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CAPITOLATO COMPONENTI IN ACCIAIO

normazione

9.50206
Pagina:

1/13 -

Data: 10/12/2001

Supervisore : CISELLI Pier Franco Gestore : RIGONI Sergio

D.I.P. Laboratori Centrali D.I.P. Laboratori Centrali

Tel. 011.6835342 Tel. 011.6833242

FINALIT DEL CAPITOLATO Prescrivere le modalit di classificazione dei componenti, le indicazioni da citare a disegno, i controlli da effettuare, le tecniche di prova e i limiti di difettosit ammessi sui componenti greggi o lavorati in acciaio, ottenuti per deformazione plastica a freddo o a caldo o ricavati mediante lavorazione di utensile (ved. Campo di applicazione e limitazioni al 1.1).

Dalla presente norma sono esclusi i getti.

Il presente capitolato composto di n 13 pagine e n 1 allegato

Modifica

Data

Descrizione della modifica

Lug. 86

Edizione 2 Modificati 7, 8 e 9; al 11 variata la classe di importanza della marcatura; aggiunto allegato 51; apportate modifiche redazionali. (AS) Edizione 3 Modificato il 1.1 Campo di applicazione e limitazioni, inserito il 4.9 Controllo con ultrasuoni, soppresso lAllegato 51 Scheda di Collaudo, inserito lAllegato 1 Scheda Tecnica del Prodotto ed effettuato modifiche redazionali. (DA)

10/12/01

Edizione
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| A : STRUMENTAZIONE NECESSARIA PER LA PROVA La strumentazione necessaria per le prove quella specificata dalle Norme elencate nel B . | B : DOCUMENTI RICHIAMATI NEL TESTO |01368 |01370 |50106 |50107 |50108 |50113 |50140 |50145 |50146 |50150 |50210 |0.00024/01 |0.00025/01 |0.00028 |9.01102 |9.01102/01 |9.01103 |9.57103 |3244 UNI
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| Simboleggiatura e prescrizioni relative ai materiali e alle lavorazioni. TFO | Errori geometrici delle superfici Prospetto delle norme. TFO | Prove dei materiali metallici Prova di durezza Brinell. TMD | Prove dei materiali metallici Prova di durezza Vickers. TMD | Prove di carattere generico Prove di durezza Rockwell. TMD | Prova di trazione Prove di carattere generico. TMD | Trattamenti termici superficiali dei materiali ferrosi Criteri di scelta, spessori degli strati, caratteristiche delle superfici. TMD | Misura dello spessore di strati superficiali induriti dei particolari in materiale ferroso. TMD | Misura della profondit di decarburazione superficiale negli acciai da costruzione. TMD | Prescrizioni di carattere generale Pallinatura Definizioni valutazioni e designazioni. TMD | Prescrizioni per il rilievo dei campioni e per la preparazione delle provette per l esame microscopico dei materiali metallici ferrosi. TMD | Esami magnetici Apparecchiature, prodotti, metodi e procedimento di prova. NPR | Esami con liquidi penetranti fluorescenti ed alla luce naturale. NPR | Esame mediante ultrasuoni dei particolari metallici. NPR | Qualit delle forniture. CFO | Prescrizioni per il controllo delle forniture. CFO | Certificato di qualit e conformit del prodotto. CFO | Strati superficiali induriti mediante nitrurazione morbida. CMD | Esame microscopico dei materiali ferrosi Valutazione delle inclusioni non metalliche negli acciai mediante immagini tipo. | Esame microscopico dei materiali ferrosi Determinazione della grossezza del grano austenitico o ferritico degli acciai.

|3245 UNI

| C" : ELENCO ALLEGATI | 1 | Scheda Tecnica del Prodotto.

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INDICE DEGLI ARGOMENTI

N. 1 1.1 2 3 3.1 3.2 4 4.1 4.2 4.3 4.4 4.5 4.6 4.7 4.8 4.9 4.10 4.11 4.12 4.13 4.14 4.15 4.16 4.17 4.18 4.19 4.20 4.21 4.22 5 5.1 6 7 8 9 10

Argomento OGGETTO Campo di applicazione e limitazioni CLASSIFICAZIONE INDICAZIONI A DISEGNO Prescrizioni impegnative Prescrizioni eventuali CARATTERISTICHE Dimensioni e tolleranze Rugosit superficiale Rugosit di molatura Controllo del peso Esame visivo Marcatura Controllo magnetico Controllo con liquidi penetranti Controllo con ultrasuoni Controllo pallinatura Controllo rivestimenti Composizione chimica Durezza Durezza a cuore Durezza superficiale Spessore degli strati superficiali induriti Profilo e posizione degli strati induriti Resistenza a trazione Controllo micrografico Controllo macrografico Prova di tenuta idraulica e/o pneumatica Controlli supplementari RIPARAZIONI Scriccatura TRATTAMENTO TERMICO PRESCRIZIONI PER LA QUALIFICAZIONE DEL PRODOTTO PRESCRIZIONI PER IL CONTROLLO DELLE FORNITURE PRESCRIZIONI PER IL FORNITORE TABELLA CLASSIFICAZIONE CARATTERISTICHE
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Pagina N. 4 4 4 4 4 4 5 5 5 5 6 6 6 6 6 7 7 7 7 7 7
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8 8 8 8 9 10
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10 10 10 10 11 11 11 11 12

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1 GENERALIT

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La presente norma prescrive le modalit di classificazione dei componenti, le indicazioni da citare a disegno, i controlli da effettuare, le tecniche di prova e i limiti di difettosit ammessi sui componenti greggi o lavorati in acciaio, ottenuti per deformazione plastica a freddo o a caldo o ricavati mediante lavorazione di utensile. 1.1 Campo di applicazione e limitazioni Il presente Capitolato applicabile a tutti i componenti greggi o lavorati in acciaio al carbonio, acciaio legato, acciaio resistente alla corrosione e al calore (ferritico, martensitico, austenitico) ottenuti per deformazione plastica a freddo e a caldo o ricavati da tubi e barre mediante lavorazione di utensile, per veicoli stradali salvo altrimenti specificato a disegno, su norme specifiche dei particolari, su schede caratteristiche o da accordi allordine. Il presente Capitolato non applicabile alla bulloneria, alle copiglie, ai chiodi da ribadire, alle molle, ai semilavorati indefiniti quali tubi, barre, lamiere, nastri ecc... e ai componenti ricavati da lamiere e nastri. Non applicabile inoltre ai componenti prototipi. Sui componenti ottenuti per deformazione plastica a freddo sono da ritenersi preferibili soluzioni con rapporto di riduzione inferiore al 50 %. 2 CLASSIFICAZIONE In conformit alla Norma 9.01102 i componenti si suddividono nelle seguenti classi funzionali: classe funzionale 1: componente il cui mancato funzionamento o il precoce deterioramento riguarda la sicurezza. classe funzionale 2: componente di onerosa sostituibilit il cui mancato funzionamento o il precoce deterioramento riguarda la funzionalit. classe funzionale 3: tutti gli altri componenti.
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3 INDICAZIONI A DISEGNO 3.1 Prescrizioni impegnative 3.1.1 Capitolato 9.50206; Classe funzionale 1 o 2 o 3. 3.1.2 Sigla e stato del materiale e n della relativa Norma. 3.2 Prescrizioni eventuali 3.2.1 Processo di formatura. 3.2.2 Trattamenti termici e/o superficiali e numero delle relative norme.
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3.2.3 Rivestimento e relativa norma di riferimento. 3.2.4 Identificazione delle zone da trattare, il profilo, la posizione, la profondit di indurimento, la durezza superficiale e le zone da proteggere (secondo la Norma 01368). 3.2.5 Identificazione delle aree critiche. Qualora il disegno non riporti indicazioni devono considerarsi critiche le zone sottoposte a indurimento superficiale, i raccordi, le gole e in genere le zone con variazione rapida di geometria. 3.2.6 Definizione dei livelli di difettosit ammessi ai 4.5, 4.7, 4.8, del presente Capitolato, qualora differiscano da quelli stabiliti. 3.2.7 Identificazione con il simbolo 3.2.8 Identificazione della/e zona/e di rilievo della durezza a cuore per componeneti bonificati oppure induriti superficialmente, con lindicazione del valore di durezza, qualora non sia riportato sulla Norma del materiale. 3.2.9 Andamento fibre e piano di sezionatura per componenti di classe 1 o 2. 3.2.10 Controllo di tenuta idraulica e/o pneumatica con lindicazione dei dati tecnici di prova e delle condizioni di accettazione (solo per classi funzionali 1 e 2); salvo altrimenti specificato a disegno deve essere eseguito sul componente finito di lavorazione.
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della/e zona/e di prelievo della/e provetta/e di dissezione.

3.2.11
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Prescrizioni del tipo di marcatura (rilievo, bassorilievo, ecc.). 4 CARATTERISTICHE 4.1 Dimensioni e tolleranze Le dimensioni e le forme geometriche devono essere controllate in base al disegno e/o alle norme relative; i profili, i raccordi e le dimensioni interne non rilevabili a componente intero devono essere verificati sezionando opportunamente il particolare. 4.2 Rugosit superficiale Secondo le prescrizioni del disegno o delle norme relative. 4.3 Rugosit di molatura Ra 16 secondo la Norma 01370.
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4.4 Controllo del peso

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Caratteristica sperimentale.

Il peso teorico del componente dovr essere determinato, in accordo tra Fornitore e Committente, con uno dei seguenti metodi: a) calcolo matematico sulla base delle dimensioni e tolleranze indicate a disegno, della massa volumica indicata sulla tabella del materiale, di eventuali sovrametalli e necessit tecniche di formatura; media aritmetica del peso rilevato su n 10 componenti qualificati (vedere 7).

b)

Sul valore del peso teorico concordato dovr essere applicata la tolleranza massima di 5%, salvo diversamente concordato. 4.5 Esame visivo I componenti devono essere presentati al collaudo sbavati e puliti e lesame visivo deve essere condotto in un ambiente con intensit luminosa 100 lux. 4.6 Marcatura Salvo altrimenti specificato e quando realizzabile, deve corrispondere al tipo indicato a disegno, situata in zona non asportabile le successive lavorazioni meccaniche e deve risultare facilmente leggibile; essa deve comprendere: Simbolo del Produttore; n di disegno del componente; n di identificazione dello stampo.
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4.7 Controllo magnetico (per componenti costruiti con materiale ferromagnetico di classe funzionale 1 e 2) Secondo quanto descritto nella Norma 0.00024/01. 4.7.1 Limiti di accettazione Classe funzionale 1 Non sono ammessi difetti. Classe funzionale 2 Aree critiche: non sono ammessi difetti. Altre aree: ammessi difetti di lunghezza 3 mm perch non allineati e a condizione che la distanza fra i difetti sia pari al doppio della lunghezza del difetto maggiore. 4.8 Controllo con liquidi penetranti (per componenti costruiti con materiale ferromagnetico di classe funzionale 1 e 2) Secondo quanto descritto nella Norma 0.00025/01.

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4.8.1 Limiti di accettazione Conforme al 4.7.1. 4.9 Controllo con ultrasuoni (per componenti di classe funzionale 1 e 2) Secondo quanto descritto nella Norma 0.00028. 4.9.1 Limiti di accettazione Classe funzionale 1 Non sono ammessi difetti. Classe funzionale 2 Non sono ammessi difetti. 4.10 Controllo pallinatura Da eseguire, conformemente alla Norma 50150, quando loperazione di pallinatura richiesta a disegno. In questo caso allatto dellordinazione, dovr essere concordato il numero dei provini che il Fornitore dovr predisporre e consegnare unitamente ad ogni lotto fornito. 4.11 Controllo rivestimenti Le caratteristiche degli eventuali rivestimenti devono corrispondere alle norme citate a disegno. 4.12 Composizione chimica Conforme alla tabella del materiale citato a disegno.
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4.13 Durezza 4.13.1 Sui componenti non induriti superficialmente deve essere rilevata in superficie in zone che non pregiudichino la funzionalit del pezzo, previa asportazione di mola dello strato superficiale decarburato in conformit con la Norma 50106 oppure la Norma 50107. 4.13.2 I valori rilevati devono essere conformi alle indicazioni del disegno o alla Norma del materiale per lo stato richiesto. 4.14 Durezza a cuore (per componenti bonificati oppure induriti superficialmente) Da rilevare nella/e zona/e indicata/e a disegno in conformit con la Norma 50106 oppure la Norma 50107; i valori riscontrati devono essere conformi alle indicazioni del disegno stesso o, nei casi in cui sono riportati, alle tabelle dei materiali.
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4.15 Durezza superficiale 4.15.1

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Sui componenti induriti superficialmente (cementati, carbonitrurati, nitrurati, temperati a induzione, cianurati, flammati, ecc.) deve essere rilevata nella/e zona/e indicata/e a disegno, o, in mancanza, in zone che non pregiudichino la funzionalit del particolare, in conformit con la Norma 50107 oppure la Norma 50108. 4.15.2 I valori rilevati devono essere conformi alle indicazioni del disegno o alla tabella del materiale per lo stato richiesto. 4.16 Spessore degli strati superficiali induriti 4.16.1 Conforme alla Norma 50145 per i processi di carbocementazione, nitrurazione, carbonitrurazione, cianurazione, tempra a induzione e flammatura; conforme al Capitolato 9.57103 per i processi di nitrurazione morbida. 4.16.2 I valori rilevati devono essere conformi alle prescrizioni del disegno o delle norme specifiche. 4.17 Profilo e posizione degli strati induriti 4.17.1 Da eseguire sezionando l'area indurita lungo i piani identificati dal disegno o, in mancanza, lungo due piani ortogonali significativi. 4.17.2
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Le zone da esaminare dovranno essere lucidate, avendo cura di asportare rigature o segni di utensile e attaccate con Nital 30% diluito in acqua. 4.17.3 Il profilo e la posizione dello strato indurito devono corrispondere alle richieste del disegno. 4.18 Resistenza a trazione 4.18.1 Le provette di dissezione devono essere ricavate nelle zone indicate a disegno con il simbolo , in conformit con la Norma 50113. In mancanza di tale simbolo, il ricavo delle provette deve essere effettuato, compatibilmente con le dimensioni del componente, nelle zone maggiormente sollecitate. 4.18.2 I valori rilevati devono rientrare nei limiti prescritti sulla tabella del materiale.

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4.19 Controllo micrografico Secondo quanto descritto nella Norma 50210. 4.19.1 Difetti Non sono ammesse cricche, ripiegature, scorie, liquazioni, fiocchi. 4.19.2 Inclusioni non metalliche Salvo altrimenti specificato le inclusioni non metalliche non devono essere superiori al grado 3 (scala JK) secondo UNI 3244. 4.19.3 Struttura Salvo altrimenti specificato la struttura deve essere a grani uniformemente distribuiti e conforme alle prescrizioni della tabella del materiale per lo stato richiesto. 4.19.4 Dimensioni del grano Salvo altrimenti specificato la dimensione del grano secondo UNI 3245 deve risultare pari al numero 5 o successivi (pi fine); tollerata la presenza di qualche grano isolato con dimensione non superiore al numero 3. 4.19.5 Decarburazione Salvo altrimenti specificato il rilievo della decarburazione deve essere eseguito secondo la Norma 50146 su una sezione del componente; la profondit di decarburazione deve rientrare nei seguenti limiti:
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mm 8 > 8 10 > 10 15 > 15 25 > 25 40

Totale 0,12 0,15 0,20 0,25 0,30

Globale 0,25 0,30 0,40 0,50 0,60

mm > 40 50 > 50 60 > 60 70 > 70 80 > 80 100

Totale 0,40 0,50 0,60 0,70 0,80

Globale 0,80 1,00 1,20 1,40 1,60


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Non ammessa decarburazione nelle zone lavorate per asportazione di truciolo.

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DIMENSIONE SEZIONALE

MASSIMA PROFONDIT DI DECARBURAZIONE mm

DIMENSIONE SEZIONALE

MASSIMA PROFONDIT DI DECARBURAZIONE mm

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4.20

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Controllo macrografico 4.20.1 Metodologia Sezionare il componente nella zona indicata a disegno, o in mancanza, lungo un piano significativo. Lucidare la superficie in esame, avendo cura di asportare completamente segni di utensili e rigature. Immergere lo spezzone in una soluzione di HC1 (50% in volume) e acqua a 70 80 C, per un tempo sufficiente a rimuovere dalla superficie in esame uno strato corrispondente approssimativamente all1% dello spessore o comunque sino a quando le fibre siano chiaramente visibili. Lavare la superficie di esame con una soluzione di Na OH (5% in volume) e acqua. Effettuare losservazione ad occhio nudo oppure con lente di ingrandimento (x10) in condizioni di illuminazione 100 lux. 4.20.2 Limiti di accettazione Non sono ammesse cricche, scorie, liquazioni, fiocchi, ripiegature, filature. Landamento fibre deve essere conforme alle indicazioni del disegno, in mancanza di indicazioni a disegno landamento fibre nelle zone critiche deve risultare regolare senza fibre di punta o con andamento trasversale. 4.21 Prova di tenuta idraulica e/o pneumatica Secondo prescrizioni del disegno o delle norme relative. 4.22 Controlli supplementari
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Su richiesta e accordo tra le parti potranno essere concordati controlli supplementari non previsti dal presente Capitolato. 5 RIPARAZIONI Le riparazioni per saldatura, per sigillatura parziale o per impregnazione non sono ammesse, salvo di versamente indicato dal disegno, da apposite norme o da esplicita deroga; in questo caso dovranno essere indicate le modalit di esecuzione della riparazione, le norme di controllo e i limiti di accettazione. Per componenti di classe 2 o 3 ammessa la scriccatura secondo il 5.1. 5.1 Scriccatura Eventuali difetti superficiali non accettabili, possono essere asportati con lima, mola o fresa raccordando opportunamente la zona riparata in modo da non provocare spigoli; in questo caso dovranno essere effettuati gli esami di cui ai 4.5, 4.7, 4.8, e il componente risulter accettabile a condizioni che: il difetto risulti completamente asportato; le caratteristiche dimensionali della zona riparata risultino nelle tolleranze prescritte a disegno.

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6 TRATTAMENTO TERMICO Il trattamento termico, quando richiesto, deve essere eseguito in conformit con le prescrizioni riportate sulle tabelle relative al materiale o su norme specifiche e deve garantire le caratteristiche riportate sulle tabelle stesse, per lo stato richiesto, salvo diversa prescrizione a disegno. 7 PRESCRIZIONI PER LA QUALIFICAZIONE DEL PRODOTTO Sottoporre il componente alle verifiche ed alle prove specificate al 4. Controllare che le caratteristiche corrispondano a quanto prescritto. 8 PRESCRIZIONI PER IL CONTROLLO DELLE FORNITURE (a cura delle Qualit di Stabilimento) Il controllo delle forniture deve essere effettuato secondo le prescrizioni riportate nel Capitolato 9.01102/01 (Distribuzione riservata). 8.1 Il collaudo delle forniture deve essere effettuato secondo le prescrizioni riportate nel capitolato 9.01102/01 (Distribuzione Riservata). 9 PRESCRIZIONI PER IL FORNITORE 9.1 Il Fornitore deve attenersi alle prescrizioni generali contenute nel capitolato 9.01102 QUALIT DELLE FORNITURE. 9.2 Forniture per la qualificazione del prodotto
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9.3 Forniture per la produzione 9.3.1 Il prodotto fornito deve essere conforme alle prescrizioni del disegno e del presente capitolato. Nello stabilire il tipo di processo produttivo da adottare e la severit dei collaudi, il Fornitore deve tenere conto delle classi di importanza che la FIAT ha attribuito a ciascuna delle caratteristiche cui si riferiscono le prescrizioni (vedere 10). NOTA : Sia durante la qualificazione prodotto che nel controllo delle forniture, possono essere effettuati controlli su componente che abbia subito prove di tipo non menomativo (indicate con NM al 10); qualora il componente abbia subito prove menomative (M) non pu pi essere utilizzato per altre prove o controlli, se non diversamente e di volta in volta specificato.
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Il Fornitore deve presentare il quantitativo di prodotto richiesto sullordine di acquisto allegando il previsto Certificato di Qualit e Conformit (vedi cap. 9.01103); saranno verificate tutte le caratteristiche prescritte. Non sono ammesse non conformit.

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PROSPETTO DELLA CLASSIFICAZIONE DELLE CARATTERISTICHE CLASSE DI IMPORTANZA DELLE CARATTERISTICHE (Capitolato 9.01102) Classe funz. 1 Dimensioni e tolleranze Rugosit superficiale Rugosit di molatura Controllo peso Esame visivo Marcatura Esame magnetico F Liquidi penetranti Pallinatura Ultrasuoni Rivestimenti Composizione chimica Grezzi, ricotti o normalizz. Durezza Bonificati
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CARATTERISTICHE l

TIPO DI PROVA

Classe funz. 2

Classe funz. 3 NM NM NM NM NM NM NM NM NM NM

Sec. Cap. 9.01102 se non diversamente prescritto a disegno Secondaria Secondaria Importante Secondaria Secondaria Importante I.C.Q. = 0 \ I.C.Q. = 0 X \ I.C.Q. = 0 X Importante Importante Sui provini concordati \ I.C.Q. = 0 X Importante Secondaria Secondaria Secondaria

Ved. Norma citata a disegno Importante Importante Importante Importante \ I.C.Q. = 0 X Importante Importante R Dissezione Rs A Importante Importante Importante Importante Importante Importante Importante Secondaria Importante Secondaria Importante Importante Secondaria Importante Importante Importante Importante Importante Importante Secondaria Secondaria Secondaria Secondaria Importante Secondaria Secondaria Secondaria Secondaria Secondaria Secondaria Secondaria Secondaria (segue
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M NM NM M NM M M M M M M M M

Durezza a cuore Durezza superficiale Spessore strati superficiali induriti Profilo e posizione strato indurito

RISERVATO

Trazione R Da spezzone Rs A

.)

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TIPO DI PROVA

CARATTERISTICHE l

CLASSE DI IMPORTANZA DELLE CARATTERISTICHE (Capitolato 9.01102) Classe funz. 1 Classe funz. 2 Importante Importante Importante Importante Importante Importante I.C.Q. = 0 Classe funz. 3 Secondaria Secondaria Secondaria Secondaria Secondaria Secondaria

Difetti Inclusioni non metall. Esame micrografico Struttura Dimensioni del grano Decarburazione Esame macrografico Prova di tenuta idraulica e/o pneumatica

Importante Importante Importante Importante Importante Importante I.C.Q. = 0

M M M M M M NM

l Per altre eventuali caratteristiche, la loro importanza sar indicata a disegno o su norme specifiche. \ I.C.Q. = 0 significa che tutti gli elementi forniti devono essere conformi (v. norma 9.01102). Ci pu essere ottenuto o garantendo la stabilit e precisione del processo produttivo o tramite linseverimento del controllo del prodotto fino ad arrivare ad un controllo al 100%. Qualora gli Enti preposti lo ritengano necessario tale controllo al 100% deve essere indicato a disegno. F Qualora il disegno di un particolare di ex classe A richiami la vecchia Tabella 50206 lesame magnetico va eseguito al 100%. X Il Fornitore deve riportare esplicitamente il risultato di questesame sul Certificato di Qualit di ciascun lotto.

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COMPONENTI IN ACCIAIO

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ALLEGATO 1
Pagina:

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Scheda Tecnica del Prodotto

1/2

CARATTERISTICHE

CONDIZIONI DI PROVA 1

Classe funzionale 2 4.1 4.2 4.3 4.4 4.5 4.6 4.7.1 3

Dimensioni e tolleranze Rugosit superficiale Rugosit di molatura Controllo di peso Esame visivo Marcatura Controllo magnetico F

Norma 01370 4.7 Norma 0.00024/01 4.8 Norma 0.00025/01 4.9 Norma 0.00028 4.10 Norma 50150 4.11 4.12 4.13 Norme 50106 o 50107 4.14 Norme 50106 o 50107 4.15 Norme 50107 o 50108

Controllo con liquidi penetranti

4.8.1

Controllo con ultrasuoni Controllo pallinatura Controllo rivestimenti Composizione chimica Grezzi, ricotti o normalizzati Durezza Bonificati

4.9.1 4.10 4.11 4.12

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Edizione

3 (segue

Mod.

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4.13 4 13

Durezza a cuore

4.14

Durezza superficiale F Caratteristica sperimentale.

4.15

.)

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Classe

LIMITI

CFO

Dalla presente norma sono esclusi i getti.

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Allegato 1

LIMITI CARATTERISTICHE CONDIZIONI DI PROVA 1 processi di carbocementazione, nitrurazione, carbonitrurazione, cianurazione, tempra a induzione e flammatura processi morbida di nitrurazione Classe funzionale 2 3

4.16 Norma 50145

4.16

Spessore strati superficiali induriti

4.16 Capitolato 9.57103 4.17 4.18 Norma 50113

4.16 4.17 4.18 4.19.1 4.19.2

Profilo e posizione degli strati induriti Resistenza a trazione Difetti Inclusioni non metalliche Controllo micrografico Struttura Dimensioni del grano Decarburazione Controllo macrografico Controllo di tenuta idraulica e/o pneumatica
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4.19 Norma 50210

4.19.3 4.19.4 4.19.5

4.20 4.21

4.20.2 4.21

RISERVATO

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