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Introduzione
Il contenuto presentato in queste poche pagine trae spunto dalla
mia lettura “critica” della prima opera di Robert Pirsig: “lo zen e
l'arte della manutenzione della motocicletta”, conosciuto anche con
l'abbreviazione ZMM. Con molta calma e con tutto il tempo
necessario, ho riletto ZMM annotando idee e citazione,
approfondendo concetti e nozioni nuove.
A supporto di questo mio lavoro ho usato uno strumento ormai
abbastanza classico del WEB 2.0: un blog. In effetti si è rivelato il
posto e il modo migliore per questo mio lavoro analitico, essendo la
struttura a diario la più idonea per registrare le mie annotazioni.
Con l'ausilio del blog sono riuscito anche ad interessare qualche
altro avventore della rete. I più mi ha semplicemente letto, qualche
altro ha anche lasciato dei commenti.
Questo volumetto è semplicemente la riorganizzazione cartacea
degli stessi contenuti presenti sul blog, con qualche errore corretto
in più e con qualche immagine in meno.
Non mi resta che augurarvi una buona lettura e, se vorrete, di
volermi segnalare qualunque vostro commento scrivendo a
poderico@gmail.com
Luigi Poderico
Coscienza immediata
Come o Quanto
Il vero senso di una vacanza. Il vero senso della vita. Ciò che
riempie la vita non è la meta, ma i compagni di viaggio che si
incontrano.
Una vita piena è come una strada secondaria, con curve che
sfiancano dolci colline.
Una vita vuota è come una autostrada che veloce, senza interesse,
1
ti porta da un punto di partenza ad un punto di arrivo. Inizio di un
altro viaggio in autostrada.
Nuovo o meglio
La tecnologia
Ventesimo secolo
2
profonda rottura. Una rottura generata dalla differenza di potenziale
tra quello che l'uomo è e quello che l'uomo fa. Forse dovrei scrivere
Uomo, con la u maiuscola.
2. mutandoni lunghi
5. guanti
6. stivali da motociclista
8. casco e visiera
9. casco integrale
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10. occhialoni.
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tanto, ma non mai sentito la necessità di portarmi dietro un
machete.
Probabilmente in un continente più selvatico un machete può fare
comodo.
Le differenze
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Lattina d'alluminio
Erlkoenig - Goethe
Chi cavalca così tardi nella notte e nel vento? E' il padre col suo
bambino.
Cerotti emotivi
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lo vede innanzitutto in termini di apparenza
immediata.
La malattia mentale
Sembra che la superiorità di una mente che esplora zone nuove del
ragionamento umano, quale quella di Pirsing o Nash, venga spessa
scambiata per malattia mentale.
A tale proposito riporto una bellissima intervista a John Nash nella
quale parla anche delle sue disavventure presso gli istituti
psichiatrici americani.
Lei è religioso?
"Ho cambiato varie volte idea, quand'ero mentalmente
disturbato. Si rischia di uscire di testa pensando
troppo alla religione, soprattutto se si fa scienza e si
cerca di tenere fede e ragione in compartimenti
separati. Un'osservazione elementare, però, è che le
varie religioni sono logicamente incompatibili fra loro:
non possono dunque essere tutte vere".
La stessa cosa vale per la politica, di cui lei ha
scritto che è un inutile spreco di energia
intellettuale.
"Mi riferivo soltanto alla mia esperienza personale,
influenzata dalla malattia mentale: ho cominciato a
guarire quando ho rifiutato alcune delle mie illusioni in
questo campo. La politica non è certo uno spreco di
energie per i politici di professione!".
Le ha parlato dei suoi incontri con von Neumann,
ma qui a Princeton ha anche conosciuto anche
Einstein.
"Quando sono andato da lui, un suo assistente -John
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Kemeny- gli stette sempre vicino e in silenzio, come
una guardia del corpo. Probabilmente, Einstein
incontrava un sacco di matti e aveva bisogno di un
minimo di protezione".
E di cosa era andato a parlargli?
"Lo spostamento verso il rosso delle righe spettrali
delle galassie lontane, di solito, si interpreta come un
effetto dell'espansione dell'universo. A me era venuta
l'idea che si potesse invece interpretare come una
perdita di energia gravitazionale della luce, più o
meno come una barca che si muove nell'acqua perde
energia producendo onde".
E Einstein come la prese?
"La cosa non gli piacque troppo, e mi disse:
'giovanotto, credo che le farebbe bene studiare un po'
di più'. Non so se la mia fosse una buona idea, ma
certamente in seguito anche altri l'hanno avuta e ci
hanno scritto su".
Dopo la laurea lei ha lavorato per la Rand
Corporation, che era un covo di reazionari.
"Sì, per tre estati. Era sponsorizzata dall'Aviazione e
costituiva uno dei modi indiretti attraverso il quale il
governo finanziava la ricerca: invece di dare i soldi
direttamente agli scienziati, li dava ai militari che poi li
davano agli scienziati".
Non è un po' sospetto che la ricerca venga fatta
con i finanziamenti militari?
"Non è solo sospetto, ma anche paradossale".
I suoi interessi matematici sembrano essere
stati molto estesi, e anche un po' incompatibili,
nel senso che l'intuizione logica e quella
geometrica sono molto diverse. Come è riuscito
a conciliarli?
In fondo, io sono un analista. Il problema
dell'immersione era sostanzialmente analitico. In
seguito mi sono interessato di equazioni differenziali
alle derivate parziali.
Trovando il grande teorema che lei e De Giorgi
avete dimostrato indipendentemente.
"Sì, lui è stato il mio rivale. A proposito, ecco un
bell'esempio di un matematico religioso! Anzi, un
esempio estremo di religiosità, quasi da monaco".
E il fatto che anche lui avesse ottenuto lo stesso
risultato le costò la medaglia Fields.
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"Non solo a me, anche a lui".
Ma lei sembra esserci stato più vicino, nel 1958.
Ci fu addirittura uno spareggio con Thom, no?
"Mah, così si dice. Nel 1962 sarebbe stato più ovvio,
ma io ero già disturbato mentalmente. Così la diedero
a Hormander: uno svedese, in un congresso in
Svezia ...".
Così lei ha perso la medaglia Fields, ma ha vinto
il premio Nobel. Avrebbe preferito il contrario,
se avesse potuto scegliere?
"La medaglia Fields sarebbe stata molto prima,
avrebbe cambiato il corso della mia vita. Se fossi stato
sano nel 1962, avrei potuto prenderla: ero ancora nei
limiti d'età. Ma il mio lavoro non fu immediatamente
riconosciuto: nemmeno le cose più facilmente
comprensibili, come il problema dell'immersione. In
seguito, si cominciarono ad applicare i miei metodi in
altri campi, ad esempio la stabilità del sistema solare
con il teorema di Kolmogorov, Arnold e Moser...".
E' vero che a quel tempo ha cercato di risolvere
l'Ipotesi di Riemann?
"Questo lo dice il film. La funzione Zeta è certamente
affascinante, ma io non ho mai seriamente attaccato il
problema, nemmeno quand'ero malato. La teoria
quantistica, quella sì. Ma probabilmente era
un'illusione, una mancanza di buon senso, anche
quando non ero legalmente matto".
Siamo tornati alla legalità.
"Dovrebbe essere chiaro che la malattia mentale è un
concetto legale".
Ad esempio, uno dice che fa miracoli e, invece di
matto, lo chiamano santo!
"Più che dirlo, bisogna riuscire a farlo dire a qualcun
altro: non "io faccio miracoli", ma "lui fa miracoli".
Meglio poi se a dirlo è un cardinale o un vescovo, con
voce ispirata".
Negli anni '70, in Italia il movimento
antipsichiatrico è riuscito a far chiudere i
manicomi.
"Tutti?"
Sì, tutti.
"Saranno però rimasti i reparti psichiatrici degli
ospedali normali".
Molti malati mentali sono stati effettivamente
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dimessi.
"Negli Stati Uniti, la medicina psichiatrica è diventata
un'industria: molta gente viene internata anche se
non è veramente pericolosa. Non dovrebbe invece
essere possibile senza il consenso del paziente".
Lei ha sempre cercato di opporsi legalmente ai
suoi internamenti.
"La prima volta sono riuscito a farmi dimettere. Le
altre volte ho tentato, ma senza grandi risultati. Credo
che l'effetto sia stato duplice: può aver impedito certi
eccessi di cure, ma aver prolungato la durata della
detenzione".
Lei ha detto esplicitamente di aver subìto
torture.
"Si possono interpretatare i coma insulinici e gli
elettroshock come torture. Ma avvennero appunto in
un periodo in cui non avevo un avvocato".
Parlando più in generale, ci sono aspetti
patologici nella Matematica?
"Certamente c'è una mistica dei numeri, dalla quale a
volte mi sono lasciato anch'io trascinare. Un
musulmano mi ha mandato un libro in cui si cerca di
mostrare che nel Corano c'è una struttura numerica
nascosta, basata sul numero primo 19. Poi c'è il
codice della Bibbia, che permette di ritrovare
riferimenti a cose già accadute, benché mai profezie di
cose che devono ancora accadere: non sarebbe male,
trovare una vera profezia!".
Il Socrate di Platone sentiva delle voci, che gli
dicevano di non fare certe cose.
"Durante la mia malattia anch'io sentivo delle voci,
come quelle che si sentono nei sogni. Agli inizi avevo
solo idee allucinatorie, ma dopo due o tre anni sono
arrivate queste voci, che reagivano criticamente ai
miei pensieri e sono continuate per vari anni. Alla fine,
ho capito che erano solo una parte della mia mente:
un prodotto del subconscio, o un percorso alternativo
della coscienza".
E poi hanno smesso?
"Più che altro le ho soppresse io. Ho deciso che non
volevo più sentirle o esserne influenzato".
La rappresentazione delle voci che è stata fatta
nel film l'ha soddisfatta?
"Era un modo di rendere visibile e comprensibile
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queste cose. Sarebbe difficile farlo in maniera
scientificamente accurata, perché non si può vedere
dentro la mente di qualcuno".
Ma lei, che ha visto dentro alla sua, non
potrebbe scriverne?
"Quando sarà il momento giusto per farlo,
probabilmente avrò l'Alzheimer e non ricorderò più ciò
che dovrei raccontare".
Familiarità estranea
• Moto
• Apparato propulsore
• Motore
• Macchina termica
• Cilindri
• Pistoni
• Bielle
• Albero a gomito
• Volano
• Sistema di alimentazione aria-
carburante
• Serbatoio del carburante e filtro
• Filtro dell'aria
• Carburatore
• Valvole
• Tubi di scappamento
• Sistema di accensione
• Alternatore
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• Raddrizzatore
• Batteria
• Bobina
• Candele
• Sistema retroattivo di distribuzione
• Catena della distribuzione
• Albero a camme
• Punterie
• Spinterogeno
• Sistema di lubrificazione
• Pompa dell'olio
• Canali di distribuzione nel corpo
motore
• Sistema di trasmissione
• Frizione
• Cambio
• Catena
• Apparato di marcia
• Telaio
• Pedalini
• Sedile
• Parafanghi
• Sterzo
• Ammortizzatori anteriori e posteriori
• Ruote
• Leve e cavi di controllo
• Luci e clacson
• Tachimetro e contachilometri
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astrazione necessario. Ad esempio, io non ho mai aperto un
ammortizzatore, quindi ho delle difficoltà oggettive nel capire il suo
vero funzionamento. Un meccanico invece sa riconoscere il guasto e
lo sa riparare, ma magari non è in grado di progettarne uno.
Scalpello intellettuale
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E' l'intelligenza classica quella che effettua la selezione; quella
romantica si ferma a contemplare. L'intelligenza rivolta al paesaggio
infinito cerca di concepire un modo per unificare il mondo classico e
il mondo romantico senza far loro violenza.
Questo è quello che Fedro stava cercando di fare.
Test di Stanford-Binet
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In rete ho trovato definizioni discordanti del test di Stanford-Binet.
Riporto la versione di it.wikipedia.org:
[...]
Stanford e Binet costruiscono un test con prove
diverse che rappresentano dei campioni indicativi delle
abilità richieste dall'apprendimento scolastico. il test
Stanford-Binet ne è l'erede contemporaneo. Concetto
chiave è il quoziente intellettivo come rapporto tra età
mentale ed età cronologica moltiplicato 100. Al di
sotto di questo valore il soggetto presenta un
quoziente intellettivo al di sotto della media, mentre
se maggiore di 100 al di sopra. Il test stanford-binet
misura un solo fattore di intelligenza generale. Per
ogni fascia di età si proponevano prove che il bambino
normale avrebbe dovuto superare, incentrandosi su
un'intelligenza di tipo scolastico. Questo test non ha
validità per individui più grandi di 13\14 anni.
[...]
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le leggi della razionalità.
Una cosa che non mi è chiara è l'uso del plurale riferendosi alle leggi
della razionalità.
E quali sono queste leggi?
E che relazione hanno con il fantasma della razionalità?
Causa ed effetto
Sistema
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complessi e per studiarli opera delle selezioni. Prende alcune
strutture, le più ovvie o più importanti, le isola ed effettua la
semplificazione: chiama sistema le strutture isolate. Magari il
sistema così composto soddisfa le esigenze per qualche tempo, fino
a quando l'individuazione di un'altra struttura si aggiunge alla
descrizione del sistema.
Eccolo apparire di nuovo . Il coltello intellettuale all'opera, nella
dissezione dei sistemi. E a seconda di chi tiene il coltello, lo stesso
sistema appare descritto in maniera diversa in modi diversi. In altre
parole, i sistemi sono opera della razionalità, del pensiero
sistematico.
La logica
Un enorme bulldozer
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della così detta ricerca guasti così nella motocicletta che nei
programmi per calcolatore.
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Nel tempio della scienza
La legge di Pirsig
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Se questa legge è vera, come è probabile che sia, vuol dire che il
metodo scientifico può avere solo scopo di evidenziare l'ipotesi
privilegiata. Questa poi rimarrà tale fino alla scoperta di un'altra
ipotesi più soddisfacente.
Il caos scientifico
Verità stabilite
Verità collaterali
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Bella metafora per descrivere il processo di scoperta delle verità
collaterali. Quelle rivelazioni che si presentano al ricercatore in
maniera inaspettata mentre indagano su un altro problema; quelle
che si vedono con la coda dell'occhio.
Molto spesso capita che, davanti ad un problema di cui non si trova
la soluzione, il modo migliore per risolverlo e fare altro.
La verità collaterale spesso arriva dalla direzione meno attesa.
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Limite della Scienza
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solipsismo
Dal Garzanti:
s. m.
1 (filos.) ogni dottrina che concepisca l'io come unica
realtà esistente | in campo etico, teoria che assuma il
principio dell'egoismo e dell'utile individuale come
norma etica fondamentale
2 (estens.) soggettivismo, egocentrismo esasperato
La realtà
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Credo che ogni affermazione sulla realtà non sia la realtà.
Analogamente credo che ogni affermazione su Dio sia falsa.
Bicicletta giapponese
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Più in generale, l'approccio alla manutenzione di una qualunque
macchina richiede una grande pace mentale. Il rischio che si corre è
quello di trasferire i propri problemi alla macchina.
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dobbiamo essere in grado di riconoscere quali sono le costanti della
nostra vita e, dettaglio non banale, aver vissuto una vita
sufficientemente lunga.
Mancate connessioni
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L'ampliamento della rete, di internet, ci porterà l'ampliamento
radicale ricercato del nostro autore. Ne sono certo.
Cristoforo Colombo
L'arte figurativa
Divinazione
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Ottimo consiglio per meglio vivere. Completare la visione classica
con una romantica, come ad esempio facevano i greci che
ascoltavano il vento per predire il futuro.
peripatetico
Dal garzanti:
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comunicare la stessa agli altri.
La montagna
L'esplorazione
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La migliore spiegazione dell'esistenza
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Pirsing e la sua coscienza sono ciò che rimane di Fedro e della sua
ricerca sulla Qualità, dopo la cura psichiatrica a base di elettroshock.
La quantità enorme di appunti, studi, conversazioni, a poco a poco
riaffiorano dal passato, proprio come i resti di una mitica civiltà
riaffiorano in un campo arato.
Deve essere qualcosa di scioccanti riscoprire pezzi del proprio
passato. Passato in un qualche modo importante, perché dimostra
come Fedro si fosse spinto sulle vette delle montagne della ragione.
Come risultati collaterali imparerete che non c'è limite a quello che
potete dire, rafforzando la fiducia in voi stessi.
Il blocco che molti incontrano, quando devono esprimere dei
concetti, è che cercano sempre qualcosa da imitare. L'imitazione è il
primo male da estirpare per esercitare l'arte della retorica.
L'origine dell'imitazione
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La scuola dei volontari
Già in un altro punto del libro Pirsig ci fa notare che è più bello
viaggiare che arrivare. Le mete inducono un senso di
insoddisfazione perché o non riusciamo a raggiungerle o perché,
raggiunta la prima, abbiamo bisogno di una seconda, di una terza, e
così via.
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Gli aspetti della Qualità
La scalata dell'ego
Estetica e qualità
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Manifesto accademico
Una frase che potrebbe essere presa come manifesto della libertà
accademica. Il vero accademico deve dar conto solo alla Ragione.
Sicuramente sbaglia chi crede che gli accademici non danno conto a
nessuno; alla stessa maniera è sbagliato credere che debbano dare
conto ai poteri politici ed economici, che dall'esterno affondano i
propri tentacoli fino al cuore del sistema accademico.
Realismo filosofico
Dilemma
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Fedro però era uno studioso di logica e sapeva bene che esistono
almeno tre modi per classici per sbrogliare un dilemma: confutare il
primo corno; confutare il secondo corno; confutarli entrambe,
prendendo il toro per le corna.
oppure
Misticismo filosofico
Forse che Pirsig voglia indicarci che la Verità possa essere trovata
sia con lo Zen che con la Ragione? Sia praticando il romanticismo
che il classicismo?
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Questa affermazione rivela il contesto dentro il quale si muoveva e
viveva Fedro, perché di idee incompatibili con le conoscenze
scientifiche se ne vedono tante in giro.
Trinità
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Fedro scrisse:
doppelgänger
Da Wikipedia:
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Metafore
Realtà preintellettuale
Fedro scoprì che il Tao Te Ching, di Lao Tzu, parlava proprio della
Qualità. Bastava sostituire la parola Tao con Qualità, per riscoprire
tutto quello che Fedro aveva scoperto sulla Qualità.
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I Pionieri
Esperienza
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Sviluppare la sensibilita alla Qualità
A proposito di blocco:
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In tanti abbiamo sperimentato quello che accade: la nostra mente ci
guiderà diritti verso la soluzione. L'importante è di non cercare di
fuggire dal blocco.
I blocchi sono importanti perché preludio alla comprensione della
Qualità.
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Questo modo di fare e di produrre tecnologia la rende odiosa a chi è
più sensibile alla Qualità romantica.
Artisti scienziati
La pace mentale
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Dove iniziare per cambiare il mondo.
ʿOmar Hayyām
L'entusiasmo
Questo concetto è alla base della trappola del valore, una delle
trappole dell'entusiasmo. Ad esempio si rompe la moto e non sapete
dove sta il guasto. I fatti sono sotto i nostri occhi ma, siccome non
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sappiamo dargli i giusti valori, non li vediamo.
Cosa fare in questi casi? Pirsig ci assicura che basta fermarci a
guardare la nostra moto, proprio come un pescatore la sua lenza.
Ad un certo punto il fatto salterà fuori evidenziato dal giusto valore.
L'ego
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Ansia
Noia
L'impazienza
Mu
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o falsa.
Tutta la nostra logica si basa su questo concetto; ancora una volta il
dualismo che si fa vivo.
La verità, la natura sono molto più complessi, per cui non sempre ad
una nostra domanda ci risponde con un sì o con un no. Molto spesso
la risposta che cerchiamo travalica i confini della nostra domanda;
per cui sì o no sarebbero entrambi risposte sbagliate. La risposta più
precisa è mu.
Trappole psicomotorie
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le ama.
E guardavo la sabbia ai miei piedi e mi chiedevo cosa
siamo. E caro polpo non lo so proprio cosa siamo e
non so se adesso sei già una conchiglia o la corteccia
d’un mirto o il vento nella macchia o una scaglia
d’orata o la spuma d’onda sugli scogli del sonnino…
magari, sarebbe buffo, magari sei proprio in un
tentacolo di polpo.
chi lo sa. è facile che tu sia un po’ tutto questo,
adesso.
Ma tornando a casa son passato dall’emilia e
all’incrocio per orciano ho ripensato a quella giornata
con tutta la combriccola in moto, e il sole e le risate,
proprio lì mi passasti la benzina in un bicchierino di
carta, che ero rimasto a secco.
e allora ho pensato che un po’ di te è dev’esser
rimasto incagliato anche da qualche parte nella mia
testolina. E in tutte le testoline di chi ti vuole bene.
E questo m’ha un po’ riscaldato, anche se fuori
continuava a fare sempre più freddo e il vento
tagliava peggio che all’andata.
un abbraccio a tutti
di alex zobel
Questa metafora ci vuol dire che quello che siamo dentro non è
separato da quello che facciamo fuori. Noi e la nostra motocicletta
condividiamo lo stesso percorso verso la Qualità.
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Chi è un pazzo
Credo che in questo passaggio Pirsig ci voglia dire la causa della sua
pazzia. Alla ricerca della Qualità se era allontanato dagli spazzi
angusti del mythos, capitando nella terra incognita:
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Teoretica
Dal garzanti:
Lemma teoretica
Sillabazione/Fonetica [teo-rè-ti-ca]
Etimologia Deriv. di teoretico
Definizione s. f. filosofia della conoscenza.
Medioevo
H.D.F. Kitto
1. Introduction
2. The formation of greek people
3. The country
4. Homer
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5. The polis
6. Classical Greece: the early period
7. Classical Greece: the fifth century
8. The Greeks at war
9. The decline of the polis
10. The greek mind
11. Myth and religion
12. Life and Character
L'orizzonte
Areté
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areté invece, viene utilizzata indifferentemente in ogni
ambito e significa semplicemente eccellenza. Quindi
l'eroe dell'Odissea è un grande combattente, un
astuto intrigante, un ottimo parlatore, un uomo dal
cuore saldo e di grande saggezza che sa di dover
sopportare senza lamentarsi troppo quel che gli dèi gli
mandano; ed è capace di costruire e di guidare una
barca, di tracciare un solco più dritto di chiunque
altro, di lanciare il disco meglio di un giovane
fanfarone, di sfidare i giovani feaci al pugilato, alla
lotta o alla corsa. Sa uccidere, scuoiare, macellare e
cuocere un bue e una canzone lo può commuovere
fino alle lacrime. In realtà, è abile in tutto; la sua
areté è insuperabile. L'areté implica il rispetto per la
totalità e l'unicità della vita e, di conseguenza, il rifiuto
della specializzazione. Implica il disprezzo
l'efficienza... O, piuttosto, una concezione molto più
elevata dell'efficienza, che esiste non in un solo
settore della vita, ma nella vita stessa.
Fedro
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L'Uno
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