richiamato nel suo significato %specifico& di contraddittorio nella formazione della prova. 8ccorre tenere presente che il contraddittorio sancito nel comma 2 non concerne soltanto le decisioni sul merito dellimputazione) *ens+) pi4 in generale) qualsiasi provvedimento) anche di natura incidentale) possa essere emesso nel corso del procedimento penale. Inoltre) tale istanza) da un lato) costituisce un diritto soggettivo dellimputato) che deve essere previamente sentito ogniqualvolta possa essere emesso un provvedimento suscettivo di effetti nei
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Cos+ P. 9:;;<=) l !giusto processo") >ologna) 2??() "2 ss. -=utore distingue lefficacia che

la nozione pu@ esplicare nei confronti della Corte costituzionale) per la quale ha una funzione riassuntiva del complesso delle garanzie costituzionalizzate o rafforzativa delle singole disposizioni a rilevanza processuale) del legislatore che deve ottimizzare il *ilanciamento tra gli interessi coinvolti nel processo penale) e degli attori processuali) per i quali costituisce un richiamo alla lealt0A
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6. 5P=76B:;# l !giusto processo" penale) in Studium iuris) 2???) 2(( ss. C. C87CI) $imputato nel procedimento connesso. Diritto al silenzio e obbligo di verit )

Padova) 2??") DE ss.$ :. F=;G=3<;I)) su* art. %# l. cost. &' novembre %(((# n. & ) in $eg. pen.) 2???) E6( ss.$ P. C87I7I ) )anuale di procedura penale) Filano) 2??() '?.
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7. C;8CH:;) l valore costituzionale del !giusto processo" ) in ==....) l nuovo articolo %%%

della *ostituzione e il giusto processo civile ) a cura di F.6. CI.I7I7I e C.F. .:;=;3I) Filano) 2??1) '9 ss.
(

C. C87CI) $imputato nel procedimento connesso# cit.) 9(!96.

suoi confronti. 3a un altro lato) configura una garanzia oggettiva funzionale ad assicurare la qualit0 dellaccertamento sul quale poggia la decisione del giudice. 5uccessivamente) il comma 2 sancisce il canone della %parit0 tra le parti&. 5i tratta di un criterio che ha una portata applicativa diversa nel processo civile e in quello penale. 7el primo infatti / possi*ile attuare la piena parit0 delle armi tra attore e convenuto. .iceversa) la galit des armes nel processo penale si scontra con la diversit0 di posizione) istituzionale e processuale) che intercorre tra il pu**lico ministero e limputato. In *ase al principio di adeguatezza) il concetto di parit0 deve adattarsi al tipo di processo civile o penale# ed alla natura dell2interesse pu**lico o privato# che la singola parte persegue. 5e**ene la norma sancisca il principio in discorso con riferimento alla fase %processuale&) anche nella fase delle indagini / prospetta*ile il perseguimento di una parit0 delle parti) sia pure tendenziale. Il comma 2 prosegue sta*ilendo che il processo deve svolgersi %davanti a giudice terzo e imparziale&. -a dottrina / divisa circa il significato dellespressione. 3a una parte) si sostiene che essa costituisca unendiadi 6. 3a unaltra parte) si / rilevato che) mentre la terziet0 attiene alla posizione istituzionale rivestita dal giudice) la imparzialit0 connota lesercizio delle funzioni processuali da parte dello stesso. -a Corte costituzionale ha affermato che la disposizione in oggetto non innova sostanzialmente rispetto ai principi gi0 desumi*ili dagli artt. 2' e " della Costituzione cos+ come interpretati dal 6iudice delle leggi ordd. n. 112 del 2??1 e n. 2D" del 2???#. -ultimo principio sancito al comma 2 / quello della %ragionevole durata& del processo) la cui attuazione / rimessa al legislatore. Chiare le ascendenze europee del principio) mutuato dallart. 6 della Convenzione sui diritti delluomo. I ormai pacifico che lattuazione del canone del dlai raisonnable non pu@ in alcun modo compromettere le garanzie dell2imputato e la qualit0 dellaccertamento processuale. 5i rileva che la ragionevole durata / un principio sussidiario che deve essere *ilanciato con gli altri valori primari tutelati dallart. 111 Cost. 8ccorre tenere presente che mentre la Convenzione europea inserisce la ragionevole durata nel catalogo dei diritti soggettivi immediatamente aziona*ili) riconosciuti allimputato) la Costituzione si limita ad una previsione di tipo oggettivo) che tuttavia non esclude) ma assor*e la componente soggettiva) con un rinvio alla legge ordinaria quale necessario quid medium. In almeno due occasioni la Corte costituzionale ha rilevato che la violazione di tale parametro non pu@ essere collegata alla peculiare e contingente situazione
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F. CBI=.=;I8) voce +iusto processo ,processo penale#) in -nc. giur#) =gg. J) ;oma) 2??1) 9

ss.

"

dellufficio giudiziario in cui opera il rimettente *ens+ deve essere dedotta quale conseguenza astratta e generale dellapplicazione della norma impugnata ordd. n. '?D del 2??1 e n. "E? del 2??2#. 6li enunciati successivi hanno per oggetto esclusivo il processo penale. Il terzo comma contiene il catalogo dei diritti spettanti allaccusato. 3i nuovo siamo dinanzi ad una norma modellata sullart. 6 della Convenzione europea. -a parola %accusato& non ha un preciso significato tecnico ed / idonea a ricomprendere sia la persona sottoposta alle indagini) sia limputato. I necessario interpretare detto termine in modo coerente con il tipo di diritto che di volta in volta viene riconosciuto. =nzitutto la persona sottoposta alle indagini deve essere Kinformata riservatamente della natura e dei motiviL dell2accusa Knel pi4 *reve tempo possi*ileL. -a disposizione si colloca nel punto di frizione tra il diritto di difesa dell2accusato e l2esigenza di segretezza delle indagini. Il *ilanciamento tra le due opposte istanze / attuato dall2espressione %nel pi4 *reve tempo possi*ile&. -a predetta espressione non significa %immediatamente&M lindagato deve essere avvisato non appena tale informazione / compati*ile con lesigenza di genuinit0 e di efficacia delle indagini. 5i / rilevato in dottrina che nella norma in parola si proietta altres+ il diritto dellindagato di conoscere tempestivamente le successive modificazioni dellaccusa. -a Corte costituzionale ha affermato che la norma non esclude che il diritto dellindagato di essere informato nel pi4 *reve tempo possi*ile dei motivi dellaccusa possa essere variamente modulato dal legislatore ordinario in relazione ai singoli riti alternativi cos+ ordd. n. 292 del 2??' e n. 2(E del 2??"#. -art. 111 Cost. prevede che laccusato sia informato KriservatamenteL al fine di prevenire inammissi*ili divulgazioni della notizia che possano aprire processi paralleli in televisione o sui giornali. Cale previsione non ricorre nelle corrispondenti clausole delle Convenzioni. Il medesimo comma " riconosce allaccusato il diritto di disporre Kdel tempo e delle condizioni necessarie per preparare la sua difesaL. <na norma siffatta rafforza il fondamento normativo dellindagine privata ed impone la previsione di termini a difesa dellimputato. -enunciato pi4 importante della norma in esame sancisce che limputato ha il diritto %al giudice) di interrogare o di far interrogare le persone che rendono dichiarazioni a suo carico&. 5i tratta dellespresso riconoscimento costituzionale del diritto a confrontarsi con laccusatore.

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.i sono due differenze rispetto alla Convenzione europea. In primo luogo il diritto a confrontarsi deve trovare attuazione %davanti al giudice&$ ci@ non / previsto nella Convenzione. In secondo luogo) la norma per indicare i dichiaranti a carico usa il termine %persone& e non la parola %testimoni&) presente nella Convenzione. Il termine pi4 ampio / stato scelto per consentire lattuazione al diritto al confronto anche con i dichiaranti incompati*ili con la qualit0 di testimoni. 7onostante una pronuncia isolata di parere contrario Cri*. Cagliari) 9 giugno 2???) in Dir. pen. proc.) 2???) 12"E#) la norma non riconosce allimputato il diritto di interrogare direttamente laccusatore. 5i / sottolineato che la locuzione %far interrogare&) senza alcuna precisazione in ordine al soggetto che svolge lesame) / idonea a ricomprendere anche le ipotesi in cui esso sia condotto dal giudice. Proseguendo nellesegesi del comma ") allimputato / riconosciuto altres+ il diritto di %ottenere la convocazione e linterrogatorio di persone a sua difesa nelle stesse condizioni dellaccusa e lacquisizione di ogni altro mezzo di prova a suo favore&. -a norma riconosce il diritto alla prova. Per quanto concerne lacquisizione di %ogni altro mezzo di prova&) nonostante lespressione enfatica) una interpretazione ispirata al principio di ragionevolezza e di parit0 delle parti deve indurre a ritenere che anche le prove richieste dallimputato de**ano superare il vaglio giudiziale di ammissi*ilit0. Pro*a*ilmente) lam*iguit0 del testo deriva dalla volont0 di riconoscere lo ius probandi anche in relazione alle prove diverse da quelle dichiarative) in merito alle quali esso / espressamente menzionato nella prima parte della disposizione. Infine) il comma " attri*uisce allaccusato il diritto di farsi assistere da un interprete %se non comprende o non parla la lingua impiegata nel processo&. = differenza di quanto previsto dalla Convenzione europea) la norma non reca lespressione %gratuitamente&. =nche in questo caso) come si / precisato supra) la parola %processo& deve essere intesa in senso atecnico. Pertanto) la garanzia costituzionale dellassistenza allindagato che non conosce litaliano opera anche nel corso delle indagini. = seguire) il primo periodo del ' comma sta*ilisce che %il processo penale / regolato dal principio del contraddittorio nella formazione della prova&. -a norma riconosce il principio del contraddittorio nella sua accezione oggettiva) servente rispetto alla giurisdizione. 5i tratta del miglior metodo per la ricostruzione dei fatti) pur nella falli*ilit0 di ogni criterio.

Il comma ' prosegue precisando che la colpevolezza non pu@ essere provata sulla *ase di dichiarazioni rese da chi per li*era scelta si / sempre volontariamente sottratto allinterrogatorio della difesa. In *ase ad una prima interpretazione) la clausola appena ricordata costituisce un corollario del principio del contraddittorio nella formazione della prova i cui effetti vanno tutti ricercati allinterno della fattispecie regolata. In *ase ad una differente esegesi) la seconda parte del quarto comma si riempie di significato ove la si faccia interagire con il diritto a confrontarsi con laccusatore comma "#. 1ualora tale diritto non trovi attuazione) perch, il dichiarante per li*era scelta si sottrae al confronto) la colpevolezza non potr0 essere provata sulla *ase delle precedenti accuse lanciate da costui. 5i tratta di una norma posta a tutela del contraddittorio inteso come garanzia individuale. 8ggetto di di*attito / stata la locuzione %per li*era scelta&. =lcuni hanno sostenuto che) cos+ come / formulata) essa palesa una sorta di indifferenza costituzionale verso latteggiamento del dichiarante) che si sottrae alla servitus iustitiae. In senso contrario si / sostenuto) da un lato) che lespressione %li*era scelta& / stata inserita per impedire che la norma venisse a sancire linutilizza*ilit0 delle dichiarazioni di chi fosse rimasto silenzioso perch, minacciato$ da un altro lato) che il termine scelta %li*era& non equivale a scelta %lecita&) poich, anche chi commette falsa testimonianza nella forma della reticenza sceglie %li*eramente& di sottrarsi al contraddittorio. Pertanto) la norma costituzionale non riconosce alcun diritto al silenzio in capo al dichiarante. Il divieto pro*atorio previsto dallarticolo 111) co. ') secondo periodo) si riferisce alla sola prova di reit0 e non anche alla prova di innocenza. I dunque una ipotesi di inutilizza*ilit0 relativa. 5i / discusso sulla portata applicativa della clausola del contraddittorio nella formazione della prova co. ') primo periodo#. -a dottrina maggioritaria ha affermato che tale principio impone a contrario la radicale inutilizza*ilit0 delle dichiarazioni rese fuori dal contraddittorio) anche quando si tratta del precedente difforme contestato al testimone che cam*ia versione in di*attimento. =ltri ha o*iettato che il precedente difforme contestato al testimone / comunque calato nel contraddittorio e) unito alla deposizione resa nel corso dellesame incrociato) costituisce una prova %complessa& che si pu@ considerare come formata in contraddittorio. In senso contrario) rispetto a questultima posizione si / espressa la Corte costituzionale) rilevando che lart. 111 Cost. ha espressamente attri*uito risalto costituzionale al principio del contraddittorio 6

anche nella prospettiva della impermea*ilit0 del processo) quanto alla formazione della prova) rispetto al materiale raccolto in assenza della dialettica tra le parti sent. n. "2 del 2??2$ ordd. n. "6 del 2??2 e n. 29" del 2??2) secondo cui la norma in oggetto esprime una generale regola di esclusione pro*atoria) in *ase alla quale nessuna dichiarazione raccolta unilateralmente durante le indagini pu@ essere utilizzata come prova del fatto in essa affermato) se non nei casi) eccezionali) contemplati dal comma successivo#. =l principio del contraddittorio nella formazione della prova il comma ( dellart. 111 pone tre eccezioni che devono essere previste per leggeM la prova / utilizza*ile anche se si / formata fuori del contraddittorio %per consenso dell2imputato o per accertata impossi*ilit0 di natura oggettiva o per effetto di provata condotta illecita&. -a previsione delle eccezioni rivela una visione moderna del principio. Il contraddittorio non / considerato come un fine in s,) ma come un metodo. 1uando tale metodo si rivela inattua*ile) / possi*ile eccezionalmente utilizzarne altri %equipollenti&. -a prima deroga / prevista in ragione del consenso dellimputato. -a norma si riferisce) in prima *attuta) ai riti deflativi del di*attimento. 5i tratta di un *ilanciamento tutto interno ad esigenze processuali di diverso segnoM da una parte) vi / la necessit0 di un corretto accertamento dei fatti$ da unaltra parte) quella di contenere i tempi e le risorse impiegati nel processo penale. Ci si / chiesti se larticolo 111 si riferisca soltanto ai riti semplificati nei quali il consenso precede lacquisizione delle prove formate fuori dal contraddittorio rito a**reviato e patteggiamento# o sia idoneo a ricomprendere anche il procedimento per decreto) *asato su di un consenso %successivo&. -a Corte costituzionale ha ritenuto la disciplina compati*ile con lart. 111 co. ( con le ordd. n. D del 2??" e n. "2 del 2??". Il secondo spazio operativo della clausola del consenso concerne le possi*ili ripercussioni nellam*ito del rito ordinario. Ci si domanda in che limiti il %consenso& dellimputato possa legittimare lutilizzazione di prove formate senza contraddittorio. Cale sostantivo) nel linguaggio giuridico) indica una manifestazione di volont0 con la quale un soggetto rimuove un limite allagire altrui nella propria sfera soggettiva. Il consenso sortisce il suo effetto naturale soltanto nei casi in cui lordinamento riconosce ad un soggetto la disponi*ilit0 esclusiva di un assetto di interessi. Pertanto) per sua costruzione logica) il consenso dellimputato pu@ valere esclusivamente con riferimento ad elementi potenzialmente contrari se in quanto raccolti da altre parti) titolari di un interesse che potre**e entrare in conflitto con quello dellimputato. Conseguentemente il consenso dellimputato costituisce una rinuncia al contraddittorio in senso soggettivo E

ed alla tutela rappresentata dalla inutilizza*ilit0 delle dichiarazioni rese da chi ha eluso il confronto con la difesa. .iceversa) il contraddittorio in senso oggettivo resta indisponi*ile unilateralmente. 5oltanto con laccordo di tutte le parti il contraddittorio nella formazione della prova pu@ essere oggetto di disposizione) sia pure entro limiti *en precisi. -a seconda deroga al principio del contraddittorio nella formazione della prova / consentita in caso di accertata impossi*ilit0 di natura oggettiva. 5i / affermato che la disposizione eleva formalmente a principio costituzionale lesigenza di non dispersione della prova. 1uanto alla ratio) limpossi*ilit0 impone di assegnare rilevanza allevenienza stessa che il fatto pro*atorio si sia verificato. -a deroga al contraddittorio in ragione di impossi*ilit0 oggettiva ricomprende anche quelle ipotesi di non ripeti*ilit0 originaria che consentono lingresso di*attimentale degli atti di indagine. -a formulazione / estremamente generica$ in particolare) non specifica se de**a trattarsi di una ipotesi di non ripeti*ilit0 dovuta a cause imprevedi*ili. Il termine %oggettiva&) utilizzato nella norma in esame) sem*ra alludere a quelle cause indipendenti dalla volont0 di taluno) che sono assimila*ili a situazioni di forza maggiore. -ultima eccezione / consentita nellipotesi in cui la mancata attuazione del contraddittorio costituisca effetto di %provata condotta illecita&. Come / stato chiarito in due occasioni dalla Corte costituzionale) la condotta illecita si riferisce a comportamenti contrari al diritto contra ius# finalizzati ad indurre il dichiarante a sottrarsi lecitamente o meno# al contraddittorio) e non ai casi nei quali questultimo) senza essere condizionato ab e.tra) ha commesso falsa testimonianza Corte cost.) ordd. n. '(" del 2??2 e n. (1D del 2??2#. -a Costituzione non richiede che la condotta illecita sia riconduci*ile allimputato$ leccezione al contraddittorio scatta a prescindere dallidentit0 dellautore. 1uando il dichiarante / stato minacciato) il contraddittorio come metodo di accertamento dei fatti / ormai inquinatoM ne / compromessa la funzione euristica. Ci@ rende inutile la regola di esclusione delle dichiarazioni rese in precedenza. <n altro pro*lema) sollevato dalla disposizione) / relativo al quantum di prova richiesto. 3a un lato) si / rilevato che il termine %provata& / impiegato in una accezione identica a quella con la quale ricorre nel comma '. 3a un altro lato) si / sostenuto che in

tema di condotta illecita ogni dato pu@ assumere rilevanza senza che siano necessarie quelle formalit0 di acquisizione che servono ai fini della prova di reit0. Lesperienza francese In 9rancia il processo di ammodernamento e ristrutturazione di alcune parti della procedura penale / culminata nellemanazione della legge n. (16 del 2???M in particolare) lart. 6 della Convenzione / stato assunto a punto di riferimento per la riforma della procedura penaleE. 3opo la ratifica della Convenzione e del Patto internazionale) vennero proposte diverse soluzioni per il rinnovo della procedura penale francese. 9u istituita unapposita commissione /ustice pnale et droits de l0omme# nominata dal guardasigilli Pierre =rpaillange nellagosto del 19DD e presieduta da Fireille 3elmas!FartN) avente come incarico quello di svolgere una riflessione dinsieme sulla procedura penale francese) in particolar modo riguardo alla fase preparatoria. Cale commissione non vedr0 il suo progetto diventare legge) ma funger0 da ser*atoio a cui attinger0 il legislatore francese qualche anno pi4 tardi. Il rapporto finale del 199? / stato steso dalla Commissione dopo unampia consultazione con tutti gli esponenti politici e giuridici pi4 importanti ed era suddiviso in dieci principi. Il decalogo era a sua volta suddiviso in tre grandi gruppi che possono essere cos+ sintetizzatiM a# principi a garanzia della preminenza del diritto legalit0) uguaglianza tra i soggetti sottoposti a processo penale) garanzia giudiziaria#$ *# principi a garanzia della protezione della persona dignit0 della persona umana) tutela della vittima) presunzione dinnocenza#$ c# principi a garanzia della qualit0 del processo rispetto dei diritti della difesa) equili*rio tra le parti) proporzionalit0) celerit0#. -intento della 3elmas!FartN era di effettuare una %rivisitazione della fase predi*attimentale) riducendo i vastissimi poteri del giudice istruttore& mediante una redistri*uzione di funzioni tra un nuovo giudice garante delle li*ert0 e destinato ad intervenire nella fase iniziale di tutti i procedimenti e il pu**lico ministero) destinato ad una funzione meramente investigativaD. ;iducendo i poteri del giudice istruttore) la conseguenza fu lallargamento dei poteri della difesa anche come conseguenza
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Il termine di riferimento / di .. 3:;.I:<J) l processo penale in Francia ) in ==....) Cfr. F. CBI=.=;I8) $a soppressione del 2uge dinstruction nel progetto Delmas3)art4 ) in nd.

1rocedure penali d-uropa) Padova) 2??1) 1?' ss.


D

1en.) 199") "2? ss.

dellesigenza di parit0 fra le parti$ fu Pradel a sottolineare questo nuova realt0 introdotta con la legge del 2???9. 5empre nei lavori della Commissione / stato affrontato il pro*lema se convenisse o meno inserire i principi fondamentali) cos+ come delineati nel rapporto finale) nella parte introduttiva del codice di procedura penale perch, era pacifico che un eventuale inserimento di un capo nuovo allinterno del corpo normativo senza un inquadramento specifico sare**e stato difficile e complesso e) oltretutto) poco scientifico. Il pro*lema venne sollevato) ma rimase irrisolto. 7el 199D l=ssem*lea nazionale ela*or@ un progetto di legge sulla scorta della pi4 recente giurisprudenza e sullesigenza sempre pi4 forte di modificare in modo concreto la procedura penale francese. Il progetto di legge riprese le affermazioni contenute nel rapporto della Commissione presieduta da 3elmas!FartN una decina di anni prima e recuper@ alcune idee madri) prima su tutte quella di rafforzare i diritti della difesa) la presunzione dinnocenza e i diritti della vittime. 5i fece riferimento alla presunzione dinnocenza e al dovere di rafforzare la protezione di tale diritto$ al dovere di rafforzare i diritti della difesa e a sta*ilire in modo concreto le modalit0 di designazione degli avvocati e al diritto dellarrestato di essere interrogato$ al dover consacrare la figura del testimone assistito come nel nostro ordinamento giuridico e con tutte le garanzie previste per limputato$ alla creazione ad 0oc di un giudice che svolga il suo lavoro soltanto nelle questioni di carcerazione preventiva$ e infine a consacrare il diritto di essere giudicato entro un tempo ragionevole. Cutto convogli@ nella legge n. (16 del 2???. -impatto tra questa legge e la normativa processualpenalistica francese / stato forte. Cale testo) composto da 1'2 articoli) contiene numerose ed importanti modifiche al codice di procedura penale francese1?. -art. 1) %riassumendo i principi fondamentali del giusto processo) adempie alla funzione di esplicitare lesprit de la procdure francese e risponde dunque ad un intento pedagogico& 11) ovvero %rende visi*ili le linee
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O. P;=3:-) 1rsentation du code 5ran6ais de procdure pnale ) in 5. F=99:I# l codice di -a legge (16 del 2??? / cos+ suddivisaM un primo titolo / dedicato alle modifiche degli articoli

procedura penale 5rancese) Piacenza) 2??2) 1?!11.


1?

riguardanti la presunzione dinnocenza artt. "!96#) un secondo titolo / dedicato a rafforzare i diritti delle vittime artt. 9E!119#) infine un terzo titolo contiene modifiche di diverse disposizioni per fare un esempio) quelle sulla li*ert0 condizionale# e disposizioni finali di coordinamento 119!1'2#.
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F. 6. =IF87:CC8) $e recenti ri5orme della procedura penale 5rancese. 7nalisi# ri5lessioni e

spunti di comparazione) Corino) 2??2) E?.

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di forza di cui le regole tecniche non sono che dei riflessi pi4 o meno intelligi*ili& 12 e) cos+ facendo) %facilita linterpretazione e lapplicazione del codice di procedura penale&. -article prliminaire ha lo scopo di ri*adire alcuni principi che nellordinamento francese avevano gi0 una valenza superiore alla legge ordinaria. I un testo lungo) suddiviso in tre periodi) tutti egualmente importanti e decisivi nel prosieguo della nostra trattazione. -a fonte da cui tale articolo trae la sua composizione /) come / ovvio) larticolo 6 della Convenzione europea dei diritti delluomo) tanto che alcuni commi sem*rano una riproposizione con le stesse parole di concetti gi0 cristallizzati a livello europeo. -articolo in questione appare di gran lunga molto pi4 completo e concreto dellart. 111 della Costituzione italiana per due motivi. Il primo riguarda la presenza di tutti gli aspetti principali delle situazioni che vengono ad esistenza allinterno di un procedimento penale e che possiamo elencare inM egualit0 delle parti) diritti delle vittime) presunzione dinnocenza) misure coercitive) decisione in tempi ragionevoli) diritto di impugnare la sentenza di fronte ad altro organo giurisdizionale. Il secondo / la chiarezza concettualistica e la svolta processuale a livello di diritto interno che questo articolo ha impresso sulla giurisprudenza nazionale. <na riforma del 2??' ha interessato alcune disposizioni della legge (16 del 2???. -a legge n. 2?' del 2??' c.d. $oi 1erben# / una legge eterogenea) che consta di 22' articoli e che ha suscitato molte perplessit0 tanto che l iter parlamentare / stato lungo e travagliato. Cale legge ha previsto nuove tipologie di reato) tutte riconduci*ili alla nascente figura della criminalit0 organizzata e per essi ha previsto misure e giurisdizioni speciali. -elenco prevede i reati di terrorismo) traffico di stupefacenti) traffico di esseri umani) torture) sequestri) che sono quelli pi4 gravi$ in pi4 sono elencati la distruzione o il deterioramento di *eni comuni) il reato di furto e il reato di chi favorisce lentrata) la circolazione e il soggiorno di stranieri irregolari) che sono considerati pi4 vaghi e hanno rilevanza solo se commessi da criminalit0 organizzata. -a legge ha poi depenalizzato altre figure di reato e infine ha previsto un modello del tutto nuovo di soluzione delle controversie) la cd. ammissione di colpa preventiva) che ha creato mille pro*lemi. 5ono stati previsti maggiori poteri in capo alla polizia e a ci@ la giurisprudenza costituzionale si / opposta con la decisione n. 2??'!'92 del 2 Farzo 2??') ritenendo che alcuni di questi poteri fossero eccessivamente invasivi della sfera privata del soggetto.
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3. F=P:;) 8ers un contr9le du lgislateur par le 2uge pnal:) in Droit) 2??1) 16'".

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La Convenzione europea e la Corte europea dei diritti delluomo = livello internazionale il primo documento che venne redatto allo scopo precipuo di dare forma scritta alle ela*orazioni teoriche per la tutela dei diritti umani fu la 3ichiarazione <niversale dei diritti delluomo) adottata con risoluzione dall=ssem*lea 6enerale dell87< nel 19'D1". In questo testo vennero messi per iscritto i principali diritti inerenti la persona umana) compresi anche i diritti riguardanti la pretesa giurisdizionale del singolo individuo ad ottenere giustizia mediante un processo pu**lico ed equo) con tutte le garanzie derivanti da questo. Pur essendo la prima forma di normazione) tale 3ichiarazione / sicuramente il punto di riferimento essenziale in materia di diritti umani e da essa prendono le mosse le norme pattizie sviluppatesi nellultimo cinquantennio di storia nazionale ed europea1'. 5i tratta) per@) di norme aventi carattere non vincolante1() considerato che la 3ichiarazione non / un trattato di diritto internazionale e) di conseguenza) non / produttiva di norme giuridicamente o**ligatorie. -a 3ichiarazione del 19'D ha tre articoli che riguardano pi4 da vicino le garanzie giurisdizionaliM lart. 9) secondo il quale ;essun individuo potr essere arbitrariamente arrestato# detenuto o esiliato$ lart. 1? nel quale / previsto che <gni individuo 0a diritto# in posizione di piena uguaglianza# ad una equa e pubblica udienza davanti ad un Tribunale indipendente ed imparziale# al 5ine della determinazione dei suoi diritti e dei suoi doveri# nonc0 della 5ondatezza di ogni accusa penale c0e gli venga rivolta$ e lart.11 per il quale <gni individuo accusato di un reato presunto innocente sino a c0e la sua colpevolezza non sia stata provata legalmente in un pubblico processo nel quale egli abbia avuto tutte le garanzie necessarie per la sua di5esa. In queste tre disposizioni / presente un primo segnale dellimportanza che vanno a rappresentare le garanzie di un processo equo per ogni singola persona sottoposta a
1"

=dottata dopo una votazione che ha visto 'D voti favorevoli e D contrari =ra*ia 5audita) Per unampia analisi sulla tematica dei diritti umani e la loro tutela) vedi C. C;:.:5) Diritto In termini di diritto internazionale) questo tipo di norme sono chiamate so5t la=# di cui la

>ielorussia) Cecoslovacchia) Ougoslavia) Polonia) 5ud =frica) <craina e <nione 5ovietica#.


1'

nternazionale. 1roblemi 5ondamentali) Filano) 2??() 1D9!22?.


1(

caratteristica principale) a differenza degli altri tipi di norme) / che vincolano gli 5tati solo se hanno espressamente firmato il documento. Per quelli che non lo firmano non ci sono conseguenze negative) anche se sem*ra strano e fino ad ora non / mai successo# che uno 5tato appartenente all8nu non firmi una dichiarazione proveniente dal suo organo principale) l=ssem*lea 6enerale.

12

giudizio) in particolare riguardo ai tre canoni del contraddittorio) dellimparzialit0 del giudice e della durata ragionevole del processo che rientrano sotto la parola %equo& e che verranno poi sciorinati nei testi normativi seguenti alla 3ichiarazione16. In :uropa si / cercato di dare protezione e garanzia ai diritti umani calpestati nel corso degli anni 1uaranta del JJ secolo dai principali totalitarismi. -a Convenzione europea dei diritti delluomo e delle li*ert0 fondamentali C:3<# / un trattato internazionale) una specie di contratto mediante il quale gli 5tati firmatari si sono assunti determinati o**lighi giuridici. Consta di cinquantanove articoli ed / stata integrata nel corso degli anni con diversi protocolli) fino ad oggi quindici) di cui lultimo non / ancora entrato in vigore. I stata ela*orata nellam*ito del Consiglio d:uropa ed / stata aperta alla firma a ;oma) il ' 7ovem*re del 19(?. : entrata in vigore nel 19("1E e nelle intenzioni dei suoi autori avre**e dovuto adottare alcune misure atte ad assicurare la garanzia collettiva di alcuni dei diritti previsti dalla 3ichiarazione del 19'D. 5ono ormai noti i grandi meriti di questo testo. I stato detto che la Convenzione pu@ senza alcun du**io essere paragonata ad una Carta costituzionale 1D. -a sua influenza / andata oltre l:uropa) poich, il suo modello / stato ripreso sia dalla Convenzione Interamericana dei 3iritti dell<omo) adottata nel 1969 ed entrata in vigore nel 19ED) sia dalla Carta africana dei 3iritti dell<omo) adottata nel 19D1 ed entrata in vigore nel 19D619. 8ltre al fatto di aver influenzato altre aree geografiche del mondo) la C:3< ha avuto in primo luogo il merito di trasformare i diritti contenuti nella 3ichiarazione <niversale in veri e propri o**lighi internazionali) che a loro volta gli 5tati firmatari hanno trasposto nei loro ordinamenti. In secondo luogo ha aperto la
16

6. <>:;CI5) 1rincipi di procedura penale europea. $e regole del giusto processo ) Filano)

2???) 6!9$ >. C8798;CI) $e ;azioni Unite) Padova) 2???) 1"D!1(($ C. F:;87) >uman Rig0ts and >umanitarian ;orms as *ustomar4 $a= ) 8Qford) 19D9$ =. C=7GI) ntroduzione al diritto internazionale contemporaneo) Padova) 2??") 11?!1"?.
1E

Precisamente il " 5ettem*re. :ra infatti previsto che questo trattato entrasse automaticamente 6. -I58CC=) $a rivoluzione scatta dal primo novembre %((?@ giustizia a55idata ad un organo 6. P. 8;5:--8) <rdinamento comunitario e Unione -uropea) Filano) 199'. Per la

in vigore dopo la ratifica del decimo paese.


1D

permanente) in +uida al Diritto) '') 199E) 2E!"1.


19

comparazione tra la C:3< e le altre carte dei diritti citate nel testo) cfr. =. 3I 5C=5I) l sistema americano dei diritti umani) Corino) 2??'$ 9. 8<6<:;68<G) T0e 75rican *0arter on >uman and 1eoples Rig0ts) Cam*ridge) 2??"$ F. F83IC=) $a *orte intera5ricana dei diritti delluomo e dei popoli ) in Rivista internazionale dei diritti delluomo) 1999) E"?!E'6.

1"

strada alla formazione dei patti delle 7azioni <nite. In terzo luogo) ma / sicuramente un merito di fondamentale importanza) ha introdotto il controllo della messa in opera dei diritti da parte degli 5tati contraenti mediante listituzione della Corte europea dei diritti delluomo) che con le sue sanzioni e la sua giurisprudenza ha cam*iato e sta cam*iando tuttora il modo in cui gli 5tati e gli individui devono comportarsi per una tutela piena ed effettiva dei diritti umani fondamentali) cos+ come descritti nella Convenzione. 7el prosieguo del capitolo si terranno in considerazione alcuni diritti contenuti nella C:3<) riguardanti lequo processo contenuti nellormai gi0 citato articolo 6) e il ruolo rivestito dalla Corte nellapplicazione delle disposizioni della Convenzione da parte degli 5tati firmatari. 3opo la C:3<) altro strumento pattizio di carattere generale e portata universale sono stati i Patti delle 7azioni <nite) relativi ai diritti civili e politici) nonch, ai diritti economici) sociali e culturali) adottati a 7eR PorS il 16 3icem*re 1966. Cale strumento) che prese le mosse proprio dagli eventi europei di quindici anni prima) si ricollega alla 3ichiarazione universale poich, nel suo Pream*olo la richiama espressamente. :sso distingue i diritti di prima generazione ossia i diritti civili e politici# da quelli di seconda generazione diritti economici) sociali e culturali#) consacrandoli come diritto consuetudinario internazionale) ovvero uno strumento del diritto internazionale in grado di essere rispettato senza che sia espressamente prevista una dettagliata normativa disciplinare2?. Comprende una serie di diritti) tra i quali spicca il diritto ad un processo equo) proclamato allarticolo 1') che sostanzialmente ricalca la dizione dellart. 6 C:3< e sul quale non ci soffermeremo. -articolo 6 della C:3< / il riferimento normativo pi4 importante che sia stato concesso a livello sovranazionale dal dopoguerra ad oggi alle c.d. garanzie processuali. Cale disposizione garantisce sostanzialmente il diritto ad un processo equo e quindi il diritto per chiunque sia sottoposto alla giustizia ad una *uona amministrazione della stessa. >en sapendo che allinterno della Convenzione si / cercato di *ilanciare gli equili*ri tra linteresse generale della collettivit0 e la salvaguardia dei diritti fondamentali) la *uona amministrazione della giustizia occupa di certo un ruolo rilevante che non si pu@ sacrificare per mera opportunit0) a meno che non si voglia far decadere le garanzie previste in una societ0 democratica) come la stessa :uropa tende a divenire con il passare del tempo. Proprio per questo) larticolo in esame / un parametro
2?

5ui Patti cfr. F. 78T=H) U; *ovenant on *ivil and 1olitical Rig0ts *ommentar4 ) Hehl am

;hein) 199"$ F. C;=.:7) T0e nternational *ovenant on -conomic# Social and *ultural Rig0ts@ a perspective on its development) 8Qford) 199(.

1'

di riferimento per tutti gli 5tati firmatari e non pu@ non influenzare da vicino lesperienze giuridiche dei vari ordinamenti nazionali. 5i parla di equo processo. -a 9rancia riprende in modo pedissequo tale definizione e la fa sua) mentre Italia si parla di giusto processo. In am*ito europeo) la definizione / applica*ile sia per il processo civile che per quello penale) anche se il vero corpus iuris scaturente dallanalisi approfondita dellart. 6 appare riferi*ile solo allam*ito penale. 5i deducono in tal senso una copiosa quantit0 di principi generali di interpretazione e almeno due ordini di garanzie fondamentaliM quelle organiche) che rendono possi*ile la conduzione di un processo equo) come il diritto alla pu**licit0 del processo e ad un tri*unale indipendente ed imparziale$ e quelle di funzionamento) caratterizzate da una concezione dinamica del processo e dalluguaglianza tra le parti che deve regnare durante tutta la durata dello stesso. 1uestultime sono le garanzie che esprimono meglio quel carattere di equit0 che dovre**e permeare la conduzione di un processo civile o penale e che spiega il senso della definizione di cui sopra21. 7ellanalisi dellarticolo 6 C:3<) formato da tre commi particolarmente consistenti) il rischio maggiore / quello di considerare alcuni diritti prevalenti sugli altri. In particolare) questo articolo sem*ra diviso in due grandi partiM la prima) quella formata dal solo primo comma) fornisce un quadro delle c.d. garanzie processuali %oggettive&) ossia che riguardano in particolare il processo in quanto sequenza di atti) dipendenti luno dallaltro) nel senso che il precedente costituisce il presupposto per ladozione e la validit0 del successivo) finalizzati ad un atto finale che produce effetti nella sfera giuridica sostanziale di un determinato destinatario22) ed / quello che maggiormente ci interessa) perch, le garanzie del giusto processo sono in primis oggettive mentre i diritti inerenti il processo e spettanti ad ogni singolo individuo sono di difficile inquadratura$ la seconda) formata dai due commi successivi) racchiude le garanzie processuali %soggettive&) inerenti il singolo soggetto imputato di un reato e che tale sia il soggetto lo capiamo proprio dal tipo di garanzie che gli vengono elencate) dai diritti di difesa assistenza di un avvocato) esame testimoni a carico) convocazione testimoni a discarico) essere informato delle accuse a suo carico# alla presunzione dinnocenza.

21

O.C. 58P:;) F. 3: 5=-.I=) 7rticle A) in -. P:CICCI) :. 3:C=<J) P. B. IF>:;C a cura di#) $a C. 98C=;:--I) -quo processo e convenzione europea) op. cit.) pp. 26E!26D$ 6. 9. ;ICCI)

*onvention europenne des droits de l0omme. *ommentaire article par article) Paris) 199() 2(D!2E?.
22

1rincipi di diritto processuale generale) Corino) 199D) 1!'.

1(

Il primo comma risponde al quesito di quanti si sono chiesti da dove provenissero le disposizioni sul giusto processo che sono entrate di prepotenza negli ordinamenti giuridici europei analizzati. -a prima garanzia / lequit0 processuale con la quale si intende la configurazione che deve possedere ogni processo per potersi definire effettivamente tale e non esserne soltanto unapparenza. ;appresenta un insieme di caratteri) alcuni specificati nel prosieguo dello stesso comma) la cui individuazione non pu@ per@ soltanto rimanere cristallizzata in una disposizione scritta. 1uesta individuazione / compito dellinterprete e da ci@ ricaviamo come lenumerazione contenuta nellarticolo 6 in tutti e tre i commi) non sia esaustiva e costituisca un catalogo aperto. 1uesta funzione nomofilattica e di interpretazione / lasciata per di pi4 alla Corte europea che in alcune sentenze ha ri*adito come nellanalisi delle vicende sottoposte al suo giudizio essa faccia affidamento non soltanto al primo comma) ma riconduca la sua interpretazione alla luce degli stessi commi 2 e ") nellottica del com*inato disposto di ciascuno di essi proprio con il comma 1. Folto / stato scritto sulle ragioni della pu**licit0 del processo. 7on sar0 oggetto dei capitoli successivi) ma deve ritenersi che questa sia una garanzia di *ase a cui non si pu@ rinunciare se non su richiesta esplicita del soggetto imputato e se ne esistono i presupposti specifici ritenuti idonei dal giudicante. :ssenzialmente si ritiene che non avre**e senso il riconoscimento dei diritti di difesa art. 6) c. ") C:3<# e della indipendenza ed imparzialit0 del soggetto decidente se non esistesse la possi*ilit0 di verificare se) nella decisione) si sia tenuto conto delle ragioni del destinatario della stessa. Per questo) il diritto alla pu**licit0 del processo ha lo scopo di renderlo controlla*ile allesterno) per cui il miglior controllo in una %societ0 democratica& sem*ra essere quello della verifica intersoggettiva da parte della stessa comunit0 2". 5e / pur vero che la pu**licit0 del processo ha questa ineludi*ile funzione di controllo) dallaltra comporta anche qualche aspetto negativo) perch, *en potre**e lesposizione al pu**lico costituire un danno alla persona) al suo diritto alla riservatezza e al diritto alla presunzione dinnocenza. I una garanzia dalla quale scaturiscono altre non contenute direttamente in questo articolo 6. =ncora una volta) / la Corte europea che quando viene chiamata in causa per presunte violazioni di questo diritto) assicura una risposta efficiente nel senso di favorire lopzione del controllo a quella della lesione della riservatezza. -o fa agganciando il diritto alla pu**licit0 del processo al diritto alla
2"

3.O. 6=--I6=7) Due process and 5air procedures@ a stud4 o5 administrative procedures )

8Qford) 1996) '29!'"E.

16

motivazione della decisione che rende pu**lico e controlla*ile il ragionamento del soggetto decidente e affermando in modo solenne che quando il diritto alla pu**licit0 contrasti con altri diritti ritenuti di maggiore importanza come il diritto alla durata ragionevole del processo) esso possa venire disconosciuto per motivi di efficacia e di economia. 1uello della durata ragionevole del processo / un pro*lema che ha risvolti teorici e pratici molto complicati e che la Corte europea ha cercato di semplificare ritenendo che la durata ragionevole vada commisurata con la complessit0 della causa e il comportamento dellimputato in udienza e dellautorit0 giudiziaria nellorganizzazione del proprio lavoro. 7ella complessit0 della causa viene prestata assoluta attenzione alla gravit0 del reato e alla difficolt0 nelle acquisizioni pro*atorie$ nel comportamento dellimputato si tiene conto della sua concreta attivit0 processuale) assenze) richieste) eccezioni ed impugnazioni$ nellattivit0 dellautorit0 giudiziaria si analizzano le responsa*ilit0 dei magistrati nella scansione dei tempi processuali) nellorganizzazione del carico di lavoro e si guarda al concreto aiuto proveniente dagli uffici che lavorano per e con il giudice. -a sintesi di tutto questo complesso risultato / che compete al singolo 5tato evitare il protrarsi eccessivo nel tempo delle vicende processuali e che alla Corte europea compete capire quando lo 5tato sia direttamente responsa*ile delle violazioni a questo principio!diritto fondamentale. <gualmente per il diritto al tri*unale indipendente ed imparziale. 1uesto diritto appare come principio indefetti*ile per ogni sistema processuale che non intenda porsi ai margini della comunit0 internazionale. I indiscuti*ile che il carattere dellimparzialit0 sia connaturale alla stessa qualit0 di giudice$ e appare altrettanto indiscuti*ile che allimparzialit0 sia collegato in maniera diretta anche il carattere dellindipendenza. Ci@ che la Corte europea ha cercato di definire meglio con le sue pronunce / far comprendere cosa davvero si intenda con i termini %imparzialit0& e %indipendenza&. I venuto fuori che limparzialit0 si riferisce allassenza di legami tra giudice e parti) alla indifferenza rispetto agli interessi in conflitto e al risultato della disputa) alla sua mancanza di pregiudizi in relazione al t0ema decidendi e alla sua posizione di equidistanza rispetto alle parti) in definitiva al suo essere super partes. 5e ci@ / stato ri*adito pi4 volte allinterno di alcune sentenze) vuol dire che non / stato immediato capire limparzialit0 in questo senso. Cos+ come lindipendenza / stata sempre una affermazione di principio difficilmente tradotta in realt0 a causa della presenza dei regimi totalitari e di forze politiche coinvolgenti al punto tale da rendere 1E

lorgano amministratore della giustizia dipendente dalla fazione di appartenenza. Per indipendenza) si intende che essa sia istituzionale) organica e funzionale e sar0 ampiamente spiegata nel prosieguo della trattazione. -a giurisprudenza della Corte europea dei diritti delluomo ha avuto un ruolo fondamentale per linserimento di alcuni principi) tra i quali quelli del giusto processo) nelle principali Carte costituzionali europee. 5econdo alcuni) / proprio grazie allenorme lavoro di questa Corte che oggi si pu@ parlare di %esigenza costituzionalizzata& a riguardo dei principi fondamentali dellamericano due process o5 la=) espressione) come a**iamo visto) variamente tradotta in :uropa a seconda del Paese di ricezione2'.

2'

=. ><-C;I7I) $a *onvenzione europea dei diritti delluomo@ considerazioni introduttive ) in

*orriere +iuridico) () 1999) 6(1!6D9.

1D

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