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ANUPHIS

Una strana storia


A cura di Grazia Clara e Zarrelli Giorgio
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Bologna Gennaio 2010


GraZar

PREMESSA Non sempre possibile scorgere la vera essenza delle cose nella realt. Per si dice che, volendo, sia possibile scorgere nella notte nera, su una pietra nera, una formica nera.( nuphis !"

Un gruppo di amici incontr! una entit" spirituale Un gruppo casuale di amici 'incontr' una entit spirituale, percepita come di alto livello evolutivo: Anuphis. Persone di et, genere, appartenenza sociale, esperienza di vita, di lavoro, di studi e di interessi molto diversi: Gianni, Giorgio, ara, !ia, "lara #. $ nomi sono di %antasia. Gianni era l'unico componente con un curriculum %ormativo e scolastico che si potesse de%inire ottimo. $l resto del gruppo, specie la componente %emminile, pendeva letteralmente dalle sue la&&ra. $l suo sapere era onnicomprensivo e spesso ci spingeva a impegnarci per poter articolare 'ualche opinione sulla serie di argomenti che via via erano oggetto di conversazione. Aveva una discreta indipendenza economica ed era &en inserito nel mondo del lavoro. ara, compagna di Gianni, possedeva una &uona cultura umanistica pur non avendo mai, per insu%%iciente motivazione, completato gli studi. (on lavorava, non ritenendo il lavoro n) utile n) necessario ad una propria realizzazione personale. !ia, dotata di grandissima sensi&ilit e altruismo, era impegnata a ricercare una propria realizzazione in am&ito a%%ettivo e sentimentale. $l suo interesse principale era diretto alla %ormazione di una %amiglia. Giorgio, dotato di ottime conoscenze scienti%iche e tecniche, di intelligenza e capacit mnemonica superiori alla norma, nonch) di &uone esperienze alpinistiche e speleologiche, stava completando assieme a "lara, gli studi interrotti perch) vittima delle ideologie del '*+, e cercava una sua realizzazione in am&ito lavorativo.

1 #na interpretazione diversa, derivante da un proverbio arabo recita$%&n una notte nera, su una pietra nera, una formica nera, 'io la vede e la ama%. # (uccessivamente, ngelo e Pietro entrarono a far parte del gruppo per un periodo di tempo pi) breve, cos* come altri amici con i +uali tentammo vanamente la ricostituzione del gruppo dopo che ne era stata decretata la fine.
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"lara, dotata di discreta intelligenza e di &uone capacit operative, aveva l'o&iettivo primario di raggiungere una reale e concreta emancipazione anche economica. Per alcuni componenti del gruppo, i pro&lemi legati al conseguimento di una propria sicurezza sociale e lavorativa erano preponderanti rispetto alla loro vita complessiva. ,utti, tranne Giorgio, erano a%%litti da vicissitudini a%%ettive, %amiliari e sentimentali complesse ed estremamente deludenti. $l denominatore comune a tutti i componenti era la ricerca di 'senso' per la propria esistenza. Gianni, da tutti noi molto amato e ammirato, muore nel #--.. (ell'ela&orazione del lutto, "lara e Giorgio, esaminano vario materiale rimasto in loro possesso/, relativo ad una speci%ica attivit di ricerca in am&ito spirituale e%%ettuata dal gruppo, costituito da alcuni oggetti di 'ritrovamento', da manoscritti e da un dattiloscritto, parte di un materiale pi0 vasto, entrato negli anni in possesso dei vari componenti del gruppo stesso. 1opo una %ase di sperimentazione estemporanea, la ricerca del gruppo venne %inalizzata alla 'comunicazione e2trasensoriale', in particolare con una 3ntit de%inita 'spirito Guida' che si present con il nome di Anuphis. 3gli disse che in vita %u studioso dell'occulto, nonch) amministratore con il nome di Um&erto presso la 4illa ,alon5, negli anni successivi alla prima guerra mondiale. Apparteneva, a suo dire, ad un gruppo di ricerca che nel 16#* circa, inizi ad avere conoscenze esoteriche attraverso ci che de%in7 'un formidabile strumento di comunicazione' che li rese edotti di realt insospetta&ili, inizio di una conoscenza di tipo superiore. 8u loro a%%idato anche il compito di preparare il terreno per il gruppo che li avre&&e seguiti, perch), egli disse, %urono moltissimi i gruppi che li precedettero, con le stesse %inalit, ma il gruppo che li avre&&e seguiti doveva
/ Nell,elaborazione attuale di +uesto testo -lara si occupa del recupero del materiale, della sistemazione del vecchio dattiloscritto, della premessa e delle conclusioni. .iorgio si occupa della parte tecnica e del recupero cronologico dell,esperienza nuphis, non trattata nel vecchio dattiloscritto. 5 /in dai primi anni del !011 la famiglia dei marchesi (ampieri aveva ac+uistato terreni a -asalecchio di 2eno e vi aveva costruito una villa nota come (ampieri vecchia, ancor oggi perfettamente conservata e situata all,interno del Parco della -hiusa. Nel 34&&& secolo, i (ampieri, cresciuti in rango, fecero costruire una villa pi) prestigiosa, all,interno di un grande parco. 5a tenuta (ampieri67alon apparteneva alla famiglia creata dall,unione di -arolina (ampieri con l,erede di casa 7alon, che aveva avuto il titolo di marchese da 5uigi 3&4 nel !89:. Nel !909 i 7alon ottennero i crismi della nobilt anche a ;ologna. 5a splendida villa fu distrutta da un bombardamento alleato il !9 aprile del !<=0, due giorni prima della liberazione di -asalecchio. 5a 4illa fu centro di mondanit e manifestazioni culturali fino all,inizio del <11$ tennero +ui concerti .ioacchino 2ossini e .aetano 'onizetti. /u visitata, nel suo soggiorno a ;ologna, dal grande scrittore (tendhal che ne celebr le bellezze. & labirinti e i giochi d,ac+ua del giardino all,italiana sono scomparsi, l,ambiente della tenuta molto rovinato, ma resta splendido. 5e fontane sono ancora funzionanti, e la cisterna che captava l,ac+ua delle sorgenti vuota e in rovina (/onti varie da &nternet". 5a 4illa, all,epoca dei fatti che racconteremo era aperta e accessibile, parte del parco in apparente abbandono.
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portare a termine il loro lavoro. $l nostro gruppo cos7 eterogeneo e %ormatosi casualmente, avre&&e dovuto, in &ase alle indicazioni dell'3ntit spirituale, realizzare al suo interno una condizione di vita e di lavoro di 'perfetto amore e perfetta fiducia,. 9e ci %osse avvenuto ci sare&&e stata anche una ragionevole possi&ilit di salvezza per il nostro mondo che, allora come sempre, sem&rava sull'orlo del disastro per la colpevole %ollia dell'uomo. !a tesi esposta dalla Guida era che l'individuo e i gruppi potessero essere visti come un microcosmo, capace di riprodurre totalmente o in parte le caratteristiche di una societ e di una civilt. Agendo nella giusta direzione, si sare&&ero migliorati i comportamenti individuali e di gruppo, richiamando le %orze spirituali che attendono azioni positive per sorreggere gli stessi individui, i gruppi e la societ con il loro aiuto. Proprio allo scopo di non dimenticare, su indicazione della Guida e &asandoci prevalentemente sulle competenze di 'uesto nostro amico oggi scomparso, registrammo 'a caldo' una serie di eventi che presentiamo cos7 come vennero da noi vissuti. "i : possi&ile poich) siamo ancora in possesso di un vecchio dattiloscritto ;una 'copia a car&one' piena di errori di &attitura ma leggi&ile allo scanner<, che contri&uimmo a compilare.

&l vecchio dattiloscritto

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=icordiamo che 'uesto vecchio dattiloscritto non 'copre' tutto l'arco delle nostre ricerche, cos7 come non siamo in possesso che di una piccola parte degli oggetti ricevuti durante 'uella che riteniamo ancora oggi una esperienza non comune.

lcuni degli oggetti ricevuti (apporti e ritrovamenti"

!'analisi del dattiloscritto, talvolta di di%%icile interpretazione, che documenta una serie di eventi e di attivit ;%ino all'Aprile 16./<, riportati nello stesso periodo in cui si sono veri%icati, ci ha permesso di ripensare ai %atti che descriviamo.

Il gruppo oper! a Bologna $l gruppo, dedito a ricerca e sperimentazione in am&ito 'esoterico', oper prevalentemente a >ologna e provincia, ma anche sul territorio nazionale.

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olti degli eventi descritti si svolsero presso la 4illa ,alon a "asalecchio di =eno. Gli incontri, inizialmente occasionali, poi via via sempre pi0 assidui, avvennero presso le a&itazioni di alcuni componenti, a >ologna e provincia. !e attivit di ricerca si svolsero anche sulle 1olomiti, in altre localit delle Alpi, sulle Apuane, alle "in'ue ,erre, sul Gran 9asso, all'$sola di "apraia, a @esi presso la grotta di 8rasassi, a 4ico Pancellorum nel pistoiese, nell'Appennino tosco emiliano, oltre che in altri numerosi luoghi.

#al 1$%2 al 1$%& !'epoca dell'esperienza che descriviamo risale agli anni compresi %ra il 16.# e il 16.?. Pi0 esattamente gli incontri iniziarono a settem&re del 16.# e cessarono a giugno 16.?. 9uccessivamente, per alcuni anni, vennero %atti tentativi di comunicazione con l''3ntit', talora e%%icaci ma pi0 spesso inattendi&ili. Auesti reiterati tentativi di comunicazione, vennero attuati anche perch) una componente del gruppo non si rassegn alla perdita dell'atmos%era 'magica', costituita dalla particolare armonia %ondata sul ,perfetto amore e perfetta fiducia, che, in alcuni momenti, aveva caratterizzato l'attivit 'esoterica' e la vita di gruppo. 3lla %u tormentata per anni da una nostalgia struggente, da un senso di irrepara&ile perdita, come di 'paradiso perduto' o di 'cacciata dall'3den'.

Comunicazione con il piattino !a comunicazione con le 'entit' avveniva tramite 'pendolo', 'piattino', scrittura automatica, riti, visualizzazioni ?. "i vennero indicate alcune altre modalit di comunicazione oltre alla tavoletta ouiBa, che peraltro doveva essere a&&andonata il prima possi&ile, poich) non ritenuta idonea dalla Guida: C........5a faticosa strada dello sviluppo delle >facolt primarie? avviene attraverso il digiuno, la dieta vegetariana, la concentrazione, l,autorilassamento e la meditazione.

? $n seguito verranno precisate meglio le modalit di comunicazione utilizzate e i risultati ottenuti.


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'enomeni e teorie $l gruppo %u attratto dai %enomeni e dalle teorie prodotti ed espressi dallo 'spirito Guida'. !'attivit del gruppo si avvi e prosegu7 per l'enorme interesse suscitato in noi dai 'ritrovamenti' e dagli 'apporti', %atti che sconvolsero la nostra percezione del 'campo del possi&ile'. 8u altrettanto grande l'interesse per le teorie, le visioni dell'universo e delle %orze che lo governano, enunciate dallo spirito Guida, assolutamente al di %uori delle nostre conoscenze e credenze*. 4a precisato che gli avvenimenti che descriviamo, da alcuni vennero vissuti con atteggiamento di totale '%ede' e da altri con du&&i e scetticismo: ma in precisi periodi, la %iducia nella nostra 'Guida' e nella validit del nostro operato, %u unanime.

Comunicazione con entit" spirituali $l gruppo di amici si incontrava e conversava su ogni argomento. $n 'uesti incontri l'interesse principale divenne &en presto la 'comunicazione' con entit spirituali disincarnate. >asandoci sulla memoria, attualmente ancora '%ormida&ile', di un componente del nostro gruppo di ricerca, descriveremo anche gli eventi che pi0 ci colpirono e che il vecchio dattiloscritto non contiene. (on ci : possi&ile descrivere in modo esaustivo la nostra esperienza, perch) anche se ci ri%eriamo ad un periodo di tempo &reve, le attivit da noi svolte sono state innumerevoli e i ricordi relativi ad esse a%%iorano in continuazione. "i limiteremo necessariamente agli episodi che ricordiamo meglio, selezionando 'uelli pi0 adatti a %ornire un'insieme idoneo a due principali o&iettivi. Principalmente, intendiamo riela&orare e capire, noi per primi, il signi%icato reale di 'uell'esperienza.

* ll,epoca non esisteva &nternet per ottenere velocemente informazioni utili$ alcuni dei contenuti esplicativi da noi utilizzati nelle note sono stati ottenuti consultando molteplici documenti attraverso +uesto potente mezzo. (olo @0 anni dopo circa, scoprimmo l,esistenza a ;ologna della /ondazione ;iblioteca ;ozzano 'e ;oni, dove avremmo potuto colmare le nostre lacune e chiarire molti dubbi.
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9econdariamente, desideriamo mettere a disposizione 'uesti eventi, cos7 come li a&&iamo vissuti, senza alcuna pretesa di voler dimostrare alcunch), a chi : interessato a conoscerli. $n 'uesto modo desideriamo anche ottemperare al desiderio espresso da colui che, per oltre tre anni, a&&iamo ritenuto essere uno 9pirito Amico e $lluminato. Presenteremo via via anche le immagini relative ai 'reperti' ancora in nostro possesso.

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(ecc)io dattiloscritto del 1$%* 1 - IPOTESI SULL'UNIVERSO IP+,-SI SU..A S,/U,,U/A C-NNI S,+/ICI - AN,-'A,,+ G-N-/A.#-.. UNI(-/S+0

Auesto : il resoconto di %atti accaduti, 'uasi per caso, a un piccolo gruppo di amici, nel corso di alcuni mesi. Per l'intelligenza di 'uanto esponiamo, : opportuno %ornire sintetici cenni su una concezione glo&ale dell'universo, capace di giusti%icare razionalmente la possi&ilit di di%%erenti tipi di comunicazione. $l %enomeno non va semplicemente inteso secondo gli schemi tradizionali che contrappongono tout court, il mondo oggettivo al mondo sovrannaturale, ma piuttosto come contatti e interdipendenze %ra le varie dimensioni di una stessa unica realt. !'applicazione di 'uesta concezione ha immediati ri%lessi anche su pro&lemi che potremmo ritenere pertinenti solo al nostro mondo tridimensionale. Ad esempio il controllo interno delle %orze %isiche, la modi%ica dei %attori di casualit o il viaggio interstellare. !e teorie che esponiamo non sono il %rutto di una nostra autonoma ela&orazione, ma derivano da comunicazioni 'e2trasensoriali' ricevute, che potranno apparire impro&a&ili o %antasiose, ma i %atti che riportiamo tendono a con%ermarne la %ondatezza. (ella stesura di 'ueste pagine, nate dalla colla&orazione di persone impreparate a tale compito, a&&iamo deli&eratamente inserito &rani che possono apparire %rivoli o non pertinenti. "on%idiamo che essi agevolino la comprensione della nostra vicenda e rammentino come 'uesta sia vissuta da uomini e donne a cui : riuscito di%%icile, per lungo tempo, il raggiungimento di vera maturit e di vera consapevolezza. Presupposto della conoscenza dell'universo, esposto attraverso le comunicazioni 'e2trasensoriali' e da noi accettato, : che lo spirito ne costituisca l'essenza pura, di cui la materia ne sare&&e semplicemente uno dei modi di essere. !a spiritualit :, conseguentemente, nella materia e %uori di essa. Pi0 precisamente nella materia : presente a livello atomicoD negli atomi avviene in%atti il passaggio sottile e reversi&ile di spirito puro in sostanza tangi&ile.

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$l procedimento, nelle sue %asi, si presentere&&e cosi: all'inizio, in una determinata dimensione, vi : lo spirito in uno stato che potremmo de%inire EdissociatoF. Auindi avviene un primo passaggio evolutivo alla dimensione temporale, cio: alla dimensione della pura energiaD poi alla dimensione spazio G temporale, e cio: allo stato della materia ;universo tridimensionale< che ha zone di compenetrazione nella dimensione precedente. Aui avvengono le evoluzioni di cui l'umanit : oggi partecipe: l'individualit, tuttavia, viene ac'uisita dallo spirito nell'atomo e non viene pi0 perduta: nel mondo tridimensionale gli atomi tendono, mediante l'associazione, ad assumere personalit via via pi0 complesse, %ino a conseguire negli esseri umani la massima potenzialit di autodeterminazione. "on la morte %isica gli individui passano a una dimensione successiva che ha ancora zone di contatto con la precedente e, in 'uesta zona, esistono molte delle entit di cui parleremo. "ontinua poi di dimensione in dimensione %ino a livelli estremi. Auesta concezione della realt, naturalmente, prescinde dalle %inalit degli individui che in essa esistono. $n altri parole, non va con%usa l'evoluzione da una dimensione alla susseguente con l'evoluzione o involuzione che le entit realizzano sotto il pro%ilo etico.

Cenni storici Hccorre adesso %ornire una spiegazione su%%iciente delle ragioni per cui 3ntit dell'ordine superiore a&&iano voluto il contatto con persone veramente normali sotto ogni punto di vista. Precisiamo in proposito che molte delle ragioni pro%onde di tale evento, a tuttFoggi, ci sono oscure e che, in ogni caso, 'uelle a nostra conoscenza non sono %rutto di supposizioni ma di comunicazioni %ornite dalle 3ntit stesse. Per l'in'uadramento dell'attuale situazione : necessario ri%erirsi ad epoche lontane. $n un periodo estremamente remoto, oltre seimila anni %a, da un sistema planetario di un'altra zona della galassia, giunsero sulla terra esseri senzienti in tutto simili a noi %uorch) nell'evoluzione intellettuale e tecnologica, in essi avanzatissima. 9copo essenziale di tali esseri era 'uello di indirizzare i popoli del pianeta verso un'e%%ettiva civilt, a&&reviando il tempo della nostra evoluzione..
. 5a .uida parlava dell,antico popolo dei Nefilim. -on +uesto nome, presente nell, ntico 7estamento (7orah", in diversi libri non canonici del .iudaismo e in antichi scritti cristiani, si fa riferimento ad un popolo creato dall,incrocio tra i ,/igli di 'io, (benei elohim" e le ,figlie degli uomini, (4edi .enesi 8$!69". Nella ;ibbia la
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$$ contatto venne sta&ilito con le genti maggiormente adatte a tal %ine, e determin l'insorgere di una civilt nuova, altamente avanzata nello spirito e nelle tecniche. !'impresa, %elicemente avviata, %u %unestata da un tragico errore: l'unione %isica %ra gli esseri giunti da lontano e i terrestri, possi&ile sotto il pro%ilo genetico, era prematura sotto 'uello mentale e spirituale. Gli stranieri avevano in%atti raggiunto il possesso di %acolt paranormali trasmissi&ili ereditariamente, che richiedevano per la loro utilizzazione una elevatissima capacit di autocontrollo e di dominio della propria natura. $ %igli di tali unioni risultarono in possesso di alcune di 'ueste %acolt, ma assolutamente incapaci di utilizzarle per il &ene comune. $noltre, il loro aspetto %isico di%%eriva a tal punto da 'uello degli indigeni, da generare in seguito le leggende dei giganti e dei semidei. 9i veri%ic pertanto il pericolo di una mutazione che tendeva a creare sul nostro pianeta due classi di uomini: una spietatamente dominatrice, l'altra asservita. $ tentativi di controllare la prima classe risultarono impossi&ili: pi0 il tempo passava pi0 i danni si evidenziavano ed erano tali da compromettere tutto il %uturo della terra, precocemente avviata, contro ogni aspettativa, sulla strada della de%initiva involuzione. Gli e2traterrestri dovettero prendere una dolorosa decisione le cui conseguenze giungono ai nostri giorni: la distruzione del centro di irradiazione della civilt da loro instaurata. $n altre parole, la dissoluzione del continente di u+, localizzato %ra l'A%rica e l'America e i cui resti sono tuttora individua&ili in alcuni punti del %ondale oceanico. $$ cataclisma interess gran parte del mondo allora conosciuto, ma non tutti gli a&itanti di u perirono. Alcuni di loro, salvatisi, portarono, col &eneplacito degli stranieri, un seme del loro sapere in 3gitto, in America del 9ud, e in Hriente. Un'eco di 'uesti avvenimenti si ritrova tuttora nei monoliti e nella scrittura dell'isola di Pas'ua, ma %u presso i popoli del (ilo e dell'America ; aIa,
parola nephilim viene spesso tradotta come giganti o titani, mentre in altre traduzioni si preferisce mantenere il termine nefilim. + (econdo le descrizioni di -hurchAard (!90!6!<B8", scrittore e viaggiatore britannico, il continente Cu, situato, invece, nell,oceano pacifico era un vasto territorio ondulato che aveva come confine settentrionale le isole DaAaii e come confine meridionale una linea immaginaria tracciata tra l,isola di Pas+ua e le /iEi. 'a est a ovest misurava 9111 Fm e in senso verticale 0111 Fm. Cu era ricca di vegetazione tropicale, fiumi, laghi e grandi animali. Gra una sorta di grande giardino dell,Gden. &l nome deriverebbe dalla omonima lettera greca che sarebbe stata trovata incisa sulle pareti delle grotte di accesso al continente. Huesta versione venne contestata dai suoi critici.
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Aztechi< che si possono individuare le pi0 autorevoli tracce della cultura antecedente. 1a 'uesti centri, la tradizione culturale di de%ormandosi al contatto delle civilt locali. u si irradi nuovamente

1all'3gitto, in particolare, si di%%use nei paesi mediterranei, rivisse nei EmisteriF Greci e =omani e, attraverso una tradizione perpetuata nei secoli, : giunta ai nostri giorni. $$ punto %ocale della tradizione consiste nella riscoperta e nel per%ezionamento di %acolt superiori dellF$o, capaci di vincere le &arriere dei cin'ue sensi, per penetrare nell'intimo di una realt che : di per s) spirituale. !'indirizzo seguito dai cultori di 'uesta tradizione, ripropone tragicamente il contrasto %ra ci che chiamiamo &ene e male, esistenti sul piano meta%isico. Alcuni uomini seguirono il ramo che noi consideriamo positivamente evolutivo, altri pre%erirono 'uello involutivo. $ contrasti e le so%%erenze del genere umano sare&&ero, dun'ue, un ri%lesso del dramma che investe lFuniverso tutto e che si concretizza, nell'epoca attuale, nella lotta condotta su ogni piano, per il controllo presente e %uturo del pianeta. "': motivo di credere che ai nostri giorni venga e%%ettuata una scelta determinante: l'avvento di una civilt tecnologica di tipo positivista ha creato i presupposti %avorevoli per l'a%%ermazione delle %orze involutive. !e conseguenze sono tali da %ar temere che 'ualora 'ueste ultime ac'uistassero de%initivo dominio, la storia della civilt deviere&&e verso la negazione di ogni valore dello spirito e della dignit umana. "ome alternativa si pre%igurere&&e la pro&a&ile distruzione della vita nella %orma attuale, ed : per scongiurare tale eventualit che le 3ntit evolutive hanno cercato il contatto con gruppi di persone di &uona volont, rista&ilendo le possi&ilit di un li&ero sviluppo e di una vera civilt. Gli 'e2traterrestri', che in seguito ai %atti sopra esposti a&&andonarono il pianeta, decisero comun'ue di prestare nuovamente il loro aiuto 'uando l'umanit avesse dimostrato di saper scegliere autonomamente %ra l'una e l'altra strada. Auesti sono i %atti che ci vennero comunicati per in'uadrare la nostra attivit e per darci la consapevolezza dei %ini da perseguire. !a storia della nostra vicenda viene o%%erta come 'prova' di 'uanto a&&iamo descritto.

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Come Gianni si a11icin! all Arte Auesta : la storia raccontata per sommi capi ma rispettando la verit essenziale, dell'evento che maggiormente determin la mia esistenza. !a storia cio:, dell'incontro, dapprima inconsapevole e gradatamente sempre pi0 cosciente, con una dimensione della realt assolutamente diversa da 'uella che siamo soliti avvertire. $$ carattere di 'uesta esperienza avre&&e tuttavia un valore semplicemente soggettivo, se non potesse servire, in 'ualche modo, ad altri: io mi accingo all'esposizione di %atti da me vissuti, nella %erma convinzione che, se il lettore vorr con animo aperto e sereno veri%icare le potenzialit che gli andr suggerendo nel mio racconto, potr raggiungere un particolare scopo. All'inizio di 'uesta vicenda il mio interesse per %enomeni e2trasensoriali e similari era assolutamente marginale. $ pro&lemi della moralit e dell'esistenza che ciascuno di noi a%%ronta %aticosamente nel silenzio della sua coscienza, mi sem&ravano un %atto eminentemente concettuale, senza possi&ilit di un'esperienza che non %osse conclusa nell'am&ito di una attivit puramente intellettiva. $n altri termini non credevo assolutamente che la nostra esistenza morale e pratica potesse congiungersi in un rapporto col sovrasensi&ile, non di %ede o strettamente ideale, ma di contatto e, di %atto, oggettivo. Avevo scorso in tempi e circostanze diverse, alcuni li&ri riguardanti una scienza nota con l'improprio nome di EradioestesiaF 6, ed altre, anche di ispirazione con%essionale, che concernevano %enomeni di EspiritismoF e EdemonologiaF. !a mancanza di omogeneit negli esempi descritti, una certa insu%%icienza nell'impostazione logica degli stessi, le spiegazioni incerte e approssimative, mi avevano condotto allo scetticismo. $n particolare la EradioestesiaF, mi pareva cercasse soprattutto una collocazione %ra le scienze u%%iciali, per s%uggire al sospetto di attivit am&igua o addirittura istrionica che le si addensa attorno. Auesta : del resto la opinione pi0 di%%usa presso ogni ceto di persone mediamente colte, con 'ualche eccezione. Auanto poi %osse in%ondata, lo scoprii solo parecchio tempo dopo. 8u, in%atti, durante la %orzata inattivit di una lunga malattia che un amico, apparentemente sollecito di distrarmi dai miei guai, mi don un piccolo pendolo di &achelite incitandomi ad usarlo.

6 5a 2adioestesia ritenuta una disciplina che permetterebbe di captare energie vibrazionali oltre il limite dei cin+ue sensi umani e di dare risposte attraverso strumenti come il pendolo.
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Pi0 per compiacenza che per vera curiosit mi risolsi ad accontentarlo, constatando tuttavia, con non poca sorpresa, durante la sperimentazione, l'insorgere di oscillazioni regolari. 1i%%idai, sospettando di esserne io stesso l'involontaria causa, ma insistetti con maggiore attenzione. !e oscillazioni continuavano, leggere e nitide, in 'ualche modo simili a 'uelle descritte nei li&ri di un tempo. $$ %enomeno era elusivo e accattivante insieme: si compiva sotto i miei occhi, %ra le mie mani, e sem&rava seguire una 'ualche sua particolare legge. !egge nascosta, certamente, ma tale, mi pareva, da poter essere almeno avvicinata, se davvero la si %osse cercata con metodo e pazienza. "ontinuai e ascoltai con maggior credito le parole dell'amico: venni cos7 a conoscere episodi sconcertanti, la cui o&iettivit potei, in alcuni casi, constatare di persona. edici, sacerdoti, notai, persone serie e mature che avevano visto con%ermate diagnosi, ricerche o timori, sia pur sulla de&ole traccia della solita EradioestesiaF. !e mie EoscillazioniF, nel %rattempo, si erano ra%%orzate divenendo ampie e costanti, simili a 'uelle gi sperimentate da altri, ma non erano proprio 'uali mi venivano descritte dall'esperienza altrui. Avevano, in%atti, un %attore di imprevedi&ilit che mi riusciva oscuro, e sem&rava suggerire 'ualcosa di pi0 nascosto e sottile del semplice %enomeno %isico. i a%%idai all'immaginazione, procedendo per tentativi: poich) mi avevano detto che il pendolo immanca&ilmente si orienta sull'asse degli oggetti, lo veri%icai e constatai anche se ci avvenisse sulle loro rappresentazioni gra%iche. (e e&&i con%erma e %u per me un'importante scoperta. 9e in%atti le oscillazioni su oggetti tridimensionali potevano vagamente spiegarsi con una 'ualche polarit degli stessi, certamente ci non pareva ipotizza&ile se ri%erito a sim&oli, nei 'uali di polarit era di%%icile immaginarne. 1el resto, lFestrema mutevolezza delle oscillazioni, sem&rava di per se suggerire 'ualcosa di diverso. i accorsi, inoltre, che alcune %igure comportavano intensit di reazioni del pendolo superiori ad ogni altra sperimentata, e ci, dato il carattere dei disegni, era 'uantomeno strano. 8u a 'uesto punto che ritrovai in un angolo della memoria alcune vaghe ipotesi su religioni antiche, soprattutto su 'uella, per tanta parte sconosciuta, che visse nell'om&ra delle grandi piramidi. 3sistono leggende sulle croci del (ilo, sugli o&elischi, sulle s%ingi, suscetti&ili di %ar apparire, in 'uella lontana civilt, una scelta medianica di alto valore, il cui ricordo si perse col %inire delle caste sacerdotali che ne %urono le naturali depositarie.
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Poich) mi ero inconsapevolmente a&ituato allo studio dei sim&oli1-, mi venne spontaneo controllare col pendolo anche 'uelli egizi, semplicemente EdisegnandoliF su di un %oglio di carta. $ risultati %urono sconcertanti e conducevano univocamente ad una singolare conclusione: il pendolo sem&rava reagire soprattutto a concetti astratti, anche se in modo incomprensi&ile. =ammento ad esempio, cosa accadde 'uando disegnai lFotto orizzontale che indica sim&olicamente lFin%inito: %u un lento ampliarsi delle oscillazioni, poi un inseguirsi di cerchi e di angolazioni violente, spinte da una %orza che tendeva il %ilo dello strumento parallelo al piano. 8u una corsa lunghissima e veloce lungo le linee del disegno, in ogni modo possi&ileD poi, improvvisa 'uanto imprevista, l'immo&ilit. "ome se il lungo racconto si %osse concluso, e il concetto esposto ed esaurito. $l sonno tard, 'uella notte, e mi sorprese 'uando ancora cercavo di mettere ordine alla ridda di ipotesi che mi s'a%%acciavano. Una sopra tutte, e cio: se il pendolo si sintonizzasse e%%ettivamente su proiezioni mentali dell'operatore o di altri, o se agisse indipendentemente da ci. !a mia ricerca prosegu7 in 'uesto senso, %inch) mi venne lFidea di esaminare le reazioni indotte dal disegno di due o&elischi a%%iancati. (on era una scelta a caso, 'uesta voltaD gli o&elischi mi avevano sempre stupito con la loro severa monolitica astrazione, %in dal tempo in cui, &am&ino, li ammiravo per le piazze di =oma. $n %ondo non li avevo mai creduti semplici monumenti rituali e il loro stesso aspetto di antenne verso il cielo suggerisce che %ossero, chiss, strumenti. a strumenti di una religione superstiziosa e ascetica, o di una scienza reale, capace di produrre e%%etti oggettiviJ !a seconda ipotesi non mi sem&rava pi0 oramai tanto %antastica, e cos7 tentai il nuovo esperimento. !i disegnai e li EvidiF come antenne protese all'in%inito, in una loro oscura %unzione e, al centro di essi, posi il mio pendolo. 8u come se un lungo &rivido mi avvolgesse, salendo da una inde%ini&ile pro%ondit dellF$o. Un &rivido che cre&&e con una intensit tale da %armi credere, e temere, d'essermi veramente im&attuto in 'ualcosa di totalmente estraneo. 3&&i paura e a&&andonai l'esperimento, interrompendo il contatto &ruscamente. $$ nesso causale %ra il sim&olo e la sensazione mi pareva evidente: sentii allora d'essermi accostato ad una antica EportaF, oltre la 'uale poteva celarsi 'uanto di meno pro&a&ile avessi creduto esistere. 3 %u allora, penso, che
1- &l simbolo rivela determinati aspetti della realt 6 gli aspetti pi) profondi 6 che sfuggono a +ualsiasi altro mezzo di conoscenza. (econdo .iamblico, un filosofo6mistico siriano del && secolo d.c., fondatore di una scuola neoplatonica, i simboli compiono da sI la loro opera. &nfatti i simboli parlano direttamente all?uomo, mostrandosi in modo immediato nella loro veste materiale, riportando alla luce il significato essenziale dell?Gsistenza, altrimenti nascosto. & simboli proiettano l?uomo nella dimensione del sacro.
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si insinu in me G originale o indotta, non so G l'idea della comunicazione: una comunicazione reale, con 'ualcosa che ormai potevo supporre dotato di tanta razionalit e intelligenza da consentire il collo'uio. "ominciai a porre concetti assolutamente astratti, prescindendo da ogni gra%ismo: ne e&&i risposte che interpretai come sim&oli, e che cominciai a trascrivere ela&orandone %aticosamente un metodo. Partii dalla pi0 semplice delle convenzioni, 'uella del s7 e del no. (on come aprioristicamente la determina la radioestesia, ma 'uale potei identi%icare dall'esperienza di lunghissime ore di ricerca. =iuscii, con il tempo, ad identi%icare verit semplici, che s%ruttai in modo piuttosto %atuo per sorprendere amici e conoscenti. 9oprattutto, mi %eci attento. $ successi parlavano di per s), ma gli errori richiedevano una analisi: e sempre G dico sempre G potei identi%icare alla loro &ase una causa precisa, sia che risalisse alla mia inesperienza, sia alla %rettolosit della conclusione o, soprattutto, alla am&iguit concettuale di 'uesti rapporti. "ompresi 'uanto %ossi mentalmente impreparato e come mi occorresse avere concetti chiari e precisi per tentare un collo'uio. $dee apparentemente %acili, come intelligenza, moralit, istinto, non mi sem&rarono pi0 tali dopo averle esaminate un pocoD era una di%%icolt grave e cercai di superarla. !o tento ancora, con non minore %atica. $noltre, passato il primo entusiasmo, cominciarono i du&&i: l'a&itudine alla convenzionale normalit dei giudizi ;per cui ci che non rientra negli archetipi del pensiero attuale : respinto 'uasi a priori<, resisteva al mio tentativo di superarne interiormente i limiti. $stintivamente mi sem&rava impossi&ile d'essere il protagonista di una storia si%%atta, cos7 estranea alla mia %ormazione culturale. 3ra un atteggiamento irrazionale, %rutto di una lunga consuetudine di passivit intellettuale. i chiedevo poi, ed era il pi0 grave du&&io, se i %enomeni non avessero potuto anche spiegarsi con una sorta di percezione istintiva, un'attivit segreta del su&conscio mio o delle persone con cui venivo a contatto. $n &reve, un 'ualcosa che preesistesse gi in me e nei miei simili e si oggettivasse per vie misteriose ed inconosci&ili. Per tentare di risolvere l'incertezza, decisi di provare la via della completa inerzia mentale. Avrei rinunciato a 'ualsiasi ri%erimento sim&olico o concettuale, sospendendo %in dove possi&ile il pensieroD avrei lasciato lo strumento a se stesso, restando passivamente in attesa di un possi&ile messaggio.
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$$ silenzio interiore, l'assenza di ogni EproiezioneF dell'$o avre&&ero dovuto, credevo, determinare l'assenza di oscillazioni a me ri%eri&ili. 9e 'ueste si %ossero invece veri%icate, avrei avuto pi0 sicura prova di un contatto con una intelligenza aliena. $l pendolo si mosse, con moto ampio e sicuro. (e ricono&&i il sim&olo perch) era 'uello che avevo identi%icato con concetto di comprensione e apertura mentale. $l messaggio, imprevisto in 'uei termini, poteva signi%icare una sola cosa: che avevo %inalmente capito, e che ormai sapevo veramente di rivolgermi a 'ualcuno. 1a allora sono trascorsi anni di lavoro costante: poco a poco imparai a comprendere molte cose, a costruirmi un'immagine diversa della realt in cui viviamo. $mparai soprattutto a rispettare l'$ntelligenza celata dietro ai sim&oli, a curarne il consiglio e a desiderarne lFamicizia. i %u vicina nei momenti di%%icili, mi dette indicazioni determinanti. "ono&&i, 'uasi per una logica superiore della vita, persone che, per vie ed esperienze diverse, erano giunte a simile approdo e, insieme, esperimentammo e riscoprimmo tecniche diverse, parti di una scienza antica dalle insospetta&ili possi&ilit. !a conoscenza si : ampliata a vari e importanti livelli, ma il linguaggio del pendolo, i suoi sim&oli tanto astratti ed essenziali, mi sono rimasti vicini 'uotidianamente. Poich) so, ed a%%ido 'uesta certezza al lettore perch) la mediti nei suo intimo, che il EpendoloF : essenzialmente contatto con intelligenze la cui e%%ettiva dimensione risulta pressoch) inconcepi&ile. 3sse attendono, aspettano un gesto veramente li&ero, un moto dello spirito %inalmente autonomo. =iconoscono chi, colmo del disagio di una esistenza e%%imera ed illusoria a&&ia in se nostalgia dell'in%inito, e in 'uesto cerchi il valore. Allora, solo allora, %orse, chiamano a se, si rivelano e additano una meta lontana, un %ine dell'esistenza oltre ogni possi&ile lontananza, oltre ogni umana immaginazione. 2 - PRIMO CASUALE CONTATTO C/+NACA #-..- -SP-/I-NZ- I22-#IA,A2-N,- SUCC-SSI(- /-AZI+NI #-I SING+.I $n una sera di settem&re, apparentemente simile ad ogni altra, ci ritrovammo riuniti nell'accogliente casa di uno di noi. Auando la sera volgeva al termine, dopo una delle a&ituali discussioni su argomenti pi0 o meno impegnati
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nellFampio arco EintellettualeF che va dalla meta%isica alla %otogra%ia, 'ualcuno ci propose un curioso gioco che poteva anche passare per un esperimento vagamente eccitante. 9i trattava di tenere le dita su un minuscolo piattino che, correndo %ra l'una e l'altra lettera dell'al%a&eto, disposte in circolo su di un %oglio, si diceva %ormasse parole e %rasi con un senso %inito, anche se di du&&io contenuto11.

Gsempio di tavoletta JuiEa

$l 'gioco', gi molto di%%uso negli am&ienti E&eneF, ci trovava predisposti a una gradevole serie di osservazioni ironiche e spiritose, non disgiunte da uno scetticismo di &ase. "ontro tutte le aspettative vedemmo il piattino muoversi realmente e compitare, sia pure %ra evidenti incertezze, le prime parole. "os7 noi, contro ogni intenzione, realizzammo senza saperlo il primo contatto logico con 'intelligenze' provenienti da un diverso piano della realt.
11 &l modo pi) ,semplice, per svolgere una seduta spiritica con la tavoletta JuiEa$ uno strumento di forma triangolare di legno, che viene posto su un cartellone anch,esso in legno. 7ale cartellone ha incise o stampate lettere e numeri. Huando il ,contatto, avvenuto, lo spirito, tramite l,JuiEa, indica le lettere allo scopo di creare frasi di senso compiuto. Huesta tavoletta conosciuta in tutto il mondo, ma un suo sostituto efficacissimo un piattino e un semplice foglio di carta, in cui vengono scritte tutte le lettere dell,alfabeto ed i numeriK si possono aggiungere parole del tipo ,(&, ,NJ, ,NJN (J, ,NJN PJ((J 2&(PJN'G2G,. livello generale e da una sperimentazione diffusa, si ritiene che$ la formazione del gruppo non dovrebbe essere composto di meno di B persone, bisogna prestare attenzione ai rapporti che intercorrono fra i singoli individui e ci deve essere stima, fiducia, nessuna rivalit e molta armonia.
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Al termine dell'esperimento, l'allegria iniziale aveva lasciato il campo a un perplesso stupore e ad una curiosit che ci aveva indotto a superare di gran lunga la met della notte. Auesto che segue : il testo esatto ed integrale %ormatosi sotto i nostri occhi e che noi ora sottoponiamo al giudizio del lettore: /ui poeta e 'ante cantai, poetar m? dolce e amai ognor Carcella ',amor pi) grande che l,istesso &ddio pochi conobbe. Jr m,hanno ucciso e non posso amare pace io vi chiedo buia la notte ov,io sono avvolto ora dirmi dovrai se potr ritornare alla vita dei vivi (anime" andiamo, rispondiL ndai contro natura deiM 'evi aiutar chi soffre, devi aiutar chi soffre. $l testo, a prescindere dal valore del suo contenuto, presenta indu&&i caratteri di organicit e coerenza, tali da escludere una sua %ormulazione determinata da pura casualit. $mmediatamente sorse il du&&io che 'ualcuno pi0 maligno e E&uontemponeF degli altri, guidasse il piattino con sottile a&ilit sulle lettere da lui prescelte e ci menasse in &locco, come si suoi dire, per il naso. 4eri%icammo su&ito l'ipotesi, alternandoci alla EguidaF, in modo da escludere a turno ogni componente: il risultato non mut, e le %rasi continuarono ad apparire sotto i nostri occhi, sempre pi0 increduli. Auesto ci indusse ad una analisi pi0 accurata: %urono avanzate diverse ipotesi che riportiamo per dovere di in%ormazione.

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Una nostra graziosa colla&oratrice, s%oderando il suo temi&ile spirito critico, insinu che 'ualcuno di noi in%luisse telepaticamente sugli altri, in%luenzandoli al punto da indurli ad un comportamento involontariamente passivo. a ci, possi&ile %inch) si trattava di dati presumi&ilmente appartenenti alla s%era culturale dei singoli, diveniva assurdo 'uando, come si vedr, si tent di applicarlo a %atti e nozioni completamente estranei alla nostra personalit. !'incertezza e lFimpro&a&ilit dell'ipotesi, tuttavia, non tard a lasciare il posto all'altra pi0 semplice, e cio: che e%%ettivamente la natura del %enomeno prescindesse dai singoli presenti o dal loro su&conscio, ma dovesse implicare l'intervento di 'ualcosa di estraneo. (asceva cos7 la prima sensazione, ancora con%usa, di un contatto con entit intelligenti ed incorporee. $n seguito cercammo l'occasione %avorevole per controllare le risultanze del primo esperimento. 8orse : interessante per il lettore, l'esatto resoconto delle pi0 signi%icative risposte che avemmo alle nostre domande. Anzi, a un certo punto, ci venne istintivo rivolgerci al semovente piattino come ad una individualit autonoma, chiedendo, ad ogni cam&iamento del EtonoF delle risposte, il nome del nostro invisi&ile interlocutore. 1al resoconto : %acile constatare come le caratteristiche delle individualit che si presentarono successivamente, mostrassero caratteri speci%ici e personali. Per esempio chi si nomin EKitlerF, mantenne l'esasperato %anatismo del personaggio storico, ri%erendo anche sconcertanti notizie su persone note della nostra citt. LMJnora il tuo padrone$ il duce,...;....nostre rimostranze<: idioti, piegate le ginocchia davanti al pi) grande degli uomini, io sono la forza, io sono la potenza. Do soggiogato popoli. 5a pazzia virt). ;LH&iezioni di uno di noi<. =isposta: la gentaglia deve tacere, deficiente, indisponente, accidenti a te%. Gli %u chiesto il perch) del suo comportamento: Cdevo essere me stesso. 4oglio parlare della grande .ermania. .li sporchi comunisti e anarchici pagheranno con il sangue. $n seguito %ra noi e 'Kitler' si svolse il seguente collo'uio: %5a .ermania racchiude lo spirito del mondo, destinata a dominare i popoli%. (oi chiedemmo: conosci le cose da un punto di vista diversoJ Kitler rispose:

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%No, ma so che esistonoM. (oi: Perch) resti in 'uesta posizioneJ K.: % &o sono Ditler. Jggi non posso uscire da me stesso. (oi: 9ei in%eliceJ K.: %(i. (oi: "ome aiutartiJ K: %Pregate per me. 2itorner, una promessaN. Auesto, a tutt'oggi, non : ancora avvenuto per il mutare dei nostri orizzonti. ,uttavia, ci che maggiormente ci indusse alla ri%lessione, %u una composizione a %irma di 'Guido "avalcanti'1#, che riportiamo di seguito. /ui lo poeta .uido -avalcanti e nac+ui figlio al saggio -avalcante. .uelfa fu la mia parte, inconsueta a chi si dice di ideali amante. Jr io vi parler di +uelle cose che voi ch,amate molto gli incantesmi e di parlar con l,ombre riguardose, desiate di saper su voi medesmi. Jr io parler a te, dolce visione astro lucente nella notte oscura, tu che a molti togli ogni ragione sublime dono di mortal natura. &o penso che di tutta +uesta vita o breve o lunga, sempre molto amara, nulla di pi) gentil alfin vi sia
1# .uido -avalcanti, figlio di -avalcante dei -avalcanti, nac+ue a /irenze intorno all,anno !@01 in una nobile famiglia guelfa di parte bianca che nel !@81 fu travolta dalla sconfitta guelfa di Contaperti.
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GraZar

che dire il nome tuo, che dire -lara. &o dir d,altre cose che sappiamo che gi a te fu fatta profezia$ ricorda ci che disse Nostradamo ch, artefice grande di magia. Huando tu giungerai a +uella svolta e sceglierai fra l,una vita e l,altra ferma, ti prego, non agir da stolta ma guarda bene in te$ diverrai scaltra. 2icorda che +uel giorno tu dovrai abbattere le mura in cui t?avvolgi, esser te stessa come poco sai, e dare ad altri ci che ad altri togli. more spargi attorno a piene mani come il villan che semina lo grano, allora forse troverai domani felicit che oggi cerchi invano. .uardati dallo lupo fosco e nero che a te s,appresta in veste d,agnello, oro e ricchezza egli t,apporta invero ma fuggi come ac+ua di ruscello. 4olgiti a lo lion s,anco non rugge, s?anco ha smussato li ferini aguzzi. Nobile l,alma sua, giammai non fugge dinanzi a lo terror ch,atterra tutti.
GraZar

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Jr ti saluto, dolce mia -laretta fior di primavera, argentea luna. l cor ti giunga la mia ballatetta e si tramuti poscia in tua fortuna. 3F rilevante osservare come la poesia presentasse, oltre a una gradevole %orma poetica, un contenuto pro%etico che i %atti successivi dimostrarono, %uori da ogni du&&io, valido ed esatto per due componenti del gruppo: il loro matrimonio. 8u poche sere dopo che il nostro ormai a&ituale 'incontro con il piattino' present imprevisti caratteri di drammaticit, portandoci &ruscamente da una dimensione serena a prospettive in'uietanti e dolorose. Anche di 'uesto vi trascriviamo il testo, avvertendo tuttavia che alcune implicazioni ci %urono note in una %ase successiva. Noi siamo Jscar e 2ita. (iamo sepolti a sei metri di profondit dal piano della cantina di .... (ostra domanda: perch) 'uesta casaJ (e non veniamo ritrovati e sepolti in terra consacrata continueremo a soffrire. Noi viviamo continuamente la nostra morte. Colto dolore ora proviamo. desso per noi non c? alcuna evoluzione$ il tempo fermo fino dal giorno della nostra morte. 1omanda: seppellendovi si rista&ilire&&e l'e'uili&rio vostro %ra spirito e materiaJ (e gli uomini sapessero di noi e ci rendessero gli onori funebri, s*. bbiamo commesso una colpa, non colpa, desiderio reciproco. 'ateci sepoltura. 1omanda: come possiamo agire per darvi un sollievo immediato, %inch) non sar possi&ile seppellirviJ =isposta: Pregate 'io e non uccidete. Noi, uccisi giovani, offrendo ad ogni uomo amore togliamo anche a noi tante lacune. &o, Jscar, in una agonia pietosa, odio provai, tale ci parve, per cui piet non abbiamo avuto. Jra l,odio presto va scolorendo, noi non odiamo pi), rallegratevi. 4oi non meritate pene o dolori, no certo. .rande il vostro cuore. (eppelliteciL G? buio +ua, non avere paura. 4ogliate usare vanghe e troverete mucchi di pietre sul tubo rivolto verso est. #n uomo vangher robusto due vaste buche, scavate a fondo.

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GraZar

sei metri vi coprirete di sudore. ltezza !! metri orizzontali est, poi capelli di 2ita vedrete. "i vennero dati alcuni indirizzi di persone presso le 'uali avremmo potuto raccogliere in%ormazioni esatte sul conto di Hscar e =ita. orirono nel 1655 uccisi, ci detto da loro. ,ali indirizzi si rivelarono alcuni di persone esistenti, altri non identi%ica&ili. "i %u detto poi, che 'uesto episodio %u il primo dei tanti collaudi della nostra seriet. $ %atti ci lasciarono perplessi, ma ci indussero a considerare l'opportunit di operare secondo le indicazioni ricevute. "i non avvenne per l'inopinato incontro con chi si disse ,Nostradamus,. Una delle caratteristiche essenziali del personaggio, che si esprimeva sovente in una lingua che appariva essere tardo latina, %u la marcata individualit che dimostrava, unita alla volont di %ornirci dati o ricette a noi sconosciuti. Un parziale resoconto dell'incontro d l'esatta visione dell'allargamento, anche su piani etici, dei nostri rapporti con 'l'invisi&ile'. A 'uesto punto i du&&i sull'e%%ettiva esistenza di contatti con intelligenze non umane divennero marginali, pur restando 'uelli sul contenuto dei dati %ornitoci. $l 'personaggio' si present cos7: Ggo sum NostradamusN1/. =ivolgendosi ad uno di noi, dal 'uale era stato pregato di esprimersi in italiano, continu: 'evi conoscere ci che inconoscibile. ndrai nelle tenebre e ne uscirai illuminato. emori delle "enturie, ognuno di noi chiese una pro%ezia per s) : M&o vedo nel tuo futuro una vita serena. /ino al giorno del 'rago sarai felice.... &l giorno del 'ragoN, ci %u precisato, C il giorno in cui il mondo sar arso. /ra cin+ue lustri.N 5,uomo 6 continu l'entit 6 distrugger l,uomo e la terra sar deserta%. =ivolgendosi ad un altro componente del gruppo:...%illuminato genio del male ;: da rilevare che il male : 'ui inteso come conoscenza, cosi 'uali%icato perch) porta dolore<. 3 ancora: M/orte la mano che ti guida sulla via del dolore, ma ad essa si oppone un,altra forte anch,essa.
1/ Nato nel !01B, considerato da molti, assieme a (. Calachia, uno tra i pi) famosi ed importanti scrittori di profezie della storia. &l linguaggio usato da chi si disse Nostradamus apparve, a noi profani, come un latino ,maccheronico, o medievale.
GraZar

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Per %inire M %&o, il grande Nostradamus, vedo molto lontano nel tuo futuro e ti dico di continuare sulla via che hai scelto. 7i attendono dolori e sofferenze molte, ma infine avrai ci che vuoi%. 3 - IL DEMONIO I. #-2+NI+3 0000- P+I ANUPHIS $mprovvisa %u poi la comparsa di un personaggio che si autode%in7 'il demonio'. 1emoniaca %u la sua sottile azione nei nostri con%ronti. $l seguente resoconto ve ne dar una idea convincente. %Per parlare con i morti potete usare altri sistemi, io ve li dir, per dovrete pagarmi un piccolo prezzo$ cin+ue anni della vostra vita. Per una prova voglio cin+ue mesi. Provate a pensare alla mia proposta, molto interessante%. Uno di noi pretese una piccola prova gratuita, ma e&&e 'uesta risposta: %Non do niente per niente%. "ontinu: %4i insegner un rito orgiastico molto divertente e ci verr anch?io. (ar una bella festa, non vi pentirete%. Uno di noi disse$ non mi piacciono le %este. =isposta: %Ca +uesta una festa del tutto particolare. PensateL solo cin+ue mesi per un,esperienza indimenticabileL, per se aumentate i partecipanti diminuisco i giorni. Poi contratt: Cdiminuisco +uindici giorni per ogni donna e dieci per ogni uomo. "hiedemmo delucidazioni. 3gli prosegu7: G? un antico rito orgiastico con l,intervento delle potenze delle tenebre. Colti miei seguaci lo praticarono nei tempi antichi, anche Ggizi e 2omani. 5a formula originale andata perdutaK ora solo cin+ue persone ne sono a conoscenza. 4i offrirei droghe estasianti, li+uori esilaranti. 5e ricette (ad una nostra richiesta in merito" ve le dar +uando avrete accettato. H&iettammo che si trattava di cose poco chiare. =isposta: %&o faccio solo +ueste cose, che siano sporche lo dite voi. Poi il collo'uio si %ece serrato. (oi: 8ate sacri%ici umaniJ $l 1emone$ %5a mia non una festa cruenta. (oi chiedemmo: che aspetto haiJ
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GraZar

(ono il bicorne!=. "hiedemmo: 9ei &elloJ =ispose: %-osa conta la bellezzaN -onta il valore. 2itorner fra sette giorni e, se accetterete, la festa sar organizzata%. (oi: 1oveJ =ispose: %'irei una vecchia chiesa abbandonata. (oi: a %a %reddoO =ispose: %&l rituale nudo, ma le bevande accendono il fuoco nelle vene. (oi: "he cosa sai %areJ !ui: %5e cose che faccio non le dico. 5e mie possibilit sono illimitate. Per esempio io sono uno e molti. Non forse bello lasciarsi tentareN (oi: 3 se non ci si lascia tentareJ !ui: %-ommettereste un errore$ la vita fatta di tentazioni. -hi non si lasciai tentare rifiuta l,esperienza e resta un povero di spirito. Jgni cosa ha il suo prezzo. Ponemmo domande di altro tipo. Avemmo le seguenti risposte: 'io non superiore a me, diverso. &o do una cosa in cambio di un,altra, fai la tua scelta$ tu sei libera. (oi: 1io : &uono. !ui: G io sono cattivo forseN nche il tuo 'io contratta. (oi: $l nostro no, siamo per%ettamente li&eri. !ui: % llora in cosa credeteN% (oi: (el 1io dell'Amore Universale. !ui: %&& 'io in cui credete esisteN &o credo che in +uesto mondo non esista non solo il 'io ma neppure +uello che chiamate more. (e sarete in grado di fare apparire il vostro 'io come far io, allora mi inchiner alla vostra dottrina. 4oglio dimostrarvi che, mentre io sono una entit reale, il vostro 'io solo nel vostro pensiero. &o sono un,entit reale. Gsistono forze del bene e forze del male. 5a forza del bene non ha un nome preciso$ la chiamano ora 'io. (oi: 9ei %orza del &ene o del maleJ
15 Huesta Gntit in altre comunicazioni si present come come -ernunno. 'a fonti archeologiche si sa che -ernunnos veniva adorato in .allia, in &talia settentrionale, nella .allia -isalpina e sulla costa meridionale della ;ritannia. Huella che probabilmente la pi) antica immagine di -ernunnos si trova tra le incisioni rupestri della val -amonica risalente al &4 secolo a. -.
GraZar

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!ui$ && concetto relativo. (oi: Un 1io serio non comunica per mezzo di un piattino. !ui: %PerchI un 'io non dovrebbe venireN Per dimostrarvi che non sono malvagio, vi offro di venire alla festa gratis. (oi: (on verremo ugualmente. !ui: %Poteva essere una dimostrazione di +uanto ho detto%. (oi: Perch) ci tieni a convincerci se il nostro 1io non esisteJ !ui: PerchI il mio scopo. (oi: 9e sei l'unico ci convertiremo prima o poi da soli. !ui: Ca io non ho detto di essere l,unico. (oi: Kai detto per, che il nostro 1io : melenso. "ome puoi %are valutazioni similiJ !ui: Non il vostro, ma +uello della -hiesaN. (oi: $l 1io dell'Amore Universale, : esattoJ !ui: &l concetto esatto, ma un concetto, non un 'io. &o dico che tale 'io non esiste. (oi: 1ovremmo credertiJ !ui: PerchI, dubitateN ccettate e vi dar la prova inconfutabile. (oi: Perch) non %ai cadere 'ualcosa dal tavolo, ad esempioJ !ui: %Per far si che io venga in forma materiale, necessario un rituale che si tramanda da secoli e che io vi insegner. (oi: 1opo la %estaJ !ui: %No, prima, se vorrete che io venga. (e deciderete per il s*, vi dar subito il rituale. (oi: Auesto ci leghere&&eJ !ui$ 5a decisione non revocabile. 9eguirono domande e risposte di vario tipo, ma certo non cos7 signi%icative come il collo'uio riportato. $l collo'uio col 1emone aveva veramente costituito una esperienza insolita. Per avere consiglio ed aiuto ci rivolgemmo istintivamente a 'uella 3ntit che si presentava come (ostradamus, della 'uale avevamo accertato lFantitetica

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GraZar

'uali%icazione spirituale. $$ collo'uio con tale 3ntit, per lo stretto collegamento con il precedente, verr 'ui riportato pressoch) integralmente. $nizi dicendo testualmente: C.uardatevi da lui, avvicinatevi solo se protetti dal >pentacolo? . (oi: $n che cosa consiste il pentacoloJ !ui$ Nella stella di 'avide o a cin+ue punte!0. (oi: AualF: la posizione del pentacoloJ !ui: 'ovete starci dentro. 5,invito pericoloso. &l pentacolo deve essere consacrato da voi. Preparate l,altare con gli oggetti dell,arte. (oi: "he cosa sono gli oggetti dell'arteJ !ui:......... (oi: 9ono su%%icienti cose comuniJ !ui$ (*, purchI siano consacratiN. 9eguirono istruzioni particolareggiate sulla costruzione del pentacolo e sul tipo di protezione da adottare. Poi domandammo: $l 1emone pu essere pericolosoJ !ui: (*, se non protetti, potete perdervi. (oi: 3ra pericoloso dargli cin'ue mesi della nostra vitaJ !ui: (*, poteva trasformarvi per sempre. (oi: 3 tras%ormarci in che cosaJ !ui: &n esseri animaleschi, in creature sue. (oi: !ui inizialmente disse che non dava niente per niente. Perch) decise di darci una prova gratuitaJ !ui$ (pera di avervi. (oi: a ci avrJ !ui: No. (oi: !ui disse di non essere malvagio, ci : esattoJ !ui: Per lui cos*.

1? &l pentacolo un simbolo esoterico comparso innumerevoli volte e con innumerevoli significati nella storia. O costituito da un pentagramma inscritto in un cerchio. 5a stella di 'avide o esagramma (a sei punte" detto anche sigillo di (alomone.
GraZar

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Gsempio di pentacolo

!'ampio resoconto sopra riportato : signi%icativo dei du&&i, della incertezze e delle emotivit che in 'uel tempo erano in noi. $stintivamente e con lo scetticismo tanto comune a 'uesta epoca, saremmo stati inclini a sottovalutare il pericolo, tentando una esperienza insolita nella convinzione di controllarlaD ci che ci trattenne %u una valutazione pi0 prudenziale dei %enomeni, ma soprattutto l'aiuto improvviso e imprevisto che ricevemmo da una 3ntit veramente superiore per logica, coerenza e seriet di ogni sua parola. Auesta 3ntit, dal giorno della sua comparsa ci accompagn nello svolgimento di ogni nostra attivit, al punto che ci venne spontaneo sentirla nostra Guida e con tale nome noi ci ri%eriremo ad ella nel corso del seguente scritto. 1a 'uesto incontro cominci un capitolo nuovo della nostra esistenza. A prescindere dai %enomeni che 'uesto incontro lasciava presagire, a noi in 'uell'epoca assolutamente oscuri, cominci in tutti, almeno cos7 ci parve, una evoluzione considerevole della personalit. Auesta 3ntit ci guid in una analisi critica e autocritica che imparammo ad esercitare con seriet e continuativamente. Prendemmo coscienza di lacune e dissonanze interiori, per lungo tempo oziosamente accettate o addirittura ignorate. "ominciammo a smussarle e lo tentiamo tuttora. 8u lavoro gravoso e paziente che tese a realizzare %ra noi un'armonia 'uanto pi0 completa possi&ile, indispensa&ile per l'esistenza e l'attivit del gruppo. $ nostri temperamenti erano diversi l'uno dall'altro, avevamo esperienze, convinzioni e gusti talvolta antitetici. Accettammo consapevolmente i %ini come ci venivano gradualmente prospettati, perch) essi corrispondevano sostanzialmente a una esigenza

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pro%onda sentita da tutti. Auesta esigenza %u, all'inizio, il nostro denominatore comune. 4i trascriviamo il testo del primo incontro con la Guida che sar utile pi0 di ogni altro discorso a motivare il nostro successivo atteggiamento. &o sono nuphis. -hiamatemi nuphis. &o sono nuphis. &o sono stato un uomo. Ci occupai di magia. &l mio nome di uomo era #mberto. "hiedemmo: Auale Um&ertoJ =isposta: 4i bastiN. 1omandammo: A 'uale 3ntit appartieniJ =ispose: % l ;ene. 4oi studiate i fenomeni dell,occulto, io posso aiutarvi. 1.: "osa vuoi in cam&ioJ =.: Niente. voi interessa conoscere il futuro. 4i interessa inoltre una prova. &o vi dar l,uno e l,altra. Aui noi, memori dell'esperienza precedente, ironizzammo. a l'3ntit prosegu7: Non il momento di scherzare. &o vi indicher il luogo in cui sepolta un,antica formula di evocazione di una importantissima &ntelligenza. 1omandammo: Perch) %ai 'uesto per noiJ =.$ &o fui cultore di magia e desidero tramandare una tradizione perduta. 1.: Perch) proprio a noiJ =.: 4oi mi apparite degni. 5a formula risale ad epoche remote, ed stata trascritta nel !<@9 e and poi dispersa. 8ummo presi da du&&i, chiedemmo spiegazioni: a chi appartieniJ =.$ 'io. 1.: A 'uale 1ioJ =.$ 'io forza del ;ene. Poi prosegu7 rapidamente: Ci occorre una carta topografica della citt. 3ssendone privi domandammo se era possi&ile avere ugualmente le in%ormazioni promesse. (*, rispose. (eguite la strada che costeggia il colle di (an 5uca lungo il lato ovest, addentratevi nel bosco a monte della strada. -ercate fra le rovine della vecchia villa che appartenne alla famiglia 7alon. -ercate l,apertura che porta ai sotterranei, poichI alla superficie non appare nulla. #na volta entrati, cercate la stanza cisterna. Nel fondo vedrete un simbolo scolpito su di una
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pietra. l di sotto vi la formula. #na volta presa, dovrete interpretarla. Huando vi sarete riusciti la congiuntura astrale sar favorevole all,evocazione. (olo due di voi possono entrare senza pericolo nella cisterna. #no del dodicesimo segno zodiacale (l,ariete il primo". 5,altro del decimo in sestile con il primo!8. 1omandammo cosa intendesse con sestile. =.$ %-he formi un angolo di 81P. 3 continu: Parte della formula mancaK ve la dar +uando avrete decifrato +uella che troverete. 5a formula vi servir, con essa conoscerete il futuro. 1.: 3F &ene conosce e il %uturoJ =.: M(* e no. Huello che potrete conoscere vi sar utile. 1.: $l %uturo : determinatoJ =.: (*, ma vi sono per ognuno molti futuri probabiliN. 1.: Aual': il punto terminale del processo di evoluzioni dello spiritoJ =.: -oncetto inesprimibile a parole. 1.: $n un certo senso, potre&&e identi%icarsi come sintesi della particolarit nellFunit in%inita di 1ioJ =.: Parte integrante del tutto. 1.: $l tutto : l'in%init di 1ioJ =.$ (*. 1.: !a morte : realmente la %ine dellFesistenzaJ =.: No, solo trasformazioneN. Auesta trascrizione non esaurisce tutte le domande e le risposte avute in 'uel collo'uio. Alcune, poich) eravamo presi dai pro&lemi che venivano esaminati, non le trascrivemmo. Pensiamo comun'ue che 'ueste %orniscano un'idea su%%icientemente approssimativa del piano in cui si colloc da allora la nostra ricerca.
1* nuphis ci indic un testo di astrologia$ % strologia, trattato completo teorico pratico% di (ementovsFQ Rurilo, definita la pi) completa ed esaustiva opera mai scritta su +uesto argomento, in cui l,autore fa rientrare l,astrologia nell,ambito delle scienze psicologiche. (ementovsFQ Rurilo nasce nei pressi di Poltava in #craina, il @9 gosto!<1!, da un, antica famiglia nobiliare. Nel !<@1 costretto a fuggire in .ermania in seguito ad una condanna a morte inflittagli durante la guerra civile russa. 5e sue forti critiche contro il nazionalsocialismo, lo porteranno nel !<BB all,esilio in /rancia, &talia, (pagna e (vizzera, dove scriver due libri che verranno messi all,indice dai nazisti. rrestato dalla .estapo nel ,== , alla fine della guerra viene chiamato dall,#niversit -attolica di Cilano. Nel !<80 si trasferisce dall,&talia ad Deidelberg in .ermania dove muore il primo 'icembre!<:<.
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!'intonazione del collo'uio ci parve oltremodo convincente e, a di%%erenza che per il passato, decidemmo di seguire le istruzioni ricevute per veri%icarne la %ondatezza. !a cronaca del ritrovamento merita di essere raccontata e sar oggetto del prossimo capitolo. 4 - LA VILLA .A (-/I'ICA #-..A 'PROVA'4 .A (I..A - .A P-/GA2-NA

5a villa 7alon in una immagine dei nostri giorni

"onsultammo una carta topogra%ica della citt, veri%icammo l'esistenza della localit e delle rovine indicateci, a noi %ino ad allora, sconosciute. =iuscimmo persino ;mediante il semplice espediente di una %reccia disegnata sul &ordo del piattino< a identi%icare il sentiero pi0 agevole per raggiungere la meta. $l successo del sistema adottato %u tale che da allora, sui luoghi di ritrovamento,

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usammo sempre 'uesto strumento di comunicazione per la soluzione di pro&lemi immediati. !'escursione si presentava piacevole per la &ellezza del posto che, per 'uanto vicino alla citt, aveva conservato intatto il %ascino del vecchio parco a&&andonato ed incolto. !a nostra meta, come a&&iamo gi detto, erano le rovine di una villa patrizia distrutta durante l'ultima guerra, che si innalzavano al centro del parco. "i avvicinammo allegramente e senza %arci eccessive illusioni sul risultato dell'impresa. $l luogo era suggestivo. Al&eri e muschi crescevano sui ruderi, eppure lasciavano trasparire la &ellezza dell'antica dimora. Ar&usti ed al&eri di diverse specie, alcuni esotici, altri a noi sconosciuti, ci intralciavano il cammino. $ due di noi identi%icati dalla 3ntit 'uali 'chiave astrale' per il superamento della protezione posta a di%esa della pergamena, penetrarono con 'ualche apprensione nell'oscurit dei sotterranei attraverso il pertugio descritto. Un terzo attese, %orse con maggior preoccupazione, all'esterno. $ sotterranei erano costituiti da un ampio la&irinto diroccato, da camere e cunicoli pieni di om&re ed ostacoli. 8u impossi&ile individuare immediatamente la cisterna. =isalirono all'aperto e ricevettero dalla Guida nuovi ragguagli pi0 particolareggiati. Al secondo tentativo %u individuata la cisterna, ma non la pietra con il sim&olo. (uove istruzioni e nuove ricerche determinarono %inalmente il risultato sperato. Al centro della cisterna, in un pozzo riempito di sassi, sotto una pietra semi sommersa dall'ac'ua che portava il sim&olo indicato, un triangolo1., trovarono intatta la pergamena mancante solo di un lem&o. 3F da rilevare che lo scritto, &ench) privo di ogni apparente protezione, si mostr immune da ogni deterioramento: n) ac'ua, n) umidit sem&ravano averlo alterato. (el momento in cui la pietra col sim&olo venne rimossa, il %oglio emerse alla super%icie senza danni. !a pergamena : tuttora nelle nostre mani, nelle stesse condizioni in cui : stata ritrovata.1+

1. (econdo alcuni studiosi, la figura geometrica del triangolo strettamente legata al numero tre. &l simbolismo universale del triangolo, si ritrova in tutte le tradizioni ed la manifestazione del ritorno all?unit primordiale. &l triangolo si ricollega alle varie simbologie del ternario. Gsprime prevalentemente sia l?idea della divinit, riscontrabile nella simbologia della trinit, sia l,idea dell,ascesi dell,uomo verso la trascendenza divina, l,#niversale. 1+ ttualmente la pergamena non pi) in nostro possesso$ non siamo in grado di ricordare dove e +uando sia scomparsa. 'ella pergamena possediamo solo una fotocopia e alcune trascrizioni.
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5a pergamena (fotocopia dell,originale"

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5 - INC+N,/+ C+N .A 2AGIA P-/P.-SSI,5 - #UBBI3 .A ,/A#UZI+N- #-..A P-/GA2-NA Alla grande gioia per il successo conseguito, si unirono sorpresa e timore. 8ino ad allora non avevamo completamente ac'uisito che il contatto con la Guida potesse costituire una realt le cui implicazioni oggettive erano, in 'uel momento, di%%icilmente con%igura&ili. "'era comun'ue in noi l'impressione di esserci a%%acciati su una realt completamente diversa da 'uella che avevamo considerato l'unica esistente. $mpressione che venne consolidata nel tempo e con l'esperienza. Prima conseguenza dell'evento %u il desiderio di conoscere e di veri%icare anche i procedimenti rituali che le parole della Guida avevano prospettato. !a pergamena era vergata con al%a&eto 'iniziatico', tratto da antiche lingue morte, %ra cui ci sem&r di poter identi%icare caratteri runici, celtici e ara&i. Una prima di%%icolt rappresentata dalla traduzione del testo collaud la nostra capacit di svolgere un lavoro in comune16. 8in d'allora, le di%%erenze %ra le nostre personalit costituirono un pro&lema la cui soluzione era presupposto per un e%%icace svolgimento del compito. "on una %acilit che ci sorprese riuscimmo a trascrivere il testo in lingua latina e 'uindi in italiano#-. Avemmo cos7 lo schema di un rituale che ci consentiva un contatto con una $ntelligenza di ordine trascendente#1.
16 &l testo della pergamena noi lo traducemmo cos*. Gvocatio 4assagi$ 'orcas et 5eo absolunt sacra, 'orcas in duodecimo signo nata sit, 5eo sit in seStile cum illam. Huattuor turres custodes facta sint eS ritu in +uattuor regionibus. Canus lei in humeribus dorcadis sint. mbo aspicient ad orientem et omnibus paratis ducta imago praescripta$ fatua imago ego te nomino 4assagus, tu es 4assagus. Doc in +uattuor regionibus. Jmnes dicunt$ per (atnder et sentacer nos te evocamus magne sancte 4ssage 4ssage 4ssage. Doc dicite in +uattuor regionibus, incipite ad orientem. #- 'opo aver tradotto la pergamena con il rito di 4assago, procedemmo alla stesura completa del rituale in italiano e all,ac+uisizione e predisposizione di tutto il materiale occorrente, sempre su precise indicazioni della nostra .uida. &n tempi successivi, fra i libri che nuphis ci aveva indicato per la nostra formazione, trovammo pubblicato lo stesso rituale completo. Nel testo si trova riprodotto ,l,alfabeto delle streghe, utilizzato nella stesura della pergamena. (i tratta di$ &l 'ominio della Cagia Nera di Paul Duson, !<:! -asa Gd. strolabio6#baldini Gditore, 2oma. lle nostre perplessit la .uida disse che il titolo del testo non doveva trarre in inganno, e specific che si trattava di conoscenze antichissime volutamente nascoste e banalizzate dall,autore. #1 Huesto (pirito citato nella -lavicola (alomonis (testo di magia del ,811" considerato di una ;uona Natura, il suo ufficio +uello di rivelare le cose del Passato e del /uturo e di scoprire tutte le cose Nascoste o Perdute.
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,uttavia ci %u precisato che, per motivi incomprensi&ili a persone con il nostro grado di preparazione iniziatica, l'esperimento doveva essere rimandato %inch) non si %ossero veri%icate circostanze o&&iettivamente %avorevoliD inoltre %ummo avvisati che il rituale presupponeva capacit di concentrazione attiva, che allora in noi erano allo stato em&rionale e che avre&&ero dovuto essere coltivate per avere una 'ualche speranza di riuscita. "i implic, sotto il controllo della Guida, l'inizio di esercizi adeguati. $l nostro desiderio di conseguire anche in campo rituale i risultati ottenuti con il ritrovamento, ci indusse a tentare immediatamente l'evocazione illustrata nella pergamena. "i rendemmo %aticosamente conto delle di%%icolt. Avevamo provveduto all'ac'uisto di tutto il materiale occorrente, eravamo in possesso di istruzioni precise, sia sulla composizione degli ingredienti che sul cerimoniale necessario. 3rano state compiute prove preliminari. 3ppure, al momento del rito, l'incertezza e la con%usione presero a tal punto il sopravvento, che %ummo decisamente sconsigliati dal proseguire. !'analisi condotta dalla Guida sul nostro comportamento %u la seguente: %/allimento previsto. #n po? di delusione nei vostri confronti. Non perdete tempo in discussioni inutili. 7utti avete sbagliato$ mancanza di maturit in +uesto campo, paura di sbagliare, stanchezza, disorganizzazione, non parliamone pi)%. !'attivit che avevamo iniziato a svolgere comportava la conoscenza di rituali mistici, che sapevamo in'uadrarsi in 'uellFattivit, per noi pro%ani al'uanto sospetta, che viene chiamata 'magia, e che ci pareva in contrasto con le conclusioni a cui : pervenuta la nostra cultura occidentale. 1esiderammo dalla Guida una precisazione del concetto di magia, che credevamo in antitesi a 'uello di scienza. !a de%inizione della Guida %u sintetica: Cagia conoscenza a tutti i livelliK mentre la scienza considera la realt nel suo aspetto tridimensionale ed : valida in 'uesto am&ito, la magia investe tutti i piani dell'esistenza e sta 'uindi alla scienza positiva come il tutto alla parte. Gli avvenimenti, i concetti e le considerazioni %inora esposte ci condussero a un pro%ondo esame delle nostre convinzioni generali. $l pro&lema dell'esistenza della realt esterna, del %inito e dell'in%inito, ac'uistavano ogni giorno di pi0 dimensioni insospettate e si ponevano in una prospettiva per noi sconvolgente. !'esistenza di un'3ntit suprema, su cui eravamo stati tanto a lungo increduli, o di %orze avverse e demoniache delle 'uali avevamo %acilmente riso, ci appariva reale e drammaticamente vicina. 1ovemmo compiere un atto di analisi e convenire che, se 'uesto con%litto %ra male e &ene : reale, critica : la
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situazione della nostra epoca, addormentata nell'illusione di una conoscenza in e%%etti del tutto insu%%iciente. "i %u chiaro che solo la realizzazione di una vera tolleranza e %iducia reciproca, avre&&ero consentito il proseguimento dello studio intrapreso e cominciammo a comprendere come il nostro piccolo gruppo potesse costituire, a detta della nostra Guida, un esempio delle di%%icolt che avvelenano 'uotidianamente i rapporti tra i singoli e la collettivit e la necessit di superarli. 6 - PRECISAZIONE DEI FINI ,-N,A,I(+ #I -(+CAZI+N- - IN,-/'-/-NZ$ nostri incontri erano da 'ualche tempo diventati meno sereni: le di%%idenze, le incomprensioni e l'irre'uietezza conseguente al nuovo stato di cose, unitamente all'in%luenza su noi esercitata da '%orze esterne' in misura crescente, indussero uno stato di tensione capace di disgregare la nostra amicizia. Per evitare tutto ci, la Guida ci sugger7 un apposito rituale. $n e%%etti le %ormule comunicateci erano una invocazione e un impegno di amore %raterno espressi in termini di elevata suggestione e spiritualit. $l %ilo conduttore di 'uesto rito propiziatorio verteva sulle parole ,perfe ! "#!re e perfe " f$%&'$"' che i partecipanti si promettevano reciprocamente nel nome di una $ntelligenza, sim&olo essa stessa di per%etta armonia. 8u in 'uesta circostanza che precisammo il concetto di armonia nel gruppo 'uale ci era proposto dalla Guida, come realizzazione della %iducia e dell'amore reciproco. !e inter%erenze aumentavano: ritenemmo che, evidentemente, la direzione del nostro studio %osse precisa e ine'uivoca&ile. 3ssa consisteva nel rigetto delle entit da noi de%inite 'involutive'. algrado ci le ingerenze di 'ueste ultime nelle comunicazioni con la nostra Guida erano progressivamente pi0 pressanti: consistevano in a&ili appelli sia alla nostra emotivit che alla nostra intelligenza. Una sera intervenne improvvisamente il '1emone' ponendoci una domanda: %Huale il fine dell,evoluzioneN% Uno di noi rispose: =itengo sia 1io. !ui$ %&o ti chiedo$ cosa significa ci che hai dettoL%
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Uno di noi: 1io : l'3ssere non creato da cui tutti gli altri esseri derivano la loro esistenza sia che li&eramente scelgano il &ene o il male. !ui: %Ca +uesta una posizione statica%. Gli domandammo i motivi che lo spingevano a com&atterci. =ispose: %&o non combatto, io difendo me stesso, difendo ci in cui credo%. (oi: Allora tu ci attacchiO !ui: %G? la mia difesa, io non vi ho cercato%. (oi: !a prima volta che venisti, non hai %orse cercato di legarci a teJ !ui: llora vi ho lasciati liberi di decidere. Uno di noi tent di di%endere le nostre idee ma il 1emone interruppe: %Ca piantala MG gli altri simili a me vi hanno assalitiN 5a vostra strada porta alla nostra fineK perchI non dovremmo difenderciN% (oi: (oi siamo decisi a seguire la nostra strada. $l 1emone: %Per dovrete essere pronti a sopportarne le conseguenze%. Uno di noi mormor: Ko pauraO $l 1emone: G allora non prendertela con me, io sono venuto da amico. Jra vi dir perchI me ne sono andato dal paradiso. Gra una giornata radiosa e i cherubini cantavano. &l vecchio 'em aveva gi il mal di gola. llora, rotto (sic", and dal Padre e disse$ non si potrebbe fare un breve intervalloN Ca il Padre rispose$ >-anta figliolo, e abbi fede?. llora io dissi$ ?&o sono rotto di cantare, vado all,inferno?. 4i piace +uesta storiaN Aualcuno gli propin letture edi%icantiD il 1emone non le grad7 e interruppe: (e almeno si cantassero delle canzoni$ per preferisco fare l,amore molte volte, al giornoM.. 1omandammo, scherzando: ,re o 'uattroJ 3 il 1emone, indispettito: Do detto molte, non tre o +uattro. 3 poi, come %ra s): /ate schifo, non mi volete pi) bene per colpa dei cori. Jggi non c, pi) religione. -iao, tesori. !'immagine di s), che 'uesto 1emone ci suggeriva era &en diversa da 'uella che si deline 'uando mostr la sua disponi&ilit ad ogni perversione.

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( - PIETRE E PER)AMENE SP-#IZI+NI A..A (I..A3 CI6 CH- ,+.S- 2+.,- INC-/,-ZZ9tavamo attraversando un periodo di %orzata inattivit, e il &isogno di azioni concrete era molto sentito. $ntuendo 'uesto desiderio, la Guida ci propose un ulteriore ritrovamento, colmandoci di gioia. !e istruzioni si ri%erivano ad un luogo gi noto, ossia la villa di cui si : in precedenza parlato. Gli oggetti da ritrovare erano una catenina d'oro con una crocetta e una pergamena ci%rata contenente una pro%ezia inedita di (ostradamus. Gli oggetti non erano coperti da protezione, il che consentiva a tutti di partecipare alla ricerca. Partimmo, a dire il vero un poF tardi, tuttavia sereni e pieni d'entusiasmo. 9ul luogo, come al solito, inter%erenze massicce ci deviarono su di un sentiero s&agliato, proponendo la ricerca di un ipotetico tesoro. Auesto comport una ulteriore perdita di tempo, e si dovette ricorrere al pendolo ;unico metodo che pareva non risentire di alcuna inter%erenza< per avere la direzione esatta. =aggiungemmo in 'uesto modo le rovine di una piccola costruzione nei pressi dei ruderi, 'uasi totalmente ricoperta di vegetazione. (on appena venne individuato il punto esatto, le inter%erenze cessarono 'uasi per incanto e con nostro disappunto, la Guida ci in%orm che avremmo dovuto scavare %ino alla pro%ondit di un metro. !a contrariet %u notevole non solo per lFassoluta mancanza di attrezzi, ma anche per l'ora gi avanzata. "i ponemmo nonostante tutto al lavoro %ra di%%icolt non indi%%erenti: grosse pietre incastrate e cementate dal tempo, ro&uste radici intrecciate vecchie di anni e, non ultimo, alcuni scorpioni, ostacolavano il procedere dello scavo. "i rendemmo conto &en presto che non saremmo riusciti prima del &uio a raggiungere la pro%ondit indicata. 1ecidemmo di rinunciare e ritornare con l'attrezzatura adeguata. $$ mattino seguente eravamo nuovamente sul posto e, alternandoci allo scavo, portammo &en presto in luce una scatoletta metallica sigillata con la cera. Piuttosto emozionati, volemmo controllare su&ito se il contenuto corrispondeva alla descrizione avuta. !Finterno della scatoletta era completamente rivestito di cera, conteneva inglo&ata la catenina d'oro con la crocetta anch'essa d'oro e un rettangolo di pergamena con strani segni, vergati in inchiostro nero.

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Pergamena contenente una centuria di Nostradamus

Auesti oggetti preziosi suscitarono la gioia delle nostre amiche, ma non poterono essere ascritti a nostro guadagno poich) la loro %unzione era, in realt, &en diversa. 9econdo le istruzioni impartiteci, essi avre&&ero dovuto essere tutti %usi, onde ricavarne strumenti con diverse %inalit. "i occupammo poi della pergamena. "on una applicazione di molte ore e dopo parecchi s%orzi, riuscimmo a deci%rare il testo del messaggio##. !'esatta comprensione dello stesso : %orse possi&ile a chi : a conoscenza, come sem&ra accadere in genere per tutte le "enturie di (ostradamus, di %atti tuttora coperti da segreto. !a chiave per la soluzione la individuammo mediante un metodo pro&a&ilistico che in %ondo si dimostr il meno razionale. 3sisteva una via assai pi0 diretta e lineare per l'identi%icazione del signi%icato dei segni. 3ra possi&ile scoprirla servendosi di un ragionamento semplice che tardammo a individuare. $n 'uesto lavoro non avemmo aiutiD la Guida con%erm semplicemente l'esattezza del testo osservando che, a prescindere dal metodo usato, era stato individuato nel tempo previsto.
## ssociando ad ogni segno una lettera dell,alfabeto ottenemmo$ Huand la .azelle se donner au 5ion et le 5ion a la .azelle, grande chose faite au nom de 'ieu, siS etoiles briller dans la constellation don de mort au prince de la nuit repandre autour lumiere verte. 7raducemmo$ Huando la .azzella si doner al 5eone e il 5eone alla .azzella, grande cosa (sar" fatta in nome di 'io$ sei stelle brillare (brilleranno" nella costellazione, dono di morte al principe della notte, spandere (spanderanno" attorno luce verde.
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A 'uesto ritrovamento ne seguirono, in un arco ristretto di tempo, diversi altri#/.

nello con topazio

4i trascriviamo le istruzioni relative ad alcuni di essi, per rendere l'idea della precisione dei dati che ci vennero di volta in volta %orniti, 'uando le inter%erenze lo consentivano. $nsistiamo nel rilevare come i vasti sotterranei della villa costituiscano un la&irinto di imprevedi&ili nicchie e an%ratti, e come, senza dati estremamente precisi, non sare&&e stato possi&ile reperirvi alcunch). !a Guida: %-i sarebbe da recuperare l,anello stellato@=. G? protetto. 5?anello si trova al fondo del pozzo, presso l,ingresso secondarioK c, una galleria orizzontaleK al termine della galleria c, il pozzo, privo di parapetto. (ul bordo del pozzo c, l,anello. Jccorre togliere +ualche pietra, il punto contraddistinto dal mio simbolo ;triangolo identico a 'uello della cisterna<.

#/ &n +uesto periodo di grandi ritrovamenti, nuphis volle donare alcuni oggetti, privi di valore rituale ma di grande valore affettivo, ai vari componenti del gruppo. /ra +uesti ancora in nostro possesso una pietra incastonata in un anello d,argento che lui stesso fece nel suo laboratorio e che, ci disse, don alla sua compagna 5aura. ttualmente +uesta pietra incastonata in un supporto meno fragile dell,originale che noi conserviamo. &n base a una valutazione di un esperto +uesta pietra risulta essere un topazio. #5 Huesto anello stellato, forse apparteneva al tipo di oggetti con potere rituale, ma rimasto ugualmente in nostro possesso. 2icordiamo che per facilitare la comunicazione nuphis consigliava di togliere tutti gli anelli, anche le fedi, oppure di usare anelli aperti come appunto +uello stellato rappresentato nell,immagine. Per il matrimonio di due di noi vennero utilizzate fedi d,argento aperte simili all,anello stellato, a significare che nel periodo considerato, la nostra adesione alle tesi esposte era alta.
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nello stellato

$noltre la Guida ci %orniva, a nostra richiesta, precisazioni sulle condizioni am&ientali dei cunicoli, la pro%ondit degli scavi da e%%ettuare, gli strumenti e il tipo di illuminazione da adottare. Altri ritrovamenti compiuti in luoghi diversi del sotterraneo, consistettero in piccole pergamene a&ilmente nascoste#?, assieme ad alcune pietre dure levigate.

&mago dicata...

4i trascriviamo altre istruzioni impartiteci, certo pi0 signi%icative di 'ualsiasi commento.


#? #na delle piccole pergamene ritrovate reca tracciato un simbolo ed scritta in un alfabeto cifrato$ &mago dicata in tempora mutamenta auSilium adfert viam monstrabit+ue lucem adferentem. /u da noi cos* tradotto$ 5,immagine tracciata nel tempo dei mutamenti porta aiuto e mostrer la via portando luce.
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!a Guida: %&& ritrovamento consiste in parte di un alfabeto alieno. ssieme all?alfabeto vi un,ametista grezza. (i trova nel sotterraneo, nella stanza a destra rispetto all,entrata. G, nel muro, all?altezza di un metro. Cuovete delle pietre in posizione centrale verso sinistra. Gsiste una protezione molto intensa. 5,ametista ha grande potere protettivo ed ha valore rituale. Jrario$ dalle dieci al tramonto. >5e chiavi? attendano alcuni minuti perchI la protezione compia l,analisi delle loro personalit%.

lfabeto Nefilim.

lfabeto Nefilim.

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Poi: %Pozzo. (postare +uattro pietre in gi) a livello della nicchia precedentemente scoperta. Huindi andate nella seconda stanza a destra dall,entrata con lo scivolo$ vi un muretto alto mezzo metro. l suo centro togliete +uattro pietre. (otto c, la pergamena con l,alfabeto e una pietra dura$ un corindone%. Ancora: %'all,entrata del cancelletto dove vi la scala, in una stanza vi un vano nel muro in fondo a destra. ll,altezza del terreno, in mezzo, smuovere due pietre. 4i un,altra pergamena e tre pietre dure$ granata, agata, +uarzo%.

2iferimento alla 7avola (meralda.

,utto ci %u compiuto, e gli oggetti sono in nostro possesso#*.

#* &n altri contesti, l,alfabeto alieno, venne definito dalla .uida l,alfabeto Nefilim. ttualmente sono in nostro possesso +uattro delle cin+ue pietre ritrovate e tutte le cin+ue pergamene con l,alfabeto Nefilim mai tradotte. 5,ametista con valore protettivo e rituale non pi) in nostro possesso. G, ancora in nostro possesso anche la pergamena che si riferisce alla tavola (meralda di Grmete 7rismegisto. Nella pergamena tracciato un simbolo e recita$ il segreto di +ueste righe si sveler a colui che sapr comprenderlo, affinchI ci che sta in alto sia come ci che sta in basso, nell,armonia universale del tutto. &n detta pergamena presente anche uno scritto in inchiostri simpatico$Huando il sole entrer nella settima casa ti recherai al tempio di .iove e ti purificherai con l,ac+ua benedetta il venerd* precedente. Huando il primo +uarto di luna sar alto nel cielo entrerai nel cerchio a pregare finchI la tenebra non sar luce.
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Pietre dure.

(onostante la nostra pretesa seriet, l'avventura dei ritrovamenti, sempre eccitante, ci era pi0 che su%%iciente per sentirci veri e propri 'iniziati'. !a Guida non era dello stesso parere e cominci lentamente ad avviarci sulla %aticosa strada dello sviluppo delle >facolt primarie?. 4i trascriviamo 'uanto in proposito ci %u comunicato per instradarci sulla concentrazione e sull'autorilassamento. .a concentrazione MCettetevi seduti, con il busto eretto, fissate lo sguardo su di un punto, o meglio, su una parete bianca. -ercate di visualizzare con la mente una figura semplice$ ad esempio un +uadrato, un cerchio, un triangolo, o magari un semplice punto luminoso. /ate in modo che l,immagine sia viva, fino a sembrare reale. Poi passate ad oggetti pi) complessi, ricordando che i pi) semplici sono i pi) piccoli e i pi) regolari di forma. 2icordate che l,esercizio molto faticoso e non opportuno insistere pi) di dieci minuti per volta, una volta al giorno. /ate seguire poi l,esercizio di autorilassamento. -sercizio di auto7rilassamento =espirazione: (edete assumendo una posizione comoda, concentratevi fino a sentire distintamente le pulsazioni del cuore, afferratene il ritmo, inspirate per la durata di sei pulsazioni, espirate per la durata di tre. Huesto per venti minutiK in seguito, con l,esercizio, le inspirazioni aumenteranno di durata fino a +uindici pulsazioni per l,inspirazione, e la met per l,espirazione.
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* - NOSTRADAMUS '/I(+.-ZZC+2P.ICP/+B.-2I -S,-,ICI3 N+S,/A#A2US 8

!a %iducia che veniva consolidandosi con la Guida ci indusse, 'uasi inconsapevolmente, a richiedere consigli per ogni pro&lema della nostra esistenza, anche in campi assolutamente pratici e personali. $noltre gli elementi %emminili del gruppo, avendo a disposizione %amosi personaggi della storia dell'Alchimia, vagheggiavano antiche ricette capaci di renderle pi0 simili all'ideale che avevano di s) stesse. (on si sare&&e osato, in ogni modo, chiedere 'ualcosa del genere alla Guida, alla 'uale si pre%eriva rivolgere domande di ordine diverso. "i si appell 'uindi alla pazienza e alla saggezza di chi si presentava come (ostradamus. Alcune delle ricette che seguiranno %urono richiesteD altre, di carattere pi0 particolare, ce le diede (ostradamus di sua iniziativa. Per mantenere giovane il corpo: % ccipe assentium et patchouli, misce in vaso cretae cum oleum tilii et albume ut habeas li+uorem viscosumK adEunge essentiam rosae et ambram fulvam, postea mitte spiritum tres partes. Poni in loco arido per dies triginta, postea filtra et spalma. Para cum luna crescit%. Per il mal di denti: % ccipe chiodi garophani, mitte in spiritum per dies +uattuor, filtra et evapora ut habeas li+uorem densumK mitte parte parvulam in dente. 7ene sigillatum +uod restat. 1ose per una persona: -hiodi gr. B1, (piritum gr. !11. Per la stanchezza %isica: M ccipe caff, sementiam garophani, cannellam, zenzerum cum rutam et mentillam. /ace decottum cum a+uamK fundis et bibeN. 1ose per ? persone:caff gr. !11, garophani gr 0, cannella gr 0, zenzero gr 0, ruta gr. !1, mentilla gr. 0. assimo tre tazzine al giorno, con il metodo solito ; oPa ecc.<. &n seSualis magia repones fides tua. Ggo te doceo omnia facta ut adveniant tibi homines multos.

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Ggo te doceo$ ausculta. .aude, accipe li+uor seminalis et face panis cum illo, manduca et fulgida eris. 7ricies. Altre ricette: #t sit virginem +ui vult ut habeat magnum gaudium. ccipe alluminem et misce cum laurum, essentiam geranei, misce cum oleum lini. #sa unguentum ante coniuctionem. (ic est. #t crescat godimentum in coniunctionem. ccipe cinnamomum et misce cum melem. #sa in genitalis ambo. cannellam et

"i %u anche dato il modo %#t perderet filium dami%$ a solo titolo di conoscenza e, supponiamo, per analizzare le nostre reazioni sull'argomento. $nterpellammo la Guida in proposito, che ci disse: %Personalmente escludo l,aborto e lo considero delitto$ nessuno pu decidere della vita di un uomo, nI stabilire in anticipo le condizioni future. (ono per d,accordo sul controllo delle nascite, soprattutto sotto il profilo dell,ereditariet. (e le motivazioni sono fondate senza dubbio preferibile l,adottare un bambino che generarne uno presumibilmente tarato%. Un nostro componente desider risolvere il pro&lema del materiale pi0 opportuno per la costruzione dei pendoli, sull'uso dei 'uali tutti avremmo dovuto esercitarci. =isult che sare&&ero occorsi cristalli di magnetite del tipo non magnetico. !a di%%icolt di reperire il materiale si dimostr grave. $ntervenne spontaneamente (ostradamus$ %Ggo te doceo de constructione penduli. ccipe parvam amphoram vitream$ imple argento vivo (mercurio", funde eStremitatem amphorae. Gcce pendulum%. + - RITI P/-PA/AZI+N- 'ISICA3 /I,UA.I 2AGICI - /I,I A((-/SI $$ tempo che noi dedicavamo alle attivit marginali sopra descritte, per 'uanto considerevole, non ci distoglieva completamente dai tentativi, pi0 o meno %aticosi, di seguire i consigli della Guida. 3ssendoci richiesta una certa preparazione %isica, %ummo invitati a compiere gite in montagna e, soprattutto, ad a%%rontare 'ualche %acile passaggio in roccia, %ino al terzo grado.
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1ovemmo vincere una istintiva ritrosia a 'uesto genere di esercizi: uno di noi, che aveva esperienze e a&ilit di rocciatore, cerc di insegnarci ad a%%rontare, soprattutto dal punto di vista psicologico, le di%%icolt di scoscesi dirupi. !a ragazza che, assieme a lui, costituiva una 'chiave', dovette sottoporsi ad alcune prove notevoli per chi, come lei, %osse assolutamente digiuno di 'uesto sport. ,uttavia, con vero coraggio, si a%%id all'amico, ed insieme, in una grigia giornata di ne&&ia, a%%rontarono e superarono una parete verticale di oltre 1-metri, %acilitata solo dagli appigli arti%iciali predisposti per agevolarne lFascesa. Auesta attivit %u per sospesa proprio 'uando sem&rava che dovesse investire in misura eguale tutti i componenti del gruppo. "e ne rallegrammo come di un peso sottrattoci: non comprendevamo allora che ci dipendeva da un accrescimento delle E%orze contrarieF, tese alla disgregazione del nostro piccolo circolo. 3ra diventata nostra consuetudine ritrovarci il sa&ato e la domenica sera, nella dimora di uno di noi. $nsieme cominciammo a compiere rituali#. diversi, per conseguire un miglioramento delle nostre potenzialit. !e prime esperienze %urono un capolavoro di mancanza di coesione e maturit, ma poco per volta riuscimmo a portare a termine un rito evocativo di grande importanza. !'3ntit evocata ci regal ;perch) di regalo dovette trattarsi< un suo intervento, dandoci la previsione della continuit del nostro lavoro nel tempo. $l successo ci diede entusiasmo ma, ci %u detto, provoc una crescente reazione dei 'gruppi ostili', dai 'uali ognuno di noi era stato individuato. !a Guida ci %ece allora presente che le entit a noi avverse e coloro che le servivano, non si sare&&ero %ermate alle intimidazioni. !e prime avvisaglie le avemmo con una serie di incidenti di per s) naturali, ma concentrati in un ristretto periodo di tempo. $ danni erano soprattutto di carattere economico e psicologico: i pi0 colpiti erano, ovviamente, anche i pi0 stanchi e scoraggiati. Avevamo %aticato %in dall'inizio a indirizzare giustamente l'eccesso della nostra emotivit e gli incidenti annullavano lo s%orzo compiuto. Per proteggerci dal pericolo la Guida si a%%rett a darci un 'mezzo di protezione'. /ate attenzioneN, disse, un gruppo opera contro di voi. 4i consiglio di costruire un Gnte protettivo. 5,Gnte un oggetto che, una volta fabbricato, funziona come un robot, rispondendo a un programma preordinato. 7agliate un ramo di sorbo selvaticoK dategli una forma umana, poi, mediante un rito,
#. & rituali magici ci venivano proposti attraverso la comunicazione direttamente dalla .uida. &n seguito verificammo che si ispiravano alla ricca produzione letteraria del 3&3 secolo che con Glifas 5evi ebbe forse la sua massima espressione. 5a .uida denomin il nostro gruppo 4erde 5uce e assegn a ciascuno nomi esoterici +uali$ bdhal, 'orcas, Jsiris, (abaoth ed Dalcas.
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conferitegli un potere difensivo. &l >guardiano? agir come un totem, e vi protegger dall,azione provocata dall,uomo. Pochi giorni dopo lF3nte era pronto e, riteniamo, non tard ad esserci utile. Auale %osse il tipo di aggressione a cui eravamo sottoposti emerge dal resoconto di un rito compiuto contro di noi, datoci dalla Guida, durante il suo svolgimento: 4i avverto che in corso un rito molto potente contro di voi, con la partecipazione di +uaranta persone che colpiscono il gruppo attraverso una componente del gruppo. 2estate uniti.@9 1omandammo a 'uale pericolo %osse esposta la nostra compagna: #n pericolo potenziale di tipo fisico. Non vi allarmate. 5a maggiore protezione deriva da voi, restate uniti e calmi. 5,Gnte difensivo provveder. 2ipeto, state uniti e lavorate tran+uilli. #sano ora la magia sessuale$ un,orgia. 5,energia psichica che si sprigiona elevatissima. &l .ran Caestro la convoglia nella direzione voluta. Poco dopo la Guida ci disse: &n +uesto momento si sprigiona la massima energia, ma la protezione dell,ente sufficiente. &l .ran Caestro sta evocando sette entit contemporaneamente. Danno una statuetta di argilla con il legame oggettuale. 5a >candela di stregamento? viene unta lungamente, e tentano >l,envoutement?. Huesta volta la fase finale compiuta con l,intervento di entit ostili in materia e forma. Danno fatto uso di droghe per sprigionare il massimo di energia psichica. Pi0 tardi ancora: CHra il .ran Caestro pone la statuetta nel triangolo di rivelazione e conficca il coltello nel cuore$ la sua mano guidata. Jra viene accese la candela e, finchI non sar consumata completamente, tutti restano presenti con la massima concentrazione. & partecipanti sono tutti concentrati sul fine da raggiungere, e cio il possesso di uno di voi per la distruzione del vostro gruppo. 5a concentrazione durer almeno due ore. ,- - INTERFERENZE ANG-.I - #-2+NI9 Giorno dopo giorno, %ummo sottoposti ad uno stressante &om&ardamento di inter%erenze. Aualcuno tent di %arsi passare pi0 volte per la Guida, altri ci minacciavano di persecuzioni tremende, altri ancora ci deridevano. 9i
#+ -i fu detto dalla .uida che il gruppo avverso si riuniva in citt e precisamente presso la sede della -orale Guridice di cui all,epoca non conoscevamo l,esistenza. (uccessivamente, anni dopo +uesta comunicazione, venimmo casualmente a conoscenza dell,esistenza effettiva del suddetto coro, nel +uale, scoprimmo, cantava un nostro amico.
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raggiunse una condizione di vera drammaticit 'uando, in seguito ad una intromissione non tempestivamente individuata, il nostro circolo corse il primo vero rischio di disgregazione. 9i tent di %arci EragionareF, vennero o%%erti EdoniF e EpattiF, si %ece leva sulle nostre discrepanze. 3ccovi alcuni esempi: 4oi state commettendo un errore che pagherete. (tate attenti, non vi accorgete di essere ingannatiN (iete vittime di un imbroglio. 4oi siete persone ragionevoli, vi sembrano possibili le storie che vi hanno raccontatoN 4engo per mettervi in guardia dalla .uida. 7ornate alla vostra vita normale$ ora siete strumenti. 4i state immischiando in cose troppo grandi. 4i sono potenze in grado di fermarvi in ogni momento, con vostro grave danno. 4oi siete deboli, inesperti e troppo >umani?. #mani con tutti i difetti che +uesto termine comporta. 3 pochi giorni dopo: Pagherete tutto +uesto con la vita. 4edrete +uanto vaga la minacciaL Non sopporto il chiasso. &o posso darvi la ricchezza, la giovinezza, la gloria, il potere$ avrete tutto ci che vorrete. Huello che conta il presente. 1omandammo: !'evoluzione dell'anima, ce la puoi dareJ =isposta: CNo. Pongo una scelta$ il mio interesse pu essere il vostro. 3d ecco come si present chi riusc7 a %arsi credere la nostra Guida: 7entate, tentate, tentate. Parlate, parlate, parlate a ... ;uno di noi, il pi0 colpito dagli incidenti<. 7utto crolla. (iete in tempo. 7entate di salvare il gruppo. &l vostro fallimento il mio$ io ho sbagliato. (cusatemi. (e il gruppo finisce, la colpa anche mia. Non ho saputo prevedere gli eventi$ vi ho esposto a pericoli contando solo sul vostro reciproco amore, ma non abbastanza. 7entate ora voi di salvare il gruppo. 3F comprensi&ile lo smarrimento che ci prese: se non potevamo contare sulla Guida, unico punto %ermo da noi veramente riconosciuto, tutto poteva davvero considerarsi perduto. a la Guida riusc7, a suo dire con grave s%orzo, ad impadronirsi nuovamente del contatto, e ci sugger7 di chiedere ad ogni incontro un sim&olo, pure avvertendoci che ci non era rimedio n) sicuro n) duraturo. Presto comun'ue ci avre&&e dato il sistema per comunicare senza timori. !e inter%erenze continuarono: C#omini, vi concedo una settimana$ dopo tale termine disgregher il gruppo. 4oi non sapete +uanto sia facile. Non vi amate, come potete difenderviN Ci bastano poche parole e io vi distrugger. 8ra tutte le entit avverse che s'a%%acciavano a minacciarci, si distingueva nettamente la personalit del primo 1emone che avevamo conosciuto. Auello che richiedeva un orgia in suo onore. $ suoi interventi erano accattivantiD tendevano a distoglierci da ogni attivit, distraendoci con raccontini, &arzellette
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e storielle. $nter%eriva improvvisamente e si impossessava della nostra attenzione ancora troppo de&ole e a%%aticata per non lasciarci irretire. 4i diamo alcuni esempi, colti nel mezzo di comunicazioni di &en altro argomento: -on pazienza e con costanza si attraversa la ;rianza% $l 1emone attendeva una parola %avorevole per iniziare le sue stro%ette... -on valore e con fervore si attraversa anche il -adore. &l vichingo re del mare tornato da pescareN... ,uttavia, il 1emone seppe dimostrarsi anche diverso. 1i &en altro livello %u in%atti il collo'uio che segue: CPoichI mi siete simpatici, vi dir che siete veramente in pericoloN. (oi: !o siamo da tempo: perch) lo dici oraJ !ui: CJra pi) che mai, poichI non c, amore fra di voiN. (oi: "he cosa succere&&e a te in particolare, in caso di una nostra vittoriaJN !ui: C'ovrei abbandonare il vostro mondoN. (oi: "i sono stati dei miglioramenti in seno al gruppo, dovresti ammetterlo. !ui: C(econdo me, pi) il tempo passa, pi) la vostra situazione si fa insostenibileN. (oi: Gli altri minacciano, tu no. Perch)J !ui: C&l metodo che io uso la convinzioneN. (oi: ,u sai che siamo singolarmente de&oli, ma che la %orza delle 3ntit a noi %avorevoli : almeno uguale alla vostra. "on loro non potete prevalere. 9e la nostra piccola %orza si appogger al lungo &raccio di chi vuole il >ene, noi avremo ragione della vostra opposizione e raggiungeremo le nostre mete. !ui: CHualora avvenisse ci che dici, sarebbe come dici. &o so apprezzare la lealt e la fiducia dei mie avversari e, pur combattendovi con ogni mezzo, vi auguro di riuscireN. Auesto collo'uio ci lasci pensierosi. $l 1emone, in 'uesta ed in altre circostanze, poteva mostrare una personalit &en diversa da 'uella solita con cui riusciva tante volte a interrompere il nostro lavoro e ad assor&ire la nostra
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attenzione. Una personalit assai simile a 'uella indicata in alcuni testi della tradizione magica#6 da noi consultati e comun'ue lontana dall'immagine che la nostra cultura occidentale s': %atta degli spiriti involutivi. "hiedemmo alla Guida la con%erma su una sincerit troppo imprevista. !a Guida ci rispose a%%ermativamente. $l 1emone era stato, almeno in 'uel momento, veritiero e le sue parole ri%lettevano il suo pensiero. ,ale : la sua natura, certamente non priva di una orgogliosa coerenza e autonomia nei con%ronti delle stesse entit che gli sono a %ianco, talvolta da lui grati%icate di osservazioni ironiche o pungenti. a, come la Guida non manc di rilevare, anche in 'uesto consiste la sua pericolosit. Auanto sia a&ile e deciso nella sua azione avemmo modo di impararlo col tempo. =imase in noi come una consapevolezza che una parte della sua 'mente' ci osservasse con distaccata curiosit, simile al giocatore deciso a vincere con ogni mezzo, ma capace di prospettarsi la scon%itta con ironica serenit. UnFaltra entit 'involuta' %u pi0 s&rigativa. 9i present senza pream&oli e rapidamente espose la sua o%%erta: C-omando trenta legioni. 4i invito a porvi al mio servizio. &n cambio esaudir a ciascuno tre desideri. Non dovreste fare molto. (oltanto abbandonare il tipo di lavoro che state compiendo. (e vorrete, potrete proseguire sotto la .uida di un mio discepolo lo studio dell?arte magica. (criviL e che tutti sappiano che io non mento$ +uesta la mia forza. Jffro tre desideri per ognuno, e sono disposto a dare la prova di +uanto dico. -he tutti legganoL ,ono s&rigativo e imperioso, certo non privo di sprezzante sicurezzaD %u un sollievo per noi ritrovare la tran'uilla vicinanza della Guida, sperimentarne ancora la tollerante pazienza e scoprire, al termine di una lunga serata, la &ont e l'armonia che aveva cercato di insegnarci. "ontro 'ueste inter%erenze sperimentammo rimedi empirici: constatammo per caso che le entit avverse temevano in modo 'uasi %isico la vicinanza del FpentacoloF /-.

#6 /ra i numerosi testi di contenuto esoterico e di magia rituale che ci furono suggeriti, di vari autori +uali 5evi, grippa, Piobb, ecc., nel gi citato Duson si parla diffusamente dell,entit -ernunno. /- 5a .uida ci trasmise attraverso la ,scrittura automatica, l,immagine di un ,pentacolo, che incidemmo su piastre d,argento e che ciascun componente del gruppo doveva portare al collo per la propria protezione.
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Pentacoli incisi.

"on sorpresa ci accorgemmo che avvicinando 'uest'ultimo al percorso del piattino durante un'inter%erenza, ne provocavamo lFarresto e spesso una repentina deviazione: 'uasi che si cercasse di mantenere una certa distanza e %osse invisa anche l'idea di un %uggevole contatto. !'esperimento era interessante, talvolta addirittura grottesco ;il piattino usciva dal cerchio delle lettere e cercava di a&&andonare... il tavolo<, ma %ondamentalmente inutile: se in%atti costituiva una prova dell'e%%icienza del mezzo di protezione, non per 'uesto le entit avverse a&&andonavano il contatto e il nostro lavoro veniva interrotto. A poco a poco le comunicazioni divennero veramente precarieD poi la Guida ci comunic d'aver individuato il sistema di schermatura desiderato. Hccorreva che ponesse le mani sul piattino almeno una delle EchiaviF, mentre l'altra, alla sua sinistra, gli cingeva le spalle col &raccio. !a massima sicurezza era garantita 'uando entram&e le chiavi, ognuna %ormata da due persone di sesso diverso, agivano in sincronia. A grandi linee si pu immaginare che il sistema %unzionasse come un selettore di onde mentali. $n 'uanto tale era suscetti&ile d'essere individuato e neutralizzato, il che in%atti puntualmente avvenne di l7 a pochi mesi. ,uttavia si ottenne un notevole miglioramento della situazione, allora come oggi condizionata dall'e%%icienza delle comunicazioni. !e inter%erenze cessarono totalmente o meglio, si ripresentarono solo nel caso di una nostra disattenzione. $$ sistema di comunicazione costituito dal piattino era stato, in principio, l'unico a nostra conoscenza. Una sera tuttavia la Guida ci disse che, volendo, avremmo potuto sperimentare un nuovo mezzo: la scrittura automatica.
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Hgnuno di noi, munito di %oglio e matita, avre&&e dovuto raggiungere un certo grado di deconcentrazione, lasciando che la mano seguisse li&eramente gli impulsi eventualmente percepiti. Gli altri, nel %rattempo, avre&&ero dovuto mantenere la mente li&era, intrecciando le mani con l'operatore in modo che ognuno %osse in contatto %isico con gli altri partecipanti. !'esperimento riusc7 ottimamente ad uno di noiD la %rase scritta sul suo %oglio %u: /lusso di energia emotiva deve essere eliminato. Huesto necessario per la comunicazione. /ine.

Gsempi di scrittura automatica.

(ella scrittura automatica tutti riuscirono pi0 o meno, magari a livello di scara&occhi. C(istema che purtroppo, disse la Guida, non immune da interferenze, suscettibile di miglioramento con l?esercizioN. Un mezzo simile a 'uesto e non meno interessante : poi 'uello del collo'uio diretto con la Guida, tramite uno di noi che agiva come ricevente. (oi possiamo dire che lFesperimento non lasci adito a du&&i, anche se la nostra impreparazione non ci consentiva di adottarlo in linea generale. Auesto : 'uanto, sullFargomento, ci disse la Guida: Jra, poichI me lo avete chiesto, faremo una prova di comunicazione diretta. #na persona ponga le domande, iniziando da destra in senso antiorario. #no sia l,interlocutore. 'ovrete liberare la mente e rispondere la prima cosa che vi verr, dopo dieci minuti di concentrazione. 5a mente sia in posizione ricettiva. 3F degno di rilievo il mutamento che avviene nellFintonazione di voce del tramite durante l'esperimento, ed anche nel suo stesso modo d'esprimersi. $ concetti vengono resi con concisione e nella %orma propria della Guida, con
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pacatezza e tran'uillit. Alle nostre domande espresse in termini involuti e per%ino con%usi, veniva risposto con poche semplici %rasi, assolutamente appropriate e su%%icienti: il contrasto era signi%icativo. !Fesperimento si risolse anche in un esercizio mentale di notevole e%%icacia: le capacit di concentrazione e di ricezione sem&rano risentire &ene%icamente dell'attivit collettiva, raggiungendo intensit e risultati migliori che nel lavoro isolato. $noltre, ci %orse consente una pi0 de%inita individuazione delle lacune e dei limiti di ognuno, come si deduce dal commento della Guida al termine della seduta: Jccorre l,eliminazione dei ,blocchi, con l,esercizio. Jra ritengo possibile comunicare tramite la persona con cui l?esperimento riuscito. 7ra breve parler attraverso altri. ,, - )RUPPI NEL TEMPO (A/I ,IPI #I G/UPPI3 .+/+ C+N,INUI,5 N-. ,-2P+ !'attivit del nostro gruppo tesa verso un nuovo ciclo di ritrovamenti, cos7 disse la Guida, si ricollegava a 'uella di altri gruppi che, in epoche diverse e talvolta lontane, preservarono oggetti e sim&oli di eccezionale importanza, onde assicurarne il possesso a chi, nel momento opportuno, avre&&e dovuto continuare l'opera. $n 'uesto senso pare esservi continuit negli s%orzi compiuti per generazioni da un grande numero di persone, per salvaguardarne la possi&ilit di successo. Per vedere nella giusta luce le 'pro%ezie' che ci giungono da secoli, la Guida ci spieg che occorre considerare la possi&ilit dei E%uturi pro&a&iliF. 9econdo una concezione della realt per noi di di%%icile comprensione, ci disse che da tempi remoti la dinamica degli avvenimenti era stata esattamente prevista sia livello umano che meta%isico, con Eparti avverseF che ponevano ogni cura nel predeterminarne lo sviluppo nel modo ritenuto a loro pi0 idoneo. Ad esempio, ci disse, un gruppo gi a contatto con gli Ee2traterrestriF attorno al 16/- e contemporaneo a 'uello cui appartenne la nostra Guida, non riusc7 a resistere agli Eattacchi esterniF e devi dalle direttive primarie. 3ssendo costoro in possesso di oggetti di grande importanza, a loro trasmessi in modo simile a 'uello utilizzato nel nostro caso, dovettero nuovamente riporli nei luoghi di origine e con le opportune protezioni, pena una loro involuzione gravissima. Altri gruppi, anche vicini nel tempo, cedettero invece alla tentazione di utilizzare per %ini egoistici e utilitaristici i potenziamenti e le conoscenze che avevano conseguito e si disgregarono.
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!a Guida ci disse che: C...abbiamo testimonianze della loro attivitK alcuni componenti Emorirono falciati dalle entit contrarie? ...Ne conosciamo l,identit. O utile riflettere sia sui rischi che +uesta strada comporta, sia sull,assoluta necessit di un,azione che ponga argine a tali orrori, capaci, se non pi) controllati, di elidere l,evoluzione della civilt su +uesto pianeta o, al limite, di distruggerne la stessa possibilit di sopravvivenza. A titolo esempli%icativo riportiamo alcune %rasi che ci disse la Guida: C&l nostro gruppo ha creato le premesse, in un certo modo ha spianato il terreno a voi. voi spetta, se riuscirete, il compito di continuare la nostra opera. (ono stati sperimentati vari tipi di gruppi composti di sole donne e di soli uomini. 5,unico gruppo che pu funzionare +uello misto. & gruppi contrari non possono nulla finchI restate unitiN. ,2 - )RUPPI CONTRARI :I )RUPPI CONTRARI NON POSSONO NULLA FINC./ RESTATE UNITI0 $n 'ueste parole : il segreto e la chiave di ogni successo. 3F il mezzo di protezione pi0 valido contro ogni pericolo. Purtroppo l'unit, 'uella particolare unit che la Guida cercava di insegnare :, per noi, di di%%icile attuazione. 3F la realizzazione dell'armonia, intesa come amore e %iducia reciproci. 3F il superamento delle piccole intolleranze, dei poveri egoismi, delle tante mediocrit che %ormano la vita di ogni giorno e la avvelenano. 3F la ricerca di un valore, la sua individuazione e la sua realizzazione col %raterno concorso di tutti. Atto di li&ert vera, tanto pi0 arduo 'uanto pi0 siamo invischiati nella sterile a%%ermazione di particolarismi che distolgono lo sguardo dallFessenziale. (oi sperimentammo le di%%icolt di una '4ia' iniziatica con leggerezza, creduta ovvia ma che, invece, presuppone l'inizio di una mutazione pro%onda delle nostre coscienze. (on occorre molto per inceppare un per%etto meccanismo. 9enza motivi particolarmente rilevanti d'attrito, le piccole discrepanze della convivenza e del lavoro di ogni giorno, generarono gravi contrasti, intolleranze anche nei con%ronti della stessa Guida, volont d'evasione sia dalle 'direttive' che dal compito a%%idatoci.

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8ummo pi0 volte in di%%icolt, in grave di%%icolt: a dimostrarci un a%%etto che pure esisteva, incapacit di perdonarci con un sorriso, mancanze in se poco rilevanti o assolutamente inconsistenti se paragonate allFimportanza del %ine perseguito. =iteniamo che, se in seguito %ummo esposti ad 'attacchi' capaci di procurarci danni morali e %isici, ci %u la conseguenza di un'unit spirituale insu%%iciente e dell'incapacit a identi%icare con chiara coscienza i termini del pro&lema. 9i pu rammentare 'uanto l'antica sapienza scrisse all'inizio della E,avola di 9meraldoF /1: -i che in alto come ci che in basso e ci che in basso come ci che in alto, per fare il miracolo della cosa unica. !a nostra Guida indicava che la nostra civilt, il modo stesso di concepire i valori e i %ini, sono minacciati da nemici nascosti e potenti, che guidano con duttile intelligenza '%orze' di anno in anno pi0 ampie e asservite. 3ssi vogliono convincere che ogni resistenza : improponi&ile e ogni s%orzo inutile. =itenevamo che, come suggeriva la Guida, se noi e 'uanti condividessero il nostro %ine, indirizzassero giustamente la volont e lo spirito per realizzare 'uell'armonia che : >fiducia e amore?, la spirale involutiva si sare&&e potuta arrestare. =itenevamo anche che l'individuo e i gruppi potessero essere visti come un microcosmo, una piccola immagine capace di riprodurre totalmente o in parte le caratteristiche di una societ e di una civilt. 8orse, agendo su noi stessi nella giusta direzione, si sare&&ero potute determinare modi%icazioni inimmagina&ili e richiamare %orze spirituali in attesa della nostra azione per sorreggerla con il loro aiuto. Alcuni sorrideranno a 'ueste convinzioni mutuate dalla nostra Guida, altri le mediteranno e ne trarranno una conclusione. Hgnuno sar responsa&ile di %ronte alla sua coscienza di ci che pre%erir. (oi o%%riamo la nostra vicenda, i %atti che a&&iamo vissuto, come documento su cui ri%lettere. "hi avr modo di conoscere la nostra esperienza potr veri%icare la %ondatezza delle nostre tesi. =iteniamo che se 'cercher' con animo aperto e purezza di intenti, ''ualcuno' gli risponder. Auesta : una promessa che da tempo immemora&ile : rivolta allFuomo e che in troppi a&&iamo dimenticato.

/1 5a tavola di smeraldo o tavola smeraldina un testo sapienziale che secondo la leggenda sarebbe stato ritrovato in Ggitto, prima dell,era cristiana. &l testo era inciso su una lastra di smeraldo ed stato tradotto dall,arabo al latino nel !@01. Gsso rappresenta il documento pi) celebre degli scritti ermetici ed attribuito allo stesso Grmete 7rismegisto. (econdo Gvemero, storico e filosofo dell,et ellenistica, Grmete 7rismegisto era considerato figlio del dio Grmes e si immaginava che fosse un personaggio contemporaneo di Cos. 5e opere a lui attribuite, conosciute come ,corpus hermeticus, ebbero grande credito fra gli alchimisti.
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,3 - LE )ROTTE SP-#IZI+NI - /I,/+(A2-N,I N-..- G/+,,.a Pispola 1urante lFautunno del 16.# la nostra attivit di studio %u in%rammezzata da alcuni importanti ritrovamenti, dei 'uali vi daremo a grandi linee la cronaca. !a Guida ci rese noto che gli oggetti ricercati avre&&ero rivestito una particolare importanza, anche a %ini strettamente pratici: si sare&&e in%atti trattato di reperire le parti, disseminate per ragioni di sicurezza, in luoghi diversi e lontani l'uno dall'altro, di uno strumento di comunicazione %ondato su particolarissime leggi %isiche e mentali, di eccezionale importanza. Auesto genere di imprese, con tutte le di%%icolt e talvolta i rischi che comportava, ci era molto gradito. =appresentava di volta in volta l'imprevisto, l'avventura o lFevasione dalla solita vita. "i conduceva in posti insoliti, suggestivi dove il tempo pareva scorrere in modo diverso e il 'mistero' diventava la norma. $l primo ritrovamento venne compiuto in una grotta non lontana dalle nostre dimore, la Pispola/#, 'uasi alla peri%eria della citt in localitla "roara. Una grotta vastissima, che a%%onda nelle viscere della terra in gallerie e caverne impervie e melmose, solenni nel silenzio di et immemora&ili, che i nostri passi e le nostre luci potevano appena scal%ire. 3sistevano varie di%%icolt: passaggi stretti, cunicoli da superare carponi, tratti sommersi da ac'ue stagnati, pozzi al cui %ondo scorrevano torrenti nascosti. !a Guida ci disse: CG? forse opportuno cominciare in una localit accessibile. Gsiste una grotta nei pressi della citt, nella +uale nascosto un oggetto, su cui inciso un simbolo. ndare vi serve come esperienzaN. 9eguirono istruzioni dettagliate, idonee a proteggerci da ogni imprevisto. $l ritrovamento doveva essere e%%ettuato prima del tramonto, e l'oggetto preso solo ed esclusivamente dall'elemento %emminile della EchiaveF incaricata. "i in 'uanto il dispositivo di sicurezza era sincronizzato in tal modo. !'impresa era ardua in s), e %u superata grazie all'esperienza di speleologo di uno di noiD rischi tuttavia di %inire in malo modo a causa di alcune gravi imprudenze. $nnanzitutto, raggiunta dopo una lunga e a%%aticante discesa la Esala terminaleF della grotta, sem&r impossi&ile recuperare %ra gli ammassi di
/# J (pipola, complesso ipogeo parte del Parco 2egionale .essi ;olognesi e -alanchi dell, bbadessa.
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rocce che l'ingom&ravano un oggetto di dimensioni modestissime, celato in uno spazio di ampiezza disarmante. $noltre, l'ora sta&ilita era ampiamente scaduta, ed era gi scesa la notte. 9i cerc il contatto con la Guida, senza riuscirvi. !e inter%erenze erano continue e intensissime. a ci era stato promesso un aiuto e lo ricevemmo. $l nostro amico prese istintivamente una direzione %ra le molte possi&ili, perlustrando un tratto di parete 'miracolosamente' gli apparve l'oggetto cercato. "erc d'a%%errarlo, dimentico delle raccomandazioni ricevute: risuonarono improvvisi e cupi rim&om&i, come di massi che %ranassero dalle loro antiche sedi. $l nostro speleologo, grazie alla sua stessa esperienza, e&&e validi motivi di timor panico, ma a 'uel punto non desiderava certo lasciare lFimpresa incompiuta. !a sua compagna lo raggiunse %aticosamente e con il coraggio della disperazione si impossess dell'oggetto. !a paura, la %retta, la volta che sem&rava in procinto di crollare, %ecero temere di non ritrovare lFuscita. 8inalmente, 'uando lFansia e lo scon%orto sem&ravano prevalere, i due riuscirono a guadagnare il varco e ad a%%rettarsi verso lFesterno. 8uori era ormai completamente &uio. Una notte senza luna. 9olo volgendo gli occhi in alto e vedendo lo scintillio delle stelle, si accorsero d'aver a&&andonato la grotta. !a spedizione era stata e%%ettuata da tre mem&ri del gruppo: uno di noi, attendeva %uori dalla caverna il ritorno delle EchiaviF. "Fera, all'inizio, la %erma intenzione di non lasciare lFim&occatura della grotta e di attendere l7, per ogni evenienza, gli amici. (on gli %u possi&ile: 'uando le prime om&re notturne cominciarono ad addensarsi, un terrore sconosciuto, perch) di terrore si tratt, si impossess di lui, ud7 inconsueti rumori alle sue spalle, come un ansimare so%%ocato. 1ovette allontanarsi rapidamente in preda allo spavento. 9i ri%ugi di corsa nella macchina non troppo lontana e l7 rimase tremante, %inch) non vide avvicinarsi i due lumi dei compagni. 9tanchi, in%angati e tesi, ma con l'oggetto del ritrovamento. Auanto poi %osse motivato il loro stato d'animo ce lo disse la Guida non appena, nella con%ortevole sicurezza di casa, sta&ilimmo il contatto: CG? andata bene. Danno corso pericolo. &l ritrovamento avvenuto dopo il tramonto. Non ripetere l,imprudenzaN. "ome poi sapemmo, il dispositivo di sicurezza stava entrando in %unzione e i rom&i nella Esala terminaleF della grotta ne erano il primo sintomo. "osa sare&&e potuto accadere possiamo solo supporlo. Aualcuno, ci %u con%ermato, volle aiutarci e &locc l'attivarsi della protezione.

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'rasassi $l successivo ritrovamento %u conseguentemente caratterizzato da un assiduo controllo degli orologi e, pur tra varie di%%icolt, si svolse pi0 agevolmente. Auesta volta sta&ilimmo di partecipare tutti allFimpresa, prendendo lFoccasione anche di trascorrere una giornata serena allFaria aperta, come per una gita domenicale. Auesto, un po' per il desiderio di evasione dalla routine 'uotidiana e molto per svolgere un minimo di attivit %isica, su consiglio della Guida, in vista di successive nostre ricerche in zone presumi&ilmente impervie. $l viaggio di avvicinamento %u sereno. !a giornata era mite e il sole %aceva capolino tra grandi nu&i s%atte, dopo una settimana di tempo incerto. Attraversammo citt e paesi tran'uilli, pieni dell'indolenza %estiva. =aggiungemmo il mare colore dell'ardesia, immerso in una %oschia che s%umava l'orizzonte %ino a perderne il con%ine. !o lasciammo con un poco di nostalgia e ci addentrammo %ra dolci colline, dove le ultime %oglie dellFautunno tingevano di giallo e di rosso i campi silenziosi. Poi vennero montagne aspre e nuvole grigie. !a strada s'incune %ra precipizi e dirupi, a%%ond in lunghe gallerie, scivol accanto a torrenti veloci. ,ememmo di non rintracciare la metaD alcune in%ormazioni ci %urono preziose e, verso il mezzod7, avemmo la certezza di aver individuato la grotta meta della gita. $n%atti, se 'uesto ritrovamento e&&e una peculiarit, 'uesta consistette nella scarsit dei dati preventivamente %ornitoci dalla Guida e nell'estrema di%%icolt delle comunicazioni. Avevamo il nome di una localit a noi, allora, completamente sconosciuta ;nei pressi della grotta E8rasassiF, vicino a @esi< e sapevamo che, a cento metri dall'im&occatura della grotta, a circa un metro dal suolo, avremmo rinvenuto l'oggetto. (iente altro. "i nonostante, non ci venne mai meno la %iducia di superare gli ostacoli, per gravi che %ossero, e di ottenere un risultato positivo. 9i era generato un atteggiamento di completo a%%idamento nei con%ronti della Guida, al punto che non sentimmo neppure il &isogno, all'atto della partenza, di veri%icare la reale esistenza di un posto che, per 'uel che ci riguardava, poteva anche non esistere. 8u un atto di %ede involontario, 'uello che ci spinse ad agire. !e inter%erenze, in 'uella circostanza particolarmente insistenti e maligne, ci avevano promesso di tutto: dalla pioggia ai peggiori guai, in un arco che andava dall'ironia al suggerimento, dal sarcasmo alla minaccia.
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1opo un percorso di un paio di chilometri dalla spianata in cui avevamo lasciato la macchina raggiungemmo una grande caverna a met di un monte, a%%acciata su una gola stretta e silenziosa. 9ostammo un poco in attesa dell'ora sta&ilita, %acendo un semplice spuntino: 'ualche panino, una &ottiglia di &irra e molta voglia di 'ualcosa di caldo. 9pioveva e allFavvicinarsi del momento cruciale, il %reddo e il nervosismo ci rendevano taciturni. Alle sedici in punto, %ra molte raccomandazioni ed auguri, le EchiaviF si inoltrarono decisamente nell'om&ra dellFim&occatura pi0 invitante che ci sem&rava anche, chiss perch), 'uella giusta. ,ornarono dopo cin'ue minuti, perplessi e du&&iosi, dopo che una ro&usta parete di pietre aveva %rustrato il loro entusiasmo. Aualche incertezza e poi si decise di esplorare la grotta a %ianco, il cui aspetto desolato ci aveva indotto a trascurarla. !a cavit si dimostr a&&astanza accessi&ileD la volta era piuttosto alta e il pavimento asciutto, in pi0 punti coperto di guano. !e EchiaviF, nella loro impresa, distur&avano il sonno di innumeri pipistrelli. 8ortunatamente la ricerca riguardava solo la prima parte della caverna, che pro&a&ilmente, era di rilevante estensione. Un contatto con la Guida, %inalmente riuscito, permise di individuare la posizione esatta dell'oggetto: una EPietra (eraF. Aui si veri%ic uno strano %enomeno, dipendente, ci %u detto, dalla protezione esistente. Ai nostri amici sem&r di esaminare pi0 volte e con la massima attenzione, ogni angolo della roccia, nel punto indicato, senza riuscire a scorgervi nulla. 9olo dopo alcuni minuti di attente ricerche, l dove %ino a 'ualche istante prima non c'era che roccia, l'oggetto stranamente comparve, &en nitido alla luce delle torce.

Pietra nera incisa.

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9econdo le istruzioni ricevute, lo %otogra%arono senza toccarlo e riguadagnarono %elicemente l'uscita. !a sera ci trov eu%orici. !e di%%icolt superate, il successo conseguito, le stesse caratteristiche della EPietraF avevano rinvigorito il nostro morale e la nostra %iducia. ,ornammo lentamente verso casa, stanchi e sereni, cantando e chiacchierando spensieratamente. $n 'uei momenti la '4ia' ci sem&rava, nonostante tutto, %acile e il successo vicino, 'uasi a portata di mano.

#ordoio 1opo pochi giorni, si present lFopportunit di compiere un nuovo ritrovamento in grotta. !e indicazioni necessarie ci %urono date con &reve preavviso per i soliti motivi di sicurezza, ma erano su%%icientemente esaurienti. Auesta volta cercammo di individuare la nostra meta sulle carte topogra%iche ma, con sorpresa, non ne trovammo traccia. Arguimmo che si trattasse di un paese di scarsissima importanza, un agglomerato di case o poco pi0, e partimmo tran'uillamente. "i valemmo di indicazioni raccolte lungo la strada e, &ene o male, raggiungemmo la localit. $n paese, della grotta e del torrente che le d il nome, nessuno sapeva niente. Anzi, ci dissero che sicuramente nei paraggi non esisteva nulla di simile e che, pro&a&ilmente, avevamo indicazioni s&agliate. 9olo un vecchio pastore ci con%erm di conoscere il posto, promettendoci anche di accompagnarci se %ossimo tornati in un momento pi0 %avorevole: pioveva a dirotto e i sentieri dovevano essere in 'uel giorno impratica&ili.// ,entammo ugualmente %ra la ne&&ia e il %ango, smarrimmo la strada e, &agnati e in%reddoliti, dovemmo convincerci a rinunciare. !o %acemmo a malincuore: la Guida ci aveva sollecitato a compiere l'impresa al pi0 presto, pur senza spiegarcene chiaramente le ragioni e ci rassegnammo controvoglia a un parziale insuccesso. Appena il tempo miglior, una settimana dopo, riprovammo. 9olo con l'aiuto delle indicazioni della Guida individuammo il percorso giusto: un sentiero che si snodava %ra vallate e torrentelli, in luoghi &en diversi da 'uanto ci erano apparsi sotto la &urrasca. ,rovammo una capanna, segnalataci come punto di ri%erimento, e d7 l7, con notevole di%%icolt, raggiungemmo la risorgente, completamente nascosta dalla
// (i tratta della .rotta del 'ordoio$ il sentiero da noi percorso per raggiungerla partiva dal borgo 4ico Pancellorum nel Pistoiese. nni dopo, volendo ripetere la visita della grotta, non riuscimmo pi) a ritrovarne l,accesso.
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vegetazione. 9olo un particolare non corrispondeva: i chilometri preventivatici erano tre, ma....in linea d'aria. $n e%%etti, ne percorremmo il triplo, %ra salite, discese, cespugli e dirupi. !a nostra allergia per gli allenamenti era stata aggirata. 3ntrammo nella grotta, &ianca e luminosa, senz'altro la pi0 &ella che avessimo veduto, ricca di concrezioni calcaree, stalattiti e stalagmiti, solcata da un tran'uillo torrente sotterraneo. Graziose cascatelle, splendenti alla luce delle lampade, l'alta volta colma di om&re, il pavimento levigato e rilucente %ormavano una visione irreale, che aveva il sapore della %avola. 3ravamo %elici di essere l7 e 'uasi dimentichi dello scopo del nostro viaggio. =isalimmo il torrentello %ino lateralmente, con un passaggio in agevolmente %ino ad una seconda 1a 'uel punto la grotta si dirama nel monte. ad una prima cascata, che superammo roccia di almeno un /Q grado. Proseguimmo cascata, superata senza particolari di%%icolt. in pi0 direzioni, inoltrandosi pro%ondamente

=icorremmo alla Guida e cominciammo a perlustrare la zona indicataci: EnaturalmenteF trovammo poco dopo l'oggetto, posto in 'uel luogo come per caso, visi&ile ed insieme mimetizzato con l'am&iente. Aueste collocazioni non cessavano di stupirci: gli oggetti erano disposti in modo da dar l'impressione che chiun'ue, passandovi vicino, dovesse scorgerli. 3ppure noi stessi, che ne conoscevamo l'esistenza e il luogo, non li avremmo visti se non avessimo guardato per alcuni secondi nella loro direzione. 9i dire&&e comparissero dal nulla e solo in un momento presta&ilito. !a Guida ci con%erm trattarsi di una peculiarit delle protezioni poste a tutela del segreto. !a nostra esperienza : con%orme a 'uesta spiegazione e non sappiamo trovarne alcuna pi0 convincente. Uscimmo a malincuore, spinti dal timore che si esaurissero le %onti di luce. 8uori ci accolse un paesaggio irreale, %antastico, disegnato dalla calda luce della sera. Un paesaggio senza tempo. Al&eri, vallate, pietraie, il solo rumore del torrente, sommesso ed eguale. $n alto, nell'aria chiara e luminosa, il volo dei %alchi che disegnavano cerchi immensi ad ali distese, in un miracolo di %orza ed e'uili&rio. "i riempimmo gli occhi di 'uella luce. "i sentimmo %elici. 9ostammo lungo il torrente e, per caso, rinvenimmo una splendida pietra %ossile, contenente in una singolare armonia di linee e colori l'antica corteccia di un al&ero. 8u un caro ricordo, conservato con cura.
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Poi, con le ultime luci, raccogliemmo piante e %iori per le nostre case. ,ornammo lieti e distesi alla nostra citt e al solito lavoro, con nell'animo 'ualcosa di nuovo e ancora inavvertito: una speranza, una consapevolezza che a%%iorava. 3 la nostalgia di un mondo diverso, intatto, pulito. Un mondo di luci chiare, di rapporti armonici %ra gli uomini e le cose, dove la sopra%%azione, l'egoismo e il dolore %ossero come il ricordo della tempesta 'uando : tornato il sereno. ,4 - ARMONIA STIMA E RISPETTO #A P-/'-,,+ A2+/- - P-/'-,,A 'I#UCIA A S,I2A /ISP-,,+ $l periodo dei ritrovamenti nelle grotte %u complessivamente sereno. !a novit delle esperienze, la curiosit e l'imprevisto inducevano all'ottimismo e alla sottovalutazione dei pro&lemi di %ondo, consistenti essenzialmente nella realizzazione di una sincera coesione e nell'attuazione degli impegni assunti di %ronte alla Guida. Hgnuno di noi doveva, inoltre, a%%rontare pro&lemi personali, di lavoro o %amiliari, anche gravi, che costituivano di per s) motivo di tensioni. ,uttavia le speranze di una rapida evoluzione positiva della situazione erano vive, soprattutto per la %iducia che avevamo di ricevere un aiuto determinante a prescindere dall'impegno della nostra azione personale. olte delle direttive ricevute vennero trascurate. 9i rimand l'inizio di studi importanti per il %uturo del gruppo, ci si disperse in pro&lemi e 'uesiti certamente interessanti ma irrilevanti per i %ini prospettati, gli esercizi di concentrazione %urono eseguiti in modo saltuario o trascurati del tutto. $n molte occasioni, l'attivit iniziatica %u su&ordinata ad ogni altra della vita di sempre, 'uasi ne costituisse un semplice complemento o una evasione. !a Guida, in 'uesto periodo, volle indurci ad un pi0 responsa&ile appro%ondimento del pro&lema, consigliandoci la lettura di alcuni testi altamente 'uali%icati sia per la competenza degli autori, che per la prevalente esattezza del contenuto, come ad esempio: E$ntroduzione alla agia, a cura del Gruppo di UrF/5.

/5 (u +uesto testo nuphis insisteva in modo particolare. ltri testi consigliati furono$ /ormulario e 'ogma dell, lta magia di Glifas 5evi, 5a Cagia della .olden 'aAn di &srael 2egardie, 5a Cagia Naturale di -ornelio grippa.
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$ li&ri %urono ac'uistati e a%%rontati con entusiasmo, ma per poco. >en presto, in%atti, ci accorgemmo che non era pensa&ile limitarsi alla semplice lettura. Hccorreva uno studio reale e in pi0 la sperimentazione personale delle tecniche suggerite. "os7, con poche eccezioni, i volumi vennero trascurati. =ichiedevamo ritrovamentiD volevamo oggetti, pergamene, li&ri, reperti archeologici. !a Guida cerc di accontentarci, con una riluttanza pro&a&ilmente proporzionale al perdurare del nostro scarso impegno. Poi la stessa %iducia creatasi con i molti successi conseguiti, ci indusse a rivolgerci alla Guida come se %osse dotata di un illimitato potere d'intervento, sottoponendole casi personali, %amiliari, sociali. (on ci limitammo a chiedere consiglio: presto domandammo aiuti concreti, in%ormazioni pratiche. !a Guida non si ri%iutava. Pro&a&ilmente, a prescindere dal suo giudizio sul nostro comportamento, ci avre&&e accontentato senza riserve, se avesse potuto. $nvece, lentamente e 'uasi insensi&ilmente, la situazione cam&iava. !e prime di%%icolt interessarono i ritrovamenti. !a ricerca degli elementi della Emacchina di comunicazioneF venne sospesa ma, sia pure a malincuore, ne potevamo individuare la causa. !a EprotezioneF esigeva, in misura crescente per ogni nuovo ritrovamento, un alto grado di a%%iatamento e di coesione nel gruppo. "he 'uesto mancasse ne eravamo consapevoli e ci rassegnammo, certo troppo %acilmente, rimandando tutto a un migliore %uturo. "i erano stati promessi ritrovamenti di li&ri, non protetti o protetti in modo diverso, che restavano possi&ili. 3 'ui si veri%icarono gli imprevisti che avre&&ero dovuto metterci in allarme, e che, invece, %urono %onte di recriminazioni e di%%idenza nei con%ronti della Guida. ,utto cominci in modo &anale. 3rano previsti ;e sollecitati< i recuperi di una pergamena, di 'uattro li&ri ;uno dei 'uali era sotto protezione< e di altri oggetti di minor rilievo. (on riuscimmo a trovare nulla. !a pergamena %u cercata a lungo nel gelo di un pomeriggio invernale pieno di ne&&ia. !e in%ormazioni erano esatte perch) nel luogo indicatoci venne reperita una pietra rituale. "hiedemmo innumerevoli volte con%erma dei nostri dati. 9olo 'uando la giornata volgeva al termine rinunciammo, di malumore e in%reddoliti. 1opo tante imprese riuscite, il %allimento ci colse impreparati. 9perammo di ri%arci, almeno con i li&ri, alcuni giorni dopo. !a spedizione %u procrastinataD 'uando ritornammo nei sotterranei, il luogo indicateci era vuoto. "i %u detto che i testi erano stati prelevati la mattinata stessa da alcuni ricercatori, che da tempo esploravano le rovine. 8u un piccolo dramma per i &i&lio%ili del gruppo e %onte di du&&i e preoccupazioni per tutti.
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Avevamo e%%ettivamente notato tracce recenti di scavi, demolizioni e scassi nella villa, ma senza annettervi soverchia importanza. "he ci potessero riguardare da vicino, 'ualcuno cominci a sospettarlo allora. Per motivi che ci s%uggivano la Guida si mostrava riservata sullFargomento. "omun'ue, per un ultimo li&ro, possi&ile oggetto di ritrovamento, domandammo il massimo delle garanzie: desideravamo il volume e volevamo provare a noi stessi di poterne raggiungere il possesso. "i sem&rava impensa&ile che i ritrovamenti potessero s%uggirci dalle mani proprio 'uando la %acilit dei successi cominciava a renderceli ovvi. "i scandalizzava che 'ualcuno potesse penetrare nel Enostro territorioF, %ra le Enostre piante e i nostri ruderiF. Auando ci accingemmo all'ultima spedizione, eravamo sicuri del risultatoD c'era solo, in %ondo all'animo, una sorda in'uietudine a cui non volevamo pensare. $l ritrovamento ci pareva indispensa&ile, anche per allontanare du&&i e riserve cos7 %acili a insorgere anche dopo una cos7 lunga serie positiva. 1opo gli ultimi deludenti risultati conseguiti, la situazione che si era creata avre&&e dovuto indurci a cercarne serenamente le cause, senza diminuire la nostra %iducia nella Guida. a non %u cos7 e il ritrovamento del li&ro avre&&e dovuto costituire una prova di essere di nuovo 'sulla &uona strada'. $n una stanza odorosa di antiche er&e, di muschio e di paglia, scovammo il %oro che doveva essere la nicchia del volume cercato. 9ul %ondo, vediamo un mucchio di mattoni %ranati, e dalla Guida apprendiamo la notizia che, in seguito al crollo, il testo doveva essere %inito nella cappa di un %orno sottostante. (on c'era possi&ilit di tentare un recupero immediato, &isognava attendere. =idemmo un po' a denti stretti, raccogliemmo 'ualche piantina verde, passeggiammo %ino all'im&runire. (on si cerc n) si desider parlare dell'accaduto. Aualcuno era ironico, 'ualcun altro pensieroso. !'omogeneit del gruppo ne so%%r7, l'armonia %aticosamente di%esa divenne pi0 precaria. 1a allora, tutto cominci a intor&idirsi. 8atti che avevano una remota possi&ilit di accadere, si realizzarono danneggiandoci. !e in%ormazioni %ornite dalla Guida presentavano imprevedi&ili discrepanze, i progetti da tempo sta&iliti erano rimandati a un %uturo indeterminato o annullati. (el gruppo si %ormarono opinioni divergenti: chi si mostrava in scettica polemica con la Guida e chi, in &ase ad una diversa considerazione degli stessi %atti, la di%endeva. !'armonia che doveva essere EPer%etto Amore e Per%etta 8iduciaF torn al livello di stima e rispetto, e nulla pi0.

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=apidamente i pro&lemi di lavoro, d'a&itazione, di solitudine o di nevrosi si acuirono e, parallelamente, si %ece strada in alcuni il desiderio di un ritorno alla EnormalitF come risveglio da un sogno impossi&ile. Avevamo gli oggetti reperiti, le comunicazioni, i li&ri e i riti: sem&rava non &astassero. !a Guida, da dolce e paterna divenne severa. $ suoi richiami alla coesione e alla serenit, alla reciproca tolleranza e alla speranza venivano trascurati come super%lui e retorici. "i dimenticammo che, circa un mese prima, 3lla aveva detto: C2endetevi conto che non in mio potere cambiare il corso degli eventi, tutto +uello che posso fare di darvi tutti i rimedi a me notiN. 3 poi ancora: C4i dir una cosa che vi aiuter a capire. PerchI si possa procedere necessaria una verifica della vostra volont, il che si potr realizzare anche nella vita normale. 4i siete assunti degli impegni precisi$ portateli a termineN.

,5 - VIA INIZIATICA 1 2L3INSTA4ILIT5 E LA VOLU4ILIT5 STANNO ALLA VIA INIZIATICA COME L'AC6UA A C.I VO)LIA ACCENDERE UN FUOCO0 "he la nostra attivit di ricerca %osse precaria tutti pi0 o meno lo sapevamoD tuttavia un rapporto causale con in%luenze esterne non era realmente avvertito da nessuno. "ircostanze contrarie, condensate in un periodo particolarmente de%inito sono esperienza comune e vengono solitamente imputate alla s%ortuna. Avremmo potuto compiere un'analisi pi0 accurata del nostro operare, ma non lo %acemmo. ,roppo presi dalle di%%icolt 'uotidiane o semplicemente troppo privi di esperienza e coesione, non pensavamo a considerare prospetticamente le vicende, astraendone caratteristiche peculiari. Auesto %u un errore. ,roppo tardi ci rendemmo conto che, come indicato dalla Guida, chiun'ue intraprenda una via di comunicazione con il sovrasensi&ile, dovre&&e essere &en consapevole di percorrere un terreno sconosciuto, potenzialmente in%ido ad ogni passo. !'impossi&ilit logica di adottare in 'uesto campo gli schemi mentali EnormaliF, l'ignoranza dei veri termini del pro&lema, ci avre&&ero almeno dovuto consigliare somma attenzione, con%ormemente a 'uanto : descritto, nei termini pi0 perentori, da coloro che hanno vissuto simile esperienza. $n noi invece, sussisteva la presunzione d'esser capaci di %ronteggiare 'ualun'ue situazione coi lumi della nostra %ormazione positivistica, 'uasi che

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gli stessi %enomeni vissuti per mesi potessero considerarsi marginali in una visione EmodernaF ;e per 'uesto o&&iettiva< della realt. "ol senno di poi, possiamo dire d'aver ignorato sia le ammonizioni dei li&ri letti, sia 'uelle &en pi0 motivate e pressanti della Guida. !e direttive erano state trascurate a molti livelli, soprattutto 'uelle E%ondamentaliF riguardanti la Ecostruzione interioreF e la tolleranza reciproca. =ileggendo i resoconti delle prime esperienze, le motivazioni dei riti compiuti, gli attacchi su&iti, si pu individuare una direttrice costante: mentre la Guida ci suggeriva e ci invitava a imparare la comprensione e la %raternit, alla disgregazione di tale s%orzo sem&rava tendessero costantemente le inter%erenze delle Eentit ostiliF e gli atti dei loro EcircoliF. Per la nostra Guida l'interiorit : la pi0 determinante delle %orze. !'emotivit, lFinsta&ilit e la volu&ilit che ci caratterizzavano 'stavano alla via iniziatica come l,ac+ua a chi voglia accendere un fuoco,. Alla comprensione della necessit di un diverso atteggiamento eravamo pervenuti pi0 volte, sia come esigenza morale astratta che come valutazione concreta. $ consigli della Guida erano univoci, assolutamente coerenti. Hccorreva l'unit vera, pro%onda e sincera. !a sua realizzazione pratica riusciva per deludente, %ondata com'era pi0 sull'impulso emotivo che sull'adesione interiore serena e cosciente. ,utto, dalle letture e%%ettuate alle parole della Guida, ci con%ermava nella necessit della massima unione a%%ettiva e ideale nel gruppo. a : di%%icile, di%%icile pi0 che mai, realizzare un simile valore. "os7 incespicammo in di%%icolt da nulla, indugiammo in giudizi super%iciali, lasciammo largo margine all'emotivit. "omportamento a&&astanza risi&ile in persone che si proponevano le nostre %inalit, e pericoloso per la stessa sopravvivenza del gruppo. !a situazione di vulnera&ilit lentamente veri%icatasi %u pro&a&ilmente proporzionale alla nostra mancanza di coesione. Aualcuno, ci venne detto dalla Guida, colse l'occasione, servendosi dei mezzi adatti. "i parve che progressivamente, le casualit si volgessero contro di noi e, su indicazione della Guida, si dovette agire, per impedire che la situazione da tesa divenisse rapidamente irreversi&ile.

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,6 - IL VAMPIRO P-/IC+.+ /-A.- + AU,+SUGG-S,I+N- C+..-,,I(A9 Pomeriggio di un giorno 'ualsiasi. 1ue di noi sono reduci da un ennesimo in%ruttuoso tentativo di trovare un appartamento in a%%itto. "': stanchezza e un latente nervosismo ma tutto sem&ra procedere per i soliti &inari, prevedi&ili ed insoddis%acenti. 4enne sta&ilito il contatto, in cerca di istruzioni e, segretamente, di incoraggiamento. Auanto venne risposto e i %atti che ne conseguono, risulteranno pi0 evidenti dalla semplice trascrizione della comunicazione con Anuphis. Giorno #? %e&&raio 16./. A contatto e%%ettuato, l'iniziativa : presa immediatamente dalla Guida: Non vi accorgete come tutto sta diventando improvvisamente difficileN ;isogna sbloccare la situazione anche se +uesto comporter pericolo per due di voi. G? necessario agire per +uesta notte. -, rischio, ed grave, se non si opera immediatamente. 4i indicher alle ore @@ il luogo esatto e le cose che dovrete trovare. ,utti domandammo concitatamente in%ormazioni e precisazioni. !a Guida %u particolarmente sintetica: C.li impegni vanno rispettati. 5e azioni sono condotte parallelamente sul vostro e sul mio piano. 2itengo che una volta >sottratti? gli oggetti, la situazione comincer a migliorare. "hiedemmo precisazione sulla missione e sui rischi. "i %u risposto: C'evono andare in luoghi >Dasbar?. #seranno la dovuta cautelaN. Poi ci %urono date istruzioni sul lavoro da e%%ettuare nel pomeriggio, che doveva tenerci occupati %ino allFora pre%issata. =itenemmo 'uesta una precauzione adottata dalla Guida per proteggerci psicologicamente da un eccesso di emotivit e per schermarci da ogni analisi eventualmente condotta da estranei su di noi. Alle ## esatte: C4i do i ragguagli. lle ore @=, partenza. lla >gola dei fossili?. 4i una casa abbandonata all,imbocco della gola. -ontrollate per prima cosa che non vi sia nessuno nascosto all,interno. &n un luogo adatto dovrete trovare un piccolo >diapason di acciaio e una barretta di ferrite?. G? necessario asportarli. #sate la massima cautela. (ono sincero$ il vampiro potrebbe essere presente nella zona. Portate dell,aglio e una croce. vostro favore vi l,elemento sorpresa. .razie alla schermatura effettuata ;un solenoide di notevole ampiezza, con un numero di spire varia&ili secondo le ore
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del giorno in &ase a una %ormula dettataci<, gli avversari non si metteranno in sintonia con le loro menti$ almeno improbabile finchI i non partecipanti alla ricerca resteranno nel >cerchio protettivo? che erigerete in casa. &l >pentacolo? mostratelo. Nel caso vediate il vampiro, rinunciate all?impresa e ritornate. .li oggetti fanno parte di un meccanismo che si sta costruendo contro di voi. Huelli sono gli unici pezzi insostituibili. Probabilmente vi sar ,un forziere,(N". 1omandammo delucidazioni nel caso avessimo avvertito presenze ostili: C&l punto +uesto. (e vi +ualcuno, non entrate. 5e difese del >pentacolo? si limitano a tenerle lontaneN. "ercammo di esaminare l'eventualit di un insuccesso, ma la risposta %u concisa: (e l,impresa fallisse, meglio non considerare l,ipotesi. Uno di noi si mise in contatto, per veri%ica, tramite la sim&ologia del pendolo. !e risposte %urono di approvazione alla linea esposta dalla Guida. $$ sim&olo principale, tradotto approssimativamente, indicava: Enecessit di compiere la missioneF. Poi vi %urono istruzioni relative al possi&ile %allimento: C7utto il materiale, tranne i resoconti scritti, sia distrutto. 'ei due uomini che hanno tentato l,azione, dite che erano usciti e non avete idea della loro meta. 4oi sarete sotto protezione. bbandonerete ogni attivit in +uesto senso, non appena compiuto il lavoro di riordino del materiale. 2accomando il controllo, al rientro, dei partecipanti all,azione, nell,ipotesi che +uesta fosse fallita ed altri tentassero di sostituirsi a loro per fare irruzione nella casa C. A 'uesto punto sono necessarie alcune precisazioni. 9i era iniziato a parlare dello spettro del vampiro, %ra l'iniziale incredulit, 'ualche tempo prima. Annunciato a Egran %iatoF nelle inter%erenze, lo ritenemmo sulle prime una melodrammatica invenzione per minare il morale e i nervi di tutti noi e, in particolare, delle ragazze del gruppo. "hiedemmo con%erma alla Guida e con sorpresa 'uesta ci con%erm che, con rito apposito, Eil gruppo avversoF aveva provveduto a ridestare un vampiro, mantenendolo sotto stretto controllo per poterlo impiegare al momento opportuno. 8ummo messi in guardia dall'accettare inviti da persone non &en conosciute e consigliati a sottoporre ad esame ogni estraneo con cui venissimo in contatto. "irca la de%inizione di 'uell'entit malvagia che va sotto il nome di vampiro vi riportiamo il testo di una conversazione avvenuta sull'argomento, interessante per la de%inizione implicita che contiene. C-ome lupi mannari di solito venivano indicati dei maniaci omicidi. 5a licantropia cosa diversa. 'racula realmente esistitoN. 1omanda: 9ucchiava sangueJ
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CNon riferito a 'racula. 'racula era un ungherese (N", che fece seviziare un grandissimo numero di turchi, e fu molto crudele anche con la sua gente. Praticava riti, e la sua casa era protetta (in senso magico". & vampiri sono comun+ue una realt. 4i sono vampiri identificabili con maniaci necrofili. 4i sono poi vampiri veri, ora molto rari. (ono esseri il cui corpo sottile fuoriesce dal corpo reale post mortem. .eneralmente lo hanno voluto e sono sopprimibili con sistema tradizionale. 5,odore dell,aglio, per esempio, ha su di loro un effetto nauseabondo e repellenteN./? Auanto agli 'Kas&ar', esse sono Particolari entit poste a difesa di edifici che nascondono segretiK esse hanno la possibilit di intervenire materialmente, causando la morte di chiun+ue si avviciniN. ,( - EDIFICIO .AS4AR 2ORA / POSSI4ILE UNA REAZIONE0 Al rientro dalla spedizione i due componenti designati rassicurarono il resto del gruppo, chiesero il giudizio della Guida sul loro operato e la valutazione sul pericolo presumi&ilmente corso. CJra possibile una reazioneN, disse la Guida. C5a barretta pu essere sbriciolataK il diapason bene che perda i rebbiN. 3seguimmo rapidamente. Avevamo %retta di annullare ogni traccia di 'uel meccanismo oscuro, anche se %orse ne avremmo volentieri conservati i pezzi come tro%eo. Poi la Guida ci %orn7 particolari e spiegazioni: C&l diapason rappresenta il gruppo. 5a sua costruzione ha richiesto mesi di lavoro. & rebbi sono calcolati in modo da emettere, se eccitati, un?onda dissonante con la vostra armonia. 5a barretta fa parte del congegno di eccitazione, anch?essa calibrataN. (aturalmente comprendemmo solo approssimativamente le modalit di %unzionamento del dispositivo. "i servirono, in proposito, le letture dei testi consigliatici, che descrivono, seppur genericamente, alcune leggi generali di un'azione di 'uesto tipo. 1omandammo delucidazioni sulle %asi della missione.
/? &n alcune comunicazioni +uesta tipologia di contenuti lasciavano parecchi dubbi in alcuni componenti del gruppo. (pesso il conflitto era determinato dalla consapevolezza che, come dice Tilliam (haFespeare dall, mleto$ci sono pi) cose in cielo e in terra, Jrazio, di +uante ne sogni la tua filosofia. 5a nostra ricerca sembrava aprire una porta segreta alla comprensione di noi stessi e del mondo, +uindi ci arricchiva in modo insperabile. -ontemporaneamente ci trascinava in esperienze dall,esito sempre dubbio che spesso ci sottraevano energie, creavano timori, incertezze ed anche paure dell,ignoto.
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C&l vampiro visto da voi era al limite della sua zona di attivit. Per +uesto non vi ha raggiunto. Gra avvolto in una specie di sudario. Huando avete battuto il pavimento, poteva intervenire. G? stato in +uel momento che vi ha avvertitiN/*. =a&&rividimmo. 1omandarono alla Guida un giudizio sul nostro operato. C/ortunatiN, rispose Ce molto braviN. $n e%%etti i criteri con cui procedemmo alla per'uisizione erano irrazionali, e, tutto sommato, individuammo gli oggetti cos7 casualmente e tempestivamente da supporre un 'aiuto' o%%ertoci al momento opportuno. !a Guida non si dilung e aggiunse: C&n +uesto caso li avete prevenuti. (ono stati ingannati dal duplice cerchio innalzato dai rimanenti. Non credevano che alcuni fossero fuoriN. 4olemmo sapere perch) %osse stata scelta 'uella casa e non altre./. CPerchI viene utilizzata per riti ed esperimenti. -ome avete potuto vedere, vi erano tracce di recenti attivitN. a perch), domandammo, il diapason e la &arretta erano collocati in 'uel modoJ C& pezzi del meccanismoN, rispose, Ndevono restare in una determinata posizione onde ricaricarsi di influssi astraliN. Poi ci in%orm che i nostri avversari avre&&ero potuto mettere in atto un tentativo di recupero. "i chiudemmo in casa, &en decisi a non aprire a nessuno dopo aver eretto un anello protettivo adeguato. C ll?alba i pericoli cesseranno. && periodo di tensione dura fino a sabato. &n +uesto intervallo si possono verificare eventi di elevato pericolo. Ca sabato vi sar un cambiamento, in +uanto le condizioni astrali diventeranno favorevoli a voi. AllFal&a, %rastornati, stanchi ma in%initamente pi0 sollevati, tornammo nelle nostre rispettive a&itazioni. $$ mondo attorno o noi ci pareva diverso, sconosciuto e 'uasi estraneo. Avevamo la sensazione di una %rattura nella nostra valutazione della realt, come se la vita attorno %osse ormai non riduci&ile a 'uella di sempre ma %osse aliena e in%ida.

/* 'urante la spedizione alla casa ,Dasbar,, fu fugacemente avvistata in lontananza una forma umana, figura diafana che sembrava seguire i due amici impegnati nella missione, forse frutto di autosuggestione. /. Gra una casa di costruzione recente, allora in abbandono, situata in una conca nella zona collinare sulla riva destra del 2eno, nei presso di Palazzo de 2ossi a -asalecchio di 2eno.
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,* - TESTIMONIANZE '+/Z- +P-/AN,I A N+S,/+ #ANN+0 ,-S,I2+NIANZ(elle pagine seguenti : riporta la cronaca della nostra prima azione diretta contro %orze che ritenevamo operanti a nostro danno, lasciata alla viva testimonianza dei partecipanti, scritta a &reve distanza dagli episodi, praticamente 'a caldo', per illustrare le modalit dell'operazione e gli stati dFanimo relativi.

Prima coppia0 2ara racconta !Fora era arrivata. $l mio compagno ed io uscimmo assieme allFaltra coppia. =imaneva ad aspettarci la nostra amica, non meno tesa e preoccupata. (on posso negarlo: temevo di non tornare pi0, temevo che 'uelle %orze di cui ignoravo tutto ci sopra%%acessero. 3 poi, dover tornare proprio in 'uella villa che ci era improvvisamente ostile mi %aceva una paura davvero tremenda. !a pi0 spaventata ero io. !ungo il tragitto non si parl tanto. $ pensieri erano pesanti e non c'erano parole. "i si trov con gli amici che ci dovevano indicare la posizione delle stelle, poi si dovette aspettare per permettere all'altra coppia del gruppo di raggiungere la casa e iniziare il rito contemporaneamente. "i avviammo silenziosamente verso la villa. !a notte, senza 'uella paura, sare&&e stata splendida. !e stelle luccicavano, il cielo era limpido, e c'era una imminente primavera nell'aria, nonostante il %reddo. Procedevamo in %retta ma con cautela, tenendoci per mano. A 'uel punto non c'era altro che l'istinto all'erta: un %ruscio, un rumore era tutto 'uanto potevamo percepire. 3ppure a 'uell'ora, nelle case cos7 vicine la gente guardava la televisione e si preparava per andare a dormire. Arrivammo alla villa senza sorprese. "i avvicinammo alla porta per entrare e, in 'uella, un tremendo ton%o provocato dallo s&attere di una %inestra ci %ece so&&alzare ed arretrare. 3F &ene dire che non cFera vento, 'uindi nemmeno correnti dFaria. $noltre la %inestra era altissima e pesante. (on c'erano spiegazioni logiche per sta&ilire che cosa provocasse 'uel movimento. Hgni volta che ci avvicinavamo alla

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porta, la %inestra aperta completamente, si chiudeva con estrema lentezza, poi s&atteva violentemente. $n terra notammo rami disposti a triangolo. 1opo diversi tentativi di aprire la porta, il mio compagno si avvicin alla %inestra e, come da indicazioni ricevute dalla Guida, alz una croce e i ton%i cessarono. Alla porta ancora un imprevisto: era stata chiusa con grossi %ili di %erro. (on avremmo dovuto %are rumori o accende luci. 8acemmo invece un &accano che si poteva udire a cento metri e usammo la torcia elettrica allFaperto. 8inalmente, superato lFultimo ostacolo, entrammo e cominciammo a salire le scale. 9e %ossimo stati meno spaventati, meno convinti, il nostro senso del ridicolo ci avre&&e trattenuti. $n una mano reggevo &en alta la croce, nellFaltra le candele e un coltello da scout sguainato. $l mio compagno, un altro coltello e la pila. ,ra le altre cose, esalavamo un me%itico odore di aglio. (on cFera niente dFinsolito. Arrivammo alla stanza. "ontrollammo la posizione delle candele rispetto alle stelle e le accendemmo dopo 'ualche tentativo %allito per via delle mani mal%erme. "ome la Guida ci aveva detto, dovevamo compiere 'uesti gesti tenendo &en presente lo scopo: annullare le irradiazioni a noi ostili, il cui centro erano la villa e la casa. 8orse i nostri pensieri non %urono esattamente 'uestiD di sicuro c'era un a%%idamento e un richiamo di aiuto tale che ci saliva dall'intimo che non avre&&e potuto rimanere inascoltato. !e candele %urono 'uindi accese e %issate al pavimentoD avvicinammo i &attenti della %inestra. Uno sguardo, un segno di croce e via nuovamente per le scale, sempre con cautela ma con una %retta crescente. 8ummo all'aperto, ancora al &uio. !'ultimo pericolo, il tratto di &osco. Auesta volta lo percorremmo con le ali ai piedi. $l mio compagno era pi0 allenato di me alla corsa, ma non gli %ui da meno. Hltre 'uegli al&eri, 'uel &osco che per tanti pomeriggi avevamo ammirato e in cui avevamo indugiato, c'erano gli orrendi condomini, le automo&ili che in'uinano l'aria, ma cos7 normali, cos7 soliti. Hltre il &uio e il pericolo di vampiri, c'era la gente insopporta&ile, collerica, antipatica ma pur sempre viva e uguale a noi. !a luce dei lampioni permise di rilassarci, di guardarci, di scam&iarci un pallido sorriso. "e l'avevamo %atta. 1ovevamo aspettare gli altri, ma non ci %u attesa. Arrivarono assieme a noi. =itornammo a casa stranamente senza gioia. !'amica ci apr7 la porta dopo aver controllato lo spioncino. Anche il suo viso recava le pesanti tracce dell'ansia e della paura. "i chiese: CAvete avuto molta pauraJN =ispondemmo no. Per 'uanto mi riguardava, era una &ugia. e ne accorsi nei giorni seguenti: nonostante tutte le
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assicurazioni della Guida, la normale paura divenne terrore. i manc per 'ualche tempo la voglia di vivere. $l mio compagno aveva retto egregiamente. Per me invece %u il momento in cui, ingiustamente, con irrazionalit, odiai la Guida e tutto. Poi, a&&astanza in %retta, mi ripresi. a, ad onore del gruppo devo ammettere di essere la sola. $l &uio non mi : pi0 amico. 8elice conclusione della serata %u una inter%erenza che, con il tono della Guida ci diceva che dovevamo tornare alla villa su&ito. Ko capito in 'uel momento cosa poteva signi%icare perdere la ragione. 8ortunatamente la Guida autentica intervenne, ci %ece togliere il di%etto alla comunicazione, e le intrusioni vennero eliminate. 8ummo in%ormati che avevamo corso pericolo. C&n villa c,era un ente in atto che poteva essere pericoloso. 5a funzione dell,ente era +uella di variare le causalit. Poteva succedere +ualsiasi cosaN. $l dispositivo consisteva proprio in 'uei &astoni disposti a triangolo. !a decisione di entrare comun'ue, il nostro atto volitivo, l'a%%idamento compiuto usando contro l'ignoto solo la croce e, in de%initiva, la %ede, %orse avevano spezzato la '%orza' scatenata contro di noi. 9i pu discutere su una %inestra che s&atte, si possono trovare mille spiegazioni logiche, ma noi c'eravamo e a&&iamo visto. !a %inestra s&atteva come se 'ualcuno la muovesse ad arte e all'interno non cFera nessuno.

Seconda coppia !Fappuntamento era per le ventuno. "i mettemmo in contatto, ed avemmo le ultime istruzioni. 9i dovevano %are due riti contemporaneamente, uno in una casa Ehas&arF, 'uella stessa che a&&iamo gi citata, e lFaltro nella villa. $ riti dovevano essere e%%ettuati dalle EchiaviF del gruppo, il 'uinto componente doveva, con un altro rito, 'uesto di tipo protettivo, sviare le in%ormazioni ai Egruppi avversiF. $n casa cFera tensione, si %acevano i preparativi e molto rumore. 3ravamo tesi e pallidi. $l pericolo a cui andavamo incontro ci era stato ampiamente descritto e 'uesto non ci rendeva certo sereni, ma era necessario agire. 3ravamo gi pronti, avevamo tutto il materiale occorrente. !a paura, dovuta alla non conoscenza esatta ma solo intuitiva di ci che ci aspettava, gravava anche su di noi.

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Un ultimo sguardo, una stretta di mano, un &acio e un augurio e la porta velocemente chiusa: il 'uinto componente doveva mettere in atto la protezione per s) e per gli altri.

.ia racconta $l 'uinto componente del gruppo %inch) oper, %u in grado di indirizzare &ene la sua emotivitD ma 'uando, protetto nel suo cerchio, ripens nella solitudine della casa vuota, a 'uelli che dovevano ancora superare l'ostacolo, %u preso dal panico e, come ognuno %a specialmente nel dolore, rivolse il suo sguardo all'3ntit 9uprema, perch) ascoltasse la sua preghiera. !a mente pregava, gli occhi reagivano con grosse lacrime alla pauraD la preoccupazione per s) e per gli atri lo sconvolgevano sempre di pi0, %ino a %arlo parlare ad alta voce. 3ppure il suo corpo era rigido, e neanche i rumori improvvisi riuscivano a scuoterlo. $ suo pensieri andavano a cercare un sostegno da "hi, se lo ritiene necessario, non esita a darlo. (on riusciva a muoversi, le gam&e gli %ormicolavano. 9entiva gli occhi gon%i e pesanti, ma lo sguardo, lFunica cosa %isica mo&ile che aveva in 'uel momento, continuava a vagare per la stanza, a guardare lForologio, a scandire ogni presunto spostamento dei suoi compagni che agivano altrove. 1opo un'ora in 'uesto stato d'animo, anche se non riusciva a muoversi, cominci a dirsi che era il caso di ricomporsi e pensare con mente pi0 serena non solo ai pericoli, ma anche alla protezione che era stata assicurata. =ipensando alle parole della Guida, alla sua coerenza e allFamore che tante volte aveva mostrato, si rianim un poco. Poi lo sguardo ritornava allForologio, e la tensione risaliva, 'uesta volta un poF meno disordinata, anche se altrettanto intensa. $ minuti passavano. omenti di %iducia, momenti di smarrimento nei 'uali si domandava in 'uale modo %osse vissuto %ino ad allora, e in 'uale dimensione vivesse ora. ,utto si mescolava. !e ultime cose dette dalla Guida e dai ragazzi prima della partenza, la paura, la disperazione, la %iducia, i visi a lui cari, di 'uei compagni che sapeva di amare, e che in 'uel momento amava pi0 che mai, immagini, parole, emozioni, tutto a livello mentale ma reale pi0 di 'uel suo corpo rigido e nello stesso tempo a&&andonato. 8orse 'uella %u la prima volta in cui il suo stato %isico non aveva importanza. $ di%etti, le sue condizioni non certo eccellenti non lo toccavano, i complessi non esistevano. "Fera lF$o, suo e degli altri che prendevano %orma e la loro integrit era la sola cosa che lo interessasse.
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!e incomprensioni, i piccoli screzi di 'uel periodo gli sem&ravano tanto sciocchi da aggiungere alle altre sensazioni 'uella della vergogna per i momenti ai 'uali spesso si era a&&andonato cedendo a uno stupido egoismo. $n 'uel momento comprendeva che cFerano troppe cose importanti da %are, troppe altre esistenze da aiutare, in%inite vite che sperano in un mondo migliore. Parlava ad alta voce a 1io e si sentiva piccolo di %ronte a 'uei misteri che stava vivendo e che avre&&e potuto conoscere meglio se un atto volitivo comune %osse stato rinnovato. 3ra appena scaduta lFora preventivata e il campanello suon. $l corpo gli sem&r improvvisamente %e&&ricitante. 4oci care si accavallavano, ma gli era stato ordinato di veri%icarne comun'ue le identit e ci %u %atto. Un istante dopo era insieme ai suoi amici e in cuor suo ringraziava 1io mentre una nuova serenit dissolveva la tensione di poco prima. 3ppure il viso gli rimase grigio e severo: si cominciava di nuovo a non rispettare lFarmonia. ,ante volte la Guida aveva detto che anche la %orma, in 'uesta nostra dimensione, pu essere di importanza essenziale e adesso, dopo essersi tanto raccomandato con gli amici non reagiva e non riusciva a sorridere.

,+ - L'ANELLO RITUALE 3* U.,-/I+/I SP-#IZI+NI A..A (I..A4 /I,I - /I,/+(A2-N,I 9era di venerd7 . aprile 16./. "': nell'aria un sentore di primavera, e una %ragranza di gemme nuove per i viali della citt. "i riuniamo come di consueto, ma con una sensazione d'attesa e d'imprevisto pi0 acuta del solito. 3F in programma un ritrovamento importate e sappiamo che saremo ostacolati in ogni modo. 4ogliamo riuscire. 1o&&iamo anche dimostrare a noi stessi, dopo la recente crisi, d'essere capaci di svolgere il compito a%%idatoci, e di saper superare almeno i nostri pi0 gravi limiti. =iceviamo istruzioni: occorre un rito preparatorio, semplice e &reve, da compiersi nella stanza cisterna della villa, dopo la mezzanotte. 9iamo stanchi ma entusiasti, almeno nella misura permessa dalla %atica e dalla tensione. (on c': pericolo, e la Guida ci rassicura ripetutamente. 3ppure il ricordo della recente paura non : certo scomparso, e un'om&ra resta in noi. $nganniamo l'attesa per%ezionando la distillazione di alcuni aromi che ci saranno necessari l'indomani.
/+ &l vecchio dattiloscritto termina con +uest,ultimo capitolo.
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!'esperienza : nuova per tutti, %uorch) per il nostro 'tecnico', e la seguiamo con rumorosa con%usione. Poi, mentre i li'uidi evaporano negli alam&icchi e si condensano lentamente in strane essenze, parliamo con la Guida. 1i tante cose, senza ordine. !ei ci accontenta pazientemente dandoci notizie, dati e assecondando anche 'ualche piccolo capriccio. ,alvolta per%ino scherza e ci sem&ra di sentirla sorridere, un poco divertita e scoraggiata. 9appiamo d'essere come &am&ini tenuti per mano, e guidati per una strada di%%icile. !e ore passano veloci. Alle undici e trenta, rassicurandoci una volta di pi0, la Guida ci consiglia di partire. !a solita con%usione di sempre, la ricerca delle pile e degli oggetti indispensa&ili, %initi chiss dove, e poi via. !a macchina scivola per le strade gi tran'uille, tra campi cosparsi di luci e di case. $l cielo : ancora sereno, ma 'ualche nu&e oscura le stelle e la luna calante. "antiamo. 9iamo contenti d'essere insieme, e la nostra stessa allegria un po' %orzata ci d coraggio. Arriviamo nella zona all'ora sta&ilita e ci incamminiamo per il noto sentiero come in una gita, ascoltando il mormorio del %iume non lontano e i cento %ruscii del &osco che attraversiamo. $ ruderi emergono dalla notte 'uasi d'improvvisoD adesso non parliamo 'uasi pi0, e cerchiamo d'agire rapidamente. "ome sempre, c': 'ualcosa di strano e d'in'uietante in 'uelle rovine %amiliari, diritte contro il cielo arrossato dalle luci della vicina citt. Penetriamo nei sotterranei, poi nella cisterna. "ompiamo velocemente il rito. 1esideriamo allontanarci e solo all'aperto ritroviamo molta della nostra tran'uillit. $ nostri passi sono pi0 veloci del solito, e la vista della macchina ci d un senso di sicurezza. ,orniamo a casa rapidamente, per i viali in cui %erve la solita animazione notturna. 8ra le pareti amiche, &en illuminate e riscaldate ci sentiamo meglio. 1omandiamo notizie e a&&iamo con%erma: a&&iamo agito correttamente e nel pomeriggio del giorno dopo potremo e%%ettuare il ritrovamento. Andiamo a riposare stanchissimi e soddis%atti. "i attende una giornata eccitante e, soprattutto, potremo terminare l'impresa alla luce del giorno, nelle prime ore del pomeriggio

Passeggiata nel parco 9a&ato pomeriggio. $l cielo : nuvoloso, ma chiaro. !e colline e il parco sono gradevoli e invitanti, pieni di %iori e di luce. 1o&&iamo svolgere un compito %acile, in tutto simile ad una innocente scampagnata. 9iamo veramente %elici che sia cos7, e non du&itiamo dell'esito che per scaramanzia.
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"i avviamo per il sentiero, scherzando e ridendo. "': davvero la primavera attorno a noi e le %oglie secche del &osco cedono alle primule e alle viole. "i avviciniamo al luogo sta&ilito. 1ue di noi sono delegati al ritrovamento: gli altri devono attendere ad una certa distanza, per non inter%erire col Edispositivo d'analisiF. Adesso non si dissimula pi0 l'impazienza e il nervosismoD 'ualcosa di inspiega&ile deve veri%icarsi, un 'miracolo', indice di un piano diverso del reale, pu compiersi sotto i nostri occhi. "erchiamo. (ulla. "erchiamo ancora, attentamente e %e&&rilmente. !'oggetto non compare. ,emiamo dFessere incorsi in un errore, ed estendiamo il campo da esaminare. Altri al&eri, altri cespugli. Hrmai sappiamo che 'ualcosa non ha %unzionato, ma non vogliamo tralasciare alcuna possi&ilit. 9olo pi0 tardi, 'uando ogni du&&io non ha pi0 ragione di sussistere, a&&andoniamo la zona. 9iamo contrariati ma non scoraggiati. 9appiamo che c': una causa e la Guida ce la spiegher. 1el resto ci ha promesso un secondo ritrovamento di oggetti che %urono suoi, un dono per noi e un suo atto di a%%etto. Poich) 'ui non esistono le sottili, imperscruta&ili ragioni che dominano i ritrovamenti di un certo tipo, non a&&iamo du&&i sull'esito. "i avviamo alle rovine a&&astanza serenamente, scherzando sulla scarsa capacit della EchiaveF incaricata e pregustando la gioia del 'regalo'. 2alim isim Aui, davanti alla villa, una sorpresa imprevista e sgradevole: una candela rossa semi nascosta %ra il verde del prato. !a esaminiamo attentamente, guardandoci l'un l'altro senza nessuna allegria poich) sappiamo cosa signi%ica. 1ecidiamo di conservarla e ci avviamo verso la villa. Penetriamo nelle grandi stanze diroccate, in cui indugia l'eco di una antica &ellezza. 9aliamo scale polverose, rischiarate da eleganti %inestre ovali, e cominciamo le ricerche. (ulla, ancora nulla. Hra siamo davvero preoccupati. 8ormuliamo ipotesi, analizziamo le possi&ili ragioni del %allimento, tentiamo di controllare un nostro ipotetico errore. "i manteniamo calmi, e 'uesto : gi un successo. Giriamo la casa, guardandoci attorno. ,roviamo i resti, intatti, del rito compiuto 'uella notte e 'uesto ci rassicura. a del dono della Guida, nessuna traccia e do&&iamo rassegnarci ad a&&andonare le ricerche. Usciamo all'aperto, nella 'uieta luce di%%usa del pomeriggio. (essuno intorno, e la dolce &ellezza del parco : colma di cinguettii e di %iori. a : come se non esistesse. >en pi0 reale :, invece, la sinistra presenza testimoniata dalla candela.

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3saminiamo meglio la cera. $n un punto presenta tracce evidenti di s%regamento, come se %osse servita per scrivere 'ualcosa. 3F una utilizzazione insolita. "i guardiamo attorno con pi0 insistenza: su un muro, appena visi&ili ma ine'uivoca&ili, le parole: A!$ $9$ /6. (on ci occorre altro. A&&andoniamo la zona e torniamo velocemente a casa. (on siamo spaventati, solo irritati e decisi a %ronteggiare la situazione. !a Guida ci con%erma i nostri timori. Un rito era stato compiuto recentissimamente contro di noi. !a sera prima eravamo stati seguiti e, non appena lasciata la cisterna, altri erano intervenuti neutralizzando la nostra attivit. Adesso in noi c': ra&&ia e preoccupazione, ma la Guida ci d istruzioni precise. !a sera stessa agiremo nuovamente e con decisione. "os7 :D torniamo nel &osco, allo scadere della mezzanotte. Auesta volta sappiamo che possono esserci presenze ostili, ma la Guida ci ha detto non esservi pericolo %isico e le crediamo. "erchiamo di dominare il nervosismo e l'immaginazione, comportandoci il pi0 e%%icientemente possi&ile. Penetriamo %urtivamente nelle rovine, raggiungiamo il sotterraneo, compiamo il nostro u%%icio. Allontanandoci dalla casa, un %ischio sommesso %ra i cespugli: 'ualcuno c':, ma non lo vediamo. "amminiamo vicini e attenti al minimo %ruscio: siamo tesi, e un nonnulla &asta a %arci so&&alzare, ma anche %iduciosi nella protezione promessa. (on accade nulla, e ritorniamo tran'uillamente nelle vie rischiarate e piene di animazione. "i sem&rano, una volta di pi0, sicure ed amiche. Poi, a casa e, rassicurati, a dormire. $l giorno dopo, nel pomeriggio, a&&iamo le istruzioni per il compimento della missione. "': un margine di pro&a&ilit contraria, ma possiamo superare l'ostacolo %rappostoci. $l dono della Guida : momentaneamente irraggiungi&ile, ma l'oggetto pu essere recuperato, e 'uesto : ci che conta, a prescindere dal nostro rammarico. 1o&&iamo per agire di notte, e adottare alcune precauzioni. !a giornata scorre lentamente, impegnata in preparativi per un rito protettivo di alto valore, da compiersi prima dell'azione. Utilizziamo la nostra attrezzatura per completare la distillazione di unFessenza particolare, il cui potere ci : sconosciuto. 9appiamo che : indispensa&ile e che ci aiuter. $ procedimenti scienti%ici della chimica organica si intrecciano con le leggi dello spirito, secondo una visione della realt sottile e stupe%acente. "ompiamo il rito, con la massima diligenza possi&ile. Poi, avute le ultime istruzioni, partiamo.
/6 lle nostra richiesta di spiegazione nuphis rispose che lo scritto corrispondeva a malem essem (che sia male".
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Importante ritro1amento !a notte : piovosa, e una ne&&ia leggera indugia sulla citt. (on cF: tra%%ico, velocemente raggiungiamo i margini del &osco, che ci appare in%ido ed imprevedi&ile. "i inoltriamo senza esitazioni, decisi a raggiungere l'o&&iettivo nel minor tempo possi&ile e ad a&&andonare il luogo al pi0 presto. "i sentiamo sorvegliati e temiamo un attacco anche se la Guida ne ha esclusa la possi&ilit. =aggiungiamo il luogo sta&ilito, lo stesso di prima. 3F un &reve esame in%ruttuoso, ma insistiamo. $mprovvisamente, l dove avevamo guardato un istante prima, appare l'oggetto. 4orremmo %uggire, ma occorre compiere alcuni gesti. entre i nostri amici guardano attorno, mettiamo in atto gli ordini ricevuti. "': vento, e la notte : piena di %ruscii. !'operazione non : agevole e viene compiuta un poco maldestramente. Al termine, ancora un %ischio modulato non lontano da noi. =ompiamo ogni indugio, e ci allontaniamo 'uasi di corsa. A casa ci a%%rettiamo ad interpellare la Guida che si %elicita con noi per il &uon esito della missione ma ci d una di%%icile comunicazione, in %ondo temuta e attesa. 1o&&iamo tornare. C7ornare nella villa, nella cisterna, esaminare i sotterranei, controllare tutto, asportare ogni cosa sospetta. Non salire nei piani superiori$ c? pericolo, un pericolo mortale, ad attenderci lass). Gnti, essenzialmente volti contro di noi. 3' un attimo di sgomentoD c': la paura che ritorni il periodo oscuro, 'uando la minaccia era vissuta come vicina e diretta. Anche chi mostra coraggio, lo %a pi0 per ri%lessione che per istinto, perch) sappiamo che il panico : il peggiore dei nemici. !a Guida si s%orza di rasserenarci, ci %ornisce ogni possi&ile garanzia. Poi ci autorizza a scoprire in parte l'involucro dell'oggetto ritrovato e appare un piccolo, splendido gioiello dagli incredi&ili &agliori verdi. (e siamo presi, e la tensione s'allenta. !e ragazze vogliono indossarlo, lo ammirano e si ammirano, tornano a sorridere e per un poco la cisterna e la villa sono dimenticate 5-.

5- /ra i ritrovamenti di +uesto periodo ricordiamo un anello con uno smeraldo che, ci disse la .uida, aveva grande valore rituale e che non potemmo mantenere in nostro possesso, ma di cui conserviamo una foto.
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nello con smeraldo

$l tempo passa rapidamente e giunge il momento di partire. 9iamo pi0 sereni e nessuno ha du&&i sulla necessit dellFazione. "i avviciniamo a velocit moderata. Aualcuno canta a &assa voce, 'ualcun altro : silenzioso. (elle vicinanze del parco, ci scam&iamo le ultime raccomandazioni, un poF preoccupati d'esser notati da estranei. !a nostra assiduit alle ore pi0 insolite potre&&e insospettire 'ualche &enpensante e procurarci contrattempi imprevisti. !a Guida aveva considerato trascura&ile 'uesta evenienza, ma vogliamo essere prudenti. "i inoltriamo %ra gli al&eri in silenzio, senza accendere le torce. !e parole sono un sussurro e contenute all'indispensa&ile. $n compenso, ci guardiamo continuamente attorno e alle spalle, timorosi che un'om&ra pi0 scura ci riveli un improvviso pericolo. =aggiungiamo ancora una volta le rovineD non c': vento, non c': alcun rumore. 9em&ra impossi&ile che 'uelle mura, 'uelle ampie %inestre vuote celino una minaccia presente e siano testimoni di segreti strani e innomina&ili. "i avviciniamo a un'entrata secondaria, seminascosta dai rovi. Accendiamo le luci solo all'interno dei sotterranei, che ci appaiono deserti. Hgnuno di noi comincia a guardarsi attorno, rischiarando gli an%ratti e le macerie in cerca di un oggetto o di un sim&olo, o di 'ualsiasi cosa che possa sem&rare insolita e sospetta. 9appiamo che, incontrandola, 'uasi certamente la riconosceremo. !a cruda luce delle torce illumina nicchie insospettate, angoli e volte mai vedute prima. "i sono evidenti segni di scasso recenti, condotti nei posti pi0 impensati per chiss 'uale %ine. 8orse semplici ricercatori spinti dal gusto dell'avventura o %orse no. (on ci %acciamo troppe illusioni sugli autori dei lavori e controlliamo ogni cosa.
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Gli antichi %orni sono stati s%ondati, le tu&ature divelte, non cF: angolo che non porti tracce di un'accurata ricerca. $ sotterranei sono un la&irinto e ci sem&ra di vederli per la prima volta. "i domandiamo cosa si nasconda dietro le porte murate e dove conducessero varchi semi ostruiti dalle macerie. "i avviciniamo alla cisterna. Aui uno di noi individua un piccolo cavo elettrico sul muro, intrecciato ad altri in dis%acimento. 3F insospettito e controlla. $l cavo da una parte penetra in una cavit ostruita da mattoni e dall'altra termina in un piccolo interruttore di plastica. "on molta cautela li&eriamo il %ilo dai suoi appigli e togliamo i primi mattoni: appare un involucro rosso, appoggiato sul %ondo di una lunga e stretta cavit che, allForigine, era %orse un condotto di aria calda. "i consultiamo nel timore di incorrere in una trappola, poi decidiamo di proseguire. Gli ultimi mattoni vengono rimossi e appare una comune pila elettrica, comandata a distanza dal piccolo interruttore. "omune in tutto, %uorch) in un particolare: il ri%lettore : cosparso di cera rossa e il contenitore : sigillato. !a torcia, puntata verso l'alto dovre&&e illuminare di luce ri%lessa il condotto, la cui ampiezza ora ci appare di una 'uarantina di centimetri per sessanta. !a mettiamo in un sacchetto di plastica e scendiamo nella cisterna. Aui tutto sem&ra intatto, ma ad un esame pi0 accurato, scopriamo che sulle candele da noi precedentemente collocate ai ''uattro 'uarti' 51 : stata posta una strana sostanza in %orma di piccole palline &ianche e leggere. 9olo sulle candele e con accuratezza. =isaliamo e terminiamo l'ispezione dei sotterranei senza pi0 trovare nulla di importante. $l ritorno si svolge senza incidenti e rapidamente: a&&iamo veramente %retta sia di allontanarci da 'uei luoghi, prima che possa operarsi una ritorsione, sia di avere dalla Guida in%ormazioni e istruzioni. A casa esaminiamo su&ito la torcia: un oggetto davvero normalissimo, %uorch) nella cera, insolita, e nella %unzione. C(erve al possesso di persone, poste nel cunicolo contro il loro volereN, ci dice la Guida. !a luce emessa non : soltanto luce, poich) la cera ha ac'uisito Cpropriet sottili tramite un procedimento adeguato. Poi, Ccon suoni e profumi i malcapitati vengono privati della volont e asserviti. !a pila : per%ettamente %unzionante e l'accendiamo. !a Guida ci consiglia su&ito di spegnerla, mettendoci in guardia contro le sue radiazioni. "i dice anche di conservarla Cben al riparo. Avverte: CG? evidente che siamo intervenuti a tempo per creare difficolt al >circolo avverso?, anche se solo temporaneamente. 5,opera >di asservimento? doveva essere compiuta
51 (ono i +uattro punti cardinali nei +uali, una volta correttamente individuati, veniva posta una candela recitando un rituale$ si trattava delle ,torri di guardia,.
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entro breve tempoN e siamo lieti d'esser stati la causa di un possi&ile rinvio. !e minuscole palline poste sulle nostre candele erano costituite da una cera particolare e Cfacevano parte di un rito tendente a vanificare il nostro ritrovamento. #n tentativo fallito forse perchI tardivoN. Adesso siamo davvero stanchiD ci consoliamo con la gemma, parliamo con la Guida e %ra noi %inch) !ei ci consiglia il riposo. 3F tardi, molto tardi. Andiamo nelle nostre rispettive dimore con la consapevolezza che gli eventi si accelerano e che occorre %ronteggiali.

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2- - ALTRI EPISODI -PIS+#I N+N ,/A,,A,I N-. (-CCHI+ #A,,I.+SC/I,,+ /IC+/#A,I #A GI+/GI+ -scursioni in 1arie localit" per allenamento e ritro1amenti Una delle attivit pi0 coinvolgenti svolte dal gruppo era 'uella legata alle escursioni che si svolgevano molto %re'uentemente, soprattutto con la &uona stagione. !o scopo di tali uscite era 'uello di mantenere un costante allenamento %isico che ci avre&&e consentito in %uturo di raggiungere luoghi impervi e selvaggi per e%%ettuare altri ritrovamenti. $noltre, talvolta venivamo invitati a raggiungere 'ualche cima un po' di%%icile per vincere le nostre paure. Ko sempre pensato che la Guida avesse voluto %armi un regalo richiedendo 'uesto tipo di impegni poich) sono appassionato di montagna, mi piace arrampicare e svolgevo 'uesta attivit per diletto anche prima di iniziare l'attivit di gruppo. ,uttavia per gli altri componenti, nessuno escluso, non era cos7 ed anzi vi era una notevole ritrosia ad a%%rontare 'ueste %atiche, dovuta ad una esplicita paura del vuoto e delle altezze. !a Guida sosteneva che tali %o&ie dovevano essere superate attraverso l'allenamento e l'e'uili&rio interiore, per cui ci spediva, di tanto in tanto, a scalare 'ualche cima, talvolta con l'illusione di un possi&ile ritrovamento, che raramente veniva e%%ettuato ma che era sempre un ottimo incentivo per tutti. Una delle prime uscite che ci invit a compiere %u alla Pietra di >ismantova, nell'appennino =eggiano. !a prima volta andammo "lara ed io, era la vigilia di (atale del 16.#, %aceva %reddo e il cielo era grigio. 9uperammo la parete attraverso la 8errata degli Alpini. =icordo che per "lara, che non aveva precedenti esperienze del genere, %u un vero e proprio trauma. Aualche tempo dopo condussi Gianni sulla stessa via e anche per lui l'esperienza %u scioccante. =icordo che giunti in cima alz gli occhi al cielo e disse: 'Grazie Anuphis'. $n seguito %acemmo numerose altre escursioni il pi0 delle volte in appennino e il pi0 delle volte senza alcuna di%%icoltD tuttavia in alcuni casi ci spingemmo su montagne pi0 impegnative. (ell'estate del 16./ salimmo il Gran 9asso. 9eguimmo la via normale che : del tutto priva di di%%icolt, tuttavia gli amici si
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erano talmente autosuggestionati che temevano ad ogni passo di precipitare e 'uindi si aggrappavano ad ogni appiglio. Usavano le mani per salire dove si poteva tran'uillamente camminare, suscitando i commenti ironici degli altri escursionisti. 9uccessivamente ci recammo sulle dolomiti dove salimmo il "ivetta, montagna assai pi0 impegnativa del Gran 9asso. 9alimmo in 'uattro: Gianni, ara, "lara ed io, mentre !ia rimase al ri%ugio. Anche in 'uesto caso seguimmo la via normale che : piuttosto lunga e presenta una principale di%%icolt consistente nella salita di un &reve 'camino'. Ancora una volta vi %urono molte ansie, preoccupazioni e paure che ci %ecero perdere un'in%init di tempo. Giunti al ri%ugio ,orrani, allora in disuso, constatammo che era troppo tardi per proseguire anche se eravamo ormai nei pressi della vetta. Auindi ridiscendemmo perdendo moltissimo tempo nell'a%%rontare il &reve caminetto ed arrivammo alla &ase del monte che era ormai 'uasi &uio. "i avviammo lungo il sentiero ,ivan che porta al ri%ugio "oldai e &en presto %aticammo a proseguire a causa dell'oscurit. 9tavamo gi pensando di passare la notte all'addiaccio, 'uando vedemmo delle luci sul sentiero venire verso di noi. 3ra il gestore del "oldai assieme alla nostra amica che, preoccupati per il ritardo, erano venuti a cercarci. Grazie alle pile che avevano portato riuscimmo a raggiungere %elicemente il ri%ugio. ,empo dopo, eravamo nel settem&re del 16.5, ci %u assegnata un'altra meta assai impegnativa: l'Hrtles, una montagna che si avvicina ai 5--- metri. =icordo che ac'uistammo un po' di attrezzatura: 'ualche piccozza e degli occhiali da ghiacciaio, tuttavia il nostro e'uipaggiamento era del tutto inadeguato. >asti pensare che, %ra tutti, io solo possedevo un paio di ramponi. 1opo una notte gelida trascorsa al ri%ugio PaIer a /-#* metri, in una stanza con una %inestra senza vetri, percorremmo con notevole di%%icolt una lunga cresta ghiacciata, %ino ad un intaglio dove occorreva scendere e poi risalire una parete di una cin'uantina di metri dalla parte opposta, attrezzata con corde %isse e una lunga scala. Auesta volta oltre alla solita paura del vuoto che pervadeva ogni mem&ro della spedizione, si aggiungeva l'e'uipaggiamento insu%%iciente che rendeva pericoloso il semplice procedere, per cui, di comune accordo, decidemmo di rinunciare all'impresa e tornare indietro.

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5a salita all,Jrtles

"i restano di 'uella salita, oltre al ricordo vivo, alcune &elle %oto. 9ovente per le le nostre imprese non erano cos7 impegnative, &ens7 tran'uille e rilassate, come la volta, sempre nell'estate del 16.5, in cui ci recammo alla "in'ue ,erre. $n 'uell'occasione ci era stato promesso un ritrovamento e per 'uesto eravamo tutti molto eccitati. =icordo che arrivammo a =iomaggiore verso sera e ci accampammo in paese, in un piccolo giardinetto, dopo aver chiesto il permesso al 9indaco, il 'uale ce lo concesse solo per 'uella notte5#. $l giorno dopo percorremmo il sentiero %ino a 4ernazza, a sera ritornammo in treno a =iomaggiore e salimmo a montare le tende nei pressi di una chiesa posta in cima ad un colle ad un paio di chilometri dal paese. Auella sera, seguendo le istruzioni della Guida trovammo nei pressi della stessa chiesa una
5# 'ati gli scarsi mezzi a nostra disposizione, spesso durante le nostre escursioni pernottavamo in tenda.
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pietra: la '=osa di 8rancia', un 'uarzo ametista di colore rosa, molto &ello e &en tagliato5/.

5a 2osa di /rancia

Strumento di comunicazione Ne;ilim Una delle principali attivit del gruppo era 'uella di costruire una macchina di comunicazione che ci avre&&e consentito di entrare in contatto con una civilt 'e2traterrestre' estremamente evoluta, i (e%ilim. Attraverso la comunicazione con la nostra Guida ci era stato detto che i (e%ilim avevano visitato la ,erra in epoche remote ed avevano lasciato una serie di indizi che avre&&ero permesso a uomini su%%icientemente evoluti di seguire un percorso che li avre&&e portati ad incontrarli. Auesti esserei superiori, una volta interpellati, sare&&ero tornati per aiutare l'uomo a crescere, ad evolvere, a rinunciare all'egoismo, all'odio e alla guerra. olti dei nostri ritrovamenti, in e%%etti, avevano a che %are con i (e%ilim: %rammenti della 'macchina di comunicazione', al%a&eti, disegni dal signi%icato oscuro. ,utto doveva servire a costruire ed attivare il dispositivo che ci avre&&e
5/ 'i +uesta pietra ci rimasta solo una foto e, come per altri oggetti, non ricordiamo se facesse parte di +uelli sepolti per richiesta di nuphis o se sia stato assegnato ad un altro membro del gruppo.
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permesso di sta&ilire un contatto diretto. Allora si sare&&ero aperte le porte ,dei rifugi dove i Nefilim avevano nascosto i loro segreti,. Uno di tali ri%ugi, secondo la Guida, era u&icato nelle arche, nella zona della grotta di 8rasassi, ed era stato visitato dal loro gruppo negli anni trenta 'uando il gruppo stesso era in piena attivit. Altri ri%ugi erano in luoghi remoti come il 9ud America, dove comun'ue noi saremmo dovuti andare per ac'uisire tutti gli elementi necessari alla costruzione della ,macchina,, per reperire tutti gli ,anelli della catena,, 'uella che la Guida chiamava la ,catena Nefilim,.

+ggetto della catena Ne;ilim portato al /i;ugio Sca;;aiolo 1urante il secondo anno di attivit, avevamo gi e%%ettuato un notevole numero di ritrovamenti e %ra 'uesti, numerosi riguardavano gli oggetti della 'catena (e%ilim'. 1urante una comunicazione, alla %ine del 16.5, ci venne richiesto di portare un %rammento della 'macchina (e%ilim' presso il ri%ugio del lago 9ca%%aiolo, sulla vetta del "orno alla 9cale. !'oggetto consisteva in un cilindro di metallo avvolto in un &locco di cera. "i %u spiegato che l'oggetto, opportunamente collegato con un traliccio che si trovava nei pressi del ri%ugio, sare&&e stato un'ottima antenna per le comunicazioni, che noi avremmo potuto s%ruttare. "i recammo 'uindi, in una %redda e cupa giornata di dicem&re, sul "orno alle 9cale e, lungo il percorso di salita, %ummo investiti da una tempesta di neve e vento che limitavano %ortemente la visi&ilit. Giunti in cima %aticammo non poco a trovare l'orientamento %ra la ne&&ia e la neve, ed anche le nostre impronte che servivano a ritrovare la via del ritorno, si cancellavano con rapidit. "omun'ue riuscimmo a trovare il traliccio, a collegarvi con un cavo elettrico l'oggetto in nostro possesso e ridiscendere sani e salvi la montagna. Aualche mese pi0 tardi ci %u richiesto di tornare sul "orno per riprendere il dispositivo. 3ra ormai primavera inoltrata, una &ella giornata di soleD giungemmo sul monte e, con grande sorpresa, non trovammo pi0 il nostro cilindro. Preoccupati chiedemmo in%ormazioni al gestore del ri%ugio che in 'uel periodo era aperto. "i rispose che s7, ricordavano &ene lo strano cilindro
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inglo&ato nella cera: avevano pensato potesse essere un dispositivo esplodente ed avevano pre%erito avvertire i cara&inieri che lo avevano prelevato e portato via55. "os7 si era perduto un importante anello della 'catena'. ,uttavia la Guida ci rassicur dicendo che avre&&e %atto in modo di %arcelo ritrovare. $n realt l'attivit del gruppo cess prima che 'uesto potesse veri%icarsi.

Sim<oli disegnati sulla pol1ere (ei primi tempi della nostra attivit, 'uando cominciarono ad a%%acciarsi le prime inter%erenze, alcuni %atti negativi, non %acilmente spiega&ili, cominciarono ad accadere a 'ualcuno di noi: piccoli incidenti, sparizione di oggetti preziosi, %urti, ecc.D la Guida cerc di darci 'ualche protezione, come i pentacoli d'argento da tenere sempre appesi al collo. Una sera durante una comunicazione ci %u detto che 'ualcuno aveva posto dei sim&oli male%ici nella casa di uno di noi e che occorreva eliminarli. 1opo una lunga ricerca, individuammo sotto il letto un sim&olo tracciato nella polvere. 8ra la naturale polvere depositatasi %ra una pulizia e l'altra, era come se all'interno di essa, ne %osse stata utilizzata una pi0 densa e pi0 scura per tracciare i contorni di una immagine molto ela&orata, di %orma 'uadrata e di circa 1? cm di lato. 9o%%iando sull'immagine 'uesta si dissolse immediatamente. Una immagine simile e tracciata nello stesso modo la trovammo anche sul davanzale di una %inestra. (aturalmente provvedemmo a cancellare il tutto e, stranamente, la situazione parve migliorare. 9i discusse a lungo su chi potesse essere l'autore del mis%atto senza per giungere ad alcuna conclusione. Anche se si accert che nei giorni precedenti il ritrovamento era entrato in casa un artigiano per una riparazione all'impianto idraulico, non si pot) attri&uire a lui il disegno dei sim&oli. 1el resto non capimmo mai come potesse essere possi&ile disegnare sulla polvere e '%ra la polvere', tanto da poter rimuovere il disegno con un semplice so%%io.

Una pro1a di autenticit" del ;enomeno4 una moneta cade sulla testa di uno scettico irriduci<ile
55 2icordiamo che +uello era il periodo in cui erano attivi gruppi terroristici.
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$n una delle prime uscite di gruppo %ummo inviati alla grotta del 8arneto, nel "omune di 9an !azzaro di 9avena. !e grotte, con la loro oscurit, il loro silenzio, la loro struttura la&irintica, costituiscono un luogo misterioso e suggestivo e sovente la Guida le indicava come luoghi di ritrovamenti. $n 'uel caso non ricordo 'uale %osse il motivo esatto della visita, tuttavia ricordo che in 'uella grotta assistemmo ad un %enomeno di apporto. 3ravamo tutti riuniti in una sala interna e stavamo scrutando attentamente con le torce il terreno e gli an%ratti, 'uando all'improvviso cadde, perpendicolarmente dal so%%itto, 'ualcosa sulla testa di "lara, che all'epoca era sicuramente l'elemento pi0 scettico e du&&ioso del gruppo. 9i trattava di una vecchia moneta che assieme ad un'altra sempre oggetto di ritrovamenti : tuttora in nostro possesso5?.

Coneta del /arneto

Coneta austriaca
5? 5a moneta avuta per apporto e visibile nella foto italiana, - @1 del !<=1, con la 7esta del 2e$ 4&77 GC &&& 2G G &CP, in basso lungo il bordo$ .. 2omagnoli. G con testa nuda di donna (allegoria dell,&talia" che guarda verso destra dietro ad un fascio adornato dallo scudo (abaudo, 34& anno dell,Gra /ascista. 5,altra moneta citata un 7allero di Caria 7eresa d, ustria del !:91. #n,altra moneta identica ma non usurata, fu rubata ad una componente del gruppo, con la borsetta e tutto ci che in essa era contenuto. Non ricordiamo con +uale ritrovamento l,abbiamo ricevuta. -i vale anche per i sette zirconi che compaiono nell,immagine iniziale che raggruppa alcuni oggetti di ritrovamento.
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a nonostante vi %ossero pochi du&&i sull'autenticit del %enomeno, essendo tutti troppo distanti l'uno dall'altro perch) 'ualcuno avesse potuto lanciare la moneta senza %arsi notare, tuttavia non tutti %ummo del tutto convinti. Anche in 'uesto caso, una piccola percentuale di du&&io rimase, come del resto accadde sempre, in una certa misura, in ognuna delle circostanze 'ui narrate.

2, - EVOLUZIONE O INVOLUZIONE1 S-GUI,+ - C+NC.USI+N- #-.. A,,I(I,5 #I G/UPP+4 #A P/+G-,,+ #I -(+.UZI+N- SPI/I,UA.- A /ISCHI+ #I IN(+.UZI+N- PSICHICA Sintesi di Giorgio $l / giugno del 16./ era una domenica. 1opo un gradevole pranzo in un ristorante di !avino di ezzo, "lara ed io ci recammo a casa della madre di ara, la >etta: c'erano Gianni, ara, !ia e Angelo. Passammo il pomeriggio a lavorare in una vecchia roulotte parcheggiata nel cortileD %acemmo %ondere una certa 'uantit di piom&o per ottenere un recipiente con 'uesto metallo, atto a contenere un %rammento di trizio che avevamo precedentemente ordinato ad una ditta di prodotti chimici di ilano. $l trizio doveva servire per ottenere un dispositivo che, una volta attivato, avre&&e migliorato notevolmente la comunicazione. $l giorno successivo, o %orse il marted7, "lara ed io partimmo per "apraia, assieme a Gianni e ara, con la 4olvo di Gianni. =icordo che ci %ermammo a Porretta per prendere un ca%%: al tavolo di un &ar del centro e l7 incontrammo dei conoscenti di ara. Proseguimmo per !ivorno e, il giorno successivo, ci im&arcammo sul traghetto per "apraia. Aui prendemmo alloggio in una pensione. !o scopo del viaggio, oltre a 'uello di passare una settimana di rela2, era di e%%ettuare un importante ritrovamento. $n 'uesto periodo si era cominciato a parlare di necessit di autoG %inanziamento per il gruppo, in 'uanto l'attivit di ricerca diventava sempre pi0 dispendiosa. Proprio 'ui a "apraia sare&&e stato possi&ile ritrovare alcuni lingotti d'oro ;O< che sare&&ero serviti allo scopo. $n realt la comunicazione era pessima e non era mai possi&ile capire se le direttive venivano dalla Guida o da 'ualche entit avversa il cui scopo %osse unicamente 'uello di innervosirci e di creare uno stato di tensione permanente.
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1opo varie ricerche inutili, una sera ci %u detto di recarci in localit lo '9tagnone', un luogo al centro dell'isola, estremamente isolato e raggiungi&ile attraverso un lungo e impervio sentiero. Partimmo dopo cena e raggiungemmo lo stagno, dopo tre ore di cammino, a notte %onda. $l luogo era molto suggestivo, si sentivano migliaia di rane gracidare, all'orizzonte appariva il mare illuminato dai raggi della luna. "ercammo ma non trovammo nulla e, sulla via del ritorno, ci %u detto di %are attenzione all'al&ero semovente: il Rractus, ;O< che nelle notti di luna si aggira per l'isola nutrendosi di sangue umano. ,utto 'uesto non %ece che accrescere la tensione e lo scetticismo, in noi sempre pi0 presenti. 1opo 'ualche giorno %u chiaro a tutti che il ritrovamento di "apraia era in realt una presa in giro, %rutto di 'uelle che consideravamo inter%erenze e nulla pi0. 9tavamo perdendo tempo. Gianni aveva, tra l'altro, necessit di rientrare per riprendere il lavoro. Purtroppo il traghetto non sare&&e arrivato che la settimana successiva: se in un primo tempo egli aveva pensato di tele%onare per comunicare un imprevisto che gli impediva il rientro, a 'uesto punto la cosa era del tutto inutile. (el volgere di 'uesti eventi lui e ara cono&&ero per caso una coppia di signori toscani che avevano un piccolo motosca%o e che si o%%ersero di riportarli a !ivorno con loro. !7 per l7 decisero, senza consultarci, di accettare l'o%%erta e partirono. "i restammo piuttosto male. =estammo a "apraia ancora 'ualche giorno, %inch) il traghetto non ci riport a !ivorno e da 'ui, col treno, tornammo a >ologna. A causa di 'uesto e di altri episodi simili, il rapporto con il gruppo si interruppe per 'ualche tempoD poi, a poco a poco ci riavvicinammo e riprendemmo l'attivit. Uno dei pro&lemi che a%%liggevano il gruppo era dovuto al %atto che un componente era single. 8in dalla sua nascita e per un lungo periodo il gruppo %u costituito da cin'ue persone, due coppie ed una ragazza, !ia. Auest'ultima pi0 volte aveva mani%estato il malessere dovuto alla sua condizione ed il desiderio di avere un compagno che %acesse parte del gruppo. !a Guida non poteva intervenire in tal senso, per era in grado di approvare oppure disapprovare l'inserimento di un nuovo componente. Un amico di !ia %u scartato perch) non idoneo. $n seguito %u accolto Angelo che per rest con noi solo pochi mesi. $n seguito venne accolto Pietro, il 'uale sta&il7 con !ia un rapporto sta&ile che perdura tuttora dopo oltre trent'anni. All'epoca dei %atti di "apraia il 'pro&lema del sesto', poich) anche per il &uon %unzionamento del gruppo sare&&e stato utile un sesto componente, era stato

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risolto con l'inserimento di Angelo. 8u in parte merito suo, del suo spirito allegro e gioviale se i componenti del gruppo riuscirono a riavvicinarsi. Uno dei primi pro&lemi che ritentammo di a%%rontare %u 'uello della comunicazione. 9perimentammo l'utilizzo del trizio, suggerito dalla Guida, ma senza successo. "i %u detto che la sorgente radioattiva era troppo de&ole e che 'uindi occorreva procurarsene una pi0 potente. Gianni ordin una radiosorgente costituita da co&alto *- che misurava circa 6-- m"i5*. !a radiosorgente, potenzialmente pericolosa, ci venne recapitata dalla Gran >retagna in un contenitore apposito: un cilindro di piom&oGcemento del peso di circa +- Pg. ,ale contenitore dovette essere restituito al mittente, per cui nella cantina della >etta venne %atto costruire da un muratore, un cu&o di calcestruzzo di un metro di lato al cui centro venne posta la sorgente. ,ramite un contatore geiger appositamente ac'uistato da un rivenditore di materiale surplus di 9an !azzaro, %ummo in grado di misurare la radioattivit presente, che si mantenne sempre a livelli normali5.. Per ottenere un comunicazione sicura dovemmo collegare un pezzo della ' acchina (e%ilim' ad un oscilloscopio ;anche 'uesto ac'uistato da Gianni<, ed avvicinare il tutto alla sorgente radioattiva, sistema al'uanto complesso e scomodo e che comun'ue non diede risultati apprezza&ili. Permaneva il pro&lema dell'auto%inanziamento. !e spese per l'attivit del gruppo si %acevano sempre pi0 rilevanti e 'uelli di noi che lavoravano ;non tutti< dovevano innanzi tutto provvedere al proprio mantenimento, per cui le disponi&ilit economiche del gruppo erano assai limitate. Auello che pi0 di ogni altro contri&uiva alle spese era sempre Gianni. 9econdo le direttive, noi avremmo dovuto intraprendere iniziative anche molto onerose dal punto di vista economico: attrezzature, viaggi, spostamenti in altri continenti. 1ovevamo arrivare ad occuparci di 'uesta attivit a tempo pieno, lasciando de%initivamente le nostre occupazioni. !a Guida, dopo il %allimento nel ritrovamento dell'oro di "apraia ;sicuramente %rutto di inter%erenze<, ci sugger7 di avviare una produzione di prodotti di natura er&oristica, s%ruttando alcune antiche ricette che ci avre&&e %ornito: li'uori alle er&e, essenze vegetali, %ito%armaci, creme ecc.. 1ecidemmo di tentare 'uesta strada e ci procurammo l'attrezzatura necessaria. Ancora una volta Gianni %orn7 il necessario contri&uto economico ed attrezzammo la cantina della >etta a la&oratorio per e%%ettuare estrazioni e distillazioni di principi vegetali.
5* Cillicurie$ unit di misura della radioattivit. 5. Jvviamente tale materiale fu poi rimosso e riconsegnato alla ditta specializzata.
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$niziammo 'uindi la produzione di alcuni li'uori, secondo le ricette che ci erano state date: 'Hro Antico', 'Amaro $n%erno' e altri che non ricordo. "ercammo anche la colla&orazione di aziende del settore cosmeticoD in e%%etti un'azienda di Pianoro ci diede una certa 'uantit di 'crema &ase' che avremmo dovuto pro%umare utilizzando principi vegetali. 9i era giunti nel %rattempo alla %ine dell'anno 16./, Angelo aveva lasciato il gruppo ed era su&entrato Pietro. Al momento della chiusura natalizia, l'azienda per cui lavoravo, mi comunic che per una riduzione del personale mi avre&&e licenziato. $niziai 'uindi l'anno 16.5 da disoccupato, ed in attesa di trovare un lavoro, decisi di occuparmi a tempo pieno del la&oratorio ed incrementarne la produzione. Per alcuni mesi mi dedicai alle estrazioni degli oli essenziali, ma risult su&ito chiaro che coi li'uori e le creme non saremmo arrivati da nessuna parte. !a produzione, molto limitata, veniva venduta nella ristretta cerchia degli amici e dei conoscenti e gli introiti erano davvero modesti. $niziai presto a cercare un lavoro meglio remunerato ed all'inizio di maggio cominciai una nuova attivit. $l la&oratorio cominci a cadere in disuso. 1urante il resto del 16.5 non ricordo %atti rilevanti. !'attivit principale era costituita dalle gite che venivano svolte 'uasi settimanalmente e che avevano lo scopo di mantenere il gruppo allenato in previsione delle %uture ricerche nei luoghi pi0 remoti ed impervi della ,erra ;O<. 1urante la primavera del 16.?, 'uando ormai era evidente un deterioramento complessivo del gruppo, ci %u richiesto di raccogliere tutti gli oggetti %rutto dei ritrovamenti e di seppellirli in un luogo sta&ilito. "i %u detto che 'uesta era una precauzione temporanea e che una volta che la situazione %osse migliorata avremmo potuto recuperarli. Auesto %u %atto. Ponemmo tutti gli oggetti in una scatola e la seppellimmo all'interno del parco della villa, nel luogo che ci %u indicato5+. =estava comun'ue il pro&lema dell'auto%inanziamento e nuovamente cercammo la soluzione attraverso i suggerimenti della Guida. Auesta volta la proposta %u 'uella di eseguire un rituale complesso, risalente all'antico 3gitto, che comportava l'evocazione di una entit un po' pericolosa, il dio 9o&P56 che sare&&e apparso nella %orma di un uomo con la testa di coccodrillo. Auesti ci avre&&e condotti alla cassa di 8all, una grande cassa colma d'oro e di pietre
5+ G, da notare che in un periodo successivo, metabolizzata la delusione relativa ai nostri fallimenti, ritornammo al parco con l,intento di recuperare il materiale sepolto ma non ne trovammo traccia, o forse non fummo in grado di ritrovare il luogo esatto. 56 (obF o (obeF (in greco (uchos" il dio delle ac+ue e delle inondazioni del Nilo nella mitologia egizia. /iglio della dea Neith, stato venerato soprattutto ai tempi del Cedio 2egno mantenendo sia la valenza benefica sia +uella malefica. 4iene generalmente raffigurato come un uomo con la testa di coccodrillo.
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preziose ;O<, che avre&&e soddis%atto pienamente e de%initivamente le nostre esigenze %inanziarie.

lcuni dei libri ritrovati

9i inizi 'uindi a preparare tale rituale, e il primo passo %u il ritrovamento, su indicazione della Guida, della testa im&alsamata di un piccolo coccodrillo ;non ricordo dove sia ora<?-. Poi dovemmo preparare i costumi per il rito. !'o%%iciante avre&&e dovuto indossare una tunica nera con &ordi in oro. Anche gli altri partecipanti avre&&ero dovuto indossare costumi particolari. $l rituale si sare&&e svolto all'aperto, in una localit nei pressi di >adolo, dove era presente una vecchia cappelletta. $l rituale era complesso e richiedeva alcune prove preliminari perch) doveva essere eseguito con estrema sicurezza, senza esitazioni. Alla %ine %u %atta una prova generale, escludendo l'evocazione, sul luogo sta&ilito, e 'uesto %u tutto. $l rito vero e proprio non %u mai eseguito. $l gruppo era ormai ad un livello di estrema stanchezza ed anche i rapporti personali erano al'uanto deteriorati. "os7 una sera dell'estate 16.?, dopo una riunione a casa nostra nella 'uale si evidenziarono molte contraddizioni e insoddis%azioni, ci salutammo e non ci incontrammo pi0, almeno come gruppo esoterico. Un paio di anni dopo incontrammo ancora ara e Gianni ;che risiedevano a Parma< coi 'uali compimmo numerose escursioni sul nostro appennino, %acemmo campeggio, gite in motocicletta, passammo anche una vacanza assieme nel Gargano, ma non ci riunimmo pi0 con lo scopo di comunicare con Anuphis. Auesto rapporto di amicizia and avanti %ino al 16+1. (el giugno di 'uell'anno, essi vennero una sera a casa nostra per %are 'uattro chiacchiere, alla %ine ci salutammo ama&ilmente dicendo che ci saremmo rivisti presto. 3 invece
?- 'urante il ritrovamento del piccolo coccodrillo, la .uida ci fece ritrovare dei libri a lui appartenuti e che ci don. 5i trovammo in modo strano, nelle cavit di un filare di alberi, in un,atmosfera come di magia. lcuni di +uesti sono ancora in nostro possesso.
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'uella %u l'ultima volta in cui vedemmo ara e Gianni. 1'altra parte 'uest'ultimo non potremo mai pi0 rivederlo, perch) non : pi0 %ra noi. 22 - EVENTI SUCCESSIVI -(-N,I SUCC-SSI(I A..A 'IN- #-..- A,,I(I,A #-. G/UPP+3 /IC+/#A,I #A GI+/GI+ ?1 .ettere rice1ute da un componente di un altro gruppo 1opo la %ine dell'attivit del nostro gruppo di ricerca, intorno alla %ine dell'anno 16.?, 'uando ancora eravamo rattristati e sconcertati per la repentina %ine della nostra attivit, ricevemmo una lettera dattiloscritta proveniente da Parigi, %irmata da un certo 8rancesco, che asseriva essere mem&ro di un gruppo simile al nostro. 3gli a%%ermava di essere a conoscenza delle nostre vicissitudini e che non dovevamo essere preoccupati, in 'uanto molto presto le cose si sare&&ero chiarite e l'attivit esoterica sare&&e ripresa. !a lettera era a%%rancata con un &ollo autentico ed anche il tim&ro postale pareva originale. i pare di ricordare che %acemmo veri%icare ad un u%%icio postale l'autenticit di &olli e tim&ri. $n seguito, dopo 'ualche mese ricevemmo una seconda lettera dattiloscritta con %irma autogra%a, sempre da parte di 8rancesco, nella 'uale egli prendeva in esame le cause del nostro %allimento: ci invitava ad avere pazienza perch) i tempi, a suo dire, non erano ancora maturi, ma che la ripresa era certa e che 'uanto accaduto a noi era accaduto a numerosi gruppi simili al nostro. (on so dove siano %inite 'ueste lettere. 1opo 'uest'ultima lettera della primavera del 16.* non ne seguirono altre.

-sercizio sul 1uoto mentale 4 spostamento di un oggetto

?1 & vari componenti del gruppo ne tentarono la ricostituzione con altre persone nelle citt sedi del proprio lavoro e delle proprie abitazioni con risultati diversi.
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1opo la %ine dell'attivit del gruppo, continuammo per parecchio tempo a tentare di comunicare con la Guida, per cercare di comprendere se sare&&e stata possi&ile una ripresa delle attivit. 9pesso le comunicazioni riuscivano, anche se con un margine di du&&io piuttosto elevato sulla loro autenticit. Uno dei consigli che pi0 spesso ci venivano dati era 'uello di a&&andonare il sistema di comunicazione attraverso il 'piattino' ;che usavamo ancora< per utilizzare metodi pi0 sicuri. Auesti per implicavano capacit che noi non possedevamo o ritenevamo di non possedere. Uno dei metodi consigliati era la 'scrittura automatica', che per %unzionava molto male. Un altro era 'uello del 'vuoto mentale' per consentire una comunicazione diretta con le 3ntit attraverso la propria mente. "ome a&&iamo gi detto, ci %u consigliato di leggere '$ntroduzione alla agia' a cura del gruppo U=, cosa che, almeno in parte, %acemmo. Uno degli esperimenti indicati era appunto la realizzazione del 'vuoto mentale', che consisteva nel li&erare la mente da ogni attivit di pensiero e rimanere ricettivi nei con%ronti di 'ualsiasi 'segnale' dall'esterno. $n un silenzioso pomeriggio primaverile, mi disposi nella condizione indicata dal testo. "redo di avere raggiunto un &uon livello di vuoto mentale e, dopo un periodo di circa venti minuti, cominciai a percepire una sensazione estremamente sgradevole, un malessere che and aumentando rapidamente %ino a tras%ormarsi in un vero e proprio senso di angoscia. !a stanza si %ece molto %redda, poi improvvisamente una sedia di legno che stava di %ronte a me si spost compiendo un giro completo su s) stessa. Avrei voluto interrompere l'esperimento ma non vi riuscivo: ero come &loccato nei movimenti e nei pensieri. 8inalmente la porta della stanza si apr7 ed entr "lara, tutto cess e io tornai li&ero e padrone di me stesso. =estava un %reddo polare innaturale percepito da entram&i, che non trovava nessuna spiegazione perch) all'esterno la giornata era tiepida. 1a 'uel giorno non ho mai pi0 tentato esperimenti di 'uesto genere e, per la verit, sono restio a tentarne anche di altro genere.

+sser1azione di U'+ al 2onte delle 'ormic)e $n una delle sedute di comunicazione avvenute dopo la %ine dell'attivit di gruppo, nella 'uale avevamo coinvolto altri nostri amici, eravamo alla ricerca

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di nuove ulteriori prove, 'uel genere di riscontri che in verit noi chiedevamo in continuazione. $n 'uesta %ase ci che cercavamo non erano necessariamente i ritrovamenti di oggetti, ma 'ualsiasi cosa potesse dimostrare la veridicit e l'autenticit del nostro 'contatto'. Auella volta l'argomento della comunicazione verteva sugli U8H e sugli e2tra terresti, ed a %ronte della richiesta di poter vedere 'ualcosa di concreto, la Guida ci sugger7 di recarci sulla cima del onte delle 8ormiche, 'uella stessa sera intorno alla mezzanotte, dove certamente avremmo visto 'ualcosa. "i %u detto di guardare in alto verso est. Andammo pertanto sul onte delle 8ormiche. 3ravamo in 'uattro e come suggerito, ci volgemmo ad est scrutando il cielo stellato. 1opo poco tempo iniziammo a vedere delle luci che si muovevano nel cielo descrivendo strani percorsi. 9i pens inizialmente ad aerei, ma ci non era possi&ile perch) tutto avveniva nel pi0 assoluto silenzio. 9i pens a satelliti arti%iciali che spesso si vedono percorrere la volta celeste, ma 'uesti procedono in modo rettilineo lungo la loro or&ita. (el nostro caso invece, le luci punti%ormi come de&oli stelline, parevano danzare nel cielo descrivendo %igure immaginarie, come degli otto orizzontali. !e osservammo per parecchi minuti. Poi, incredi&ilmente, ci stancammo di osservare e presi da pro&lemi contingenti, iniziammo a parlare d'altro, dimenticando il %enomeno. $n e%%etti, la maggiore stranezza di 'uesto episodio %u che, in realt, nessuno parve rimanerne particolarmente impressionato, come se si trattasse di un %enomeno del tutto naturale. =ipensandoci a distanza di anni, devo ammettere che si tratt di un evento davvero %uori del comune.

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CONCLUSIONI

.a storia di un ;allimento (on sappiamo se e in che modo gli o&iettivi che ci %urono prospettati da Anuphis %ossero realmente raggiungi&ili dal nostro gruppo. "ertamente la nostra : de%ini&ile come la storia di un %allimento ?#. $n realt siamo sempre stati immersi in un con%litto insana&ile determinato come da %orze di valore uguale ma dirette in senso opposto che agissero simultaneamente. 1a una parte:

stupore, interesse, meraviglia, suscitati dalla ricchissima %enomenologia prodotta in uno spazio di tempo relativamente &reve, miraggio di una magia come scienza dell'anima o dell'$o, i cui insegnamenti avre&&ero %orse permesso il dissolversi delle resistenze interiori ed esteriori che impedivano alla nostra complessit ;&iologica, psicologica, sociale e spirituale< di venire a contatto con la realt pi0 vasta che trascende il mondo percepito dai sensi. troppi du&&i, scarsa coesione, poca autodisciplina, limitate conoscenze, insu%%iciente determinazione, eccessiva stanchezza che sopravveniva durante e dopo le comunicazioni, necessit contingenti, di studio, di lavoro, sociali, %amiliari e desiderio di autorealizzazione negli stessi normali am&iti di vita. %enomenologia estremamente seducente ma troppo complessa, a noi sconosciuta, mai completamente padroneggiata, %orse pericolosa, %orse pro%ana,

1all'altra:

$noltre:

?# $n seguito alla fre+uentazione della /ondazione ;ozzano de ;oni, gli eventi che abbiamo +ui raccontato, da noi vissuti per oltre tre anni come inspiegabili e talvolta eccezionali, sono stati ridimensionati ad esperienza degna di nota ma mai giunta ad espressione matura, neanche a livello di comunicazione medianica.
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timore verso la cultura e la religione dominanti, da noi percepite di possi&ile condanna verso un sapere ancora costretto alla segretezza ?/.

Spiritualismo e spiritismo&= (oi concordiamo con la tesi che vede lo spiritismo come parte dello spiritualismo, che si &asa sulla convinzione che gli spiriti non siano altro che le anime disincarnate di uomini di diverso livello evolutivo. !a di%%erenza tra uomini e spiriti : che i primi sono temporaneamente incarnati in un involucro corporeo. !o spiritismo %onda la sua dottrina sui concetti di immortalit dell'anima e di pluralit delle esistenze, o%%re una spiegazione razionale della reincarnazione vista come un progressivo per%ezionamento morale attraverso le esperienze terrene, che termina una volta raggiunto uno stadio di progresso morale avanzato. 9econdo 'uesta dottrina, si incarna chi ha la necessit di puri%icarsi e di evolvere. 3ssa studia tutta la %enomenologia riguardante l'incarnazione e il ritorno allo stato di spirito, tutti i %enomeni relativi alle apparizioni, materializzazioni, in%estazioni, possessioni e alle comunicazioni spiritiche. a sin dai suoi inizi, nella nostra cultura, lo spiritismo : stato criticato aspramente sia dagli scienziati scettici, sia dai religiosi cattolici e protestanti. $n%atti le religioni cristiane e anche l'islam, hanno sempre osteggiato la comunicazione con gli spiriti, considerata di per s) reale, ma interpretata come opera di natura demoniaca, pertanto vietata poich) considerata pratica eminentemente negativa e pericolosa. algrado tale posizione nettamente contraria allo spiritismo, : documentato che alcuni eminenti religiosi si sono interessati alla %enomenologia spiritualista relativa al collo'uio con entit spirituali, all'interno di un contesto di preghiera e di rispetto a 1io. 4engono comun'ue segnalati, anche da medici, psichiatri e ricercatori scienti%ici, possi&ili e%%etti negativi delle comunicazioni spiritiche per persone suggestiona&ili, per chi so%%ra di un 'ualsiasi tipo di disordine emotivo o psichico o %accia uso di sostanze in grado di alterare lo stato mentale.
?/ #no dei riti suggeriti dalla .uida e che noi eseguimmo per ac+uisire & poteri della Piramide aveva lo scopo di rafforzare in noi le seguenti facolt$/antasia, 4olont, /ede e (egretezza. ?5 5o spiritismo inizi come parte del movimento spiritualista che sorse nella met del !911. (piritualismo un +ualsiasi movimento filosofico o religioso che si oppone al materialismo, crede all,esistenza di Gntit spirituali e che gli esseri umani possano comunicare con loro e avere facolt medianiche. Perci lo (piritismo da considerarsi (piritualista ((intesi da TiFipedia".
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Aueste, in estrema sintesi, %urono alcune delle considerazioni che ci resero, talvolta, du&&iosi sui %rutti del nostro agire come gruppo 'esoterico'.

2agia !a magia, per noi oggetto di grande interesse ma anche di timore, in realt : sempre stata ed : tuttora oggetto di studio da parte delle scienze sociali, prime %ra tutte l'antropologia culturale, l'etnologia, la psicologia e la sociologia. 3ssa : presente anche nella tradizione religiosa: hanno caratteristiche magiche i miracoli che os: e Aronne compirono davanti al 8araone. 9alomone e&&e la grazia di molte conoscenze e la %ama di grande %amiliarit con gli spiriti e con i demoni. $l panorama della magia contemporanea : molto complesso e variegato e 'uesto ne rende di%%icile una reale comprensione, anche a causa del sincretismo delle odierne dottrine magiche, esoteriche e occultistiche che, come dimostrano gli esperti, spesso si riallacciano alle antiche tradizioni neoplatoniche, gnostiche, ermetiche, ca&alistiche, astrologiche, alchemiche e mitologiche. 9ul pensiero dei moderni occultisti, dalla >lavatsPI ad Aleister "roSleI, da GurdBie%% a 3usapia Paladino e a Gustavo =ol, spesso si %ondano associazioni e gruppi esoterici, correnti (eS Age, della Ticca e del (eopaganesimo, in cui : molto di%%icile orientarsi per individuare una 'retta via' da sperimentare e seguire. Hggi come sempre e in in tutte le culture %in dagli al&ori della civilt, esistono molteplici credenze e pratiche magiche con caratteristiche simili, ma diverse nelle modalit espressive e nelle %inalit, nelle 'uali si possono per trovare aspetti deteriori dell'occultismo, della superstizione e della stregoneria. "onsiderazioni per le 'uali in alcuni di noi si sono insediati du&&i, %onti di contraddizioni.

Ulteriori comunicazioni di Anup)is 1opo la %ine dell'attivit di ricerca del nostro gruppo, Anuphis volle darci 'ueste ulteriori in%ormazioni: 4oglio dire due parole intorno al nostro gruppo che vi serviranno a capire meglio +uanto capitato a voi.
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5?inizio stato simile al vostro. Nel settembre !<!9, alla fine della prima guerra mondiale, ero amministratore alla villa 7alon, avevo @: anni. #n amico mi introdusse all?occultismo. /acemmo pochi (rispetto a voi" ritrovamenti, da noi ritenuti interessantissimi. pprofondimmo, ricercammo. 7utto si svolse molto pi) lentamente che per voi. Nel !<@B ebbi l?edificio detto >-asa dell?orso00? situato nel parco, in cui iniziammo i primi rituali. Nel !<@8 circa, iniziammo ad avere +uel tipo di conoscenze che avete avuto voi e a conoscere la nostra funzione come gruppo. Nel !<@9 primo rito riuscito$ 4 (( .J. /u l?inizio di una conoscenza di tipo superiore. Gra un formidabile strumento di comunicazione che ci rese edotti di realt mai sospettate. Nel !<B@ prova ulteriore$ visita a un rifugio >Nefilim?. -i fu affidato il compito di preparare il terreno per il gruppo che ci avrebbe seguito, compito per il +uale eravamo assolutamente autonomi e per il +uale non seguivamo >le 'irettive?, perchI furono moltissimi i gruppi che ci precedettero, con le stesse finalit. Ca il gruppo che ci avrebbe seguito doveva portare a termine il lavoro. Non ci furono date direttive nI consigli per la costituzione dell?ultimo gruppo, essendo +uesto l?unico mezzo per stabilire se i tempi erano maturi. -i trovammo a fare uno studio per trovare il sistema onde suscitare interesse, in sei persone casuali di un?epoca successiva imprecisata, che avesse forza e costanza per intraprendere una strada ardua e difficile. #na volta scelto il gruppo, lo iniziammo ai ritrovamenti di oggetti da noi preparati perchI, pur non essendo una prova irrefutabile ma una illusione di una prova concreta (le prove vere bisogna con+uistarle", +uesto metodo aveva suscitato in noi tanto interesse.

?? G, per noi degno di nota che nel !<:8, data in cui ricevemmo +uesta comunicazione, non potevamo conoscere la reale esistenza di un edificio con +uesta denominazione, oggi confermata su &nternet nella rubrica ,&tinerari da scoprire,. 4illa (ampieri 7alon nuova$ nel parco della villa esisteva un tempietto cinese e vari casini di caccia detti la -asa dell,Jrso e la -asa dell,Gremita. lla morte del marchese /rancesco (ampieri eredit i possedimenti l,unica figlia, -arolina, sposa del conte francese 'enis 7alon.
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Per +uello che riguarda il vostro gruppo difficile (non impossibile" che si ricostituisca. Huesta la sola occasione per ricominciare l?attivit in +uesto senso. Prima della costituzione di un nuovo gruppo non trascorre mai meno di una generazione. Per casualit intendo casualit in senso cosmico, il che vuol dire che vi sono dei fattori che si ripetono ciclicamente, conoscendo i +uali si pu prevedere il verificarsi probabile, ma +uasi certo, di un evento. #no dei fattori pi) importanti senz?altro la posizione delle stelle e dei pianeti e il loro aspetto. 5a formazione di un gruppo sotto l?influsso di .iove e si ripete, +uindi, con il ritmo di +uesto pianeta 08. Per ci che vi riguarda potete tendere al risveglio e anche realizzarlo, arrivando agli stessi livelli ai +uali siamo giunti noi ed anche oltre. &o vi aiuter, se lo richiederete. 4orrei precisare alcune cose in merito alle perplessit che possono essere sorte durante +uesto periodo, in seguito ad una serie di incongruenze da voi riscontrate durante la comunicazione. Jltre alle cospicue interferenze, vi stata da parte nostra la tendenza a conservare la coesione del gruppo in ogni circostanza, seguendo per le direttive che ci eravamo dati. Codificando il nostro atteggiamento e contravvenendo alle direttive, avremmo anche potuto salvare il gruppo. Ca non sarebbe stato onesto e alla resa finale dei conti, ci sarebbe stato ugualmente un fallimento. (-omunicazione del / Htto&re16.*<. Studio e sperimentazione&% Anuphis continu sistematicamente ad indirizzarci allo studio di testi di vari autori sugli in'uadramenti dottrinali generali, sull'interpretazione dei sim&oli dell,arte sacra e regale, sulla pratica e le tecniche della realizzazione spirituale e della tras%ormazione dell'essere, ri%erentesi sempre all'alta magia e
?* 5a rivoluzione di .iove dura !!,9 anni, +uindi due rivoluzioni corrispondono a poco meno di una generazione. ?. Noi trovammo di difficilissima comprensione i numerosi testi che la .uida ci suggeriva e che avrebbero dovuto fornirci le basi per una oculata sperimentazione, che noi attuammo in modo totalmente insufficiente.
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alla concezione magica dell'uomo e del mondo. $ntendendosi per magia un atteggiamento attivo e a%%ermativo in campo spirituale. Alle rimostranze relative alla nostra di%%icolt nell'a%%rontare testi per noi oltremodo ostici, Anuphis ha continuato a ripeterci: 5a lettura dei libri, in generale, non ha alcun significato se non seguita da una oculata sperimentazione. Prima di iniziare a fare +ualun+ue tipo di evocazione bene avere discrete basi di astrologia. (i pu iniziare con l?evocazione di 4assago, ricordando che le domande da porre per ogni rito devono essere sempre in numero limitato e che la risposta non formulata attraverso un processo logico, ma piuttosto attraverso una improvvisa intuizione. Jccorre preparare prima le domande, tali che siano formulate in modo chiaro. #n metodo adatto a favorire l?abitudine alla meditazione e alla concentrazione la lettura di un versetto di un libro sacro. Prima concentrazione, poi lettura, poi meditazione per cin+ue minuti. Ceditazione$ lasciare libera la mente di evidenziare tutte le immagini suscitate. 7rascrivere eventualmente le impressioni suscitate. 2imane fondamentale il discorso della dieta vegetariana. Noi (gruppo di nuphis", abbiamo proceduto per tentativi, sperimentando vari riti, dopo la lettura di numerosi testi. (-omunicazione del B1 Jttobre !<:8".

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Indice generale
A(UPK$9...............................................................................................................................................................1 P=3 399A......................................................................................................................................................1 Un gruppo di amici 'incontr' una entit spirituale......................................................................................1 $l gruppo oper a >ologna...........................................................................................................................5 1al 16.# al 16.?..........................................................................................................................................? "omunicazione con il 'piattino'....................................................................................................................? 8enomeni e teorie........................................................................................................................................* "omunicazione con entit spirituali............................................................................................................* 4ecchio dattiloscritto del 16./....................................................................................................................+ 1 G $PH,39$ 9U!!'U($43=9H.......................................................................................................................+ "enni storici.................................................................................................................................................6 "ome Gianni si avvicin 'all'Arte'.............................................................................................................1# # G P=$ H "A9UA!3 "H(,A,,H.............................................................................................................1* / G $! 13 H($H............................................................................................................................................#5 5 G !A 4$!!A ................................................................................................................................................/1 ? G $("H(,=H "H( !A ' AG$A'.............................................................................................................../5 * G P=3"$9AZ$H(3 13$ 8$($ ....................................................................................................................../* . G P$3,=3 3 P3=GA 3(3........................................................................................................................./+ + G (H9,=A1A U9 ....................................................................................................................................5? 6 G =$,$ ...........................................................................................................................................................5* 1- G $(,3=83=3(Z3....................................................................................................................................5+ 11 G G=UPP$ (3! ,3 PH............................................................................................................................?5 1# G G=UPP$ "H(,=A=$ .............................................................................................................................?? 1/ G !3 G=H,,3............................................................................................................................................?. !a Pispola..................................................................................................................................................?. 8rasassi......................................................................................................................................................?6 1ordoio......................................................................................................................................................*1 15 G A= H($A 9,$ A 3 =$9P3,,H .........................................................................................................*/ 1? G 4$A $($Z$A,$"A J.................................................................................................................................** 1* G $! 4A P$=H..........................................................................................................................................*+ 1. G 31$8$"$H KA9>A= ...............................................................................................................................1+ G ,39,$ H($A(Z3 .................................................................................................................................# Prima coppia. ara racconta......................................................................................................................# 9econda coppia...........................................................................................................................................5 !ia racconta................................................................................................................................................? 16 G !'A(3!!H =$,UA!3 ............................................................................................................................* Passeggiata nel parco................................................................................................................................... alim isim..................................................................................................................................................+ $mportante ritrovamento............................................................................................................................+#- G A!,=$ 3P$9H1$......................................................................................................................................+5 3scursioni in varie localit per allenamento e ritrovamenti......................................................................+5 9trumento di comunicazione (e%ilim........................................................................................................+. Hggetto della 'catena (e%ilim' portato al =i%ugio 9ca%%aiolo.....................................................................++ 9im&oli disegnati sulla polvere..................................................................................................................+6 Una prova di autenticit del %enomeno: una moneta cade sulla testa di uno scettico irriduci&ile.............+6 #1 G 34H!UZ$H(3 H $(4H!UZ$H(3J......................................................................................................61 9intesi di Giorgio ......................................................................................................................................61 ## G 343(,$ 9U""399$4$...........................................................................................................................6* !ettere ricevute da un componente di un altro gruppo..............................................................................6* 3sercizio sul 'vuoto mentale': spostamento di un oggetto.........................................................................6* Hsservazione di U8H al onte delle 8ormiche........................................................................................6. "H("!U9$H($..............................................................................................................................................66 !a storia di un %allimento...........................................................................................................................66 9piritualismo e spiritismo........................................................................................................................1-agia.......................................................................................................................................................1-1 Ulteriori comunicazioni di Anuphis .......................................................................................................1-1
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2ealizzazione a cura di -lara .razia e .iorgio Uarrelli ;ologna .ennaio @1!1

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