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Arianna Altomonte Logica e cultura generale Le principali figure retoriche Le figure retoriche sono dei procedimenti stilistici propri

del linguaggio letterario e poetico, che lo allontanano dall'uso comune donandogli maggiore espressivit e pregnanza. Le pi comuni figure retoriche sono: Anafora: deriva dal greco anaphero (riporto, ripeto) e consiste nella ripetizione di una parola o di un gruppo di parole all'inizio di pi versi o di pi frasi successive. Serve a evidenziare la parola o il concetto ripetuti in posizione retoricamente forte. Esempio: Per me si va nella citt dolente, / per me si va nell'etterno dolore, / per me si va tra la perduta gente ( ante, !nferno, !!!)" Anastrofe: consiste nell'inversione dell'ordine normale di due parole in una frase. Esempio: A egregie cose il forte animo accendono l'urne de' forti, o Pindemonte; (#oscolo, ei Sepolcri, vv.$%$&$%') Similitudine: si paragona un oggetto a un altro le cui propriet sono (en note attraverso connettivi )uali *come*, *cos+... come*, *simile a*, oppure ver(i )uali *pare*, *sem(ra*. Esempi: bianca come la neve, rosso come il fuoco ecc. Metafora: deriva dal greco metaphero (io trasporto) e consiste nello spostamento di significato da un am(ito proprio a uno non proprio in (ase a un rapporto di somiglianza. La metafora pu, essere infatti considerata una similitudine a((reviata. Esempi: lAmazzonia il polmone del mondo, arlo un fulmine.

Sinestesia: deriva dal greco sun (insieme) e aisthanomai (sento, percepisco) e consiste nell'associare in stretto rapporto due termini appartenenti a sfere sensoriali diverse. Esempio: voce ruvida, colore morbido Metonimia: significa propriamente *scam(io di nome* (dal greco met, *oltre*, e !noma, *nome*), ed - data dal trasferimento di un significato da una parola a un'altra in (ase a un rapporto di contiguit spaziale, temporale o causale. Si usa cio- il nome del contenuto per il contenente (passami l'ac)ua* per *passami la (ottiglia dell'ac)ua*) o viceversa" l'astratto per il concreto (*(ella giovent* per *(ei ragazzi*) o viceversa" l'autore per l'opera (*leggo ante* per *leggo l'opera di ante*)" lo strumento per chi l'adopera (*- una (uona forchetta* per *- un (uon mangiatore*)" il luogo per gli a(itanti (*l'!talia ha vinto l'oro* per *gli italiani hanno vinto la medaglia d'oro*). Sineddoche: dal greco s"n, *insieme* e d#$homai, *ricevo*, consiste nel trasferimento di significato da una parola a un'altra in (ase a una relazione di vicinanza, come la parte per il tutto (*le vele* per *le navi*) o il tutto per la parte (*montone* per *la pelle di montone*), o il genere per la specie (*felino* per *gatto*) o viceversa la specie per il genere (*il pane* per *il ci(o.) Iperbole: dal greco uperbol /eccesso., - l0esagerazione nella descrizione della realt tramite il ricorso ad espressioni che l0amplifichino. Esempi: ti amo da morire, ti aspetto da una vita, un secolo che aspetto ecc. Climax: detta anche *gradazione* (il termine, in greco, significa *scala*), consiste nel disporre parole o gruppi di parole in un ordine di intensit concettuale crescente (clima1 ascendente) oppure discendente (clima1
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discendente o anticlima1). Esempi: bruttino, brutto, bruttissimo, spaventoso, orrendo. Ossimoro: dal greco !%"s, *acuto*, e m!ros, *ottuso*, *stupido*, - una figura retorica che accosta, nella stessa locuzione, parole di senso opposto. Esempio: silenzio elo&uente, un bel bruttino, felice errore, lucida follia, dotta ignoranza, ecc. Litote: dal greco lit!tes, *semplicit*, consiste nell'attenuazione o nella dissimulazione di un'idea o di un giudizio attraverso la negazione del suo opposto. Esempio: non difficile per *facile*, non vedente per /cieco., non bello per /(rutto. ecc. Apostrofe: deriva dal greco apostrefein /volgere indietro. e consiste nel rivolgersi a un interlocutore reale o fittizio nel corso di un discorso di tipo espositivo. Esempio: 'odiamoci la vita, (esbia mia, e amiamoci (2atullo, carme %) Endiadi: 3ell'esprimere un concetto - l'uso di due termini complementari in sostituzione di un unico sostantivo. hi fermato di menar sua vita / su per l'onde fallaci e per gli scogli (4etrarca, 2anzoniere, L555,$&'). e il grande impero / di &uella )oma, e l'armi, e il fragorio (6. Leopardi La sera del d+ di festa, vv.7%&78) 9il fragorio delle armi: Poliptoto: 2onsiste nel ricorrere di un voca(olo con funzioni sintattiche diverse. #orma spesso espressioni idiomatiche. Es.: *tarsene con le mani in mano" & + li 'nfiammati infiammar s, Augusto / che' lieti onor tornaro in tristi lutti ( ante, ivina 2ommedia, !nf.5!!!,8;&8<).

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