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sabato 1 settembre 2007

POLITICA
LA CEI

| Monsignor Betori: «Ci sentiamo aggrediti. Le mense Caritas commerciali, ma non


fanno concorrenza ai ristoranti»
to sociale e la sua espressione». Commentando la richiesta di chiarimenti della Ue
sul regime fiscale applicato alla Chiesa cattolica, Betori ha fatto poi l'esempio
di una mensa Caritas che riceve aiuti dal Comune e che poi deve quietanzarli.
«Questo - ha detto il presule - può essere un aspetto commerciale, ma la Ue non
può pensare che per tale ragione la mensa Caritas entri in concorrenza con i
ristoranti della città». Betori è durissimo anche quando spiega che la Chiesa
italiana si sente «aggredita» dalle polemiche sui presunti privilegi fiscali di
cui godrebbe: «Ci sentiamo aggrediti, non riusciamo a capire come non venga
percepito che la Chiesa svolge un servizio alla società», dice il presule da
Loreto, dove sovrintende agli ultimi ritocchi per l'evento dell'Agorà, con Papa
Benedetto XVI. E dove incontra i giornalisti per una conferenza stampa. «Queste
cose - osserva - ci lasciano esterrefatti». Ad avviso del segretario della Cei,
«non c'è da rivedere la "legge Amato", che va applicata, ovviamente attraverso il
dialogo con tutti gli interessati, che sono il ministero dell'Economia, gli enti
locali e i soggetti del terzo settore, tra cui gli ecclesiali che devono chiarirne
l'interpretazione». Immediate le repliche del mondo politico. A Roberto Villetti,
vicesegretario dello Sdi, «dispiace che la Cei, per bocca di monsignor Betori,
consideri un'aggressione, cosa che non è, la richiesta di verificare se vi sono,
come noi crediamo, situazioni di privilegio per quanto riguarda l'Ici». Di parere
opposto Maurizio Lupi (Fi): «Ha fatto bene il segretario della Cei a sottolineare
che non sono privilegi quelli che la Chiesa riceve dallo Stato visto che essa
svolge una funzione sociale e di servizio pubblico a favore dei soggetti più
deboli della società». E mentre Roberto Calderoli (Lega) invita Betori «a
scomunicare la sinistra», Maurizio Turco (Rosa nel Pugno) accusa: «Betori getta
fumo negli occhi».

I vescovi: la sinistra getta fango sulla Chiesa


LORETO.

«Qualcuno vuole buttare fango sulla Chiesa facendo credere che la Chiesa goda di
privilegi. Questo è assolutamente falso». Il segretario generale della Cei,
monsignor Giuseppe Betori (nella foto), non nomina esplicitamente la sinistra, ma
le sue parole riguardano la proposta di tassare maggiormente le attività della
Chiesa. Una proposta avanzata dalla sinistra nei giorni scorsi cui è seguita una
richiesta di informazioni dell'Unione europea. In ogni caso Betori poco dopo
decide di chiamare le cose con il loro nome e cognome. E dice chiaro e tondo che
«la sinistra si fa del male quando ostacola i soggetti che aiutano lo Sta-

L'INTERVISTA

| Urso (An): «Ci ha soddisfatti, ha retrocesso la Brambilla e promosso il PdL a


partito della CdL. L'Udc? Li convincerà il referendum»

«Bravo Silvio, è la strada giusta»


VINCENZO NARDIELLO
ROMA. Onorevole Urso, Fini ha chiesto

E il PdL della Brambilla?


a Berlusconi di indicare una nuova strategia alla CdL...

«E lui, almeno in buona parte, la risposta l'ha data». Se tra An e Fi non è ancora
tornato il sereno, di certo dopo le polemiche e le incomprensioni estive la
schiarita c'è stata. Tutto merito, spiega Adolfo Urso (nella foto), dirigente di
An ed ex viceministro, del discorso tenuto dal Cavaliere giovedì a Telese che
l'esponente della destra promuove a pieni voti: «Ci soddisfa ampiamente».
In particolare cos'è che vi ha convinti delle parole di Berlusconi?

«Berlusconi ha sgombrato il campo anche su questo, retrocedendo la Brambilla a


sottosegretario all'Ambiente e promuovendo quello che dovrebbe essere l'eventuale
Partito delle Libertà a partito contenitore degli attuali filoni culturali e
politici della CdL. Come chiedevamo noi».
Insomma, una vittoria su tutta la linea.

tro la primavera e una riforma elettorale che rafforzi e non smantelli il


bipolarismo».
È chiaro che se passasse il referendum la federazione si renderebbe necessaria
anche per motivi elettoralistici.

Ma per farla il Governo non dovrebbe cadere a primavera. Se così fosse i


correttivi proposti da Berlusconi alla legge attuale andrebbero bene?

«Berlusconi ha detto che la direttrice è quella di creare il PdL attraver-

«Credo che la federazione si renderà assolutamente necessaria a breve. Ma, se


passa il referendum, ritengo auspicabile e possibile il Partito delle Libertà».
Da subito?

«Da subito».

«Ha sgombrato il campo da alcuni equivoci. Ed era necessario».


Per esempio?

Se si voterà in primavera il partito unico nascerà per convinzione, altrimenti


sarà anche una necessità. Montezemolo? Mi auguro in campo con noi
so una fase intermedia costituita dalla federazione della CdL. Anche questo è ciò
che An chiedeva».
Poi c'è la legge elettorale.

Per quale motivo?

«In tal caso ci sembrano soddisfacenti. Diciamola così: se si votasse in primavera


il PdL potrebbe - e a nostro avviso dovrebbe - nascere da una forte volontà
politica, sotto la spinta propulsiva del popolo delle libertà e del successo
elettorale. Quindi andrebbe costituito nell'arco della prossima legislatura non
per necessità, ma per convinzione».
E se il Governo dovesse tenere e non si votasse a breve?

«Per dare più consapevolezza all'eventuale lista unitaria che si dovesse


presentare al voto».
Su questo, però, Berlusconi è categorico: se non entra l'Udc niente Partito delle
Libertà. È possibile convincere i centristi? E come?

«Allora, se passasse il referendum, il Partito delle Libertà sarebbe non solo una
convinzione, ma una necessità per tutti».
Da realizzare quando?
le imprese, quindi quella della CdL».
In campagna elettorale però Montezemolo ha giocato nella metà campo opposta.

soprattutto per le imprese».


E Montezemolo ha proprio deciso di non perseverare?

«Ha sgombrato il campo dalla possibilità che nasca un partito di moderati diverso
dalla CdL, rivendicando a Fi e alla Casa delle Libertà la possibilità di allargare
la propria base a quelli che fuggono dalla sinistra».

«Nell'arco dei prossimi due anni».


Montezemolo sta per scendere in campo?

«Certo. Altri due elementi di estrema importanza sono la comune intenzione di


spingere il Paese al voto en-

«Me lo auguro».
Ma quale metà campo sceglierebbe?

«La riforma elettorale referendaria sarebbe un buon argomento».

«Non potrebbe che essere quella del-

«Perseverare nell'errore sarebbe diabolico. L'errore di Vicenza si è manifestato


come terribile per il Paese e

«Il manifesto che ha presentato recentemente è ben diverso da quello di Vicenza. E


ben diversi sono anche gli interlocutori».

LEGGE ELETTORALE, L'UDC: SISTEMA TEDESCO

LA RAI

| Respinta la sospensiva dell'assemblea. L'Unione: se ne vada. Fi: emergenza


democratica

Maroni e Bossi: Fi chiarisca Lunedì vertice da Berlusconi


ROMA. Il no al sistema tedesco e l'an-

No del Tar a Petroni: è scontro


bre, ha negato la possibilità di rimuovere Petroni». ROMA. Il Tar del Lazio ha
respinto la richiesta di sospensiva dell'assemblea dei soci Rai in programma Da Fi
Sandro Bondi parla di «emergenza democrai prossimi 10 e 11 settembre avanzata dal
consigliere tica», mentre il portavoce di Berlusconi, Paolo BoAngelo Maria
Petroni. In quella data, infatti, l'as- naiuti, è lapidario: «La sinistra canta
vittoria per la semblea sarà chiamata a decidere sulla revoca del fine del
servizio pubblico. Non bastava a questi consuo incarico e sulla nomina di un nuovo
ammini- trollori dell'informazione avere già occupato la Rai stratore,accogliendo
così la richiesta presentata l'11 al 99%. Il servizio pubblico non esiste più». Ma
la maggio scorso dal ministro dell'Economia Tomma- maggioranza chiede la
sostituzione immediata di so Padoa-Schioppa. I giudici hanno lasciato però uno
spiraglio a Petroni Il centrosinistra chiede a Landolfi di fissando un'udienza
pubblica per la trattazione della causa nel merito il sconvocare le audizioni
previste in comprossimo 8 novembre. Si tratta di una missione di Vigilanza, ma lui
non arretra battaglia lunga: il Governo, tramite il ministro dell'Economia,
Tommaso e conferma: sono quanto mai necessarie Padoa-Schioppa vuol rimuovere a
tutti costi il Consigliere d'amministrazione che fu Petroni. Giuseppe Giulietti,
deputato Ds, afferma: «Continuiamo a pensare che il consigliere Petroni nominato
dal governo di centrodestra. Il centrodestra contesta la decisione del Tar, al
farebbe bene a rassegnare spontaneamente le dipunto che Maurizio Gasparri, arriva
a chiedere lo missioni, evitando che la Rai sia trascinata in un sciopero del
canone in caso di sostituzione di Pe- lungo contenzioso causato dall'egoismo di
pochi». L'Unione gongola, e chiede al presidente della Vitroni. «Il Tar non
autorizza affatto la sostituzione di Petroni - sottolinea l'ex ministro delle
Comunica- gilanza Rai, Mario Landolfi, di sconvocare le audizioni -. Si limita a
non bloccare l'assemblea, ma, in zioni sul caso Petroni. Ma il presidente non
retroprecedenti pronunce, sulle quali tornerà a novem- cede di un millimetro, e
conferma che le audizioni

nuncio sulla neutralità rispetto al referendum di Silvio Berlusconi rimandano in


fibrillazione la Lega, da sempre contraria al referendum e che era riuscita a
strappare al Cavaliere la promessa di una riforma elettorale in Parlamento. Per il
Carroccio si tratta di una contraddizione e così, anche se per ora con toni soft,
Roberto Maroni (nella foto), capogruppo della Lega a Montecitorio, annuncia che
lunedì lui e Umberto Bossi si recheranno ad Arcore per chiedere lumi al Cavaliere.
«Lunedì - aggiunge Maroni - Bossi chiederà a Berlusconi un'iniziativa concreta per
fare una nuova legge in Parlamento. Anche la bocciatura di Berlusconi del sistema
tedesco può essere rivista». Immediata la replica di Ignazio La Russa, capogruppo
dei deputati di An: «La Lega può dire ciò che vuole. Io mi limito a valutare le
dichiarazioni di Berlusconi che a Telese si è detto

neutrale sul referendum e contrario al sistema tedesco». Dall'Udc Rocco


Buttiglione bacchetta Berlusconi per aver chiuso al sistema tedesco, sottolineando
che «così scontenta noi dell'Udc e questo non va bene. Il partito dei moderati
senza il sistema tedesco non può nascere». Più possibilista il segretario
centrista Lorenzo Cesa, che chiede al Cavaliere di «ascoltare anche l'Udc»,
auspicando un incontro nei prossimi giorni.

sul caso Petroni previste la prossima settimana si terranno regolarmente: saranno


ascoltati PadoaSchioppa e il presidente della Rai, Claudio Petruccioli. «Le
convocazioni si rendono quanto mai necessarie - spiega Landolfi - anche perché
nella precedente audizione sono stati messi in evidenza alcuni elementi che
dovevano dimostrare lo stallo della Rai».

BOSELLI E ANGIUS

IN FINANZIARIA

SVENDOPOLI

«Serve un nuovo partito socialista»


ROMA. «Colpisce e preoccupa che con la nascita del Pd venga meno in Italia una
grande forza socialista e democratica». Così parte l'appello lanciato da Enrico
Boselli, segretario nazionale dello Sdi-Rnp, Gavino Angius, vicepresidente del
Senato e fondatore di Sinistra democratica, e Valdo Spini vicepresidente del
gruppo alla Camera di Sd, «per un partito del socialismo europeo in Italia» che
verrà illustrato e presentato in una conferenza stampa lunedì prossimo alle ore
12.00 presso la Sala Stampa della Camera. «La domanda cruciale è - prosegue
l'appello -: serve all'Italia di domani una grande forza della sinistra
riformista, laica e di governo che possa vivere e radicarsi nella società? Per noi
la risposta è sì . E ciò comporterà necessariamente che sia parte integrante della
più grande casa dei riformisti europei, il Pse».

Prima abitazione, un fondo per i mutui


ROMA. Un fondo di solidarietà per le persone che hanno problemi con il pagamento
del mutuo sulla prima casa. È una delle misure che i tecnici del ministero
dell'Economia stanno valutando e potrebbe essere inserita in Finanziaria. L'idea è
stata avanzata dal presidente del consiglio nazionale dei Popolari-Udeur, Federica
Rossi Gasparrini, e - secondo quanto si apprende - è stata «accolta positivamente»
da via XX Settembre. La proposta è stata quindi discussa in alcuni incontri
tecnici, ma qualsiasi provvedimento «sarà poi valutato collegialmente dal
Governo». Il fondo, secondo le richieste dell'Udeur, potrebbe avere una copertura
tra 5 e 10 milioni di euro, aiutando circa 30mila persone. Le risorse stanziate,
infatti, potrebbero consentire alle persone in difficoltà di rinviare fino a 24
mesi il pagamento delle rate.

Mancino: sulla casa trattato come tutti


ROMA. «Mi rammarico di essere stato incluso in Svendopoli, quando, invece, il
trattamento usatomi non fu in ogni caso diverso da quello praticato nei confronti
di comuni cittadini, dai cognomi rispettabili, ma non appartenenti al "ceto
politico"», a precisarlo è il vicepresidente del Csm, Nicola Mancino, a proposito
di quanto scritto dall'Espresso sul suo conto nell'inchiesta sull'acquisto di
appartamenti da parte di esponenti politici e sindacali. «Quando furono messi in
vendita gli appartamenti di proprietà Ina di corso Rinascimento 11, per quello da
me locato pagavo un canone mensile superiore ai 4.000.000 di lire. Il prezzo che
ho pagato per l'acquisto dell'unità immobiliare fu di un miliardo e 550 milioni di
lire, di cui i due terzi in acconto e un terzo con un mutuo decennale tuttora in
corso».

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