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MECCANICA COMPUTAZIONALE
Capitolo 5
Universit degli Studi di Firenze Dipartimento di Ingegneria Civile Corso di Meccanica Computazionale
Wolfhard Zahlten Claudio Borri, Luca Salvatori (rev. 31/05/2006) Capitolo 5: 1/70
Idealizzazione
Struttura reale
membrature vincoli
collegamenti
[figure per gentile concessione del Prof. C. Felippa]
Struttura idealizzata
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FEM
soluzione numerica
sistema fisico
ingegneristico
modello
modello discreto
soluzione discreta
Il processo di idealizzazione il passaggio fondamentale della pratica ingegneristica, consiste nel costruire un modello matematico in grado di simulare (predire) alcuni aspetti della realt. Il problema risulta semplificato (si idealizzano carichi e sezioni, si trascurano effetti, ecc.). La discretizzazione (con il FEM) consente di approssimare il problema al continuo con un numero discreto di variabili (il problema diviene algebrico). Lerrore numerico spesso marginale, ma utilizzando oggetti con rigidezze molto diverse si pu incorrere negli effetti della cancellazione numerica (v. seguito).
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spigoli rientranti aperture fessure saldature in prossimit di carichi concentrati e zone di contatto
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Errori di approssimazione.
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Prof. Dr.-Ing. Wolfhard Zahlten Istituto di Meccanica delle Strutture e Metodi Numerici Universit di Wuppertal
Si ringrazia lautore per averli messi a disposizione del corso.
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0.5 m x 5.0 m
Soluzione analitica nella sezione di mezzeria (momento, freccia e massima tensione per unit di spessore):
M max =
qL2 5qL4 qL2 = 750.0 kNm wmax = + = 31.75 mm 8 384 EI 8GAQ M d nxx = h = 18000.0 kN / m I 2
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1 0 0 0
Per la simmetria della struttura possibile discretizzarne solo met imponendo le opportune condizioni di vincolo.
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ISO 3: spostamenti
reticolo 10x10 GdL 230 v = 22.98 mm (errore -27.6 %) reticolo 20x10 GdL 450 v = 28.82 mm (errore -9.2 %) reticolo 40x10 GdL 890 v = 30.85 mm (errore -2.8 %)
Lerrore sempre per difetto, di fatto la struttura pi rigida che nella realt perch le funzioni di forma sono un vincolo per gli spostamenti.
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ISO 3: sforzi
reticolo 10x10 GdL 230 nxx = 12819 kN/m (errore 28.7 %)
ISO 6: spostamenti
reticolo 1x1 2x1 4x1 8x1 16x1 GdL 14 26 50 98 194 v [mm] 26.40 30.86 31.74 31.91 31.96 errore [%] -16.8 -2.8 0.0 0.5 0.6
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ISO 6: sforzi
reticolo 1x1 2x1 4x1 8x1 16x1 GdL 14 26 50 98 194 nxx [kN/m] errore [%] 13249 17312 17955 17998 18000 -26.4 -3.8 0.3 0.0 0.0
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ISO 4: spostamenti
reticolo 1x1 2x1 4x1 8x1 16x1 GdL 5 9 17 33 65 v [mm] 1.92 7.35 17.67 26.57 30.36 errore [%] -94.0 -76.9 -44.3 -16.3 -4.4
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ISO 4: sforzi
reticolo 1x1 2x1 4x1 8x1 16x1 GdL 5 9 17 33 65 nxx [kN/m] 667 3818 9789 14942 17128 errore [%] 96.3 78.8 45.6 17.0 4.8
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ISO 8: spostmenti
reticolo 1x1 2x1 4x1 8x1 16x1 GdL 12 22 42 82 162 v [mm] 27.33 31.25 31.86 31.99 32.03 errore [%] -13.9 -1.6 0.3 0.8 1.0
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ISO 8: sforzi
reticolo 1x1 2x1 4x1 8x1 16x1 GdL 12 22 42 82 162 nxx [kN/m] 14580 17870 18107 18042 18011 errore [%] 19.0 0.7 0.6 0.2 0.0
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Fattore di distorsione f=a/b=c/d La mesh fissata 4x2, poich la soluzione non esatta, la soluzione di riferimento quella con f=1
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ISO 4: risultati
f = 0.9
f = 0.8
f = 0.5
f 1.0 v [mm] nxx [kN/m] 17.67 9789 0.9 17.47 9624 0.8 16.67 9077
f = 0.2
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ISO 8: risultati
Discretizzazione per f = 0.2
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Esempio 3: stato di tensione monoassiale, infittimento del reticolo errato con nodi singolari
q 0.2 m
Discretizzazione con elementi ISO 4, infittita introducendo nodi singolari: nodo singolare (solo parzialmente connessi con gli elementi circostanti)
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u = 6.625 10-5 m
u = 6.631 10-5 m
Effetti dei nodi singolari: I nodi singolari si staccano dai lati cui non sono connessi. Il campo di spostamenti non continuo (nonostante ciascun elemento sia di per s conforme). Gli spostamenti lungo il lato libero sono a loro volta non uniformi poich influenzati dalla presenza delle discontinuit interne.
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nxx [kN/m]
10.0
In prossimit dei nodi singolari lo stato tensionale pesantemente alterato: variazioni a dente di sega per nxx. valori di nyy e nxy dello stesso ordine di grandezza di nxx anzich nulli. Allontanandosi dai nodi singolari si ritonra progressivamente ad uno stato tensionale corretto (cfr. principio di De Saint Venant).
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9.93
6.21
nyy [kN/m]
2.46
nxy [kN/m]
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-5 m u = 6.021 10
Gli spostamenti del bordo libero sono disuniformi. Gli spostamenti non sono continui lungo le interfacce fra elementi.
-5 m u = 6.020 10
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nxx [kN/m]
10.04
10.03
nxy [kN/m]
1.98
0.48
nyy [kN/m]
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v = 6.000 10-5 m
v = 6.000 10-5 m
v = 6.000 10-5 m
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V V H
sottostruttura 2
1.0 m
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spostamento massimo [m] 3.436 10-5 4.796 10-5 6.195 10-5 7.604 10-5 9.016 10-5
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Non c convergenza!
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P=pa P
1.0 m
1.0 m
1.0 m
1.0 m
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mesh 4x4
mesh 8x8
mesh 16x16
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mesh 32x32
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axes of symmetry
0.5 m
1.5 m
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Reticolo 12x12
deformata
sforzi principali
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Reticolo 24x24
deformata
sforzi principali
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Reticolo 48x48
deformata
sforzi principali
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Interpretazione
Le tensioni nello spigolo divergono allinfittirsi del reticolo: si in presenza di una singolarit. Nella realt nello spigolo le tensioni superano immediatamente il limite elastico e, a seconda dei materiali danno luogo a plasticizzazione o alla formazione di fessure. Di conseguenza lo spigolo si arrotonda. La singolarit sparische nella realt.
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0.5 m
modellazione
1.5 m
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Unioni rigide
struttura
piastra di collegamento
idealizzazione
elementi trave molto rigidi
cavi
Talvolta necessario idealizzare dei collegamenti con elementi trave di elevata rigidezza (grandi sezioni e piccole lunghezze).
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Nb3
0.2 m
Qc3
0.3 m
3.0 m
Rh1
Rh2
1 A
6.0 m
Facciamo aumentare il rapporto fra larea della trave e quella dei pilastri
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Risultati
discretizzazione con 3 elementi Ab/Ac 100 101 102 106 1012 1013 1014 1015 Rh1[kN] 50.1992 50.0200 50.0020 50.0000 50.1384 50.9811 39.1916 Rh2 [kN] 49.8008 49.9800 49.9980 50.0000 50.1384 50.9811 39.1916 Qc3 [kN] 49.80 49.98 50.00 50.00 50.14 50.98 39.19 Nb3 [kN] -49.80 -49.98 -50.00 -50.00 -50.35 -45.17 -62.13 discretizzazione con 30 elementi Rh1[kN] 50.1992 50.0200 50.0020 50.0000 51.6677 Rh2 [kN] 49.8008 49.9800 49.9980 50.0000 51.6677 Qc3 [kN] 49.80 49.98 50.00 50.00 51.67 107.69 Nb3 [kN] -49.80 -49.98 -50.00 -50.00 -53.74 -111.39
107.6923 107.6923
Allaumentare del rapporto fra le aree i risultati si deteriorano fino ad arrivare ad avere la matrice di rigidezza singolare! Infittire la discretizzazione controproducente (3 elementi sono teoricamente sufficienti a fornire la soluzione analitica esatta).
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Spiegazione
Durante lassemblaggio la rigidezza flessionale dei pilastri viene sommata a w quella assiale della trave:
K ww =
12 EI c EAb + 3 Lc Lb
trave pilastro
I numeri reali sono rappresenti dal calcolatore in forma esponenziale con un numero finito di cifre significative per mantissa ad esponente (rappresentazione in virgola mobile con precisione finita): R = x.yyy * 10m Se due numeri hanno grandezze molto diverse il minore si perde durante le operazioni di somma!
entrambi i numeri vengono scalati secondo il massimo esponente e rappresentati con un numero finito di decimali (3 nellesempio)
Quando Ab/Ac grande, il pilastro come se non esistesse per quel GdL!
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10.0 m
soluzione analitica
w = PL3 = 2.1786 cm 3 EI
discretizzazione
2 2elementi elementitrave travedi dilunghezza lunghezzadisuguale disuguale
M = PL = 10.0 kNm
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Risultati ed interpretazione
L1[m] analitica 5.0 9.999 9.9999 9.99995 9.99999 5.0 0.001 0.0001 0.00005 0.00001 L2[m] w[cm] 2.1786 2.1786 2.1782 2.1859 -0.5307 M[kNm] -10.0 -10.0 -9.9996 -10.03 -2.44
Anche in questo caso al variare delle proporzioni la rigidezza della trave pi corta tende a cancellare numericamente quella del restante tratto fino ad eliminarlo del tutto creando un cinematismo!
K ww =
Elementi molto rigidi (o molto corti) vanno utilizzati con estrema cautela: la formazione di un cinematismo il caso estremo, normalmente si ha solo unalterazione dei risultati (pi difficile da verificare!).
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12 EI 12 EI + 3 L1 L23
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Ad Adessi essicorrispondono corrispondono12 12cinematismi cinematismi individuati individuatidai daicorrispondenti corrispondenti12 12 autovalori autovalori
Nellesempio sono i 12 spostamenti fuori dal piano dei centri delle croci di S. Andrea. primo primocinematismo cinematismo
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Un Unmodo modoper pereliminare eliminarela lasingolarit singolaritdella della matrice matricedi dirigidezza rigidezzae edi diconseguenza conseguenzai i cinematismi cinematismiconsiste consistenellintrodurre nellintrodurreuna unadebole debole pretensione negli elementi biella. pretensione negli elementi biella. In Intal talmodo modoquesti questiacquistano acquistanorigidezza rigidezzaanche anche fuori dal piano (v. cap. fuori dal piano (v. cap.6). 6). Nellesempio Nellesempiouna unapretensione pretensionedi di0.1 0.1kN kN sufficiente a stabilizzare lanalisi senza alterare sufficiente a stabilizzare lanalisi senza alterare in inmaniera manierapercettibile percettibilele lepropriet proprietdel delsistema. sistema.
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Formazione di un cinematismo!
Discretizzazione Discretizzazionecon condue dueelementi elementi guscio ed un elemento guscio ed un elementotrave trave Rigidezza Rigidezzasingolare! singolare! Si forma Si formaun uncinematismo! cinematismo!
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Spiegazione
x
m m xx xx
y z
m m yy yy m m xy xy
m m xy xy
La e myy))ee1 xx Lalastra lastrainflessa inflessapossiede possiede2 2momenti momentiflettenti flettenti(m (m 1momento momento xx e m yy torsionale (m ). Non c alcun momento m attorno allasse normale. xy zz torsionale (m ). Non c alcun momento m attorno allasse normale. xy zz Una Unarotazione rotazioneattorno attornoallasse allassezznon noncompie compielavoro lavoroeedunque dunque lelemento z. . lelementonon nonha harigidezza rigidezzarispetto rispettoa a
z
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Discretizzazione corretta
Si Siaggiunge aggiungeun unsegmento segmentodi dielemento elementotrave. trave.
La Larigidezza rigidezzanon nonsingolare! singolare! Il Ilmomento momentosulla sullatrave travegenerato generatoda dauna unacoppia coppiadi diforze. forze.
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1.0 m 1.0 m
N 0.00 kN 1= N 1 = 0.00 kN
N -8.66 kN 2= N 2 = -8.66 kN
30
nodo nodo33
elemento elemento2: 2:2-12 2-12
nodo nodo11 node node44 vincoli: vincoli: nodi xx= yy= z z= nodi1-4: 1-4: U U =0; 0;U U =0; 0;U U =00 nodi x U y U z uguali nodi11-14: 11-14:U U U U ugualifra fraloro loro
x y z
node node22
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Andando a vedere i valori numerici ci si accorge che sono rotazioni attorno agli assi delle travi!
nodo 11:
11 0.8067 = 0.8067 0.8067
GdL locali:
1.3972 11 = 0.0 0.0
nodo 1:
0.8067 1 = 0.8067 0.8067
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Ad Adogni ognicerniera cernierasi siaggiungono aggiungonomolle mollerotazionali rotazionalidi dipiccola piccola rigidezza (0.1 kNm). La labilit viene cos eliminata rigidezza (0.1 kNm). La labilit viene cos eliminatasenza senza alterare alterareapprezzabilmente apprezzabilmenteil ilcomportamento comportamentodella dellastruttura. struttura.
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Nota
Sottostrutture di un sistema possono dar luogo a cinematismi per differenti ragioni, e.g.: bielle complanari, travi incernierate, unione di elementi con differenti GdL ... I cinematismi possono venire individuati con analisi agli autovalori, i programmi commerciali tuttavia non offrono questa possibilit! Esperienza e conoscenza della teoria sono le uniche difese per evitare, individuare e risolvere questi problemi.
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Esempio 13: stabilit di trave IPE caricata di punta, modello con elementi guscio piani
modellazione
33
y x
vz
sottostruttura 2
vy vx
Le sottostrutture sono collegate nei nodi, essendo fra loro ortogonali ciascuna non offre rigidezza alle rotazioni dellaltra. si comportano come vicendevolmente incernierate nei nodi e le forme di instabilit viste sono possibili!
sottostruttura 1
sottostruttura 2
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Conclusioni
Lutilizzo del FEM non banale: gli errori in cui si pu incorrere sono di molti tipi. Iniziare sempre con modellazioni semplici (meglio controllabili) ed aggiungere dettagli (se necessario!) per passi. Mai prendere risultati per buoni senza verifica! In caso di dubbio semplificare il problema al massimo ed eseguire verifiche anche manuali. Non credere allinfallibilit dei programmi commerciali con comportamento black box. La conoscenza della teoria (sia della meccanica che del FEM) indispensabile. Lesperienza altrettanto importante: quanto visto in questo capitolo pu solo dare unidea!
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