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Le donne (il cui termine latino foemina derivava secondo il Malleus da fe -fede- e

minus -minore-) venivano sospettate proprio in virt� del loro sesso. Le accuse
erano vastissime: dal predire il futuro a preparare filtri d'amore o il malocchio.
Grillot de Givry scrisse nel suo Mus�e de sorciers che le streghe "volano in aria
cavalcando scope e caproni, uccidono i bambini per cibarsene, guariscono le
malattie senza conoscere la medicina, si tramutano in animali, prendono le
sembianze dei defunti, rinnegano la religione e si affidano a Satana,
accoppiandosi a lui nei Sabba".

La questione del volo notturno verso il Sabba fu dibattuta da teologi e demonologi


per quasi dieci secoli. Inquisitori come Bernardo da Como o Silvestro Prierias
erano convinti che si potesse affermare l'essenza diabolica di una donna solo
dimostrando che volava di notte. A nulla valsero le opinioni di dotti
rinascimentali, come Andrea Alciato o il giurista piacentino Ponzinibio, secondo
cui il volo era in realt� un effetto sulla psiche prodotto da sostanze
allucinogene.

L'ottica antifemminista che prevale in questi intellettuali non �, in realt�,


teologicamente nuova: di nuovo c'� ora il fatto che la donna viene considerata
come una sorta di intermediaria tra l'uomo e il demonio. Siamo alla conclusione di
un processo di "demonizzazione femminile" iniziato secoli prima, che ricorre con
frequenza nelle satire, nei fabliaux medievali, nella trattatistica ascetica.

Uno dei primi ad avere un interesse scientifico per le sostanze psicoattive usate
dalle streghe fu il medico spagnolo Andreas Laguna nel '500. Fu lui che si accorse
di quali incredibili conoscenze naturalistiche avessero le donne e dell'uso che
facevano di erbe che potevano indurre eccitazione psichica accompagnata da
allucinazioni (anche la pelle di rospo e la coda di lucertola contengono agenti
allucinogeni). Questo, per le donne, era anche un modo di emanciparsi dal ruolo di
marginalit� e sudditanza in cui erano sempre state tenute.

La caccia alle streghe fu un fenomeno europeo ma soprattutto in Germania


(Friburgo, Bamberga...) fu particolarmente virulento. Intorno al 1590, p.es., i
cattolici tedeschi bruciarono tutte le donne di due villaggi alla periferia di
Treviri, nella regione del Palatinato. A Colonia, tra il 1627 e il 1630, le
levatrici della citt� furono quasi tutte eliminate. Erano accusate di uccidere i
bambini non battezzati, di praticare aborti e contraccezione.

Ma venivano mandate sul rogo anche le donne che si dedicavano alla guarigione dei
malati, minacciando, con la loro conoscenza delle erbe, i poteri dei sacerdoti
esorcisti. Molto sospette erano anche le vedove (che a causa delle tante guerre
erano aumentate in maniera spropositata), le nubili, le cuoche, le levatrici e non
venivano risparmiati neppure personaggi del mondo ecclesiale, come suore, badesse,
preti e persino qualche vescovo.

Il primo tedesco che si oppose alla credenza delle streghe fu il medico calvinista
Johann Weyer, morto nel 1588, ma la sua opera fu posta all'Indice dei libri
proibiti e lui stesso rischi� di finire sul rogo.

Oltre alla Germania (renana soprattutto) altre zone europee molto toccate dal
fenomeno furono la Stiria e il Tirolo austriaco, la Scozia calvinista, e pi� in
generale l'Inghilterra dell'Essex (la vittima pi� illustre degli inglesi fu
Giovanna d'Arco nel 1431), le Fiandre, la Polonia, la Svizzera, la Svezia, la
Danimarca, la Norvegia, la Spagna, la Francia del sud (specie la zona dei
Pirenei). In Italia si registrano persecuzioni di massa in Valcamonica, in
Valtellina, nell'area del Tonale, presso i territori di Brescia e Bergamo. Nel
Canton Ticino il vescovo di Milano, Carlo Borromeo, tra il 1565 e il 1583,
presenzi� a processi ed esecuzioni di centinaia di fattucchiere. L'inquisizione
italiana, nella sola Lombardia, nei primi 30 anni del XV sec., avrebbe mietuto non
meno di 25.000 vittime.

Nel 1575 nel solo regno di Francia operavano pi� di 100.000 tra streghe, stregoni,
fattucchiere e maliarde. Ebbene, in questo periodo, nel solo distretto di Saint
Claude, il magistrato Boguet fece bruciare oltre 1500 streghe, mentre in Lorena un
altro procuratore generale, Nicole Remy, riusc� a far condannare a morte 800
persone in cinque anni.

Tra gli inizi del XIII sec. fino al XVII si calcola che siano state inquisite,
incarcerate, torturate non meno di nove milioni di persone, di cui 1/4 o
addirittura 1/3 fin� sul rogo. Solo nell'anno 1486 l'inquisitore spagnolo Tomas de
Torquemada ne fece ardere 6.687 unicamente nella citt� di Toledo. A lui si
attribuiscono almeno 10.000 vittime l'anno per un quindicennio.

Le persecuzioni si attenuarono temporaneamente nel decennio 1530-40, allorch�


sembrava ventilarsi la ricomposizione tra cattolici e protestanti, ma ripresero
con pi� accanito vigore nella seconda met� del '500 e soprattutto durante la
Guerra dei Trent'anni (1618-1648).

Non erano soltanto i cattolici a praticare la caccia alle streghe, ma anche i


protestanti. Il giudice Benedikt Carpow, inquisitore di Wittenberg, si vant� di
averne mandate a morte almeno 20.000 tra il 1566 e il 1596. I protestanti
mandarono sul rogo nel 1589 a Quedlinburg ben 133 streghe e altre 300 a
Ellwaangen.

Solo verso la fine del 1600, quando ci si rese conto che la divisione del mondo
cristiano era un fatto acquisito, le persecuzioni di massa cessarono. A dir il
vero gi� nel corso di tutto il Seicento molti scienziati, filosofi e teologi
avevano messo in dubbio l'operato delle streghe. Il dubbio cartesiano, lo
sperimentalismo scientifico di Keplero, Galilei, Newton... mal si adattavano a
credere agli spiriti o alle forze soprannaturali.

E cos�, in Francia non si accettano denunce contro i maghi gi� a partire dal 1682.
In Gran Bretagna le leggi contro la stregoneria vengono abrogate nel 1736. Nel
1749 l'opera dell'abate Girolamo Tartarotti, "Il congresso notturno delle lamie",
chiude la caccia alle streghe, indagando il fenomeno con mezzi scientifici. Forse
l'ultima grande persecuzione storica pu� essere considerata quella di Salem nella
Nuova Inghilterra, nel 1692. (Per conoscere la storia di Salem clicca qui.)

Episodi sporadici si sono tuttavia verificati anche ai giorni nostri: nel 1976, in
un villaggio tedesco, Elizabeth Hahn, un'anziana donna accusata di tenere con s�,
sotto forma di cani, alcuni diavoli, � stata bruciata viva; l'anno seguente
qualcosa di analogo � accaduto ad Alen�on in Francia; nel 1981 una folla ha ucciso
in Messico a colpi di pietra una donna accusata di aver provocato, con un
maleficio, l'attentato a papa Wojtyla.
Alla fine del 1998 i vertici della chiesa cattolica hanno iniziato a prendere in
esame, sul piano storiografico, le responsabilit� dell'Inquisizione nei secoli
passati. Un simposio del Vaticano ha rivelato il numero delle condanne per
stregoneria nel Seicento: furono 60.000 in Europa, che, in rapporto alla
popolazione del 2005, equivarrebbero a circa 352.000.

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